domenica 23 dicembre 2012

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Inter-Genoa 1-1: la delusione e l'ottimismo (moderato)


E' stata una brutta partita e ce n'erano tutti i presupposti: come purtroppo profeticamente  scrivevo alla vigilia: “non siamo ancora in grado di attaccare con pericolosità ed efficacia (soprattutto contro difese chiuse), senza esporci, alla lunga, alle ripartenze avversarie.

Ecco perché anche l'esito di partite interne contro avversarie medio-basse non è mai scontato, come è provato dal fatto che in 8 partite in casa  abbiamo sempre pareggiato, perso, o vinto di stretta misura (Catania l'unica parziale eccezione)”.

Ci sono problemi di completezza dell'organico, secondo me, soprattutto in avanti (come dice giustamente AL , “abbiamo pochi giocatori capaci di cambiare passo e usare il fisico per sfondare centralmente”) ma certo anche un centrocampista in grado  di sveltire il gioco, in avvio dell'azione,  farebbe comodo.

Questi problemi strutturali, a meno di improbabili interventi risolutivi sul mercato di gennaio, ce li porteremo per tutto l'anno.

Contro il Genoa ad essi si sono aggiunte altre situazioni negative contingenti.
Abbiamo detto prima dell'incontro: niente alibi; e alibi non ne cerchiamo.
Ma è indiscutibile che mancassero ieri proprio i due giocatori che sanno cambiare passo e attaccare in modo più rapido e imprevedibile: Guarin e Nagatomo.

Il Guaro sa sfondare centralmente e, assente lui, c'è solo Cambiasso, che non sfonda di forza ma grazie ai tempi straordinari di inserimento.

Naga sulla sinistra è il complemento ideale di Cassano, con la sua mobilità supplisce alla staticità dell'altro, gli apre spazi, gli offre sempre la sponda da sfruttare tempestivamente.
Naga sa arrestarsi di colpo e ripartire, sia a destra sia a sinistra, disorientando in tal modo l'avversario.
Oltre alle assenze citate (ripeto: un handicap oggettivo, non una giustificazione), altre circostanze hanno “congiurato”.

La condizione fisica declinante dei tre attaccanti.
Tutti i giocatori, tutte le squadre, in una stagione che inizia ai primi di agosto e termina a giugno hanno fasi di minor brillantezza.
Per di più i nostri attaccanti non hanno la fisicità dirompente che può servire a mascherare, almeno in termini di risultato,  il calo di condizione.

Si può osservare che dopo aver vinto molte partite consecutive, nelle ultime sette abbiamo portato a casa solo 8 punti.

Il dato è innegabile. Tuttavia il discorso andrebbe completato: perché  nonostante questo siamo nella posizione di classifica che si poteva pronosticare in partenza, anche con un certo ottimismo.

Lasciando stare la juve, siamo in lotta con le altre migliori, subito dietro la capofila.

Nessuna di loro al momento  ha fatto significativamente meglio di noi, anzi.
Vuol dire che tutte hanno avuto fasi alterne: chi i punti li ha persi prima, chi dopo.
Ho un profondo convincimento, poco condiviso, per la verità.

Ciò dipende dallo straordinario livello agonistico e tattico del nostro campionato, per cui se sei al 10% sotto il tuo optimum puoi perdere con chiunque (persino l'irresistibile juve - che non a caso ha un preparatore spagnolo, proprio  come la nostra miglior tennista del momento - ha corso più volte questo rischio, anche se è stata salvata da fattori...esterni).

A tutte le squadre capitano periodi in cui non sono all'optimum, per vari motivi.
Naturalmente per noi gli effetti della flessione vengono accentuati dalle lacune di organico (non dimentichiamo mai che la nostra è una squadra che si sta tentando faticosamente di ricostruire, come mostrano i dieci innesti nuovi).

E forse anche dal fatto che il rinnovamento non poteva essere totale, doveva realizzarsi attorno a dei cardini, non più giovani, che guidassero la transizione.

In campo, di questi, inizialmente c'erano Samuel, Zanetti, Cambiasso e Milito. Poi si è aggiunto Chivu.
I nostri senatori dovrebbero, secondo la vulgata più diffusa, pagare dazio proprio per l'età.

Io mi chiedo se davvero siano stati tra i peggiori. A me pare di no, eccetto Milito.
Ma forse sono prevenuto in senso positivo nei loro confronti.

Oppure il discorso è un altro e le cause della flessione della squadra sono più generali e complesse. Chissà!

L'allenatore

Uscendo da San Siro, pensavo con dispiacere all'inevitabile carico di critiche che si sarebbero abbattute sul nostro mister.
Il quale, come tutti coloro che sono nella sua posizione, ha delle responsabilità quando si perde e ha dei meriti quando si vince.

Immaginavo già tre livelli  di contestazione:

-       la squadra non ha un'idea di gioco
-   il mister non le ha dato un'impronta stabile, ma si è preoccupato solo di adeguarsi all'avversario
-       ha sbagliato formazione

Ebbene, io rispetto tutte le idee, ma le prima due mi sembrano fondate sulla disconoscenza e il travisamento della realtà.
Forse la terza può essere giustificata. A posteriori.

La prima critica è molto diffusa. Anche qualche amico del blog l'ha espressa esplicitamente e in modo legittimo (“Noi invece mai una manovra articolata, ogni singola azione frutto dell'estemporaneità e dell'improvvisazione”).
Ma credo che sia altrettanto legittimo non condividere tale analisi.

Confesso la mia ignoranza: quando un'azione non si conclude positivamente perché non riesce l'ultimo passaggio, io non so riconoscere se la non riuscita  è stato frutto dell'estemporaneità e dell' improvvisazione; oppure di un errore individuale.
Ieri ad esempio ho contato almeno 10 ultimi passaggi di Cassano non riusciti.
Una percentuale incredibile per lui.
Se tre di questi fossero riusciti, forse avremmo chiuso la partita e adesso faremmo altri discorsi.

Ieri ho pure notato un'inconsistenza assoluta di Milito e Palacio: anche questo frutto dell'estemporaneità della manovra?
Quando segnavano ripetutamente, la manovra era meno estemporanea?
O segnavano con prodezze individuali, alla Ibra o alla Messi, per intenderci?

Se gli avversari sono chiusi, se ti manca chi sa cercare di sfondare centralmente (Guaro), chi sa dialogare sullo stretto con le punte (Cou, Wes), non puoi che cercare la superiorità in fascia (di qui Cassano largo e Alvarez sulla fascia), ma se poi non hai gli attaccanti capaci di prenderne una di testa, la situazione si complica.

Sarò prevenuto (in senso filoStrama) sarà che conosco il suo modo di lavorare, ma questa tesi francamente (legittima, lo ripeto, forse anche giusta, chissà) a me pare davvero insostenibile

Anche il discorso sull'assenza di un'identità tattica, di un atteggiamento esclusivamente improntato alla volontà di sfruttare le debolezze dell'avversario, non mi convince.

Perché secondo me è fondato su un grande equivoco che consiste nello scambiare i numeri (che nel calcio sono sempre aleatori, perché è un gioco di movimento) con la ricerca di una disposizione tattica finalizzata  a fare la partita, che è cosa del tutto diversa.

Un giocatore può esprimersi in prevalenza dieci metri dietro o più avanti, più largo o più accentrato, ma l'impostazione di fondo è la stessa: coprire tutte le zone del campo in modo equilibrato.

Se giochi con la difesa a tre, un esterno deve essere pronto a scalare sulla linea dei difensori. Se giochi con una difesa a quattro, deve essere pronto ad avanzare: in fase difensiva avrai in entrambi i casi  4 giocatori; in fase di spinta avrai sempre un giocatore in più sulla fascia.

Zanetti ieri ha esemplificato anche visivamente questa situazione.
Lo osservavo attentamente ed ero incerto: ma l'Inter sta giocando con 3 difensori o con 4? L'ho chiesto anche a Gimon e a Carlo Pizzi, che sedevano accanto a me.
L'Inter ha diversi giocatori duttili, che possono spostarsi di qualche metro senza che gli automatismi di gioco ne risentano.

Sulla formazione: a posteriori si può concordare sul fatto che le scelte iniziali non siano state ottimali.
Soprattutto per quanto riguarda Alvarez, che, visto in campo, è apparso ancora più molle e meno reattivo del solito.

Ma vediamo un po': sui tre difensori penso non ci fossero dubbi;
sugli esterni, neppure: assente Naga c'erano solo Zano e Pereira. A meno che qualcuno non abbia il coraggio di rimpiangere Jona, dopo averlo a lungo insultato.
Gli attaccanti erano quei tre, senza alternative. Lo schieramento era un 343 che più spesso, per la “chiusura” dell'avversario diventava un 334 (o addirittura un 424 se Zano restava a protezione). Il pendolo era costituito proprio da Alvarez che giocava quasi sempre da quarto attaccante, sulla fascia sinistra, con Cassano a destra e gli altri due centrali.

L'idea era che qualche spunto vincente di Alvarez a sn o di Cassano a ds avrebbe potuto aprire la difesa e due attaccanti d'area avrebbero potuto sfruttare meglio la situazione.

La posizione di Zanetti era proprio quella equilibratrice: avanzando raramente e più spesso arretrando sulla linea difensiva, impediva che ci si offrisse troppo apertamente ai contropiede avversari (cioè creava equilibrio).
In questo Zano doveva essere supportato dal movimento e dalla grinta di Gargano e dal senso della posizione del Cuchu.
Purtroppo entrambi avevano problemi fisici, ma a priori per loro non esistevano alternative se non la carta Chivu, da giocare in situazioni di necessità.

Forse si poteva giocare dall'inizio la carta Chivu, schierando un 433 col rumeno davanti alla difesa anche per dare più tempestivo avvio all'azione e permettere a Cambiasso di dedicarsi maggiormente agli inserimenti.

Ma davanti avremmo continuato ad essere poco incisivi e dietro forse, con gli esterni obbligati a spingere per non abbandonare le fasce, avremmo rischiato di più.

Non ci sono controprove, anche  perché lo schieramento del secondo tempo è quello con cui abbiamo attaccato di più, ma anche subito il gol dello svantaggio.

L'avevo detto a Carlo e Gimon a inizio secondo tempo: ora faremo 15-20 minuti di grande pressione.
Se non troviamo il gol, ci scopriamo e lo prendiamo noi in contropiede.
Gimon scaramanticamente ha fatto le corna, ma la profezia era davvero facile.
E' successo quest'anno con la difesa a 3 e quella a 4, col centrocampo comunque assortito, ecc.

Insomma, il mio parere da profano non muta: si, avremo bisogno di una transizione difensiva più rapida (cioè di un regista), ma soprattutto abbiamo bisogno di attaccanti capaci di creare il gol senza costringere la squadra a perdere equilibrio.

Quando i tre davanti sono al 100%, a fatica possono bastare; se sono palesemente in flessione, siamo nei guai.

Per questo non credo che sia stata sbagliata la formazione iniziale, anche perché le alternative erano davvero ridotte all'osso.

ORA PERO' ripartiamo da qui.
Niente è compromesso come niente era conquistato prima di Inter-Genoa. 

Cerchiamo di ritrovare la miglior condizione, recuperiamo alcuni uomini importanti, magari mettiamo qualche nuovo tassello e poi giochiamocela.

Tutti uniti, senza deliri dopo una vittoria e senza autoflagellazioni dopo un risultato negativo.
Sosteniamo la squadra e il mister, che è bravissimo e sa davvero il fatto suo.

Le sentenze spariamole alla fine, quando avremo conseguito l'obiettivo o saremo rimasti dolorosamente a terra.

Le pagelle

Handa: qualcuno ha visto una sua responsabilità sul gol. Io no.
Sono convinto che Immobile abbia anticipato l'azione, calciando con la punta e prendendolo in contro tempo. Certo, se fosse stato dieci centimetri più basso forse sarebbe si sarebbe abbassato una frazione di secondo prima, ma come si fa... 6

Rano: prima del gol subito dicevo ai miei due compagni di merende (nerazzurre): vedendo oggi questo splendido giocatore, chi direbbe che è lo stesso dello scorso anno?  Poi il patatrac. E non il primo. Anche a Roma si era fatto uccellare. Però... il buco si è creato a metà campo, prima  lui aveva  vinto molti duelli uno contro uno, ma forse nessuno può vincerli tutti. L'uno contro uno deve essere un'eccezione, non la regola. 7-
Samuel: inutile negare che non è più quello delle migliori stagioni. Però il suo lo fa sempre e in questa squadra è indispensabile. 6
Juan: sostituito non per demeriti, ma per provare a rendere più rapida la transizione e nello stesso tempo garantire, con Chivu davanti alla difesa, maggior copertura per le avanzate del Cuchu. 6+

Zanetti: sarò considerato un suo fan acritico, ma io non l'ho visto male come altri: ha salvato persino una palla gol con un intervento di testa... No, secondo me ha fatto abbastanza bene nell'arco dei '90, ma non c'era a proteggere Rano nell'azione del gol. Questo gli toglie qualcosa nella valutazione 6-

Pereira: così così nella frazione di primo tempo. Molto meglio nella ripresa, quando con la difesa a 4 (+ Chivu davanti ai centrali) lui ha avuto spazio per spingere partendo da dietro. Secondo tempo davvero incontenibile. Dicono che non sa mettere i cross: non è colpa sua se tutti gli attaccanti si fanno battere sull'anticipo e sull'elevazione. Magari con Falcao o Cavani qualcuno gli riusciva...7-

Gargano: una delle sue partite meno efficaci: sempre il solito movimento, sempre buoni recuperi  ma più errori del solito in fase di costruzione (mi sembra tra l'altro che lui abbia perso la palla da cui è scaturito il gol). La prestazione sarebbe da 5, ma gli do mezzo voto in più dopo aver saputo da Strama che è sceso in campo a viva forza, con una caviglia così. 5.5
Cambiasso: boh, anche qui sarò prevenuto, ma a me è sembrato uno dei più vivi in campo. Ha segnato, è andato al tiro più volte degli attaccanti, ha cercato di organizzare il gioco della squadra. Soprattutto è stato il più determinato nel non accettare la situazione negativa passivamente: è lui che dopo lo svantaggio ha suonato la carica per l'assalto finale. 6.5

Alvarez: prestazione deludente: lento, poco determinato, non mi è sembrato mai in partita. I fischi e gli insulti, al momento dell'uscita sono incommentabili.
Anche se ci sono alcuni che scambiando lo stadio (dove si va per aiutare a  vincere la propria squadra) con il teatro di varietà (dove si va per divertirsi) ritengono lecita questa manifestazione di dissenso, poiché hanno pagato.
Lecita sì, come è lecito che il famoso marito faccia dispetto alla moglie nel modo che sappiamo...5-
Palacio: non ha più la brillantezza di alcune settimane or sono. Ha commesso errori imperdonabili, sbagliato controlli fondamentali, non ha mai avuto uno spunto vincente. Il nostro futuro dipende in larga misura da lui come da Milito Cassano e persino Alvarez, se resterà. Conviene sostenerli e dar loro fiducia, che nel calcio è indispensabile per far bene, come sa, ad esempio,  un certo Biabiany oggi oggetto del desiderio di molti...5
Milito: spiace dirlo ma il Principe sembra non essere più la prima punta che ci ha guidato in tante meravigliose avventure. Non si produce più in uno spunto vincente e qualche volta sbaglia anche quello che i compagni gli procurano. Resta intelligente (suoi gli assist sul gol e sul quasi gol di Livaja, se non sbaglio). Ma in una partita tutta giocata in attacco, è davvero troppo poco. 5
Cassano: la prima partita insufficiente del genietto di Bari. Ha lottato e difeso palloni difficili, ma poi spesso ha mancato l'appoggio. Troppi passaggi che potevano essere illuminanti sono finiti sui piedi dei difensori. Secondo me sconta la mancanza di compagni con cui dialogare sullo stretto e in rapidità (loro). Non a caso fa coppia benissimo con Naga. E la farebbe con Wes, se non si pestassero i piedi. Il migliore comunque fra i 4 attaccanti visti. 5+

Chivu: non mi è dispiaciuto. Secondo me non è vero che ha solo sventagliato lungo. Certo, nel concitato finale si. Ma prima l'ho visto organizzare il gioco con discreto piede (anche se ha sempre il problema di girarsi sul sinistro, che a volte gli fa perdere il tempo). Piuttosto non ho presente dove fosse sull'azione del loro gol. Chi gioca lì deve anche proteggere i due difensori, soprattutto quando attacca un avversario solo. 6
Livaja: be' oggi linciarlo è la cosa più facile. E lo fanno magari gli stessi che vogliono lanciare più giovani.  Stento a capire se i giovani si vogliano lanciare o linciare. Forse è un problema di grafia. Molti osteggiano l'acquisto di una punta alternativa a Milito. Un giocatore medio, ma esperto, quel gol non lo avrebbe mai sbagliato. L'esperienza va fatta da tutti, anche Falcao non è nato “imparato”. O uno è un fenomeno, o è meglio che la faccia altrove e poi venga qui rodato. Strama, che apprezza Livaja, dice sempre che gli serve un vice Milito. Che il mister ci capisca qualcosa? 6 di stima e di speranza.

Strama: a posteriori ha sbagliato a schierare Alvarez, visto che stava giocando male. Ma a priori l'idea poteva essere efficace: con i quattro offensivi di maggior talento in campo subito, si poteva più facilmente, in linea teorica, ottenere il vantaggio per poi giocarci la partita in condizioni più favorevoli.
Azzeccate le sostituzioni (e comunque  non c'erano altri). 6.5 (mezzo voto in meno perché in fine non si è vinto.

Luciano


Nellafoto (© Alive) l'ultima fotografia che simboleggia il nostro 2012, nel bene e nel male.


43 commenti:

lucone ha detto...

ho visto la partita come te, Luciano.

Mezzo voto in più a Gargano per il suo sacrificio e mezzo a Chivu che non ha preso il gioco in mano come mi sarei aspettato

MarcoB ha detto...

Come ho già scritto precedentemente, anche nel calcio, come quasi in tutto il resto della vita, la differenza tra un esito positivo o negativo è il risultato della qualità che si riesce a mettere in gioco.

L'Inter di qualità, intesa come visione di gioco, velocità nelle giocate, percentuali alte di riuscita delle stesse e brillantezza ne ha poca dietro e in mezzo ma tantissima davanti.

L'equilibrio sta proprio nel difendere la nostra porta e permettere ai tre davanti (nella maggioranza delle partite) o nel "sistema" di gioco d'attacco, di creare, attraverso la qualità indiscussa degli uomini in campo, azioni pericolose che si concludano con il gol.

Da qualche partita a questa parte, quasi sempre per errori esclusivamente individuali e banali, i tre davanti sbagliano quello che precedentemente hanno raramente sbagliato. E da lì ne conseguono risultati molto meno positivi.

Un chiaro esempio quello citato da Luciano sul numero impressionante di passaggi sbagliati da Cassano in ogni zona del campo ma anche (di veltroniana memoria): se Palacio si trova per tre volte solo davanti al portiere e nel primo caso non riesce a stoppare la palla di petto, nel secondo si allarga troppo sulla sinistra compromettendo la propria azione e nel terzo tira alto, viene complicato mettersi a parlare di schemi, moduli, movimenti. Le azioni pericolose si sono create, non si è però arrivati al gol per errori da imputare al singolo che si trova a concludere l'azione.

Se messi avesse la percentuale realizzativa dell'ultimo Palacio, dove sarebbe il Barcellona?

Molto spesso sono i singoli che fanno la fortuna di un modulo e di un allenatore (poi capita anche che Lamela sembri un fenomeno giocando la fase d'attacco organizzata da Zeman, ma io non farei cambio tra il nostro e l'allenatore boemeo).

luciano ha detto...

I tre davanti hanno qualità ma non sono bene assortiti: manca lo sfondatore (e a voler guardare anche quello che spacca sullo scatto).
Per fare un discorso da bar io a suo tempo ho detto che avrei preso Lamela e non Alvarez e lo ripeto ora. Anche se Alvarez era la prima scelta anche della Roma che poi ha ripiegato sull'altro.
Tra Strama e Zeman, anch'io tutta la vita Strama.

MarcoB ha detto...

Ma il Lamela di oggi, che è parente strettissimo di quello inconcludente dello scorso anno, dove giocherebbe nell'Inter? Al posto di chi? E con che risultati dovendo quasi sempre partire da fermo e non lanciato verso la porta come avviene nella Roma?

Alvarez, al di là delle oggettive difficoltà, per tipologia di giocatore, sarebbe più funzionale a questa rosa.
Lamela, insieme ad un'altra ala, completerebbero al meglio questa rosa per quanto riguarda l'attacco.

Sul centravanti di sfondamento: il milan ne è la riprova, sono la foglia di fico delle rose mediocri, degli allenatori con poche idee e dell'assenza di gioco.
Se ne può fare a meno, e i nostri tre davanti l'hanno ampiamente dimostrato quando erano in forma, e attualmente anche il centravanti sopracitato starebbe anche lui fuori forma (o magari a riempire l'infermeria per la tipologia di stagione che questa squadra sta affontando).

Anche ieri invece ho guardato con attenzione la partita di Mattia Destro e, pur essendo entrato a partita ormai ben conclusa a favore della roma, mi hanno impressionato la difficoltà con la quale si è reso utile, la quasi totalità di scelte sbagliate nello svolgere gli schemi d'attacco, la poca intesa col resto dei giocatori.
Per la sua prestazione ci sono tutta una serie di attenuanti, certo che Zeman continua a preferirgli chiunque e lo utilizza proprio quando non ha nessun'altro. Una vera sorpresa negativa. Spero momentanea.

Giuseppe ha detto...

Magari la Roma si stufa di Destro e ce lo vende :-)

luciano ha detto...

Be' se con una foglia di fico arrivo una volta primo e una secondo (con campionato rubato nello scontro diretto), datemi subito la foglia di fico.
Anche una ...foglietta, come Destro

Unknown ha detto...

Buon giorno.
Volevo augurare a tutti gli amici del blog un sereno Natale, da trascorrere in compagnia delle persone più care. Oggi per i Bando sarà giorno dell'ultima fatica, prima di un breve ma credo meritato periodo di riposo: bisogna infatti preparare la lasagna e tutta la formazione e' quasi pronta per scendere in campo. Mamma Bando alla sfoglia e alla besciamella, Bando sr e Bando sr sr (il nonno.....) al ragù e all'assemblaggio.
Bando e Bando jr come (quasi) sempre, imprendibili sulle corsie laterali, impegnati in improbabili assaggi dei manicaretti in fase di definizione oppure nella corsa verso l'ultimo acquisto.
Insomma la partita più impegnativa dell'anno sta per cominciare: auguri quindi a tutti e Buon Natale.
Bando sr

Cisco ha detto...

Auguri rossoneri da parte mia a voi cugini interisti, sperando possiate godervi le mangiate e qualche giorno di serenità (cosa sempre più rara)!

In ottica 2013, speriamo si risalga la china. Soprattutto umanamente.
E magari calcisticamente,
con un anno con meno tinte bianconere e più rossoneroazzurre.

Spero anche che i nostri giovani possano nel 2013 continuare il loro percorso di crescita, evitando gli infortuni ma non le sconfitte, che fanno sempre bene.

Proposito per il 2013: riuscire finalmente a conoscere qualcuno di voi!

Un abbraccio a tutti!

olag ha detto...

Mai come quest'anno,un solo,grande augurio per il Natale e Nuovo Anno: serenità in quantità industriale, ne abbiamo tutti bisogno.
Buone feste, a tutti gli amici.

veleno ha detto...

La delusione non ci faccia dimenticare QUALE squadra noi amiamo, e quale spazio nell'universo sportivo nazionale e mondiale ad essa e a chi la presiede, competa di diritto, al di là delle anguste contingenze del momento.
Faccio i miei migliori AUGURI DI BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO a Luciano, Gimon e a tutti gli amici di questo blog.
Veleno.

MICHI ha detto...



un augurio di buon natale e di buone feste a tutti gli amici di questo splendido blog.

Earl ha detto...

Un sincero augurio di buon natale a tutti.

surf74 ha detto...

Auguri di buon Natale a tutti gli amici del Blog.
Surf

FRA ha detto...

auguri di buon natale a tutti...FRA

Daniele ha detto...

Auguri a tutti ragazzi e sempre forza INTER!!

Amstaf ha detto...

Passiamo bene le Feste, auguroni a tutti, che dopo si darà battaglia...

Giuseppe ha detto...

Auguroni a tutti di sereno Natale, nerazzurro e non...

Gimon24 ha detto...

Auguri a tutti gli amici del blog di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Un augurio speciale a Veleno di QCI, un finissimo narratore e un poeta al servizio (anche) dell'Inter.

Lettore ha detto...

Volevo scrivere due righe sulla partita, ma non vorrei rovinare il clima natalizio. :)

Buon Natale.

luciano ha detto...

A tutti gli interisti, del blog e non, va il mio più sincero augurio per un Natale felice e per un anno nuovo ricco di soddisfazioni, anche calcistiche, perché in fondo ce le meriteremmo.
Al direttore l'augurio di riuscire in uno o due di quei colpi (tipo Juan Guarin, Pereira, Handa, ecc) che poi vengono regolarmente attribuiti al caso, o ad altri misteriosi operatori)
A Strama l'augurio di continuare a vincere con le grandi, battendo però qualche volta anche le medie e piccole: se fa qualche punto in più che nel girone d'andata, sarei disposto a perdonargli di ...non aver dato all'Inter un'identità e un bel giuoco, eheheh
Ai nostri giovani di ritagliarsi un po' di spazio in prima squadra
Ai senatori di continuare così, visto che sono sempre indispensabili
A Cou di poter finalmente dimostrare fino in fondo il suo strapotere tecnico
Ai responsabili comunicazione di continuare sulla nuova strada intrapresa.
Al presidente di trovare tanti soci di minoranza finanziatori
A Inter campus, di continuare a emozionarci

luciano ha detto...

Lettore: scrivi, scrivi. Il confronto, quando chi si esprime ritiene di dire opinioni e non verità, e soprattutto non offende coloro per i quali dovrebbe tifare, è il sale di un blog

luciano ha detto...

Ancora una intervista di Paolillo sul FPF. Come era facilmente prevedibile, la normativa è piena di buchi e diverse squadre, come PSG e City, ci si sono infilate.
Ora Paolillo sostiene che verranno fatti adeguamenti per impedire che i furbi la spuntino. Vedremo. Intanto al PSG si prendono tutti i nostri obiettivi, sborsando cifre da extra terrestri.
Ma io dico: come fa il mondo del calcio, che dovrebbe pure essere in crisi, a proibire l'afflusso di denaro?
Come starebbe il Palermo senza i 46 milioni incassati per Pastore?
E a noi non ha fatto comodo che si siano presi Motta per una bella cifra? Magari si prendessero anche Wes, che è più forte di Pastore, per una cifra analoga..
Dovrebbero impedire i debiti, non i finanziamenti coperti, a fondo perduto

Amstaf ha detto...

Però, Luciano, se la regola è quella devono farla rispettare e non consentire raggiri; per esempio aiuti di stato arabi ma non europei, causa norme UE.
Oppure si cambi la regola.

luciano ha detto...

La regola fa acqua da tutte le parti, come era facilmente prevedibile. Come si fa, in un regime non socialista (e se lo dico io...) a proibire a un imprenditore di fare gli investimenti necessari per far decollare la sua azienda? Tutti parlano contro il "socialismo reale" e poi praticano interventi da farlo impallidire...
Ti immagini lo Stato Italiano dicesse: poiché molte aziende si indebitano e falliscono, impediamo per legge che chi ne apre o guida una possa fare investimenti, oltre una piccola cifra?

Amstaf ha detto...

Lo spirito, giusto o sbagliato che sia, è diverso, più vicino a leggi sulla concorrenza che agli esempi che fai.
Perché l'imprenditore fa gli investimenti che vuole, ma non COME vuole (almeno in teoria), se volesse assumere tutti i medici del mondo e fare i prezzi, beh giusto impedirlo.
Poi non si parla di investimenti, ma di perdite ripianate. Discutibile, con i "buchi", ma con una filosofia non socialista.

Unknown ha detto...

Ragazzi...a tutti Voi gli auguri più sinceri di Buone Feste e di un felice Anno Nuovo.....speremmm !!!!

dellas73 ha detto...

Auguri a tutti di un sereno Natale

AMALA ..........SEMPRE

LOTHAR10 ha detto...

Tanti cari auguri di buon natale

Narya ha detto...

Felice Natale Interisti
Pieno solo di cose belle perchè ce le meritiamo!Noi…:-)

AUGURI

I-Love-Inter ha detto...

tantissimi auguri di buon natale a tutti!

Avvocheto ha detto...

Auguri a tutti gli utenti di questo meraviglioso sito!

Matteo ha detto...

Auguri a tutti fratelli nerazzurri!

Everybody Hertz ha detto...

Auguri alla grande famiglia di Interista Sempre!

AL82

Des ha detto...

Buon Natale a tutti!

Rob ha detto...

Interessante l'intervista rilasciata dal Casi a una testata danese sull'intenzione di acquistare altri talenti locali (in particolare mi ha colpito che si parli di Mikkel Jensen, ala sinistra dal passo fulminante), in cui dice tra l'altro che la rete di osservatori nell'area scandinava è sempre più folta perchè i giocatori scandinavi sono prendibili a prezzi umani e garantiscono un buon avvenire.

Nel frattempo, buone feste a tutti!

luciano ha detto...

La cosa peggiore dell'intervista di Splendly è il titolo: per il resto lui dice cose sensate e anche positive verso l'Inter (vedi per esmepio la forza della primavera, il livello di professionalità in chi sta attorno alla squadra, il ruolo straordinario di Zanetti). Anche la critca all'Inter è comprensibile: lui non ha accettato di rinnovare e l'Inter l'ha messo fuori rosa. Come fa con Wes e come fa la Lazio con Diakité. Solo che per la lazio non si parla di mobbing.
L'unica cosa stonata è quando dice che l'Inter ha preferito mandare in prima squadra un italiano che era la terza scelta. Chi sarebbe? Bianchetti? Splendly dimentica che finché Bianco non si è infortunato, lui gli faceva da riserva.
Ma insomma, un po' di risentimento è comprensibile.

Gianpaolo ha detto...

Partitone di Santon contro lo United, ancora non comprendo perchè gli hanno preferito Jonathan

luciano ha detto...

Davide fa sempre partitone contro lo United

luciano ha detto...

Ma se ci serve un esterno non potremmo provare, magari in prestito, con Siligardi?

Daniele ha detto...

Io lo dicevo che questo Siligardi sfondava, ogni volta che gioca la palla allo stadio si ha come la sensazione che possa succedere qualunque cosa (quando vado a trovare i miei spesso vado a vedere il Livorno, squadra concreta e divertente).
Poi mi sbilancio e faccio altri due nomi, uno è Paulinho sempre dei labronici un vero leader d'attacco, maturità incredibile e doti tecniche mai fini a se stesse...l'altro è Saponara esterno destro d'attacco (ma anche di centrocampo) di proprietà dell'Empoli scattante agile e essenziale, cresciuto esponenzialmente in quest'ultima stagione.
Ecco su questi tre (e ci metterei anche Icardi della Sampdoria) scommetterei ad occhi chiusi....la mia raccomandazione invece è di lasciar perdere giocatori come Borriello, Floccari e Rocchi, acquisti forse utili ma che secondo me deprimono l'ambiente!!
p.s. sembra che il bruco Khrin stia schiudendo in una bella farfalla....l'importanza di avere pazienza con i giovani.

carlo ha detto...

Anche io adoro Siligardi: la classe non gli è mai mancata, ora sembra abbia acquisito la cattiveria e sicurezza giuste.
Sono felicissimi per khrin, ottimi giocatore e ragazzo stupendo.
Longo lo darei ancora in prestito.
Sarei anche felice del ritorno di Andreolli, per questioni affettive e tecniche.
Spero sempre anche in Santon , tra un paio di anni.

Giuseppe ha detto...

@Daniele: Saponara in realtà non è tutto di proprietà dell'Empoli, ma in compartecipazione col Parma. Magari è proprio lui il nome fatto a Luciano qualche giorno fa, ne sarei felice anche perché trattasi del miglior giocatore della serie B seppur 21enne.

Everybody Hertz ha detto...

È online un nuovo post leggero dedicato al calciomercato.

AL82