Anteprima di Inter-Milan: un derby ''inutile''?

In questi giorni si legge di tutto sul finale di campionato e sulle sue problematiche.

Chi vorrebbe che nel derby ci scansassimo, per non far vincere la juve;

chi sarebbe più contento di dare una lezione al Milan;

chi ritiene che, non essendo noi in lotta per il titolo, né, in pratica, per il terzo posto il derby sia privo di interesse;

chi vorrebbe andare almeno in Europa League e chi invece pensa che sia una iattura;

chi vuole che resti Strama (e in questo senso una vittoria o almeno una buona prestazione, potrebbe servire, anche se non si giudica un mister da una partita);

chi non vuole più Strama, perché schierando sempre gli orrendi Panda, avrebbe dimostrato di essere unicamente un volgare arrivista, cui sta a cuore solo ottenere un contrattino (eh si, si è letto anche questo).

E così via.

La mia posizione su tutti questi argomenti è discutibile, come sempre e come quella di tutti, ma è chiara.

Vediamola e apriamo la discussione, se lo si ritiene opportuno.

Odio la juve più di qualsiasi altra cosa. Per me è e continua a essere il male assoluto. La juve è storicamente, sin dagli anni ’30, il cancro del calcio italiano.

Se perdesse il titolo in modo clamoroso, sarei felicissimo, anche se questo andasse al Milan.

Tuttavia di scansarsi proprio non se ne parla. Aspetto dai ragazzi una partita carica d'orgoglio, in cui diano tutto, per molti motivi.

Perché non si può regalare un derby, perché ci sono ancora motivi di interesse di classifica, perché è una partita che ci può dare utili indicazioni sul futuro.

Non sarò ipocrita invece, sostenendo che bisogna battersi per lo sport.  Quando la Lazio si è scansata, ho goduto. Ora non posso cambiare idea.

L'importante è che dietro lo scansarsi non ci sia un accordo (ti faccio vincere a Lecce, mandandoti un mio arbitro, così tu Udinese sei salva e ti scansi, consegnandomi lo scudo, la domenica dopo; oppure tu mi fai vincere ed io ti compro un giocatore a due milioni in più del pattuito, ecc.).

In tutti questi casi si configura un illecito, anche se quasi impossibile da provare, se le cose sono fatte per bene.

Battere il Milan, poi, per me è sempre un motivo di soddisfazione grande. La vittoria nel derby non sostituisce certo la vittoria nel campionato, ma essendosene andato il titulo, costituisce una consolazione non indifferente.

Anche perché noi non affrontiamo una stracittadina qualsiasi.

Ci confrontiamo con i campioni stellari dell'arroganza, della prepotenza, dell'occupazione del potere.

Ma il derby riveste anche un interesse discreto ai fini di classifica.
Il terzo posto sul campo, credo proprio sia andato. Ma non è detto che non ci sia la possibilità di recuperarlo attraverso il calcio scommesse: attenzione, basta una punizione qualsiasi perché alla luce della nuova normativa si venga esclusi dalla CL. Le possibilità saranno scarse ma pensate se per aver gettato al vento gli ultimi punti fossimo privati dell'occasione di venir recuperati...

Insomma, dire che il risultato di questa partita non conta nulla, sembra proprio una forzatura.

Sull'Europa League, preferirei non disputarla: la si può giocare decentemente solo se allestisci una rosa di venticinque giocatori tutti di livello sicuro.
Allora vedo una contraddizione in chi suggerisce di vendere 10 o 15 tra senatori e giocatori “inutili” per comprare 2-3 soli giocatori giovani e forti: se cedi Castellazzi, Orlandoni, Cordoba, Lucio, Deki, Chivu, Forlan, magari anche JC e Maicon, e, perché no, Wes e Pazzini, ne devi comprare altrettanti, o quasi (oltre a pagare i riscatti di Guarin, Poli Obi, ecc).

Anche finanziariamente i vantaggi della partecipazione sarebbero abbondantemente cancellati dall'obbligo di allestire una rosa più consistente.

Certo, si possono sempre far giocare 6-7 primavera. E non fare figuracce. Come no!

Tuttavia anche l’Europa League non sarebbe una tragedia: perché non cederemo tutti i giocatori citati, perché i primi turni potrebbero essere abbordabili e poi si valuterebbe la situazione complessiva.

Quindi l'eventualità dell'Europa League non è un motivo che possa contribuire al volersi scansare, almeno a parer mio. Preferirei non disputarla, ma venir iscritti non sarebbe un dramma. Forse.

Chi vuole che resti Strama, poi, deve necessariamente augurarsi, se non una vittoria, una grande prestazione nel derby.

Una squadra remissiva, che non provi a fare la partita, segnerebbe dei punti importanti a svantaggio del giovane tecnico. 

Hai un bel pari a dire che non si giudica un allenatore da un risultato, ma se questi ottenesse due sconfitte consecutive (e magari tre con quella di Roma) negli unici test davvero attendibili della sua gestione (oltre a quello di Udine), qualche dubbio può venire, ai responsabili.

Noi tifosi possiamo dire che lui non ha colpa degli errori clamorosi di Lucio e Alvarez che hanno portato a rovesciare il risultato a Parma.

Ma certo con gli emiliani non abbiamo disputato una bella prova.

Possiamo dire che è colpa della rosa, logora e stanca. Ma allora rivalutiamo indirettamente pure gli insuccessi dei mister precedenti.

Insomma, nel derby e a Roma dobbiamo dare tutto. La resa della squadra rischierebbe di trasformarsi anche nella resa del suo allenatore. Parlo di prestazione eh, non di risultato, che dipende da tante variabili.

Alle malignità sulla natura strumentalmente utilitaristica delle scelte di formazione operate da Strama, non vale neppure la pena di rispondere.

Piuttosto vorrei fare una breve divagazione, che però è solo in apparenza estranea alla discussione di questi giorni.

Quando si dice che la rosa è inadeguata, tutti quelli che hanno certezze assolute insorgono: allora sono sotto processo la dirigenza e la proprietà, che ci hanno condotto a questo punto.
Guardate ad esempio la bravura dei dirigenti del Bayern.

Allora io sono andato a guardare. A parte il fatto che il Bayern può contare, ogni anno, su 100 milioni di ricavi in più rispetto a noi (tra acquisto e ingaggi facciamo due - tre grandi giocatori l’anno?). A parte il fatto che il Bayern è finanziariamente la prima potenza della ricca Germania e noi la terza della povera Italia. A parte il fatto che il Bayern non ha rivali in Germania come potere politico, mentre noi in Italia veniamo dopo i mafiosi dell’altra sponda e quelli Torinesi, che controllano le istituzioni calcistiche, e forse anche dopo la Roma, che gode degli appoggi ministeriali.

E non dimentichiamo le condizioni di legislazione calcistica e ordinaria più favorevoli, per esempio in termini di stranieri tesserabili, anche in relazione alla concessione della cittadinanza.

A parte tutto questo, io mi aspettavo che il Bayern avesse vinto molte più CL di noi, invece ad oggi ne ha vinta una in più. E tre, consecutive, 35 anni fa. Tramontata quella squadra ne ha vinta un'altra sola, dopo 25 anni e ben 11 anni or sono. In compenso hanno vinto solo due Intercontinentali e una Uefa. Contro le nostre 3 in entrambi i casi.

Sembra che quando tramonta uno squadrone, anche il grande Bayern, per altro senza concorrenza interna, fatica moltissimo a riemergere.

Se poi volessimo guardare i campionati, si loro ne hanno 4 più di noi. Ognuno può sostenere quello che vuole. Per conto mio i nostri 18 scudi valgono molto più dei loro 22, considerate le condizioni ambientali: loro, per esempio, non hanno dovuto cedere scudi per doping altrui, o per Germania ’61, o per qualche arbitraggio disinvolto.  Non hanno mai avuto il presidente della squadra rivale Presidente anche di Federazione e/o di Lega. Anzi.

Insomma, nessuno nega che, anche per le difficoltà finanziarie, dopo il 22 maggio, proprietà e dirigenza abbiano commesso diversi errori.
Ma gli errori sembrano comuni a tanti, anche più potenti e ''organizzati'' di noi…

Per questo, riuscissimo a far bene con Milan e Lazio e chiudere anche solo al quarto o quinto posto, in uno degli anni più neri della nostra storia recente (da 10 anni ci qualificavamo regolarmente per la CL) per chi vuole ragionare pacatamente non sarebbe una tragedia, uno tsunami…

Tra l’altro mi chiedo questo: se lo sport è interessante solo se prevali, visto che nel 90% dei casi vincono solo Inter, juve o Milan, tutte le altre squadre cosa partecipano a fare? E lo stesso in Europa, con altre protagoniste. E i tifosi perché vanno a vedere partite quasi tutte prive di interesse?

Scrive bene la mitica Sabine “Ed abbiate rispetto per chi la propria squadra é abituato a seguirla anche quando perde tutto all'ultima giornata di campionato o quando sa che tanto é tutto inutile perché é tutto già stato deciso. Noi c'eravamo sempre. Non solo sotto il sole festante di Madrid”.

La conferenza di Strama

Questa volta non è stata una conferenza ricca di novità e spiegazioni tecniche.

Strama si è limitato a ribadire i suoi concetti fondamentali, il suo modo di intendere il calcio.

Si gioca sempre per vincere, con la formazione migliore. Tanto più in una partita così importante:

“Noi abbiamo tutto da guadagnare nel vincere e tutto da perdere nel perdere. Giochiamo contro una squadra davanti a noi in classifica e proveremo a dimostrare che non ci sono 22 punti di differenza, a livello di organico.
Nel nostro mini-campionato da quando sono arrivato io abbiamo fatto 14 punti a testa. Non ci sono 22 punti di differenza tra Inter e Milan.”

(ndr: ci sono o non ci sono questi 22 punti? E’ evidente che non ci siano, ma è altrettanto evidente che un gap da colmare c’è. E in un anno si può riuscirci, con le scelte giuste e con un po’ di fortuna, come ha dimostrato la juve. Anche se noi non potremo contare sugli aiutoni  e la sapienza farmacologica che hanno protetto la marcia dei ladri).

Conferma anche del fatto che non è stata praticata e non sarà praticata alcuna forma di turnover.

Guarin a Parma non ha giocato, come Zanetti, perché c’erano dubbi sulle loro condizioni fisiche.

Ribadita anche la decisione del mister di non tornare in primavera, in ogni caso e orgogliosa affermazione di quanto tenga a creda nella conferma: vuole restare al 101%.

Su Deki dice “ce lo ritroveremo ad agosto, alla ripresa della preparazione”. Quel plurale significa qualcosa?

Per il resto, come dicevamo, ordinaria amministrazione, a parte lo show già ricordato, che comunque testimonia una personalità debordante, una preparazione meticolosa anche di questi appuntamenti e una sicurezza sempre crescente.

 La possibile formazione

I convocati sono 21:

Portieri: JC, Castellazzi, Orlandoni;



Difensori: Cordoba, Zanetti, Lucio, Maicon, Ranocchia, Samuel, Faraoni, Juan, Nagatomo;



Centrocampisti: Sneijder, Alvarez, Guarin, Palombo, Cambiasso, Obi;



Attaccanti: Pazzini, Milito, Zarate.

Gli esclusi dovrebbero essere Orlandoni,  Juan, e forse Palombo.

La formazione è certa in almeno 8/11:

JC

Maicon  Lucio Samuel  X

Guarin, Cambiasso X

Wes X

Milito

Per le X c’è l’incognita della fascia sinistra:  Zanetti/Obi o Naga/Zanetti .

Davanti, si dice che Zarate sarebbe favorito su Alvarez. Staremo a vedere.

Del tutto improbabile invece che Strama voglia rischiare un 4231.

In questo caso avremmo in campo comunque: Zanetti terzino sinistro; Guarin e Cambiasso centrali:  Alvarez Wes e Zarate nel tridente e il Principe davanti.

Luciano 

Nella foto (inter.it), Stramaccioni cerca di spiegare a gesti quanto sia comunque importante  questo derby.