Su
questo blog avevamo evidenziato con grande anticipo una caratteristica
dell'Inter attuale, considerando una serie di situazioni che, proprio per
essere ricorrenti, non potevano venir spiegate con la casualità: la squadra era
stata costruita per avere un equilibrio fondato sulla solidità difensiva, con
attaccanti che, in un modo o nell'altro, nell'arco dei '95 (97 a Torino!!!) il
gol lo trovano sempre.
I
risultati successivi hanno confermato la validità di questa osservazione: a
oggi in 12 partite dieci volte l'Inter ha segnato un gol, una volta due (con
una delle matricole) e una volta zero (contro la più forte).
Se
si eccettua il match anomalo contro la Fiorentina, in undici partite l'Inter ha
subito un gol tre volte, nelle altre ha mantenuto la porta imbattuta.
In
questo periodo l'Inter ha cambiato uomini (tutti quelli della rosa sono stati
schierati ad eccezione di Montoya), moduli di gioco, atteggiamento tattico.
Questi
cambi non hanno mai influito sul risultato perché sono stati ispirati da una
filosofia costante: ottenere in ogni partita un equilibrio fondato in primo
luogo sulla solidità difensiva.
Questo
tipo di equilibrio si può ottenere con qualunque soluzione tattica: persino con
la vituperata (solo da alcuni tifosi) difesa a tre.
La
filosofia pratica e realistica che ha ispirato prima la costruzione della
squadra, poi le scelte contingenti degli uomini e la disposizione in campo, ha
dato sino ad ora risultati superiori a quella che, in astratto, poteva
considerarsi la caratura tecnica della squadra.
Quando
il Mancio sostiene che ci sono squadre tecnicamente più attrezzate di noi, dice
una cosa ovvia.
Noi
veniamo da un ottavo posto, abbiamo cambiato moltissimo avendo pochi soldi a
disposizione e quindi cedendo forse i tre uomini tecnicamente più importanti
del nostro parco giocatori: Kovacic Hernanes e Shaqiri.
Ci
mancano proprio i 2-3 super campioni necessari per essere in prima linea: come
minimo un regista efficace e rapido nella transizione offensiva poi un esterno
in grado di saltare l'uomo con dribbling e velocità.
Con
questi saremmo competitivi e probabilmente potremmo giocare in modo diverso:
sempre curando l'equilibrio e la solidità, ma riuscendo anche a costruire di
più.
Oggi
quello che stiamo facendo è il massimo, la vetta della classifica dopo 12
giornate è insperata.
Giocando
in un altro modo, saremmo già lontani dai vertici, come accadeva nelle scorse
stagioni.
Questi
successi stanno ingenerando nella squadra una autostima e una convinzione nei
propri mezzi il cui effetto non può essere che positivo; nei tifosi invece
nascono aspettative che rischiano di trasformarsi in delusione irrazionale
qualora avvenisse un ridimensionamento che è obiettivamente possibile.
In
coerenza non tanto con il ruolo che mi sono scelto, quanto con la mia natura
più profonda, devo fare un po' il bastian contrario, nel senso del moderatore
degli slanci estremi, negativi o positivi che siano.
C'è
tanto lavoro da fare e si può ancora migliorare: la transizione offensiva può
diventare più efficace senza che ciò vada a discapito della solidità; lo
sviluppo dell'azione d'attacco nonostante i limiti che tutti gli
interpreti possiedono (insieme ai pregi, ovviamente), può diventare, col
lavoro, più efficace e corale.
Tuttavia
questa squadra non è lontana dall'aver raggiunto il suo top e certe situazioni
se non ci sarà un forte incremento tecnico-tattico, non potranno perpetuarsi in
eterno.
Godiamoci
il primato e gli 1-0 fatti in ogni partita di un paio di tiri in porta e un
paio di grandi parate di Handa, per carità.
Proprio
io che sono un cinico assertore del fatto che a calcio si gioca per vincere e
che l' 1-0 è il risultato perfetto di una grande partita, molto più che il 6-4,
non posso smentirmi.
Tuttavia
non mi sento di affermare, anche guardando al potenziale delle avversarie, che
con questo livello di prestazioni potremo facilmente, nel tempo, reggere a
livelli di vertice assoluto (intendo nei primi tre posti).
Perché
arriveranno le partite in cui prendi un gol, magari stupido e non riesci a
rimontare, con un potenziale offensivo abbastanza modesto e soprattutto poco
funzionale.
Arriveranno
anche le partite in cui non riesci a scardinare le difese chiuse di squadre
considerate modeste, oppure gli incontri con avversari quasi inaccessibili (per
esempio dobbiamo ancora affrontare, tra le altre, Napoli e Lazio, mentre le più
forti – Milan juve, Fiorentina, Roma – le abbiamo affrontate tutte in casa).
Nel
girone di ritorno dovremo andare a far loro visita.
La
Roma è più forte di noi e può godere del vantaggio di ...ospitare l'Anno Santo
(come dimostra il rigore fuori area ottenuto ieri).
La
juve: è impensabile che Federazione e AIA non facciano il possibile per farla
rientrare nell'Europa che conta (anche qui, cfr gol segnato in fuorigioco
troppo clamoroso per essere frutto di un errore): avendo anche una buona
squadra e i soldi per rafforzarla a gennaio, rientrerà tra le prime tre.
Anche
il Napoli è più forte di noi (non lo dico io, ma il Mancio, che però può avere
altri motivi per una simile esternazione): Napoli e Fiorentina hanno però subito
in pratica gli stessi nostri gol, ma ne hanno segnati il doppio.
Dunque
accoppiano a una indiscussa solidità difensiva una capacità realizzativa molto
più pronunciata.
Almeno
per il momento.
Per
arrivare nei primi tre ancora oggi servirebbe un exploit non facilmente
prevedibile, bisognerebbe che la squadra continuasse ad essere appunto “Nostra
Signora dei Miracoli”.
Anche
se nel calcio non sempre prevale la logica aprioristica, per fortuna.
Fino
ad ora un grande momento nostro, almeno in termini di risultati, se siamo
convinti che la juve verrà fatta rientrare, ha prodotto consistenti vantaggi
solo su Milan e Lazio.
La
Fiorentina è pari, la Roma a un punto, il Napoli a due.
Tutti
speriamo che la squadra migliori ancora, ma al momento, realisticamente, la
nostra posizione in termini di valori si colloca tra il quarto e il quinto
posto.
Che
è già moltissimo, considerando il punto di partenza e le difficoltà
finanziarie.
Se
dovessimo ottenere di più, sarà una gran festa; solo se ottenessimo di meno
sarebbe lecito un sentimento di delusione.
La partita
Ancora
una volta il mister sorprende tutti, sia per la scelta del modulo sia per la
preferenza accordata ad alcuni uomini.
Mancio
sceglie uno schieramento speculare rispetto a quello del Toro, per non
concedere loro vantaggi in zone del campo pericolose.
Ripresenta
Icardi per dare peso e consistenza all’azione offensiva e lascia fuori a
sorpresa (non per me modestamente) Jovetic perché non può permettersi in
situazione di non possesso di disporre di due uomini che non aiutano o lo fanno
in modo approssimativo.
La
sorpresa semmai è l’accantonamento di Perisic più che quello di ljajic, perché
Perisic garantisce generosità corsa e impegno.
Ma
Palacio finché ne ha è inimitabile nel doppio lavoro e anche in fase offensiva
ha intuizioni e tempi di inserimento più efficaci di quelli di Perisic, capace
di progressioni ma non di smarcamenti estrosi.
Avere
Palacio che aiuta, due esterni che possono giocare più alti due centrali
incontristi consente a Kondo maggior libertà di movimento e il francese si
mostra subito a proprio agio.
In
fase di non possesso lo schieramento diventa un 341 concreto, in fase di possesso
tre difensori restano a presidiare le due punte del Toro, cinque centrocampisti
non vanno in inferiorità numerica e possono sostenere i due attaccanti.
Poi,
siccome non tutto può funzionare a meraviglia, capita che Icardi sia poco
incisivo, D’Ambrosio spinga pochissimo, Naga sia molto impegnato da Peres, Melo
non sia in giornata e lo stesso Medel, sempre utilissimo, sia meno efficace del
solito.
Con
questi problemi e con un centrocampo povero di qualità offensiva, logico che ci
siano difficoltà nella costruzione e disagi per le punte (in particolare per il
più statico Icardi).
Però
grazie all’infoltimento del centrocampo il canovaccio del match è opposto a
quello abituale: primo tempo migliore, per noi, che pressiamo alti e togliamo
l’iniziativa al Toro.
I
problemi che abbiamo indicato non ci consentono comunque di sfruttare
adeguatamente il nostro buon momento
E
difatti i dati del primo tempo sono espliciti: il colpo di testa alto di Icardi
non si può certo considerare una palla gol: l’unico nostro tiro nello specchio
della porta è il gol, su calcio piazzato.
L’unico
tiro in porta loro è la traversa di Benassi, con un tiro dalla distanza.
Nella
ripresa, come sempre accade, poiché non riusciamo a tener alto il ritmo per più
di un tempo, ci ritraiamo, il Toro prende campo e si fa pericoloso, mentre noi
falliamo 3-4 contropiede che avrebbero potuto chiudere il match.
Nel
complesso però i pericoli corsi sono più numerosi di quelli portati.
Ricordo
tre ottimi interventi di Handa in apertura, poi la parata su Quagliarella nel
finale e dopo l’errore di ljajic al tiro, l’uscita ancora di Handa a chiudere
su Amauri.
E
qualche palla che ha attraversato pericolosamente la nostra area senza che per
fortuna a nessun avversario riesca la deviazione vincente.
Nel
complesso una partita equilibrata, con la loro maggior foga nel secondo tempo
che compensava qualche qualità individuale in più dei nostri.
Nulla
di strano: anche Toro juve era andata così (equilibrio sbloccato solo al ‘93’
nel modo che sappiamo) e certamente a Torino non ci sono squadre che possano
sperare di passeggiare.
Tra
l’altro se non sbaglio il Toro in casa era imbattuto da parecchio.
Quando
porti a casa più volte delle partite molto tirate ed equilibrate, lo ripeto,
non può essere un caso: ci sono dei valori tecnici atletici e morali e delle
scelte tattiche oculate che pesano.
Il
dubbio è se questa leggera supremazia riuscirà a concretizzarsi, partita dopo
partita, nel tempo.
Le prestazioni individuali
Handa: forse nessun intervento davvero
straordinario, ma almeno tre quattro parate davvero importanti. In particolare
quella su Amauri nel finale. Decisivo. 7
Murillo: anche in una linea difensiva che non gli è
congeniale, il colombiano, schierato sul centrodestra, si oppone efficacemente
alle incursioni avversarie, ma sbaglia qualche pallone pericolosamente in fase
di uscita. 6
Miranda: sempre più leader della difesa: posizione,
anticipo, guida sicura per i compagni di reparto. Buono anche in fase di
transizione. 7
JJ: tornato centrale, evidenzia qualche
problema al solito di scarsa agilità e destrezza ai quali rimedia in qualche
modo con la potenza e il mestiere. 6
D’Ambrosio: meno efficace che contro la Roma, quando
probabilmente, come si dice (ma non so come si scrive) a Milano, ha fatto
“l’oeff foera del cavagneau”. Tiene abbastanza bene la posizione, ma in fase di
costruzione il suo apporto viene a mancare. 6-
Medel: Sempre efficace sul piano del rendimento,
per le azioni di chiusura e tamponamento, quando supplisce anche ad alcune
carenze del compagno di linea. Elemento al momento irrinunciabile. 6+
Melo: giornata non positiva per il brasiliano,
che ci mette la solita grinta ma appare spesso in ritardo con i tempi di
chiusura e risulta davvero impreciso, pericolosamente, negli appoggi. 5
Nagatomo: doveva fronteggiare Bruno Peres, l’uomo più
pericoloso nel settore. E’ riuscito tutto sommato a contenerlo, provando anche
ad attaccarlo per costringerlo lontano dalla nostra area. Prova nel complesso
sufficiente. 6
Kondogbia: con Handa e Miranda certamente l’uomo più
positivo nelle nostre fila. Appare subito concentrato e ispirato, vince alcuni
duelli importanti e gli riescono belle giocate. Sul gol si inserisce con tempo
giusto e batte in buona coordinazione. Cala nel finale, ma è comprensibile. 7
Palacio: tanto lavoro soprattutto nel primo tempo e
la correzione efficace (spizzata di testa verso Kondo in occasione del gol). In
pratica un mezzo assist. Non ha più lo spunto di una volta, ma in una partita
di combattimento viene giustamente preferito a Jovetic. 6
Icardi: prestazione grigia, anonima, come la
maggior parte di quelle offerteci in questa stagione. Solo il mister può
decidere se la causa di queste prove ricorrenti è nel sistema di gioco che non
lo favorisce o nel fatto che stia attraversando un momento di involuzione. 5.5
Perisic: circa 25 minuti di lavoro duro ma oscuro.Il
Mancio probabilmente sperava che la sua freschezza e il suo passo oltre a
servire per contenere, creasse qualche cosa in più davanti. 6-
Ljajic: poco più di 20 minuti: non bastano per
confermare le buone impressioni fornite contro la Roma. Sbaglia clamorosamente
un tiro che poteva essere importante e fallisce alcuni appoggi. Evanescente.
5.5
Ranocchia: solo gli 8 minuti di recupero, per lui.
Poco per valutarlo, ma buone impressioni. SV
Mancini: anche questa volta a mio parere non sbaglia
nulla. Per ora sta ottenendo il massimo (chi in estate avrebbe pronosticato
questo avvio?). 7
Luciano Da Vite
Nella
foto (Inter.it): Geoffrey Kondogbia in azione domenica mattina contro il Torino. Suo il gol che stende i granata.
29 commenti:
.... se già alla fine del primo tempo - con risultato favorevole, ma in bilico - della partita con la roma avevo applaudito le scelte del mancio, quelle fatte col Torino non mi hanno convinto né prima né durante la partita : credo che - senza entrare nel merito di ogni specifica scelta, se non mi ci vorrebbero 3 pagine... - il mancio ci abbia regalato una partita di gratuita sofferenza contro una squadra tutt'altro che in forma brillante e neppure al completo .... avessimo avuto di fronte la j**e dei tempi buoni, avrei capito quello schieramento, ma snaturarsi già dall'inizio partita contro questo tor ino ino .... proprio no
Eh be' il calcio è bello perché tutte le opinioni sono ugualmente valide, in mancanza di controprove.
Io mi tengo stretti i due punti, ma capisco chi pensa che con altre scelte li avremmo battuti più facilmente.
A proposito delle dichiarazioni di Sarri sui rigori,leggo in rete che dal 2012/2013 ad oggi:
Napoli: 33 a favore. 6 contro
Milan. 31. 16
Viola. 29. 19
Juve. 23. 13
Lazio. 25. 21
Roma. 21. 18
Inter. 20. 28
Direi che la maglia a strisce,gia ce l'hanno....
Al,che ne sa molto piu di me,potra' confermare.
Nel primo tempo da contare come tiro in porta anche la ciabattata di Icardi, solo al centro dell'area, l'occasione più limpida dopo quella del gol.
karlito, Può essere una mia dimenticanza. Sinceramente non ricordo Icardi solo al centro dell'area libero di calciare, che "sciabatta" fuori. Anche se, nellasostanza, cambierebbe poco.
Sì ha sciabattato però il tiro era indirizzato in porta, facile parata. Cinque minuti dopo il gol. Sarebbe stato il 2-0
Giusto per dire che di occasioni limpide ne abbiamo avute 2, più altre situazioni pericolose.
@ Lou
Ok il Toro lamentava qualche assente , ma definirla una squadra poco brillante mi sembra davvero troppo..non mi sembra che nemmeno la Juve abbia passeggiato contro di loro.....Certo ogni allenatore ha le proprie idee e convinzioni, ma ricordiamoci sempre che noi non sappiamo nulla di quello che succede in settimana , durante e fuori dagli allenamenti e nemmeno della situazione psico-fisica dei giocatori....
Se poi vogliamo criticare anche dopo una vittoria e la testa della classifica...beh martelliamoci pure....
@Karlito
..chiamarla ciabattata è un pò ingeneroso, non era certo una conclusione facile....probabilmente in altri momenti Icardi sarebbe andato più deciso e sicuro sulla palla...
Su youtube si trova il filmato integrale della partita dei Giov. Naz.
L'avversario era modesto ma Ansani, Ntube e Squizzato mi hanno impressionato. Quest'ultimo lo conoscevo poco ma mi è piaciuto per grinta, tecnica e insistenza nel voler gestire la palla e non spazzarla via.
Peccato per le 10 occasioni da gol fallite da Vergani.
Vergani non è in un buon momento, ma il giocatore non si discute. Ntube è fortissimo e Squizzato un 2002 davvero interessante.
Qualche tempo fa parlando prima con due importanti dirigenti tecnici dell'Inter dicevo che ai 2001 mancava proprio potenza in mezzo al campo. loro concordavano ma uno di loro mi ha detto "puntiamo su Squizzato" (allora ancora con i 2002). E' stata la volta mia di concordare: Squizzato ha le qualità per imporsi subito nella categoria superiore.
Su ansani ho qualche dubbio in più, non per il momento ma in prospettiva: fisicamente sembra già "pronto"
Il vero problema è che NON finalizziamo bene un contropiede. Se, in ipotesi, con roma e toro, avessimo sfruttato situazioni offensive in superirità numerica (mentre NON siamo arrivati neanche a tirare), facendo il 2-0, i giudizi sarebbero assai migliori. E la mia sofferenza assai minore. Una squadra come questa Inter DEVE essere cinica, perché crea relativamente poco.
Non ho visto la partita col toro, quindi mi astengo da commenti, ma sono più ottimista per quanto riguarda le nostre prospettive: il nostro obiettivo è entrare nei primi tre, siamo costruiti per farcela e ce la faremo...sarà molto complicato ma ce la faremo
Ho visto un po' di video di varie partite dei nostri ragazzi (primavera, juniores, 2001 e 2003): mi tengo qualche considerazione superficiale per quando ci sarà il post sui ragazzi...sperando che la mia memoria da pesce rosso sia sufficiente :)
Melo malissimo, però giocava in un ruolo non suo, praticamente come mezz'ala offensiva, quasi attaccante aggiunto in fase offensiva.
questa gliela si può perdonare. (a Melo, a Mancini meno)
In effetti, anch'io non avrei puntato Melo come interno di centrocampo, ma ad esempio avrei messo Brozovic. Tra l'altro mi sembra strano questo cambiamento del mister, in quanto Brozo è stato schierato in quel ruolo contro roma, Bologna e ladri, quindi contro due centrocampi direi abbastanza forti anche fisicamente e non sfigurando. Magari Bronco stava male.
Luciano, volevo chiederti se hai qualche notizia degli Allievi e della loro vittoria contro l'Atalanta, grazie mille.
Nulla da dire sull'analisi della partita, perfetta. Aggiungo che a mio parere il primo tempo è stato molto buono e se prima della partita ero perplesso sulle scelte di Mancio mi sono dovuto ricredere con un'unica eccezione: perché melo fuori ruolo e Brozovic giù?? Secondo me c'è tanto tanto merito di Mancini in questi 3 punti.
Allargato l'analisi: io in generale pretenderei di più da questa rosa ma a questo punto dopo 12 giornata mi vengono dubbi importanti sulla cifra tecnica della rosa stessa (quanti errori anche nel secondo tempo di Torino...) - è probabile che questa sia l'Inter di oggi, che possiamo vincere giocando così, che non ci siano grossi margini di miglioramento a livello di qualità offensiva. L'approccio alla gara sempre attento, la grinta e la "cattiveria" che tutti ci stanno mettendo ci sta mantenendo per ora li in alto... Non so se sarà sufficiente fino al termine della stagione (anche perché qualche volta handa sbaglierà e io tiro di Benassi sarà gol invece che traversa e non sempre troveremo arbitri attenti come quello di domenica).
Detto questo solo 2 veloci considerazioni personali: 1)applausi a P.Sousa perché la fiorentina sta veramente giocando un calcio stupendo; 2) il rigore per la Roma senza i replay rallentati non è netto, di più
Luciano, la tua analisi della partita è come sempre esaustiva e da me condivisa.
Penso però che il nostro organico non sia così tanto inferiore a quello delle squadre che tu ritieni superiori alla nostra.
Non capisco come il Mancio non riesca ancora ad organizzare una fase di ripartenza almeno decente.
Ho notato che nessuno parla del trio arbitrale, anzi MARKELLEN 8ne parla addirittura bene.
Ho visto e rivisto l'azione che ha portato il toro ad avere due nitidissime palle gol in successione nel secondo tempo. Ebbene, sulla seconda che era praticamente gol, c' era un fuorigioco macroscopico.
Per organizzare una ripartenza decente servono piedi buoni, noi abbiamo deciso di ricostruire partendo dai muscoli per inserire i piedi in seguito, anche perché tutto subito era impossibile.
Ieri con piedi buoni c'era solo Palacio nella formazione iniziale, quando per fare ripartenze o qualsiasi altra attività che non sia distruttiva servono almeno 4-5 giocatori forti di piede.
Gli altri dotati di piede sono tutti attaccanti, a centrocampo abbiamo il solo Guarin (al quale non rinuncerei mai e poi mai), il quale però non è stato dotato dalla sorte del DNA cerebrale adatto.
Perciò per le ripartenze dovremo aspettare la propria sessione di mercato.
Ma intanto io mi godo questa Inter grintosa e spartana, dotata di una base atletica indispensabile per evolverci nelle prossime stagioni.
Premesse: sono stracontento della nostra Inter, dei risultati, e come si diceva nei tempi Avanti-Mourinho io sto con Mancini. E vedo comunque che la squadra potenzialmente può crescere e il progetto c'è. E, in ultimo, non ho visto l'ultima partita col toro.
Però mi chiedo: non è forse il caso adesso di insistere su una base di uomini e soprattutto di modulo per riuscire ad ottenere quegli automatismi, l'intesa tra i singoli, la conoscenza del gruppo, e per riuscire a lavorare per ottenere un gioco di attacco non dico più spettacolare (altrimenti Luciano di arrabbia), ma almeno, come scriveva più su Amstaf, più efficace. Cambiare così spesso se da una parte tiene tutti pronti e li fa sentire parte integrante del progetto/squadra, non credo aiuti molto in questa fase Manciniana 2.0 di ricostruzione totale.
Che ne pensate?
Penso che il Mancio, a torto o a ragione (secondo me a ragione) pensa che questi siano i limiti attuali della squadra, che non può imporre il proprio gioco, quale che sia, me deve avere in campo i giocatori che il mister ha visto più brillanti in allenamento e soprattutto che reputa più idonei a bloccare il gioco degli avversari, condizione indispensabile per provare a vincere.
le esperienze dello scorso anno e anche quella con la Fiorentina, dove per motivi anomali siamo stati costretti a cercare di imporre il nostro gioco, probabilmente hanno avuto un ruolo importante.
Con queste soluzioni e questi atteggiamenti in termini di punti abbiamo ottenuto il massimo. giocando sempre per imporre il nostro gioco saremmo sicuramente molti punti indietro.
Questo non significa che si possa continuare così all'infinito. credo che se riusciamo e restare nella classifica alta fino a gennaio, poi il mancio avrà un paio di uomini per provare a far meglio, se non sul piano dei risultati ( una media punti di quasi 2,3 a partita che darebbe 87 punti finali è impossibile da mantenere: per questo ho pensato al titolo Nostra Signora dei Miracoli) almeno sul piano delle occasioni costruite senza rischiare troppo di più.
Luigi: verissimo quello che dici sull'arbitro: però quando gli errori di quel signore non provocano danni, normale che tutto finisca in cavalleria. Tra l'altro un arbitro prezzolato come tanti avrebbe avuto modo di inventarsi un rigore. Nel calcio italiano un arbitro che fa (almeno in quello) il suo dovere è una mosca rara
Grande Luisito.
Luis Suarez, ai microfoni del Guerin Sportivo offre una versione diametralmente opposta in merito: "Tutte le dicerie su sostanze proibite che si sarebbero state non corrispondono a nulla di vero. Io ho giocato fino a 40 anni senza alcun problema. Le denunce? Dico questo: diffido molto da chi scrive oggi cose dei tempi passati. Guarda caso, quelli che hanno scritto libri, lo hanno fatto molti anni dopo i presunti fatti. E chi non mi dice che non fossero anche in condizioni economiche precarie e questo ha inciso nel rendere pubbliche le loro 'verità'? Tutto questo non mi convince, ma quello che mi fa stare più sereno è che io non ho mai preso nulla né ho visto cose strane".
Ho letto su un vecchio Corriere della Sera (data sabato 7 novembre) un trafiletto di Mario Sconcerti, premetto che personalmente trovo spesso i suoi “scritti” troppo da saccente e da intellettuale, ma questa volta mi ha piacevolmente sorpreso.
Si può dividere il testo principalmente su due argomenti:
- Sulle scelte di formazione di Mancini contro la Roma: “…A iniziare la cura della malattia dell’Inter, il suo vero disagio strutturale: la pesantezza, la mancanza di velocità, la difficoltà con cui conquista territorio e si avvicina all’area degli altri…Il tentativo è quello di trovare uno sfogo in avanti alla squadra, conquistare terra con velocità o la fantasia dove non si riesce a farlo con la potenza…”.
- Sul possibile acquisto di Pirlo: “…l’ultima idea adesso è Pirlo. Non so quanto sia seria ma è un’idea vera. Non servirebbe davanti alla difesa, andrebbe venti metri oltre i due mediani, farebbe il regista offensivo, dove potrebbe giocare anche da fermo. Ma anche sostituire a tratti Guarin, che resta la chiave intermittente dell’Inter, quello che per primo la rende lunga…”.
Cosa ne pensate??
Il Manico quest'anno sta dimostrando grandissima maturità: ha pochi giocatori che garantiscono continuità, e quelli li mette sempre titolari.
Gli altri li valuta in base agli avversari e al rendimento in allenamento, sbagliando pochissime volte.
Chapeau!
Intanto le dichiarazioni di eleganza-Marotta mi fanno desiderare sempre più che arrivi Pirlo.
E ovviamente, a qualificazione ottenuta, Conte lo esclude dalla nazionale...
Mah! Forse sono il solito complottista.
Ripeto da Mazzola non mi aspettavo simili dichiarazioni, che tristezza !
Pienamente d'accordo Carlo...
Sono d'accordo con Suarez, e l'ho già detto: per me Mazzola ha qualche problema economico e lo risolve così, vendendo il didietro
Inviato il post sulle giovanili
Contro ordine: non ho salvato l'ultima parte del lavoro. inveirò, penso, nel primo pomeriggio
recuperato e inviato il testo: che analfabeta informatico sono....
Ciao Luciano, quindi nel posto delle giovanili avrai qualche informazione sulla partita degli Allievi nazionali contro l'Atalanta?
Eh, poca roba, chi era stato alla partita mi aveva già riferito domenica.Per il resto, SeS che come sempre è poco attendibile
Online il post di Luciano!
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