Dalla conferenza di Stramaccioni al mercato

L'intervista di Strama mostra chiaramente la sua crescita anche come comunicatore.

Di fatto non ha detto quasi nulla, ma ha fatto capire diverse cose importanti.

Intanto che chiunque pensi ad arrivi di giocatori senza il suo placet, è completamente fuori strada.

La conferma di Chivu è gradita, proprio per i motivi che ho spiegato qualche giorno fa, avendola appresa da fonte assolutamente prossima a Strama, anche se su di essi qualcuno ha ironizzato.

Poco male.

Se anche arrivasse Mudi, dunque, mi dispiace per i critici del giocatore, arriverebbe chiaramente con il benestare di Strama.

Dirò di più: Strama ha dimostrato con la Primavera, ma anche nelle partite dello scorso campionato, di apprezzare, come tutti, i fuoriclasse del tocco e della fantasia, purché si mettano al servizio della squadra, ma di non rinunciare mai ai giocatori di sostanza.

I Pecorini, i Kysela, i Bianchetti, i Duncan e i Romanò non sono sicuramente dei Messi in fieri, ma garantivano, a quei livelli, una solidità e un rendimento eccezionali.

Su Rano (ma questa è solo un'idea mia) essendoci il paracadute di altri centrali di rendimento certo, Strama lavorerebbe con entusiasmo.

Tuttavia se si rivelasse il giocatore stranito dello scorso anno, nonostante l'eleganza e lo stile indubbi, una rinuncia, con sostituzione di sostanza, non lo farebbe disperare.

Su Wes il discorso è chiaro: se resta da lui ci si aspetta che sia il cardine del gioco offensivo della squadra. Non solo per le giocate, ma anche per il movimento.

Tutto deve girare attorno a lui da metà campo in su.

Se partisse verrebbe sostituito da un altro giocatore altrettanto decisivo, anche se forse in un altro ruolo.

Comunque in un’intervista successiva alla conferenza, Strama chiarisce di puntare moltissimo su Wes.

Giovane sì, ma ambizioso, Strama vuole guidare una squadra che risponda alle sue esigenze, anche se naturalmente tutti vorrebbero i grandi fuoriclasse inarrivabili.

Strama si definisce in sostanza aziendalista (nel senso che di fronte a situazioni davvero vantaggiose per la società è disposto anche a rinunciare a giocatori cardine, come possono essere appunto un Maicon e un Wes), ma naturalmente il saldo tra partenze e arrivi deve essere positivo: alla fine lui vuole poter disporre di un'Inter forte, di un gruppo valido su cui lavorare.

Lascia anche capire, il Mister, come deve essere l'organico, quantitativamente.

Quando dice che Chivu sarà uno degli otto difensori titolari, ci fa capire che ci saranno oltre agli otto, tre portieri, sei centrocampisti e sei attaccanti (compresi centrocampisti offensivi, mezze punte, punte esterne, ecc).
Giocatori veri, sicuri, pronti.
Oltre a qualche giovane da inserire gradualmente.

A proposito di JC, devo dire la verità, mi sono emozionato.
Le parole che Strama ha usato sono state le stesse che utilizzò in un colloquio del tardo autunno, quando gli ho chiesto di Galimberti (a proposito, in bocca al lupo per una grandissima annata!).

“Il suo valore non è in discussione, ma la società ha il diritto di fare le scelte migliori, io con lui non ho nessun problema”.
A proposito di Galo aveva aggiunto anche che lui lo considerava uno dei quattro titolari per il ruolo di centrale e che sino a quel momento l'aveva fatto giocare molto.

Sembra di capire, comunque, che ora come allora non abbia cercato di convincere la società a desistere dalle operazioni progettate.

Comunque vediamo com’è la situazione dei difensori: definiti i centrali (se partisse Rano, ma non credo, servirebbe un arrivo di qualità) come esterni, data per scontata la partenza di Maicon restano Jonathan, Zanetti e Naga. Un po' poco.
Ne deve arrivare almeno uno di qualità o forse anche due.
Perché Jona come terzino non dà al momento sicurezza; Zano, potrebbe avere un calo di condizione comprensibile e Naga è giocatore duttile, ma non “specialistico”.

Se poi guardiamo la linea difensiva che ha creato in Primavera (con quattro giocatori attorno al metro e novanta), avere solo tre esterni della stazza di Zano, Naga e Jona, lascia molto dubbiosi.

L’esterno che arriverà dovrebbe essere uno di grande fisicità.

In mezzo la situazione sembra più definita ora che appare probabile il reintegro di Deki.

Due centrali (Deki stesso e Mudi o un giocatore simile), quattro mediani: Guarin, Poli, Cambiasso e Obi.

Poli a Strama sta bene, ma se la società non dovesse riscattarlo si andrebbe su un'alternativa.

La sua frase ha un significato chiarissimo: “Poli è nella mia lista, Branca mi ha detto che la trattativa si prolungherà e io non mi preoccupo. Arriverà, oppure al suo posto ci sarà un altro con caratteristiche simili. Poli è importante, ma non è Messi”.

Non quindi una supina acquiescenza alle direttive societarie, ma la consapevolezza di un patto chiaro: la squadra sarà composta comunque da ventidue giocatori graditi al mister.

Considerando però i problemi fisici di Deki soprattutto, ma anche quelli di Obi, Cambiasso e in fondo dello stesso Poli, un arrivo di qualità sarebbe importante.

Anzi è necessario.

Con grande dispiacere dei tecnici da bar sport, forse dopo che è sfuggita l’opportunità Verratti, la scelta concordata tra mister e società è evidente: niente regista, un centrale basso interditore e due mediani di qualità, spinta e inserimento.

Così si spiegano le trattative con i Fernando, i De Jong, i Mudi, visto che M’Vila è irraggiungibile.

Mudi non piace agli esteti: fra i tre probabilmente è il meno forte, anche se ha il vantaggio di aver mostrato il suo rendimento nel nostro campionato.
Se risparmiando su Mudi si riesce a prendere un esterno bravo, o una punta che fa la differenza, ben venga Mudi, è il ragionamento.
Può fare due anni di grande sostanza e intanto permetterci di collaudare e completare la crescita di giovani come Duncan, Crisetig e gli stessi Benassi e Pasa.

In conclusione l’ipotesi più probabile è proprio Mudi centrocampista basso (Con Deki in alternativa), affiancato da Guarin e Paulinho.
A loro volta sostituibili da Poli e Obi.
Il Cuchu sarebbe un jolly da spendere in tutte le posizioni.

Davanti abbiamo due prime punte (Milito e il Pazzo), due esterni (Palacio e Alvarez) e due esterni di sinistra, o più probabilmente due trequartisti (Wes appunto e Couti).

Poiché sostituire, come esterno, Alvarez con un’ala pura vorrebbe dire (restando fisso Wes nella linea a tre) panchinare sia Palacio sia Couti, sono convinto che l’idea sia invece di spendere i soldi non per un’ala, ma per una punta che possa sostituire il Pazzo ed eventualmente adattarsi anche da esterno che taglia al centro.

Destro sarebbe l’ideale.
Davvero si pensa che Mattia non potrebbe fare con profitto il lavoro che svolgeva Livaja in Primavera, scambiandosi con Milito, mentre Wes, partendo da sinistra sarebbe …il Bessa della situazione?

Quindi secondo me o Mattia, o uno con le stesse caratteristiche.

Il discorso potrebbe cambiare solo nel caso, davvero improbabile, che si riuscisse davvero ad arrivare a un fuoriclasse potenziale come Lucas.
Allora varrebbe la pena di rivedere tutto il discorso sull’organizzazione della fase offensiva.

Per concludere io quest’anno ho una grande tranquillità.

Conoscendo Strama (che sarà anche il pupillo di Sacchi ma certamente fa tutto tranne che disporre la squadra come faceva il mister romagnolo)  so:

• che lui ha le idee chiare,
• che è tutto tranne un signorsì, 
• che sa valutare perfettamente le qualità e i limiti dei giocatori,
• che non è in alcun modo condizionabile nelle proprie scelte,
• che i giocatori arrivati e che arriveranno sono stati tutti scelti con la sua approvazione e infine
• che saprà inventarsi soluzioni al momento non prevedibili.

Per dire, se Strama vedesse, negli allenamenti e nelle partitelle, che Duncan o Longo gli danno più garanzie di SOSTANZA dei titolari, non esiterebbe a far fuori chiunque, per inserirli.

Considerando tutti questi elementi aspetto la conclusione del mercato estivo, ma sono molto fiducioso. Anche perché la scelta del mister sembra proprio accompagnarsi, in società con la decisione di  procedere ad un radicale rinnovamento di strategie.

Chi si aspetta di vedere un’Inter sacchiana avrà una grande delusione.

Chi spera di vedere, in fieri, un’Inter Mourinhiana, sostanziosa, pratica, incisiva, avrà probabilmente molte i soddisfazioni.

E le tante ''cugurre'' sedute sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere del mister, sono destinate a una lunga sfiancante attesa.

Luciano

Nella foto (Inter.it) la figura di Stramaccioni si staglia contro l'incertezza di ciò che è intorno all'Inter.