La
partita non si preannunciava per nulla facile, per molti motivi, che
riguardavano sia l'Inter sia i nostri avversari.
L'Inter
l'affrontava in piena fase di ricostruzione, con i nuovi arrivi da valutare e
inserire sempre meglio, con la ricerca ancora in atto di un sistema di gioco
ottimale, con qualche giocatore in condizione non soddisfacente e con il
pensiero di una partita infrasettimanale di Europa League importantissima.
In
più c'erano assenze di rilievo soprattutto nel reparto avanzato, dove il
forfait di Icardi costringeva il Mancio a far giocare Palacio e Podolski, una
coppia male assortita e che non sta fornendo prove confortanti.
Poi
c'era Bergamo, un campo difficile, dove non vincevamo da molti anni per la
forza degli avversari, sostenuti da un pubblico aggressivo oltre ogni limite,
capace di intimorire gli arbitri, aizzato in questo dagli atteggiamenti degli
stessi giocatori locali.
L'elemento
positivo era costituito dall'impressione (tutta da confermare per altro) di una
squadra in crescita, più quadrata, più compatta, sicura delle proprie
possibilità e quindi maggiormente convinta.
La
vittoria sul Palermo, aldilà del risultato anche troppo largo, aveva mostrato
questi progressi, già intravisti anche in qualche partita precedente meno
fortunata.
Il
fatto che il Palermo nell'anticipo avesse poi travolto un Napoli dato in
buonissime condizioni di forma accresceva la fiducia, anche se nel calcio la
proprietà transitiva tra tre partite (io ho battuto te, che hai battuto lui,
che è forte... dunque sono ancora più forte) non funziona quasi mai, perché le
partite non sono confrontabili.
In
casa avevamo già battuto nettamente il Genoa, ma poi, intervallate
dall'infortunio interno col Toro c'erano state le due deprimenti prestazioni
fuori casa a Empoli e contro il Sassuolo.
Tutto
questo spiega perché almeno a livello di tifosi, la speranza si accompagnasse a
una forte dose di ansietà.
Il
timore di un nuovo stop and go era
legittimo.
Un
risultato negativo avrebbe avuto effetti devastanti sulla posizione in
classifica, già molto compromessa, e sul morale anche in vista della trasferta
di Glasgow, in casa del Celtic, dove ci giocheremo il passaggio del turno in quello
che è rimasto l'unico obiettivo stagionale.
La Partita
Schieriamo
la formazione prevista, con Campagnaro a destra al posto di Naga infortunato e Davide Santon a
sinistra (toh, proprio quello che sarebbe piaciuto a me).
Centrali
di difesa e centrocampo confermati, come pure il modulo, ma davanti Icardi non
ce la fa e viene varata la coppia Palacio-Poldi.
I dubbi (miei) sono due:
scarsa copertura delle fasce, imputabile al modulo, e capacità di penetrazione
e di tenere palla davanti per far salire la squadra molto modeste.
Naturalmente
il divario tecnico era abbastanza netto e in queste condizioni, non potendo la
squadra di casa asserragliarsi dietro e ripartire in contropiede, per motivi… ambientali,
non c’è modulo che tenga.
Il vero pericolo veniva dal
ritmo che gli avversari avrebbero saputo imporre alla gara, questo sì capace di stravolgere i
valori tecnici e anche da un inconveniente sempre possibile nel calcio (un gol
casuale, un’espulsione, ecc.) che avrebbero potuto alterare l’andamento della
partita.
Partiamo
noi e sembriamo belli tonici.
In
pratica alla prima azione otteniamo il rigore e il conseguente vantaggio.
L’azione
è ben costruita, il rigore netto ma anche frutto di una dabbenaggine del
marcatore di Guarín, che poteva limitarsi a controllarlo ed evitare di farlo
girare.
Fatto
sta che andiamo in vantaggio e comincia
la partita vera, con l’Atalanta che deve subito aggredire con intensità per
recuperare il risultato.
Una
grande squadra, in queste situazioni, contra l’avversario senza prendersi
grandi rischi, aspetta il momento opportuno e riparte chiudendo il match.
Ma
noi siamo un progetto di grande squadra e anche nel passato recente abbiamo
dimostrato di soffrire le accelerazioni avversarie.
Si nota subito che andiamo
in difficoltà e il problema fondamentale sembra essere: per quanto tempo durerà
la sfuriata dei padroni di casa?
Non riusciamo più ad
uscire, a giocare la palla.
Gli
esterni sono costretti dietro per fronteggiare le loro folate.
La
marcatura a uomo su Brozovic impedisce le ripartenze; gli attaccanti cercano di
aiutare ma lo fanno come possono. Fossero bravi a difendere giocherebbero in un
altro ruolo.
Reggono,
in questa fase, i più fisici, i più grintosi, i più dotati di ritmo, quelli
capaci di correre per due: Medel, Guarín e Shaqiri.
Nella foto (Inter.it), Shaqiri inseguito da tre giocatori dell'Atalanta. |
Dal
3’ al 37’ (minuto in cui torniamo in vantaggio), l’Atalanta opera una pressione
ininterrotta, creando occasioni su occasioni (clamorosa quella fallita da
Pinilla), oltre al gol del pareggio, e collezionando calci d’angolo in serie.
In
questa situazione è normale che i difensori vadano in difficoltà: un conto è
organizzare una difesa premeditata e fittissima, chiudendo gli spazi
(situazione che di solito esalta le doti atletiche e acrobatiche dei centrali),
altra cosa è essere costretti a difendere in condizioni di difficoltà, perché
devi uscire a tamponare su avversari che si presentano arrivando da dietro.
Ranocchia
e Juan Jesus non saranno fenomeni, ma almeno difensori medi, per questa serie
A, lo sono di sicuro.
Ranocchia
ha anche una difficoltà in più, perché dalla sua parte agisce spesso Moralez,
che ha un altro passo e per struttura fisica un avvio bruciante.
D’altra
parte se ogni volta che un difensore viene battuto dall’avversario fosse
colpevole, tutti i gol sarebbero colpa dei difensori.
Invece
il Mancio di recente ha chiarito bene come quando si subisce la responsabilità
è della squadra, salvo casi eclatanti.
Intendiamoci,
in questa fase del match Juan Jesus e ancor più il Rano mostrano limiti e qualche inadeguatezza, ma ogni giudizio va
riportato nel contesto generale.
Ranocchia
è insicuro, questo si.
Viene
da un periodo poco positivo, è contestato dai tifosi nel solito loro modo
elegante e costruttivo, forse è ancora dolorante al ginocchio.
Non
gioca sereno.
Come
non giocava sereno Guarín qualche tempo fa.
Se
l’Atalanta, a somiglianza per esempio dell’Empoli, fosse riuscita a imprimere
lo stesso ritmo per tutta la partita, sarebbe finita male, per noi.
Invece
mezz’ora di sforzo intensissimo, come è umano, li aveva provati.
Raggiunto
il pari si sono rilassati un attimo e il Guaro
li ha colpiti. Che dire dei loro difensori?
Il
Guaro se ne è bevuti tre e poi gli
hanno lasciato tutto lo spazio per tirare…
Deve
essere terribile fare uno sforzo immane, dare tutto quello che avevi per
raggiungere il pari e poi vedere tutti vanificato in un attimo!
Mancano
le forze per ripartire, il morale subisce un colpo non indifferente.
Poi
si aggiungono due situazioni che oggettivamente ci dicono bene e sono altre
mazzate per loro.
Moralez
si infortuna (e la coppia Denis-Pinilla è certamente più alla portata dei
nostri centrali) e Benalouane si fa espellere.
A
quel punto non c’è più partita. La nostra superiorità tecnica può esprimersi in
pieno, supportata ora anche da una superiorità atletica e psicologica.
Finisce 4-1 ma poteva
essere goleada.
I
difensori rinfrancati e non più costretti a intervenire in affanno sovrastano i
loro rivali.
Tutto
è bene quel che finisce bene.
La
partita è girata a nostro favore anche per episodi fortuiti, ma questo, a parti
invertite, accade spesso anche quando si perde.
Conta
aver avuto la capacità e i mezzi per tenere, sia pure con difficoltà, nel
periodo negativo e per concretizzare le fasi della propria superiorità.
La squadra deve crescere
ancora, alcuni meccanismi sono da oliare, qualche scelta individuale magari
sarà rivista.
Però, con tutte le cautele
del caso, si può affermare che si ricomincia a vedere la luce.
Le Prestazioni Individuali
Handanovic: in questo periodo gli dice bene. Dopo l’errore
clamoroso di Dybala, lo salva quello forse ancora più incredibile di Pinilla. Sul
gol non può far nulla. Per il resto è completamente inoperoso: per aver davanti
una difesa sciagurata, è una bella… fortuna. 6
Campagnaro: quando D’ambrosio recupererà, l’Inter
avrà tre terzini affidabili a mio parere. Loro due e Santon. Oltre a una
riserva utilizzabile quando viene richiesta maggior spinta (Dodo).
Hugo
gioca bene in copertura, arcigno, tenace, puntuale (anche considerando che con
questo modulo non è coperto da un secondo uomo di fascia).
Naturalmente,
quando spinge si rivela inadeguato.
Almeno
5-6 volte avrebbe la palla da mettere subito per cross interessanti, ma ritarda
l’esecuzione e spara addosso all’avversario in recupero o finisce per giocar
palla all’indietro.
Non
è un’ala e non è neppure un esterno alla Naga
o Johnny.
Però
è indispensabile per dare equilibrio. 6.5
Ranocchia: primo tempo insufficiente, pur con
qualche attenuante di cui ho parlato. Dimostra di essere un uomo a dispetto
dell’ironia dei… suoi tifosi e nella ripresa gli avversari non vedono più la
biglia. Il Mancio ha in panca Vidic,
non pincopallino: chissà perché non lo
sostituisce? 6
Juan Jesus:
Il Rano viene preceduto di
testa da Pinilla. La palla va a Moralez che è marcato (si fa per dire…) da JJ a
5-6 metri. Hanno sbagliato entrambi e forse anche chi ha lasciato che venisse
servito Pinilla.
Nel
primo tempo qualche altra sbavatura. Poi esce anche lui con autorità. 6
Santon: anche lui nel primo tempo soffre un po’,
ma se la cava sempre con la fisicità e la corsa.
Nella
ripresa riesce anche a spingere.
Sin
dai tempi del suo esordio con Mou
avevo notato come in fase offensiva agisse meglio a sinistra dove gli si apre
il campo per le progressioni col destro. Considerando che non giocava in
pratica da aprile ed è alla terza partita in pochi giorni, una prova davvero
incoraggiante. 6.5
Guarín: decide la partita segnando due gol
strepitosi, procurandosi un rigore e fornendo l’assist per il quarto gol. Ma
non è solo questo: gioca un’infinità di palloni, vince contrasti, corre
ovunque.
Non
potrà sempre esprimersi a questi livelli, però ho una certezza: la prima volta
che sbaglierà un dribbling o calcerà alto, riprenderò a sentire le solite
ironie distruttive sul suo conto. 8.5
Medel: la valutazione di questo giocatore fa
discutere anche sul nostro blog. Bisogna intendersi: se il metro di giudizio è quello estetico,
come accade per molti tifosi, lui è un obbrobrio. Se il giudizio è di tipo
tecnico, lui ha caratteristiche di palleggio e visione di gioco da giocatore appena
medio, ma doti atletiche, dinamiche e di generosità fuori dal comune.
Se
il metro è quello dell’utilità, lui in questa squadra è indispensabile. 7
Brozovic: non ripete la prestazione strepitosa di
San Siro, come era facilmente prevedibile.
Nel
primo tempo incontra parecchie difficoltà nello svincolarsi dalla marcatura a
uomo, situazione alla quale in Italia dovrà abituarsi. Anche in quella fase
tuttavia si rende utile, operando da vera mezz’ala, con coperture e ripartenze.
Nella
ripresa cresce la squadra si spegne la vis pugnandi orobica e lui riprende il
bastone del comando. 7
Shaqiri: lui Guarín e Brozovic a mio parere hanno
alzato il tasso di dinamismo costruttivo di questa squadra, supplendo a una
carenza che era preoccupante.
Se
oggi riusciamo a reggere meglio al forcing avversario è anche perché questi
giocatori, meno eleganti di altri, assicurano maggior concretezza.
Xherdan
dà sempre fastidio agli avversari, contrasta, gioca mille palloni. Qualcuno lo
sbaglia, altrimenti non sarebbe umano.
Sembra
già essersi inserito con molta naturalezza ed efficacia. 7
Palacio: è il solito Rodrigo di questi tempi:
molta generosità, molta corsa (senza lo spunto decisivo), molta intelligenza
tattica.
Con
queste caratteristiche dovrebbe essere la spalla, il comprimario, non la punta
di diamante.
Dobbiamo
sperare che Icardi non si fermi mai e che il Trenza cresca, perché non sempre
potrà essere Guarín a risolvere le situazioni. Segna un gol abbastanza
fortunoso, su un rimpallo, ma ha il merito di esserci andato. 6
Podolski: ancora un prova non del tutto
sufficiente, anche se atleticamente è sembrato in ripresa.
Per
assurdo si è reso utile più nei ripiegamenti che nell’attaccare la porta
avversaria.
Caratteristiche
individuali e sistema di gioco italiano non l’agevolano.
Ha
un contratto di quattro mesi, potrebbe svernare sereno, ma da vero tedesco dà
tutto, lealmente. 5.5
Senza
voto le prove di Kuzmanovic, Hernanes e Kovacic, anche se il croato nei pochi minuti giocati ha mostrato
qualche accelerazione delle sue.
Mancini: la squadra, che aveva tanti problemi e
qualcuno lo ha ancora, sta crescendo secondo le sue direttive e impostazioni.
Il
suo lavoro comincia a dare risultati anche in termini di punti, che è poi ciò
che conta. Dopo molti necessari esperimenti sta trovando la squadra base, anche
se qualche soluzione potrebbe non essere definitiva. Poi leggo che “forse ha la
colpa di concedere all’Atalanta l’opportunità di riorganizzarsi, dopo il
rigore”.
Lui?
Mah… 7
Luciano Da Vite
Nella foto (Inter.it), ancora
lui, sempre lui, fortissimamente lui… Fredy Guarín.
Il Guaro, la sua tecnica e
la sua forza atletica devastante, adesso finalmente unite a controllo di sé e a
ordine tattico, sono il propellente indispensabile a tutte le vittorie ottenute
dal Mancioin questa sua seconda avventura con l’Inter, almeno fino ad oggi.
#GuaroReloaded, scrivo da tempo. Un giocatore di livello europeo di cui avevampo ormai perso le tracce e che sembra ora ritrovato grazie alla cura Mancini.
Accanto a Guarín, però,
uomini come Brozovic e Shaqiri danno un senso nuovo alle parole “centrocampo” e
“gioco tra le linee”, oltre a fare scoprire finalmente anche a noi tifosi dell’Inter
il senso della parola “dinamismo” associato al gioco del calcio.
Perfino il tanto vituperato
Medel adesso funziona bene, dovendo preoccuparsi unicamente di ciò che fa bene,
a volte molto bene: inseguire ovunque gli avversari e recuperare palloni.
Vincere in questo modo a
Bergamo, pur tra qualche difficoltà iniziale, ma giocando senza l’unico
attaccante finora capace di segnare che abbiamo in rosa, è un segno di crescita
importante per la squadra.
La strada si conferma
essere lunga, ma anche quella giusta.
Avanti così!
Guido Montana
63 commenti:
Torneo di gallipoli: l'Inter batte il Napoli (3-0 , Barazzetta, Sakho, Mangiarotti), dopo un primo tempo davvero brutto, finito 0-0
Milan juve e Inter Siracusa le semifinali a Gallipoli
a sorpresa Ventre titolare al posto di Baldini.
Questo non mi piace, ma Vecchi sa il fatto suo
Forse ventre è più adatto a prendere sul tempo il potente ma poco agile Boateng, se giocherà terzino
Baldini è uscito malconcio dalla semifinale. E comunque Vecchi questo Viareggio li ha sempre alternati. Una partita Ventre e l'altra Baldini
subito Bona!!!
Per chi tifano i telecronisti (De Capitani e Tramezzani):
http://www.bettingsportnews.com/A-chi-tiene-il-Vip/Milan/
Vedo troppi passaggi sbagliati: sarà
il vento, sarà la stanchezza (difficile vedere spettacolo alla settima partita in pochi giorni).
Ci sarà ancora da soffrire
Tramezzani è molto competente ed è un vecchio cuore interista. Lo ricordo da noi per molti anni, a partire dai pulcini
Premettendo che non è Pirlo e nemmeno Albin Ekdal. E che certamente è un calciatore che fa dei polmoni e della grinta il suo calcio. Ma io ho visto Medel con i miei occhi fare lanci di 30 - 40 metri sul piede del terzino (tipicamente). Cosa che ad un Gattuso non ho mai visto fare, per esempio.
Gyamfi!!!!!
Vinta!
E' sempre un piacere vincere il torneo di Viareggio, anche se è palesemente un torneo vecchio (nel senso negativo del termine), decaduto e destinato a chiudere i battenti a breve.
rimane però il prestigio della vittoria.
ora ripensiamo al campionato, perchè c'è da riaggiustare le cose.
Vittoria!
ViareggioCup sempre importante a livello giovanile, nonostante l'organizzazione indegna.
Certo, se le cose non cambieranno in fretta, è facile prevedere che vada a finire come giustamente sottolinato da Chris.
Bravi i ragazzi, anche se la partita è stata complicata, sia per il buon atteggiamento tattico del Verona (comunque mai pericoloso, a parte l'episodio del gol in seguito a calcio da fermo), sia per le tante parate salva risultato del loro portiere Gollini, davvero bravo.
Noi siamo stati troppo bassi per mezzora circa nel primo tempo, non capitalizzando al meglio il vantaggio psicologico derivante dal gol fulmineo di Bonazzoli.
Poi, siamo andati meglio, alzando il baricentro della squadra e sfruttando il movimento di Palazzi e, soprattutto, Rocca.
Dopo il pari estemporaneo del Verona, siamo stati bravi ad insistere, nonostante una certa stanchezza in diversi giocatori (Gnoukouri, Palazzi, Camara) e la forma imperfetta di Baldini, subentrato all'evanescente Ventre.
Meritato e sorprendente il gol decisivo, realizzato da Gyamfi, eroe di giornata, con un bellissimo tiro al volo a raccogliere la respinta miracolosa, l'ennesima, di Gollini su tiro di Rocca.
Bravi tutti, quindi, i giocatori e mister Vecchi, ricordando sempre che la vittoria più bella è rappresentata dal fatto che tanti di questi ragazzi sono partiti dai pulcini del nostro settore giovanile.
Luciano docet. :-)
Semifinale a Gallipoli: Inter Siracusa 8-0 (Esposito, Sakho, D'Isidoro, Goffi 3, Mangiarotti Barazzutta).
Finali contro i ladruncoli che hanno sconfitto il Milan ai rigori
Be', mi sa che se avrò tempo dovrò fare un post sugli eroi di Viareggio
ciao a tutti
complimenti agl 'eroi del viareggio
parafrando il grande Luciano...
grazie ragazzi x la gioia regalata in questo splendido cammino (tutte vittorie)
forza Inter
parafrasando..
Cito da Fc Internews
Quindi Bonazzoli non sara’ un nuovo rimpianto?
“Non credo. A parte gli splendidi rapporti con la Samp, abbiamo inserito un diritto di riscatto. E anche di contro-riscatto..”
sinceramente non mi è ben chiara la questione. La Samp ha acquisito il giocatore, indi il riscatto è a nostro favore e il controriscatto a loro?
Gli affari che contemplano patti fra galantuomini (come sostiene in altri stralci Ausilio) a me convincono fra il poco e il niente. Vedremo.
Certo Luciano, non puoi sottrarti! :)
Bella la foto col Mancio dentro lo spogliatoio mentre i ragazzi festeggiano
Sacchio diomio...sacchi...pure razzista, veramente non gli manca niente. Non vedo l'ora torni in quella società adattissima a lui, alla sua competenza ed ai suoi valori. Che schifo
Ciao a tutti!
Grandissimi i ragazzi al Viareggio, ma sono piuttosto curiosa del vostro parere sulle dichiarazioni, fresche di agenzia e pubblicate dalla Gazzetta, di Arrigo Sacchi. Cito:
"Italia senza dignità ed orgoglio: troppi neri nelle giovanili."
Alla luce, soprattutto, del suo operato come coordinatore tecnico delle nazionali di categoria.
@ Shahrazad
il mio pensiero riguardo questa tristissima frase è che " il raglio dell'asino non arriva in cielo "
Sacchi non è solo razzista: è un coglione. Forse non si è accorto che i campionati e le nazionali europee sono pieni di ragazzi di colore.
Non capisce neppure che la dignità e l'onore consistono proprio, nel calcio, nel dare una formazione calcistica "italiana" a ragazzi meritevoli da qualunque parte del mondo provengano
dai, ancora paura per Bonazzoli? si parla di gentlemen agreement perchè il diritto di ricompra in Italia non si può ufficialmente fare (come il diritto di controriscatto), ma in questi casi si fanno delle carte private. succede da anni, l'ultimo caso famoso è quello di Zaza.
Ausilio non sa più come dirlo che il giocatore ritornerà all'Inter.
Perfetto Chris su Bona e perfetto Luciano su sacchi
Esatto, Luciano.
Sacchi non è solo razzista: è un coglione.
Tutti dovremmo scriverlo, ovunque.
Non c'è altro da aggiungere.
....è tutto un fiorire di frasi travisate...Lotito..Tavecchio...Sacchi....idee nuove per un calcio migliore......
Luciano il post DEVI farlo. :) Quando puoi ovviamente. Su Bona alla Samp... Mi voglio fidare di Ausilio e della società. In passato abbiamo commesso degli errori, ok, ma mi piace pensare che abbiamo imparato la lezione e pure sul piano di una immagine votata a una diversa filosofia, ritengo che il ritorno di Santon non sia stato casuale.
Una considerazione a margine del torneo di Viareggio.
Leggo elogi sperticati per il Verona.
Elogi che condivido pienamente, sia chiaro.
Bisognerebbe solo essere un po' coerenti.
Il Verona ha fatto un tiro in porta in 95', su calcio piazzato. Per il resto si è per lo più difeso, con qualche contrattacco sterile.
Il suo portiere ha compiuto diversi ottimi interventi, qualcuno decisivo.
Non ho visto le altre partite, ma credo che più o meno siano andate nello stesso modo
Che cosa avremmo letto sull'Inter se fossimo stati noi a giocare in quel modo?
Chi mi conosce sa che non è una critica. Non al Verona. Anzi, elogi al suo allenatore che ha trovato il modo di giocare capace di far rendere al massimo i suoi uomini
Concordo con Luciano e Gimon riguardo a Sacchi che, peraltro, ne dà ulteriore conferma con la sua precisazione alla Gazzetta.
In tutti e 3 i gironi del campionato primavera ho contato 1163 giocatori.
189 sono stranieri, 51 di colore. Fra questi ultimi vanno contati un paio di prestiti dalla prima squadra e una decina che contano fra le zero e le tre presenze.
Sono davvero troppi, già.
Problema: il livello del calcio Italiano e dei calciatori Italiani sta calando visibilmente.
Soluzione: chi se ne frega, troviamo un colpevole che sennò ci tocca lavorare anche.
Colpevole:
- La figc sta lavorando male e non riesce ad ottenere gli stessi risultati dei Tedeschi (modello attuale, ovviamente di moda e cambierà col tempo). No, non diciamo questo che è meglio per tutti (giornalisti compresi).
- Le squadre mediamente (alcune eccezioni ci sono) hanno un vivaio organizzato male, che non insegna niente ma aspetta di trovarsi in casa (o comprare) il fenomeno di turno. No, troppo complicato come concetto.
- Gli Italiani stessi, a tutti i livelli sociali, stanno perdendo sempre di più la voglia di fare e di emergere e sempre più cercano di essere riconosciuti senza dover dare risultati. Ma certo, chiediamo a tutti di fare autocritica, come no.
- Gli stranieri. Anzi i neri.
Ecco fatto.
Oltre al modello tedesco tutti a parlare, anche giustamente, del modello belga.
Che, di certo, non si fonda su criteri "ariani".
TORNEO DI GALLIPOLI
FINE PRIMO TEMPO
juventus 1
INTER 4 (D'ISIDORO, SAKHO, BARAZZETTA, MORETTI L.)
Mi ha lasciato ulteriormente perplessa la precisazione, perché la frase iniziale trapelata dalla Gazzetta l'avevo etichettata come l'ennesima uscita pretestuosa per non puntare il dito verso la federazione stessa per cui lui ha lavorato; tra l'altro buttata lì con una pessima scelta di termini.
Invece no, s'è giustificato adducendo una questione morale di orgoglio nazionale - alla luce della formazione vittoriosa al Viareggio, cioè quella dell'Inter, guarda caso.
Quanta tristezza.
Ovviamente non poteva che farla dopo la vittoria dell'inter,ormai è una gara a chi la spara più grossa ormai manca solo quella "sono dell'isis".
TORNEO DI GALLIPOLI
RISULTATO FINALE
juventus 1
INTER 6 (D'ISIDORO, SAKHO, BARAZZETTA, MORETTI L., 2 ESPOSITO).
Mamma mia che servizio ignobile anti primavera Inter su Mediaset, è così che viene celebrata la nostra vittoria al Viareggio? Noi e i ladri siamo la rovina del calcio italiano, a differenza di tutte le altre società il 50% dei nostri ragazzi sono stranieri e quindi Sacchi ha tutte le ragioni di parlare e di denunciare quello che è il vero problema del nostro calcio!
Addirittura un dibattito in studio dedicato esclusivamente alle nostre giovanili con longhi, de zan e bargiggia i loro commenti indignati e sguardi pensierosi...manco si parlasse del problema camorra.
MA QUANTO ROSICATE!
@Luciano, ma davvero il figlio di Bargiggia ha giocato fino ai 14 anni con i nostri? Ha sparato un commento tipo che paghiamo alcuni nostri giovani stranieri 4000/5000 euro al mese naturalmente finchè sono utili alla causa, quando non lo sono più li abbandoniamo come stracci vecchi......una roba da denuncia penale.
Ecco perché ce l'ha tanto con noi bargiggia...che poveretto
ma perchè guardate certe trasmissioni......hanno una credibilità pari a zero.....
Bella soddisfazione anche a Gallipoli.....!!!!
La cosa triste del delirio di Sacchi, e che smentisce il suo preambolo dove mettendo le mani avanti asserisce di non essere razzista,e' che parla proprio di eccesso di ragazzi di colore: se erano tutti austriaci,tedeschi ,o spagnoli andavano bene?
Poi,che disquisisca di etica uno che col suo degno compare,voleva salvarsi con le lampade dello stadio.....
Su Sacchi. Io so che Murillo orgoglioso di "tornare" all'Inter dopo avere frequentato un inter campus è la migliore e più alta risposta alle farneticazioni di un anziano rimba x dirla alla Allegri. Lo scandalo è la cassa di risonanza che gli da la stampa serva. E metà dei primavera sono all'Inter da dieci anni.... Mastour anche? A proposito. Poveraccio. Chissà quanto si sta mangiando le mani se ha un po di buon senso. Nè la gallina domani nè l'uovo oggi. Bella scelta.
Dossena: vittoria
Arousa: vittoria
Vignola: vittoria
Burzoni: 2° posto
Mamma Cairo: vittoria
Carlin Boys: vittoria
Quarenghi: vittoria
Tritium per Telethon: 2° posto
Arpad Weisz: 3° posto
Scirea: vittoria
Nardoni: sconfitta in semifinale ai rigori
Eleni: vittoria
Torneo Prisco: vittoria
Haider: sconfitta in finale
Costa Gaia: vittoria
Viareggio: vittoria
Gallipoli: vittoria
Ne avrò dimenticato qualcuno ma per il resto non ci sono parole.
AL82
Io, se posso dare un consiglio, direi di ignorare Sacchi e certe trasmissioni, non ne vale proprio la pena.
Comunque l'elenco di Everibody Hertz e soprattutto le belle parole sull'esperienza nelle nostre giovanili da parte di chi ne ha fatto parte (da ultimo Monachello) zittiscono i poveri di spirito, servitori del ex cavaliere.
orgoglioso di bonazzoli, che dopo essere stato per diversi mesi un giocatore della prima squadra si e' calato con umilta'e impegno nel ruolo di colui che portera' la primavera al successo. e tutto questo dopo essere stato ceduto alla samp e dopo il ''sorpasso'' di puscas ai suoi danni nelle preferenze del mancio. la fame in questo ragazzo stupisce, altro che balo e destro.
numeri imressionanti... giu' il cappello
Grandissimo editoriale di Sabine Bertagna
Su fcInter1908...
Ma quanto rosicano quando vinciamo noi...
Sempre Forza Inter
Ai dati già ottimamente esposti da Nello, aggiungo che nel settore giovanile nerazzurro, dalla Primavera agli Esordienti, ci sono 8 squadre e 201 giocatori, 167 italiani e 34 stranieri. 21 sono invece i #troppineri tanto cari ad Arrigo Sacchi.
Negli Esordienti abbiamo uno straniero (di Mendrisio...) su 25 giocatori. Uno è #tropponero, in effetti, ma è italiano, di Verbania...
In Primavera, su 29 giocatori in lista, abbiamo 16 italiani e 13 stranieri, di cui 7 sono #troppineri.
Rispetto ai numeri totali del calcio Primavera in Italia, l'Inter incide per il 6,88% nel caso dei giocatori stranieri e per il 13,7 % per i #troppineri.
..." il coglione " sa che vi sono stranieri anche non di colore e pure italiani di colore? probailmente lo "stressato" Sacchi, dietro i suoi Ray-Ban scuri li vede sempre tutti "oscurati"... e in aggiunta ai suoi commenti fintamente etici (sempre a parlare di sportività e di moralità anche quando gli si chiede di prendere posizione su un fuorigioco di quindici metri..) e di gran santone della tattica e del bel giuoco (e ben hanno fatto Allegri e Ibra sfanculandolo suscitandogli reazioni permalose ed infantili) noi ci sorbiamo le sue filippiche e quelle dell'accademia della crusca (famosa per le sue proprietà lassative) del duo De Zan ( che non vale un'unghia dle padre) Bargiggia....
PS. Ma volete vedere che se Sacchi, come paventato poco tempo fa, ricoprirà il ruolo di gran maestro del settore govanile dei cuginastri Mastour, di conseguenza, rischia di diventare un nostro giocatore?
Sacchi si è ampiamente meritato l'epiteto con il quale è stato definito.
Dopo,aver letto le dichiarazioni di Bargiggia a supporto,faccio fatica a trovarne uno egualmente ' qualificante'.
Mandiamogli un TIR di Maalox...
Tra l'altro parla di pratiche poco chiare d intermediazioni pagate ai procuratori per prendere questi cattivoni stranieri che tolgono il posto agli italiani come se per quest'ultimi ciò non accade mai.
Gimon ovviamente hanno nascosto questi dati e mostrato come il 50 per cento dei giocatori della primavere sia straniero.
@Earl
Primavera di Inter e juve... ;-)
Giusto ahaha
Spedito il post sulla domenica delle ns giovanili.
Bella risposta, diplomatica ma chiarissima, di Samaden
Non avete capito bene: quando Bargiggia parlava di pagare intermediazioni ai procuratori per operazioni con gli stranieri, si riferiva all'affaire Milan Paolillo Mastour
Io Bargiaggia l'ho trovato su twitter ma levato subito dopo pochi giorni.
Un nazi-fallito totale, invidioso di tutti i colleghi più famosi, livoroso verso qualunque cosa. Devo dire la verità mi ha fatto anche tanta pena.
Anno-Squadra vincente-numero di #tropponeri nel proprio 11 della finale
2014-Chievo-3
2013-Lazio-2
2012-Inter-2
2011-Roma-1
2010-Genoa-1
2009-Palermo-1
2008-Sampdoria-0
2007-Inter-3
2006-juve-0
2005-Roma-1
In dieci anni 14 su 110, di cui 2 hanno poi vestito l'azzurro (Okaka e Balotelli).
AL82
Per la precisione la percentuale di stranieri convocati in campionato da mister Vecchi è 46%. Il dato mostrato da mediaset è preso da transfermarkt che conteggia anche i nuovi arrivi (Rapaic, Ze Turbo, Italo Santos e Di Carlo).
AL82
Mamma mia che fastidio queste cose...oggi poi si è letto di tutto...quando si mischiano razzismo, ignoranza e coglionaggine (scusate se mi permetto ma direi che è stato sdoganato :))) non c'è mai fine al peggio.
Complimentoni intanto ai 2002, torneo molto sofferto mi pare. :) eh eh, ma ha segnato un ragazzo originario dell'etiopia! E uno della Guinea! Che mancanza di dignità....ah, poi ha fatto una doppietta anche un ragazzo campano...non ci faremo mica andare bene anche chi viene da sotto il Po, vero??!!
Scusate lo sfogo...
Gimon, dimmi un po': Gerson o Kenedy, chi ti piacerebbe vedere da noi? Immagino che le possibilità siano minime in entrambi i casi, ma volevo sentire la tua opinione per sapere con anticipo quanto sperare :))
Eppure, eppure...
Io penso che se il campionato Italiano fosse competitivo, avvincente, pieno di bello spettacolo (non dico "bel calcio" ma spettacolo e ognuno pensi quel che vuole), limpido e con arbitraggi degni, senza moviole-polemiche-moviole-polemiche e veline ma semplicemente calcio... Cioè se il calcio non fosse una valvola di sfogo di frustrazione ma un passatempo bello e divertente... Io penso che a quel punto nessuno direbbe niente se fossero anche 90% troppo neri.
Insomma, sono convinto che questo continuo puntare il dito agli stranieri/neri sia (come in politica) un modo di incolpare l'altro della propria frustrazione. A livello nazionale dico, non solo personale di Sacchi o Tavecchio.
Ciao a tutti!
Già online il post di Luciano sul weekend delle giovanili nerazzurre.
Alla vittoria nella Viareggio Cup e al curioso caso dei #troppineri nel calcio italiano, sollevato dal coglione Arrigo Sacchi e rilanciato da alcuni suoi amici e ammiratori, sarà poi dedicato un post apposito nei prossimi giorni.
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