E’ inevitabile, la mente corre lì,
all’inverno del 2009, alla bruciante serpentina de El Chori Dominguez, al carattere balcanico di Stankovic e a quello
focoso di Balotelli, capace di trasformarlo spesso e volentieri in una sorta di
dottor Jekyll (assist di tacco e gol del raddoppio sul palcoscenico di San
Siro) e mr. Hyde (l’ingenua espulsione dell’andata) calcistico.
Si sa, quello col Rubin Kazan è per i tifosi interisti un incrocio unico, non tanto per la sfida in sé ma per la mole di ricordi che il cammino verso il Triplete, di cui i russi furono limitatamente partecipi, smuove al solo pensiero.
Soprattutto ora che tale pensiero assume i contorni di una specie di miraggio, di una firma sbiadita che attesta antichi fasti che la stessa squadra del Tartastan non ha più rivisto dal quel magico 2009-10 (se si esclude il lusso di aver fatto penare di nuovo il Barcellona nella Champions League successiva), chiudendo l’ultima Russian Premier League al sesto posto*, senza farlo apposta sullo stesso gradino della classifica con cui l’Inter del trio Gasp-Ranieri-Strama ha salutato la serie A conclusasi lo scorso maggio.
La crescita dello Zenit di San Pietroburgo, con la complicità della Gazprom, e la perdita di alcuni big come Bukharov, Dominguez, Noboa e Semak non hanno fatto altro che accelerare il processo di ridimensionamento tecnico (della rosa che mise in difficoltà la banda del Mou sono rimasti giusto 5-6 nomi), nonostante il presidente Sorokin abbia fatto qualche investimento di un certo rilievo.
Senza perdersi nel tunnel della memoria e senza indagare sui motivi che hanno messo in crisi i tatari, scopriamo chi sono i nostri primi avversari nella fase a gironi di Europa League.
Fra i pali il titolare è l’esperto e reattivo Ryžikov (’80), tecnicamente non un fenomeno ma piuttosto affidabile. Il suo vice è il lituano Arlauskis (’87), un passato in Romania con l’Unirea Urziceni.
In difesa i laterali sono Kuzmin (’81), che agisce a destra ma è capace di disimpegnarsi anche sulla fascia opposta così come faceva con la Lokomotiv Mosca, e Ansaldi (’86), mancino argentino che ha assaporato anche l’aria della Nazionale e che all’occorrenza può essere utilizzato come esterno di centrocampo o come centrale.
Fra la sinistra e il centro della difesa si muove anche lo spagnolo Marcano (’87), con la seconda come posizione preferita, nel ruolo di spalla dell’ormai capitano (il veterano Sharonov (’76) si è calato nel ruolo di rincalzo) Cesar Navas, centrale di stazza, ruvido e non propriamente efficace se attaccato in velocità. Completano la batteria di difensori l’ex-Genoa Bocchetti (’86), impiegato anche come mediano davanti alla difesa, e l’esterno Kalešin (’80), un solo gettone di presenza nel campionato russo in corso ma spesso ai box per infortuni vari.
Più complicata la faccenda in mezzo al campo dove il tecnico turkmeno Berdiýev, in sella dal 2001, ha dovuto mischiare più volte le carte sia per sopperire all’assenza forzata di Carlos Eduardo (per lui praticamente due anni di stop), sia per risolvere l’annosa astinenza da gol nel dopo ''Dominguez & Bukharov'' (fallimentari le esperienze dei sostituti Oba Martins, Lebedenko, Tekke e del paraguaiano Valdez, solo otto gol in quattro), con la speranza che l’ultimo acquisto Rondón mantenga le attese.
Dopo un po’ di tentativi sembra aver trovato la soluzione con un 4-4-2 in cui gli esterni amano soprattutto alzarsi di qualche metro, quasi come accade nel Toro di Ventura, con la punta centrale che talvolta è supportata da un rifinitore/mezza punta, trasformando la squadra in fase di possesso in un 4-2-3-1.
I nomi: Ryazantsev (’86), duttile centrocampista offensivo che agisce in prevalenza sul fronte destro, opposto a quello in cui si piazza il coetaneo Kasaev, anche se la tendenza è quella di accentrarsi per calciare col suo piede preferito e mettere in mostra tecnica in velocità e un apprezzabile talento nell’uno contro uno.
La zona interna del centrocampo, invece, è affidata alla coppia formata da Nathko (’88) e Roman Eremenko (’87).
Il primo, nazionale israeliano cresciuto nell’Hapoel Tel Aviv, è il classico interditore, ruolo che gli ha permesso lo stesso di essere attualmente il capocannoniere della squadra e del campionato (sei reti di cui quattro dagli 11 metri).
Sa affondare il tackle ed è dotato di un buon tiro dalla distanza.
Il secondo è conosciuto agli spettatori della serie A, avendo militato sia nell’Udinese che nel Siena, in entrambi i casi con scarsi risultati.
Nonostante questo la sua successiva esperienza alla Dinamo Kiev è stata più che positiva, conquistando il titolo di miglior assist-man dell’Europa League un paio di mesi prima di passare al Rubin Kazan nell’estate del 2011.
Nazionale finlandese, Roman non è un mediano né un regista puro.
Ha tecnica, visione di gioco ma non una grande disciplina tattica, anche se ultimamente è migliorato molto sotto questo aspetto. In più di un’occasione è stato impiegato come trequartista e in carriera può vantare partite come laterale destro, sia offensivo che difensivo.
Nei ruoli occupati dai due calciatori appena descritti gravitano anche Orbaiz (’79), spagnolo che ha fatto tutta la trafila delle nazionali ma senza mai imporsi come titolare inamovibile.
Il redivivo Bystrov (’79) e Töre (’92), turco nato in Germania e formato nella youth academy del Chelsea, sono le alternative sugli esterni, anche se in questo inizio di stagione l’ala sinistra più utilizzata da Berdiýev è stato Karadeniz (’80), autentico protagonista del primo scudetto dei tatari, utilizzabile anche nel ruolo di trequartista, coperto anche dal già citato e talentuoso Carlos Eduardo, classe ’87 che ha fatto apprezzare le sue doti ai tifosi dell’Hoffenheim e della Bundesliga, e Aleksej Eremenko (’83), fratello di Roman, bravo tecnicamente ma discontinuo.
Si sa, quello col Rubin Kazan è per i tifosi interisti un incrocio unico, non tanto per la sfida in sé ma per la mole di ricordi che il cammino verso il Triplete, di cui i russi furono limitatamente partecipi, smuove al solo pensiero.
Soprattutto ora che tale pensiero assume i contorni di una specie di miraggio, di una firma sbiadita che attesta antichi fasti che la stessa squadra del Tartastan non ha più rivisto dal quel magico 2009-10 (se si esclude il lusso di aver fatto penare di nuovo il Barcellona nella Champions League successiva), chiudendo l’ultima Russian Premier League al sesto posto*, senza farlo apposta sullo stesso gradino della classifica con cui l’Inter del trio Gasp-Ranieri-Strama ha salutato la serie A conclusasi lo scorso maggio.
La crescita dello Zenit di San Pietroburgo, con la complicità della Gazprom, e la perdita di alcuni big come Bukharov, Dominguez, Noboa e Semak non hanno fatto altro che accelerare il processo di ridimensionamento tecnico (della rosa che mise in difficoltà la banda del Mou sono rimasti giusto 5-6 nomi), nonostante il presidente Sorokin abbia fatto qualche investimento di un certo rilievo.
Senza perdersi nel tunnel della memoria e senza indagare sui motivi che hanno messo in crisi i tatari, scopriamo chi sono i nostri primi avversari nella fase a gironi di Europa League.
Fra i pali il titolare è l’esperto e reattivo Ryžikov (’80), tecnicamente non un fenomeno ma piuttosto affidabile. Il suo vice è il lituano Arlauskis (’87), un passato in Romania con l’Unirea Urziceni.
In difesa i laterali sono Kuzmin (’81), che agisce a destra ma è capace di disimpegnarsi anche sulla fascia opposta così come faceva con la Lokomotiv Mosca, e Ansaldi (’86), mancino argentino che ha assaporato anche l’aria della Nazionale e che all’occorrenza può essere utilizzato come esterno di centrocampo o come centrale.
Fra la sinistra e il centro della difesa si muove anche lo spagnolo Marcano (’87), con la seconda come posizione preferita, nel ruolo di spalla dell’ormai capitano (il veterano Sharonov (’76) si è calato nel ruolo di rincalzo) Cesar Navas, centrale di stazza, ruvido e non propriamente efficace se attaccato in velocità. Completano la batteria di difensori l’ex-Genoa Bocchetti (’86), impiegato anche come mediano davanti alla difesa, e l’esterno Kalešin (’80), un solo gettone di presenza nel campionato russo in corso ma spesso ai box per infortuni vari.
Più complicata la faccenda in mezzo al campo dove il tecnico turkmeno Berdiýev, in sella dal 2001, ha dovuto mischiare più volte le carte sia per sopperire all’assenza forzata di Carlos Eduardo (per lui praticamente due anni di stop), sia per risolvere l’annosa astinenza da gol nel dopo ''Dominguez & Bukharov'' (fallimentari le esperienze dei sostituti Oba Martins, Lebedenko, Tekke e del paraguaiano Valdez, solo otto gol in quattro), con la speranza che l’ultimo acquisto Rondón mantenga le attese.
Dopo un po’ di tentativi sembra aver trovato la soluzione con un 4-4-2 in cui gli esterni amano soprattutto alzarsi di qualche metro, quasi come accade nel Toro di Ventura, con la punta centrale che talvolta è supportata da un rifinitore/mezza punta, trasformando la squadra in fase di possesso in un 4-2-3-1.
I nomi: Ryazantsev (’86), duttile centrocampista offensivo che agisce in prevalenza sul fronte destro, opposto a quello in cui si piazza il coetaneo Kasaev, anche se la tendenza è quella di accentrarsi per calciare col suo piede preferito e mettere in mostra tecnica in velocità e un apprezzabile talento nell’uno contro uno.
La zona interna del centrocampo, invece, è affidata alla coppia formata da Nathko (’88) e Roman Eremenko (’87).
Il primo, nazionale israeliano cresciuto nell’Hapoel Tel Aviv, è il classico interditore, ruolo che gli ha permesso lo stesso di essere attualmente il capocannoniere della squadra e del campionato (sei reti di cui quattro dagli 11 metri).
Sa affondare il tackle ed è dotato di un buon tiro dalla distanza.
Il secondo è conosciuto agli spettatori della serie A, avendo militato sia nell’Udinese che nel Siena, in entrambi i casi con scarsi risultati.
Nonostante questo la sua successiva esperienza alla Dinamo Kiev è stata più che positiva, conquistando il titolo di miglior assist-man dell’Europa League un paio di mesi prima di passare al Rubin Kazan nell’estate del 2011.
Nazionale finlandese, Roman non è un mediano né un regista puro.
Ha tecnica, visione di gioco ma non una grande disciplina tattica, anche se ultimamente è migliorato molto sotto questo aspetto. In più di un’occasione è stato impiegato come trequartista e in carriera può vantare partite come laterale destro, sia offensivo che difensivo.
Nei ruoli occupati dai due calciatori appena descritti gravitano anche Orbaiz (’79), spagnolo che ha fatto tutta la trafila delle nazionali ma senza mai imporsi come titolare inamovibile.
Il redivivo Bystrov (’79) e Töre (’92), turco nato in Germania e formato nella youth academy del Chelsea, sono le alternative sugli esterni, anche se in questo inizio di stagione l’ala sinistra più utilizzata da Berdiýev è stato Karadeniz (’80), autentico protagonista del primo scudetto dei tatari, utilizzabile anche nel ruolo di trequartista, coperto anche dal già citato e talentuoso Carlos Eduardo, classe ’87 che ha fatto apprezzare le sue doti ai tifosi dell’Hoffenheim e della Bundesliga, e Aleksej Eremenko (’83), fratello di Roman, bravo tecnicamente ma discontinuo.
Ed infine, l’attacco il vero punto debole del
Rubin, già dal punto di vista numerico.
Con la recentissima cessione (14 settembre) del mitico Oba Oba Martins al Levante e il prestito di Portnyagin al Neftekhimik Nizhnekamsk, gli arruolabili sono solo quattro: il giovanissimo georgiano Uridia (’93), l’acerbo Dyadyun (’88), Davydov (’85), che non si è più ripetuto ai livelli delle precedenti 3 stagioni, e Rondón (’89), venezuelano prelevato in agosto dal Malaga per una cifra vicina ai dieci milioni di euro.
Potenzialmente il vinotinto è con C. Eduardo l’elemento più pericoloso dei russi.
Destro naturale, Rondón sfiora il metro e novanta ma non è il classico corazziere d’area essendo dotato di un’apprezzabile mobilità e allungo, armamentario che gli permette di battagliare con i centrali avversari, provando a spuntarla sia sul tempo nel gioco aereo sia in velocità, senza far mancare ai compagni un utile sponda in caso di necessità.
Completano la rosa il portiere iraniano Haghighi (’88), Temnikov (’89), terzino destro ma impiegabile anche più avanti, il difensore Orekhov (’83) e il centrocampista centrale Plătică (’90).
Note a margine
Con la recentissima cessione (14 settembre) del mitico Oba Oba Martins al Levante e il prestito di Portnyagin al Neftekhimik Nizhnekamsk, gli arruolabili sono solo quattro: il giovanissimo georgiano Uridia (’93), l’acerbo Dyadyun (’88), Davydov (’85), che non si è più ripetuto ai livelli delle precedenti 3 stagioni, e Rondón (’89), venezuelano prelevato in agosto dal Malaga per una cifra vicina ai dieci milioni di euro.
Potenzialmente il vinotinto è con C. Eduardo l’elemento più pericoloso dei russi.
Destro naturale, Rondón sfiora il metro e novanta ma non è il classico corazziere d’area essendo dotato di un’apprezzabile mobilità e allungo, armamentario che gli permette di battagliare con i centrali avversari, provando a spuntarla sia sul tempo nel gioco aereo sia in velocità, senza far mancare ai compagni un utile sponda in caso di necessità.
Completano la rosa il portiere iraniano Haghighi (’88), Temnikov (’89), terzino destro ma impiegabile anche più avanti, il difensore Orekhov (’83) e il centrocampista centrale Plătică (’90).
Note a margine
Nell’ultima
partita di campionato contro il Lokomotiv, persa per uno a zero in quel di
Mosca, il Rubin ha dimostrato gran parte dei suoi pregi e difetti.
Squadra organizzata (41 reti subite l’anno scorso, una in meno dello Zenit, miglior difesa del campionato), che sa giocare in un fazzoletto di campo, ma piuttosto spuntata, nonostante il positivo ritorno in campo di Carlos Eduardo e l’utilizzo di due esterni offensivi, fra l’altro molto attenti in fase di non possesso.
(La formazione di partenza contro il Lokomotiv Mosca e alcuni movimenti)
Tralasciando gli ultimi quarantacinque minuti di gara in cui l’espulsione di Ansaldi, avvenuta a pochi istanti dal duplice fischio dell’arbitro Karasev, ha avuto il suo peso, i rossoverdi di Kazan non hanno brillato per trame offensive, anche se va riconosciuto al tecnico croato Bilić di aver messo in campo una squadra quadrata e con buoni meccanismi soprattutto sul binario di destra.
Con Dyadyun nel ruolo di punta unica e di pesce fuor d’acqua, a nulla sono serviti gli avanzamenti Kuzmin e Ansaldi, già di loro poco convinti nel cercare il fondo (molti cross innocui dalla trequarti) e la mobilità di C. Eduardo che spesso si spostava verso destra per calciare a giro verso l’area col suo mancino o invitare i compagni all’attacco, trovando sempre poco appoggio soprattutto in Ryazantsev, un po’ avulso dalla manovra del Rubin, col qualche si è scambiato un paio di volte la posizione, mentre sul lato opposto Kasaev è sembrato vivace ma poco incisivo.
Visto il forfait dell'ultim'ora di Ansaldi e la necessità di aumentare il peso offensivo, è probabile che contro di noi Marcano scali a sinistra e Sharonov prenda il suo posto, anche se non è da escludere l'impiego di Bocchetti, uno che conosce bene i movimenti di Diego Milito avendolo avuto come compagno di squadra nel 2008-09.
In mezzo Berdiýev potrebbe coprirsi leggermente con Orbaiz, spostando R. Eremenko (Carlos Eduardo ha pochi minuti nelle gambe) alle spalle di Rondon e/o affidarsi all'esperienza di Karadeniz, o riproporre l'assetto avuto nell'ultima di Premier Liga.
Ancora qualche ora per decidere, modellare la formazione in testa più e più e perché no rinfrescare quell'inverno del 2009 e sognare.
AL82
Nella foto (©fclm.ru) Nathko prova a frenare un nerazzurro, anche se ex: Victor Obinna.
Squadra organizzata (41 reti subite l’anno scorso, una in meno dello Zenit, miglior difesa del campionato), che sa giocare in un fazzoletto di campo, ma piuttosto spuntata, nonostante il positivo ritorno in campo di Carlos Eduardo e l’utilizzo di due esterni offensivi, fra l’altro molto attenti in fase di non possesso.
(La formazione di partenza contro il Lokomotiv Mosca e alcuni movimenti)
Tralasciando gli ultimi quarantacinque minuti di gara in cui l’espulsione di Ansaldi, avvenuta a pochi istanti dal duplice fischio dell’arbitro Karasev, ha avuto il suo peso, i rossoverdi di Kazan non hanno brillato per trame offensive, anche se va riconosciuto al tecnico croato Bilić di aver messo in campo una squadra quadrata e con buoni meccanismi soprattutto sul binario di destra.
Con Dyadyun nel ruolo di punta unica e di pesce fuor d’acqua, a nulla sono serviti gli avanzamenti Kuzmin e Ansaldi, già di loro poco convinti nel cercare il fondo (molti cross innocui dalla trequarti) e la mobilità di C. Eduardo che spesso si spostava verso destra per calciare a giro verso l’area col suo mancino o invitare i compagni all’attacco, trovando sempre poco appoggio soprattutto in Ryazantsev, un po’ avulso dalla manovra del Rubin, col qualche si è scambiato un paio di volte la posizione, mentre sul lato opposto Kasaev è sembrato vivace ma poco incisivo.
Visto il forfait dell'ultim'ora di Ansaldi e la necessità di aumentare il peso offensivo, è probabile che contro di noi Marcano scali a sinistra e Sharonov prenda il suo posto, anche se non è da escludere l'impiego di Bocchetti, uno che conosce bene i movimenti di Diego Milito avendolo avuto come compagno di squadra nel 2008-09.
In mezzo Berdiýev potrebbe coprirsi leggermente con Orbaiz, spostando R. Eremenko (Carlos Eduardo ha pochi minuti nelle gambe) alle spalle di Rondon e/o affidarsi all'esperienza di Karadeniz, o riproporre l'assetto avuto nell'ultima di Premier Liga.
Ancora qualche ora per decidere, modellare la formazione in testa più e più e perché no rinfrescare quell'inverno del 2009 e sognare.
AL82
Nella foto (©fclm.ru) Nathko prova a frenare un nerazzurro, anche se ex: Victor Obinna.
59 commenti:
...privilegiare il campionato... quindi Milito in panca o a casa... in mezzo, in difesa, in mezzo, vai con la coppia argentina...Guarin in panca o a casa : sarà più utile domenica. Quelli che ci sono (restano) dovrebbero bastare per domare questi russi, non eccelsi. Se no, pazienza.
I think.
siamo in emergenza infortuni a centrocampo (azz... che novità)
non abbiamo l'obbligo di arrivare primi, ma quello di passare il turno e il rubin è la più pericolosa...
non possiamo permetterci il lusso di far "saltare" un altro centrocampista...
a centrocampo quindi riposo per guarin e cambiasso...
zanetti- gargano- pereira
in difesa....non so se toglierà ranocchia visto che è l'unico con piede dolce e che sa uscire dal pressing...
troverei corretto, se ha migliorato la forma, impiegare samuel e non jj...
jona - ranocchia - samuel -naga
potrebbe dare un turno anche a pereira o zanetti, impiegando silvestre a dx (o jj a sx)
davanti ...
livaja - cassano - cou
cassano senza obblighi di rientro e duettante con coutinho mi intriga parecchio e può essere letale anche con una sola giocata delle sue...
rischieremo, ma:
1)siamo obbligati a farlo
2)ci possiamo permettere anche uno stop
3) chi non rischia non raschia...
.......handanovic
silvestre-rano- samuel- naga
jona - gargano - zanetti/pereira
livaja - cassano - cou
Sono d'accordo con Lou e stranamente, se ho capito bene, anche con Pap.
Fino a quando avremo la possibilità matematica di arrivare al terzo posto, per conto mio, e l'ho detto da tempo, l'EL deve essere l'occasione per provare quelli che giocano meno in campionato, conservando naturalmente qualche uomo guida.
Penso tuttavia che, per motivi diversi e abbastanza comprensibili, né la società, né Strama siano di questo avviso.
Quindi la mia opinione è che vedremo si del t.o, ma abbastanza limitato. per esempio, temo che vedremo Milito e Guaro, almeno per un'ora.
Sono convinto che Jona, Silvestre, Samuel, Cou, Livaja debbano poter giocare tranquillamente in una competizione di caratura inferiore e soprattutto meno importante per noi, se non dalle eventuali semifinali in poi.
E mi spiace che non siano in lista altri come Alvarez e lo stesso Duncan
Dico subito che questo non significa che gli avversari non siano forti e dignitosissimi (anche se arriverà qualcuno che in caso di vittoria, dirà: "bè, contro nessuno" e in caso di sconfitta "abbiamo perso contro dei nessuno".
E' solo che noi dobbiamo, per me, rischiare più qui che in campionato.
Quindi schiererei:
Handa,
Jona, Silvestre, Samuel, Naga
Zanetti Gargano Pereira
Cassano Livaja Cou
intanto vedo che continua crescere, in giro, l'interesse per i nostri giovani.
Questo era l'obiettivo primario che mi sono proposto quando ho incominciato a scrivere in rete (allora non c'era ancora il problema di una voce che sostenesse l'Inter, nella buona ehttp://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090407025001AA8aivc nella cattiva sorte).
Certamente l'interesse crescente è merito della politica societaria, molto fruttuosa, e dei ragazzi stessi, ma lasciatemi pensare che un piccolissimo, anche infimo contributo l'abbia dato anch'io.
Oggi tutti scoprono Bello, tutti pubblicano dopo di noi la formazione della Primavera, in anticipo, senza dire dove l'hanno letta.
Tutti esaltano Verratti titolare a Parigi o Nastasic, titolare contro il real.
ma del talento di Verratti qui si parlava quattro o cinque anni fa e almeno tre anni fa Nastasic è stato definito "il più grande talento mondiale fra i centrali del '93".
Verratti e Nastasic sono stati pagati tantissimo, perché sono arrivati precocemente a livelli assoluti.
Qualcuno dei nostri, ci impiegherà magari un pochino di più, ma l'importante è che ci arrivi. E ci arriverà
Ah, dimenticavo: si scopre anche, oggi, che Splendy è in Berretti, per punizione, perché non accetta le destinazioni dell'Inter e non rinnova
Ovviamente il link introdotto misteriosamente nel n° 5 e riguardante, se ho capito bene, una questione commerciale, non c'entra nulla con il testo, ma non sono capace di eliminarlo
bah..
"tattica di combattimento" (cit Ramius-caccia a ottobre rosso)
il discorso è molto semplice...
l'obiettivo primo è il terzo posto...
poi l'EL che DEVE essere onorata... e quindi il turno DEVE essere passato...
c'è un ciclo di ancora 6 partite...
le prossime 3 sono di campionato e quindi le più importanti...
stasera giochiamo contro la più forte del girone... con questa possiamo anche NON vincere...
è con le altre del girone che si DEVE vincere...
ergo, visti i problemi in mezzo, stasera è la sera giusta per turnoverare pur assolutamente consci di rischiare...
recuperando qualcuno andremo poi a vincere in adzerbaijan
Io temo che alla fine giocheranno molti più titolari di quanto non dicano le formazioni della vigilia...intendendo per titolari i giocatori scesi in campo domenica sera, Jonathan escluso. Di fatto vincere stasera e la prossima a Baku ci darebbe un buon 90% di possibilità di passare il turno. Spero tuttavia nel rilancio di Coutinho e in un'opportunità per Livaja, ragazzo molto interessante da incoraggiare e sostenere se anche dovesse sbagliare qualcosa stasera.
Venti minuti di pena assoluta. Strama ti prego cambia qualcosa, stiamo facendo schifo. Caccia quella sottospecie di giocatore a destra, e leva uno degli spettacolosi dal centrocampo.
Mi dispiace dirlo ma poche volte ho visto una prestazione così disastrosa da parte di un giocatore. forse solo il "miglior" Gresko. Ma Jonathan davvero sta sbaragliando ogni record. Felice per Livaja, spero che sia ufficialmente il vice-Milito con tanto di occasioni per migliorarsi
Ci serve un centrocampisti che sappia giocare la palla, perchè guaro ha inserimento, ma stasera ci ha fatto rischiare veramente grosso, oltre al pressing ha sbagliato tutti i passaggi. Sono felice per rano, anche se su rondon poteva e doveva fare di più. Su samuel non mi esprimo, preferisco vedere un'altro giocatore a gennaio. Comunque bisogna fare sempre e solo turn over in el, aspettando a mani giunte il ritorno di obi e mudingo, perchè a cc loro senza pressing hanno fatto quello che volevano, come ampiamente mostrato nel primo tempo.
Vorrei vedere pereira terzino, anche se credo (e spero) che al momento stia a cc solo per assenza di alternative.
Che dire, brutta prestazione. Tanta confusione. Qualcuno qui fa il simpaticone eppure un regista (che Cambiasso non è) avrebbe risolto un po' di problemi. Lo provano a fare giocatori che non hanno queste capacità. Bella prestazione di Nagatomo. A parte il gol è stato sempre presente e con tanta energia. anche Ranocchia mi è piaciuto. probabilmente ha responsabilità sul gol ma quando hai i fantasmi ad aiutarti la sbavatura diventa pericolosa. E per fantasma intendo proprio l'amato Samuel. Niente da dire, il tempo, a parte con highlander Zanetti, è crudele con tutti. Anche su Guarin ho qualcosa da dire. E' una bestia. Incredibile. Corre, lotta, conquista palloni, si propone però iniziano a preoccuparmi i suoi piedi. Non ha preso un tiro da quando è qui e inizia a sbagliare davvero troppi appoggi facili facili. Peggiore in campo rimane però il "terzino più tecnico del campionato". Una prestazione che rimarrà nella storia. Spesso si farà riferimento a questa partita per segnalare una prova sconcertante.
La scelta di portare qui Jonathan sta a significare la volontà dell'Inter di essere sempre e comunque una squadra competitiva al massimo, nonostante l'elevato numero di partite che una stagione prevede
Ennesima prestazione inadeguata.
E' sempre più Claudio "Ranieri" Stramaccioni che schiera una formazione con un trequartista e un terzino esterni di un centrocampo a 4 e poi nel secondo tempo sostituisce un attaccante con un altro terzino adattato a centrocampo. Un centrocampo che non aiuta in attacco e in aggiunta non fa neanche filtro. Ma sono cose che sappiamo da due anni.
Reparti scollegati e un "gioco" che stenta a decollare.
Per resto tasso tecnico della squadra non molto superiore a quello del Rubin.
Ma Sempre Forza Inter.
Edoardo.
Secondo me la partita di oggi ha confermato un po' di cose che già si sapevano (almeno, dal mio punto di vista, s'intende):
- Jonathan è una sciagura, quasi rimpiango Brechet
- Zanetti e Cambiasso non possono giocare insieme a centrocampo: paghiamo troppo a livello tecnico e dinamico;
- Zanetti dimostra ancora una volta di trovarsi meglio sulla fascia che a centrocampo, dove fa molta fatica;
- Pereira non è un centrocampista e si vede;
- Coutinho ha qualità eccelse, ma in certi frangenti dev'essere più concreto e meno spettacolare.
I miei voti:
Handanovic 6,5
Jonathan 2
Samuel 4
Ranocchia 5 (che pollo in occasione del gol di Rondòn...fino a quel momento il migliore dei nostri)
Nagatomo 6,5
Gargano 6
Cuchu 6,5
Zanetti 4,5 da interno 6,5 da terzino
Coutinho 5,5
Cassano 6
Livaja 6 (bravo per il gol, ma con un pizzico più di cattiveria avrebbe fatto anche il secondo...)
Guarin 6
Pereira n.g.
Milito 6
Comunque non vorrei buttare la croce addosso a Stramaccioni, ma tra Roma-Torino e Kazan avremo fatto sì e no 10 tiri in porta decenti: un dato che deve far riflettere. Secondo voi non è proprio possibile portare Sneijder in mediana per innalzare il livello qualitativo del centrocampo? Lo chiedo a voi perché io penso che l'olandese non ne abbia le caratteristiche né tecniche né "mentali" ma magari mi sbaglio.
il samurai in una partita fumasa estrare la katana e con un affondo riesce a salvarci 勇人素晴らしい!
purtroppo a cusa degli studi non posso più scrivere ma continuerò sempre a leggervi.
Cordiali Saluti da GrindPaolino93
Ah beh, vedo che si sta andando di fioretto...mi paiono critiche un tantino eccessive.
Partita difficile e certamente non positiva da parte nostra, fermo restando che loro sono una squadra più che buona.
Oggi veramente male Johnatan, male anche Samuel e Zanetti da centrocampista, mentre da terzino è migliorato. Bene Ranocchia, ad eccezione del brutto errore sul secondo gol. Non male Cambiasso, prova da 6+ di Cou, anche se stasera gli è mancato quel quid in più. Cassano non mi è mai piaciuto e l'ho sempre detto, ma bisogna ammettere che certe giocate possono farti cambiare la partita...bellissimo il filtrante per il primo gol. Contentissimo per il gol di Marko....prestazione non semplice, ma si è dato da fare ed ha segnato un gol per nulla semplice ed importantissimo...peccato per quel tiro fuori ad inizio secondo tempo. Bene Handa. Risultato alla fine positivo.
@ flavor14, dal post precedente. Sapevo anch'io del dirigente passato alla Juve e, sinceramente ne ho sentito parlare molto bene. Non so se questo abbia portato ad una corsia preferenziale con la Juve...certo che con i ladri hanno un ottimo rapporto ( anche in ottica prima squadra), ma direi che anche con noi stanno facendo molte operazioni. La prossima volta che vedi Yeboah, fagli i complimenti per il Memorial Nardoni, e digli di buttare quella tuta nel secchio dell'umido! :)
Sulla Gazza di oggi, di fianco all'articolo del sempre ottimo Pizzi su Inter Liverpool, c'era anche l'articolo sulla partita dei piccoli ladri contro il PSG.: c'era scritto che l'ala sinistra dei francesi del 95, Osgen (o qualcosa del genere), è stato trattato anche da noi ( ma non veniva specificato come, quando e con che esiti). Dappertutto è stato definito il migliore in campo e descritto come un grande talento. Ah, ovviamente pare che il PSG non meritasse assolutamente la sconfitta
Io continuo a ritenere che più che un centrocampista(che arriverà)serviva o un terzino destro di ruolo o un centravanti.
Purtroppo Jonathan,che a livello tecnico non è affatto male,ha evidenti lacune sia in fase offensiva sia,soprattutto,in fase difensiva.Spero che Mbaye si riprenda presto.Ecco se il Natalino non aveva quei problemi al cuore(mi dispiace tanto,che sfiga)secondo me giocava lui come terzino destro.
Vorrei però discutere di una cosa,fare un paragone Coutinho Alvarez.Mi sembra che Cou nonostante veda sinceramente il gioco come pochissimi altri nel globo terracqueo si possa limitare chidendogli la linea di passaggio,in breve nonostante ne abbia le capacità non tende a saltare l'uomo.Cosa che invece fa il Ricky che non ha la visione di gioco del brasiliano ma riesce a creare comunque pericoli anche senza l'appoggio/aiuto del compagno,inoltre Ricky essendo piuttosto grosso tende a fare la differenza pure negli spazi stretti.Vorrei chiarire che non considero il fisico l'elemento più importante dell'attaccante.Ma la capacità di saper saltare l'uomo.Parere personale eh
Scusate, ad integrazione del commento di ieri di Pap e delle statistiche rinvenute da Al, faccio notare che ieri, l'acclarato fenomeno dell'Ajax, Fischer, ha segnato una tripletta in NGS, giocando questo torneo per la seconda volta di fila, mentre il nostro Livaja, che l'anno scorso vinceva la NGS, oggi ha giocato da titolare e segnato in Europa League con la prima squadra.
Vero che martedì hanno giocato titolari due 93 a Madrid, ma è anche vero che è stato mandato in tribuna il 90 Balotelli, che tre anni fa l'Inter faceva giocare spesso da titolare anche in Champions.
Insomma, ci sono tante situazioni diversissime tra di loro, ma non si può assolutamente negare il mirabile lavoro del nostro settore giovanile ed i frutti che sta portando
Posso esprimere un'idea senza venire attaccato personalmente? Ci provo.
Lo dico: dopo due mesi e mezzo dall'inizio del ritiro, mi aspettavo qualcosa di più da Stramaccioni. La sua squadra mi dà la sensazione di non avere....un'idea precisa di gioco, un'identità ben definita. Sinceramente non ho visto e continuo a non vedere miglioramenti nel settore offensivo, nei movimenti, negli schemi, nella manovra, nel giro palla. Si provano sempre le stesse cose, che tra l'altro non sempre (eufemismo) vengono bene. Facciamo fatica immane a portare gli attaccanti in area - col Torino 2 tiri, oggi 4 - o a creare un movimento adeguato a creare spazi. E' vero che la rosa è mal assemblata, manca un regista, un incursore e mettiamo i terzini a centrocampo, ma onestamente mi aspettavo un po' di più.
Completamente d'accordo con l'analisi di Avvocheto..
A Giuseppe invece sembra nn piacere Strama....vedremo quando si dovrà ricredere....
A Giuseppe invece sembra nn piacere Strama....vedremo quando si dovrà ricredere....
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Come al solito, nabucco :). Ti dico che sarei felicissimo di ricredermi, fermo restando che non è vero che Strama non mi piace, ho detto che finora sono rimasto un pochino deluso, ma non ho messo in dubbio le sue qualità!
apperò sto jonathan peggiore in campo contro il rubin (fosse poi la prima volta)
apperò quel faraoni migliore in campo contro l'anzhi...
ah ma come dice luciano...
c'avranno avuto sicuramente le loro ragioni... ce le spiegassero magari anche...
sulla partita... non mi aspettavo nulla di diverso... e avevo ampiamente messo in conto (scrivendolo nero su bianco) non solo di non vincere ma anche di perdere... va bene così...
solo una cosa... amo troppo il "muro" per poterlo vedere così... cortesemente...se non è in condizione non obbligatelo a subire questo
La partita di stasera secondo me rivaluta, semmai ce ne fosse bisogno, l'Inter vista a Torino. Non che col Rubin sia stata una catastrofe come mi sembra di leggere ma la riproposizione di certe idee viste nell'ultima di campionato è stata un mezzo flop. Mancando un paio di uomini che possono farti cambiare assetto e darti dinamismo (Obi,Alvarez,Mudi e stasera anche Palacio) e dovendo preservare alcuni uomini indispensabili, è normale che si soffra contro una squadra fra l'altro abbastanza organizzata. 3 dei 4 esterni erano gli stessi scesi in campo col Torino. Jona ha commesso un errore vistoso ma secondo me dal punto di vista tattico sono stati decisivi in senso negativo Cou, che non hanno saputo proporsi all'interno come aveva fatto Pereira ed in genere mi è sembrato leggerino e avulso dal resto della squadra, Gargano, che dava troppo tempo ai centrocampisti del Rubin di pensare, e Samuel (domenica JJ giocando d'anticipo e col fisico non permetteva alla punta granata di tenere il pallone e far salire la squadra, aiutato anche da Pereira, e tranquillizzando Cambiasso nel lavoro di inizio azione).
Due mesi sono sufficienti per dare una fisionomia all'Inter? Non so ma qualche difficoltà nel variare il gioco offensivo e nel costruire l'azione la noto anch'io, anche se il Cassano di stasera non è stato peggiore del Wes di Torino.
@Avvocheto il francese del PSG si chiama Ongenda e sul tubo puoi trovare la sintesi della partita fra i parigini e gli zebrati.
AL82
la partita di stasera dice solo che mancano dei centrocampisti che diano il cambio...
che pereira non è un interno...
che gargano ... è gargano...
che "il muro" , purtroppo, ha delle grosse crepe... almeno al momento...
detto questo siam secondi nel girone...
Stramaccioni non c'entra nulla, che idea di gioco vuoi dare con una rosa costruita in quel modo? Per quanto sia bravo e talentuoso non ha lo status di un Mancini o Mourinho che possono chiedere a gran voce questo o quel giocatore e si sanno fare accontentare. Avesse lasciato Xavi e Iniesta in panchina...meno male che ha preservato Sneijder, e per metà Guarin e Milito.
Pap non fare il pistola, sai benissimo che l'Udinese ha voluto Faraoni perchè è un 1991 e ha 5 anni di meno di Jonathan, che è un giocatore che non ha più margini di miglioramento. Scommetto inoltre che se Jonathan fosse andato all'Udinese sarebbe stato nei primi 3-4 come stipendio, mentre Faraoni penso che guadagni meno della metà.
Infine Stramaccioni aveva detto pubblicamente che Faraoni non aveva il passo per fare l'esterno d'attacco e probabilmente nemmeno la capacità difensiva e la prestanza per fare l'esterno in una difesa a 4.
Infine con la vendita di Faraoni abbiamo fatto una bella plusvalenza di bilancio, plusvalenza tarocca ovviamente (non spiego qui i motivi, tanto l'Inter non è quotata e col bilancio può fare quello che vuole), mentre se avessimo dato via Jonathan avremmo segnato una minusvalenza di bilancio. La mia idea, ovviamente supportata dal nulla cosmico su cui si basano le mie idee, è che Branca, responsabile dell'acquisto di Jonathan su segnalazione di Diego Pork, abbia chiesto a Strama di dargli una seconda possibilità e Strama si sia detto disponibile. Non dimentichiamo che Maicon è andato via il 29 agosto eh, se fosse rimasto il Colossus al massimo Jonathan poteva andare a fare il Grande Fratello (questa è una battuta per intenditori)
@carlobs: però andando al GF Jonathan poteva far coppia con Maicol (a buon intenditore...).
Battuta stupida a parte, il problema di stasera e della stagione non è e non sarà Jonathan. Le lacune di rosa ci sono ma con Mudi,Alvarez,Obi e Chivu (più un Paulinho a gennaio, chissà) Strama potrà avere più alternative.
Per esattezza Faraoni sta facendo l'esterno in un centrocampo a 5 (seconda partita stagionale, dopo una partita buona ma non spettacolare contro la Fiorentina), ruolo in cui Jona ha mostrato qualcosa di buono a Parma.
No ma io non volevo dire che dovevamo tenere Faraoni o chissà cosa, dicevo solo che abbiamo dato Faraoni e non Jonathan perchè l'Udinese aveva mille motivi per preferire il romano al brasiliano.
Non penso assolutamente che il problema dell'Inter sia Jonathan, per me in quella posizione ci deve giocare Zanetti.
L'arrivo di Paulinho (e qui mettiamoci un bel SE arriva. Io prevedo l'intervento di qualche squadra russa all'ultimo con i soldoni. A quel punto diremo: "e ma cosa si poteva fare") non risolverà granché. Manderà Gargano in panchina. Nel ruolo di terzo a centrocampo ci sarà, se va bene, Cambiasso. Farà quello che fa negli ultimi anni, scenderà sulla linea dei difensori per impostare. Insomma, fara il regista. se va male lo farà qualcun altro che non può nemmeno sognarselo di notte. Magari decideranno di farlo fare a Guarin e che Dio ce ne scampi (ma voi alla Juve lo immaginate Vidal a fare l'impostatore basso alla Pirlo?). La realtà è che al rientro di tutit gli infortunati, nel ruolo di interno, avremo troppi interpreti che non risolveranno la questione gioco. Quando la partita andrà male, senza idee, senza sbocchi dove sfondare, guarderemo i nostri centrocampisti: Guarin, Mudingay, Obi, Gargano, (forse Paulinho), Cambiasso e li sfoglieremo come una margherita senza risolvere un granché.
Partita difficile, il Rubin si è dimostrato una volta di più una squadra tignosa e difficile da affrontare. Cambiano gli interpreti ma giocano sempre alla stessa maniera. Noi invece stiamo provando cose nuove: vuoi per desiderio vuoi per necessità. A me non fa schifo un pareggio contro questa squadra.
Inoltre abbiamo anche delle indicazioni positive: Zanetti deve giocare terzino, Pereira per il momento deve giocare interno. L'uomo che porta la palla non ce l'abbiamo a centrocampo quindi Guarin - Cambiasso - Pereira mi sembra attualmente il migliore schierabile.
Cassano si illumina a intermittenza? Che novità. Quando si illumina fa delle cose deliziose, e anche questa non è una novità.
Ho visto un po' di Udinese. Faraoni migliore in campo? Boh. Ha giocato bene. Ma quando al suo posto ha giocato Basta (non ho detto Maradona), i ritmi sono cambiati radicalmente. Jonathan non ce la fa, non guarda mai l'uomo. Con la difesa a tre scala il difensore destro. Con un centrocampo a 3... sei fregato.
Prima della partita con l'Hajduk brillante dichiarazione del responsabile delle giovanili della squadra di Spalato, denigrante la qualità di Livaja: ci ha regalato un calciatore ancora più motivato e affamato. Non si è sempre mosso bene, ma va più che bene.
Una cosa,ma il vertice basso di centrocampo è così importante?Sembra che abbiamo un centrocampo incompleto in quanto ci manca il regista basso.Mah,a parer mio si risolve questa situazione se vi è un trequartista:ecco a questo punto direi che avrei messo,ieri sera,Coutinho più al centro del campo e del gioco dandogli l'indicazione di abbassarsi a prendere la palla se pressato(come Sneijder fa).
C'è da dire che se avevamo Palacio(e quindi giocava) e Samuel in condizione la partita di ieri la portavamo a casa.
A mio parere risolvi il problema solo con il trequartista solo se adotti un 4-2-3-1. A quel punto le caratteristiche di gioco cambiano. I due a cc fanno filtro (anche se ci sono squadre che comunque mettono un giocatore che sa far girare la palla in quel ruolo) ma hai una squadra larga. Con tre centrocampisti, se metti solo taglialegna, non vai da nessuna parte. Noi poi abbiamo centrocampisti di gran movimento: guarin ma anche Obi, ad esempio. Vuoi mettere se ci fosse un giocatore con un minimo di capacità con i piedi? La possibilità per loro di fare inserimenti senza palla aumenterebbe molto e avere un Guarin, in questo caso, diventerebbe un vantaggio non da poco (non che non lo sia ora, ma se lo obblighi ad andare a prendere la palla sulla tua trequarti per impostare e dopo trenta metri prova tiri da fuori improbabili, addio).
Vorrei aggiungere una cosa. L'inter ha comunque provato a prendere Verratti. Cos'era "a momentary lapse of reason" come direbbero i Pink Floyd? Oppure anche in società sanno che un giocatore del genere farebbe comodo? Io dico semplicemente che hanno provato e poi non hanno trovato valide alternative e hanno provato ad ovviare cercando di prendere centrocampisti di altro tipo ma con un minimo di "educazione" con i piedi. L'obiettivo, mi sembra chiaro, è avere Guarin e Paulinho insieme sperando che riescano ad ovviare al problema. Io, sinceramente, penso che non basti e queste prestazioni lo dimostrano. Giocatori del genere aumentano le loro potenzialità con un regista alle spalle, ritengo che alla Juve Marchisio e Vidal vengano esaltati proprio da questo.
Secondo me quello che si dovrebbe cercare di evitare in questo blog è la faciloneria, il semplicismo.
Ed è semplicistico scegliere un esempio tra i mille possibili per sostenere una propria tesi aprioristica.
Guardate, ci provo anch'io con due esempi, ma solo per dimostrare che è un procedimento sbagliato.
1°. Nell'Inter in campionato e/o in coppa hanno giocato Ibrahima Duncan Livaja Coutinho (un '2, due '93 e un '94) costati complessivamente meno di 5 milioni.
Nel Chelsea Lucas Piazon, costato 15 milioni, gioca nelle giovanili. Porqué?
2° Jona questa estate era meno affidabile di Fara nelle valutazioni tecniche. Infatti Fara sembra aver fatto una discreta partita (a UDINE).
Quest'estate però Jona veniva da un buon girone di ritorno (A Parma, con una buona prestazione anche contro di noi); Fara veniva dal non essere mai considerato all'altezza di venir messo in campo da Strama.
Sulla carta Jona aveva credenziali maggiori. E probabilmente ancora oggi è effettivamente superiore a Fara.
Non commento neppure la lettura di Carlobs, al solito. A parte il fatto che realizzare una plusvalenza e non una minusvalenza non è una cosa da disprezzare, resta il fatto che falsificare la realtà non è mai bello.
L'Udinese non compera giocatori di mezza età dalle "grandi" perché non vuole e non può. L'Udinee prende solo giovani che valorizza e vende.
L'udinese per handa ha chiesto soldi e unoa scelta dell'Inter tra 3-4 giovani che ha indicato, in comproprietà.
L'inter ha preferito non cedere Cou, o Longo, o Duncan e dare Fara. Dando Fara aveva sulla carta un sostituto più forte; Fara poteva affermarsi e accrescere il suo valore, quindi si poteva farlo tornare o venderlo vantaggiosamente.
io di calcio capisco poco, ma accetto una scommessa. Se cediamo Jona a una di media classifica quello fa bene. Se contemporaneamente riportiamo Fara a Milano, dopo tre partite verranno massacrati dirigenti e allenatori per aver portato a Milano uno non da Inter.
Forse dovremmo tutti avere più misura, equilibrio e capacità di valutare una serie complessa di situazioni, senza prevenzioni di nessun tipo.
@CarloBs 28: non concordo. Per me un'idea di gioco, o quantomeno una varietà di soluzioni offensive che al momento non ho visto, si può dare a prescindere dagli interpreti a disposizione. Ma è giusto dare ancora tempo a Stramaccioni.
@Dino: secondo me Pereira da interno (o da esterno alto) non serve a niente. Se l'uruguayano è stato pagato oltre 10mln per farlo giocare interno pur essendo un terzino, tanto valeva spendere quei soldi per comprare un interno di ruolo, non pensi?
Sulla vicenda trequartista: il trequartista come lo concepivamo fino a 5 anni fa serve poco o a nulla, perché diviene, bontà sua, l'unico catalizzatore di gioco col rischio che l'intera squadra che risenta. Non è un caso che di fatto in Europa nessuno giochi con lo schieramento a rombo (almeno tra le top). Secondo me non è un caso che Strama volesse Lucas per fare il 4-2-3-1, che garantisce molte più opzioni offensive senza far necessariamente perno solo su Sneijder, ma anzi dando a quest'ultimo diverse soluzioni di passaggio.
Mi pare che un po' da tutti si auspicasse che si facesse del turnover e c’è stato.
Purtroppo- e concordo molto con @Dino- il rubin nonostante abbia cambiato alcuni giocatori mantiene lo stesso solido impianto di gioco (continuità di guida tecnica) e noi l'abbiamo sofferta parecchio.
Confermo la mia convinzione che prestazioni altalenanti e continua ricerca dell’assetto migliore per la squadra dureranno ancora un po' ecco perchè c’è bisogno di pazienza.Tanta pazienza e passione.Ancora di più.
Errori -secondo me-son stati fatti in sede di acquisti errori li commette l’allenatore e i giocatori in campo.
Questi giocatori con i nuovi arrivi si allenano insieme da un mese con pausa di due settimane delle nazionali.
Abbiamo dimenticato i primi periodi del Mancio (pareggite) o i primi mesi del MOU (con tanto di derby perso)? E loro avevano fior di campioni in squadra al top della loro forza.
Adesso c’è un mix di:ragazzi che si fanno esordire con giudizio (Juan Livaja e aspetto dall'inizio Duncan e Ibra) giocatori importanti da recuperare dopo un annus horribilis (Ranocchia) o sotto tono (Snei) vecchia guardia logora certo ma che ci mette SEMPRE cervello cuore e quant’altro possibile nuovi giocatori che non saranno certo toptoptop ma che sicuramente possono essere importanti quando i meccanismi saranno oliati.
‘nzomma repetita juvant pazienza pazienza e ancora pazienza.
Francamente sbertucciamenti o beceraggini assortite almeno qui non hanno senso.Proprio no.
Ah e nonostante le difficoltà il fatto che sia europa league etc etc vedere un gol preso in quel modo ed i ragazzi animati da sacro fuoco almeno per il pareggio mi fa ben sperare a livello caratteriale.
Ogni lunga marcia comincia sempre con il primo passo.
La questione di fondo, e' che nessuno, razionalmente e come prima ipotesi considera l'opportunità di schierare giovani.Lo fa solo chi e' costretto da cause economiche o momentanee carenze di organico, o chi riesce ad assicurarsi autentici fenomeni.
E la cosa e' talmente vera che si ripercuote anche nelle serie minori, infarcite di ultra trentenni, e panchine imbottite di 18/20enni di belle speranze, in perenne attesa del " momento buono" o "dell'occasione giusta" , che non arriva quasi mai.
I ladri avevano pronti i 15 mln per Verratti, salvo dirottarli su Giovinco, per fare un esempio.L'avessero preso, passerebbe il tempo a Vinovo ad allenarsi da vice Pirlo.
In attesa dell'occasione giusta.
E' chiaro che non sia stato preso per fare l'interno. Ma le ultime partite ci dicono che Nagatiello gioca. Bene o male fa il suo mestiere, che non è da disprezzare. Zanetti da interno è meglio o peggio di Pereira? Questo fino a che non avremo il centrocampo a completo... poi magari NAga si lascia in panca per far giocare Pereira, boh. La mia idea è per oggi, per domani si vedrà
Olag, sono d'accordo ma l'esempio, forse, è sbagliato. La juve, dopo il barca, ha il migliore regista al mondo. Naturalmente ha valutato di trovare l'erede. Verratti sembra esserlo. Certamente non avrebbe giocato per diventare titolare in un paio di anni ma solo perchè c'è Pirlo e perchè, a parte idee avventurose, non possono giocare insieme. Verratti ora gioca nella squadra che ha speso più soldi nella storia. Potevano prendere chiunque ma hanno preso lui. all'inter, probabilmente, ora sarebbe titolare visto che non c'è nessuno in quel ruolo.
Quoto Vincenzo, aggiungendo che comunque la gestione dei giovani da parte di Strama non mi dispiace, almeno per ora: a parte la mia fissazione per Cou, mi piacerebbe se adesso venisse concessa anche a Duncan la stessa possibilità garantita a Livaja e Mbaye. Magari, perchè no, già contro il Siena, stante la difficoltà del centrocampo.
A Dino: nn so rispondere alla tua domanda, nel senso che secondo me sia il Capitano che il Palito sono inadeguati da interni di centrocampo.
Comunque Olsen c'ha la faccia da Furbetto. Ne farà di strada =) E anche Benassi.
Olag: ma secondo te questo accade perché TUTTI sono incapaci, pavidi e autolesionisti o perché effettivamente chi li allena mette i giocatori che, vedendoli quotidianamente, gli danno più garanzie?
Io non ho mai visto un mister che mette uno al momento inferiore al titolare solo perché è più giovane. Quando Santon ha giocato è perché Mou lo riteneva migliore al momento di Chivu, non perché era giovane. Stessa cosa per Balo e Crespo.
Sono convinto che sia un falso problema, questo. I giovani che giocano all'estero (poi come si vede ne giocano tanti anche da noi) giocano perché sono considerati più bravi dei titolari.
E' sempre il campo a parlare, non l'anagrafe
luciano, quello che tu descrivi è un mondo perfetto del calcio, dove l'anagrafica non parla. Si possono fare esempi di tante situazioni, di tante squadre dove si preferisce "non rischiare" il di dietro sul cadreghino e ci si affida a chi è teoricamente in grado di dare un contributo maggiore, se non di forma, di esperienza o perchè può avere il colpo che ti cambia la partita. E ti aggrappi disperatamente a quello. Altrimenti non si capisce il circolo vizioso in qui entrano determinati calciatori, che cambiano casacca ogni anno o ogni due anni... Guarda il mercato fatto da molte neopromosse negli ultimi anni. Ci troverai sempre i Colucci e i Caracciolo di turno.
@Luciano
Faraoni ha giocato così bene che è stato fischiato in più di un'occasione nel secondo tempo.
Mi ricordo sicuramente in occasione di una punizione dal limite destro dell'area calciata altissima e totalmente fuori posizione e un fallo a centrocampo totalmente inutile sulla conseguente rimessa dal fondo.
Il solito Faraoni degli ultimi mesi: tanta corsa, tanto movimento, tanto impegno, pochissimo di buono. Ma si farà.
Certo che Basta ieri l'ha fatto sembrare un dilettante...
Considerazioni in ordine sparso, facendo finta che la partita della sticazzi league di ieri sera, sia stata affrontata in maniera "giusta" ....Jonathan, è sicuramente inadeguato per l’Inter, soprattutto se viene schierato come esterno basso...
Guarin è imprescindibile ma deve giocare con più attenzione, troppe palle perse stupidamente, tentando dribbling improduttivi : scaricare, scaricare ... però almeno sta sfatando la leggenda che non ne gioca molte…
Gargano è un motorino di centrocampo, con un passo diverso dagli altri e per questa ragione, secondo me, rimane giocatore utilissimo. Se qualcuno voleva un “regista”, c’era D’Agostino disponibile….. il centrocampo è ai minimi termini, anche perché ieri sera, per varie ragioni, ce ne erano CINQUE indisponibili e solo uno non per infortunio : non sono fuoriclasse (a parte quel che resta del Drago) ma neppure broccacci.
I centrali non sono (mai) troppi se li vuoi alternare : stringi, stringi, di affidabili, al momento, ne abbiamo uno/due con JJ da valutare in progress.
Pereira : qualcuno vuole già bocciarlo (prima ancora che impari i nomi dei compagni), così ci potrà dire il mitico "ve lo avevo detto io!" che dire? annamo bene!!!
In definitiva, c’è da lavorare, magari stringendo i denti fino a Gennaio con qualche soluzione ponte : il materiale non manca
Per questioni personali ieri purtroppo non sono andato a San Siro, e quando non vai allo stado l'idea che ti fai è sempre limitata. Vedendola registarata in tv a me l'Inter del primo tempo non è dispiaciuta. Molto interessante l'idea di far giocare Cassano a destra, riequlibrando con Jonathan, che trova la profondità sul lato, e Zanetti da interno. Il 433 che diventava 442 con il rientro preordinato di Coutinho a sinistra mi sembrava una squadra perfetta per Cassano, e secondo me davanti ha fatto male al Rubin (l'azione del primo gol è fantastica). La transizione difensiva mi è parsa più ordinata che efficace e la linea dei 4 in mezzo non riusciva ad aggredire, così Ryazantsev e soprattutto Eremenko la bucavano spesso.
Il secondo tempo con un 433 mi è piaciuto meno. Molto più ordinario, soprattutto non capisco ( ma è un limite mio, sia chiaro) il perché spostare Cassano dall'altra parte.
Dopo la NextGEn mi sono rivisto il Liverpool, stavolta dei grandi.
A parte Shelvey, che piace tantissimo e credo non solo a me, ho visto Suso, che poteva giocare contro l'Inter l'altroieri, e mi è piaciuto parecchio lui pure (ed è stato elogiato pubblicamente da Rodgers). Yesil putroppo non è entrato. Male Sahin, si nota che è molto indietro di condizione
Dino: ma è proprio quello che dico io: siccome a calcio si gioca per vincere, qualsiasi allenatore schiera Caracciolo piuttosto che un giovane inesperto che non gli dà garanzie. Se pensasse che gli dà più garanzie il giovane, lo schiererebbe.
Ma Caracciolo non gli dà più garanzie per la carta di identità. Gli dà più garanzie perché sa come muoversi in campo e magari al momento ha pure più colpi.
E lui in allenamento lo vede. Se vedesse il contrario, proprio per salvarsi il post, farebbe la scelta opposta. Quando uno schiera un giovane è perché si è convinto che sia il meglio, nella situazione data.Poi chiaro che si può sempre sbagliare una valutazione, ma questo non solo tra giovani e anziani. E comunque chi decide se la valutazione è sbagliata, visto che il calcio non concede controprove?
Uhm, quando leggo gli interventi del mitico Pizzi vengo sempre tentato di cestinare il post che sto scrivendo.
In realtà, a parte le per me inarrivabili raffinatezze analitiche che lo contraddistinguono, c'è da dire che abbiamo una visione del calcio piuttosto differente, essendo la mia un po' datata.
Però una cosa ci accomuna: cerchiamo di fare ragionamenti costruttivi sulla nostra squadra (e sull'operato della società) senza inutili e devastanti liquidazionismi
Marco, comunque, sia chiaro, penso che Fara sia un giovane interessante e di ottime prospettive.
Che faccia un anno da titolare in provincia è solo un bene per noi.
Purtroppo Jona sembra dimostrare che non sempre anche il far bene in provincia è poi sufficiente per venir apprezzato nell'Inter
Jona farebbe meglio alla Juve che all'Inter, per via di un impianto di gioco molto piu simile al Parma di quanto lo sia il nostro. Perchè non darglielo in cambio dello Svizzero? =) Ovviamente è una boutade.
E' ovvio che il "Caracciolo" o il "Colucci" sappiano muoversi. Lo fanno da una vita. E lo faranno ancora per una vita, perchè ci sarà sempre chi li vorrà. Ma se il "Caracciolo" non va, io punterei sulle motivazioni di un ragazzo piu giovane e invece regolarmente arriva un altro "Caracciolo". Insomma... è il gioco del Calcio. Certo non facile a livello professionistico, ma se arrivi a giocare in una primavera importante, lo sai praticare questo gioco. Poi si fallisce, come in molti ambiti della vita, magari non è il tuo mestiere: ma chi mi darà l'opportunità di dimostrarlo se continuano a piovere "Caraccioli"?
Il momento in cui convinco il mio allenatore che posso essergli più utile di caracciolo.
Avviso per i capi: ho mandato il post
Quoto il commento di Narya in ogni sua sfaccettatura....anche la più piccola..!!1
Luciano: non sto dicendo che che tutti si sbagliano, ma che il possibile impiego di giovani in rosa, sia l'ultima eventualità presa in considerazione.E se nella serie maggiore ci sono evidenti motivi diciamo di consistenza,a mio avviso, risulta meno comprensibile a livello di cadetteria.Per ragioni che mi riguardano da vicino,sono maggiormente interessato a ciò che accade in B e in C e seguo le prestazioni ( finora le non prestazioni, in verità) di una quindicina di ragazzi che conosco,e che sono al primo anno in queste categorie.Possibile che non ce ne sia uno che in tre/ quattro giornate, non sia stato degno di giocare 15' per vedere cosa sappia fare?Poi, se vado a vedere le rose, scopro che dove ci sono 15 tra 90 e 92 giocano anche i 93 , e con discreti se non buoni risultati, mentre dove si inseriscono ragazzi in rose più datate,campa cavallo ....
Non sono un esperto in statistiche, magari Al ci viene in aiuto, ma sono convinto che in altri paesi, percentuale di trentenni in serie minori sia molto,molto inferiore a quella che si registra qui.
Il Longo non pronto per giocare qui, e che in Liga la butta dentro due volte in due partite, e' o non e' un " problema " tutto italiano?
Il Longo non pronto per giocare qui, e che in Liga la butta dentro due volte in due partite, e' o non e' un " problema " tutto italiano?
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Secondo me, Olag, hai perfettamente ragione. Longo da noi, in Italia, forse giocherebbe gli ultimi 10' nel Siena dei mitici Calaiò e Bogdani, o nel Torino di Bianchi e Sgrigna. Forse. C'è paura a lanciare o a fidarsi dei giovani di valore: il caso Verratti secondo me è emblematico, ma come lui altri esempi potrebbero essere fatti. Il mio discorso è generale, non rivolto all'Inter, dove comunque un potenziale astro nascente del calcio gioca una partita ogni tre, peraltro più da terzino che da trequartista.
E' online un nuovo post di Luciano sull'Europa League.
AL82
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