La
prima novità della serata è lo stadio di San Siro abbastanza pieno: 40.000 persone per una
partita di EL, infatti, sono una piacevole sorpresa!
Avranno
contribuito la buona quotazione e la tradizione dell'avversario, l'incertezza del risultato
dopo il rocambolesco 3-3 dell'andata a Glasgow, il fatto che si trattasse di un turno a
eliminazione diretta.
Sicuramente
però è stata determinante la ritrovata fiducia del popolo interista, dopo tre
vittorie consecutive in campionato e diverse dimostrazioni di maggior efficienza.
Aggiungiamoci
pure sprazzi di bel gioco, per coloro che distinguono il bel gioco
dall'efficacia.
C'è
in giro un entusiasmo nuovo, che non si vedeva da tempo, ed è una cosa molto
positiva, che deve essere preservata e alimentata: lo potrà fare solo la
squadra, se infilerà una serie importante di risultati positivi.
Personalmente
preferisco, pur nella ovvia soddisfazione del momento, stare con i
piedi per terra.
Il
mio modo di tifare è sempre volto a smorzare quelli che considero eccessi: il “distruttivismo”,
quando la squadra va male, l'ottimismo superficiale quando le cose sembrano
mettersi bene.
Ad
evitare equivoci sottolineo subito gli aspetti indiscutibilmente positivi,
frutto del lavoro di Mancini e di qualche operazione di mercato.
Partiamo
dai risultati: veniamo da tre vittorie consecutive in campionato e dall'avere
superato il turno in Coppa contro un avversario ostico.
Poiché i risultati nel
calcio per me sono tutto
e questi ci stanno dicendo molto bene, come non accadeva da anni, e poiché una
serie di risultati non viene mai per caso, è
evidente il miglioramento complessivo della squadra.
Che
significa uomini giusti al posto giusto, maggiore fiducia, autostima e quindi
più personalità, organizzazione di gioco rispondente alle caratteristiche del
gruppo, qualche inserimento importante e qualche “rivalutazione” di giocatori
frettolosamente accantonati.
Grazie
ET, grazie Ausilio e soprattutto grazie Mancini per il contributo fornito a
quella che ormai sembra proprio una rinascita.
Nello stesso tempo però non
si può ritenere che il processo di crescita, indiscutibile, abbia cancellato tutti
i problemi.
E
non poteva che essere così.
Anche
dal punto di vista del risultato: in fondo abbiamo passato il turno battendo
per 1-0 in casa un avversario discreto ma tutt’altro che irresistibile, che ha
giocato in 10 uomini per quasi un'ora e siamo riusciti a segnare il gol che
scacciava l'incubo di una possibile beffa finale solo allo scadere.
La
partita ha detto due cose, da questo punto di vista: continuiamo ad avere
difficoltà ad andare a rete contro difese schierate e forse continuiamo a
rischiare quando la nostra retroguardia viene esposta a controffensive veloci.
Da
questo punto di vista l'espulsione subita dai nostri avversari ha falsato il
match, in senso positivo ma anche in senso negativo, per noi.
Il
Celtic, dopo il pareggio interno con tre gol, non poteva venire a San Siro a
difendersi.
In
dieci, invece, la sua unica speranza era chiudersi dietro, quasi rinunciando
alle controffensive portate con numerosi uomini, per tenere il risultato e
giocarsi il tutto per tutto nel finale.
Così
noi abbiamo avuto lo svantaggio di dover attaccare una squadra difensiva, ma il
vantaggio di rischiare meno dietro.
Abbiamo
costruito qualche palla gol, ma solo un paio limpide.
Abbiamo
rischiato poco dietro, dove solo i disimpegni macchinosi hanno creato qualche
suspense.
Devo
dire che a mio parere i ragazzi in casa sentono l'ansietà dei tifosi quando un
D'Ambrosio, un Ranocchia, un Juan Jesus, cercano di uscire con la palla per
riavviare la manovra.
La potenza, ieri sera con sufficiente controllo, di Juan Jesus. |
Persino
il portiere si trova in difficoltà, perché il Mancio vuole che i centrali si
allarghino e gli esterni salgano, per riavviare la manovra da dietro. Ma il
pubblico non condivide, si intimorisce, scarica tensione sui giocatori.
Ritornando
al nostro discorso, dopo questa breve digressione, c'è da dire che a mio parere
la gestione della partita è stata ottimale, considerando i nostri limiti
intrinseci di sui si è detto.
L'Inter
passava il turno anche con il pari e di fatto nell'ultima ora loro non hanno
avuto più nessuna occasione.
Noi
abbiamo attaccato con giudizio, senza rischiare, ma anche senza timori.
Addirittura
nel finale il Mancio è passato a una sorta di 4-2-1-3, che diventava un 4-4-1-1
quando gli esterni (soprattutto un commovente Palacio) ripiegavano.
Il
modulo era molto offensivo, ma si giustificava con la superiorità numerica, con
la lucidità che il loro impeto era minore per lo sforzo di reggere a lungo con
un uomo in meno, e soprattutto con il fatto che necessariamente nel finale
avrebbero dovuto scoprirsi per tentare la qualificazione.
Allora
diventava fondamentale avere uomini di qualità, disposti a sacrificarsi dietro,
ma pronti ad approfittare degli spazi.
E
così è stato: una bellissima ripartenza di Santon, con le maglie difensive
avversarie allentate, trova il Guaro
libero di esplodere il suo destro.
Mancavano
due o tre minuti, dovevamo gestire il risultato, ma abbiamo avuto ancora una
grande occasione con Puscas, che ha battuto a rete da pochi passi, sia pure da posizione
un po' defilata, facendosi respingere il tiro.
A
dimostrazione ancora una volta che con uomini di qualità disposti a
sacrificarsi e con spazi ampi in attacco, siamo pericolosissimi.
Restano sempre a mio parere
due problemi: l'attacco contro le difese schierate e la verifica della tenuta difensiva contro
squadre forti, con uomini offensivi di qualità.
Entrambe
le situazioni sono da migliorare, possibilmente da subito, anche se il passo
decisivo probabilmente lo si farà solo con le giuste integrazioni nel prossimo
mercato, se le indovineremo.
Per
il momento abbiamo messo dei tasselli importanti: con Santon e Shaqiri facciamo più gioco sugli esterni e possiamo
aprire di più le difese; stiamo ritrovando Palacio ed Hernanes, due giocatori
importanti, ma anche lo stesso Campagnaro, in certe situazioni può dare più
solidità.
Poi
ieri ci mancava Brozovic e sappiamo quanto può essere utile.
Per
contro urge riportare rapidamente ai livelli che gli competono Mateo: in questo
finale di stagione il suo contributo deve essere fondamentale, non ne possiamo
prescindere.
Così
come dobbiamo augurarci che Podolski, oltre ad aver ritrovato... l'efficacia
dei movimenti senza palla, sappia ritrovare la via del gol.
Palacio
ieri è uscito stremato: un cambio di qualità per farlo respirare è
indispensabile.
Ottimismo
e moderazione, insieme, dunque.
C'è
tanto da lavorare, come ha riconosciuto lo stesso Mancio e già da domenica
incontreremo avversati tecnicamente di altro livello rispetto agli scozzesi: ma
ora ci sono tanti motivi per guardare al
futuro, anche immediato con più fiducia.
Le Prestazioni Individuali
Carrizo: una grande parata in apertura, sull’errore di
D’Ambrosio che libera un avversario in area. La sua uscita tempestiva a
chiudere lo spazio al tiro del giocatore del Celtic, ci evita una gara tutta in
salita che avrebbe presentato difficoltà ben maggiori. Per il resto, solo
ordinaria amministrazione. 7
Santon: buonissima
prestazione, a mio parere, sia a destra che, nel finale, a sinistra. Suo è
l’assist per il gol di Guarín, dopo una bella progressione da sinistra verso il
centro. Dai lontani giorni del suo esordio sostengo che a sinistra, almeno in
fase offensiva, rende di più. Infatti ha più campo per la sua progressione,
mentre a destra, lungo la fascia, non dispone del dribbling necessario per
saltare l’uomo. Sembra molto migliorato anche in fase di contenimento. 7
Ranocchia:
in controtendenza, io considero a considerarlo un giocatore di carattere.
Non è facile sentire il timore e l’ansia del pubblico “amico” a ogni tua giocata.
Lui regge benissimo la tensione, sbaglia pochissimo e anche in marcatura si fa
sentire. 6
Juan
Jesus: chiaramente in progresso rispetto alla prova di domenica scorsa. Torna a
battersi con vigore leonino costituendo un buon argine agli attacchi scozzesi e
cercando anche qualche disimpegno costruttivo, con alterna fortuna. 6
D'Ambrosio:
è al rientro e evidentemente non si sente sicuro. Per di più nei primi
minuti un suo errore clamoroso procura l’unico autentico pericolo della serata
per la nostra porta. Per un po’ l’errore lo condiziona e si prende pure
un’ammonizione rischiosa. Poi si batte coraggiosamente in copertura, ma è
troppo poco per meritare una sufficienza, pur con qualche attenuante che deve
essergli riconosciuta. 5+
Medel:
uomo chiave del match. Ho letto da qualche parte che finché gli avversari
sono stati in 11, ha sofferto. Per me è vero il contrario. Strepitoso nel primo
tempo, quando ha interrotto mille azioni degli avversari e si è prodotto anche
in qualche appoggio degno di rilievo, è calato alla distanza, com’era
inevitabile. In questo frangente non ha più rischiato nei disimpegni, logicamente,
limitandosi all’appoggio sul compagno vicino o addirittura al retropassaggio.
Intelligente, dinamico, tempestivo. Irrinunciabile. 7
Guarín:
ancora una buonissima prestazione della nostra mezz’ala. Certo, vincere
con questi giocatori… di colore è facile (ahahah!). A parte gli scherzi, il Guaro ha una caratteristica che non si
può cancellare, cerca sempre la giocata, quasi mai la cosa semplice. A volte
sbaglia (e spesso poi recupera lui stesso), ma quando gli va bene la nostra
azione d’attacco decolla. Nel finale passa a fare il mediano, in linea con
Medel e io tremo. Invece gioca con giudizio e quando ha l’occasione esplode un
destro all’incrocio dei pali che il loro portiere non dimenticherà. 7.5
Hernanes:
sarò fazioso nei suoi confronti, ma a me il brasiliano è piaciuto
moltissimo. Non è veloce, ma con la palla nei piedi toglierla è difficile per
chiunque. Supplisce con l’intelligenza alla relativa mancanza di rapidità, si
rende utile nel contenimento e salta quasi sempre l’avversario in dribbling,
creando superiorità numerica. Poi ha anche un grande tiro da fuori.
Centrocampista di valore, recuperato a ottimi livelli (naturalmente se
confermerà questa prestazione). 7
Shaqiri:
non è in grande giornata, dopo qualche giocata positiva in avvio, da
trequartista, si spegne progressivamente. Per modo di dire, perché il suo
contributo dinamico resta eccezionale, ma fatica a vincere i duelli con i suoi
marcatori e persino in qualche controllo rivela difficoltà. Riportato in fascia
destra nel finale, aiuta nei ripiegamenti ma non porta veri pericoli alla
difesa avversaria. Da lui ci si aspetta di più, anche se non tutte le
prestazioni possono essere di pari livello. 6
Nella foto (Inter.it), Shaqiri, autore di una prova incerta e "scivolosa". |
Icardi: ancora una
buona prova di Maurito, che magari
non è stato determinate come in altre occasioni, ma ha lottato con la squadra,
arretrando e spostandosi in fascia per iniziare il pressing e poi ripartire. In
mezzo all’area c’era poco spazio e quindi il suo movimento è stato
intelligente. Nell’unica occasione in
cui ha avuto un pallone interessante, ha vinto il duello di forza con
l’avversario e stava andandosene in porta: così ha costretto il suo marcatore
al fallo e alla conseguente espulsione. 6.5
Palacio: prestazione
commovente del Trenza, che si è
sacrificato in maniera incredibile, ha aiutato la squadra e sembra anche aver
ritrovato lo spunto micidiale, anche se oggi con poca fortuna. Nel finale ha
chiesto il cambio perché affaticato, ma il mister, confermando di considerarlo
pressoché determinante, ha rimandato la sua sostituzione di parecchi minuti e
anche in quel frangente, Rodrigo si è reso utilissimo e pericoloso. 7
Campagnaro:
entra per D’Ambrosio a pochi minuti dalla fine, ma con la qualificazione
ancora in bilico. Subito fa sentire il suo peso atletico e la sua esperienza,
rendendosi utile nell’interrompere alcuni contrattacchi scozzesi che avrebbero
potuto impensierirci.
Chiaro che non possono bastare i pochi minuti per
una valutazione credibile, ma l’impressione è quella che sia entrato in partita
nel modo giusto. SV
Kovacic:
Mateo invece mi è sembrato poco ispirato e un pochino fuori dal gioco,
anche se sono solo impressioni superficiali. È il nostro giocatore di maggior
classe e deve riprendersi un ruolo da protagonista assoluto. Non c’è grande
giocatore senza grande uomo e lui ora deve dimostrare di esserlo, ora che deve
misurarsi con la concorrenza di gente del livello del Guarín attuale, di
Brozovic, di un buon Hernanes e, per il ruolo di trequartista, anche di
Shaqiri. Forza Mateo! SV
Puscas:
3-4 minuti di partita, ma riesce a procurarsi una palla gol, sventata
molto bene dal loro portiere. Questo giocando sull’out destro, ruolo che non
gli è certo congeniale. Naturalmente bisogna andare molto cauti, come con tutti
i giovani, ma sicuramente ha dimostrato forza, determinazione e personalità. SV
Mancini:
il mister prosegue il suo lavoro, con metodo e tenacia, sempre
rispettando i suoi convincimenti tecnici più profondi. Sa e riconosce
pubblicamente che la sua opera è solo agli inizi e altri miglioramenti si
rendono indispensabili.
Comunque è molto meglio lavorare quando vengono i
risultati e la qualificazione in EL come la rimonta in campionato costituiscono
un ottimo viatico.
La
squadra è migliorata e ora il problema più impellente è la gestione della rosa
in un periodo in cui si gioca ogni tre giorni.
Alcuni
tifosi, anche allo stadio, gli rimproverano di aver aspettato troppo con i cambi, ma sono
probabilmente gli stessi che lo avrebbero rimproverato se, dopo un cambio prematuro,
avessimo subito il gol.
Fiducia
nel fatto che il nostro mister sappia quello che fa, no, eh…? 7
Luciano Da Vite
Nella foto (Inter.it), la purezza e la potenza del gesto stilistico accompagnano il tiro di Fredy
Guarín. Ancora una volta protagonista assoluto del match per l’Inter del
Mancio, il Guaro, con un fantastico gol all’interno di una partita che ha visto qualche
errore di misura da parte del colombiano, ma anche grande disciplina e una ricerca
continua della giocata risolutiva.
In qualche occasione, i
compagni, la sfortuna e il portiere avversario hanno vanificato le sue
intuizioni geniali. Poi, Fredy si è messo in
proprio… #GuaroReloaded
Guido Montana
35 commenti:
Un appendice alla discussione precedente:
Se ancora dovessimo avere qualche speranza per arrivare in Champions allora tanto meglio una squadra forte adesso:
se la battiamo significa che ha senso puntare alla conquista dell'Europa League;
se verremo eliminati saremo liberi di puntare solo al campionato.
.... ho seguito la fase finale di Inter/j**e (torneo di Galliupoli),,,, direi che la telecronaca mi è apparsa "affranta".... Complimenti ai bambini!!!
Sempre graditi, Lou! :-)
Asfaltare in questo modo la juve è un grande piacere!
Sulla pagina FB di calcionazionale.it ci sono i gol dalla Nike Cup...
https://www.facebook.com/pages/Calcio-Nazionale/172899836196440?sk=videos
Su Twitter, in modo molto acuto, @AguanteFutbol ha scritto che "il Wofsburg per certi versi è la squadra che Mancini vorrebbe far diventare l'Inter".
Motivo in più per essere contenti di questa sfida, adesso... daremo uno sguardo ravvicinato a cosa potrebbe essere, tatticamente, la nostra evoluzione futura.
Mercato del prossimo anno permettendo... :-)
Certo, il budget di spesa attuale del Wolfsburg è diverso e l'arrivo per 30 milioni di Schürrle dal Chelsea a gennaio, lo dimostra ampiamente.
Ritroveremo, tra l'altro, il pupillo di Mazzarri (e non solo...), Luiz Gustavo.
E scopriremo più da vicino l'abilità tecnica di Kevin De Bruyne, altro enfant prodige scaricato da Mourinho... ma a suon di milioni di euro!
Poi, in rosa troviamo il forte croato Perisic, attualmente fuori per problemi agli adduttori, l'esterno sinistro di difesa Ricardo Rodriguez, fortissimo, Guilavogui, Vieirinha, il goleador olandese Bas Dost.
E ancora, il terzino destro Jung (a lungo seguito proprio dall'Inter), i centrali Knoche e Naldo, potenti ma non rapidissimi, il portiere svizzero Benaglio.
In panchina c'è spazio anche per Niklas Bendtner...
Ottimo Ziemelu! ;-)
Riscrivo il link, così è possibile accedere direttamente alla pagina FB di calcionazionale.it dove, scorrendo i video tra un gol della juve e l'altro, potrete trovare tutti i gol delle due partite dell'Inter.
Merola (due al Palermo e uno, decisivo, al Parma) ma non solo...
Nike Cup
dai filmati (peraltro pessimi...) merola sembra un incrocio tra shaquiri e di natale
Avete riconosciuto chi ha segnato gli altri due gol contro il Palermo: può essere Gavioli e Amabile?
Belli i gol di Merola
In serie B espulso Bessa
Ah, sempre nel Bologna (che ha perso in casa contro il Vicenza), titolare Mbaye, credo per la prima volta da quando è arrivato
MUPC: oggi dovremmo uscire contro l'Atalanta, secon do pronostico. Penso che il torneo lo vincerà la juve, inferiore a tante partecipanti, ma con Kean, un giocatore di colore dal passo per il momento irrefrenabile
Alla Nike Cup, Inter in vantaggio sull'Atalanta per 1-0...
Nerazzurri in gol dopo soli 15 secondi dal calcio di inizio!
Raddoppio Inter... sempre lui, Davide Merola: Inter-Atalanta 2-0 #NikeCup
Fine PT: Inter-Atalanta 2-0 (Merola 2); juventus-Parma 0-0. #NikeCup
Terzo gol dell'Inter e di Merola, Inter-Atalanta 3-0 #NikeCup
E pareggio del Parma che era andato in svantaggio.
Alla Nike Cup il Parma ha eliminato la juve di Kean ai calci di rigore
AL82
PArma supera rube ai rigori. Inter-Parma alle 12 la semifinale.
Grandi ragazzi e grandissimo Merola!
@Luciano: nei ladri dovrebbe essere bravo anche il centrale difensivo di colore ex vicenza e titolare e capitano in nazionale
Inter-Parma 1-0... Merola #NikeCup
Fine PT: Inter-Parma 1-0 (Merola). #NikeCup
Scusa Gimondi ma dove vedi i risultati Della nike cup?
Gimon24
Inter-Parma 2-0... che ve lo dico a fare, ha segnato... Davide Merola! #NikeCup
2-0, il marcatore indovinatelo.
Si, Bravo anche lui. Ma quanti neri ha la juve...Chissà Sacchi come è arrabbiato!
Surf, gli aggiornamenti live li trovi sulla pagina FB di calcionazionale.it
Nike Premier Cup
Finita, siamo in finale.
Il pallottoliere di Davide dice 8 in 4 partite. E speriamo non sia finita qui.
Ah, le partite durano 40 minuti.
Lo dico oggi pubblicamente: se l'Inter si fa soffiare Davide, smetto di seguire le giovanili
Inter in finale con un Merola straordinario: 8 gol in 4 partite, finora. Solo oggi, 5 reti tra quarti e semifinale... serve aggiungere altro?
In finale l'Inter incontrerà la vincente di Genoa-Empoli che hanno eliminato, rispettivamente, la Roma (2-0) e il Napoli (1-0).
Al momento, il Genoa è in vantaggio 1-0.
Da notare che come l'Inter con il Parma, anche il Genoa aveva già incontrato l'Empoli nel suo girone eliminatorio, vincendo 2-0.
Genoa capolista e imbattuto nel proprio girone in campionato, tra l'altro.
Come era d'altra parte la fortissima Atalanta, prima di questo torneo...
La finale si giocherà domani alle 13. #NikeCup
D'accordo con Luciano.
Davide Merola è un talento purissimo come un diamante.
Tra poco online il post di Luciano Da Vite dedicato al trionfo dell'Inter di Stefano Vecchi alla Viareggio Cup: da non perdere assolutamente!
Bisognerebbe essere sul posto per capire questi risultati, al MUCP.
L'Atalanta a Milano ci aveva non solo sconfitti, ma impartito una vera lezione di gioco. Se non sbaglio però Davide non giocava, squalificato nel match contro la Pro Piacenza. Ora è chiaro che con lui le cose cambiano, nessuna partita è mai persa in partenza. Però resta il fatto dell'Impressione di una supremazia di complesso evidente, da parte degli orobici (anche se è vero che lo Scirea lo avevamo vinto noi).
Tra l'altro tecnicamente anche tra Atalanta e juve a mio avviso c'è una differenza nettissima.
Il Genoa non lo conosco, ma se ha fatto così bene in campionato e nel torneo è un avversario molto molto ostico.
Vincere sarebbe importantissimo, perché le finali dove si confrontano grandi squadre di tutto il mondo, sono un'occasione di crescita straordinaria per i ragazzi
Sottoscrivo in pieno le tue parole, Luciano.
Sarebbe davvero un'opportunità di crescita incredibile per i ragazzi. Giochiamocela! Con Davide tutto è possibile...
Il Genoa, intanto, ha battuto 2-0 l'Empoli e raggiunge l'Inter in finale.
Si gioca domani alle 10.30 e non alle 13 come avevo scritto prima erroneamente.
L'Inter non arriva alla fase finale della MUPC dal 2006... in quella squadra, fortissima, c'erano Caldirola, capitano, Joel Obi, Santon (allora giocava all'ala...) e Mattia Destro.
Online il nuovo post di Luciano.
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