Un'altra “fatal Novara” (sgraaat...) ?

Le speranze di Gasp e di tutti i tifosi interisti saranno nuovamente messe alla prova, in modo impietoso, nella trasferta di domani nella città piemontese che, ci si riferisca alla prima guerra di indipendenza o alla sorte della nave che portava il suo nome,  è storicamente associata ad eventi spiacevoli.

Sia pure nella microstoria dell'ambito calcistico,  Novara torna ad essere uno snodo cruciale, dopo tanti anni.

Cruciale per i tifosi  e gli atleti della locale squadra di calcio, che si trovano ad affrontare l'Inter, campione del mondo in carica, dopo decenni di assenza dal grande calcio.

Cruciale per l'Inter e i suoi tifosi, che in caso di insuccesso, forse anche parziale, dovranno rinfoderare definitivamente i sogni di gloria e pensare in modo realistico a conseguire obiettivi più modesti.

Cruciale per Gasp, che vedrebbe sicuramente a rischio la sua ambizione di essere la guida capace di portare al successo  una grande squadra, dopo una carriera di lavoro positivo ma abbastanza anonimo.

Noi interisti speriamo, ovviamente, che ancora una volta Novara porti male... ai piemontesi. Ma i pericoli, anche se ci si affanna a esorcizzarli, magari sostenendo che affronteremo la squadra più scarsa di tutta la serie A, esistono eccome.

Esistono perché, checché ne dicano i detrattori delle nostre meravigliose vittorie consecutive (5 scudi) , in Italia non ci sono squadre materasso e quasi tutte le partite sono decise da episodi.

Ma esistono soprattutto per le nostre difficoltà interne, che possono limitare le conseguenze positive di un divario tecnico indiscutibile.

Personalmente sono abbastanza fiducioso, perché mi sembra che Gasp abbia ancora in pugno la situazione, con la fiducia dei giocatori e della società. E' un'opinione, d'accordo. Tra l'altro diversa da quelle che vanno diffondendo i media. Ma questo ottimismo (relativo) è supportato dal fatto che nelle due ultime partite ho creduto di vedere una crescita in termini di equilibrio e compattezza di squadra.

Diversi tasselli devono ancora andare al loro posto, dal modulo base su cui puntare, alla scelta di alcuni uomini. Forse anche la brillantezza atletica e quindi la lucidità possono migliorare a breve. E poi ci saranno dei recuperi importanti.

Non vinceremo quest'anno, secondo me. Ma non saremo neppure la squadra che sino ad ora ha perso malamente i primi tre appuntamenti ufficiali e ha ottenuto solo un pareggio interno contro una Roma malridotta.

La conferenza di Gasp

Conferenza interessante, a mio parere, in cui il mister per la prima volta dice cose vere e coraggiose.

Non è Mou, certo, e per questo viene sbeffeggiato. Anche da molti tifosi. 

Gasp non “spera” in qualche risultato incoraggiante. “Lavora” con grande impegno per ottenere questi risultati.

Ma viene accusato di essere plagiato da Zanetti (la questione delle tutte finali, quando Gasp ha detto solo: “Preparo le partite con lo strsso scrupolo che se fossero tutte finali”, che mi sembra una dichiarazione di grande serietà).

E giustamente denuncia anche alcuni episodi negativi che hanno contribuito, magari in piccola parte, alle nostre disavventure. Almeno in termini di risultati, che poi non è cosa di poco conto.

Senza accuse (se non ai media), senza esasperazioni, ma con la fermezza di chi sa di essere nel giusto. Per essere un infiltrato  juventino e moggiano, possiamo accontentarci.

Anche sui rapporti con MM non poteva mancare il dileggio. Si sentono spesso, ma cosa si dicono? E soprattutto cosa dice di lui MM agli altri suoi interlocutori? Beh, cosa MM dica agli altri nessuno di noi lo sa. Cosa dice a Gasp, ce lo chiarisce il mister stesso sostenendo di ricevere un appoggio incondizionato. Mente? Può darsi, ma io non lo credo. Certo, i risultati sono tutto e il tempo sta per scadere. Ma tenerlo al suo posto e delegittimarlo sarebbe il più clamoroso degli autogol

Infine, si leggono anche accuse per un eccesso di difensivismo. Se un allenatore noto per sottovalutare la fase difensiva “eccede” nella copertura, un motivo ci potrà essere ed in effetti quando ci siamo scoperti (a Palermo come contro i turchi) abbiamo pagato. Viceversa “l'orrenda” sostituzione di una punta con Muntari ha prodotto contro la Roma le occasioni migliori.

Il modulo e gli uomini

Quasi tutti i commentatori dalla sua conferenza hanno dedotto che il modulo prescelto sarà, anche a Novara, il 3-4-1-2 (alcuni lo chiamano 3-5-2, altri 3-4-3, ma è in pratica la stessa cosa: 3 difensori ,4 centrocampisti + Wes che a volte arretra in linea con gli altri, a volte parte da sinistra, a volte funge da trequartista centrale). Si dice anche che le due punte, questa volta, saranno Pazzini e Milito. Ma in tal caso dovrebbe essere Milito a garantire un minimo di copertura. Zarate potrebbe essere la prima alternativa, mentre Forlan per me ha bisogno di lavorare per migliorare lo spunto, se vuole giocare da attaccante.

Con il recupero di Chivu c'è qualche possibiltà di scelta in più. Sono convinto che il rumeno, se davvero recuperato, giocherà, con esclusione di Samuel o Rano.

In mezzo secondo me resteranno Cambiasso e Zanetti o Muntari (si, sarò folle ma non escludo questa possibilità), mentre Cambiasso potrebbe riposare a Bologna, se si recupererà Deki.

Sugli esterni ci sarà da scegliere: Jona e Naga, che sono i miei favoriti, ma anche il Capitano, se dovesse giocare Muntari in mezzo. Poi Obi e anche Faraoni.

Infine Wes, dietro alle due punte. Aspettando il rientro importante di Maicon, di Deki e l'esordio di Poli

Una squadra che, oggi, ha solo un fuoriclasse, Wes, ma se resta compatta e accresce un po' intensità e continuità, rispetto alle ultime prestazioni, può finalmente iniziare un percorso di risalita.

Forza ragazzi.

Luciano

Nella foto, la mossa vincente (si spera) di Gian Piero Gasperini, piemontese di Grugliasco, in vista di Novara...