giovedì 25 ottobre 2012

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Il bianco e il nero del Partizan (e dell'Inter).

Mantenendo fede ai propri colori sociali, il Partizan sta attraversando una fase in chiaroscuro: autoritario in patria, timido nel resto d’Europa.
E non solo nella stagione in corso.
Infatti, dallo scioglimento della confederazione serbo-montenegrina in poi, la squadra del presidente Dragan Đurić ha vinto 5 dei 6 scudetti assegnati e ben 3 coppe nazionali, mentre fuori dai confini patri l’ultima vittoria di un certo livello risale al 2009 (1-0 allo Shaktar Donetsk), per altro inutile ai fini del passaggio di turno.
Non sembra delle più regolari nemmeno questa stagione, iniziata con 4 sconfitte nelle prime 5 partite e raddrizzata in corsa con un filotto di otto vittorie interrotto dalla caduta di Kazan.
Il cammino nei tornei UEFA, invece, è stato quello poco fortunato che intraprendono molti club iscritti ai turni di qualificazione della Champions League.
Eliminato dal AEL Limassol (doppio 1-0) ad un passo dai play-off, il Partizan si è rifatto, non senza difficoltà,  nei preliminari di Europa League contro i norvegesi del Tromsø, battuti soltanto per il maggior peso dei gol in trasferta.
Insomma nulla a che vedere con quanto i serbi stanno facendo in campionato, primi (punti persi solo contro il Donji Srem a metà agosto) e reduci dalla vittoria di Belgrado contro il Rad, terza forza della SuperLiga.
Detto questo, le partite di coppa hanno il loro margine di rischio e, risultati altalenanti a parte, gli undici di mister Vermezović hanno individualità interessanti, soprattutto negli elementi under 19, a conferma di un’accademia di prim’ordine, capace di sfornare numerosi talenti, ultimi Jovetic e Nastasic.
I nostri prossimi avversari hanno trovato la quadratura del cerchio con un 4-1-4-1 che ricorda da vicino quello dell’Hajduk Spalato con tanti giocatori mobili e tecnici nella zona nevralgica del campo.
Andando nel dettaglio, la formazione base ha già una certezza: a S. Siro non ci sarà l’infortunato Stojković (’83), portiere titolare anche in Nazionale, sostituito dal più inesperto Petrović (’88).
Per il resto la difesa dovrebbe essere fatta col nazionale bulgaro Ivanov (’88), pericoloso sui calci piazzati, a comandare il giovane Ostojić (’91), entrambi protetti sui lati dal mancino naturalizzato macedone Lazevski (’88),  e da Miljković (’90), solido e apprezzabile in fase di spinta. Sulla sinistra scalda i motori Volkov, montenegrino classe ’86 utilizzato anche come centrale.
Nel ruolo di mediano davanti alla difesa dovrebbe rientrare Medo (’87), cresciuto in Finlandia e risparmiato in campionato il turno di qualificazione alla coppa d’Africa 2013 con la sua Sierra Leone (un duplice scontro, al quale ha partecipato anche di Woobay del Neftçi, che ha visto i Leone Stars perdere l’ultimo biglietto disponibile per il Sudafrica senza subire sconfitte dalla Tunisia), altrimenti verrà riproposto Smiljanić (’86), probabilmente più disciplinato tatticamente ma meno reattivo del compagno di casacca.
Difficile una riproposizione del duo centrale come accadeva ad inizio stagione in cui a rotazione Medo, Lovre (’82) e Saša Marković (’91), meno incontrista e più play/incursore dei primi due, avevano avuto il loro ben da fare.
Altro dubbio della vigilia sarà quello dell’unica punta che affronterà il terzetto difensivo dell’Inter con Stefan Šćepović (’90), due presenze nel 2010 con la Sampdoria, favorito sul fratello Marko (‘91), il libico Zubya (’89), il bomber dell’under 19 serba Mitrović (’94), tutti intorno al metro e novanta d’altezza.
Ancora ai box (rottura del crociato) Eduardo (’87) detto Edú, brasiliano ex-Atlético Mineiro.
A ridosso del bomber scelto dovrebbero agire Ninković (’94), rapido di gambe e di pensiero, Jojić (’92), capitan Ilić (’77) e soprattutto Lazar Marković (’94), campioncino in pectore corteggiato da mezza Europa.
Un quartetto che mantiene alta la pericolosità degli avanti bianconeri nonostante la partenza di Babovic, prezioso centrocampista offensivo passato al Real Saragozza a fine agosto.
Caratteristica peculiare degli esterni è la versatilità: Lazar Marković, Ninković, così come Tomić, destro preciso e attitudine agli inserimenti con e senza palla, e talvolta Saša Marković si sono scambiati più volte la fascia con disinvoltura, pur non essendo delle ali tout court.
Per questo tendono spesso a cercare il centro del campo piuttosto che il fondo, in una zona dove posso triangolare con un trequartista classico, Ilić, e uno che parte che viene in appoggio anche se in fase di non possesso parte arretrato di qualche metro, Jojić.
                              football formations

In un imbuto in cui speriamo i nostri gli imbottiglieranno per brindare ad un’altra vittoria (sgrat sgrat), la sesta di fila con primo posto nel girone annesso.
Non male per una squadra che solo un mese fa pareggiava in pieno recupero contro il Rubin tre giorni prima di prenderle in casa dal Siena, anche se, a conferma che di lavoro ce n'è da fare eccome, basterebbe una notte in bianco per rivedere il nero.


AL82

Nella foto (Uefa.com) in bianco Lazar Markovi
ć uno degli osservati speciali della sfida di Europa League.

12 commenti:

Matteo ha detto...

Prima di commentare l'ottimo post dell'ottimo AL vorrei porgere un pensiero ad una persona che si vantava di avere una Ferrari ma che si dimostra semplicemente non capace di guidare,ciao Mancio,sigh,ti ricordo con affetto..

luciano ha detto...

Perfetto come sempre il post di Al, che ci delinea un quadro significativo dei nostri avversari di oggi.
Ma l'Inter?
Perché molto in questa partita dipenderà da noi.
Inter Partizan sarà la prima di un ciclo di 4 partite in undici giorni. Un lasso di tempo brevissimo che potrebbe portarci in Paradiso, all'inferno o più verosimilmente in purgatorio.
Alcune scelte, anche dolorose, andranno fatte.
In estate, periodo non sospetto, ho espresso il mio parere: dell'EL, competizione che non dà prestigio se non ai vincitori (e se la vice una squadra che ha già curriculum internazionale poco comunque), non mi importa nulla.
Avrei preferito non giocarla, concentrare le forze sul campionato, come ha fatto con profitto la juve lo scorso anno.
In teoria, con una rosa di 23-24 giocatori più i giovani, potrebbe essere una buona occasione per tenere allenati quelli che giocano meno e per dare esperienza ai giovani.
Solo che se fai una rotazione totale perdi netto con tutti o quasi e l'esperienza delle sconfitte in serie non è buona neppure per i giovani.
Allora diviene necessario puntare comunque sugli uomini cardine e integrare il gruppo base con rotazioni abbastanza marginali.
Così però rischi in campionato (stanchezza, infortuni) e pure in coppa dove la squadra che schieri può non bastare.
Questa era la mia analisi che non è, comprensibilmente, quella della società e soprattutto di Strama.
loro vogliono andare avanti in entrambe le competizioni e pensano di avere un gruppo che potrebbe anche riuscirci.
A questo punto, potrei anche essere d'accordo: battendo il Partizan, saremmo quasi qualificati e potremmo davvero giocare in scioltezza gli ultimi match del girone, rimandando la questione della scelta tra competizioni a dopo la pausa invernale, quando magari le cose saranno più chiare.
La partita sarà tutt'altro che facile, dobbiamo evitare illusioni: sia perché probabilmente saremo un po' rimaneggiati, sia perché gli avversari, un po' in tutta Europa cercano ormai di ispirarsi alle disprezzate e sorpassate soluzioni italiane: Al ci ha appena raccontato che loro giocheranno con un modulo 4141, assai assennato tatticamente. Guarda caso....

Vedremo nei prossimi interventi come Strama ha raccontato l'approccio alla partita (e non è detto che poi la realtà sia questa) e come la vede un semplice tifoso quale sono, dall'esterno e senza ovviamente le competenze del tecnico

luciano ha detto...

Un breve intermezzo: credo che molti interisti si domandino con dispiacere perché il sito ufficiale (una volta era una nostra gloria) sia così decaduto. Persino il sassuolo, per dire, ne ha uno migliore sotto tutti gli aspetti e più informato.

Riporto questo breve brano a dimostrazione di ciò: naturalmente un errore è sempre possibile, ma ormai gli errori non si contano e noi stiamoparlando di professionisti, per i quali la trascuratezza è una colpa:

"MILANO - FC Internazionale comunica che in occasione di Inter-Partizan Belgrado, gara valida per il Matchday 3 della Uefa Europa League in programma oggi, giovedì 25 ottobre 2012, allo stadio "Giuseppe Meazza" (ore 15) l'apertura dei cancelli al pubblico è fissata per le ore 17.30."

Capito? per la partita, che si giocherà alle 15.00, i cancelli si aprono alle 17.30. quindi si giocherà a porte chiuse...

luciano ha detto...

Presentando il match, Strama inizia con gli elogi doverosi verso l'avversario, che è importante per tradizione e per i risultati che sta ottenendo ma anche per i giovani di talento che sforna in continuità.
D'altra parte avversari facili ormai non ce ne sono più, perché tutti hanno qualche giocatore buono e ormai tutti stanno imparando ad approciarsi con realismo e concretezza alle partite.
In ogni caso il nostro gruppo, dice il mister, sarà molto motivato e comunque competitivo:
“La gara di domani, ripeto, è molto importante perché se il risultato fosse positivo potremo mettere un tassello importante nella corsa alla qualificazione e gestire qualche energia nel mini girone di ritorno".

E ancora, a proposito della preparazione del match e più in generale sulla conduzione della squadra: "Io posso avere tutte le idee del mondo ma sono i giocatori a metterle in pratica, in campo. Io ho la fortuna di avere con loro un rapporto diretto. Poi, la cosa più importante, è con quanta fame e voglia di fare bene lavorano tutti, e loro lo fanno con tantissima fame e voglia”
Da questa dichiarazione sembra che il suo merito principale sia quello di essere un buon motivatore, di saper stimolare voglia di fare e “fame”. Credo di poter dire che questa è una parte della vertà.
La voglia di far bene consente i risultati, ma i risultati eccitano e acuiscono la voglia di far bene. Allegri, per esempio, come mai ora non trasmette voglia di far bene e prima si?
In realtà il nostro mister ha dimostrato sul campo di avere idee e di saper fare le scelte che portano ai risultati. Anche così si è fatto seguire e ha accresciuto la voglia di far bene.

Il discorso generale viene chiuso dal mister con una considerazione sul turn over possibile:
"La condizione della squadra è globalmente positiva, non vedo nessun giocatore particolarmente affaticato: alla vigilia di questa gara sono meno in difficoltà nella valutazione e nell'organizzazione delle energie".
Discorso che ci tranquillizza, se non fosse che pur avendo giocato solo quattro giorni fa, questa si può considerare la prima di un ciclo di 4 partite in 11 giorni.
Personalmente non vorrei che le scelte divenissero obbligate o almeno forzate proprio in occasione dell'ultima...Ma per fortuna il mister è molto più interessato di me a questo aspetto. E la sua capacità di progettazione è fuori discussione.

luciano ha detto...

Si passa poi a parlare di singoli:

Su Wes la risposta è da manuale e ribadisce per l'ennesima volta, a dispetto delle cugurre, l'eccezionale unità di intenti tra parte tecnica e settore medico: “L'ho trovato bene, molto motivato: vuole rientrare il prima possibile, vuole bruciare le tappe, ma sapete che per me i giocatori devono rientrare al 100 per cento, non voglio rientri affrettati. Ieri ha fatto i primi esami con il dottor Combi, quando sarà a mia disposizione parleremo del rientro".
Su Guarin, ribadisce che avendo diversi giocatori di valore, ha tenuto conto degli impegni con le nazionali (non solo le partite, ma i voli transoceanici, gli allenamenti diversi, ecc). Per questo è stato utilizzato parzialmente, ma “il valore di Guarin non è in discussione, né per il presente né per il futuro". E infatti anche Gargano e Pereira hanno giocato di meno o sono rimasti in panca.
Detto che Obi non ci sarà per un piccolo risentimento (speriamo sia davvero cosa da poco..), si passa a parlare di Jona e Silvestre
"L'ho detto e dimostrato sul campo, NON C'E NESSUN GIOCATORE IN QUESTO ORGANICO CHE NON ABBIA CONSIDERAZIONE, non c'è nessuno che abbia avuto poco spazio, sia Silvestre che Jonathan hanno giocato gare importanti da titolari. Ci sono però dei giocatori che sono in uno stato di forma migliore, io do molta importanza a questo. In difesa, poi, molto importante è la continuità. Ma Matias rappresenta il presente e anche il futuro. Se pensate alle difficoltà avute da Ranocchia all'inizio, ci sta che anche Silvestre all'inizio giochi un po' meno".

Considerazioni importanti. A parte l'obbligatorietà di certe dichiarazioni (un mister non può certo sminuire i giocatori che ha in rosa) ci sono aspetti interessanti. A differenza di quanto facciamo noi tifosi, per cui se uno non è Messi è una chiavica, non ci sono vie di mezzo, Strama mostra ancora una volta il suo realismo e la sua competenza: effettivamente in questa rosa manca forse il giocatore che spacca, ma quelli in organico sono tutti giocatori di notevole rendimento.
E giustamente il mister pone l'accento sulle condizioni di forma e sulla necessità, per i meccanismi difensivi, di trovare continuità nei giocatori impiegati.
Dopo un accenno a Cambiasso “Esteban sta facendo molto bene ma non è un giocatore che scopriamo in questa stagione. Credo solo che abbia trovato la condizione migliore. Il merito è tutto suo", si arriva a Livaja:
"È un giocatore d'attacco, nasce come giocatore centrale nell'attacco, interpreta il ruolo del centravanti in una maniera differente. Qui in Italia si è poi perfezionato giocando anche da esterno sinistro e ora è un giocatore che può agire sia da prima che seconda punta. È giusto che impari entrambe le cose, che impari a giocare anche 15-20 metri dietro".
In realtà mi pare che Marko anche al suo Paese abbia giocato spesso da trequartista, ma si tratta di un piccolo dettaglio. Quello che conta è la fiducia, anche in prospettiva, che le parole del mister lasciano intravedere nei confronti di questo giocatore, che, non scordiamocelo, lui ha fortemente voluto trattenere.

luciano ha detto...

Secondo la Gazza questa potrebbe essere la formazione:
Handanovic;
Silvestre, Cambiasso, Juan Jesus;
Zanetti, Gargano, Guarin, Nagatomo;
Coutinho; Livaja, Palacio.

Abbastanza plausibile. Io risparmierei il capitano, con Naga a destra e Pereira a sn.

Oppure giocherei con un centrocampista in più eun tempo a testa per Cou e Palacio.

Lo so che si deve vincere: ma certe volte non prendere gol è il primo passo per provare a vincere...

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano:

In verità avrei desiderato del tempo maggiore per scrivere un post più accurato, dedicando, ad es., altra attenzione alle qualità di Ninkovic o L.Markovic (che per precisione ha iniziato come ala), ai movimenti di Jojic, che magari si siederà in panca, ad altre soluzione tattice (in questa stagione il Partizan ha giocato anche con un 4-2-3-1 con punta leggera o meno) ecc.ecc.

Sul resto dico solo che hai fatto bene anche a parlare della nostra situazione.
Come ha mostrato l'ultimo turno di CL partite vinte in partenza non ce ne sono, ergo dita incrociate e forza Inter.
Nel frattempo vado a prendere posto davanti al televisore :-)

AL82

Giuseppe ha detto...

Fiuuuuu! Bene, per certi versi...molto importante vincere queste partite davvero pessime. Adesso qualificazione in tasca...ci basterà un pareggino in Serbia alla prossima, dando per scontato che riusciremo a battere senza troppe difficoltà gli azeri in casa.
Oggi tante le note negative, ma il cuore, il carattere no, quello per fortuna c'è sempre. Saluti

Avvocheto ha detto...

Posto che mi son perso i primi venti minuti, che mi pare d'aver colto siano stati quelli giocati meglio, direi che oggi c'é stato un passo indietro rispetto alle ultime esibizioni ( che ci puó stare), ma che alla fine sia stata una vittoria meritata ed importantissima.
Peccato per Cou...speriamo non sia nulla di grave...delizioso anche oggi, quest'anno sará importantissimo per la sua crescita.
Sui singoli: irritante Cassano, positivo Pereira e non mi é dispiaciuto nemmeno Mudi, Livaja grigio ma le condizioni non gli erano di certo favorevoli, Guarin conferma il periodo sottotono e Silvestre il periodo di estrema difficoltá ( bisogna recuperarlo, anche se non mi dispiacerebbe vedere Ibra come riserva di Ranocchia o di JJ). Contento che Strama ritorni senza problemi alla difesa a 4...la difesa a 3 non deve essere un dogma anche se sta dando buoni frutti. Bene cosí.

Markovic, finché ha retto, veramente ottimo. Qualcuno sa se ha mai giocato a destra? Nel caso potrebbe essere un buon surrogato del mancato acquisto di Lucas...comunque veramente interessante, complimenti!

Matteo ha detto...

Dai,portati a casa 3 importantissimi punti.Che sta succedendo a Guarin?Forse l'abbiamo valutato contro giocatori che non erano proprio il massimo.Sinceramente gli vedo sbagliare parecchi stop e pure la tempistica dei passaggi,aspettiamo dai.Oggi molto meglio quello che molti dicevano scarsissimo tecnicamente Mudinga.Mi è piaciuto inoltre tantissimo Pereira,ha delle notevoli qualità e si vede.Ottimi i cambiamenti in corso di Strama..

luciano ha detto...

E' pronto il post sul match di ieri

Guido ha detto...

Online il nuovo post di Luciano, col commento alla gara di ieri contro il Partizan!