lunedì 17 giugno 2013

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Giovanili Inter - stagione 2012-13: gli Allievi Regionali.



Un’altra nostra squadra giovanile ha concluso con un insuccesso inaspettato una stagione per molti aspetti esaltante.

Parlo dei fratelli minori degli Allievi Nazionali, cioè dei nostri ’97.

Partiti con diverse difficoltà da affrontare, i ragazzi di mister Corti nonostante le continue, rovinose, assenze (come vedremo), hanno via via trovato un assetto che, in virtù anche  del buon livello complessivo di quasi tutti i componenti la rosa, ha consentito loro di realizzare un percorso che alla fine si sarebbe rivelato di grande spessore.

Hanno perso due sole partite, alla seconda giornata e poi a novembre.
In seguito, la loro progressione non ha avuto sosta, tanto che al termine del campionato il vantaggio sulla seconda era di una ventina di punti (inflitti tra l’altro ai rossoneri di Arcore, mentre l’Atalanta è finita ancora più lontana).

Un trionfo, solo attenuato dal fatto che forse Milan e Atalanta hanno aggregato ai ‘96 qualche giocatore in più.

Ma la situazione è stata compensata ampiamente dagli infortuni prolungati e in serie, sopportati dal nostro gruppo (anche qui è evidente la responsabilità di Zanetti e Cambiasso, di Combi e Branca).

Ha cominciato Samu Appiah, la principale punta, della squadra dopo la promozione di Bonazzoli negli Allievi A.

Infortunatosi lo scorso inverno, il ghanese, dopo aver saltato le finali nazionali, ha dovuto procrastinare di alcuni mesi il suo reinserimento, poi avvenuto piuttosto bene, se si considera che con 18 gol è risultato il capocannoniere della squadra.

In mezzo sono state numerosissime le partite in cui abbiamo dovuto fare a meno, contemporaneamente di tutti i centrali (Della Giovanna, che in pratica ha perso la stagione; Bernardi, pochissime presenze; Sgarbi, fuori per mesi e anche attualmente; Arcuri, infortunatosi in estate e rientrato da pochissimo), nonché dell’esterno basso Cotali , fermatosi pure in estate e rientrato dopo la fine del campionato
Se si considera Dimarco, passato con i Nazionali da qualche mese, è una difesa quasi smantellata.
Eppure risulta anche la difesa meno battuta, con 19 gol subiti, sette meno della Cremonese e della “squadra ufficiosa” dell’AIA.
Merito del sistema di gioco imposto dal mister, dei pochissimi difensori rimasti e del sacrificio di qualche centrocampista (segnatamente De Micheli) adattatosi al ruolo di difensore, peraltro sguarnendo un centrocampo non foltissimo.
Il quale centrocampo ha avuto anche lui i suoi guai, per i ricorrenti infortuni di Brambilla, Panatti e Scienza.

Un po’ meglio le cose sono andate, dal punto di vista numerico, in avanti dove, dopo il rientro di Samu, gli infortuni ci sono stati, ma si possono considerare nella norma.

È significativo comunque il fatto che dopo Appiah, il miglior marcatore sia stato il terzino Dimarco, con nove reti.
Gli altri attaccanti hanno fatto molto movimento, ma soprattutto hanno favorito l’inserimento dei centrocampisti, tutti dotati di tecnica e tiro anche da fuori.

Insomma, una squadra ben assemblata, forte, che promette situazioni interessanti per il prossimo campionato, quando riavrà Bonazzoli, Di Marco e Piacentini, tutti nazionali di categoria e potrà contare su alcuni rinforzi già contrattualizzati
Penso soprattutto al portiere Radu, all’esterno basso Sobacchi, al centrocampista Matulevicius, all’esterno offensivo Delgado e al trequartista Pau de la Fuente.
Miangue e Popa, se arriveranno, penso invece che saranno destinati alla Primavera, mentre Cissè credo avrà ancora problemi di tesseramento.

Le aspettative  per la prossima stagione, che come si sa è decisiva per le sorti del gruppo, in generale, e per chiarire le reali prospettive dei singoli, sono dunque interessanti.

A prescindere dai miglioramenti altrui, a livello di Allievi Nazionali saremo ancora competitivi, anche se alcuni dei nuovi avranno il non facile compito di ambientarsi e farsi preferire agli attuali titolari

La stagione dei singoli

I portieri:
sono sempre un po’ in difficoltà a valutare i portieri, per i quali serve un “occhio” particolare, (non a caso è l’unico ruolo che prevede un allenatore specifico). Comunque, la stagione dei nostri è stata senza dubbio positiva, nell’insieme.

Di Gregorio: elemento di grande potenzialità (all’Inter credono molto in lui), reattivo ed esplosivo tra i pali: trarrà sicuramente vantaggio dall’accresciuta concorrenza.
Bourmila: il ragazzo di origine marocchina si è alternato con Di Gregorio nella difesa della nostra rete con buoni risultati. Possiede fisicità, copre bene la porta e mi sembra sicuro in uscita. Credo abbia molti margini di miglioramento, soprattutto nella reattività e nella cattiveria agonistica.
Macario: sono sincero, non lo conosco abbastanza per tentare una valutazione, anche approssimativa. Credo che abbia giocato poco.  Acquistato in estate dalla Pro Sesto, sta lavorando per affinare le sue qualità. Faticherà a trovare spazio anche nella prossima stagione, a meno che Radu non venga promosso direttamente in Berretti.

La difesa:
È forse il reparto che ha fatto meglio, se si considerano gli infortuni che l’hanno falcidiata e la promozione di Dimarco
Non solo è il reparto meno battuto del campionato, ma spesso con le avanzate degli esterni o con l’inserimento dei centrali sui calci piazzati ha contribuito a indirizzare le partite sul binario giusto, senza dimenticare il fatto che annovera tra le sue fila il vice-capocannoniere della squadra.
Evidentemente il lavoro del mister e l’applicazione dei ragazzi sono riusciti a costruire un’organizzazione vincente.

Arcuri:  stagione sfortunata per il forte esterno difensivo di mister Corti, che in pratica è rientrato dopo un lungo infortunio solo nel finale di stagione.
Poche partite, ma la dimostrazione che su di lui si può contare ancora.
Bernardi: altro infortunato cronico. Doveva in teoria costituire la coppia centrale con Della Giovanna. In pratica, i due non hanno mai giocato assieme, o quasi e più spesso sono risultati assenti entrambi.
Questa catena di infortuni è chiaramente responsabilità di Javier e del Cuchu, i quali hanno imposto che si allenassero pochissimo anche le giovanili, altrimenti nelle partitelle li facevano sfigurare.
A parte gli scherzi, Bernardi, tutto mancino e dal fisico devastante, continua i suoi progressi. Non avrà il piede raffinato di Pasa o Spendly, ma sono convinto che di lui sentiremo parlare ancora.
Colombini: per me (l’avevo visto nei giovanissimi, a Piacenza, quando giocava contro di noi, ma era sotto età) è stata una delle sorprese più piacevoli. Esterno destro, ha fatto benissimo anche a sinistra, dopo la promozione di Dimarco. Non ha un fisico eccezionale, ma è molto buono tecnicamente: sicuro nelle proiezioni offensive, per l’ottima conduzione di palla, la capacità di dialogare e lo spunto per inserirsi; copre anche con puntualità e sicurezza. Un perno della nostra difesa.
Cotali: vale il discorso fatto per Arcuri. Il super-rapido proveniente da Brescia è rimasto in… officina per tutta la stagione e solo nel finale ha rivisto il campo.
In pratica, ha perso un anno e  a questa età è importante. Però sono certo che farà il massimo per recuperare il terreno perduto e tra gli allievi nazionali chi vorrà giocare dovrà simpaticamente fare i conti anche con lui.
Della Giovanna: altro infortunato cronico. Avevo proposto alla società di affittarmi un pullmino per condurli tutti a Lourdes, ma non è stato possibile. Della poi non sarà pronto, sembra, neppure per l’inizio della prossima stagione.
Nelle rare apparizioni ha confermato le sue doti tecniche fuori dal comune, che ne avevano fatto un perno irrinunciabile della nazionale di categoria.
La prossima stagione sarà decisiva perché dovrà dimostrare di aver superato l’unica lacuna che gli si può riconoscere: l’eccesso di autocompiacimento e di sicurezza, che tra gli Allievi A non verrebbero perdonati da avversari ben più pronti e determinati.
Dimarco: è stata indubbiamente la sua stagione.
Dima mi ricorda un po’ per certi aspetti Roberto Carlos: statura non elevata, capacità di percorrere la fascia un numero infinito di volte, progressione bruciante, sinistro delizioso con il quale disegna le traiettorie più imprevedibili (per i portieri avversari).
Quest’anno sembra aver migliorato anche la fase difensiva, come dimostra la grande prova in marcatura su Halilovic al recente Europeo U17.
Con 9 gol è il secondo cannoniere della squadra, avendo giocato forse la metà delle partite…
Mi ero innamorato delle sue doti calcistiche sin dai pulcini, ma confesso che avevo qualche timore sul proseguimento di carriera, per una certa tendenza a ingrossarsi e per una sorta di “allegria” nell’interpretazione del ruolo (spesso i suoi allenatori, per coprirsi maggiormente, lo spostavano come esterno di centrocampo).
Invece, con le categoria superiori migliora continuamente le proprie prestazioni.
Avanti così, Dima!
Gazzotti: il “Gazzo” continua il suo processo di crescita in modo soddisfacente. Ancora in ritardo muscolarmente rispetto alla media dei compagni (il che significa che ha più margini di miglioramento), si è comunque rafforzato ed è riuscito a ritagliarsi uno spazio abbastanza importante. Per serietà e impegno è destinato a crescere ulteriormente, anche se, come è ovvio, cresceranno pure le difficoltà da affrontare.
Sgarbi: anche lui infortunato cronico, ha saltato in pratica tutta la stagione. Centrale dalle lunghissime leve, avrebbe avuto bisogno di lavorare sodo per ottenere un potenziamento che desse al suo fisico più compattezza e solidità.
Dovrà cercare di recuperare nella prossima stagione, che per lui però partirà ad handicap
Traore:  una delle poche piccole delusioni dell’anno, almeno in proporzione alle aspettative elevate, suscitate con il suo arrivo da Udine.
Giocando in prevalenza da esterno basso, ha faticato alquanto ad imporsi, anche se nelle ultime prestazioni ha mostrato qualche miglioramento confortante. La sua seconda stagione in nerazzurro dovrà dare risposte definitive sulle prospettive del ragazzo, dopo l’anno di ambientamento.

Il centrocampo:
è il reparto che ha maggiore necessità di venir integrato, numericamente, se non qualitativamente, soprattutto se si pensa di schierarlo a tre.
Al momento dispone di 5 giocatori di ruolo, oltre a Didiba e Zonta che all’occorrenza possono essere impiegati da mediani.
Nel corso dell’anno, De Micheli spesso è stato costretto ad arretrare sulla linea dei difensori, mentre Saulo Brambilla, Panatti e Paolino Scienza hanno tutti una struttura fisica che sino ad ora li ha esposti abbastanza di frequente ad infortuni, anche prolungati.
Considerando che i tre citati sono soprattutto uomini di qualità, più che intenditori e che De Micheli deve considerarsi un organizzatore di gioco, in pratica l’unico incontrista è Tchaoulé, che per altro sa anche spingere, con grande vigore.
Diciamo che in un certo senso, considerati tutti questi fattori, il centrocampo in questa stagione ha fatto miracoli. Forse, Matulevicious è un po’ poco come integrazione, considerando la durezza della stagione che attende  i prossimi Allievi Nazionali

Brambilla: assente dai campi di gioco per un lungo periodo, Saulo si è ripreso benissimo tanto che dopo il rientro è stato più volte aggregato negli allenamenti ai ’96 (senza demeritare, anzi…) ed è stato subito richiamato in nazionale.
Giocatore dai grandi mezzi tecnici e dalla padronanza di  palla  quasi ineguagliabile, è di struttura molto esile, il che gli permette di percorrere la zona centrale con grande agilità (e di inserirsi) ma lo penalizza in fase difensiva, quando deve esprimersi da incontrista.
L’auspicio è che cresca in potenza, senza per questo perdere in agilità.
Panatti: buona stagione per Panattino; nonostante qualche acciacco ricorrente ha disputato un numero importante di partite e ha confermato le sue doti: palleggio, tiro da fuori, visione di gioco.
Deve migliorare invece come resistenza allo sforzo, continuità agonistica e capacità di interdizione.
De Micheli: il regista della squadra, ha finito, per necessità, col fare quasi sempre il regista difensivo. Ruolo che ha svolto con il consueto scrupolo e con la dedizione al gruppo che lo caratterizzano.
Dietro è una sicurezza, ma in mezzo poi manca. 
“Enri” ha passo, piede, visione di gioco e intelligenza calcistica.
Considerando anche la sua serietà e la costanza dell’applicazione, ci sono tutte le premesse per una carriera di livello.
Scienza: Paolino è figlio d’arte… e si vede da come accarezza il pallone col suo sinistro vellutato. 
Non ha grande fisicità, ancora, ma tecnicamente è ineccepibile.
Sa giocare sullo stretto e aprire il gioco con ottima visione. Buone anche le capacità balistiche.
Ovviamente, ha bisogno di essere sostenuto da una mediana specializzata nel correre, recuperare e contrastare. Tuttavia, ha fatto bene anche quando è stato inserito in un centrocampo esclusivamente tecnico.
Va atteso con fiducia e se crescerà come potenza fisica resistenza e passo, potrà darci ottime soddisfazioni.
Tchaoulé:  altro elemento determinante di questo centrocampo, che risulta perfettamente assortito quando unisce alla geometria e al senso di posizione di De Micheli, il dinamismo, la potenza esasperata e la capacità di contrasto di Jimmy, oltre alla tecnica fantasiosa di uno degli altri tre (Saulo, Paolino o Panatti).
Ma Jimmy è forte anche nella spinta, in fase offensiva. Se migliora nel controllare la sua istintività eccessiva, l’individualismo e nello sviluppare l’atteggiamento tattico può diventare un nuovo… Duncan.

L’attacco:
in apparenza potrebbe sembrare il reparto meno produttivo, se si pensa che non è l’attacco più prolifico di un campionato dominato e soprattutto se si considera la sua condizione apparente di  “Appiah-dipendenza”, visto che dopo il capocannoniere, il miglior realizzatore è un terzino (Dima) e Zebli arriva terzo, ma con sole 5 marcature al suo attivo.
Tuttavia, non è proprio così: dopo la promozione di Bonazzoli, l’attacco è rimasto in pratica con una sola prima punta, Samu, perché Andriuoli ha avuto qualche difficoltà di ambientamento e gli altri sono tutti esterni.
Il merito di mister Corti è stato dunque quello di organizzare il gioco d’attacco in modo che in tanti potessero arrivare al gol, sui movimenti dei giocatori più offensivi.
Infatti, sono andati a bersaglio ben 15 giocatori, per un totale di 58 gol in 26 partite (seconda squadra, a pochissima distanza dal Milan).

Andriuoli: come detto, l’ex lecchese non ha avuto un inizio dei più facili, soprattutto se si considerano le aspettative, derivanti dall’ottimo campionato giovanissimi, dove con i blu-celesti aveva superato nettamente le 20 marcature.
Solo nel finale di stagione il giocatore si è ripreso, mostrando in parte le qualità che tanto avevano impressionato.
Veloce e dotato di buon tiro, può giocare sia da punta centrale si da esterno, ruolo che gli è forse più congeniale. 
Dovrà dimostrare le sue qualità nella prossima stagione, con tanta concorrenza e con un maggior inserimento negli schemi di gioco della squadra.
Appiah: le cifre parlano da sole. Dopo il necessario rodaggio, si è dimostrato praticamente incontenibile.
Non molto alto, ma dotato di uno spunto irresistibile, Samu ricorda un po’ Martins sia per la percussione individuale… sia per la relativa mancanza di freddezza sotto rete.
Ha segnato molto, ma i suoi gol avrebbero potuto essere il doppio, in relazione alle occasioni che si è procurato.
Il prossimo anno, con il prevedibile ritorno di Bona e con alcuni nuovi arrivi davanti, dovrà adattarsi a qualche cambiamento nei compiti affidatigli e nello svolgimento della manovra offensiva.
Ma i suoi gol li farà, questo è certo.
Cassani: anche lui ha perso buona parte della stagione per infortunio e poi ha dovuto riprendersi da tristi situazioni extra calcistiche che ne hanno provato il morale.
Molto cresciuto fisicamente e agonisticamente, ha conservato rapidità e progressione e possiede tocco di palla, dribbling e buona fantasia.
Nel complesso un campionato positivo, di costante crescita, da confermare e incrementare nella prossima stagione.
Di Carlo: ritornato da un prestito a febbraio, nel finale di stagione ha dato il suo apporto alla squadra, soprattutto sulla fascia sinistra, sfruttando al meglio le sue caratteristiche tecniche di dribbling, fantasia e velocità
Didiba: non l’ho visto spesso, per lo più solo degli spezzoni di partita, e quindi personalmente non mi sento di esprimere una valutazione, neppure da bar. Mi sembra un giocatore da disciplinare, più quantitativo che qualitativo e probabilmente più centrocampista che attaccante. Anzi, forse solo esterno, di difesa o di mediana che sia.
L’ex parmense potrà certamente dimostrare meglio le sue attitudini nella prossima stagione.
Zebli: è un nuovo inserimento e, dopo un necessario periodo di ambientamento (proveniva da una società dilettantistica), è stato tra i giocatori che più mi hanno impressionato, per le giocate essenziali, incisive e per il fiuto del gol, che lo ha portato ad essere il terzo realizzatore. Credo abbia buoni margini di miglioramento ed in futuro dovrebbe continuare a darci apprezzabili  soddisfazioni.
Zonta: Loris è un giocatore di grande potenza e di buona tecnica.
Ha iniziato come attaccante puro (centravanti addirittura, o esterno destro) nelle sue prime partite allo Scirea.
Poi, l’incremento di potenza sembra essere andato un po’ a discapito dell’agilità nel dribbling.
A me pare che come percorso calcistico possa ricalcare l’iter di un grande nostro ex della Prima Squadra, Salvatore Bagni, che da esterno si è trasformato in centrocampista di qualità e quantità.
E in effetti, in qualche partita o spezzone di partita, l’ho visto schierato in mediana, con buoni risultati. È un giocatore di prospettiva come dimostrano anche alcune chiamate in nazionale ricevute durante la  stagione

Corti: il mister ha la religione del lavoro e della serietà.
Ogni anno sa reimpostare la squadra, dandole un gioco e soprattutto un’organizzazione così efficace da superare l’handicap di assenze prolungate e numerose, o la rinuncia per la loro promozione agli elementi più pronti.
Quindi, mister Corti merita un grazie riconoscente da parte di tutti i tifosi interisti che tengono alle squadre giovanili, per il contributo  straordinario alla crescita individuale, calcistica e umana dei nostri ragazzi e per la capacità di costruire nel tempo un gruppo coeso e vincente.
Capacita che dimostra ogni nuova stagione, indiscutibilmente.

Luciano Da Vite

Nella foto, Samuel Appiah in progressione, palla al piede, contro il Barça durante l'ultimo Trofeo Ferroli. 
Nuovi Oba Oba crescono?
Le premesse per il giovane Samu ci sono sicuramente, ma noi di Interista Sempre speriamo addirittura che riesca, lavorando costantemente e migliorando nella lucidità sottoporta, a superare i livelli dell'indimenticabile (e, allo stesso tempo, dimenticabilissimo, almeno per certi aspetti...) Obafemi Martins!

236 commenti:

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Unknown ha detto...

Pap... nn la vedo così limpida come la scrivi tu.
Senza entrare nei dettagli tecnici di bilancio,posso pensare che tra Parma ed Inter ci siano in gioco equilibrismi contabili che possano convenire ad entrambi...salvo pensare che Branca,Ghelfi & C. siano improvvisamente impazziti.
Perché è chiaro a tutti che Belfodil nn può essere valutato 20 ml. a maggior ragione da una Società come la ns. che sta centellinando il salvadanaio fino agli spiccioli.
Però liberi anche di pensare che i Dirigenti siano andati fuori di testa..

Unknown ha detto...

NABUCCO
ho chiaramente scritto: con le notizie in possesso...

ho anche scritto che è assurdo pure per il parma, economicamente...

e che ci possono essere ulteriori sviluppi tipo un mezzo obiorah che passa a parma per 3 milioni o un mezzo crisetig ceduto tutto al parma per 4... e un mariga di ritorno per 5...
possono essere messi in mezzo altri bambini, MA... da qualunque parti la si giri e qualunque sia il giro delle plusvalenze di una cosa son sicuro... il parma non ci rimette (non ci ha mai rimesso con noi) noi ci perderemo senz'altro...
gli errori del resto si pagano, e un'operazione di questo tipo è la certificazione di un errore...

speriamo di non pagarlo tecnicamente e che i fondi per un mediocampista di livello siano rimasti intatti...

a margine, il riscatto quest'anno di handanovic mi porta a pensare che sia seriamente candidato alla cessione...

così fosse prevedo un de sanctis, ipervalutato per farsi perdonare il mancato riscatto di gargano , che fa da balia a Bardi...
soluzione a mio avviso più che accettabile e direi assolutamente corretta

Unknown ha detto...

Pap quando commetti degli errori,in qualsiasi campo, ci rifletti, se sei arguto ne fai tesoro ,ma poi guardi avanti e cerchi di rimediare al meglio.
Poi sul fatto che le strategie di mercato delle ultime tre stagioni di Branca e soci ,nn siano state da master..beh su quello siamo concordi...almeno penso

Unknown ha detto...

Se ricordo bene l'apprezzamento di Mou nei confronti di Donati ,consisteva nel fatto che pur nn prevedendo per lui un futuro da big,lo considerava un giovane animato da una gran voglia di "mangiare l'erba "

Unknown ha detto...

leggo di un Udinese in pressing sul cileno Castillo..ecco su di lui si che rischierei gli otto milioni che sembrano richiesti...

Paolo Grasso ha detto...

@Luciano: leggo di una presunta offerta di 6 milioni per Longo da parte dello zenit. Che ne pensi? Credi che possa starci nell'inter del futuro, o lo ritieni giocatore da plusvalenza?

@Pap: capisco che economicamente può lasciare dubbiosi, però tecnicamente Belfodil ha ampi margini di miglioramento, non è come naingolan che ha già dato tutto e per cui si può capire che lo chiami naingocoso, lui è un giovane futuribile che ha fatto vedere ottime cose nella meta della prima stagione.

Unknown ha detto...

i pincocoso sono vezzi, alcune volte semplificazioni...tipo schweincoso...che sfido chiunque a digitare correttamente al volo...
nessun intendimento denigratorio...
a meno che non si voglia cercare la polemica ad ogni costo...

Paolo Grasso ha detto...

Ma quale polemica, è che e piu facile dire belfodil che belfocoso, per quello sembrava che non ti piacesse il giocatore :D

Everybody Hertz ha detto...

@ zuzu 192:
hai ragione ma il mio intento non era fare paragoni. Erano due dati che, seppur non allineati bene cronologicamente, fanno capire che nel calcio nulla è scontato ed essere cauti nei commenti è sempre meglio. Belfocoso o Cagani non si possono sentire. Personalmente ritengo che l'uruguaiano avesse fatto vedere qualcosa di più nel Palermo ed era uno dei miei preferiti in Italia anche quando faceva, come molti sostengono usando un'accezione negativa, il cavallone di fascia. Di contro, però, mi sembra che il franco-algerino come movimenti base assomigli più di Icardi al Cavani, che in teoria non vuol dire nulla ma per il gioco di Mazzarri magari no.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

A scanso di equivoci, per Belfocoso intendo in generale (quindi, denigratorio) e non nel caso specifico di pap o non mi ricordo chi.

AL82

Giuseppe ha detto...

Da quel poco che so in materia, il ragionamento di Pap - da un punto di vista finanziario - è ahinoi corretto.
Ma sul lato sportivo poco da dire...siam passati dal rischio Bianchi o Gila ad uno dei giovani più interessanti del panorama italiano.

@Pap: anche io ho pensato la stessa cosa...questo bilancio non vale ai fini del FFP, quindi sostanzialmente tra l'avere un passivo di 50mln e averlo di 60 non c'è grandissima differenza. Il prossimo, invece, conterà e non poco, per tutta una serie di motivi.

Lou ha detto...

"ergo... possiamo sospendere il giudizio per verificare le prossime mosse...
ma dal punto di vista economico, ad ora, non è un affare... e nemmeno per il parma...
poi se il tutto verrà compensato dalla metà di obiorah data a loro per 4 milioni o cose simili è un'altra storia..."
pap...la "risposta" era questa ...ma ci hai scritto 10 post...por que... por que... por que?

Unknown ha detto...

Lou

perchè leonardi è scuola moggi e ghirardi un ottimo imprenditore, e ritengo impossibile se lo facciano mettere in una tasca...
perchè gli errori (giustamente) si pagano ed è anche cosa corretta rendersene conto e cercare di rimediare
e...
perchè non sopporto pseudo giornalisti che in editoriali sul web titolano: ecco le cifre reali...
reali sto par di ciuffoli...

luciano ha detto...

incredibile: Ghirardi un ottimo imprenditore e ritengo impossibile che se lo faccia mettere in tasca.
Invece Moratti è notoriamente un cretino che se lo fa mettere in tasca da tutti.,.
Ma tifa parma, allora, che avrai più soddisfazioni.

luciano ha detto...

Io sono de coccio e continuo a pensare che sia stato (se si conscluderà alle condizioni dette) di un ottimo affare sotto il profilo finanziario.perdiamo due giocatori che da noi hanno fallito o comunque inutili e al loro posto acquisiamo i diritti sportivi e mezzo cartellino di un giovane ricercatissimo, con un profilo tecnico che ci serviva. in tutto sborseremo effettivamente solo 3 mili-3-4 milioni, ingaggio del nuovo compreso. Gli altri li risparmiamo sugli ingaggi dei due ceduti.
Operazione splendida finanziariamente, come quando abbiamo ceduto cannavaro per carini (in pratica per Carini + 20 miliardi di ingaggio risparmiati).
Che poi le due operazioni abbiano portato giovamento ai nostri partner, è questione che non ci interessa.

Unknown ha detto...

te l'ho già detto
non dare patenti di tifo...

è storia, mariga a 10 ce l'ha venduto lui
le plus su obi (doppie) le ha fatte lui...

chi ha problemi e deve sbolognare giocatori che nessuno vuol pagare, siamo noi...
lui ci da una mano, ma vorrà guadagnarci... mi pare logico...

luciano ha detto...

Paolo: non cederei mai Longo per 6 milioni. Neppure per 10.
Non lo cederei semplicemente.
Certo, non si tratta di soldi miei.
Secondo me è una vecchia querelle tra me e Olag, quella su Longo. Sostengo la scelta del mister e dico che quasi nessuno allora avrebbe preferito Longo a Dell'Agnello.
Il discorso sull'oggi è un altro: certo che andare a giocare è mettersi in gioco. Se tu ritieni di essere inferiore agli altri 4 attaccanti che ci sono all'Inter, fai bene ad andare via (in prestito). Se invece credi in te stesso al punto che a 21 anni compiuti ritieni di poterti battere con chiunque, resti.

Unknown ha detto...

e io continuo a dirti che messa così è pura propaganda in perfetto stile milanista

vedi tu...

Gimon24 ha detto...

Comunque... per chi fosse interessato o tifasse Parma, gli Allievi Nazionali di Cristiano Lucarelli, pur orfani in finale del bomber Cerri, hanno vinto il titolo, battendo l'Empoli per 2-1.

Gimon24 ha detto...

Chi ha vinto cinque campionati, coppe varie e fatto un Triplete, però, è stato Moratti, Pap... o no? ;-)
Propaganda pure questa?
Oppure contano solo i bilanci e le plusvalenze?
Perché in questo caso, in effetti, tra noi e il Parma non c'è gara...

Unknown ha detto...

Gimon...
andiamo...
stiamo parlando di una cosa specifica e alcune operazioni specifiche con il parma...
che hanno visto il parma guadagnarci molto bene...e senza sotterfugi come invece fece sacchi da dirigente del parma, con adriano... approfittandosi del fatto che tanzi venne legato e quindi la parola tra presidenti non valeva più

leonardi e ghirardi sono bravi...e mica solo con noi... e credo si possa dire...

o no?

zuzu giulj ha detto...

beh Luciano...allora il Barcellona farebbe bene a scambiare messi per cacia, risparmierebbe 20-25 milioni lordi all' anno...
L'operazione Belfodil non convince del tutto neanche me, anche se ci potrbbe essere una spiegazione: il Lione deve incassare il 20% su una futura cessione, quindi è possibile che per fare un favore ai ducali lo abbiano ipervalutato... perche 20 mln per un giocatore per cui ghirardi (che c' ha spillato un bel po' di soldini...) ha dichiarato che voeva minimo 11 mln mi sembra tantino...

Lou ha detto...

"perchè non sopporto pseudo giornalisti che in editoriali sul web titolano: ecco le cifre reali...
reali sto par di ciuffoli..."
Pap...su questo hai ragionissima, però considera che si "parla" sulla base di voci, tutt'altro che verificate, e che i nostri antipatizzanti (sconcerti in primis) hanno già dato il pollice verso sull'operazione tecnica ed economica : sempre sulla base di voci tutte da verificare e senza che ci siano (ancora) firme.... io ho fiducia : prima o poi (i ns dirigenti) ne azzeccheranno una e metteranno tutti d'accordo ...

zuzu giulj ha detto...

ipervalutazuione che verrebbeà bilanciata da risoluzioni di comparteciazion in modo a noi favorevole, come dice Pap

Lou ha detto...

zuzu : la differenza (leggera) è che messi vale e pesa 3)4 del barça, mentre cassano e silvestre sono solo un peso economico e tecnico.
P.S. ho fatto finta di prendere sul serio la battuta ...

luciano ha detto...

Le novità di oggi: gira voce non so quanto attendibile, che il prossimo anno non faremo la Berretti.
Spro non sia vero perché i '96, tranne qualche eccezione che farà il salto, meritano di restare uniti a crescere insieme.

Altra novità: oggi era ad allenarsi con i '98 un esterno etiope, si dice che venga da una società altoatesina, classe '99

Una curiosità; oggi ho visto fare degli esercizi stranissimi: ci si buttava a corpo morto sulle braccia òrotese di alcuni compagni. la motivazione sembra si a di ordine psicologico: stimolare la fiducia nei compagni, l'abitudine a fidarsi di loro.

infine oggi per me culturalmente è stata una giornata molto bella. Ho potuto fare una bella chiacchierata col preparatore dei giovanissimi nazionali che mi ha chiarito molti dubbi e spiegato tante altre situazioni.
E' una persona di straordinaria cultura: in senso lato e professionalmente. Proverò più tardi a sintetizzare in parte il contenuto del colloquio, naturalmente con i iei limiti. Credo di aver capito tutto il suo discorso, ma riportarlo abbastanza fedelmente e tutt'altra cosa, per un dilettante.

luciano ha detto...

Zuzu: ma quali 20 milioni? Tu ne tiri fuori realmente dalle tue tasche solo 1 e ti liberi di due pesi morti, su. E il discorso di messi vale se il Barça lo considera un peso morto, lui ha passato la trentina, non corre, si libera un anno dopo tu non ne puoi più e lui non ha mercato.
ma ppi, anche sta storia del Lione, che a noi non interesserebbe comunque: qualcuno ha visto i documenti?

luciano ha detto...

Guardate però che quasi tutti quelli che scrivono danno per verità le loro "rivelazioni". O non crediamo a nessuno, o a tutti. non possiamo discriminare sulla base del fatto che mettano in cattiva luce l'Inter (e allora sono credibili) o la mettano in buona luce (e allora sono servi)

Gimon24 ha detto...

Assolutamente, Pap!
E' così... Leonardi e Ghirardi fanno il loro mestiere e lo fanno bene, nulla da dire.

Ghirardi, però, secondo me dal calcio chiede (e dà) altro rispetto a Massimo Moratti.
Insomma, fanno un altro "mestiere"...

zuzu giulj ha detto...

Lou,Luciano: certo era un' esagerazione- battuta..comunque non mi riferivo a Cassano e Silvstre ma allo scambio carini per Cannavaro che Luciano ha definito ottimo grazie ai 20 miliardi di ingaggio risparmiati.

riguardo al fatto che il Lione debba incassare il 20 di una cessione futura: noi non siamo dentro la società, quindi ci basiamo sui dati forniti dai media; per dire che l' operazione Belfodil è stata ottimA,anche tu ti basi su quei dati;io, basandomi sugli stessi, riporto che il Lione deve ancora incassare il 20 dalla futura cessione, e forse è per questo che c' è stata un' ipervalutazione, che sempre forse verrà bilanciata da operazioni con i Ducali favorevoli a noi.
Tutti Noi ci basiamo SEMPRE su informazioni dei media, o non parliamo più di mercato, dato che le cifre non sono sicure

Earl ha detto...

Per Tassi si va alle buste?

zuzu giulj ha detto...

perdonate se cambio discorso, ma leggo ora questa notizia (non so se sia vero o ono spero di no)

sulla gazza.it:
L'Inter ha piazzato il colpo per la difesa: è praticamente conclusa la trattativa per il difensore Danilo. Arriva dall'Udinese, a breve la firma.

Lou ha detto...

@Zuzu, si...però un altro giornale (la gazza) dava una vakutazione di 6 milioni per Belfodil...come la mettiamo? ...il beneficio del dubbio vale sempre, a meno che tirino fuori i documenti REALI ...

Everybody Hertz ha detto...

Online nuovo post, tutto dedicato all'euro u21.

AL82

zuzu giulj ha detto...

Lou: ma certo tutti, e non solo io, parlamo di cose teoriche. Anche quando si dice che è un' ottima operazione dal punto di vista economico, si parla di cose teoriche

rmarcanti ha detto...

"Sono contento di trovarmi una volta tanto a concordare con Rinaieskj"

Luciano, non esageriamo:-)
Solo una volta ho scritto che non condividevo la tua opinione su Stramaccioni, che per me ha la grossa responsabilità di avere bruciato Coutinho.

Poi leggendo, a volte dissento a volte no. 60% e 40%:-)

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