Anteprima di Udinese-Inter: ancora in piedi (... sopravvissuti ai nostri progetti: acqua, sabbia, paletta e castelli così...).

Sì, siamo ancora in piedi, come ci ricorda un tifoso interista celebre. 

Siamo ancora in piedi dopo aver sprecato altre due grandi occasioni.

Cagliari e Fiorentina sono stati due “sprechi” che hanno ridotto quasi definitivamente i nostri progetti a castelli di sabbia, costruiti con acqua, secchiello e paletta.

Con quei 4 punti , sulla carta davvero alla nostra portata, oggi saremmo i favoriti nella lotta per conquistare un posto in Europa (l'unica vera).

La viola ha battuto due partite prima il Milan, togliendogli la gioia di un nuovo scudo, è vero. Ma contro di noi, forse anche per le assenze, non è sembrata irresistibile.

Il Cagliari va male e se è vero che nel calcio la proprietà transitiva non conta nulla, è anche vero che un'Inter con un minimo di forza penetrativa avrebbe potuto e dovuto vincere.

Non ci siamo riusciti per i limiti oggettivi del nostro attacco: tolta la prima punta, e tolti i gol dei centrocampisti e difensori, gli altri nostri uomini offensivi quanti gol hanno realizzato in tutto il campionato? A mente ne ricordo uno di Alvarez, uno di Castaignos, due  di Forlan,  uno Zarate e Wes. Il Pazzo, che ha giocato poco, ne dovrebbe avere 5. Se togliamo quest'ultimo, che comunque è l'alternativa a Milito, abbiamo 6 gol realizzati complessivamente in un campionato da ben cinque attaccanti. Sarebbe bastato uno qualunque tra  Eto'o in forma disastrosa, Balotelli che getta le maglie, o un “brocco” come  Palacio per essere già abbondantemente in CL.

Lo so che la difesa ha preso 45 gol e quindi il malessere contagia un po' tutta la squadra. Eppure la stessa squadra con una seconda punta da 7-8 gol avrebbe già conseguito l'obiettivo.

I risultati delle concorrenti ci permettono ancora una vaga speranza, anche se a mio parere il terzo posto sarà del Napoli, che ha la squadra più forte, almeno in attacco, dove le partite si decidono,  non ha più impegni di CL e  si è rimesso dalle conseguenze dell'eliminazione. La Lazio potrebbe venir eliminata dal giudice; la Roma è al nostro livello, punto più punto meno, con l'Udinese ce la giochiamo proprio domani. Vincessimo, credo che loro mollerebbero.

Vincere a Udine sarà difficilissimo, per le nostre lacune e perché sappiamo che le zebrette sono prone ai voleri delle sorelle più grandi (o si tratta ormai di ovini, essendo avvenuta la metamorfosi ?) e in genere di chi comanda (ogni allusione ai berlusconoidi è puramente voluta). Perciò daranno l'anima.

Per noi, come tifosi, meglio non sperare: troppe volte quest'anno la speranza è stata seguita da una delusione ancora più amara. Infatti io, per esempio, domenica ero molto più in tensione per il derby giovanissimi che per la partita di Firenze.  So di essere un'eccezione, ma insomma, di solito non succede neppure a me.

Per i giocatori e per il mister invece c'è l'obbligo di crederci e di provare ancora, con le poche forze restanti, a cambiare la stagione, visto che la Dea Eupalla sin qui si è divertita a proporci sempre nuove prove d'appello.

Ma questa volta, dovesse andar male, neppure una divinità ci potrebbe essere d'aiuto.

La conferenza di Strama

Sempre vivace la conferenza del mister, anche se forse meno ricca di contenuti che in passato. D'altra parte i concetti chiave sono già stati esposti e chiariti ripetutamente.

Senza nascondere il rammarico per il mezzo passo falso di Firenze, per non essere riuscito a tradurre sul campo quello che aveva fatto provare alla squadra, in sede di preparazione, Strama ha orgogliosamente rivendicato il fatto che le difficoltà attuali si riferiscono al cammino pregresso della squadra, perché da quando c'è lui si è fatto meglio delle rivali e persino del Milan, che pure è  in lotta per lo scudo.

Lui, vedendo la squadra ogni giorno lavorare, finché c'è possibilità aritmetica continua a crederci. E i giocatori anche.

Poi ribadisce di assumersi tutte le responsabilità per le proprie scelte: Pazzini è una grande carta in più, da giocare al momento opportuno. Purtroppo nelle ultime due partite ci sono state 4 sostituzioni obbligate, per infortunio e il primo a esser dispiaciuto per non aver potuto inserire il pazzo, è proprio il mister. Il quale fa capire comunque che anche a udine dovrebbe partire titolare Milito.

Detto che Guarin è pronto, ma non dice se lo schiererà per non dare vantaggi a Guidolin, ribadito che l'assenza di Chivu è importante (sommandosi a quella di Samuel), perché Rano è piuttosto simile a Lucio; ma che comunque il giocatore vale, ha fatto bene domenica e ha la sua piena fiducia, passa ad esaminare la questione Wes. L'olandese gli è piaciuto e probabilmente lo schiererà dall'inizio. Senza per questo snaturare l'identità di squadra che sta costruendo: davanti sono previsti tre uomini di qualità, poi la posizione può variare.

Strama ha quindi risposto con grande determinazione a chi vigliaccamente ha avanzato il dubbio che la decisione di non convocare Forlan sia stata concordata col giocatore: “Decido io” - ha detto perentorio - "e poi comunico la scelta ai giocatori". Va ricordato per capire che avvoltoi formano il gruppo dei cosiddetti giornalisti, che una domanda simile non si sarebbero mai permessi di farla  a Mou.

Infine sulla questione delle possibili tre stelle dei ladri, prima non ha capito l'allusione infida, poi ha giustamente dimostrato di essere concentrato  esclusivamente sui problemi della sua squadra

La possibile formazione

I convocati sono 21:

Portieri: Julio Cesar, Luca Castellazzi, Orlandoni;



Difensori: Cordoba, Lucio, Maicon, Ranocchia, Faraoni, Juan , Nagatomo;



Centrocampisti:  Stankovic, Sneijder, Alvarez, Guarin, Poli, Cambiasso, Obi;



Attaccanti: Pazzini, Milito, Zarate,  Livaja.

A mio parere bisognerà eliminare il terzo portiere, e poi  due difensori; oppure  un difensore e un centrocampista.

Propendo per la seconda  ipotesi, anche se l'Udinese è imbottita di centrocampisti e noi invece in quel ruolo abbiamo qualche giocatore un po' fragile.

Tuttavia avere una sola riserva per quattro ruoli difensivi mi sembra troppo rischioso.

Se così fosse tra i 18 non dovremmo vedere Orlandoni, Juan o Fara (più probabile il primo) e poi... boh.

Perché tra i “centrocampisti” solo 4 lo sono effettivamente, in quanto Alvarez e Wes sono giocatori spiccatamente offensivi.

Non ci ho quasi mai azzeccato, con la formazione possibile; questa volta sarà ancora più difficile, perché non sappiamo quale modulo verrà utilizzato inizialmente. 

Il rombo? Il 4-3-3? Ma l'Udinese spesso tiene a centrocampo ben cinque giocatori e Naga, che giocherà a sinistra, non potrà salire molto, per non lasciare scoperto quel lato difensivo per le scorrerie dei veloci attaccanti friulani, che nello spazio metterebbero in difficoltà Rano.

Fatti salvi Milito, temo Zarate, Wes e Stankovic, i due posti rimanenti dovrebbero  giocarseli Guarin, Obi, Cambiasso, Poli, e Alvarez.

Con Milito, Wes e Zarate i tre “di qualità” ci dovrebbero già essere. Questo dovrebbe portare a eliminare anche Alvarez. La scelta quindi sarebbe tra Cambiasso  (favorito ovviamente) e Poli nonché tra Guarin e Obi.

A meno che (ma non credo proprio) Strama non voglia partire con Deki in mezzo a due mediani di corsa, come Guarin e Obi. L'ipotesi potrebbe essere suggestiva, ma neppure se li vedo schierati così in campo crederò che Strama rinunci a un Cambiasso (sempre che in buone condizioni) proprio in un match che, lo si voglia o no, è da ultimissima spiaggia.

Anzi, è già da... retro spiaggia.

Luciano

Nella foto, castelli di sabbia, secchiello e paletta.