lunedì 10 settembre 2012

66

Bizona 5-5-5: Inter-Roma.


Recita il proverbio: l’erba del vicino è sempre più verde.
Ne sa qualcosa l’Inter, ancora in difficoltà fra le mura amiche sul nuovo manto sintetico misto erba, ed i suoi tifosi, già pronti ad intonare peana al primo che passa, purché non indossi il nerazzurro.
Vada per l’amarezza, vada per una sorta di saccenteria da tastiera ma davvero è così ampia la differenza fra la banda di Stramaccioni e quella di Zeman, quest’ultima indicata fra molti come possibile alternativa ai bianconeri di Torino?
Questo è probabilmente l’interrogativo più insistente che lascia la seconda giornata di campionato negli ambienti vicini al Biscione.
Non ho timore nell’esprimere un secco no alla suddetta domanda, anche se il risultato del campo va accettato nella sua limpidezza ed onestà.
Provando a sviscerare i perché di cotanta convinzione, partirei dal dividere la partita in tre spezzoni, con le marcature di Florenzi e Osvaldo a far da spartiacque.
La parte uno, grosso modo il primo quarto d’ora, coincide con la più classica delle fasi di studio.
L’Inter si presenta con l’ultimo arrivato Pereira nella zona sinistra del trio in mediana mentre la Roma ritrova lo squalificato Destro ed inserisce Tachtsidis e Florenzi al posto degli acciaccati Bradley e Pjanic.
Guarda caso sono proprio le novità di formazione a segnare l’andamento del prima frazione di gioco.
Da un lato l’uruguaiano ex-Porto  si sposta di continuo verso la linea laterale, dove può liberare la sua corsa e andar via con buona resistenza sul dritto. Tale movimento ha un duplice effetto: spostare la squadra troppo a sinistra (e in questo sono complici i movimenti di Cassano e Guarin, senza tralasciare lo scarso appoggio offerto da Zanetti alla manovra) e costringere Gargano ad un lavoro sfiancante di cucitura non sempre efficace.


(De Rossi, nonostante sia circondato da maglie nerazzurre, ha tutto il tempo di servire Tachtsidis, libero di muoversi nella prateria apertasi a sinistra. Balzaretti e Totti si offrono come alternative di passaggio per ogni eventualità)

Dall’altro sia il greco che l’azzurro, sfruttando la libertà lasciatagli dall’assetto nerazzurro, non faticano a trovare un uomo libero fra le linee, 9 volte su 10 Totti, o ad accompagnare le sovrapposizioni di Balzaretti (figura 1-3).


(Da notare la posizione di De Rossi e quella dei nostri centrocampi in una situazione di gioco elementare)


(Gargano non è assistito adeguatamente dagli interni e per Totti è facile mandare Florenzi verso l'area presidiata da Ranocchia e Silvestre. Balzaretti segue costantemente l'azione impedendo a Zanetti di alzarsi spesso e volentieri)

Nonostante questo favore territoriale gli uomini di Zeman producono poco e quasi mai con palla a terra.
Due lanci di quaranta metri di Tachtsidis a servire le punte esterne, puntualmente bloccate dalle diagonali di Nagatomo e Ranocchia; un contropiede scaturito da una finezza di troppo di Guarin, con Ranocchia che esce dalla linea difensiva e va in aiuto all’isolato Gargano (Florenzi è costretto a temporeggiare e nel momento in cui Destro detta il passaggio in profondità, Nagatomo è reattivo e chiude sul filtrante senza affanni).

A far pendere l’ago della bilancia verso la capitale è più che altro la simultaneità di corsa.
Troppo lunga l’Inter per poter coprire gli spazi a dovere, per aggredire e retrocedere con i tempi necessari sia per togliere le idee da piedi di Tachtsidis (è Sneijder il primo oppositore ma il suo aiuto a Pereira è nullo in virtù della voragine che lo stesso olandese apre ad ogni ripiegamento), sia per bloccare le corsie (se Piris se ne sta intimorito sulla destra, lo stesso non si può dire di Balzaretti che facendosi forza sui movimenti ‘’dentro-fuori’’ di Florenzi e Totti mette ben presto fuori giri Guarin), che riproporsi, svincolandosi dal pressing (figura 4).



(La difficoltà di Zanetti nel trovare una sponda valida e quella della squadra di accorciare le distanze)

Il vantaggio della Roma è casuale ma figlio di questa divergenza di meccanismi (figura 5a-b-c-).
  

                       

(De Rossi si fa dieci metri palla al piede senza la minima opposizione prima di servire Piris che si sta proponendo alle sue spalle)


                           
 

(Il ventitrenne uruguaiano, sempre indisturbato, lascia partire un traversone che attraversa tutta l'area protetta da Castellazzi e finisce sul lato opposto dove il primo raccoglierlo è Totti. Silvestre nel frattempo segue l'uomo e segnala a Guarin di occuparsi dell'accorrente Florenzi)
  
   
                               
 

(Totti dà un'occhiata in mezzo e deposita una palla perfetta per la testa di Florenzi, solo all'altezza del dischetto)
              
Piccola considerazione: in questa fase, pur brillando per attenzione, la difesa non è molto alta. Scelta del mister, errore tattico o conseguenza della profondità che danno le punte romaniste?

La fase due è quella che intercorre fra i due vantaggi ospiti.
Sono minuti in cui l’Inter alza ritmo e baricentro, pur non trovando grandi sbocchi (due soli tiri in porta, per altro velleitari) se non il lancio in verticale sul taglio sul filo del fuorigioco, azione che la Roma gestisce con qualche patema (più di una volta Burdisso e addirittura Destro devono dare una mano all’impacciato Piris).
 


(Cassano con ben dieci romanisti ordinati dietro la linea della palla non può che lanciare lungo per Milito)

Tanto però basta per spingere il 4-3-3 zemaniano a rinculare (un po’ troppo visto che la Roma va negli spogliatoi senza più creare nulla se non il solito lancio alle spalle dei terzini interisti) e tenere botta (figura 6-7).  


                         
 

(Altra situazione analoga alla figura 6. In questo caso colpisce la posizione di Nagatomo fra i due centrali di Zeman)

Operazione che sarebbe riuscita se il caso non ci avesse rimesso lo zampino, permettendo all’Inter di chiudere il primo tempo in pareggio, grazie all’ennesimo lancio di Sneijder dalla trequarti nerazzurra.
Al rientro in campo i problemi strutturali degli uomini di Stramaccioni (asse spostato a sinistra, circolazione lenta, scarsa assistenza al portatore di palla) restano tali: Zanetti non si propone quasi mai, Guarin difetta di precisione (la percentuali di passaggi a buon fine sarà bassissima), Pereira attinge gli ultimi scatti utili dalla riserva.
Si agisce per lo più in contropiede o scavalcando il centrocampo (figura 8), vuoi perché le due punte sono abbastanza statiche, vuoi perché la Roma decide di uscire dal monotono chi va là con cui aveva chiuso il primo tempo, anche se tatticamente l’unica variante è l’ inversione di fascia fra Florenzi e Marquinho, entrato al posto di De Rossi con la caviglia gonfia.


                         
 

(Nel cerchio i tre centrocampisti dell'Inter mentre Silvestre prova a impostare dopo aver ricevuto la palla da una rimessa laterale. Sarà costretto per mancanza di compagni nelle vicinanze a lanciare lungo per Milito, il quale non troverà la forza per servire Palacio che si era mosso verso il centro dell'area giallorossa)

Gli interventi di Ranocchia adesso sono meno puliti e Osvaldo trova anche il tempo di divincolarsi dalla marcatura di Silvestre, sin lì pressante seppur grezza stilisticamente.
Stramaccioni risponde inserendo Palacio per Cassano (50°), con lo scopo precipuo di presidiare anche la fascia destra e tenere più impegnato Balzaretti, cosa che dà un principio di logica all’attacco nerazzurro che in certi frangenti sembra esprimersi con un trequartista e due esterni, Pereira e appunto Palacio, larghi (figura 9).
La mossa sembra pagare perché La Trenza sa dettare bene i tempi della giocata ed è bravo ad agire anche senza palla e punti di riferimento.
Ed è forse in questo momento che si avverte maggiormente la presenza vana di Milito e l’assenza di un vice, perché arrivata ai 20 metri dalla porta di Stekelenburg la manovra dell’Inter si arena e la difesa giallorossa intuisce le traiettorie obbligate da demolire, ossia, nell’ordine, palla dentro di Sneijder, cross a vuoto di Pereira e tiro da fuori sempre col destro di Guarin (chissà come sarebbe andata se il colombiano fosse stato più incisivo nell’unico contropiede buono avuto in tutta la partita, al minuto 54, o se il portiere ospite non gli avesse chiuso l’angolino poco dopo).


                           
 

(Pereira e Palacio giocano molto larghi con Guarin che non si fa pregare nel dare una mano a Sneijder sulla trequarti)

Eppure quando sembra non riuscire più a tenere un pallone né ad allentare la pressione, a tratti corale, di Gargano & company, Tachtsidis vince un rimpallo proprio contro l’ex-Napoli, diagonale a pelo con Florenzi (per poco a Nagatomo non riesce l’anticipo), il quale offre a Totti  un’autostrada per mandare in rete Osvaldo.
Cucchiaio sull’uscita poco convinta di Castellazzi e palla in rete.
Un autentico saggio di gioco di rimessa.
Due a uno e via alla fase tre.
Una fase che onestamente ha poco da dire, con l’Inter che, passata ad un improponibile 4-2-3-1, crolla ancor prima che Marquinho, presenza fino a quel momento impercettibile (sulle sue zolle si sviluppano tutte le azioni pericolose dei padroni di casa), balli sulle macerie.
Del resto Roma, quella di Augusto e Tiberio, non fu costruita in un giorno ma bastò un Odoacre qualsiasi per far crollare l’Impero.
Proprio come l’Inter di Mou.
Ci vuole tanta pazienza e giudizio.
Molta più di quella che ho impiegato per vivisezionare la partita in questione.


Note a margine

1) Ho visto un interessante lavoro della linea difensiva.
Ribadisco linea perché in fase passiva i quattro difensori nerazzurri hanno avuto poca assistenza dai centrocampisti, per quanto i due interni si siano sbattuti per trovare la giusta posizione.
Fin quando ci sono state forze, fisiche e mentali, a sufficienza, si sono visti buoni automatismi, attenzione in marcatura e chiusure puntuali (figura 10).

      
                       
 

(La retroguardia nerazzurra legge bene la situazione di gioco e si muove con perfetto sincronismo)

Senza l’adeguata copertura e attaccata in spazi aperti, invece, è stata tutta un’altra musica.
Un movimento che abbiamo sofferto con la Roma, così come con il Vaslui (episodio del rigore nella partita di ritorno) e il Pescara (Weiss che chiama in causa Caprari) è il taglio in diagonale dell’esterno sul passaggio lungo e alle spalle dei centrali effettuato dall’uomo libero sulla trequarti.
Resta poi il problema dell'impostazione da dietro, qualità che Silvestre, come Samuel e Juan Jesus, non ha.
Tornando alla Roma, singolarmente il peggiore del lotto mi è sembrato Castellazzi, i cui errori sono riscontrabili in tutte le marcature giallorosse.

2) Le prestazioni di Gargano e Sneijder andrebbero rivalutate, fermo restando che nessuno dei due si è espresso sui livelli che gli competono. Il primo è stato spesso lasciato solo nel cuore del nostro centrocampo: poche e tardive le sponde offerte in fase di costruzione del gioco addirittura rari gli aiuti ricevuti quando bisognava portare il pressing ed alzare la squadra.
L’impatto di Tachtsidis sulla massima serie è stato vistoso. Avevo visto il greco in più di un’occasione con l’Hellas Verona e mi aveva colpito per personalità e lettura del gioco. E’ un classe ’91 ed è costato relativamente poco (può esserci una connessione fra questo e i tanti altri passaggi di cartellino avvenuti nell’ultima sessione di mercato fra Genoa e Roma?) ma estrapolarlo dal contesto ed usarlo come ennesima carta per denigrare il mercato di Branca e Ausilio è un gioco che non mi rende partecipe.
Ho il sentore che a maglie invertite, caratteristiche tecniche a parte, Gargano si sarebbe messo in mostra quasi quanto l’under 21 ellenico.
Per quanto riguarda Sneijder, va riconosciuto all’olandese un timido tentativo di bloccare le avanzate giallorosse, posizionandosi spesso e volentieri basso a sinistra, un paio di metri prima di Pereira per intenderci.
La sua presenza in fase passiva però è stata puramente numerica perché non ha nel suo DNA talune caratteristiche tipiche del centrocampista puro.
Wes dà il meglio di sé negli ultimi venti metri, libero di scambiare con le punte e cercare la porta o di servirle negli spazi. E’ un trequartista atipico perché ama far viaggiare di più la palla che le gambe, non essendo dotato di grande progressione o del fisico necessario per avventurarsi senza foga nelle maglie difensive o per ronzare intorno al costruttore di gioco avversario, un po’ come fece Jimenez con Pirlo in un derby di qualche hanno fa.
Con i piedi che si ritrova potrebbe anche interpretare i ruoli occupati solitamente da Cambiasso e ci servirebbe sicuramente per avere una manovra più fluida, soprattutto nelle ripartenze.
I dubbi sono: ha la dovuta capacità di contrasto che servirebbe ad un interno? Gli calzerebbe a pennello il ruolo di regista basso pur essendo tatticamente anarchico e non disponendo della gestione di palla tipica dei migliori interpreti del ruolo?
L’orange, paradossalmente, è la nostra croce e delizia. Dai tempi di Mou.
Dipendiamo da lui, anche se un paio di anni fa potevamo contare su altri fenomeni mica male.
Ora, per mettere Sneijder nelle migliori condizioni, abbiamo poche scelte: rombo o 4-2-3-1.
In entrambi i casi mancano i giusti interpreti complementari, come una punta adattabile al gioco di Milito o un esterno offensivo/ala vecchio stampo.
Dovendo fare una valutazione da semplice appassionato, a sinistra mi piacerebbe vedere Pereira terzino, Guarin interno e Sneijder sulla trequarti e sul lato opposto Jonathan/Nagatomo dietro, Zanetti/Mudi/Gargano alla destra del player e Coutinho/Palacio/Alvarez poco più avanti.
Ma son sicuro che se ci mettiamo un’ora a pensarci vengono fuori un fantastilione di soluzioni, tutte aventi una propria logica.
Tanto la bella gatta da pelare ce l'ha sempre e solo Stramaccioni.
E sono sicuro che Andrea sa bene il fatto suo e dalla batosta ricevuta da Zeman saprà tratte adeguati insegnamenti.
Come ha simpaticamente sentenziato una mia amica qualche sera fa: ’’Ho piena fiducia in Strama, a patto che non ripresenti più il modulo Jovanotti: 1, 2, 3 casino!’’

AL82


Nella foto (Inter.it), Sneijder prova a far sua sfera e Inter.

66 commenti:

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano e a tutti quelli che hanno visto Inter-Cesena Primavera:

Qualcuno potrebbe descrivermi la prestazione di Melgrati in modo da arricchirre il post dedicato ai nostri giovani?

AL82

Matteo ha detto...

Cavolo Al,ma che lavoro incredibile hai fatto?Veramente bravo..

Everybody Hertz ha detto...

A proposito di giovani, qualcuno mi saprebbe dire con certezza se Scappi è in prestito o definitivo alla Reggiana?

@Matteo:
Ti ringrazio ma ho registrato la partita ed ho scritto tutto diluendo il lavoro, anche se ho dovuto rimandare la pubblicazione per problemi personali.


AL82

Cisco ha detto...

Domani vi narrerò le gesta di Allievi e Giovanissimi Nazionali del Milan.
Degli Allievi stupisce la qualità della rosa scesa in campo, con solo Mastalli sulla carta faticatore, ma in realtà tutti a sbattersi in copertura (alcuni a turno, altri continuamente).
Qualche limite difensivo nei due centrali (l'unico gol vicentino è venuto da un grosso errore di Compaorè).
Probabilmente non vinceremo nulla, perchè c'è troppa qualità e servirebbero uomini di quantità (in rosa ne abbiam pochissimi), ma giocheremo un calcio proprio bello.

Sui Giovanissimi Nazionali, derubati dal Barça (decisioni arbitrali fuori di testa, 3 tiri e 3 gol), affermo senza timori scaramantici che quest'anno contro di voi ce la giochiamo. Partita stupenda, almeno 10 occasioni create e 2 rigori non dati (il terzao è stato costretto a concederlo).
Spaventoso il 9 koreano, velocità e tecnica devastanti. Però molto ben contenuto dai centrali difensivi.
Domani vi narro di più.

carloblacksun ha detto...

Dico la mia: per avere Wes interno dobbiamo avere la difesa alta, e nessuno dei nostri difensori è eccezionale nella difesa in campo aperto, mentre sono molto più forti nel corpo a corpo in area. Il Cordoba di 10 anni fa ci sarebbe stato molto utile, oppure difensori tipo quelli che ha il Barcelona che sono piuttosto veloci.

In più quando hai in campo gente come Nagatomo o Jonathan che ti sbaglia 2 fuorigioco a partite è troppo pericoloso con la difesa alta.

Io giocherei col rombo, con Wes dietro Milito - Palacio con Cou primo cambio dei tre, Cassano lo manderei al cinema e terrei Livaja come secondo cambio. Cassano sarebbe utile negli ultimi 20 minuti ma è un pazzo.

Ci manca l'interno sinistro comunque, questo è evidente.

Per il momento io giocherei a tre Guarin - Gargano - Mudingayi con Pereira praticamente terzino-ala e Zanetti o Nagatomo terzino dall'altra parte.

Unknown ha detto...

Capt. Cambiasso
ti devo una risposta dal post precedente riguardo Sneij al Real...
sia schuster nel 2007/8 e 2008/9, e poi Ramos quando è subentrato (dopo la sconfitta in casa 3-4 contro il siviglia e subito prima del clasico), non hanno usato un solo sistema di gioco e, il 4-2-3-1 da te citato, alla resa dei conti è stato il meno utilizzato ...
il tedesco ha giocato spesso 4-3-3...e sneij era l'interno sx...
ha giocato 4-5-1 e sneij era l'interno sx...
in alcune occasioni nel 4-3-3 ha fatto il regista centrale con VDV interno...
con ramos il real ha giocato spessissimo 4-4-2 puro...e in un paio di occasioni il nostro eroe ha giocato nei 2 di mediana (a fianco diarra)...altre volte, più spesso, esterno di centrocampo ... son sicuro che sarà semplice trovare un sito con gli starting eleven e rendersene conto... transfermarkt è uno ad esempio...
nell'ajax giocava interno di sx...
tenendo poi sempre presente che nell'ajax, ogni centrocampista viene "addestrato" a giostrare in tutti i ruoli...
in nazionale ha giocato spesso esterno alto a dx nel 4-3-3 classico...
ergo, visto il suo personale curriculum, sostenere che non sia adatto a prescindere a giocare come interno, ruolo dove di fatto si è fatto conoscere al mondo... che li giocava quando il real lo ha comprato... mi pare leggermente azzardato...
nella stessa maniera in cui poi ci si deve fidare di chi ha il patentino italiano, trovo logico affidarsi a chi ha un patentino olandese... e se van gaal, che sarà anche stato esonerato, come del resto mou e anche mancini,per non citare gasperini, benitez e ranieri...ha scelto di metterlo interno, un motivo ci sarà...
forse, e lo dico come mia idea, dovremmo un po' uscire dagli schemi del centrocampista italico... l'interno deve saper contrastare...
ci sono mille modi per contrastare... posso entrare in tackle, posso obbligare l'avversario a sbagliare...
in olanda stanno giocando 4-3-3 con un medianone e due quasi 3/4sti come interni, più 3 punte pure di cui 2 ovviamente esterne...
da tempo il barca ci ha abituato ad un 4-3-3 (invero un po' asimettrico a dx a centrocampo) con iniesta interno sx...

davvero mi riesce difficile pensare, e visto quanto fatto da altri, e vista la storia personale di Wesley, che aprioristicamente si debba dire... non ci può giocare... quando invece è li che è nato...

che poi si debba provare e riprovare e muoversi con i giusti sincronismi siamo d'accordo... ma gli allenatori ci sono proprio per quello... e che NON debba essere la soluzione per tutte le partite è ovvio... anche perchè storicamente sneji qualcuna la salta... e a volte si potrà anche giocare con altri moduli...
ma un tentativo io, che non son nessuno, lo farei...

carloblacksun ha detto...

Secondo me Sneijder potrebbe fare l'interno sinistro alla Iniesta in linea teorica, però non lo potrebbe fare all'inter perchè:

1) il Barcelona ha Busquets che nel suo ruolo secondo me è un numero uno, tanto è vero che è inamovibile sia nella Spagna che nel Barcelona ed è eccezionale a coprire il compagno che di volta in volta avanza. Lo so che è un FdP, però per me è fortissimo, e ha 24 anni, quindi ha un sacco di birra in corpo. Noi non abbiamo un Busquets nè un Cambiasso 24enni, o un Oriali o un Mario Bertini.

2) La difesa del Barcelona gioca molto alta. Se giocassimo così alti prenderemmo gol a ogni lancio lungo visto che i nostri difensori non sono bravi a coprire gli spazi larghi

3) Sneijder secondo me è un fenomeno nel passare la palla in verticale in un nanosecondo. L'esempio classico è il gol del Mamba a Londra, ma anche quello di Milito al Bayern (il primo). Se lui vede un movimento in verticale riesce a mettere la palla nello spazio come nessuno. Per valorizzare uno Sneijder più indietro ci vorrebbero attaccanti che si muovono molto in verticale come Pedrito, Messi, Villa o Alexis Sanchez. Palacio e Milito (quando sono in forma) lo sanno fare, Coutinho e Fantabrufolonio preferiscono avere la palla sui piedi e quindi il punto di forza di Sneijder viene annullato.

Quindi, concordo sul fatto che Sneijder POSSA FARE l'interno (se ha voglia), ma non sul fatto che sarebbe la soluzione migliore per l'Inter, o almeno per QUESTA Inter.

luciano ha detto...

Al: Melgrati contro l'Inter ha giocato una partita che definirei sufficiente. Non sono certo che sul nostro gol non abbia un minimo di responsabilità, perché secondo me era in vantaggio su Bello, ha temporeggiato un attimo e poi nel contrasto finale mi è sembrato un filo indeciso. Forse temeva di provocare il rigore, ma parlo a mente, non ricordo neppure con certezza se l'incontro è avvenuto fuori o dentro l'area. Per il resto ha fatto ben. Non molto impegnato su tiri diretti, ha mostrato autorevolezza e potenza nelle uscite.

Su Wes resto più che mai della mia idea. Non continuo la polemica. Anche perché forse la differenza è a monte (e la si vede già nel fatto che io chiamo mediani gli esterni del centrocampo a tre, altri li chiamano mezze ali. Forse a quel tipo di giocatori chiediamo cose diverse e questo poi spiega la differenza di giudizio sulle attitudini

Sul Milan giovanissimi derubato, non ho visto la partita, ma il Milan senza i soliti aiuti non sarebbe neppure arrivato a giocarsi la finale. In mattinata avevo chiesto ai giocatori del Barça di vincere (vamos a a ganar) e mi hanno esaudito, questo mi basta. Contento soprattutto per De Vecchi.
Ripeto, se il Milan è quello visto con l'Atalanta, loro sono più solidi, noi abbiamo più singoli di qualità. Sarà una bella lotta. Ma attenzione all'Atalanta stessa.

Cisco ha detto...

Beh è ovvio che la squadra da battere siate ancora voi, a livello di Giovanissimi.

Però, oltre a non risultarmi di aiuti, posso assicurare che raramente avevo visto giocare così bene una squadra giovanile contro una formazione di assoluto valore. Il Barça, ripeto, ha tirato 3 volte in porta segnando in tutte e tre le circostanze, mentre noi, oltre ai due gol, abbiamo impegnato svariate volte il portiere blaugrana, più altri tiri di poco a lato, più le sopracitate circostanze molto dubbie.

Non so se potremo avere sempre quell'intensità, ma considerando che era la quarta partita in cinque giorni posso essere più che soddisfatto e fiducioso.
Inoltre, fino ieri, avevamo preso zero reti in 5 partite.
Certo non abbiamo centrocampisti dominanti a centrocampo, essendo tutti abbastanza leggerini, il che può essere penalizzante contro squadre più fisiche, ma sopperiscono molto con raddoppi e una buona concentrazione generale.

Ci divertiremo, poi non vinceremo una mazza nemmeno quest'anno, ma se giocassimo sempre così me ne fregherebbe davvero poco (a parte rosicamente nell'immediato).

luciano ha detto...

Parlando con un amico, gli ho ricordato un proverbio del West al quale sono molto affezionato, perché frutto della saggezza popolare: "a parità di qualità, quando una squadra bella incontra una squadra pratica, la squadra bella è una squadra morta".
Così ero certo della vostra vittoria, perché il barça contro il Brescia, pur vincendo 4-0 non mi è piaciuto per nulla.
Invece è andata bene. Meglio così.
E non cominciamo a gufare. Noi siamo usciti contro il Novara: come facciamo a essere favoriti?

Cisco ha detto...

Perchè l'anno scorso siete arrivati secondi e il Barça terzo (sempre che ci sia stata la finale 3/4) :p
Sempre per la cronaca a noi mancavano parecchi ragazzi nuovi, compreso il centrale del Bari, forse 1-2 cambi avrebbero aiutato alla fine.

luciano ha detto...

La vicenda di Siligardi è significativa. Prima non aveva mai combinato nulla, uscito dalla Primavera.
Adesso a 25 anni si afferma alla grande, sia pure in B emolti si dolgono che non sia più dell'Inter.
Ma un giocatore vero non deve essere pronto per fare il titolare nell'Inter già a 18 anni?

carloboi ha detto...

Favoloso Al, grande post.

Inutile dire che Noi arriviamo davanti alla Roma in ogni caso.

Carlo Pizzigoni ha detto...

Ero anch'io a Cinisello ieri sera, e tutto mi è sembrato tranne che un furto, la vittoria del Barça. Il terzo gol è un gioiello, un marchio di fabbrica della scuola del Barça, tutto giocato palla a terra e in velocità fino a trovare Lee. Filosoficamente ( lo so che faccio arrabbiare Luciano :-) ), avrebbero meritato di vincere anche solo per alcune azioni che hanno costruito ( che, assicuro chi non c'era, non sono state solo tre). Alcuni miei vicini di posto, milanisti, hanno applaudito, cosa che mi ha fatto davvero piacere. Il Milan è una squadra pratica e molto fisica in mezzo, davanti Cutrone non è elegante ma è tremendamente efficace, né i raddoppi né i tentativi di anticipo sono serviti: minaccia costante. Anche a me non è piaciuto Gervasoni, al di là delle decisioni singole ( che a mio modo di vedere non hanno favorito il Barça, vedi il rigore del 2-2) soprattutto la sua interpretazione della gara: non stai arbitrando in serie A, certi interventi devono essere puniti e sanzionati. Allievi di Inzaghi molto molto forti, quando rientrerà Mastour, dove lo metteranno. credo che potrebbe trovare posto molto avanti, a ridosso della punta

Shahrazad ha detto...

Il problema di Sneijder interno non è tanto conoscere o meno il suo passato, in che ruolo nasce e come ha giocato per un certo periodo; tant'è che nel Real è stato usato anche vertice basso del rombo davanti a Cannavaro e Metzelder con Robinho alto e Guti e Lass larghi, tanto per evidenziarne i livelli, e in nazionale nel 2010, l'anno del suo massimo splendore, al Mondiale con la presenza contemporanea di Van der Vaart in campo l'ho visto ripiegare sulla linea mediana più di una volta.

La domanda vera, dicevo, che ci dovremmo porre è questa: può l'Inter attuale permettersi il lusso di schierare Sneijder interno o mezz'ala che dir si voglia?

Ci sono tanti aspetti della questione da esaminare e il post di AL a tal proposito mi vede abbastanza concorde.

Leggo da parecchio il blog, quindi conosco più o meno tutte le posizioni dei commentatori abituali.
È chiaro che se i nuovi acquisti a centrocampo sono ritenuti inadeguati o frutto della solita campagna acquisti cannata da anni con una certa costanza, l'esigenza di provarlo lì può essere un'idea anche alla luce del rendimento dei tanto vituperati senatori.

Dal mio canto, credo che gente dalle caratteristiche simili a Mudingayi e Gargano non sia stata acquistata a caso; così come non mi sembra un caso che lo stesso Strama giudichi un giocatore come Alvarez dalla collocazione tattica ancora non ben definita un'alternativa ai trequartisti/esterni/seconde punte là davanti piuttosto che a uno dei tre lì in mezzo.
Quindi no, non vedo un modulo che attualmente possa concedersi il lusso di piazzare Sneijder in quella zolla, soprattutto per mancanza di un esterno completo che di un centrocampo solido.

Ho visto il modulo schierato da Van Gaal (non la partita).
Premesso che dovrei approfondire la conoscenza tecnica di alcune nuove leve di marca oranje e che comunque Van Gaal aveva già optato per Wesley in quel ruolo contro il Belgio a ferragosto con tanto di sconfitta pesante per l'Olanda; penso che già l'idea di un 433 con gli esterni così alti (esterni "veri") sia improponibile di base per questa Inter.
In futuro chissà.

luciano ha detto...

Carlo: filosoficamente quando il barcellona gioca contro il Milan per me merita sempre il Barça e il suo gioco, se vince, è bellissimo.
Quando rientrerà mastour nel Milan, sono convinto anch'io che lo metteranno più avanti: in prima squadra e quanto meno nell'U21.
A me Cutrone, aldilà del fisico, contro l'Atalanta non è piaciuto neppure un po'. Mi è sembrato il punto debole di un attacco pericoloso solo con Modric, per altro evanescente. Però so che i giudizi di queste prime partite sono da prendere con le molle. I miei, poi...

Unknown ha detto...

Siligardi fece cose discrete anche in A, con il Bologna un paio di anni fa. Sta segnando a raffica, esclusivamente da fuori area, in stile primo Recoba. E' un po' di tempo che non lo vedo in partita intera, praticamente da quando è tornato in B, l'anno scorso.

Bravo lui a non perdersi d'animo: ha cambiato 5 casacche in 4 anni, non deve essere semplice: questo è il suo secondo anno a Livorno, può essere che la continuità gli abbia giovato? Anche se poi, se uno andasse a vedere, determinati giovani inglesi fanno anche 2 o 3 prestiti all'anno, per periodi brevi di tempo (per esempio un mese)

Torno brevemente sulla bravura del Porto: è indubbio che siano ottimi mercanti di calcio, come è indubbio che negli ultimi anni i loro maggiori profitti ed investimenti sono derivati dal continente Sudamericano (come passaporto, non provenienza). Brasile (leggi Hulk), Argentina (Lucho e Lisandro Lopez), Uruguay (Alvaro Pereira e C.Rodriguez) o Colombia (Guaro e James Rodriguez). Cosa impensabile in Italia data la ristrettezza di acquisti extra cee. A tutto questo ci aggiungiamo comunque una continuità di risultati che ha sempre giovato a valorizzare impianto e calciatori. In tutto questo è concesso alla società di sbagliare: è alla luce del sole chi fa carriera, ma ci sono sempre quei 5, 6, 7 sudamericani del Porto a spasso per prestito poichè deludono le aspettative. In stile Udinese insomma. Dal punto di vista del vivaio, invece, lavorano un po' male: Benfica e soprattutto Sporting Lisbona sono anni luce avanti

luciano ha detto...

Benvenuto Shahrazad. I contributi come il tuo, aldilà del condividerlo o meno sono quelli che mi intrigano, che rispondono alle esigenze per cui è nato questo blog.
Un'analisi pacata, senza insulti o esagerazioni negative verso nessuno dell'Inter, che esprime un'idea tecnica e di calcio e non spinge l'interlocutore, per esasperazione dialettica su posizioni inutilmente e scioccamente radicali in senso opposto.

luciano ha detto...

Dino: su Sili è proprio quello che dicevo: aveva fatto benino col Bologna, ma poi non era stato considerato pronto, se lo hanno mandato in B al Livorno.
Secondo me in linea generale i limiti di un giocatore si vedono attorno ai 22 -23 anni. Poi c'è chi per caratteristiche e particolari vicende ritarda di un anno o due e chi invece anticipa.
Per questo io dico che avere in rosa 7-8 giocatori di 20 anni o meno, è tantissima roba, in Italia e in una squadra che comunque ha ambzioni di vertice.
E i 18-19 che fanno i professionisti in b o in C sono tutt'altro che dei falliti. Vanno aspettati con fiducia.

Anche sul Porto concordo con la tua analisi. Aggiungo solo una cosa: noi abbiamo provato un brasiliano del 98 che di persona non ho visto, ma amici di cui mi fido (tra l'altro il mitico e silenzioso Pino) mi hanno descritto come un fenomeno, più forte di Mastour.
Ma non possiamo prenderlo, perché dovremmo rinunciare a un extra per la prima squadra.
Volevo chiederti (e chiedere a tutti) aldilà della retorica nazionalistica, questi provvedimenti razzisti fanno davvero bene al calcio italiano? Perché poi se non prendo lui, prendo uno di colore che è nato in Italia, che non sa giocare a calcio, ma è così veloce da farmi vincere le partite

Lou ha detto...

.... vero che all'Inter manca un centrocampista di livello...ma dubito che possa esserlo Wes. Nè convincono gli esempi fatti da altri commentatori come Pap e Carlo BS, perché troppo diverso era il contesto tecnico e tattico delle squadre citate.D'altra parte se Snejider non ne è convinto, è inutile anche un solo tentativo. Non ci resta che aspettare Gennaio (Paulinho o chi per lui) e, nel frattempo, puntare su Obi....

Cisco ha detto...

Ribadisco: Marson inoperoso a parte dei rinvii di piede, non ha mai dovuto fare una parata impegnativa. Ci fossi stato io in porta avremmo preso 3 gol lo stesso.
L'azione del terzo gol è bella, ma in fuorigioco.

Per il resto il Milan ha dominato, se non fosse così lo direi.
Han giocato meglio i Giovanissimi perdendo 3-2 che gli Allievi vincendo 5-1...

Nè mi sembra di aver mai espresso giudizi di parte in questa sede. Comunque io rimango della mia idea, il campo parlerà!

Shahrazad ha detto...

Luciano: grazie per il benvenuto, anche se sono una "gentil" donzella.

Per dovere e onestà ammetto che in altri luoghi sono tutto meno che pacata e tranquilla quando si parla di Inter, ma questo è dovuto anche al mio carattere un po' troppo fumantino e a una certa esasperazione per le solite diatribe senatori/aziendalisti.
Qui, da ospite spero gradita, cercherò in tutti i modi di rispettare il clima imposto dal blog.

Sull'idea di Sneijder interno ho storto subito il naso, per dire, ma va detto che riflettendoci meglio ho potuto attenuare la mia posizione iniziale; questa secondo me è la strada giusta per proseguire un dibattito tecnico/tattico a mio avviso interessante. :)

Un saluto anche a Pap, sperando che di tanto in tanto faccia capolino in Gazzetta.

luciano ha detto...

Carlo: nel Barça ha giocato "Pujol" (o Lomolino, come preferisci), con il quale ho fatto un po' amicizia?

Meno male, Cisco mi conforta. Ero preoccupato per gli allievi del Milan.

Comunque secondo me la diatriba Cisco Pizzi ha una chiara origine filosofica.

Io ho visto un Milan non eccezionale (sinceramente e non per paradosso come spesso quando parlo della sqadra della provincia di milano, contro l'Atalanta dovevano uscire: non hanno combinato nulla). Nonostante questo se avessi dovuto giocare un euro l'avrei giocato sul soldio Milan e non sullo spumeggiante ma poco pratico Barça.
E comunque a parte il doping attuale, io amo il Barça perché è la squadra che considero della mia seconda città, affetivamente.

luciano ha detto...

Shahrazad, se sei una gentil donzella, doppiamente benvenuta. Mi auguro e mi sembra di capire che tu stia su una linea di tifo simile a quella dell'altra stella femminile del blog.
In questo caso sarebbe la conferma della mia tesi secondo cui le donne, percentualmente, capiscono (anche di calcio, ma non solo) più degli uomini.
Poi ci sono le eccezioni

Unknown ha detto...

Credo che un provvedimento, come quello di limitare i calciatori extra cee, non modifichi di una virgola la situazione del calcio italiano: come più volte si è sottolineato, se non posso prendere il brasiliano cercherò altrove. In Scandinavia piuttosto che nell'est Europeo, piuttosto che in Francia. Ci sono una vagonata di paesi da cui si importa regolarmente e con maggior frequenza da quando c'è la limitazione extra-cee.

E' il classico provvedimento in stile "facciamo vedere che stiamo lavorando per risolvere qualcosa, qualunque cosa sia."

Mi avrebbe convinto di più una soluzione in stile "Champions League": una lista di un tot numero di giocatori da presentare alla scadenza del mercato, con determinati calciatori obbligatori da inserire dal vivaio. Che poi credo sia qualcosa di simile a quanto adottato in Germania dove si possono acquistare fino a 10 extra-cee... e poi nel roster (e forse anche in campo) bisogna però avere un tot di giocatori tedeschi.
Ovviamente da questa lista andrà escluso chi ha tutti i crismi (quindi senza essere over, tipo i 93 attuali) per giocare nelle giovanili, potendo essere convocato in qualsiasi caso senza bisogno di comunicare alla lega.

Mi piace di più la famosa panchina allargata a 12: determinati incontri, se prendono una determinata piega, possono essere utili per i giovani per mettere minuti nelle gambe con la Prima squadra.

luciano ha detto...

Lou: sono d'accordo. E poi, prima ancora che Wes (o almeno alla pari) deve esserne convinto chi lo allena.
Per il momento se non si dovesse fare l'esperimento, ci consoleremo con broccacci come Obi, appunto, Mudi, Cambiasso e il rientrane Deki. Oltre che con Guarin, Gargano, ev. Zanetti e Pereira.
A me non dispiacerebbe neppure Kuzma, ma so che se dovesse venire sarebbe subito etichettato come inguardabile

Unknown ha detto...

ciao shara...
piacere di rileggerti...
il tempo passa, le posizioni cambiano e le abitudini pure...
quando prenderanno una posizione decisa sui turpiloqui scritti sulle maglie ufficiali dei gobbi,prenderò in considerazione l'ipotesi di farci un salto :-D

carlo ha detto...

Domanda: ma l'auto al diciasettenne niam, chi l'ha data?
(è una domanda retorica, ovvio)

scusate, ho abbassato il livello della discussione.

Non resisto e l'abbasso ulteriormente: e il "giornalista" sky che di trova casualmente ad un pranzo a forte dei marmi per intervistare galliani e preziosi gaudenti?

Cisco ha detto...

Luciano se "Puyol" era quello coi capelli uguali al capitano del Barça, si ha giocato. Terzino sinistro se non ricordo male. E' uscito nel secondo tempo.

luciano ha detto...

Grazie,Cisco, è proprio lui. Un ragazzo simpatico, anche se non bravissimo calcisticamente

sgrigna ha detto...

Innanzitutto complimenti a Al.

da cosa dipende secondo te questo centrocampo così "sfilacciato"?

non credo siano richieste dell'allenatore per cui mi vengono da pensare soprattutto 3 cose: era la prima partita che pereira gargano e guarin giocavano insieme, pereira non è abituato a fare l'interno sinistro per cui spesso si è comportato più da ala o da laterale, a destra la poca spinta di zanetti in fase di possesso ha mandato fuori fase guarin.

luciano ha detto...

oggi all'Accademia "giornata nerazzurra". dalle 16 un'occasione per vedere all'opera tutte le squadre, dai giovanissimi regionali in giù

Amstaf ha detto...

Carlobs
che Cou ami giocare "palla sui piedi" non mi sembra.
Gioca così nella trequarti o indietro, ma attacca gli spazi in verticale ed in velocità come pochi.
Cou deve trovare freddezza davanti alla porta, potenzialmente è un giocatore da un buon numero di goals, proprio per la capacità di inserimento.
Servirebbe un centrocampista che lo lanciasse velocemente palla a terra. Se fai un tocco di troppo, Cou deve confrontarsi "fisicamente" con il difensore avversario e soffre.
Cassano gioca "palla sui piedi" o uno-due stretto, perché non ha grande corsa, anzi, quindi sfrutta la tecnica negli spazi brevissimi; inoltre, fisicamente, regge i confronti.

Everybody Hertz ha detto...

@pap onepap 6:
Quanto tu dici in relazione al ruolo con cui Wes si è fatto conoscere al mondo è assolutamente vero ma una puntualizzazione vorrei farla: in Olanda-Turchia, partita che ho visto (visibile qui in streaming), i padroni di casa sono partiti con un classico 4-2-3-1 con il nostro numero dieci davanti alla coppia Strootman-Clasie, entrambi nei ruoli che solitamente occupano nei propri club. Le sostituzioni fatte da Van Gaal non hanno cambiato questo assetto (a prendere il posto di Clasie è stato Fer del Twente, altra squadra che adotta lo schema fece le fortune dell'Inter di Mou). Siti come transfermarkt sono quasi enciclopedie ma non sempre attendibili al 100%. Nella suddetta partita, ad es., Sneijder viene messo come interno dx e Strootman sx.
Opinione personale è che Wes possa ricoprire il ruolo di mezz'ala sx (concordo anche che esistano vari modi di difendere ed attaccare in e da quella zona) ma che le sue doti spicchino di più quando agisce fra le linee e senza particolari restrizioni tattiche. In quest'Inter lo vedo solo nei posti che ho menzionato nell'articolo. Sui motivi in parte mi ha anticipato carloblacksun al commento 7 (anche se dubito che Busquets abbia in corpo più birra di Maicon :-P).


AL82

Unknown ha detto...

Al
uhm... che sneij in possesso vada alto e poi tenda ad accentrarsi ok...lo fa anche iniesta...
ma in non possesso, dove si vede il modulo, veniva a fare a l'interno...
poi va dove lo porta il cuore...
ma, fai caso più o meno al minuto 8... il terzino sale molto... li c'è anche robben...e lui si sposta a coprire la posizione...
è poi vero...transfer ha invertito strootman e sneij...
ma non è l'unico ad aver visto il 4-3-3 per VG e non il 4-2-3-1... oltre a qualche altro povero diavolo come me...

http://www.football-lineups.com/match/125544

4-3-3 anche qua...

non è poi che se non si ha quella shammer spagnola di busquet non si possa giocare alti eh...
gargano e mudi la velocità ce l'hanno... e le capacità di copertura pure...
ranocchia non è più lento di pique... anzi... è più complicato con samuel, questo si... ma chivu andrebbe bene... in attesa di testare JJ...
come sempre è una questione di sincronismi e lunghezze
poi ovvio che se uno pensa che gli interni debbano essere come guarin...e vabbè...
ma, filosoficamente preferisco cmq creare 10 palle gol e prendere 3 contropiedi 1 contro 1 , che crearne 2 e non prenderne nessuno...
che poi si rischia cmq... che è più facile perda una palla gargano mentre la porta su che sneijder...
non sono poi imparentato con mago merlino e non posso prevedere il futuro e come potrebbe funzionare...
dico cmq che una prova, se lui è convinto, si potrebbe fare...
come anche con alvarez volendo...


Amstaf ha detto...

Caldirola, gol.

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano 8:
Grazie per la risposta su Melgrati.

@Luciano 12:
Ho seguito spesso il Livorno l'anno scorso per adocchiare Bardi e Siligardi era stato probabilmente il migliore degli amaranto nella seconda parte di stagione.
C'è da dire che anche gli infortuni hanno impedito a Luca di esprimersi a questi livelli in serie B.

@Shahrazad 15:
benvenuta a te e al tuo spirito fumantino :-)
Condivido la tua disamina tattica, soprattutto quella inerente all'utilizzo di esterni veri

AL82

luciano ha detto...

Ma shahrazad si richiama al personaggio de "Le mille e una notte?" che scelta intrigante, in quel caso...

Oggi bella giornata di sport all'Accademia. Si sono confrontate tutte le squadre di Inter e Accademia Inter dai giovanissimi regionali ai pulcini C.
Naturalmente l'accademia giocava sempre con un anno in più. E io, data la contemporaneità di alcune partite ho seguito solo Esordienti Giovanissimi reg.B e giovanissimi regionali.
Mi sono fatto un'idea della consistenza delle squadre citate, anche se mancavano alcuni giocatori e il confronto con ragazzi più grandi non sempre è attendibile (penalizza quelli talentuosi ma non ancora strutturati, ovviamente).
I giovanissimi regionali (2-0),che facevano registrare qualche assenza, mi sono piaciuti abbastanza. Dovrebbero fare un buon campionato.
La partita dei regionali B è stata la più spettacolare, perché è finita 5-4. vero che in queste occasioni il risultato non conta, ma i ragazzini si affrontano ancora con il gusto di cercare sempre di vincere. A 10 dal termine perdevamo 2-4 pii tre gol e un paio d'altri sfiorati.
le reti sono di Merola (nuovo arrivo, da Napoli, seconda punta, traccagno ma con fiuto del gol: ne ha fatti 4) e poi il mio "vecchio" pupillo Giovanni, made in Cameroun.
Sugli esordienti poco da dire, perché li ho visti poco in precedenza e un semplice incontro amichevole non può dire molto

Everybody Hertz ha detto...

@sgrigna 31:

Credo, da semplice osservatore, che tutto nasca principalmente per due motivi:
1)la squadra non si è mossa in maniera corale. Eravamo lunghi e per fare le due fasi finisci inevitabilmente per lasciare sul campo spazi ed energie.
Su questo punto, come potrai vedere dalle figure 6-7-8, la Roma ci è stata superiore. Con 6 uomini (i 4 difensori, Guarin e Gargano) ci siamo mossi anche bene per un'ora abbondante ma i tre davanti in fase difensiva devono fare di più altrimenti i centrocampisti scoppiano presto.
2)Pereira è essenzialmente un terzino di spinta. Ha cercato poco il dialogo, preferendo macinare chilometri quasi sempre in verticale e usando esclusivamente il sinistro.
Proprio come dici tu.

Su Guarin non credo sia un problema di un Zanetti poco propositivo. Col Porto anche Sapunaru (dovrebbe essere lui ma dovrei controllare) non spingeva molto ma in compenso aveva davanti Hulk. Il punto è che se giochi col rombo da dietro devi spingere altrimenti se troppo prevedibile.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

@pap onepap 35:
Ho rivisto settanta minuti di partita dal link segnalato, giusto per controllare l'impressione che avevo avuto guardandola in diretta.
Impressione che è rimasta la stessa, ovvero che il modulo dell'Olanda fosse più un 4-2-3-1 che un 4-3-3 (in rete ho trovato un interessante disamina che parla proprio di come Sneijder abbia fatto cambiare faccia e modulo all'Olanda contro la Turchia ma ora non trovo più il link). La differenza sta, secondo me, in alcuni movimenti diversi di Sneijder, molto simili a quelli che adottato, se memoria non mi inganna, nell'ultima partita dello scorso Europeo quando, a situazione ormai compromessa, Van Der Vaart giocava a sinistra nei due davanti alla difesa. L'azione che mi hai segnalato è come dici tu. Wes scala di 5 metri a sinistra ma è uno movimento che ha fatto anche con la Roma in più di un'occasione quando Pereira o Naga avanzavano(perché alla fine abbiamo giocato col doppio terzino)e Cassano andava a prendersi palla proprio come fa Robben. Avevo preparato delle schede anche su questa tipologia di atteggiamenti, soprattutto in fase di non possesso, ma le ho tagliate per non risultare eccessivamente tedioso.
Alla fine è una questione di metri e di punti di vista.
Su quello che dici su Mudi-Gargano-Ranocchia (Rano-Chivu o JJ è secondo me la coppia meglio assortita) concordo.

AL82

Amstaf ha detto...

In una brutta under 21 Longo neanche in panca.

luciano ha detto...

Chiedo scusa a tutti, ma a me non sembra così decisivo accordarsi sul fatto che nell'Olanda contro la Turchia Wes ha giocato nel 4231 o nel 433
Sarebbe forse meglio riuscire a capire COME ha giocato, cioè quanti contrasti ha vinto; quante volte si è trovato tagliato fuori dall'azione, quante volte ha sbagliato il disimpegno in prossimità della sua area (se mai ci è arrivato), quante percussioni profonde e quante manovre di avvicinamento all'area avversaria in palleggio ha realizzato, ecc.
E prima ancora metterci d'accordo su
quali caratteristiche dovrebbe possedere secondo noi (sarebbe meglio secondo Strama, ma visto che non lo sappiamo...) chi gioca esterno nel centrocampo a tre.
E quindi se ci sembra che Wes abbia o non abbia queste caratteristiche.
Allora io dico la mia.
Per me l'esterno ideale di un centrocampo a tre deve essere esattamente come Guarin, possibilmente con più capacità di costruire l'azione. Deve avere capacità di contrasto, continuità di corsa, tempi di inserimento profondo, senso della posizione difensiva, capacità di tenere sempre corta la squadra, con il suo movimento. ecc.
Poi, siccome la perfezione non esiste, può avere un po' meno velocità e molta più sapienza, cioè senso tattico, posizionamento, ecc (come Cambiasso) oppure un po' più di continuità nella corsa, nella percussione e nella tempestività del rientro.
Se però giochi con Guaro e Gargano o Mudi, sarebbe piacevole che il terzo centrocampista unisse alle doti atletiche un minimo di tecnica e di intelligenza calcistica. Per quel poco che l'ho visto Paulinho risponderebbe al mio identikit, per dire. Poi magari viene in Europa e non becca palla, ma è per indicare la tipologia: tanta sostanza e continuità e un po' di piedi

Giuseppe ha detto...

Secondo me Wesley Sneijder da interno di centrocampo rischia di essere più dannoso che altro. Non ha i tempi del regista, tende sempre a toccare la palla 1-2 volte più del necessario, non l'ho mai visto contrastare nessuno. Concordo ovviamente sul fatto che il centrocampo dell'Inter manchi drammaticamente di qualità, ma secondo me non è arretrando Sneijder che si risolverebbe il problema, anzi.

Avvocheto ha detto...

Piccolissima consolazione: Traorè capocannoniere, insieme ad un giocatore dell'atalanta, al Nardoni

Amstaf ha detto...

Da quello che si legge, ho visto poco, anche a me Paulinho sembrerebbe il 3° ideale, più dei vari fernando...
Col "robot" faccio fatica solo io?

Avvocheto ha detto...

Grazie a Carlo Pizzigoni per le impressioni sulla finale dello Scirea e complimenti anche per il servizio sulla Gazza. Nel Barca c'era anche l'ala sinistra coreana? Ti ha impressionato meno del centravanti?
@ Luciano: sul 98 brasiliano, non ci sono altre possibilità per tesserarlo? Se non sbaglio, in caso di primo tesseramento per una squadra professionistica, non dovrebbe esserci il limite per gli extra..non rientra in questo caso? O doppio passaporto? Sai per caso se, anche qualora fosse impossibile tesserarlo, siamo comunque riusciti a 'bloccarlo'?

luciano ha detto...

Non so nulla, Avvocheto. Magari ha passaporto europeo ed è stato bloccato perché non può ancora trasferirsi, a meno che non lo facciano i genitori.
L'ho citato solo per ribadire il principio che la legislazione, sia sportiva che ordinaria, penalizza enormemente le nostre squadre.

luciano ha detto...

La Gazza pubblica le cifre degli ingaggi pagati in serie A.
Premetto che la Gazza non è il Vangelo. Anzi, il fatto che una cosa sia scritta lì fa sorgere il legittimo dubbio che sia vero il contrario.
Ma facciamo finta di crederci e giochiamo.

Alcune considerazioni interessanti si possono fare.
Gli ingaggi dell'Inter sono calati paurosamente.
Contemporaneamente è calato il numero di grandissimi giocatori in organico.
Quale sia la causa e quale l'effetto, non saprei.
Di certo, in linea generale, se possiamo pagare ingaggi medi, possiamo aspirare a giocatori medi.
Questo bisogna averlo chiaro, nell'epoca in cui persino squadre russe ed ucraine pagano ingaggi da favola (Monachello, in Ucraina prenderebbe più di alcuni della rosa di prima squadra nerazzurra).
Sempre in linea generale spicca il basso monte salari del Napoli. Alla lunga i partenopei dovranno scegliere: o confermare i campioni integrarli con altri e vincere (e inevitabilmente gli ingaggi lieviteranno molto, per tutti i componenti la rosa, anche se in misura diversificata). Oppure cedere a turno i vari Lavezzi, Hamsik Cavani, sostituendoli magari con altri potenziali grandi giocatori giovani e meno esigenti. In questo caso però la sorte sarà quella, non disprezzabile, di un'altra Udinese. Bene negli anni in cui si azzeccano i ricambi, malino negli altri. Mai benissimo.
Per quanto riguarda le posizioni individuali, nell'Inter, c'è da dire che Wes è il più pagato in italia: prende oltre 10 volte (che per la società significa oltre 20 volte) quello che prende Cou.
La domanda è: Wes vale 20 volte Cou? La risposta logica sarebbe: no.
Si potrebbe, volendo, sostenere che con il solo ingaggio di Wes compravamo tutti i giovani interessanti e già affermati che ci sono sfuggiti quest'estate. E avremmo avuto l'Udinese come massimo modello.
l'ingaggio non è solo funzione della caratura teorica (per altro soggettiva e discutibile. L'unico elemento oggettivo è il numero di presenze, che segnala oltre agli infortuni, talvolta legati agli stili di vita, anche la considerazione dell' o degli allenatori suseguitisi). E' anche funzione, per esempio di una leadership riconosciuta dal gruppo (se l'ingaggio è sproporzionato sorgono inevitabilmente tensioni almeno imitative, di una immagine internazionale, del desiderio di dare magari continuità con qualche uomo chiave a un progetto/necessità di cambiamento. E a tante altre cose ancora.
Non c'è dubbio che nell'insieme delle varie situazioni l'ingaggio di Cambiasso a 4 milioni, possa apparire eccessivo. E tuttavia, piaccia o non piaccia, non c'è dubbio che Cambiasso è sempre stato un uomo chiave per tutti gli allenatori.
In questo senso per esempio, i suoi 4 milioni si giustificano più dei 4 milioni di Mexes o Robinho.


Si può criticare, naturalmente, la scelta della società di affidarsi a Cambiasso, Zanetti, Chivu e Deki per la transizione. Anziché a Maicon, Julio, Lucio.
Si può anche pensare che vedendo le cose dall'interno, magari un motivo ci sia.

Insomma, come al solito la critica ci può stare. Lo stroncamento arrogante e un po' presuntuoso, meno.

Almeno, questo è l'approccio che il blog vuole tenere sulle questioni calcistiche

olag ha detto...

<<......mantenere l'Inter e lavorare affinché si mantenga qualcosa di diverso....>>. dal discorso di M. Moratti al workshop, che e'qualcosa di diverso,appunto, del << ....vincere e' l'unica cosa che conta....>> di ovina memoria.
Che c..o essere interisti!
Grazie,Presidente.

Unknown ha detto...

Buongiorno,

mi sfugge il senso del calcolo, secondo cui, 6 milioni (12 lordi) a Sneijder, possano valere 20 volte i 0,6 milioni (1,2 lordi) di Coutinho.

Cordialità.

olag ha detto...

Ma non si era detto che il Cuchu era l'unico, con Zanetti, ad aver accettato la spalmatura?

Carlo Pizzigoni ha detto...

Sempre gentile avvocheto. Sì, l'altro coreano Jang Gyeolhee ha giocato ala sinistra, ma è uscito nella pausa tra i due tempi.
In generale ha pesato molto la stanchezza: in mezzo al campo Braima Fati mi era piaciuto nelle prime uscite, mentre in finale ha sbagliato parecchio, credo anche perché poco lucido. Il terzino destro, Carles Puig Casanovas, in fase di spinta è stato magnifico. A me è piaciuto, in tutto il torneo ma anche in finale, Carles Perez Sayol, l'esterno destro d'attacco, che si è procurato il rigore del primo pareggio. Io avrei premiato lui come miglior giocatore del torneo, ma certo il più futuribile, almeno oggi, è Lee. L'amico di Luciano, il capellone terzino sinistro che non a caso gioca col 5 di Puyol si chiama Marc Cucurella Saseta: che abbia un genitore di origine italiana?

luciano ha detto...

Hai ragione, Oreste. Mi sono dimenticato di raddoppiare anche lo stipendio di Cou. E' inutile, per i numeri ho proprio un'avversione e di conseguenza un'incapacità. E fosse l'unica...

Olag: purtroppo non siamo in molti ad apprezzare queste cose. Ma mi ricordo di Montale: "ognuno riconosce i suoi"

Ps: dei giocatori in campo nella finale, io vorrei prendere, se potessi, il terzino sinistro del Milan. Non sarà un fenomeno con i piedi, ma ha un passo... Mi ricorda Santon all'esordio nello Scirea

Gabriele ha detto...

@luciano 48:

Condivido la tua analisi su Snej.
Su Cambiasso invece sei partito gia' tu con una "excusatio non petita" anche se nessuno aveva ancora detto niente qui sul tema...

E' ovvio che l'ingaggio di Cambiasso e' eccessivo oggi rispetto alle sue prestazioni (per usare un eufemismo) - non lo era forse quando e' stato stipulato qualche anno fa quando era un giocatore imprescindibile.

Storicamente all'inter nel bene e nel male c'e' sempre stata una tendenza a trattare troppo bene i giocatori, a livello di stipendi e di debiti di riconoscenza.
Recoba ne e' un perfetto esempio.

Il problema e' che finche' Moratti aveva una grande disponibilita' economica (leggi utili Saras) questo modello andava anche bene per vincere, oggi purtroppo (e lo dico con la morte nel cuore) per recuperare risorse la societa' a mio parere dovrebbe essere piu' cinica nel gestire gli ultratrentenni. Per ora lo ha fatto soprattutto con i brasiliani, io personalmente avrei almeno per quest'anno incluso almeno anche Stanko e Chivu nella lista degli "epurati", ritengo il loro contributo odierno bassissimo rispetto al loro stipendio.

DelPiero 37enne alla Juve per esempio (lungi da me indicare la Juve come esempio da imitare, mi riferisco solo al caso specifico) che pure era una bandiera tanto quanto lo e' Zanetti per l'inter, prendeva poco piu' di un milione se non mi sbaglio (nel caso faccio ammenda).


Insomma ricapitolando: senza gli stipendi altissimi eredita' del passato non avremmo fatto triplete quindi ben vengano.
Ma OGGI il monte stipendi e' tra i primi tre in serie A (non ho letto la gazza, non so in che posizione) e penso che il presidente ritenga correttamente che la squadra debba avere come obiettivo minimo le prime tre posizioni.

Non si puo' dire che un quinto posto sarebbe una stagione sufficiente.

Altrimenti vorrebbe semplicemente dire che il rapporto tra stipendi e prestazioni offerte e' completamente sbilanciato.

PS Mexes e Robinho non sono argomenti validi secondo me - il mal comune mezzo gaudio non basta, mi e' stato insegnato che l'unico modo per migliorare quando c'e' un problema e' ragionare sul locus of control interno: cosa posso fare IO (per estensione la mia squadra) per risolvere il problema, anche se ci sono fattori esterni che concorrono allo stesso?

Cisco ha detto...

Il terzino sinistro è Llamas, un cavallo!

Earl ha detto...

Ciao Cisco non è che la tua società sta pensando seriamente a Pippo Inzaghi in prima squadra specie se le cose dovessero precipitare? tutte queste lodi fanno pensare...

luciano ha detto...

Garbata e certo interessante la tua esposizione, gabriele. Però dai, non puoi parlare di "excusatio non petita": Il Cuchu è oggetto di attacchi furibondi ogni minuto, sul blog.
Non ho mai creduto al sentimentalismo eccessivo di Moratti: per me lui ad esempio, riteneva Recoba un campione e lo trattava come tale. Nessuno butta via milioni per riconoscenza. E se il legame affettivo contasse davvero tanto, Ronaldo sarebbe ancora all'Inter adesso.
Un imprenditore fa sempre delle valutazioni di convenienza, anche utilizzando il lavoro degli organismi aziendali preposti. Le valutazioni possono essere giuste o sbagliate. Ma un gruppo dirigente preparato è probabile che sbagli meno di un tifoso.
E comunque è giusto che le faccia l'imprenditore, che ci mette soldi suoi e rischia in proprio.
Il confronto con Mexes e company non era nella logica del "mal comune mezzo gaudio" ma in quella di mostrare che le cose non sono mai semplici come appaiono, che le situazioni del momento sono figlie di una serie enorme di fattori da conoscere, prima di valutare.
Ti faccio un esempio, sicuramente parziale e sbagliato (anche perché chiama ancora in causa i conti per i quali sono negato
Se invece che l'ingaggio, considerassimo l'ingaggio diviso i minuti giocati, anche negli ultimi due anni, in cui il Cuchu è universalmente considerato un peso, l'ingaggio di Cambiasso probabilmente sarebbe uno dei più bassi.
Si può sempre obiettare che questo accade perché Cambiasso è mafioso, e chi ci crede fa bene a farlo
Oppure si può dire che gioca perché non c'è di meglio (e questo non sposta la questione) o ancora che tutti gli allenatori sono incompetenti.
Tutto si può sostenere, sapendo che stiamo solo congetturando su un gioco.

Comunque la logica che mi ha indotto prima in errore era questa: l'inter per Wes non spende 5,4 milioni all'anno più che per Couti, ma 10,8

luciano ha detto...

Pippo in prima squadra farebbe molto bene. Se non sbaglio anche domenica è riuscito a farsi dare due rigori. non cambia proprio nulla, nel calcio italiano

luciano ha detto...

Con Platini all'Uefa e l'ovino all'Eca, la juve è pronta per vincere in Europa. Magari non quest'anno, ma le mosse giuste le ha fatte.

luciano ha detto...

Ieri ho osservato con attenzione Traoré, ma devo dire che sono ancora perplesso.
La velocità è supersonica: ieri giocava contro '98, di due anni più vecchi, ma non lo prendevano mai.
Questo potrebbe anche essere spiegato con dubbi sulla sua data di nascita, e in ogni caso col passare del tempo il gap con gli avversari è destinato a ridursi, quanto meno.
Mi ha impressionato però la situazione tecnica: alterna giocate da funanbolo a errori che non farebbe neppure un bambino all'oratorio. Non riesco a capire come sia possibile.
Comunque teniamocelo stretto e lavoriamoci, per carità

luciano ha detto...

Gli attacchi furibondi al Cuchu ovviamente non avvengono qui. Volevo dire "in rete"

luciano ha detto...

Interessante l'intervista della sempre grande Sabine a Samaden. Magari questa sera la commenterò

Cisco ha detto...

Earl non penso proprio che Pippo sia un sostituto a cui la società sta pensando. Non nell'immediato.

Sui due rigori, erano entrambi netti :D

Amstaf ha detto...

L'intervista della Bertagna a Samaden ci mostra come sia diverso il giudizio ed il punto di vista degli addetti ai lavori rispetto ai tifosi.
E' più pacato, ovviamente, meno umorale; ma anche più positivo, fiducioso, conoscendo il lavoro fatto, e più complesso, nel senso che misurano tutti gli elementi, anche quelli che noi non conosciamo o, volutamente, non consideriamo.
Sbagliano, anche loro, è chiaro; ma questa idea che siano insipienti, per non riferire il peggio, è veramente priva di senso.
Dopodiché esistendo, all'interno degli addetti ai lavori (come in TUTTI i settori) opinioni e teorie diverse, ciascuno è libero di scegliere quella che più gli aggrada.

Amstaf ha detto...

Attendo il commento di luciano; Samaden mi sembra più ottimista...

Everybody Hertz ha detto...

Online un nuovo post dedicato ai nostri giovani in giro in A, B, Lega Pro ed estero.

AL82