Anteprima di Sporting Lisbona-Inter, NextGen Series: l'Inter di Strama a caccia dei giovani Leoni portoghesi.

Come sappiamo tutti, ormai, oggi è un giorno importante per il settore giovanile dell'Inter e di tutto il calcio italiano, verrebbe da scrivere, se l'Inter facesse poi realmente parte del calcio italiano... cosa della quale, per meriti sportivi e etici, ci sarebbe da dubitare visto l'infimo livello delle altre squadre del belpaese, così come ampiamente dimostrato dai vari processi sportivi e penali degli ultimi anni o anche dagli ultimi casi legati alle scommesse...

A prescindere da queste tristi considerazioni, oggi quindi è un giorno importante: è il giorno di Sporting Lisbona-Inter, quarto di finale in partita secca, valido per l'accesso alla fase finale della NextGen Series, ossia la massima competizione europea a livello giovanile, varata quest'anno dai vertici calcistici europei, una vera e propria Champions League per squadre juniores o "Primavera".

Ritengo quindi che sia un dovere preciso (oltre che un piacere e un onore) per il nostro blog, da sempre per scelta e per vocazione particolarmente attento al mondo giovanile nerazzurro e non solo, presentare in modo adeguato la partita, riportando le dichiarazioni pre-partita dei due tecnici, oltre a una breve descrizione delle due squadre, dei rispettivi organici e delle caratteristiche tecnico-tattiche del confronto, almeno quelle attese sulla carta.

La sfida che attende l'Inter di Stramaccioni è davvero ardua: lo Sporting Lisbona, primo nel suo campionato a livello juniores, è imbattuto nella competizione europea, avendo totalizzato 16 punti nel proprio girone di qualificazione, frutto di cinque vittorie e un pareggio (nessun'altra squadra in tutto il torneo ha fatto meglio di loro). I portoghesi dello Sporting, os Leões (i Leoni), inoltre, hanno realizzato 20 reti, subendone solo sei: hanno infatti strapazzato nel loro gruppo avversari come il Liverpool (vittorie per 5-1 in casa e 3-0 ad Anfield), comunque secondo classificato, regolato i forti tedeschi del Wolfsburg (vittoria interna per 2-1 e pareggio 0-0 in Germania), e infine annichilito i norvegesi del Molde (6-1 in casa e 4-3 in trasferta, ma erano avanti 4-1 a dieci minuti dalla fine).

I fiori all'occhiello del vivaio della squadra juniores portoghese sono indubbiamente in avanti: anzitutto, l'attaccante classe 1993 Alberto Alves "Betinho" Coelho, meglio noto solo come Betinho, un goleador micidiale (6 reti finora nel torneo, vicecapocannoniere dietro a Dongou del Barcellona con 7), e poi l'estroso centrocampista dal sinistro fatato Carlos Chaby (3 reti per lui, come i nostri Bessa e Longo). 
Attenzione massima anche agli esterni offensivi dello Sporting, ossia ad Armindo Bangna "Bruma", il nuovo CR7 (almeno così dicono in patria...), e a Iuri Medeiros, piede mancino e grande fantasia, che agisce sulla fascia destra. Chaby, Bruma e Iuri Medeiros sono dei classe '94...

Come se non bastasse, dalla panchina di Sá Pinto potrebbe alzarsi (e spesso lo fa per poi lasciare il segno), il gioiellino camerunense, scuola Barça ma acquistato dal Chelsea l'estate passata e poi prestato proprio allo Sporting, l'attaccante Gael Etock, classe 1993.

Lo Sporting Lisbona gioca con il 4-3-3, un modulo a trazione decisamente anteriore, gestito con ritmi di gioco molto elevati e frequenti sovrapposizioni sulle fasce.

Buono il centrocampo, su tutti il gioiellino Carlos Chaby, ovviamente. Solidi sia João Mário, giocatore più difensivo ma ugualmente capace di fare gol, sia Edilino. Sicuramente però la perdita di Teixeira, appena passato al Liverpool, ha indebolito il reparto. Possibili alternative in questo settore di campo: Farley Rosa e Agostinho.

I punti deboli sembrano tuttavia essere principalmente a livello difensivo, in particolare sugli esterni, forse troppo propensi a spingere e meno a coprire (Esgaio a destra, Michael Pinto a sinistra), ma anche centralmente non sempre i lusitani sono imperforabili e soffrono spesso i tagli degli avanti avversari. I due centrali di difesa sono Edgar e Tiago Llori, di solito, ma viene impiegato anche Rúben Semedo in alternativa. Il portiere Rafael Veloso, invece, appare un giocatore sicuro e affidabile.

Per la sfida contro l'Inter, i convocati di Sá Pinto sono:

Portieri: Rafael Veloso, Mickael Meira e Pedro Duarte;
Difensori: Edgar Ié, Michael Pinto, Rúben Semedo, Tiago Ilori, Ricardo Esgaio e Rodolfo Simões;
Centrocampisti: Carlos Chaby, Edilino Ié, Farley Rosa, João Mário, Luís Cortez, Agostinho Cá, Mateus Fonseca;
Attaccanti: Alberto Coelho, Alexandre Guedes, Altair Júnior, Armindo Bangna, Carlos Mané, Gael Etock, Iuri Medeiros.

Per quanto concerne Ricardo Sá Pinto, faremo riferimento alla conferenza stampa di ieri del tecnico portoghese, tratta direttamente dal sito ufficiale dello Sporting e da me personalmente tradotta in italiano.

Ecco le dichiarazioni pre-match dell'ex-idolo della tifoseria leonina:

Nella conferenza stampa tenuta nella sala Artur Agostinho all’interno dello stadio José Alvalade, Ricardo Sá Pinto ha rilasciato le sue impressioni in vista del match valido per l’accesso alle semifinali della NextGen Series tra lo Sporting e l’Inter di Milano. Queste le dichiarazioni del tecnico della squadra juniores dello Sporting circa il prossimo avversario: “Sappiamo che affronteremo un avversario forte, con diversi giocatori classe ’92, di quasi vent’anni, cosa che noi non faremo visto che schieriamo giocatori di 17-18 anni. Per quello che io e eil mio staff tecnico abbiamo osservato, l’Inter è una squadra che basa molto il suo gioco sull’organizzazione difensiva e sulle veloci transizioni in ripartenza, ma attraverso lanci lunghi e rapide verticalizzazioni. L'Inter non si espone mai troppo in difesa, è sempre equilibrata. È una squadra complicata da affrontare, molto forte fisicamente e nei contrasti. Dobbiamo cercare di mantenere alto il livello del nostro gioco attraverso la qualità tecnica dei nostri giocatori e il possesso di palla, facendola circolare in modo rapido, senza individualismi. Sono sicuro che faremo una grande partita. L’obiettivo è quello di raggiungere la finale di questo torneo.”
Ricardo Sá Pinto ha poi riconosciuto che quella contro l’Inter sarà il match più importante finora disputato nella competizione, proprio perché un eventuale successo porterebbe lo Sporting alla fase finale della NextGen. “Questa è la partita più importante del torneo e le nostre aspettative di fare bene passano inevitabilmente dalla nostra capacità di avere una buona qualità in campo e dal fatto che i ragazzi riescano a divertirsi giocando il loro calcio, sempre con grande senso di responsabilità e spirito di sacrificio. Logicamente, la mia convinzione è che vinceremo noi.”
I “Leoni” hanno già ottenuto eccellenti vittorie in questa competizione, nel corso del girone di qualificazione, offrendo belle prestazioni e conseguendo risultati inattesi contro avversari forti. In ogni caso, Sá Pinto ha garantito che né lui né i ragazzi hanno l’ossessione di vincere solo attraverso prestazioni superlative: “Quello che io pretendo è che la squadra non perda l’identità che si è costruita nel tempo, proprio attraverso la qualità del suo gioco, ma anche grazie al rigore tattico, alla disciplina in campo, al senso di appartenenza e allo spirito di sacrificio. Vincere sarà importante perché ci permetterà di passare alla fase finale del torneo, di essere tra le quattro migliori squadre della competizione continentale.”
La NextGen, secondo il tecnico “biancoverde”, è  una competizione estremamente importante per vari motivi: “È una sfida molto valida per il Club, perché permette di valorizzare i ragazzi in organico e il Club stesso, in virtù del lavoro tecnico e organizzativo che sta dietro ad una competizione del genere. Lo Sporting è un brand di livello mondiale per quello che riguarda la formazione di giovani calciatori di talento, riconosciuto da tutti e noi adesso abbiamo la grande responsabilità di mantenere viva questa grande tradizione. La prova di queste mie parole è la recente cessione di João Carlos Teixeira al Liverpool, per cui il ragazzo purtroppo non potrà essere con noi in quest’ultima fase della NextGen. Sarà una mancanza grave per noi, poiché il ragazzo era un giocatore importantissimo per l’organizzazione della nostra squadra. Ma tutto questo passa in secondo piano rispetto alla soddisfazione economica per il Club (si parla di una cifra di circa un milione e duecentomila euro, nde) e professionale per il ragazzo.”La partita si disputerà allo stadio Dr. Magalhães Pessoa di Leiria, alle 19.30 di mercoledì 25 gennaio. I “Leoni” giocheranno quindi a Leiria e Sá Pinto conta molto sull’appoggio dei tifosi dello Sporting della zona, perché desidera che il match possa essere comunque una festa del calcio giovanile portoghese. “Il fatto di giocare in casa e approfittare di questo aspetto dipende dall’atteggiamento delle squadre in campo e dalle circostanze della partita. È un qualcosa che io ho sempre ritenuto importante e che voglio continuare a vedere nei nostri ragazzi, non solo a livello di prima squadra, ma anche nelle giovanili. Voglio anzi rendere questa cultura ancora più forte e motivante, perché la ritengo un fattore davvero decisivo. Parlo di queste cose per esperienza diretta, dopo tutti gli anni in cui ho rappresentato in campo il Club, quindi so bene che sentire che i nostri tifosi sono accanto a noi durante la partita fa sì che i ragazzi possano dare di più. Il mio auspicio è che a Leiria possa verificarsi tutto ciò e che si possa assistere ad una festa dello Sporting e del suo settore giovanile. Voglio che i giocatori si divertano e che approfittino di questo grande momento sportivo, unico nel suo genere per un giovane calciatore, ma sempre con senso di responsabilità e spirito di appartenenza al gruppo.”
Sá Pinto ha ammesso che avrebbe preferito giocare allo stadio José Alvalade, ma la cosa non è stata resa possibile dalle cattive condizioni in cui versa il terreno di gioco dell’impianto dello Sporting. L’allenatore lusitano ha garantito che tutta l’organizzazione professionale e l’area marketing del Club si è prodigata affinché la gara potesse essere disputata al José Alvalade, tuttavia non si è riusciti nell’intento. “Non è stato possibile a causa delle condizioni non buone del terreno e la priorità assoluta del Club è sempre la prima squadra.”

Fonte: www.sporting.pt
Testo: Andreia Alexandre
Traduzione dal portoghese: www.luciano-interistasempre.blogspot.com

Passiamo a noi, adesso.

Andrea Stramaccioni, il nostro ottimo mister, ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni al termine della sfortunata e comunque poco brillante prova di campionato contro l'Atalanta. Abbiamo infatti subito una brutta sconfitta per 3-1, anche se la squadra si trovava in dieci uomini a causa dell'infortunio del difensore centrale Bianchetti, a sostituzioni già ultimate: "Psicologicamente abbiamo accusato troppo il gol avversario. Mentalmente dobbiamo crescere ancora tantissimo. Le partite non hanno sempre uno sviluppo 'lineare' e logico e, al momento, ci manca ancora la capacità di tirare fuori quella 'cattiveria' necessaria a livello di personalità e carattere. Se non cresciamo da questo punto di vista saremo sempre incompleti. Punti come nella gara odierna, senza nulla togliere ai nostri avversari, ne abbiamo persi già troppi. A caldo rimane la rabbia, ma bisogna lasciarci questa partita alle spalle e pensare a Lisbona, una gara di cui, secondo me, si è parlato troppo; non vedo l'ora di giocarla, per differenti motivi."

Va ricordato che qualche giorno prima, dopo la vittoria, molto sofferta a dire il vero, ottenuta nel recupero di campionato contro il Varese, lo stesso Strama aveva risposto categoricamente a una precisa domanda circa un possibile calo di attenzione dei ragazzi verso la partita contro l'Atalanta - prossima avversaria in campionato - proprio a causa della testa rivolta alla sfida contro lo Sporting Lisbona: "Assolutamente no; siamo l'Inter, ci alleniamo e lavoriamo sapendo di essere impegnati su più fronti. La Next Generation Series è una competizione che ci ha stimolato, ci ha permesso di giocare contro ottime squadre europee e ci ha fatto crescere tanto. Il nostro primo obbiettivo rimane il campionato e i ragazzi lo sanno bene. L'Atalanta sarà una partita difficile, ora Bergamo è la nostra priorità."

Belle e sacrosante parole del mister romano, poi disattese dalla prova dei ragazzi in campo, purtroppo, e non solo dal risultato.

Ora, il momento tanto atteso è arrivato. Questa sera si gioca e la speranza in tutti noi è che le pressioni, inevitabili nella testa dei ragazzi, possano trasformarsi in energie positive e spinta agonistica in campo.

Così come è sempre stato, a parte la disgraziatissima prima partita di Londra, finora in NextGen Series. Infatti, la squadra ha sempre giocato grandi partite, con qualità e agonismo notevoli, mancando solo per sfortuna la possibile conquista del primato nel girone, a seguito del rocambolesco e surreale pareggio interno contro il Tottenham, con almeno 15-16 palle gol nitide contro un solo tiro in porta degli inglesi.

L'Inter arriva alla sfida contro i "Leoni" lusitani con una grave assenza dell'ultima ora, proprio a causa dell'infortunio patito contro l'Atalanta da parte del centrale difensivo Matteo Bianchetti, capitano della squadra. Il reparto centrale di difesa risulta essere poi ulteriormente indebolito dalla cessione in compartecipazione del forte e promettente Jacopo Galimberti al Parma.

Probabile l'impiego dell'austriaco, classe 1993, Spendlhofer al centro della difesa, quindi, insieme al forte slovacco Marek Kysela. Possibile variante l'impiego di Ibrahima Mbaye come centrale difensivo e l'arretramento del paraguayano Alborno sulla linea difensiva sinistra. In questo modo, però, ben tre ruoli della squadra andrebbero ad essere modificati...

La formazione, quindi, dovrebbe essere la seguente (4-2-3-1): Di Gennaro; Pecorini, Kysela, Spendlhofer, Mbaye; Duncan, Crisetig; Romanò, Bessa, Alborno; Longo.

Possibili alternative: Garritano o Terrani come esterni offensivi. A disposizione per completare la panchina: Sala, Bandini, Giannetti, Pasa, Benassi, Falasca, Candido, Forte.

Gli infortuni di Bianchetti e Vojtus e le recenti cessioni in compartecipazione di Galimberti e Mella, rendono l'organico un po' troppo esiguo soprattutto in difesa e in attacco (aggiungiamoci anche la cessione in prestito, sempre al Parma, di Monachello). 

Marko Livaja*, di ritorno dal breve periodo di prestito a Cesena, con qualche comparsata in serie A e un paio di prestazioni incolori in primavera, se effettivamente tesserato, potrebbe costituire in futuro una buona alternativa in avanti... ma ancora non è nemmeno stato tesserato, appunto, quindi inutile parlarne. 

Dietro, invece, siamo decisamente scoperti dopo l'infortunio di Bianchetti (in bocca al lupo, ma le ultimissime notizie parlano di un guaio muscolare abbastanza serio e circa due mesi di stop per lui).

Ritengo fondamentali stasera le prove dei nostri due esterni difensivi, presumibilmente Pecorini e Mbaye, che dovranno reggere gli assalti sulle fasce dei due pericolosissimi esterni offensivi portoghesi, oltre alle continue sovrapposizioni degli esterni di difesa, spesso degli attaccanti aggiunti. Ovviamente in questo compito dovranno essere sostenuti dagli opportuni raddoppi dei nostri esterni di centrocampo che dovrebbero essere Romanò e Alborno.
Credo che Duncan e Crisetig abbiano le doti tecniche, fisiche e agonistiche per reggere l'urto del centrocampo dello Sporting. Anche se Carlos Chaby potrebbe essere davvero un problema, perché è molto bravo tecnicamente, rapido e offre pochi punti di riferimento all'avversario, svariando molto. D'altra parte, Chaby è un giocatore dal fisico leggero, Dunky e Lorenzo potrebbero intimidirlo fisicamente.
Anche lo Sporting, tuttavia, avrà qualche pensiero... in particolare Longo, ovviamente, ma anche i tagli di Romanò potrebbero costituire un pericolo serio per la loro difesa, vulnerabile se presa in velocità, partendo da dietro. Il pressing di Samuele, poi, sui loro centrali difensivi sarà determinante e noi tutti sappiamo quanto Longo sia bravissimo nel fare questo tipo di lavoro.
Capitolo a parte, Daniel Bessa. Dalla sua condizione e dalla sua ispirazione dipenderanno molte delle nostre possibilità di fare una gara vincente. Finora, Daniel ha disputato un eccellente torneo, per quantità e qualità, mostrando anche una tenuta mentale e agonistica superiore rispetto alle partite di campionato. Speriamo che sia in versione "Bessao Maravilhao", come direbbe il nostro grande amico Olag che sono certo soffrirà e farà il tifo insieme a tutti noi.

Ma non è più tempo per tutte queste considerazioni, adesso bisogna solo scendere in campo e dare tutto quello che si ha dentro. Un solo obiettivo: vincere e qualificarsi, perché arrivare nelle Final Four di questa NextGen Series è importante e molto prestigioso. Siamo sicuri che Strama e i ragazzi, anche in questa occasione, ce la metteranno tutta. Facciamo insieme a loro un passo verso il futuro del calcio europeo.

Gimon24

Nella foto, Ricardo Sá Pinto e Andrea Stramaccioni, i due tecnici giovani, bravi e ambiziosi di Sporting Lisbona e Inter. Sarà una grande sfida... l'aria di Champions, quella vera, si inizia a sentire davvero.

NB: Diretta streaming dell'incontro e aggiornamenti in tempo reale sul sito ufficiale www.inter.it a partire dalle ore 20.30 di oggi, 25 gennaio 2012.

*Marko Livaja, evidentemente già tesserato, è stato in realtà convocato per il match dal mister Andrea Stramaccioni e sarà quindi a disposizione.