Un’altra nostra squadra giovanile ha concluso con un
insuccesso inaspettato una stagione per molti aspetti esaltante.
Parlo dei fratelli minori degli Allievi Nazionali,
cioè dei nostri ’97.
Partiti con diverse difficoltà da affrontare, i
ragazzi di mister Corti nonostante le continue, rovinose, assenze (come
vedremo), hanno via via trovato un assetto che, in virtù anche del buon livello complessivo di quasi tutti i
componenti la rosa, ha consentito loro di realizzare un percorso che alla fine
si sarebbe rivelato di grande spessore.
Hanno perso due sole partite, alla seconda giornata
e poi a novembre.
In seguito, la loro progressione non ha avuto sosta,
tanto che al termine del campionato il vantaggio sulla seconda era di una ventina
di punti (inflitti tra l’altro ai rossoneri di Arcore, mentre l’Atalanta è
finita ancora più lontana).
Un trionfo, solo attenuato dal fatto che forse Milan
e Atalanta hanno aggregato ai ‘96 qualche giocatore in più.
Ma la situazione è stata compensata ampiamente dagli
infortuni prolungati e in serie, sopportati dal nostro gruppo (anche qui è
evidente la responsabilità di Zanetti e Cambiasso, di Combi e Branca).
Ha cominciato Samu Appiah, la principale punta,
della squadra dopo la promozione di Bonazzoli negli Allievi A.
Infortunatosi lo scorso inverno, il ghanese, dopo
aver saltato le finali nazionali, ha dovuto procrastinare di alcuni mesi il suo
reinserimento, poi avvenuto piuttosto bene, se si considera che con 18 gol è
risultato il capocannoniere della squadra.
In mezzo sono state numerosissime le partite in cui
abbiamo dovuto fare a meno, contemporaneamente di tutti i centrali (Della
Giovanna, che in pratica ha perso la stagione; Bernardi, pochissime presenze;
Sgarbi, fuori per mesi e anche attualmente; Arcuri, infortunatosi in estate e
rientrato da pochissimo), nonché dell’esterno basso Cotali , fermatosi pure in
estate e rientrato dopo la fine del campionato
Se si considera Dimarco, passato con i Nazionali da
qualche mese, è una difesa quasi smantellata.
Eppure risulta anche la difesa meno battuta, con 19
gol subiti, sette meno della Cremonese e della “squadra ufficiosa” dell’AIA.
Merito del sistema di gioco imposto dal mister, dei
pochissimi difensori rimasti e del sacrificio di qualche centrocampista
(segnatamente De Micheli) adattatosi al ruolo di difensore, peraltro sguarnendo
un centrocampo non foltissimo.
Il quale centrocampo ha avuto anche lui i suoi guai,
per i ricorrenti infortuni di Brambilla, Panatti e Scienza.
Un po’ meglio le cose sono andate, dal punto di
vista numerico, in avanti dove, dopo il rientro di Samu, gli infortuni ci sono
stati, ma si possono considerare nella norma.
È significativo comunque il fatto che dopo Appiah,
il miglior marcatore sia stato il terzino Dimarco, con nove reti.
Gli altri attaccanti hanno fatto molto movimento, ma
soprattutto hanno favorito l’inserimento dei centrocampisti, tutti dotati di
tecnica e tiro anche da fuori.
Insomma, una squadra ben assemblata, forte, che
promette situazioni interessanti per il prossimo campionato, quando riavrà
Bonazzoli, Di Marco e Piacentini, tutti nazionali di categoria e potrà contare
su alcuni rinforzi già contrattualizzati
Penso soprattutto al portiere Radu, all’esterno
basso Sobacchi, al centrocampista Matulevicius, all’esterno offensivo Delgado e al
trequartista Pau de la Fuente.
Miangue e Popa, se arriveranno, penso invece che
saranno destinati alla Primavera, mentre Cissè credo avrà ancora problemi di
tesseramento.
Le
aspettative per la prossima stagione,
che come si sa è decisiva per le sorti del gruppo, in generale, e per chiarire
le reali prospettive dei singoli, sono dunque interessanti.
A
prescindere dai miglioramenti altrui, a livello di Allievi Nazionali saremo
ancora competitivi, anche se alcuni dei nuovi avranno il non facile compito di
ambientarsi e farsi preferire agli attuali titolari
La stagione dei singoli
I portieri:
sono
sempre un po’ in difficoltà a valutare i portieri, per i quali serve un
“occhio” particolare, (non a caso è l’unico ruolo che prevede un allenatore
specifico). Comunque, la stagione
dei nostri è stata senza dubbio positiva, nell’insieme.
Di Gregorio: elemento di grande potenzialità (all’Inter
credono molto in lui), reattivo ed esplosivo tra i pali: trarrà sicuramente
vantaggio dall’accresciuta concorrenza.
Bourmila: il ragazzo di origine marocchina si è
alternato con Di Gregorio nella difesa della nostra rete con buoni risultati.
Possiede fisicità, copre bene la porta e mi sembra sicuro in uscita. Credo
abbia molti margini di miglioramento, soprattutto nella reattività e nella cattiveria
agonistica.
Macario: sono sincero, non lo conosco abbastanza
per tentare una valutazione, anche approssimativa. Credo che abbia giocato
poco. Acquistato in estate dalla Pro
Sesto, sta lavorando per affinare le sue qualità. Faticherà a trovare spazio
anche nella prossima stagione, a meno che Radu non venga promosso direttamente
in Berretti.
La difesa:
È
forse il reparto che ha fatto meglio, se si considerano gli infortuni che
l’hanno falcidiata e la promozione di Dimarco
Non
solo è il reparto meno battuto del campionato, ma spesso con le avanzate degli
esterni o con l’inserimento dei centrali sui calci piazzati ha contribuito a
indirizzare le partite sul binario giusto, senza dimenticare il fatto che annovera
tra le sue fila il vice-capocannoniere della squadra.
Evidentemente
il lavoro del mister e l’applicazione dei ragazzi sono riusciti a costruire un’organizzazione
vincente.
Arcuri:
stagione sfortunata per il forte esterno difensivo di mister Corti, che
in pratica è rientrato dopo un lungo infortunio solo nel finale di stagione.
Poche
partite, ma la dimostrazione che su di lui si può contare ancora.
Bernardi: altro infortunato cronico. Doveva in
teoria costituire la coppia centrale con Della Giovanna. In pratica, i due non
hanno mai giocato assieme, o quasi e più spesso sono risultati assenti
entrambi.
Questa
catena di infortuni è chiaramente responsabilità di Javier e del Cuchu, i quali
hanno imposto che si allenassero pochissimo anche le giovanili, altrimenti
nelle partitelle li facevano sfigurare.
A
parte gli scherzi, Bernardi, tutto mancino e dal fisico devastante, continua i
suoi progressi. Non avrà il piede raffinato di Pasa o Spendly, ma sono convinto che di lui sentiremo parlare ancora.
Colombini: per me (l’avevo visto nei giovanissimi,
a Piacenza, quando giocava contro di noi, ma era sotto età) è stata una delle
sorprese più piacevoli. Esterno destro, ha fatto benissimo anche a sinistra,
dopo la promozione di Dimarco. Non ha un fisico eccezionale, ma è molto buono
tecnicamente: sicuro nelle proiezioni offensive, per l’ottima conduzione di
palla, la capacità di dialogare e lo spunto per inserirsi; copre anche con
puntualità e sicurezza. Un perno della nostra difesa.
Cotali: vale il discorso fatto per Arcuri. Il
super-rapido proveniente da Brescia è rimasto in… officina per tutta la
stagione e solo nel finale ha rivisto il campo.
In
pratica, ha perso un anno e a questa età
è importante. Però sono certo che farà il massimo per recuperare il terreno
perduto e tra gli allievi nazionali chi vorrà giocare dovrà simpaticamente fare
i conti anche con lui.
Della Giovanna: altro infortunato cronico. Avevo
proposto alla società di affittarmi un pullmino per condurli tutti a Lourdes,
ma non è stato possibile. Della poi
non sarà pronto, sembra, neppure per l’inizio della prossima stagione.
Nelle
rare apparizioni ha confermato le sue doti tecniche fuori dal comune, che ne
avevano fatto un perno irrinunciabile della nazionale di categoria.
La
prossima stagione sarà decisiva perché dovrà dimostrare di aver superato
l’unica lacuna che gli si può riconoscere: l’eccesso di autocompiacimento e di
sicurezza, che tra gli Allievi A non verrebbero perdonati da avversari ben più
pronti e determinati.
Dimarco: è stata indubbiamente la sua stagione.
Dima mi ricorda un po’ per certi aspetti
Roberto Carlos: statura non elevata, capacità di percorrere la fascia un numero
infinito di volte, progressione bruciante, sinistro delizioso con il quale
disegna le traiettorie più imprevedibili (per i portieri avversari).
Quest’anno
sembra aver migliorato anche la fase difensiva, come dimostra la grande prova
in marcatura su Halilovic al recente Europeo U17.
Con
9 gol è il secondo cannoniere della squadra, avendo giocato forse la metà delle
partite…
Mi
ero innamorato delle sue doti calcistiche sin dai pulcini, ma confesso che
avevo qualche timore sul proseguimento di carriera, per una certa tendenza a
ingrossarsi e per una sorta di “allegria” nell’interpretazione del ruolo
(spesso i suoi allenatori, per coprirsi maggiormente, lo spostavano come
esterno di centrocampo).
Invece,
con le categoria superiori migliora continuamente le proprie prestazioni.
Avanti
così, Dima!
Gazzotti: il “Gazzo” continua il suo processo di
crescita in modo soddisfacente. Ancora in ritardo muscolarmente rispetto alla
media dei compagni (il che significa che ha più margini di miglioramento), si è
comunque rafforzato ed è riuscito a ritagliarsi uno spazio abbastanza
importante. Per serietà e impegno è destinato a crescere ulteriormente, anche
se, come è ovvio, cresceranno pure le difficoltà da affrontare.
Sgarbi: anche lui infortunato cronico, ha
saltato in pratica tutta la stagione. Centrale dalle lunghissime leve, avrebbe
avuto bisogno di lavorare sodo per ottenere un potenziamento che desse al suo
fisico più compattezza e solidità.
Dovrà
cercare di recuperare nella prossima stagione, che per lui però partirà ad
handicap
Traore:
una delle poche piccole delusioni dell’anno, almeno in proporzione alle
aspettative elevate, suscitate con il suo arrivo da Udine.
Giocando
in prevalenza da esterno basso, ha faticato alquanto ad imporsi, anche se nelle
ultime prestazioni ha mostrato qualche miglioramento confortante. La sua
seconda stagione in nerazzurro dovrà dare risposte definitive sulle prospettive
del ragazzo, dopo l’anno di ambientamento.
Il centrocampo:
è
il reparto che ha maggiore necessità di venir integrato, numericamente, se non
qualitativamente, soprattutto se si pensa di schierarlo a tre.
Al
momento dispone di 5 giocatori di ruolo, oltre a Didiba e Zonta che
all’occorrenza possono essere impiegati da mediani.
Nel
corso dell’anno, De Micheli spesso è stato costretto ad arretrare sulla linea dei
difensori, mentre Saulo Brambilla, Panatti e Paolino Scienza hanno tutti una
struttura fisica che sino ad ora li ha esposti abbastanza di frequente ad
infortuni, anche prolungati.
Considerando
che i tre citati sono soprattutto uomini di qualità, più che intenditori e che
De Micheli deve considerarsi un organizzatore di gioco, in pratica l’unico
incontrista è Tchaoulé, che per altro sa anche spingere, con grande vigore.
Diciamo
che in un certo senso, considerati tutti questi fattori, il centrocampo in
questa stagione ha fatto miracoli. Forse, Matulevicious è un po’ poco come
integrazione, considerando la durezza della stagione che attende i prossimi Allievi Nazionali
Brambilla: assente dai campi di gioco per un lungo
periodo, Saulo si è ripreso benissimo tanto che dopo il rientro è stato più
volte aggregato negli allenamenti ai ’96 (senza demeritare, anzi…) ed è stato
subito richiamato in nazionale.
Giocatore
dai grandi mezzi tecnici e dalla padronanza di
palla quasi ineguagliabile, è di
struttura molto esile, il che gli permette di percorrere la zona centrale con
grande agilità (e di inserirsi) ma lo penalizza in fase difensiva, quando deve
esprimersi da incontrista.
L’auspicio
è che cresca in potenza, senza per questo perdere in agilità.
Panatti: buona stagione per Panattino; nonostante qualche acciacco ricorrente ha disputato un
numero importante di partite e ha confermato le sue doti: palleggio, tiro da
fuori, visione di gioco.
Deve
migliorare invece come resistenza allo sforzo, continuità agonistica e capacità
di interdizione.
De Micheli: il regista della squadra, ha finito, per
necessità, col fare quasi sempre il regista difensivo. Ruolo che ha svolto con
il consueto scrupolo e con la dedizione al gruppo che lo caratterizzano.
Dietro
è una sicurezza, ma in mezzo poi manca.
“Enri”
ha passo, piede, visione di gioco e intelligenza calcistica.
Considerando
anche la sua serietà e la costanza dell’applicazione, ci sono tutte le premesse
per una carriera di livello.
Scienza: Paolino è figlio d’arte… e si vede da
come accarezza il pallone col suo sinistro vellutato.
Non
ha grande fisicità, ancora, ma tecnicamente è ineccepibile.
Sa
giocare sullo stretto e aprire il gioco con ottima visione. Buone anche le
capacità balistiche.
Ovviamente,
ha bisogno di essere sostenuto da una mediana specializzata nel correre,
recuperare e contrastare. Tuttavia, ha fatto bene anche quando è stato inserito
in un centrocampo esclusivamente tecnico.
Va
atteso con fiducia e se crescerà come potenza fisica resistenza e passo, potrà
darci ottime soddisfazioni.
Tchaoulé:
altro elemento determinante di questo centrocampo, che risulta
perfettamente assortito quando unisce alla geometria e al senso di posizione di
De Micheli, il dinamismo, la potenza esasperata e la capacità di contrasto di
Jimmy, oltre alla tecnica fantasiosa di uno degli altri tre (Saulo, Paolino o
Panatti).
Ma
Jimmy è forte anche nella spinta, in fase offensiva. Se migliora nel
controllare la sua istintività eccessiva, l’individualismo e nello sviluppare
l’atteggiamento tattico può diventare un nuovo… Duncan.
L’attacco:
in
apparenza potrebbe sembrare il reparto meno produttivo, se si pensa che non è
l’attacco più prolifico di un campionato dominato e soprattutto se si considera
la sua condizione apparente di “Appiah-dipendenza”,
visto che dopo il capocannoniere, il miglior realizzatore è un terzino (Dima) e
Zebli arriva terzo, ma con sole 5 marcature al suo attivo.
Tuttavia,
non è proprio così: dopo la promozione di Bonazzoli, l’attacco è rimasto in
pratica con una sola prima punta, Samu, perché Andriuoli ha avuto qualche
difficoltà di ambientamento e gli altri sono tutti esterni.
Il
merito di mister Corti è stato dunque quello di organizzare il gioco d’attacco
in modo che in tanti potessero arrivare al gol, sui movimenti dei giocatori più
offensivi.
Infatti,
sono andati a bersaglio ben 15 giocatori, per un totale di 58 gol in 26 partite
(seconda squadra, a pochissima distanza dal Milan).
Andriuoli: come detto, l’ex lecchese non ha avuto
un inizio dei più facili, soprattutto se si considerano le aspettative,
derivanti dall’ottimo campionato giovanissimi, dove con i blu-celesti aveva
superato nettamente le 20 marcature.
Solo
nel finale di stagione il giocatore si è ripreso, mostrando in parte le qualità
che tanto avevano impressionato.
Veloce
e dotato di buon tiro, può giocare sia da punta centrale si da esterno, ruolo
che gli è forse più congeniale.
Dovrà
dimostrare le sue qualità nella prossima stagione, con tanta concorrenza e con
un maggior inserimento negli schemi di gioco della squadra.
Appiah: le cifre parlano da sole. Dopo il
necessario rodaggio, si è dimostrato praticamente incontenibile.
Non
molto alto, ma dotato di uno spunto irresistibile, Samu ricorda un po’ Martins
sia per la percussione individuale… sia per la relativa mancanza di freddezza
sotto rete.
Ha
segnato molto, ma i suoi gol avrebbero potuto essere il doppio, in relazione
alle occasioni che si è procurato.
Il
prossimo anno, con il prevedibile ritorno di Bona e con alcuni nuovi arrivi
davanti, dovrà adattarsi a qualche cambiamento nei compiti affidatigli e nello
svolgimento della manovra offensiva.
Ma
i suoi gol li farà, questo è certo.
Cassani: anche lui ha perso buona parte della stagione per infortunio e poi ha
dovuto riprendersi da tristi situazioni extra calcistiche che ne hanno provato
il morale.
Molto
cresciuto fisicamente e agonisticamente, ha conservato rapidità e progressione
e possiede tocco di palla, dribbling e buona fantasia.
Nel
complesso un campionato positivo, di costante crescita, da confermare e
incrementare nella prossima stagione.
Di Carlo: ritornato da un prestito a febbraio, nel
finale di stagione ha dato il suo apporto alla squadra, soprattutto sulla
fascia sinistra, sfruttando al meglio le sue caratteristiche tecniche di
dribbling, fantasia e velocità
Didiba: non l’ho visto spesso, per lo più solo
degli spezzoni di partita, e quindi personalmente non mi sento di esprimere una
valutazione, neppure da bar. Mi sembra un giocatore da disciplinare, più
quantitativo che qualitativo e probabilmente più centrocampista che attaccante.
Anzi, forse solo esterno, di difesa o di mediana che sia.
L’ex
parmense potrà certamente dimostrare meglio le sue attitudini nella prossima
stagione.
Zebli: è un nuovo inserimento e, dopo un
necessario periodo di ambientamento (proveniva da una società dilettantistica),
è stato tra i giocatori che più mi hanno impressionato, per le giocate
essenziali, incisive e per il fiuto del gol, che lo ha portato ad essere il
terzo realizzatore. Credo abbia buoni margini di miglioramento ed in futuro
dovrebbe continuare a darci apprezzabili
soddisfazioni.
Zonta: Loris è un giocatore di grande potenza e
di buona tecnica.
Ha
iniziato come attaccante puro (centravanti addirittura, o esterno destro) nelle
sue prime partite allo Scirea.
Poi,
l’incremento di potenza sembra essere andato un po’ a discapito dell’agilità
nel dribbling.
A
me pare che come percorso calcistico possa ricalcare l’iter di un grande nostro
ex della Prima Squadra, Salvatore Bagni, che da esterno si è trasformato in
centrocampista di qualità e quantità.
E
in effetti, in qualche partita o spezzone di partita, l’ho visto schierato in
mediana, con buoni risultati. È un giocatore di prospettiva come dimostrano
anche alcune chiamate in nazionale ricevute durante la stagione
Corti: il mister ha la religione del lavoro e
della serietà.
Ogni
anno sa reimpostare la squadra, dandole un gioco e soprattutto
un’organizzazione così efficace da superare l’handicap di assenze prolungate e
numerose, o la rinuncia per la loro promozione agli elementi più pronti.
Quindi,
mister Corti merita un grazie riconoscente da parte di tutti i tifosi interisti
che tengono alle squadre giovanili, per il contributo straordinario alla crescita individuale,
calcistica e umana dei nostri ragazzi e per la capacità di costruire nel tempo
un gruppo coeso e vincente.
Capacita
che dimostra ogni nuova stagione, indiscutibilmente.
Luciano Da Vite
Nella foto, Samuel Appiah in progressione, palla al piede, contro il Barça durante l'ultimo Trofeo Ferroli.
Nuovi Oba Oba crescono?
Le premesse per il giovane Samu ci sono sicuramente, ma noi di Interista Sempre speriamo addirittura che riesca, lavorando costantemente e migliorando nella lucidità sottoporta, a superare i livelli dell'indimenticabile (e, allo stesso tempo, dimenticabilissimo, almeno per certi aspetti...) Obafemi Martins!
236 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 236 di 236 Nuovi› Più recenti»Pap... nn la vedo così limpida come la scrivi tu.
Senza entrare nei dettagli tecnici di bilancio,posso pensare che tra Parma ed Inter ci siano in gioco equilibrismi contabili che possano convenire ad entrambi...salvo pensare che Branca,Ghelfi & C. siano improvvisamente impazziti.
Perché è chiaro a tutti che Belfodil nn può essere valutato 20 ml. a maggior ragione da una Società come la ns. che sta centellinando il salvadanaio fino agli spiccioli.
Però liberi anche di pensare che i Dirigenti siano andati fuori di testa..
NABUCCO
ho chiaramente scritto: con le notizie in possesso...
ho anche scritto che è assurdo pure per il parma, economicamente...
e che ci possono essere ulteriori sviluppi tipo un mezzo obiorah che passa a parma per 3 milioni o un mezzo crisetig ceduto tutto al parma per 4... e un mariga di ritorno per 5...
possono essere messi in mezzo altri bambini, MA... da qualunque parti la si giri e qualunque sia il giro delle plusvalenze di una cosa son sicuro... il parma non ci rimette (non ci ha mai rimesso con noi) noi ci perderemo senz'altro...
gli errori del resto si pagano, e un'operazione di questo tipo è la certificazione di un errore...
speriamo di non pagarlo tecnicamente e che i fondi per un mediocampista di livello siano rimasti intatti...
a margine, il riscatto quest'anno di handanovic mi porta a pensare che sia seriamente candidato alla cessione...
così fosse prevedo un de sanctis, ipervalutato per farsi perdonare il mancato riscatto di gargano , che fa da balia a Bardi...
soluzione a mio avviso più che accettabile e direi assolutamente corretta
Pap quando commetti degli errori,in qualsiasi campo, ci rifletti, se sei arguto ne fai tesoro ,ma poi guardi avanti e cerchi di rimediare al meglio.
Poi sul fatto che le strategie di mercato delle ultime tre stagioni di Branca e soci ,nn siano state da master..beh su quello siamo concordi...almeno penso
Se ricordo bene l'apprezzamento di Mou nei confronti di Donati ,consisteva nel fatto che pur nn prevedendo per lui un futuro da big,lo considerava un giovane animato da una gran voglia di "mangiare l'erba "
leggo di un Udinese in pressing sul cileno Castillo..ecco su di lui si che rischierei gli otto milioni che sembrano richiesti...
@Luciano: leggo di una presunta offerta di 6 milioni per Longo da parte dello zenit. Che ne pensi? Credi che possa starci nell'inter del futuro, o lo ritieni giocatore da plusvalenza?
@Pap: capisco che economicamente può lasciare dubbiosi, però tecnicamente Belfodil ha ampi margini di miglioramento, non è come naingolan che ha già dato tutto e per cui si può capire che lo chiami naingocoso, lui è un giovane futuribile che ha fatto vedere ottime cose nella meta della prima stagione.
i pincocoso sono vezzi, alcune volte semplificazioni...tipo schweincoso...che sfido chiunque a digitare correttamente al volo...
nessun intendimento denigratorio...
a meno che non si voglia cercare la polemica ad ogni costo...
Ma quale polemica, è che e piu facile dire belfodil che belfocoso, per quello sembrava che non ti piacesse il giocatore :D
@ zuzu 192:
hai ragione ma il mio intento non era fare paragoni. Erano due dati che, seppur non allineati bene cronologicamente, fanno capire che nel calcio nulla è scontato ed essere cauti nei commenti è sempre meglio. Belfocoso o Cagani non si possono sentire. Personalmente ritengo che l'uruguaiano avesse fatto vedere qualcosa di più nel Palermo ed era uno dei miei preferiti in Italia anche quando faceva, come molti sostengono usando un'accezione negativa, il cavallone di fascia. Di contro, però, mi sembra che il franco-algerino come movimenti base assomigli più di Icardi al Cavani, che in teoria non vuol dire nulla ma per il gioco di Mazzarri magari no.
AL82
A scanso di equivoci, per Belfocoso intendo in generale (quindi, denigratorio) e non nel caso specifico di pap o non mi ricordo chi.
AL82
Da quel poco che so in materia, il ragionamento di Pap - da un punto di vista finanziario - è ahinoi corretto.
Ma sul lato sportivo poco da dire...siam passati dal rischio Bianchi o Gila ad uno dei giovani più interessanti del panorama italiano.
@Pap: anche io ho pensato la stessa cosa...questo bilancio non vale ai fini del FFP, quindi sostanzialmente tra l'avere un passivo di 50mln e averlo di 60 non c'è grandissima differenza. Il prossimo, invece, conterà e non poco, per tutta una serie di motivi.
"ergo... possiamo sospendere il giudizio per verificare le prossime mosse...
ma dal punto di vista economico, ad ora, non è un affare... e nemmeno per il parma...
poi se il tutto verrà compensato dalla metà di obiorah data a loro per 4 milioni o cose simili è un'altra storia..."
pap...la "risposta" era questa ...ma ci hai scritto 10 post...por que... por que... por que?
Lou
perchè leonardi è scuola moggi e ghirardi un ottimo imprenditore, e ritengo impossibile se lo facciano mettere in una tasca...
perchè gli errori (giustamente) si pagano ed è anche cosa corretta rendersene conto e cercare di rimediare
e...
perchè non sopporto pseudo giornalisti che in editoriali sul web titolano: ecco le cifre reali...
reali sto par di ciuffoli...
incredibile: Ghirardi un ottimo imprenditore e ritengo impossibile che se lo faccia mettere in tasca.
Invece Moratti è notoriamente un cretino che se lo fa mettere in tasca da tutti.,.
Ma tifa parma, allora, che avrai più soddisfazioni.
Io sono de coccio e continuo a pensare che sia stato (se si conscluderà alle condizioni dette) di un ottimo affare sotto il profilo finanziario.perdiamo due giocatori che da noi hanno fallito o comunque inutili e al loro posto acquisiamo i diritti sportivi e mezzo cartellino di un giovane ricercatissimo, con un profilo tecnico che ci serviva. in tutto sborseremo effettivamente solo 3 mili-3-4 milioni, ingaggio del nuovo compreso. Gli altri li risparmiamo sugli ingaggi dei due ceduti.
Operazione splendida finanziariamente, come quando abbiamo ceduto cannavaro per carini (in pratica per Carini + 20 miliardi di ingaggio risparmiati).
Che poi le due operazioni abbiano portato giovamento ai nostri partner, è questione che non ci interessa.
te l'ho già detto
non dare patenti di tifo...
è storia, mariga a 10 ce l'ha venduto lui
le plus su obi (doppie) le ha fatte lui...
chi ha problemi e deve sbolognare giocatori che nessuno vuol pagare, siamo noi...
lui ci da una mano, ma vorrà guadagnarci... mi pare logico...
Paolo: non cederei mai Longo per 6 milioni. Neppure per 10.
Non lo cederei semplicemente.
Certo, non si tratta di soldi miei.
Secondo me è una vecchia querelle tra me e Olag, quella su Longo. Sostengo la scelta del mister e dico che quasi nessuno allora avrebbe preferito Longo a Dell'Agnello.
Il discorso sull'oggi è un altro: certo che andare a giocare è mettersi in gioco. Se tu ritieni di essere inferiore agli altri 4 attaccanti che ci sono all'Inter, fai bene ad andare via (in prestito). Se invece credi in te stesso al punto che a 21 anni compiuti ritieni di poterti battere con chiunque, resti.
e io continuo a dirti che messa così è pura propaganda in perfetto stile milanista
vedi tu...
Comunque... per chi fosse interessato o tifasse Parma, gli Allievi Nazionali di Cristiano Lucarelli, pur orfani in finale del bomber Cerri, hanno vinto il titolo, battendo l'Empoli per 2-1.
Chi ha vinto cinque campionati, coppe varie e fatto un Triplete, però, è stato Moratti, Pap... o no? ;-)
Propaganda pure questa?
Oppure contano solo i bilanci e le plusvalenze?
Perché in questo caso, in effetti, tra noi e il Parma non c'è gara...
Gimon...
andiamo...
stiamo parlando di una cosa specifica e alcune operazioni specifiche con il parma...
che hanno visto il parma guadagnarci molto bene...e senza sotterfugi come invece fece sacchi da dirigente del parma, con adriano... approfittandosi del fatto che tanzi venne legato e quindi la parola tra presidenti non valeva più
leonardi e ghirardi sono bravi...e mica solo con noi... e credo si possa dire...
o no?
beh Luciano...allora il Barcellona farebbe bene a scambiare messi per cacia, risparmierebbe 20-25 milioni lordi all' anno...
L'operazione Belfodil non convince del tutto neanche me, anche se ci potrbbe essere una spiegazione: il Lione deve incassare il 20% su una futura cessione, quindi è possibile che per fare un favore ai ducali lo abbiano ipervalutato... perche 20 mln per un giocatore per cui ghirardi (che c' ha spillato un bel po' di soldini...) ha dichiarato che voeva minimo 11 mln mi sembra tantino...
"perchè non sopporto pseudo giornalisti che in editoriali sul web titolano: ecco le cifre reali...
reali sto par di ciuffoli..."
Pap...su questo hai ragionissima, però considera che si "parla" sulla base di voci, tutt'altro che verificate, e che i nostri antipatizzanti (sconcerti in primis) hanno già dato il pollice verso sull'operazione tecnica ed economica : sempre sulla base di voci tutte da verificare e senza che ci siano (ancora) firme.... io ho fiducia : prima o poi (i ns dirigenti) ne azzeccheranno una e metteranno tutti d'accordo ...
ipervalutazuione che verrebbeà bilanciata da risoluzioni di comparteciazion in modo a noi favorevole, come dice Pap
zuzu : la differenza (leggera) è che messi vale e pesa 3)4 del barça, mentre cassano e silvestre sono solo un peso economico e tecnico.
P.S. ho fatto finta di prendere sul serio la battuta ...
Le novità di oggi: gira voce non so quanto attendibile, che il prossimo anno non faremo la Berretti.
Spro non sia vero perché i '96, tranne qualche eccezione che farà il salto, meritano di restare uniti a crescere insieme.
Altra novità: oggi era ad allenarsi con i '98 un esterno etiope, si dice che venga da una società altoatesina, classe '99
Una curiosità; oggi ho visto fare degli esercizi stranissimi: ci si buttava a corpo morto sulle braccia òrotese di alcuni compagni. la motivazione sembra si a di ordine psicologico: stimolare la fiducia nei compagni, l'abitudine a fidarsi di loro.
infine oggi per me culturalmente è stata una giornata molto bella. Ho potuto fare una bella chiacchierata col preparatore dei giovanissimi nazionali che mi ha chiarito molti dubbi e spiegato tante altre situazioni.
E' una persona di straordinaria cultura: in senso lato e professionalmente. Proverò più tardi a sintetizzare in parte il contenuto del colloquio, naturalmente con i iei limiti. Credo di aver capito tutto il suo discorso, ma riportarlo abbastanza fedelmente e tutt'altra cosa, per un dilettante.
Zuzu: ma quali 20 milioni? Tu ne tiri fuori realmente dalle tue tasche solo 1 e ti liberi di due pesi morti, su. E il discorso di messi vale se il Barça lo considera un peso morto, lui ha passato la trentina, non corre, si libera un anno dopo tu non ne puoi più e lui non ha mercato.
ma ppi, anche sta storia del Lione, che a noi non interesserebbe comunque: qualcuno ha visto i documenti?
Guardate però che quasi tutti quelli che scrivono danno per verità le loro "rivelazioni". O non crediamo a nessuno, o a tutti. non possiamo discriminare sulla base del fatto che mettano in cattiva luce l'Inter (e allora sono credibili) o la mettano in buona luce (e allora sono servi)
Assolutamente, Pap!
E' così... Leonardi e Ghirardi fanno il loro mestiere e lo fanno bene, nulla da dire.
Ghirardi, però, secondo me dal calcio chiede (e dà) altro rispetto a Massimo Moratti.
Insomma, fanno un altro "mestiere"...
Lou,Luciano: certo era un' esagerazione- battuta..comunque non mi riferivo a Cassano e Silvstre ma allo scambio carini per Cannavaro che Luciano ha definito ottimo grazie ai 20 miliardi di ingaggio risparmiati.
riguardo al fatto che il Lione debba incassare il 20 di una cessione futura: noi non siamo dentro la società, quindi ci basiamo sui dati forniti dai media; per dire che l' operazione Belfodil è stata ottimA,anche tu ti basi su quei dati;io, basandomi sugli stessi, riporto che il Lione deve ancora incassare il 20 dalla futura cessione, e forse è per questo che c' è stata un' ipervalutazione, che sempre forse verrà bilanciata da operazioni con i Ducali favorevoli a noi.
Tutti Noi ci basiamo SEMPRE su informazioni dei media, o non parliamo più di mercato, dato che le cifre non sono sicure
Per Tassi si va alle buste?
perdonate se cambio discorso, ma leggo ora questa notizia (non so se sia vero o ono spero di no)
sulla gazza.it:
L'Inter ha piazzato il colpo per la difesa: è praticamente conclusa la trattativa per il difensore Danilo. Arriva dall'Udinese, a breve la firma.
@Zuzu, si...però un altro giornale (la gazza) dava una vakutazione di 6 milioni per Belfodil...come la mettiamo? ...il beneficio del dubbio vale sempre, a meno che tirino fuori i documenti REALI ...
Online nuovo post, tutto dedicato all'euro u21.
AL82
Lou: ma certo tutti, e non solo io, parlamo di cose teoriche. Anche quando si dice che è un' ottima operazione dal punto di vista economico, si parla di cose teoriche
"Sono contento di trovarmi una volta tanto a concordare con Rinaieskj"
Luciano, non esageriamo:-)
Solo una volta ho scritto che non condividevo la tua opinione su Stramaccioni, che per me ha la grossa responsabilità di avere bruciato Coutinho.
Poi leggendo, a volte dissento a volte no. 60% e 40%:-)
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