Rischiamo di ripeterci: in questo campionato che certo non
soddisfa gli amanti del bel giuoco (cit.) ma che intriga per l'equilibrio
(elevato) che lo governa, ogni partita è difficile, nasconde insidie.
Ogni avversario è infatti in grado di mettere in difficoltà
qualsiasi squadra, per quanto ambiziosa, perché
tutte le contendenti posseggono risorse tattiche di livello superiore,
ottima organizzazione di gioco e qualche individualità in grado di far male.
Fa eccezione naturalmente la juve super energetica, ma quello è un
discorso a parte.
Noi, per esempio, veniamo
da una striscia positiva, eppure basterebbe un risultato insoddisfacente per
farci ripiombare nella mediocrità.
E il fatto che il nostro unico obiettivo sia vincere, aggiunge
difficoltà, sul piano psicologico e tattico.
Non è un caso che i migliori risultati li abbiamo ottenuti quando
abbiamo potuto agire di rimessa.
Ma a differenza di tutti gli avversari, la nostra squadra è ancora
una realtà in costruzione, dal punto di vista della sua identità.
Merito di una rosa costruita con grandissima sapienza, in
relazione ai mezzi di cui si disponeva, con staordinaria abbondanza di opzioni,
ma anche con almeno 13-14 giocatori ''nuovi'', compresi i giovani, da assemblare
al meglio.
Mancano a questa rosa,
perché sia davvero da vertice, un paio
di top player e sappiamo il motivo, ma per il resto la squadra è ricca sia di
incontristi, sia di giocatori che danno corsa e intensità, sia di altri che
possiedono un fosforo calcistico
ineguagliabile.
Strama sta lavorando per trovare l'assetto che presenti tutte queste caratteristiche assemblate col giusto equilibrio.
Ma per continuare a progredire c'è un solo imperativo: continuare
a vincere. Anche una sola battuta d'arresto rimetterebbe in discussione il
lavoro fatto, oltre a riconsegnarci, come dicevamo, a una zona grigia della classifica.
Una vittoria invece ci proietterebbe nel gruppetto delle squadre
che hanno ambizioni di Europa, quella vera, quella che conta.
A quattro punti dalla juve, a uno dal Napoli e restando appaiati
alla Lazio, ci sarebbe un altro entusiasmo, un'altra fiducia nei propri mezzi.
Si porterebbero altri tasselli alla costruzione di un meccanismo sempre più
affidabile.
Il Catania ci creerà problemi soprattutto di ordine tattico,
perché come tutte è una squadra molto organizzata, che sa difendersi in modo
magistrale e ripartire con veemenza e qualità, anche con più giocatori.
C'è un equivoco che aleggia sul calcio italiano: a mio parere non
ci sono più squadre provinciali.
Nel senso che non ci sono più squadre che vengono a San Siro solo
per difendersi, e poi finiscono naturalmente per subire un gol e se accade
abbastanza presto, per venir travolte.
No, oggi tutte le squadre sanno fare le due fasi e la difesa
accorta è un accorgimento per preparare le ripartenze più insidiose.
E la nostra organizzazione di gioco è ancora da perfezionare
soprattutto nella cosiddetta transizione difensiva.
C'è chi auspica un tridente offensivo di qualità, anche se poco
incline al sacrificio e alla copertura, e chi invece preferisce la solidità, la
conquista della supremazia nella zona centrale del campo, la manovra offensiva
affidata a due attaccanti e a due-tre incursori.
La prima opzione funziona
se ottieni il vantaggio abbastanza presto, altrimenti col passare dei minuti il
rischio di stracciarsi in avanti velleitariamente e venir puniti cresce in
maniera esponenziale.
La seconda opzione ha il rischio di farci cozzare inesorabilmente
contro una difesa ordinata e capace di chiudere ogni spazio.
Con forze insufficienti per scardinarla.
Con forze insufficienti per scardinarla.
Non c'è dubbio che giocando a Milano e avendo esigenze di
classifica importanti, dobbiamo assumerci il rischio di fare la partita.
Il problema sarà proprio attaccarli senza esporci a rischi eccessivi.
Il problema sarà proprio attaccarli senza esporci a rischi eccessivi.
Fossimo una squadra di vertice di un altro campionato e giocassimo
contro una media, il problema non si
porrebbe e per due motivi: l'evidente disparità tecnica e spesso l'insipienza
tattica delle avversarie.
Questi due elementi ci
consentirebbero di aggredire e segnare tanti gol, incuranti del fatto di
subirne eventualmente uno.
Purtroppo o per fortuna, qui invece è calcio vero: combattuto,
sempre teso.
La mattanza non è quaso mai prevista e un semplice errore di posizionamento, una
leggerezza tattica, può risolvere qualunque partita.
Affrontiamo la gara con gli etnei avendo una “certezza
provvisoria”: difesa a tre e poi quattro centrocampisti e tre attaccanti;
oppure cinque centrocampisti e due attaccanti.
L'attaccante che parte da dietro non l'abbiamo, altrimenti il
dubbio sarebbe risolto con un compromesso.
Possiamo però schierare i tre attaccanti, scegliendoli in modo per
cui almeno uno provi a essere presente anche in fase di constrasto, ma allora i
centrocampisti dovranno essere più posizionali, limitare gli inserimenti.
Staremo a vedere. La fiducia è molta, anche perché sappiamo che le
scelte verranno fatte da un mister che ama un certo tipo di gioco “offensivo”
ma ha sufficiente realismo e enorme competenza per capire qual è la situazione
ottimale nella contingenza.
La conferenza del mister
Nell'intervista del sabato, Strama risponde con ovvietà ad alcune
domande ovvie:
la partita più importante è sempre la prossima,
i risultati degli altri contano solo se vinciamo noi,
la sosta ha consentito di lavorare su tanti particolari, anche se
alcuni giocatori sono rientrati da poco dalle rispettive nazionali,
non si può fare la formazione tenendo conto dei diffidati a questo
punto della stagione,
il pubblico “pagante” (primato degli abbonati) è eccezionale.
Più interessanti le domande (e le risposte) sui singoli giocatori
o sui reparti.
Tenendo presente una cosa: le risposte di Strama spesso sono
politiche, dunque da non prendere per oro colato.
Un esempio è costituito dall'evidente contraddizione per cui, dopo
l'affermazione di aver deciso la formazione, a precisa domanda risponde che
sta pensando alla possibiltà di schierare Palacio dall'inizio nel tridente
offensivo.
Secondo me lui la formazione l'ha davvero decisa, ma ha anche la
necessità di tener “carico” l'eventuale escluso.
Su Wes, ribadisce il pieno accordo della società in relazione alla
scelta di curarsi in America.
E anche questo può essere vero e può non esserlo.
Al suo posto, se non fosse vero, direi la stessa cosa, per
esempio.
Probabilmente la verità come spesso accade sta nel mezzo: la
società non era entusiasta, per vari motivi, ma non aveva neppure interesse a
opporsi frontalmente a una scelta che poteva anche essere giusta.
Sempre su Wes, Strama dice anche che può essere il terzo
attaccante o il terzo centrocampista.
Affermazione interessante: io aspetto che trovi un riscontro nei
fatti, ci crederò quando vedrò Strama schierare un 4-3-3 con Wes terzo
centrocampista e tre attaccanti davanti.
Oppure nel 5-3-2 terzo centrocampista con due attaccanti davanti.
Strama ribadisce poi che Cou come terzo attaccante dà più garanzie
nel dare una mano in fase di non possesso, rispetto ad altri e che il tridente
Palacio Milito Cassano intriga moltissimo, ma crea problemi sempre in fase di non possesso, per cui comporta un
equilibrio difensivo ancora più accorto negli altri sette interpreti.
Insomma, sembra un'opzione da verificare quando il processo di
costruzione identitaria lascerà più tranquilli.
Poi magari invece vedremo i tre dall'inizio, contro il Catania.
Questo è il bello del calcio parlato.
Interessante anche l'affermazione secondo cui non ci sono
gerarchie prestabilite: gioca chi dimostra di far meglio in quel momento.
Così sono stati fuori Samuel e JJ, ora sta fuori Silvestre, ecc.
Così sono stati fuori Samuel e JJ, ora sta fuori Silvestre, ecc.
Su Paulinho semplicemente la conferma che l'operazione sta molto a
cuore al mister, come tutte quelle andate a buon fine, ma anche la ragionevole
consapevolezza della complessità del mercato.
Infine, per tornare all'attualità, le risposte sulla forza del
Catania.
Il mister ricorda che gli etnei hanno gli stessi punti di Roma e
Fiorentina, che ottengono ottimi
risultati da tre anni con lo stesso gruppo, sostanzialmente, e dunque sono organizzati e affidabili.
Che inoltre possiedono davanti giocatori capaci di far male.
Che inoltre possiedono davanti giocatori capaci di far male.
Un avversario da prendere con le molle, come suol dirsi una
partita difficile. Come tutte quelle del campionato italiano.
I convocati e la possibile
formazione
Sono stati convocati ben 23 giocatori.
Se si aggiungono lo squalificato Nagatomo e gli infortunati, si ha conferma della
ricchezza della rosa
Portieri:
Handanovic, Belec, Cincilla;
Difensori: Zanetti, Silvestre,
Ranocchia, Samuel, Mbaye,
Juan Jesus, Jonathan;
Centrocampisti:
Alvarez,
Guarin, Mudingayi, Cambiasso, Obi, Gargano,
Pereira, Duncan;
Attaccanti: Coutinho, Palacio, Milito, Livaja, Cassano.
Difficile
orientarsi su alcune possibili alternative, perché molto inciderà la condizione
dei reduuci dalle nazionali, che ovviamente da fuori non si conosce.
Tenendo
fermo il modulo con la difesa a 3 c'è poi il dubbio sul 3-4-3 o 3-5-2,
partiamo
comunque dai giocatori ''sicuri'':
Handanovic
Rano
Samuel JJ
Per
gli esterni, mancando Naga, (non credo a Mbaye titolare, al rientro da un infortunio)
il dubbio dovrebbe essere tra Zanetti-Pereira e Jona-Zanetti;
i
tre centrali dovrebbero essere Guarin, Mudi o Gargano, Cambiasso (con
possibilità di inserimento di Obi).
Davanti
penso a Cou, Cassano e Milito ma, per quello che ho detto prima sul calcio
parlato, non posso escludere l'inserimento di Palacio.
Luciano
Nella foto (Inter.it) Handanovic rileva una delle principali ''verità'' delle squadre vincenti: avere una difesa di ferro.
Luciano
Nella foto (Inter.it) Handanovic rileva una delle principali ''verità'' delle squadre vincenti: avere una difesa di ferro.
17 commenti:
Oggi partita di quelle che piacciono a Luciano....tanta sostanza poco spettacolo.
Per come l'ho vista io grande prova di Ranocchia e di Cambiasso che insieme a Milito e Cassano (finchè ha fiato) in questo inizio di stagione stanno veramente facendo la differenza!
Solo un cenno su Alvarez, passano i mesi sembra che debba esplodere da un momento all'altro ma continua a produrre sempre le solite prestazioni tutto fumo e poco arrosto, a me pare che non abbia un'idea precisa del gioco che vuole Strama e che basi le sue giocate su spunti estemporanei....Coutinho per fare un esempio non ha il fisico dell'argentino ma in campo palla al piede ha le idee molto più chiare....comunque può anche darsi che mi sbagli!
I giovanissimi nazionali vincono a Renate per 4-0. Gol ti Mel e di Jus (3)
Jus è a 12 gol in sei partite (non intere)
Tra poco il resoconto.
Intanto a San Siro Cambiasso dimostra ancora una volta di essere ormai un paracarro: voto (che anticipo) 8
Impagabile Strama con Varriale....!
Che gli ha detto?
Innanzitutto volevo fare i complimenti a Luciano per i due post precedenti su Mastour e sui nostri allievi(eh eh,trovo i giudizi un pò misurati,ma si sa quanto in verità Luciano li stimi questi ragazzi).
Luciano tu sai cosa ha fatto la Beretti contro il SudTirol oggi?Sai chi ha giocato?Grazie ancora.
Sulla partita della prima squadra:ammetto di aver visto solo il primo tempo,secondo me abbiamo fatto poco anche perchè gli avversari correvano veramente molto(e mi chiedevo se reggevano in questo modo anche il secondo tempo,attenzione che fra due settimane ci sono i dopati).Inoltre mi sembrava tutto il tridente offensivo fuori mentalmente dalla partita,ad esempio Palacio ,nonostante abbia visto il bel gol, nel primo tempo mi è piaciuto poco.
Tatticamente tutti i tre davanti tornavano poco e quindi si tirnava in quella situazione scomoda dove si difende in 7.
_Una mia considerazione:non avreste messo Obi al posto di Zanetti e Zanetti a marcare Gomez?
Domanda su come Strama riesce a gestire Cassano .....il Mister risponde " con le cerbottane "..Varriale con il suo solito tono chiede a Strama di fare il serio e Andrea gli ribatte che certe domande meritano quelle risposte....
Parola più parola meno ...
Beretti
Inter vs sud tirol - 7-1
Reti - longo, eguelfi, bigott, ogunseye, casada (qualcuno sa chi e?), e due gol di guidala entrato nel secondo tempo
Beretti
Inter vs sud tirol - 7-1
Reti - longo, eguelfi, bigott, ogunseye, casada (qualcuno sa chi e?), e due gol di guidala entrato nel secondo tempo
Kenneth: non è Casada, ma Losada.
Matteo: prima della partita, si. Dopo, no.
Renate Inter 0-4.
Non traggano in inganno la classifica del Renate e il risultato.
E' stata una partita difficile, contro una squadra che ha dato tutto, che è stata arroccata nella propria area anche sullo 0-4 e che ha picchiato senza complimenti (al punto che io sul 2-0 avrei tolto Jus, inevitabilmente il più martoriato, per il suo tipo di gioco.
Loro non hanno fatto neppure un tiro in porta (solo uno fuori) e senza quell'atteggiamento giustamente ostruzionistivo avrebbero subito un'umiliazione che non meritavano.
Il gol è venuto alla fine del primo tempo, con un tiro da fuori di Mel.
Poi nel secondo tempo, visto che con i falli o opponendogli 4-5 avversari non lo facevano entrare in area palla al piede, Justice ha deciso di...segnare di testa. E ha fatto due gol in questo modo inconsueto, prima di realizzare il terzo in modo più abituale.
Mancano Mattioli (risentimento in fase di riscaldamento), loris e braidch.
Cauet schiera la formazione tipo (avevamo incontrato il Renate già allo Scirea, ed era finita 3-0 ma qui era ovvio che loro avrebbero dato di più e noi, come detto, avevamo qualche assenza.
Quindi:
Pisso
Facco Granziera Merlo Cagnano
Taufer Donna Nouman
Goury Jus Piscopo
Pisso: poteva restare negli spogliatoi, ma vista la bella giornata...
Facco: poco impegnato in fase difensiva (anche se il suo avversario, Raiola, insieme al n° 10 Picozzi era forse il giocatore loro con più qualità), ha dato il suo contributo in fase di spinta
Granziera: buona prestazone, sta aceuisendo sicurezza nel ruolo. da rivedere contro avversari più consistenti.
Merlo: sicuro come sempre, si è proiettato in avanti sui calci piazzati
Cagnano: prova a spingere, con il suo sinistro molto valido, ma viene "visto" poche volte, quando si proietta.
Mel: uomo squadra, come sempre. Corsa, suggerimenti e tiri da fuori
Donna: questo almeno in categoria (ha qualche problema di fisico) è davvero un top unico (grazie Calcaterra!) Vede il gioco come nessuno, ha i tempi giusti, è forte nei contrasti e fa dei lanci incredibili (da cineteca quello per il secondo gol, con cross mi pare di Goury, se ricordo bene e testa vincente di Jus). Uno spettacolo.
Nouman: molti lo criticano perché il piede non è eccelso e per una conseguente lentezza. certo non è un crack con la palla nei piedi, ma fa tanta, tanta legna. per come vedo il calcio io, uno così serve molto
Goury: la sua arma migliore è il taglio in velocità verso l'interno. solo che oggi se tagliavi andavi inevitabilmente a sbattere contro uno degli unidici renatesi che stazionavano in area...
Jus: fa tre gol. Con un po' di fortuna ne poteva fare il doppio.
Deve restare con i piedi per terra e per il suo bene speriamo che si continui a parlare di ...Hachim, che palleggia sul fondo marino, utilizzando una vongola.
Piscopo: a me piace. Lo vedo increscita. Il tiro l'ha sempre avuto. Si sta irrobustendo e gioca bene per la squadra. verrà anche il suo momento di segnare gol a grappoli.
Dopo il 2-0 sono entrate quasi tutte le cosiddette seconde linee, senza che cambiasse lo svolgimento del match (lo dico per far capire il loro livello).
Ecco un articolo sulla partita della Berretti
http://www.zonacalcio.org/news.html?news=85901
Ed un articolo sul 97 Traorè prelevato dall'udinese
http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2012/09/15/PN_58_01.html
Grazie mille a Kenneth ed Avvocheto ;-)
Ottima notizia:sembra che sia ritornato in campo Mira.
Intanto mi fanno morire i commenti inaciditi di allenatori e giocatori avversari che si lamentano dei cambiamenti tattici di Strama per adattarsi al gioco degli avversari; come se fosse un limite.
Non credo ci sia complimenti più grande per un allenatore!
Peccato per il rigore non fischiato...
Grande Palacio.
luciano come lo vedi guidala quest'anno? dici che riuscira a farci vedere qualcosa di interessante?
Matteo: Adama ha problemi di testa. Se sarà capace di trovare l'umiltà, la volontà di impegnarsi nel lavoro oscuro di preparazione, il senso dell'appartenenza al gruppo, il gusto della giocata funzionale e non fine a se stessa, se ridimensionerà il proprio individualismo abbastanza sfrenato, potrà darci delle soddisfazioni.
Intanto ho inviato il post su Inter Catania.
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