Il pendolo di Foucault ovvero le inquietudini estive di un paziente affetto da interite acuta.

Nell'alternarsi di umori positivi e negativi (elemento patologico, lo riconosco. Resta solo da capire se la patologia è insita nella mia natura di tifoso o in quella della nostra “pazza Inter”), oggi il barometro tende al brutto.

L'umore mattutino viene stimolato dalle prime letture delle informazioni, rigorosamente in rete, perchè giornali e  trasmissioni calcistiche varie in tv sono banditi  su ordine del medico curante in quanto  fegato e colecisti ormai non li tollerebbero.

Le informazioni di oggi, più o meno veritiere, perché spesso i siti riprendono solo quanto scritto sui sopra citati giornali o quanto detto in tv dai vari discepoli di Moggi,  sono negative.

Non tanto per quanto riguarda l'Inter. 

Ancor più per quello che fanno (o starebbero per fare), in confronto, gli altri.

La juve, già forte, ha preso Ogbonna, Tevez e Lorente. Sembra vicina a Zuniga o Kolarov.

Il Milan tiene El Shaarawy (ah, quanto ho sperato che lo cedesse...), ha ringiovanito il centrocampo con un paio di innesti di buona qualità e aspetta un altro attaccante o trequartista.

La Fiorentina ha Montella e in più, tra gli altri, Joaquin, Giuseppe  Rossi e Gomez (Gomez a me sembra peggio di Gilardino. Se fosse venuto all'Inter sarei affranto, ma se va  a una rivale si ha sempre paura. Anche questo è un sintomo della malattia).

Il Napoli investirà bene quanto incassato da Cavani (sembra certo Damiao, più qualche altro).

Anche la Roma si sta muovendo su giocatori interessanti: Strootman primo fra tutti.

Non parliamo poi dell'Udinese che fa incetta dei giovani di grande valore: quelli già seguiti da noi, per intenderci.

Noi....

Be' una buona notizia ci sarebbe: stop alla trattativa per Isla. 

Si riparla di Montoya che preferirei mille volte. E di olandesi che invece non mi piacciono.

Poi però (qualche  volta alla nevrosi si accompagna un barlume di lucidità che ridimensiona il mio ego) mi chiedo: ma all'Inter serve più un esterno che piace a me o uno che piace all'allenatore?

E così anche il parziale godimento per lo stop su Isla si annulla.

Poi leggo altre cose imbarazzanti: arriverebbe tale Chacha, per la fascia 14-17 anni.

Il curriculum di questo preparatore o allenatore non sembra dei più entusiasmanti e soprattutto non si capisce cosa farà in un organico già più che completo.

Mi dico che si deve avere fiducia in chi l'ha preso.

Fiducia ne avrei di certo sull'arrivo dell'interessante centrale difensivo dello Sporting Gijon: dicembre '95, più di 1,90 di altezza, titolare nella Spagna U19.

Ma, oggi l'umore è così: sebbene da 4 mesi mi sia stato riferito che avevamo preso un centrale difensivo spagnolo del '95, penso che alla fine arriverà come sono arrivati lo scorso anno l'attaccante finito al Milan, i due portoghesi finiti al Barcellona e l'austriaco rimasto in Austria.

Poi sento parlare di uno scambio Kuzmanovic-Nocerino e ci potrebbe anche stare, ma cambierebbe ben poco.

Cerco di indirizzare il mio inconscio verso pensieri più positivi.

Già ora siamo più forti dello scorso anno.

Intanto come concezione del gruppo.

Lo scorso anno avevamo puntato sulla classe, nella convinzione che il mister sarebbe riuscito a trarre il massimo da 5-6 giocatori super, per quanto con lacune atletiche, compensando le stesse con l'assemblaggio di qualche corridore forzuto.

Se ci pensate, il nostro reparto offensivo in estate poteva contare su Milito, Cou, Cassano, Alvarez e Wes.

Tra gli altri.

Ma Milito, anche prima dell'infortunio aveva un'autonomia limitata;

Cou era fragile atleticamente;

Cassano pretendeva che gli altri corressero per lui;

Alvarez aveva limiti dinamici e di pensiero evidenti e

Wes non ne aveva voglia.

Di questi cinque, tre non ci sono più.

Gli altri partono come seconde linee.

Dietro, Cambiasso avrà gli stessi limiti dinamici, ma questa volta  parte  come alternativa (va be' che lo fa ogni anno, poi risulta sempre il più indispensabile...) e lo stesso elagante e tecnico Rano sembra in discussione.

Probabilmente non ci sarà più Chivu, altro giocatore di buon piede, ma fragilissimo.

Non c'è dubbio che la “filosofia” quest'anno sembra completamente cambiata, anche se teoricamente meno ambiziosa (poi decide il campo, perché il calcio è un gioco di tecnica e fantasia, ma anche di organizzazione e sostanza).

Non ci siamo mossi male, in relazione alle nostre finanze:

due giovani di qualità e corsa davanti;

due difensori di sostanza;

arriveranno ancora un esterno e un mediano pure di sostanza;

abbiamo una buonissima pattuglia di giovani da testare subito (Botta, Laxalt, Obi, Ibrahima, spero Duncan).

Se partirà Longo arriverà un altro al suo posto: potrebbe essere anche un...colpetto.

Se dovesse partire  Rano (spero di no) abbiamo in canna un sostituto interessante (Dragovic)

Disponiamo poi di  un'altra pattuglia di giovani iassai validi, mandati  a fare esperienza (Livaja, Bardi, Benassi, Bianchetti, Splendly, Crisetig e qualche altro...)

Abbiamo dei giovani che possono avvicinarsi alla prima squadra (Longo, Donky, Belloni, Olsen, Knudsen, che sono già a Pinzolo,  e qualche altro che si aggiungerà a sorpresa nel corso della stagione).

Abbiamo un mister con esperienza nella guida di squadre importanti, che potrà giovarsi di un gruppo modellato sulle sue esigenze (non sempre si riesce ad accontentare un allenatore, eh... aldilà della volontà) e soprattutto che potrà organizzare allenamenti molto strutturati.

Non si trattava evidentemente di accontentare i sentori in modo da...favorire i loro infortuni attraverso allenamenti inadeguati.

Il fatto è che quest'anno non ci sarà da giocare una partita decisiva il 2 di agosto.

E poi non si giocherà ogni tre giorni.

Il che non significa che non ci possano essere stati errori lo scorso anno a livello di preparazione.

Errori inseriti in un contesto particolare, non dovuti a situazioni di nonnismo.

Lo devono valutare le persone competenti e a conoscenza dei fatti, noi possiamo esprimere opinioni in libertà.

Dunque quello stolto di umore personale, perché non si decide a volgersi al bello?

Be', forse perché se mi appare fuor di dubbio che ci siamo rafforzati (una volta completato l'organico) ho il sospetto che le altre squadre di vertice  siano sempre più forti, perché hanno inserito tasselli di qualità su un organico già superiore.

Ma si sa, l'umore di un ammalato di Inter è come il pendolo di Faucault.

Magari domani basta leggere che stiamo trattando Sanchez, o un centrocampista davvero forte e il pendolo vira dalla parte positiva.

Se poi a farlo virare più stabilmente in quella direzione (ma non sarebbe più un pendolo)  fosse il campionato, meglio ancora...

Luciano Da Vite

Nella foto gli obiettivi, veri o presunti, dell'Inter per la corsia esterna destra.