Lavori... forzati.

Sull'amichevole di ieri contro la rappresentativa trentina tutti concordano: serve cautela nei giudizi.

Per il livello della preparazione (carichi di lavoro molto pesanti e giocatori imballati).

Per l'alternanza di possibili titolari e possibili “riserve”.

Per la modesta dimensione degli avversari.

Per le maggiori motivazioni e forse la miglior condizione fisica degli stessi.

Perché l'assimilazione delle idee di Mazzarri è appena iniziata.

Per una volta, concordo con l'opinione dei più, per altro abbastanza ovvia.

Tuttavia, qualche cosa di interessante si è visto.

Iniziamo con…

La difesa

Handa è già in ottime condizioni.

Bisogna capire se la polemichetta su Bonaiuti è inventata o pretestuosa.

A questo punto, però, Handa è un pilastro irrinunciabile, almeno per la stagione in corso.

Poi, valuteremo i progressi di Bardi.

Su Rano, mi sbilancio, per quanto assurdo sia farlo dopo una partitella: non lo cambierei assolutamente con Dragovic.

Meno che meno lo cederei in Italia (ma sappiamo tutti che se andasse all'estero, l'anno dopo sarebbe qui con altre maglie a strisce).

Campagnaro ha mostrato grande personalità e assuefazione ai desideri di Mazzarri.

Campa ha pure spinto e, fatta la tara agli avversari che lo consentivano, questo impone una ulteriore riflessione sulle caratteristiche di chi gli gioca davanti, sulla fascia e in mediana.

Samuel è apparso terrificante come è quando sta bene.

Bisogna solo sperare che l'integrità fisica duri a lungo.

Gli altri difensori su livelli normali: Andreolli abbastanza innpalla e autorevole, Chivu insolitmente disinvolto.

Si allontana il sogno di noi tifosi: cedere Chivu, oltre a Silvestre, per avere Dragovic senza sacrificare Rano.

Anche se poi il fatto che Mazzarri accetti di tenere un Chivu eventualmente sano, un po' rivaluta la stessa scelta, tanto criticata, fatta un anno prima da Strama.

Gli esterni

Jona sembra confermare le positive  impressioni dell'ultima parte di stagione. Può essere una buona alternativa al titolare (Isla?).

Ovviamente, meglio in fase di appoggio che nel contenimento.

Naga è apparso vivacissimo, intraprendente, già in ottima condizione.

Ha anche confermato però di essere un esterno molto offensivo.

Se a sinistra della mediana giocherà Kova, per il difensore esterno sinistro dei tre, sarà un anno di sofferenza.

Andrebbe meglio, probabilmente con Pereira, che personalmente continuo a ritenere più di sostanza rispetto a Naga, ma sono opinioni, come dire, gusti.

A volte mi chiedo se, con Zuniga alla juve, l'eventuale cessione di Pereira per arrivare a Kolarov ci rafforzerebbe: ho qualche dubbio.

Ibrahima a destra, per conto mio, è in chiaro ritardo di condizione, ma anche un po' fuori ruolo: meno iniziative, meno attitudini offensive rispetto a Jona. Un po' legnoso. Certamente però anche un'altra fisicità

Obi esterno è da rivedere (ha giocato spesso in quel ruolo nelle giovanili, ma è un discorso diverso). Anche se mi è sembrato che lui e Alvarez si scambiassero spesso di posizione.

In ogni caso con Naga e Pereira difficilmente troverà spazio in quel ruolo.

Da terzo di sinistra in un centrocampo a tre può essere per il momento una buona alternativa.

Il centrocampo

Guarin, sempre fatte le debite riserve sugli avversari, sembra già in ottime condizioni.

Ma ha anche confermato le sue caratteristiche.

Di fatto è un attaccante, anarchico, che parte a 50-60 metri dalla porta.

Anche qui, se Mazzarri vuole trasformarlo in un mediano, dovrà lavorare moltissimo e l'esito è comunque incerto.

Capisco perché il mister forse gli preferirebbe un Nainggo, ma sarei molto perplesso sull'ipotesi di cedere uno dei pochi talenti di cui disponiamo per arrivare a un giocatore appena discreto, sebbene  più funzionale al mitico “progetto”.

Cambiasso è chiaramente in ritardo di condizione.

A dimostrazione del fatto, stranoto, che chi è avanti negli anni deve lavorare più degli altri per raggiungere e mantenere la condizione (ehehehe...).

Kovacic non c'era: e quindi c'era poca luce, almeno fino a quando è entrato Andy.

Kuzmanovic: mi è sembrato un giocatore ritrovato: molto più mobile (che non significa più rapido) e intraprendente. Però la differenza con Mira, per quanto improponibile a vari livelli, è stata...impietosa.

Magari si potrebbe anche sacrificare, se arrivasse al suo posto un'alternativa più rapida (non conosco abbastanza Wellington o il francese del Sochaux di cui si parla oggi...).

Olsen: ha dimostrato quanto si sapeva. Chi è capace di giocare a calcio si trova meglio con quelli molto bravi (vale anche per Mira e per... Colo, che ha il record assoluto: un gol senza neppure essere sceso in campo!).

Olsen è sicuramente da aggregare alla prima, ma per non arrugginire, dovrà... allenarsi (nel senso di giocare) con la Primavera, a mio parere.

Mira: Andy “Figo” Mira agli amici del blog non dovrebbe aver detto nulla di nuovo.

Qualche giorno fa abbiamo salutato il suo rinnovo (un triennale) come una straordinaria occasione offerta a uno dei 3-4 giovani più talentuosi del nostro panorama calcistico.

Forse è andato oltre le previsioni, perché era all'esordio con compagni famosi.

Ma chi lo conosce e ne apprezza la personalità spiccata (cfr. l'intervista rilasciata al nostro blog, nel gennaio 2012: Saranno Famosi? Oggi Luciano racconta Andrea Mira) sapeva che sarebbe stato subito a suo agio.

Chiedetegli di correre e sacrificarsi in modo anonimo e lo metterete in difficoltà.

Chiedetegli di assumere iniziative “sfrontate” e lo vedrete in tutto il suo splendore.

Sia chiaro: Andy ha 18 anni e ne ha perso uno e mezzo per infortunio. Deve lavorare moltissimo, con umiltà.

Alvarez: anche lui sembra già in buone condizioni e ha tanta classe.

Non sono queste le partite in cui deve dimostrare di essere un giocatore importante per l'Inter.

Quindi se resterà ne riparleremo in occasione di confronti veri e impegnativi.

L'attacco

Come schemi di gioco è troppo presto per cominciare a vedere qualcosa. Le occasioni migliori (e i gol) sono nati da invenzioni personali.

Vediamo allora i singoli.

Palacio: già in grande condizione.

Secondo me quest'anno l'attacco sarà costituito da Palacio più  uno degli altri.

Non si fosse infortunato lo scorso anno avremmo fatto diversi punti in più.

Mobile, insidioso, con un grande fiuto del gol.

Una sicurezza.

Icardi: Maurito è apparso in ritardo di condizione.

Il Becca, nella telecronaca, insisteva che quelli corpulenti come lui e Vieri hanno bisogno di più tempo.

A parte l'iperbole (mi pare che Icardi sia alto 1.81 per 75 chili), l'impaccio era evidente.

Ha rivelato le sue doti in un'occasione, quando quasi da fermo si è aggiustato la palla e ha calciato con enorme rapidità e ottima forza, capacità che è fondamentale per una punta.

Dovrebbe far meglio già contro il Feralpi, fra pochi giorni.

Belfodil: ha sbagliato tantissimo, ma, dirò una stupidaggine, a me è piaciuto (anche considerando il Ramadan).

Mi è piaciuto per l'intraprendenza, per lo spirito di iniziativa.

Ha sempre tenuto sotto pressione la difesa avversaria.

Non so, ma spero che vada anche oltre le previsioni più ottimistiche.

Almeno le mie, iniziali.

Capello o "Colombi" (per Tramontana e il Becca, almeno...): sono stato felicissimo per il suo arrivo, che considero un gran colpo.

Movimenti importanti e buona tecnica, come si sapeva.

Il mio discorso è semplice: se io ho un giovane molto buono e il Bologna (è solo un esempio) ne ha uno molto buono, con uno scambio di comproprietà controllerò due grandi promesse anziché una.

Potrò inglobare in futuro entrambi o quello dei due che avrà mantenuto le promesse.

Pagherò è ovvio.

Ma con tutto il rispetto, una comproprietà a cui sono molto interessato con una squadra media è più facile che riesco a risolverla a mio favore.

Se invece devo acquistare uno che si è affermato, è molto più difficile. 

Il Mister

Mazzarri: troppo presto per dire qualcosa di sensato sul suo operato.

Di certo è stato fatto il lavoro sulla forza e sul fondo che lo scorso anno non è stato possibile programmare per ragioni oggettive.

Qualche cosa si è visto a livello di organizzazione e movimento, come i due esterni larghissimi in fase offensiva, il difensore di destra che prova a salire, grazie a una compensazione interna e altre cosette. 

Forse anche una maggior compattezza di squadra, ma questo discorso andrà verificato nel lungo periodo.

Infatti, finché abbiamo avuto quasi tutti a disposizione e una buona condizione atletica, lo scorso anno, in occasione delle 10 vittorie consecutive, non è che mancasse l'equidistanza.

E' quando ti vengono a mancare i giocatori e la condizione fisica (per cui il rientro avviene con un attio di ritardo) che il discorso diventa più difficile.

Comunque devo riconoscere che le premesse sono molto positive.

Auguriamoci di avere nuove conferme già al prossimo test.

E magari qualche arrivo importante, oltre a Isla per il quale, da un mese e mezzo, “domani è il giorno di Isla”.

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it), Ishak Belfodil.

Contro il Trentino Team, l'attaccante franco-algerino ha litigato con il dischetto, io però non mi farei troppo fuorviare da questo doppio episodio sfortunato.

Giocatore potente, tecnico, dai movimenti molto interessanti, Belfodil. 
Ieri, errori dagli undici metri e Ramadan a parte, ha iniziato a fare intravedere qualcosa.

Seguiamolo con fiducia.

Guido Montana