mercoledì 11 luglio 2012

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L'amore conta. (O “della speranza”)



Sono mesi ormai che giornali e siti web specializzati in calciomercato ci raccontano ogni giorno le stesse storie, quasi con le stesse parole:

Si sta trattando per Paulinho;

C'è qualche (vaga) speranza per Lucas;

Per Destro, si aspetta di vedere come Genoa e Siena risolveranno la comproprietà;

Poli è da definire;

Mudingayi è bloccato, si attende di vedere l'esito di Scommettopoli;

Intanto si fanno sondaggi poco convinti su altri centrali incontristi (poco convinti perché per esempio sia De Jong sia Fernando costano molto più di  tutti gli altri centrocampisti che non riusciamo a “chiudere”);

Maicon e Pazzini sarebbero stati tagliati, ma sono ancora qui;

Wes, di fronte a una buona offerta, potrebbe andarsene, ma la buona offerta sembra non esserci.

A oggi i fatti sono:

L'arrivo di Handanovic, Silvestre, Guarin e Palacio.

La conferma di Chivu e il ritorno di Couti e Jonathan.

L'addio di Zarate, Forlan, Palombo, Lucio e, direi, Julio Cesar.

Aggiungo che secondo me è stato fatto un errore a non dare in prestito lo scorso anno Jesus (al Novara come sembrava possibile).
Perché oggi avremmo qualche elemento di valutazione in più su di lui e a gennaio avremmo potuto tesserare un giovane extra comunitario, magari per la Primavera, ma con prospettive di prima squadra.

La (brutta) notizia di oggi è che Paulinho e Poli sarebbero in alternativa. A me sembrano necessari entrambi.

Speriamo che sia una delle tante invenzioni delle PI.

Le situazioni  “aperte” sono ancora troppo numerose e troppo decisive per tentare oggi una valutazione complessiva della squadra.

Ma siccome l'amore (e la speranza) contano, ci provo.

Tra l'altro non ci fornisce indicazioni neppure il modo di giocare di Strama, perché secondo me lui non ha un modulo su cui si fossilizza, ma è estremamente duttile:  conta l'equilibrio, che si può conseguire con diversi schieramenti, secondo le circostanze e secondo le qualità dei componenti la rosa.

Il grande Pizzigoni, nel suo ultimo intervento, ricorda lo schieramento (lavolpiano: ma che mostro è il Pizzi? Qualcuno ha mai sentito questo termine?), con il centrocampista che si abbassava sulla linea dei difensori, con gli esterni che attaccavano la profondità, a disegnare una sorta di 343.

Effettivamente insieme avevamo visto, nel ruolo di mediocampista basso, un interessantissimo Benassi, al quale per ora manca un po' di potenza in interdizione (considerandolo in prospettiva futura di prima squadra), alla quale supplisce con la straordinaria mobilità e con tutte le sue altre doti, che ne fanno un calciatore completo.

Poi però dopo qualche partita, come ci hanno ricordato numerosi ragazzi, mister Strama ha chiamato la squadra e ha annunciato che non avrebbero più attuato quel modulo, perché le caratteristiche dei giocatori non si adattavano.
E da allora è stato 4231 o 433 (in realtà le variazioni tra questi due moduli sono minime, perché nei fatti  si attaccava sempre con 4 uomini almeno e si difendeva sempre con il 451).

Direi che tre sono le caratteristiche complessive che 5 uomini (esclusi i 4 difensori e la punta) devono avere per praticare questo gioco: mobilità, intelligenza e sacrificio.

Oltre al più alto tasso tecnico possibile, ma questa è una costante comunque, per tutti i ruoli.

Se ripenso alle partite più tirate e confronto l'atteggiamento della Primavera con quello descritto così bene dal Pizzi a proposito del Timao, devo dire che i moduli sono diversissimi, ma il risultato è lo stesso: garantire prima di tutto una grande saldezza difensiva.

Gli uomini di qualità davanti e le incursioni protette di centrocampisti ed esterni, dovrebbero poi assicurare l'efficacia in fase offensiva.

In questo senso, secondo me, se arrivasse Paulinho, non potrebbe che essere il laterale sinistro (come mi pare sostenga anche il Pizzi), con Guarin a destra e Mudingayi o chi per lui centrale.

Un Cambiasso in condizione  si giocherebbe le sue carte come alternativa nel ruolo di mediano, perché è vero che Strama (ma non solo lui) non lo vede da centrale, ruolo per il quale l'alternativa a Mudi resterebbe privilegio di Deki (non credo a un lancio di un giovane, anche se ce ne sarebbero da provare in quel ruolo, magari nelle amichevoli).

A questo punto tra Obi e Poli uno potrebbe sembrare di troppo, ma personalmente penso che troverebbero spazio entrambi, perché Cambiasso e Deki sono effettivamente un po' logori e forse Guaro, con la muscolatura potente che ha, dovrebbe venire un po' risparmiato.

Un'ipotesi che mi intriga, ma che forse non vedremo mai è invece quella di provare (anche qui, magari in allenamento o in amichevoli) Chivu nel ruolo di mediocentrale basso, che arretra sulla linea dei due difensori, consentendo maggiori incursioni agli esterni (Maicon o Jona a destra e Zano o Naga a sinistra).

Insomma, esistono diverse soluzioni per organizzare bene la fase difensiva, sempre naturalmente nell'ipotesi di avere almeno 9 giocatori disposti a sacrificarsi,  alcuni dei quali dovrebbero svolgere con continuità e intensità la doppia mansione.

Ovvio che fondamentale sarà tenere la squadra corta, accorciando secondo necessità in avanti o qualche metro dietro, per rendere meno sfiancanti rientri e ripartenze.

Sembra dunque di poter dire che occorrono   4 difensori esterni e almeno 4 mediani laterali. Ma anche 6 “attaccanti”, cioè giocatori offensivi che devono anche garantire copertura, perché se, persa palla, restano là davanti, tutto il sistema salta.

Al momento i tre davanti sarebbero Palacio, Milito e Wes con rispettivamente Alvarez, Pazzini e Couti come alternative.

Inutile dire che non ci sono ali: nemmeno Bessa e Livaja erano ali, ma la squadra ha fatto... benino ugualmente.  Diciamo che un esterno di ruolo, in aggiunta, non  guasterebbe, ma secondo me al momento non è un'esigenza primaria.

Saranno i mediani e gli esterni bassi a proporsi, soprapponendosi.

Tra l'altro i giocatori che abbiamo citato (Guarin Poli Paulinho Obi Cambiasso ) tra i centrocampisti, Maicon Jona Zano e Naga tra i difensori hanno queste caratteristiche duplici: alcuni semmai sono più scarsi in fase difensiva, ma lì ci saranno sempre Mudi e due bei centrali...

Di fatto Wes, come Bessa in Primavera, si schiererà tra le due linee e Palacio sarà la seconda punta, a formare una specie di 4312.

Partisse Wes, e arrivasse Lucas, cambierebbe poco: solo la disposizione in campo di alcuni uomini (Lucas parte da destra ed è più attaccante, meno regista offensivo).

Ma a questa ipotesi credo poco.

E a questo punto, per completare il mosaico diventerebbe fondamentale la sostituzione di Pazzini con Destro.

Mattia è molto più tecnico del Pazzo, sa giocare con i compagni perfettamente.
E' molto più veloce, ha corsa lunga e soprattutto il primo anno potrebbe anche sacrificarsi a tornare per chiudere buchi sulla fascia destra, pronto a ripartire in progressione.

Glielo ho visto fare con il Siena, a Milano ed è riuscito pure a essere molto pericoloso.

In questo senso ha più gamba, oltre che di Milito, anche di Palacio (che si fa preferire in area per la maggior esperienza, rapidità e freddezza).

Mattia giocherebbe molto, sia come alternativa di grande spessore al 34enne Milito, sia allo stesso Palacio, o, quando ci fosse necessità di rimontare, con uno schieramento a tre punte effettive.

In attesa di diventare titolare indiscusso del ruolo di prima punta, l'anno successivo.


Quindi ribadisco, le mie previsioni sono: se parte Maicon arriva un terzino offensivo. Ovviamente la qualità di Maicon è irraggiungibile, ma forse il nuovo arrivo potrebbe garantire più continuità a buoni livelli (speriamo).

Se arriva Mudi, io a differenza di molti non mi dispero. Intendiamoci: non sono pazzo. Anche a me piacerebbe più Fernando o qualche altro (anche Casemiro).
Ma Mudi  ci dovrebbe garantire grande potenziale di copertura per un paio d'anni, per poi magari lasciar spazio ai Benassi, ai Duncan, ai Lorenzo,  o ai Pasa che possono affermarsi nel frattempo.

Da questo puto di vista, i 31 anni, con contratto biennale, non sarebbero un problema.

E il costo assai contenuto del Mudi, ci darebbe maggiori possibilità di concludere altre operazioni essenziali.

In mezzo infatti servono sia Poli che Paulinho, o due come loro.

Davanti l'esigenza primaria è Destro (o uno come lui). Se partisse Wes, Lucas sarebbe una soluzione da sogno.

E poi non dimentichiamo che, secondo me, almeno uno tra Bianco, Ibrahima, Duncan e Longo già da quest'anno si affaccerà in prima squadra con buoni risultati (a proposito, Ibrahima, prima di venir trasformato in esterno, era un mediano basso. In prospettiva anche lui potrebbe concorrere per quel ruolo: è fortissimo nell'interdizione e di testa. anche se lì ci vuole uno con i tempi giusti, che solo una certa dose di esperienza possono garantire).

Insomma, dai, a fasciarci la testa aspettiamo almeno la conclusione del mercato.

Che poi, se proprio dovessimo vincere qualcosa con la maglia rossa, non mi dispererei.

Forse perché mi sono innamorato di un'Inter, da bambino, che aveva come seconda maglia un bellissimo arancione.

Luciano

Nella foto, Paulinho. Molto probabilmente, vederlo all’Inter in maglia nerazzurra o… rossa, adesso o da gennaio, è più che una semplice speranza. Il campo, come sempre, poi dirà eventualmente se questa speranza è stata ben riposta… anche senza ripartenze "Lavolpiane", per citare il grande Carlo Pizzigoni.

201 commenti:

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Everybody Hertz ha detto...

E' online un mio post sulla partita di ieri.
E' un ritorno su Interista Sempre piccolo e fugace.
Spero che le questioni che ho in ballo si risolvano e possa ritornare a pieno ritmo a scrivere, pubblicare e commentare.

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