"Lasciate ogni speranza o voi che tifate (Inter)?"

Sembra essere questa l'iscrizione idonea ad accompagnare l'ingresso del tifoso nerazzurro nell'inferno giornaliero delle notizie di mercato.

Certo, qualcosa è stato fatto; certo, manca ancora molto tempo alla chiusura; certo, dalle vendite arriveranno un po' di euro (ma quanti e quando)?

Tuttavia, anche al netto della tara costituita dai ricami delle PI, le situazione che si va chiarendo giorno dopo giorno appare piuttosto deludente.

E magari si trattasse di un problema di incapacità del direttore! Sarebbe così semplice: lo sostituiamo e subito ci accaparriamo i più forti giocatori sul mercato...

Invece il direttore con i pochissimi soldi di cui  dispone qualcosa di positivo è riuscito a fare.

E a livello di vendite non è che gli altri stiano molto meglio, anche considerando che i giocatori da liquidare, per esempio alla juve, non hanno vinto il Triplete e quindi hanno ingaggi molto più “commerciabili”.

La verità è che nella tarda primavera quasi tutti avevamo nutrito la speranza di qualche arrivo importante, ma tutti gli obiettivi principali  sono ormai svaniti e forse quei giocatori  non li avevamo mai trattati veramente, per mancanza di disponibilità finanziarie ad avviare una seria trattativa.

Forse avevamo solo manifestato un generico interesse, a cui dar seguito nel caso in cui   le valutazioni di mercato fossero rimaste basse in maniera impossibile.

Così sono svaniti subito i Lavezzi, i Destro, i Lucas per il ruolo d'attacco; ma persino i Verratti, i Paulinho, gli Isla (per non parlare degli Oscar o dei Sahin) per i ruoli di centrocampo.

Fernando può arrivare, ma, sembra, solo se ce lo danno in prestito. Solo che il brasiliano non proviene da infortuni molto seri...

Possiamo provare, sempre senza presunzione, perché non siamo nel CDA o negli organici societari e quindi conosciamo molto parzialmente le situazioni, a esaminare gli aspetti negativi e quelli positivi (almeno relativamente) della situazione in atto. 

Per lasciare il dolce (si fa per dire) in fondo, cominciamo dagli aspetti negativi...

I condizionamenti negativi

Non mi piace parlare di bilanci, senza averli letti e senza  aver consultato le parti analitiche e le pezze giustificative. 

Per esempio: un acquisto a bilancio per  20 milioni in sé non dice nulla, se non so quanto è stato valutato un giocatore dato in cambio, quanto la valutazione dei due sia nel mercato o appaia gonfiata per motivi di plusvalenza; in quanti anni si verserà il conguaglio reale.

Do per buona (con riserva) la notizia di fonte prostitutintellettuale secondo cui il nostro bilancio al 30 giugno è stato chiuso con 80 milioni di deficit.

La cosa è gravissima, perché il deficit supera quello delle ultime annate, nella stagione, per altro, in cui abbiamo ceduto Eto'o, prima, e poi Motta. Il che, a parte gli introiti, ha prodotto sicuramente un risparmio considerevole sugli ingaggi.

L'Inter si trova presumibilmente a metà del guado: senza più campioni, o con campioni in declino ma con retribuzioni ormai fuori mercato. E senza i soldi per rinnovare in modo adeguato, anche a causa dei residui onerosi della grandezza recente.

Di qui la decisione:  liquidare gli anziani campioni con ingaggi abnormi, tenendo solo qualcuno a far da chioccia (con ingaggi diminuiti, checché se ne dica, ad eccezione del Principe super bomber e di Wes).

La scelta sarebbe stata, presumo, di inserire  alcuni giovani, di prendere qualche giocatore anche in età ma con contratti contenuti e di sicuro rendimento, comunque più giovani dei sostituiti,  perché non si poteva mandare la squadra e Strama allo sbaraglio.

Se poi dalla vendita dei giocatori che si volevano tagliare fosse venuto davvero un piccolo tesoretto, sarebbe stato possibile anche tentare il colpo di qualche giovane già di successo.

La lista dei giocatori da tagliare probabilmente è stata fatta tenendo conto  di tanti fattori: la disponibilità a ridursi l'ingaggio, qualche problema fisico o di comportamento, la possibilità di sostituire il partente con giocatore di pari rendimento (previsto) ma meno costoso.

Faccio solo un esempio: il Principe si poteva anche vendere, in linea puramente teorica.

Ma a parte la difficoltà creata dal suo ingaggio, conveniva finanziariamente? Un giocatore giovane da potenziali 25 gol e soprattutto in grado di lavorare per la squadra come lui esiste? E se esiste quanto costa? E un giocatore siffatto si accontenterebbe di un ingaggio modesto?

Proviamo a fare dei conti banali: Milito mi costa 5x2 milioni all'anno. Se lo sostituisco con Suarez o Dzeko, che non mi garantiscono lo stesso rendimento, ne devo spendere 35-40 e non vengono per meno di 4x2 milioni. Nel migliore dei casi io ho un aggravio di bilancio di 33 milioni.

Hai un bel pari a dire che poi c'è il valore residuale. A parte che tale valore è presunto (sarebbe troppo lungo spiegare perché), è come se uno venisse da me a chiedermi di acquistare una tenuta, sborsando 33 milioni e dicendomi che poi la rivenderò guadagnandoci. Sì, ma se i 33 milioni non li ho?

Il discorso vale anche per Wes, che però in caso di offerta molto buona (il giocatore è più giovane) potrebbe teoricamente  andare. Perché con un po' di fortuna il sostituto potremmo trovarlo in casa (Cou, Alvarez, ma anche Guaro possono giocare da trequartisti, pur con altre caratteristiche) o comunque se ne può trovare uno interessante (per esempio Ramirez) senza perderci finanziariamente.

Fatte queste considerazioni  i giocatori da tagliare sono stati individuati in  JC,  Maicon, Lucio, Chivu (che poi però ha accettato la revisione contrattuale), Deki, Forlan, Pazzini.

Poi si è deciso di cedere, a condizioni favorevoli, qualche giovane in cui a torto o a ragione non si credeva, come Casta e come la comproprietà di qualche Primavera, di riscattare Poli solo a condizioni di spesa quasi nulla (anche i sei milioni del possibile riscatto sono importanti per noi) e di cominciare a integrare la rosa con alcuni giocatori non costosi ma di rendimento.

Si spiegano così i 750.000 euro di Mudi, e le spese più significative, ma diluite negli anni, di Handa, Guaro, Silvestre, Palacio.

La scelta di Palacio può servire a chiarire un concetto. L'ex genoano ha segnato una ventina di gol ed è costato sembra 10,5 diluiti in più anni. Mattia è costato alla Roma dai 16 ai 18, e se avesse segnato più di 20 gol, cioè a parità di garanzie attuali con Palacio, a causa dell'età ne sarebbe costato 30.

Chiaro che non eravamo nelle possibilità di cercare un giovane attaccante da 20 gol. Quindi la scelta di Palacio è stata di buon senso. La rinuncia a Mattia, dolorosissima. So per certo ( ma non voglio convincere nessuno) che Conte avevo chiesto per la juve due soli giocatori. Proprio Mattia e Cavani.

Mica scemo!

Sono poi tornati a casa Cou, Belec, Jona, Mariga.

Cou per restare, gli altri per valutarne i possibili progressi.

E sono stati aggregati, una volta garantita la solidità dell'impianto, i giovani come Bianco, Ibra, Duncan, Longo, forse Livaja.

Tutto fatto per bene, secondo me.

Mancano le ciliegine sulla torta, o la torta per le ciliegine, non mi fossilizzo.

Quegli acquisti di valore ma nel contempo futuribili  che consentirebbero di anticipare la “ricostruzione”.

E sui ruoli, siamo d'accordo tutti. Un centrocampista e un attaccante (poi chi dice centrale chi esterno, ma queste sono beghe nostre). Giovani e forti.

Solo che questi si potrebbero prendere solo dopo aver ceduto in modo positivo i giocatori da tagliare.

E l'operazione è difficilissima, per chiunque.

Immaginare che nel calcio non si sappia chi vuoi confermare e chi cedere è esilarante.

Prendiamo il caso del pazzo: Strama non lo ha fatto giocare se non quando costretto, ha fatto capire in mille modi che con due punte non gioca, e che il titolare è Milito.

C'è qualcuno che non sapeva, già a maggio, che il Pazzo era nella lista dei cedibili?

Comunque ci sono solo due vie: o compri prima il sostituto e poi non riesci a vendere il giocatore in uscita; oppure cerchi di vendere il giocatore per poi prendere il sostituto e pagarlo, a quel punto,  molto di più.

Nel caso di JC si è agito nel primo modo. Oggi per Julio si sarà costretti a rescindere, per risparmiare, comunque 4.5 milioni annui, con il rischio che vada al Milan.

Però abbiamo preso il sostituto che volevamo a ottime condizioni. Se avessimo trattato Handa (ammesso che fosse ancora disponibile) solo dopo la cessione di Julio, forse avremmo preso qualcosa in più dal brasiliano. Ma saremmo stati presi per il collo con lo sloveno.

Oggi probabilmente dovremo svendere i giocatori (alcuni ancora forti) che non rientrano più nel nostro progetto. E difficilmente troveremo i soldi per altre operazioni in entrata.

Leggevo oggi (d'accordo, può essere un'invenzione delle PI) che vorremmo Schelotto, ma non abbiamo i soldi. Schelotto dico. E il mancato riscatto di Poli, che aveva  il gradimento esplicito di Strama, si spiega nello stesso modo.

Dunque l'impressione è che questa sia la stagione della svolta, per tutte le ragioni esposte. L'ultima dei sacrifici a senso unico, da condurre comunque in porto positivamente, grazie alla bravura di Strama e dei dirigenti, che sono riusciti ad approntare in ogni caso un complesso meno oneroso che in passato, ma sulla carta superiore tecnicamente a quello dello scorso anno.

E a questo punto possiamo cominciare a sviluppare le...

Considerazioni positive 

Che sono molte, anche se non a livello di certezze.

La prima è che finalmente si riesca ad avere un monte salari ridotto, che non ci penalizzi a priori nella prossima campagna estiva.

La seconda è che la squadra, in virtù di qualche nuovo arrivo di buon valore e soprattutto della guida tecnica importante, possa ottenere risultati superiori alle aspettative.

Un cammino lungo in EL e/o la qualificazione per la CL non sono del tutto impossibili (soprattutto se ci sarà ancora qualche ritocco di peso all'organico). Entrambe le eventualità aprirebbero nuovi spiragli per il futuro.

Sicuramente è aumentato l'impegno nella ricerca di nuove entrate, di nuove fonti di finanziamento.

L'ipotesi nuovo stadio e collegamento col gruppo cinese darebbe di sicuro un nuovo impulso alla costruzione di una squadra competitiva.

Qualcuno dei nostri giovani si può affermare a grandi livelli. 

Cou può diventare un fuoriclasse, ma quasi tutte le grandi squadre si costruiscono anche inserendo buoni giocatori. Non è necessario che siano dei Totti, dei Del Piero, dei Maldini o dei Balotelli.

Basterebbe tirar fuori dei Chiellini, dei Marchisio, dei De Ceglie, dei Giovinco.

Giocatori che possano essere titolari, facendoti risparmiare soldi da concentrare su altri acquisti.

E in questo campo, tra giovani quasi pronti e giovani da aspettare, ne abbiamo diversi:  da Belec e Bardi a Juan; da Obi a Mbaye, Bianco e Duncan; da Bessa e Lorenzo a Longo e Livaja.

E dietro ci sono i Garri, i Pasa, i Benassi, i Tassi e altri, che premono.

Non tutti diventeranno da Inter e per alcuni ci vorrà più tempo. Ma “trovare” nelle nostre giovanili  un fuoriclasse e 3-4 ottimi giocatori da prima squadra  sarebbe un gran colpo.

Ed è una cosa possibile. Anzi, probabile.

Certo, i Destro e i Mario non li troveremo facilmente dietro l'angolo...

Una volta abbandonati i sogni immediati e rassegnatisi alla realtà, si potrebbe scoprire che non è poi così avvilente.

Strama non vende illusioni e non è quel signorsì che alcuni amano immaginare. E' convinto della forza del gruppo, anche se naturalmente apprezzerebbe qualche inserimento di qualità e sa che può ottenerne tanto.

Gli acquisti sono stati tutti concordati e rispondono al suo progetto di gioco, alle necessità da lui segnalate-

Handa, è più giovane di Julio ed è il meglio disponibile sul mercato

I quattro centrali difensivi  sono complessivamente un ottimo gruppo, tra l'altro svecchiato per il ritiro di Cordoba e l'età più giovane di Silvestre rispetto a Lucio.

Sugli esterni ci sono più incognite, se partirà Maicon. Ma c'è anche materiale interessante su cui lavorare (Ibrahima e Juan prima di tutti). D'accordo, una “certezza” in più non guasterebbe.

In mezzo al campo, se si giocasse davvero a due, ci sarebbe addirittura abbondanza.

Guarin e Mudi, i titolari in pectore e sarebbe di colpo colmato il presunto gap di corsa e potenza nei confronti delle altre squadre.

Poi avremmo comunque Cambiasso e Obi, Duncan e, volendo, Zanetti. Chissà, magari persino l'odiato Mariga potrebbe dare il suo contributo.

Certo, arrivasse un mediano che sa contrastare e costruire sarebbe meglio...

Davanti con Palacio, Wes, Couti e Milito non vedo molte squadre che in Italia ci superano. E dietro di loro ci sono Alvarez, Longo, Livaja. Anche qui, lo sappiamo tutti, servirebbe un altro giocatore di sostanza.

Con questi tre arrivi (anche solo con due), avremmo probabilmente una squadra competitiva ai vertici assoluti, da subito.

Altrimenti, ed è l'ipotesi più probabile, sarà un'annata di transizione, da giocarsi comunque su livelli medio alti, anche se inferiori a quelli a cui ci eravamo abituati. Ma superiore a quella trascorsa, ne sono convinto.

Certo, in ogni caso dobbiamo toglierci dalla testa la possibilità di rivaleggiare stabilmente, almeno nel prossimo futuro, con squadre come Real, forse Barça, PSG, MU, Chelsea, che hanno i mezzi finanziari per spendere cifre inaudite dalle nostre parti.

Tuttavia la speranza che non si stia entrando nell'inferno, ma solo nel purgatorio, per preparare al meglio la scalata alla Montagna Sacra, non è del tutto infondata e ci deve indurre a sostenere squadra e società con grande passione, per non dovere ricominciare tutto da capo.

Sono sinceramente convinto che gli sfascisti, anche in buona fede, in questo momento non farebbero il bene dell'Inter.

Luciano

Nella foto, un saluto speciale agli abitanti dell'inferno, anche da parte dell'indimenticabile (e indimenticato) Peppino Prisco...