La stagione degli Allievi
Nazionali è stata fino a questo momento eccezionale, come mostrano le semplici cifre
che citeremo.
In campionato, la squadra ha
vinto il proprio girone, con 70 punti in 26 partite, lasciando la seconda, il
Milan, a sette punti.
Ha realizzato 61 gol (otto meno
del Milan), ma ne ha subiti solo 14, contro i 20 dei rossoneri.
In effetti i nostri “cugini di
campagna” (Arcore) sembrano avere un attacco leggermente più prolifico, ma la
nostra difesa come sempre con le squadre allenate da Cerrone, si è confermata
ermetica.
A dimostrazione della solidità
raggiunta dal gruppo, si deve constatare che in campionato non abbiamo mai
perso e le vittorie sono state 22 a fronte di 4 pareggi (tra l'altro uno,
quello in casa dei soliti noti, ricordiamo bene come è venuto).
Non ci sono dubbi che sulla carta
la nostra squadra affronta le finali con il favore del pronostico, anche se
questo di solito non porta bene.
Nelle fasi finali, con partite
ravvicinate e incontri ad eliminazione diretta, può bastare qualunque dettaglio
negativo (anche solo di tipo arbitrale, e in un girone con Milan e juve la cosa
è quasi inevitabile) per annullare e sovvertire i valori tecnici e agonistici.
Questo perché le distanze tra le
squadre di vertice col crescere dell'età tendono a ridursi.
Ogni partita costituisce un banco
di prova serio e mai scontato.
La conferma è data dalla storia dei nostri “scontri con
il Verona: lasciato in campionato a ben 44 punti di distacco (in 26 partite!),
sconfitto in casa sua per 4-2 e a Milano per 3-0, il Verona ci ha battuto (2-0,
l'unica nostra sconfitta stagionale, sino ad ora) al Torneo Beppe Viola di Arco
di Trento, che poi ha vinto.
Tra l'altro, tornando alle fasi
finali del campionato, siamo stati inseriti, come dicevamo, in un girone molto difficile: davvero per
andare avanti bisognerà non sbagliare nulla.
Un piccolo nostro vantaggio è
costituito dalla disponibilità di una rosa ampia e di ottima qualità: credo che solo 4 o 5 dei nostri
27 giocatori non sarebbero titolari in qualunque altra formazione di serie A.
Positivo è anche l'elemento
costituito dalla grande esperienza (spesso vincente) maturata dal nostro mister
in queste competizioni.
Cerrone saprà guidarci al meglio,
con l'attenzione maniacale ai dettagli che lo caratterizza, con l'esperienza
anche nel gestire la condizione atletica
e attraverso la conoscenza diretta di gran parte dei nostri avversari.
Sul piano dell'accortezza
tattica, poi, il mister non si può discutere.
Insomma, le condizioni per
coltivare un sogno, forse l'unico ancora raggiungibile da una nostra squadra in
questa stagione (a meno che i Giovanissimi Nazionali non compiano un mezzo
miracolo), ci sono tutte.
Forza ragazzi, non deludeteci!
Anche perché tutto quello di
buono e a volte di straordinario che avete fatto in questa stagione,
diventerebbe quasi inutile se al momento della verità non trovasse una
definitiva conferma e consacrazione.
La stagione dei singoli
I portieri
Costa: una stagione interlocutoria
per il forte portiere di Bassano che a mio parere non ha demeritato, ma non ha
neppure confermato in pieno le grandi aspettative degli anni precedenti (quando
aveva ricevuto anche convocazioni in nazionale). Davide ha notevoli mezzi
atletici e tecnici: ora se vuole arrivare deve metterci tutto il suo impegno.
Feleppa: stagione
positiva, che lo ha portato a concorrere seriamente con Costa per un posto da
titolare. Il portiere di Segrate è molto forte e reattivo tra i pali, ma a mio
parere ha margini di miglioramento sulle uscite alte. Comunque, entrambi i
portieri danno garanzie.
I difensori esterni
Bandini: Bando Jr. ha
disputato una stagione molto positiva. Grintoso e determinato, capace di
percorrere la fascia con continuità, Simone si è guadagnato il posto di
titolare, anche se in qualche partita
Yao ha giocato nel suo ruolo. Tecnicamente, Bando Jr. è buono, pur senza
avere il piede del più celebre fratello. Lui, poi, un titulo nazionale lo ha
già vinto, con i giovanissimi dilettanti.
Lomolino: ottima la
stagione di Matteo, che ha vissuto però una contraddizione. Titolare fisso in
squadra, è sopravanzato da Di Marco, di un anno più giovane, nella
considerazione dei tecnici azzurri.
Lomo ha
progressione, possiede un sinistro delizioso con il quale può dialogare sullo
stretto e anche andare al tiro.
Deve migliorare nella fase
difensiva, (soprattutto nel recupero dopo una proiezione dispendiosa) ma può
giocare anche da esterno alto in un centrocampo a quattro o a cinque.
Dimarco: stagione strepitosa. Con i suoi coetanei del
'97 (tra l'altro Dima è nato a
novembre), pur avendo giocato forse metà delle partite, quindi meno di 15, è il secondo miglior realizzatore, con nove
reti!
Passato da tempo agli Allievi
Nazionali, deve subire la concorrenza di Lomo
e Manolache, ma si è rifatto in modo strepitoso con la rappresentativa azzurra
U17, dove ha disputato da titolare tutta la fase finale ed è risultato uno dei
giocatori più interessanti del panorama europeo.
La sua progressione, il suo
sinistro preciso, morbido e devastante, incantano. All'Europeo U17 ha mostrato
di essere cresciuto moltissimo anche nella fase difensiva, avendo tra l'altro
marcato con efficacia Halilovic (definito da lui e da Bonazzoli “un altro
Messi”).
Ora non deve esaltarsi e
continuare a lavorare seriamente per limare i difetti residui.
Mapelli: abituato a
essere solo l'alternativa al titolare, Mape
ha lavorato seriamente, senza scoraggiarsi e senza inutili polemiche. Il lavoro
paga, perché il giocatore nelle non numerose occasioni che gli si sono
presentate, , ha mostrato sensibili progressi.
Il piede è sempre stato più che
discreto, ora si è rafforzato fisicamente e appare più solido e convincente
nella fase difensiva.
Se ci sarà bisogno di lui, lo
troveremo pronto.
Manolache: qualche
problemino per il giovane esterno mancino, che ha sofferto la concorrenza di Lomo e Dimarco. Alcuni malanni fisici e
qualche problemino disciplinare hanno
accresciuto le sue difficoltà, dalle quali si è ripreso comunque con
determinazione. Molto potente, abile nell'inserimento sulle palle alte, il
giocatore è sicuramente di livello, in categoria, ma come dicevo ha la sfortuna
di trovarsi a giocare in un ruolo inflazionato
I difensori centrali
Yao: l'ex parmense a me piace molto per la velocità,
l'eleganza, il colpo di testa, il contributo che sa dare nelle azioni offensive
su calci piazzati.
Può giocare in mezzo (meglio) ma
anche in fascia destra e proprio in questo ruolo, se non ricordo male, ha
disputato qualche spezzone di partita con la Primavera.
Diciamo che forse deve crescere
come continuità di rendimento e come
assiduità di concentrazione, ma ha le caratteristiche per fare bene, in
prospettiva
Sciacca: nazionale
under 17, titolare fisso nella rappresentativa, è stato indicato da Antognoni
come il nuovo Scirea.
In realtà, Giacomo è fortissimo
palla al piede, ha calma e sicurezza anche nelle situazioni difficili, ma
proprio questo eccesso di confidenza a volte lo porta a commettere errori.
Passo, tempi di intervento e
anticipo sono le sue doti migliori.
Non è altissimo come centrale e
mi piacerebbe in futuro vederlo vertice basso di un rombo di centro campo.
Ma forse la mia è un'idea da
dilettante.
Pinton: a me piace
moltissimo e francamente mi sono stupito che non sia stato convocato per le
finali dell’Europeo U17.
Giocatore atleticamente
importante, molto potente e abilissimo sulle palle alte, sia in fase difensiva
che in attacco, forte in marcatura e capace di giocare centrale di sinistra pur
essendo destro di piede, ha dato grande solidità al reparto.
Possiede grinta e concentrazione, è agonisticamente
impeccabile e si è inserito con naturalezza nel gruppo.
Simonato: chi legge i
miei report sa che si tratta di un mio pallino. Ragazzo straordinariamente
serio, posato tranquillo, in possesso di un sinistro che secondo me ha pochi
rivali fra i difensori centrali della sua fascia di età, Simo incontra qualche difficoltà per il momento ad affermarsi
compiutamente, perché ancora in fase di evoluzione atletica.
Chiaro che il mister gli
preferisca spesso difensori più pronti, ma a mio parere (e non solo mio,
sembra) vale la pena di aspettare questo
ragazzo dalle doti calcistiche e dall'equilibrio non comuni.
Bisceglia: Difensore
centrale che può anche fare la fascia destra, perché la sua fisicità debordante
gli consente di giocare sull'uomo, in marcatura arcigna, ma anche di spingere
sulla corsia laterale con progressione.
Purtroppo, per questo secondo ruolo è un pochino carente nell'ultimo passaggio
o nel cross.
Ma per la sua grinta, per la
determinazione, la capacità di contrasto risulta un elemento prezioso da utilizzare in alcune circostanze.
Del resto, da Bonucci a
Bianchetti, ne abbiamo visti tanti di difensori atletici e rocciosi che con il
tempo e il lavoro sono migliorati sul piano tecnico, arrivando a livelli
superiori al previsto.
I centrocampisti
Steffé: è un altro mio
pallino. Il centrocampista triestino si fa notare per ritmo, potenza,
intensità.
Forte nei contrasti, possiede una
buona tecnica e anche sagacia tattica.
Agli europei proprio un suo
inserimento intelligente, nella finale, ci ha portati vicinissimi alla
conquista del titolo continentale. Anche
contro il Milan, al termine di un doppio scambio e di una percussione personale,
Deme ha sfiorato il gol della
vittoria. Segna ancora abbastanza raramente in relazione alle sue potenzialità,
ma il contributo quantitativo e qualitativo che offre alla squadra è di
assoluto rilievo.
Merita una carriera ricca di
affermazioni. Intanto ci può aiutare a conseguirne una collettiva.
Palazzi: anche Pala è un mio pallino (ma quanti ne ho,
in questa squadra?). Tuttocampista di
grande rilievo, nel senso che in mezzo al campo sa fare tutto, possiede tecnica
sopraffina, visione di gioco, agonismo, continuità d’azione ed è anche forte
nel tiro da fuori.
Grande promessa tra gli
esordienti, si era un po’ perso per un ritardato sviluppo atletico, ma poi è
esploso nella scorsa stagione e ha raggiunto l’eccellenza in questa,
guadagnandosi il posto di leader nel centrocampo della nazionale e l’esordio in
Primavera.
È uno degli uomini chiave di
questa squadra e, se continuerà a crescere, lo sarà anche in ambiti ben più
importanti.
Russo: un po’ chiuso
in stagione dalla presenza dei nazionali Palazzi e Deme, quando si giocava con il 4231, e in concorrenza con Gaiola
per il terzo posto disponibile nel 433, il ragazzo di San Gennaro Vesuviano ha
un po’ sofferto all’inizio di stagione, ma poi è riuscito a trovare il suo
spazio e a rendersi prezioso.
Centrocampista di grande forza,
grintoso, tenace, in possesso di buone qualità tecniche e di un tiro da fuori
veramente folgorante, è uno di quelli che sarebbero titolari fissi e
imprescindibili in qualunque altra squadra. Qui si può considerare un titolare
aggiunto, ma il suo apporto risulterà comunque prezioso.
Gaiola: nei
giovanissimi l’ex padovano era considerato l’enfant prodige della squadra, per
la sua tecnica, l’eleganza impeccabile, la visione di gioco unite alla capacità
di coprire una vasta zona di campo.
L’anno successivo il salto di categoria,
direttamente negli allievi nazionali, con diverse presenze da titolare.
La sua crescita, soprattutto sul
piano atletico, non è stata così rapida come si pensava, ma le sue potenzialità
restano di primissimo livello.
Ben strutturato fisicamente, deve
forse potenziare la potenza muscolare e un po’ la determinazione agonistica e
la continuità di ritmo, per affermarsi alla grande anche in categorie molto impegnative.
Resta uno dei talenti da seguire
con maggior attenzione.
Giovanditti: rientrato dal prestito alla Pro Patria, il centrocampista di San Severo è
stato destinato inizialmente alla Berretti, dove si è disimpegnato con buoni
risultati, soprattutto considerando che giocava sotto età. Rientrato tra gli
Allievi, per completarne l’organico, quando è stato chiamato in causa ha dato
un contributo molto positivo, per solidità, applicazione e per le qualità
tecniche per nulla disprezzabili.
Anche lui, se verrà chiamato in
causa, dimostrerà come sempre affidabilità e rendimento.
Levacher: il giovane francesino
è una scoperta del Casi, che lo ha pescato lo scorso anno nelle
giovanili dilettantistiche del suo paese.
Esile e minuto, ha dimostrato
subito una grande tecnica, ma ovviamente ha incontrato all’inizio grande
difficoltà per adattarsi a un campionato dove fisicità, organizzazione tattica
e ritmo la fanno da padroni.
Il primo anno è stato
praticamente di studio e ha giocato solo alcune amichevoli.
Quest’anno è cominciata la sua
crescita in altezza ma deve ancora mettere chili e muscoli per poter aspirare a
un ruolo di primo piano. Sta acquisendo maggior sicurezza nei suoi mezzi e
oltre alla tecnica ora mostra visione di gioco e sa assumersi la responsabilità
di provare giocate importanti. È tra i meno pronti agonisticamente, ma non tra
quelli con minori prospettive.
Gli attaccanti esterni
Casale: Mattia è tra i
giocatori che hanno fatto registrare, nel tempo, i cambiamenti più vistosi. Da
ragazzino era una punta che faceva dell’agilità del dribbling in area e della
tecnica il suo punto di forza. La statura limitata era l’unico elemento che
induceva a sospendere il giudizio sulle sue possibilità future.
Poi, nei due anni che precedenti
questa stagione, la crescita impetuosa che ne ha mutato radicalmente le
caratteristiche tecniche e di impiego.
Oggi è un giocatore atleticamente
importante, dotato di forza e progressione, ma ha perso qualcosa in agilità, è
diventato un po’ più macchinoso.
Il suo spostamento in fascia,
dove può trovare maggiori spazi, è
venuto di conseguenza, anche se può ancora, all’occorrenza, giostrare da prima
punta.
In campionato, con sette reti, è
stato il terzo marcatore della squadra, pur essendosi in qualche partita
alternato con Lombardi o con qualche altro compagno. Resta un giocatore di
sicuro affidamento, per queste finali.
Golia: stagione in
chiaroscuro per il talentuosissimo attaccante di Trebisacce.
Nel girone di andata ha
trascinato si può dire la squadra, con prestazioni irresistibili, gol decisivi
e spunti inarrestabili. Poi, la flessione dovuta anche a qualche infortunio.
Ora sembra tornato in condizione ottimale e questo sarebbe importante, perché
Simone, al massimo delle sue possibilità, è in grado di mettere in difficoltà
qualunque difesa.
Può giocare da esterno, a
sinistra o anche a destra, e da trequartista: possiede infatti accelerazione,
dribbling controllo di palla e tiro.
Chi segue la squadra con
costanza, si aspetta molto da lui.
Lombardi: non una
grandissima stagione per l’ex parmense, che già lo scorso anno aveva militato
con nazionali e addirittura era a stato convocato in nazionale sotto età. In questo campionato invece le sue presenze
non sono state numerosissime, per vari motivi e comunque le prestazioni
raramente sono state all’altezza del grandi aspettative e potenzialità.
Geremy ha corsa, tiro e buon
controllo di palla, ma deve migliorare nella partecipazione alla manovra
collettiva e anche nella capacità di disimpegnarsi sul breve, mantenendo
lucidità.
È un talento e se la “testa” lo
aiuterà, potrà arrivare a risultati importanti.
Baldini: questo è un
giocatore di cui ti innamori (calcisticamente parlando) o non ti convince del
tutto. Almeno, tra noi tifosi si verifica questa diversità di posizioni. Dotato
di grande spunto e di un dribbling irresistibile, a mio parere ne abusa quando
gioca a centrocampo, dove il dribbling è quasi un rischio inutile e serve
velocizzare la manovra, giocando di prima o a due tocchi. In fascia invece
supera sempre l’uomo, creando superiorità numerica che poi non sempre sfritta
effettuando la giocata migliore.
Quest’anno il Cerro l’ha
impiegato quasi sempre in fascia e i risultati si sono visti. Forse, anche per
il suo gioco atleticamente dispendioso, non ha ancora l’autonomia per disputare
al massimo un intero incontro, o più incontri ravvicinati. Ma direi che sulle
fasce siamo copertissimi, con Casale, Lombardi, Golia, appunto Baldini e,
volendo, Maiorano.
Maiorano: trequartista o finto esterno, il giocatore
salernitano possiede un talento calcistico unico.
Certe sue giocate incantano,
anche per la semplicità con cui le realizza. Beppe, nel dribbling è fortissimo,
ha un buon tiro e ultimamente è molto cresciuto anche atleticamente.
Tatticamente si sforza di
interpretare al meglio anche la parte che gli è meno congeniale dei compiti
assegnatigli, cioè il lavoro di recupero per mantenere la compattezza di
squadra, e i risultati sono incoraggianti.
Resta un estroso, più che un
giocatore razionale, da “sistema”, ma è in continuo miglioramento e davvero
sarà interessante vedere a quale livello approderà.
Baone: autentico funambolo,
con la palla fra i piedi fa quello che vuole. Il problema è che non sempre
quello che vuole coincide con quello che dovrebbe…
Ha qualità, dunque, ma deve
imparare molto sul gioco di squadra, sui movimenti collettivi e poi deve
migliorare nel “vedere” la porta, cosa
che al momento gli è ostica.
Ha giocato poco e deve intendersi
più un investimento per il futuro che un giocatore affidabile subito, in una
squadra che abbia ambizioni assolute.
Le prime punte
Bonazzoli: Bona è Bona e
non ha bisogno di presentazioni.
Per chi non lo conosceva è la
rivelazione dell’annata, nell’Inter e in nazionale.
Con 15 reti (ricordo che gioca
sotto età) è il cannoniere della squadra, pur avendo mancato qualche presenza,
anche per le convocazioni nella selezione.
Fortissimo nei sedici metri, dove
risulta implacabile di testa come di piede (a proposito il suo sinistro
incanta, ma se capita segna pure col destro…), Bona ha un controllo di palla
eccezionale ed è capace di giocate improvvise e imprevedibili.
Fino a un anno fa sembrava un po’
deficitario sullo spunto breve, tanto che qualcuno tra di noi prevedeva un suo
arretramento dietro le punte: oggi tuttavia anche questa piccola lacuna è stata
colmata.
Personalmente l’ho seguito e “individuato” come potenziale grande
giocatore sin dai pulcini C e averne potuto seguire passo passo la crescita,
con la conferma delle previsioni iniziali, è una soddisfazione che chi non
segue le nostre giovanili non può immaginare.
Spero di non sbagliare, ma a me
sembra più forte di quanto fosse Destro in categoria. Ed è tutto dire…
Ponti: è la classica
prima punta, d’area, capace di giocare spalle alla porta e di far salire la
squadra.
Potentissimo, forte di testa e
dotato di un tiro violento e preciso non ha l’agilità per vincere dribbling di
destrezza, ma lanciato nello spazio risulta incontenibile.
È fondamentale per questa
squadra, pur risultando tecnicamente non ineccepibile.
D’altra parte, gli attaccanti di
questo tipo si completano più lentamente; come dimostrano, per ora a un altro
livello, gli esempi di Vieri o di Toni.
Ragionando da tifoso, l’avrei
portato agli Europei, come alternativa a Cerri, se quest’ultimo avesse avuto
necessità di un cambio.
Romney: sei reti
(alcune importanti, come nel derby) non sono poche per il centravanti arrivato
anche lui lo scorso anno da una squadra di dilettanti francese.
Non sono poche soprattutto se si
considera che non è stato titolare fisso e che il suo processo di integrazione
in un calcio più complesso di quello che conosceva è ancora agli inizi.
Dylan ha una potenza fisica
spaventosa, un tiro fortissimo e una
grande capacità di battersi nelle aree intasate.
Non sempre sceglie la giocata
migliore, ma questo è in parte comprensibile e tecnicamente presenta sicuri
margini di miglioramento.
Oggi lo si può considerare un
attaccante prezioso da avere in rosa, domani, potrebbe anche andare oltre le
previsioni del momento.
L’allenatore
Cerrone: il Cerro
ha una caratteristica che lo distingue tra tutti: vince sempre il suo
campionato e spesso prevale anche nelle finali nazionali.
È un vero “animale da punti”
efficace, sostanzioso, ma capace anche di organizzare un gioco che soddisfi gli
esteti più esigenti.
Fortissimo tatticamente, vede il
gioco e legge la partita come pochi. Sa creare e far crescere il gruppo ed è
attento anche alle problematiche individuali dei suoi calciatori, alternando
secondo le necessità comprensione e severità.
Avendo esperienza di queste
finali, anche se disputate con altre categorie, dovrebbe, insieme al preparatore,
aver presentato una squadra in ottime condizioni.
Ci aspettiamo molto da lui e dal
suo gruppo e chissà che, se i risultati saranno quelli sperati, per il nostro
mister non ci siano poi piacevoli novità…
Luciano Da Vite
Nella foto, Federico Bonazzoli, grandissimo talento e bomber degli Allievi
A, indica la strada.
Oggi cominciano le fasi finali del campionato, si gioca contro il Genoa.
Poi, ci saranno Milan e juve.
Girone molto difficile, ma la squadra nerazzurra è forte e ha un eccellente
allenatore, Salvatore Cerrone.
Può e deve fare bene.
Vincere, come sempre, dipenderà (anche) dai dettagli. Speriamo solo di campo e
non extra-calcistici... con certe rivali, infatti, non si può mai sapere.
442 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 401 – 442 di 442 Nuovi› Più recenti»@Nabucco
@Luiciano
Ma quanto siete seri!!!
Io non vengo mica su questo blog per lavorare, vengo per rilassarmi, la formazione postata scherzosamente è una formazione di giocatori che hanno vestito o vestono la maglia azzurra, oh ma mi lasciate ridere ogni tanto o bisogna sempre essere seri e rigorosi?!
maglia nerazzurra ovviamente :D *
@Giuseppe:
Lo scambio con Kolarov si potrebbe pure evitare, anche perché in chiave difensiva e forse anche come combattività non credo che il serbo sia meglio. L'ho inserito perché é un nome che circola e perché, così come Isla potrebbe fare anche l'interno di centrocampo e darebbe una soluzione in più qualora Duncan e Obi non facessero parte della rosa dell'anno prossimo.
Come dice @battaglia un paio di commenti sopra la fisicità conta. Trovato l'equilibrio quello è un centrocampo che abbina muscoli, idee e gol, cosa che non guasta mai.
Pasa potrebbe rimanere perché é in età primavera, è mancino e a fine campionato ha giocato in una 3. Arrivasse Rojo, il discorso cambierebbe.
Schelotto per Gila potrebbe concludersi. Jona, Alvarez e Silvestre un po' di mercato, magari di nicchia, ce l'hanno, per lo meno in Sudamerica. Dici che 10 mln (li ho deprezzati tanto) non li recuperi?
AL82
@Karlito:
Ho visto moduli strani ma quell'undici non riesco proprio a figurarmelo. Cose che nemmeno Bielsa riuscirebbe a mettere in pratica. Con quella difesa poco dinamica lì, poi...
Piuttosto che Bonucci con le stelle rasate in testa mi tengo pure Silvestre :-)
AL82
eheh AL, non c'è dubbio, mi è piaciuto il riferimento a Bielsa :D. Tuttavia preferisco Bonucci a SIlvestre, anche se non l'ho ancora visto con le stelle in testa, probabilmente in questo caso cambierei idea. Aldilà del fatto che si sia sporcato di bianconero ovviamente, ma questo vale anche per Pirlo
intanto come previsto l'operazione isla diventa impossibile da fare...
9.4 la metà pagata dai gobbi
quinquennale era il contratto per isla (ho indagato :-D )
1.8 la parte ammortizzata
7.6 la parte a bilancio gobbo..
da qui la richiesta di 7.5... non vogliono fare minus (come tutti aggiungerei)... ma noi quando cappelliamo l'acquisto (spesso) la minus a bilancio la mettiamo (con branca specializzato a vendere poi...)
mi auguro che non si ceda... anche perchè i 9.4 da dare all'udinese poi ci son sempre...
prendiamo sto basta e facciamocelo bastare, prima che venga in mente di dargli per davvero bardi o duncan...
E infatti Pap. Preferisco per questo basta a Isla.
Poi no vorrei (se i soldi fossero miei direi "non voglio") cedere neppure la comproprietà se non con riscatto fissato e a nostro favore, oltre che a squadre non nemiche (amiche non ne abbiamo) di Bardi, Duncan, Longo, Benassi e Garri.
Altri cinque o sei li cederei solo in comproprietà, anche libera.
........bardi
..x-ranocchia - jj - x
kovacic - duncan - obi
..longo - icardi - livaja
a disposizione: bianchetti, spendly, pasa , 'mbaye...forse laxalt ...forse crisetig...forse tassi...
a parte il "vecchio" ranocchia, questa è un'under 23 di giocatori in nostro possesso che se giocasse gli europei under21 attuali...se li andrebbe a giocare in maniera dignitosa...
ho elencato solo quelli che, ad oggi, sembrano avere le caratteristiche per poter stare nella rosa dell'inter...
a mio modesto e dilettantistico modo di vedere questi 13 (forse 16) giocatori, ai quali va aggiunto pure botta, DEVONO costituire la base SOLIDA nella quale integrare i nuovi acquisti dei prossimi 2/3 anni ...questo compreso...
cavoli ho dimenticato benassi...
il DT dello shaktar dice che paulinho ha firmato un precontratto con l'inter...
mah...
Anche Lucas aveva firmato un precontratto . E probabilmente anche sanchez. Poi i precontratti hanno una scadenza. Se non trovi i soldi in tempo e arriva uno che offre di più, il giocatore lo perdi.temo che finirà così.
I giocatori che indichi potranno fra 2-3 anni costituire l'ossatura di un'Inter più forte. Bisogna solo inserirli a tempo debito, uno per volta e supportati da compagni di grande esperienza.
cmq, per il momento l'Inter ritiene incedibili (a livello di cartellino totale) Bardi, Duncan e Mbaye. soprattutto alla juve.
quindi non è ancora il caso di suicidarsi.
@Al (364)
Valagussa,oltretutto, per quattro anni nelle nostre giovanili( tre anni da pulcino e uno da esordiente.
@Olag:
Non lo sapevo.
L'anno scorso avevo pronosticato il salto di categoria di Favalli della Cremonese, finito poi al Cesena dove però ha avuto poca fortuna.
Quest'anno oltre a Valagussa, dico Maltese del Viareggio e Baraye del Lumezzane.
AL82
Si, Al,,era un terzino destro con una facilità di corsa impressionante, per l'età .Poi negli anni al Legnano, Pro Sesto e Monza si è' evoluto,in centrocampista, buon fisico, abile sulle palle alte, piede discreto e sopratutto tanta voglia.
Penso che Luciano lo ricordi, nella covata dei 93.
@Chris, per ogni evenienza io sono già a cavalcioni sul davanzale. Ma mi sento ottimista, sono certo che non sarò costratto al grande salto, credo che Moratti abbia la nausea di vedere campioni che passano dall'Inter per esplodere in rossonero., figuriamoci in bianconero dove già scoccia vedere giocare Bonucci e Pirlo. Non oso immaginare come la rpenderei vedendoci anche Duncam e Bardi, no è impossibile.
@ Karlito
ne approfitto per parlare di Bonucci. io sinceramente non lo rimpiango per nulla, mediocre difensore, che con Conte ha fatto bene solo grazie alla solidità difensiva che Conte ha dato alla sua squadra. niente di che.
Chris, però quarda che a un difensore cosa si può chiedere di più che contribuire alla solidità difensiva della sua squadra?
Anch'io non sono certo un fan di Bonucci, però a volte ho l'impressione che si valutino troppo gli aspetti stilistici e troppo poco la solidità e la sostanza, che possono anche non essere "belle"
Di ritorno da uno degli ultimissimi allenamenti dei giovanissimi. Che dire? il gruppo lavora con impegno, sotto un sole sfibrante. Staremo a vedere.
oggi si sono provati degli schemi: interessantissimi, ma non sono mai riusciti sebbene non ci fossero avversari a ostacolare...
Va be', è normale. Basterebbe che in una partita importante ne riuscisse uno (con gol conseguente...).
Possibilmente nostro.
Scherzo eh, mi ha contagiato karlito.
A proposito, ho mandato il post sugli allievi regoionali
@paolo grasso: speriamo davvero sia solo frutto della fantasia dei giornalisti.
Io insisto: ma perchè l'esterno destro non andiamo a prenderlo all'estero?
Secondo voi da una ipotetica cessione di Donati potremmo ricavare 3/4 insperati milioni?
be' prima dobbiamo spendere per riscattarlo. Poi comunque un utile di quel livello penso si possa ottenere. Ma solo se lo cedessimo all'estero, dove magari se a uno serve non pensa di prenderci per il collo
Si, Luciano, infatti ho fatto quella domanda tenendo conto dei presunti interessamenti di Schalke e Bayer Leverkusen.
Spero che l'interesse per Isla scemi anche perché davvero non capirei il senso di spendere 6-7 milioni di euro per la comproprietà di un terzino, in un momento in cui si pensa di vendere Guarin per fare cassa.
@Luciano
eheh è un contagio che diffondo volentieri
Be' Giuseppe, le cose non si dovrebbero stravolgere per fini polemici. Neppure io voglio Isla, men che mai dando soldi o giocatori ai ladri.
Però non si può dire un terzino. Fai come Pap che tutti quelli che non gli piacciono sono terzini.Isla sarebbe un esterno che difende e attacca: occorrendo anche un mediano.
Sempre a proposito di scherzi: qualcuno mi sa spiegare la motivazione psicologica inconscia per cui anziché Pap scrivo sempre Papa e poi mi devo correggere? forse ha a che fare con la mia avversione nei confronti dell'istituzione Chiesa?
Rigore pro Empoli ed espulsione di Saporetti, chiaramente fanno di tutto per mandare il Milan in Finale.
Nel primo tempo mano empolese e rigore non dato, chiaramente per favorirci.
no
il suo subconscio sa che ho ragione, e pur criticandomi apertamente mi elevi al rango di colui la cui parola non può essere messa in discussione :-D
P.S. a margine... direi che sull'extra calcio la pensano in modi molto simili
p.s.2 isla è un terzino... che poi glia bbian fatto fare anche l'interno ok... ma resta un terzino...e sarebbe anche meglio restasse dai gobbi ...
Una curiosità che rivolgo a tutti. Cosa ne pensate del modulo 3-6-1? Quali vantaggi e svantaggi comporta? utilizzando la rosa dell'Inter come lo vedreste?
E' sempre un giochino eh
Luciano, faccio un esempio: con Ranocchia alla juve e Bonucci da noi quest'anno, Ranocchia avrebbe fatto una grande stagione, e Bonucci avrebbe fatto schifo.
il sistema difensivo di Conte ha contribuito a far brillare Bonucci (in generale, perchè poi tra i tre dietro era lui quello che sbagliava di più singolarmente), il nostro invece ha contribuito a far schifare Ranocchia.
Karlito: sono un grande cultore del 361.Se lo avessimo applicato quest'anno Strama sarebbe ancora il nostro mister.
Meglio ancora, per me, il 541.
Conta vincere, non fare divertire (gli avversari).
Cisco: spero che gli arbitri tengano duro: non meritavate di vincere e siete arrivati sin lì per errori decisivi e voluti da parte degli arbitri.
Allo stesso modo dico chiaramente che tra i giovanissimi meritereste di vincere voi.
E noi di arrivare secondi.
juve-parma ai supplementari, entrambi in 10, tripletta di Cerri e parma che si è appena portato sul 3-4.
milan-empoli 1-1 e supplementari.
AL82
2 traverse, 2 miracoli di Biggeri, merita sicuramente l'Empoli!
Finale allievi Parma Empoli
Bando st
Siete incontentabili: gli aiuti non vi bastano mai. Non dovevate neppure essere lì....
grande Empoli.
Ricordo che tempo fa avevo chiesto a Deme chi fosse la rivale più pericolosa. lui mi ha detto: il Parma, poi l'Empoli
Juve in inferiorità numerica per 60' e Milan per 55'...Luciano mi sa che più che favorire le altre due, volevano sfavorire voi... :)))
Des, commento leale, il tuo.
Resta il fatto che voi lì non dovevate esserci. Onestamente. Come onestamente siete i più forti tra i giovanissimi.
Poi consentimi una battuta: vi serve d'esempio: controllare gli arbitri non basta. occorre arruolare anche ...il portiere avversario
Ciao a tutti!
Online il nuovo post di Luciano sulla stagione delle varie squadre giovanili.
Stasera tocca agli Allievi Regionali o Allievi B.
PS. mi "spiace" per il Milan e per la juve. Un po' come quando perde la Errani... mi spiace molto! :-P
Cisco e Des... si scherza, ovviamente!
Che hai contro Sarita? :p
Vabbè ci sta, è la rivalità...quando si esce da un torneo del genere la prima "preoccupazione" è che poi non vinca una rivale...
A prescindere dagli arbitri, gli episodi etc etc che non posso conoscere mi spiace per i ragazzi perché a leggere la cronaca probabilmente meritavano e dall'altra parte non c'è una squadra insuperabile...
Ora si tifa perchè non vinca Lucarelli :p
Des, non so, fai tu... la Errani ha affermato tempo fa, pubblicamente, di essere tifosa e simpatizzante SIA del Milan, SIA della juve... e comunque di odiare l'Inter!
Insomma, mi sembra sufficiente per non dispiacermi affatto quando perde o viene presa a pallate da Serena Williams, ad esempio... :-D
Non lo sapevo, devo rivalutarla a questo punto... :)))
Posta un commento