Final Eight Campionato Allievi A: Inter-Lazio 1-1

Il “triplete vertical”? Magari in un biennio...

Non è stata un' escursione felice quella effettuata a Chianciano, per la partita degli allievi, anche se tutto sommato il risultato di parità, unito al contemporaneo pareggio tra Roma e Samp, nell'altra partita del girone, ha reso più sopportabile il verdetto del campo.

Diventa fondamentale la partita di oggi con la Roma, anche se bisogna considerare che la stessa Samp non è quell'outsider che molti pensavano: con il pari di ieri i doriani hanno confermato di non essere particolarmente prolifici davanti, ma di possedere una difesa difficilmente perforabile (infatti è la meno perforata dei tre gironi nazionali).

Alla fine del primo tempo ero abbastanza preparato alla sconfitta e il mio pensiero più o meno era di questo tipo: con questa squadra, non si va da nessuna parte.

Dopo un quarto d'ora della ripresa ci siamo ripresi, anche in concomitanza con un calo loro, poiché probabilmente avevano speso troppo, e devo dire che alla fine il pareggio si può considerare giusto.

Prevalenza nostra attorno al gol del vantaggio, con occasioni per il raddoppio; poi predominio netto dei laziali (avevamo difficoltà a imbastire una qualsiasi ripartenza) e ritorno nostro nel finale, con il palo clamoroso di Tassi e qualche altra bella manovra.

Loro sono una squadra forte, compatta, senza punti deboli e tosta fisicamente. Si spiega così il percorso davvero importante che hanno compiuto in campionato.

Noi abbiamo confermato di possedere qualche ottima individualità ma anche qualche lacuna di organico che avversari compatti possono riuscire a sfruttare.

Il cambio di allenatore, in questo senso, ha spostato equilibri consolidati a favore di qualche giocatore prima “escluso”, ma non ha modificato in modo significativo la situazione, neppure in riferimento al modulo, che è rimasto in sostanza il 4-2-3-1 di gattiana memoria.

Il problemi di questa squadra sono sempre quelli: manca una prima punta di grande fisicità (contro la Roma potrebbe tornare, almeno per un po', Roberto);  mancano gli esterni bassi mentre abbondano i centrali; e comunque anche dalla tre quarti in su anche i giocatori migliori non hanno completato il loro sviluppo tecnico atletico, nel senso che  i Tassi, i Romano, i Pedra stesso possiedono doti interessantissime, ma non sono in grado di essere insieme  e contemporaneamente attaccanti insidiosi e tornanti utili alla causa.

Per dire, non hanno la potenza di un Longo, ma neppure di un Livaja, la corsa di un Romanò e persino di un Garri.

Lo stesso Bessa, oggi, oltre alla qualità è in grado di offrire alla squadra un lavoro di relativa copertura fondamentale, che non è nelle corde degli attaccanti '95.

E' vero comunque che un anno fa neppure Daniel  aveva completato il suo percorso formativo, in questo senso.

Anche alcune scelte del mister sinceramente hanno suscitato in me qualche perplessità, senza per questo essere critico, per la stima che porto a GM Corti e perché certamente lui le ha decise sulla base di elementi di conoscenza che io non possiedo.

Resta il fatto che dopo cinque minuti di partita si era capito chiaramente quale era il punto debole della nostra linea difensiva, in quella partita,  e da dove sarebbero passati i laziali. Eppure il primo cambio è avvenuto solo nel secondo tempo.

Spesso i nostri, pressati dai laziali, provavano a ripartire  con lanci lunghi e alti, che ovviamente Tommy  Romano e Bertolino non potevano addomesticare e quindi la loro azione ripartiva immediatamente.

Solo quando è calata la loro spinta siamo riusciti a ripartire con manovre organizzate e a quel punto potevamo far male...

Ma nel frattempo si era un po' esaurita la forza propulsiva dei centrocampisti, costretti per lungo tempo a un lavoro di tamponamento in inferiorità numerica.

Ripeto, dal punto di vista della qualificazione nulla di compromesso, ma l'impressione è quella di una squadra che non ha risolto i problemi strutturali. Anche il probabile rientro di Roberto, se risolverà qualche problema, potrebbe aprirne altri.

Dalla sua presenza trarrà giovamento Tommy: ma chi gli farà posto? Bertolino tra gli attaccanti è quello che garantisce maggiore ritorno; Antonio è stato decisivo nell'azione del gol e comunque è apparso in ottima condizione, sempre pericolosissimo con la palla tra i piedi; Tommy è la nostra arma letale e lo stesso Tassi garantisce in mezzo al campo la qualità necessaria.

E i due centrocampisti di quantità continueranno a morire lì in mezzo, mentre difensori esterni non adattati non se ne vedono.

Insomma serve ancora fiducia, bisogna crederci, ma non vorrei essere nei panni di mister Corti, oggi.

Chiunque venga scelto per la partita con la Roma, la nostra possibilità resta solo quella di riuscire a tenere l'iniziativa con la squadra alta e le linee molto ravvicinate.

Rispetto al discorso generale, considerando anche l'altro girone, la Fiorentina sembra avviata sulla strada della qualificazione, mentre Milan e Empoli si giocheranno il secondo posto disponibile nella sfida diretta e il Catania sembra destinato a fare da sparring partner.

A quanto mi è stato detto (ma era anche intuibile) la differenza tra Viola e Milan l'hanno fatta i due potentissimi attaccanti di colore (addirittura un '96 e un '97 teorici...).

Quindi nelle mie... divinazioni il posto che era del Milan oggi viene preso dai Viola, mentre per il resto cambia poco, forse c'è una leggera risalita della Lazio...

Le prestazioni individuali:

Ivusic: certamente la partita più convincente da lui giocata con i nostri colori. Non molto impegnato su tiri diretti, ha compiuto diverse uscite con bella sicurezza (una anche di grande efficacia, per sventare un pericolo serio). Sempre concentrato, ha dato fiducia ai compagni. 7

Paramatti: uno dei migliori. Dalla sua parte non si passava. Potenza e mestiere in grande quantità. Certo, non è un terzino di spinta, nonostante la sua ottima velocità. Ha confermato comunque di essere forse il più pronto. 7

Donkor: prestazione non all'altezza delle sue migliori. Sembra che lui stesso al termine si sia scusato con i compagni per non aver fatto benissimo. E questo gli farebbe davvero onore. Comunque si è opposto agli attacchi laziali con il consueto vigore e anche se qualche volta sulle palle alte è intervenuto stranamente fuori tempo, il suo contributo è stato sufficiente. 6

Businaro: sembra che abbia subito subito ai primi minuti una storta che ne ha menomato il rendimento, ma in questo caso non si capisce il motivo del cambio ritardato. Comunque è apparso abbastanza in difficoltà contro la potenza di Lombardi (quello laziale, ovviamente) che si è perso in occasione del gol. 5.5

Dalla Riva: preferito dal mister rispetto a Eguelfi e rispetto a una soluzione adattata (un marcatore centrale spostato sulla fascia) direi che ha fatto meglio del solito in fase difensiva, anche se come si è visto nell'azione del gol, in cui è stato saltato di netto, qualche difficoltà permane. Assai impegnato a chiudere, ha potuto farsi valere raramente in fase di spinta. A sua attenuante il fatto che davanti a lui non c'era nessuno a raddoppiare, se non uno dei due mediani che usciva, perché Antonio ha giocato in pratica da vera punta. 5.5

Moreo: ha faticato abbastanza nel mare magnum del centrocampo, contro avversari in superiorità numerica. Quando la squadra è riuscita a organizzare un minimo di manovra, ha fatto sentire le sue doti. Per il resto si è dedicato a un lavoro di tamponamento e troppo spesso ha cercato improbabili rilanci lunghi o cambi di campo che raramente  gli riuscivano. 6

Cannataro: anche lui abbastanza in difficoltà, per gran parte del match non ha avuto la possibilità di esprimere tutto il suo dinamismo e la consueta spinta propulsiva.  Ha lottato, da indomito guerriero qual è, contro un avversario diretto forte e pure bellicoso. Quando è stato spostato in posizione più avanzata stava creando pericoli (un suo tackle vincente ha originato una delle ripartenze più pericolose della partita), ma a quel punto è stato sostituito da Steffè. 6.5

Tassi: in netta ripresa. Lorenzo ha mostrato più grinta, del solito, spirito di sacrificio e ha lottato in mezzo al campo con vigore. Naturalmente questo lo ha condizionato in fase offensiva, dove è stato meno presente. Nel primo tempo con una geniale intuizione ha cercato di sorprendere da lontano il portiere fuori dai pali, ma il colpo è finito abbondantemente a lato.

Nel secondo tempo, al termine di una delle migliori azioni della partita, si è visto parare il tiro scoccato da distanza ravvicinata e sulla ribattuta ha colto un palo clamoroso. Il Tassi di oggi comunque è un giocatore a tutti gli effetti. Se continua a crescere può diventare un grande giocatore. 6.5

Bertolino: dei tre davanti è sicuramente quello che copre di più anche per questo forse in teoria si poteva provare uno scambio di ruoli fra lui e Antonio, visto che alle sue spalle c'era Para, e dietro Antonio un Dalla Riva con minori attitudini difensive.

Berto ha avuto sul piede la palla del 2-0 al termine di una bella combinazione, ma ha, forse giustamente, preferito servire centralmente Tommy, all'ultimo momento stoppato in qualche modo da un difensore. Garantisce comunque quantità e discreta qualità, pur non essendo più nella condizione smagliante del torneo di Arco. 6.5

Pedrabissi: implacabile in area, come al solito, Tommy si è mosso molto cercando di proporsi per i lanci dei compagni. Fermato un paio di volte in posizione di fuorigioco discutibile, diverse altre volte ha commesso un errore frutto dell'abitudine.

Mi spiego; da milanista probabilmente vede molte partite dei rossoneri e quindi si è fatto erroneamente la convinzione che ti fischiano il fuori gioco se sei almeno dieci metri oltre la linea difensiva avversaria, come appunto succede agli avanti milanisti.

A parte gli scherzi, per uno come lui è fondamentale l'intesa con il centrocampista, che deve lanciarlo con immediatezza. In questo senso con Mira giocavano davvero a memoria. Sui rilanci alti, in mezzo a due colossi laziali, poteva solo sperare in un loro errore, che non c'è stato. In Tommy sono comunque riposte molte delle nostre residue speranze. 7

Antonio Romano: ottima prestazione davvero qualitativa: suo il merito principale sul primo gol e ogni volta che aveva la palla tra i piedi per gli avversari erano seri pericoli.  Naturalmente non gli si possono chiedere ritorni sfiancanti continui, anche se impegno e dedizione al gioco di squadra non gli sono di certo mancati. Mi piacerebbe vederlo, nella condizione attuale, in una squadra con più equilibrio. 7

Giacomo Sciacca, entrato al posto di Businaro, ha svolto il suo compito con tranquillità e sicurezza, forse agevolato anche dal calo degli avversari; Steffè nei pochi minuti giocati ha garantito il consueto dinamismo e la grinta che lo contraddistinguono, mentre Adama Guidiala, in campo per 5 minuti, ha provato a creare qualche pericolo.

Il mister Corti ha fatto delle scelte che hanno lasciato in un osservatore esterno qualche dubbio, ma probabilmente nelle condizioni date erano le migliori possibili. Lui è un grande professionista e un vero uomo di campo. 6.5

Luciano

Nella foto, Lorenzo Tassi. I nostri Allievi A hanno ancora diversi problemi da risolvere, sicuramente... ma MAI dare per persa una squadra che schiera Lorenzo Tassi e Tommy Pedrabissi in attacco.