Otto giorni al raduno: siamo nel guano oppure no?

Eh, si, ormai quasi ci siamo e le prospettive, almeno a sentire la maggioranza dei tifosi che si esprimono in rete, sono desolanti.

Una società allo sbando, una squadra indebolita e senza prospettive.

Ma sarà proprio così?

Diamo uno sguardo alla situazione, senza dimenticare che la campagna acquisti e vendite non è ancora iniziata (1 luglio - 31 agosto) e che tutte quelle che si leggono, nel bene e nel male,  sono solo voci.

Voci di cui terremo in qualche modo conto, anche solo per cercare di capire, se non i nomi dei reali protagonisti di questo mercato, almeno le direttrici su cui ci si muove per cercare di rafforzarsi.

Dico subito che a mio parere c'è un solo punto in assoluto decisivo: l'arrivo o meno di Mattia Destro.

Sfumati Lavezzi e Lucas, solo Mattia, a mio parere può assicurare l'indispensabile salto di qualità, davanti.

Altri giocatori o sono fuori dalla nostra portata o non danno garanzie, una volta inseriti nel nostro campionato, di ottenere risultati adeguati.

Sedici  milioni per Mattia  (questo è il prezzo fissato, secondo le voci giornalistiche) sono un prezzo giusto. Giusto per un ventunenne talentuoso, che ha segnato 12 gol in una ventina di presenze in serie A.
Che non ha ancora mostrato tutto, ma ha già mostrato tanto.

Sedici milioni, magari in due anni e con l'inserimento di qualche contropartita DEVONO essere  reperibili nelle nostre finanze, anche considerando che avremmo in tal modo un campione giovanissimo e dall'ingaggio contenuto.

L'acquisizione di Destro è dunque la premessa ineludibile del  mio ragionamento, perché considero che un tris di attaccanti come Milito Destro e Palacio  sarebbe competitivo con tutte le prime linee del nostro campionato e ritengo che con un attacco forte, trovare la quadratura negli altri reparti sia più semplice.

In caso di fallimento, su di lui o su un nome di valore analogo, che però credo impossibile,  i nostri obiettivi si ridimensionerebbero.

Muoviamo dunque dall'ipotesi dell'acquisto di Mattia e vediamo la situazione settore per settore.

Portieri:

Be' qui non si può dire che siamo in crisi.

Abbiamo JC, Castellazzi, Viviano, Belec, Bardi, Alfonso, Di Gennaro.

Dovesse partire Jc, probabilmente arriverebbe Handanovic (siamo sempre ai si dice, ma a mercato ancora chiuso non si può far altro).

Il problema nel ruolo è solo sfoltire, tuttavia,  data la qualità, la giovane età e il basso ingaggio dei giocatori da piazzare, non dovrebbe essere un problema.

In più giocatori come Bardi e Di Gennaro devono assolutamente restare legati.

Difensori centrali:

Sembrerebbe che il quartetto possa essere composto da Rano Samuel Silvestre Chivu.

Ho sentito critiche feroci nei confronti di  questo possibile organico. Secondo me sarebbe ottimo.

Due destri e due sinistri; due con esperienza internazionale e due più giovani (relativamente) ma di buona caratura.

Rano da recuperare al meglio, Silvestre da inserire, certo. Samuel a rischio infortuni, come Chivu, ma questo può succedere a chiunque.

Proprio per questo avremmo quattro giocatori tutti di livello.

E dietro a loro, in caso di necessità, giovani interessanti come Bianchetti ed Ibrahima.

Tutti giocatori, tra l'altro, con ingaggio compatibile con le nostre finanze.

Difensori esterni:

Qui un problema c'è di sicuro. Se parte Maicon, abbiamo solo:

Il sempiterno Zanetti; 

Naga, che non convince fino in fondo; 

Fara che è considerato un terzino ma come terzino non piace;

Jona che forse terzino non è.

Deve arrivare almeno un esterno e forse due.

I nomi che si fanno secondo me sono di buon livello: Kolarov, Cissokho, Debuchy.

Arrivasse un mancino, io aggiungerei volentieri Schelotto, provocando l'ira o il dileggio dei super esteti, ma consapevole che le squadre forti sono fatte, nell'organico complessivo di oltre 20 giocatori, anche da uomini di rendimento, dalla grande corsa, dal temperamento irriducibile.

Tante volte abbiamo sentito epiteti irripetibili su giocatori che potevano venire all'Inter e poi insulti alla dirigenza per esserseli fatti scappare, quando sono andati ad altre grandi squadre. Montolivo è solo l'ultimo esempio.

Comunque, al momento Maicon c'è e ci sono trattative sia  per ev. sostituirlo, sia per integrare il settore.

Centrocampisti:

E' questo il nodo nevralgico da affrontare. Quasi tutti i tifosi sostengono che servirebbe un grande play basso (modello Pirlo, per intenderci).

Potrebbero avere ragione.

Se ragioniamo in termini di play tradizionale, dopo la partenza di Motta, in organico c'è solo Deki, ormai poco affidabile e in parte Cambiasso, che incontra il favore dei tecnici ma non ha più quello dei tifosi e comunque non è certo un tipo di giocatore alla Pirlo.

Il problema però, secondo me è che ci si dimentica che il centrocampo può essere impostato in moltissimi modi diversi, ma ugualmente efficaci.

Ci può essere il play basso, passaggio obbligato per far ripartire il gioco, affiancato da due   laterali e con un  trequartista davanti, d'accordo.

Ma ci può essere un incontrista basso, con due laterali di qualità che fanno ripartire il gioco o si inseriscono;

Ci possono essere due incontristi che agiscono alle spalle del play (e in questo caso gli esterni bassi possono partecipare di più alla manovra).

I grandi facitori di gioco sono rari e costano carissimi.

Noi ci abbiamo provato con Verratti (per altro da testare a certi livelli) ma non ci siamo riusciti.

Mudingay non piace, ma come centrale basso (o De Jong, o un altro con queste caratteristiche), interditore, con due laterali di qualità come Guarin e per esempio Paulinho e davanti a loro Wes, magari non sarebbe una soluzione così demenziale.

Considerando anche che avremmo alternative di un certo valore, come Poli, Obi, e gli stessi Cambiasso e Deki.

Oppure due centrocampisti interditori, posissionali, e subito davanti a loro Wes, col compito di far ripartire ma anche accompagnare l'azione, abbastanza libero da pressanti impegni di marcatura.

Anche in questo caso gli esterni bassi dovrebbero partecipare alla costruzione della manovra.

Insomma, ci sono diverse alternative: ci si sta lavorando.

Detto che con Destro il reparto attaccante lo considero forte e affidabile (tanto più se restasse Longo come quarto) dobbiamo esaminare la situazione nel reparto

Centrocampisti offensivi, trequartisti, mezze punte  e affini:

Qui la qualità abbonda: Couti, Alvarez, lo stesso Wes eventualmente hanno davvero pochi rivali in Italia. Semmai il problema sarà calibrarne l'impiego, in rapporto alla presenza di attaccanti puri e di centrocampisti.

Però direi che, comunque si risolvano le incognite ancora aperte, questo gruppo che si delinea sembra garantire una buona solidità difensiva e tanta qualità da centrocampo in su.

Non voglio essere ottimista acritico: ma secondo me ce n' è abbastanza per attendere con buona fiducia le prossime decisive mosse.

Nell'attesa, naturalmente, ho rinnovato l'abbonamento.
E con me tutti gli amici (e parenti) che condividono il tifo per l'Inter.

Riassumendo schematicamente:

Gocatori di qualità: JC (o Handanovic) Maicon (o X)  Jonathan, Guarin, Paulinho (o Y) Wes, Couti, Alvarez, Milito, Destro (speriamo)

Giocatori di qualità un po'...usurati: Deki, Cambiasso

Giocatori di rendimento: Rano (speriamo) Silvestre (o Z) Samuel, Chivu, Zanetti, Naga, Obi, Poli, Palacio, un centrocampista interditore e forse un terzino di riserva).

Sono 23 giocatori, oltre al secondo portiere e a qualche giovane.

Non sarà la rosa del Real, del Barça o del Chelsea, ma io non sarei così disperato.

E per quello che riguarda l’acquisto di giocatori in età, non è che sono proprio tutti stupidi, i dirigenti.
Sbaglierò ma le questioni non mi sembrano così semplici.

Puoi fare un bagno di sangue, tecnico e finanziario, con un giovane, cito Quaresma, Diego o Chigriniskhi o come si chiama, e puoi fallire con un campione esperto (Forlan, per esempio), ma in questo caso l’esposizione finanziaria è minore.

Puoi fare un colpo straordinario con un anziano (Pirlo, ma anche lo stesso Lucio a suo tempo) è puoi farlo con un giovane.

Se esistesse una ricetta così semplice la seguirebbero tutti.

La contrapposizione fra Duncan e Mudi, per esempio, non esiste.
Perché Mudi è un giocatore e Duncan non ancora.
Quando fra un paio d’anni Duncan lo sarà, tu lo utilizzerai, finalmente e il periodo di copertura l’hai passato utilizzando a poco prezzo un giocatore di buon rendimento.

Poi anch’io mi entusiasmerei di più se venisse Schwaini, eh….

Luciano

Nella foto (Inter.it) amare è anche una questione di fede.