Ripartire da zero?

L'ennesimo insuccesso casalingo, la nuova grave debacle, resa ancor più severa dal fatto che l'avversario non era neppure la Roma del “meraviglioso proggetto”, ma l'umile Siena, può indurre comprensibilmente a pensare che sia tutto da buttare a mare, che si debba ripartire da zero, dopo più di due mesi di lavoro senza risultati.

Questa volta il disfattismo, almeno sul piano emotivo (su quello razionale non lo è mai) sarebbe pure comprensibile.

Invece, a mio parere, occorre fare uno sforzo in positivo, distinguere cosa può andare (magari senza essere trascendentale) e dove invece si deve intervenire.

Capire che cosa si può fare prima della nuova finestra di mercato e quali problemi potranno eventualmente essere risolti solo in quella sede, finanze permettendo.

Partiamo dall'approccio alla partita di oggi, che prevedeva un 433 (non sto a sottilizzare se si trattasse di un 4321, o altro. Nei fatti c'erano in campo tre attaccanti, tre centrocampisti e 4 difensori, di cui due con attitudine a spingere).

Iniziamo dalla difesa.

Handa, secondo me è una realtà e lo dimostra partita dopo partita.

Rano e Juan, aldilà di qualche errorino, sembrano ormai due titolari indiscussi e di valore.

Questi punti fermi sembrano assodati, il che non vuol dire che occasionalmente non si possa puntare su altri.

Gli esterni bassi sono tre, volendo assecondare le tesi di chi ha già escluso Jona: Zano, Naga e Pereira. A questi si potrebbe aggiungere in futuro Ibra.

Zano, come dice lo stesso Strama è forse il più completo, per le due fasi.

Naga è molto forte nella spinta, un po' meno in fase difensiva.

Pereira (almeno il Pereira visto oggi) non mi sembra male nella fase difensiva, mentre quando attacca o crossa da metà campo, o non si sovrappone con autorevolezza e comunque non salta l'uomo e difficilmente crossa dal fondo: preferisce l'appoggio all'indietro.

E' costato molto, almeno in rapporto alle nostre disponibilità e bisognerà provare a sfruttarlo al meglio.

Ibra potrebbe diventare col tempo il più forte come incontrista (e come incursore aereo, sui calci piazzati)

Mentre si può ipotizzare per portiere e difensori centrali di trovarci davanti a una batteria molto competitiva, gli esterni in ogni caso non saranno all'altezza, per esempio, delle migliori coppie dell'età di Mancini e di Mou.

Però nel complesso mi sembra che costituiscano un gruppo accettabile, o comunque non mi sembra che siano qui i problemi più urgenti.

Lo dimostra il fatto che, fino a quando lo schieramento iniziale è stato mantenuto e gli attaccanti esterni sono ritornati abbastanza tempestivamente, non abbiamo corso rischi (se non per un malinteso su un corner) e gli esterni si sono cimentati spesso in avanti. Con che costrutto, non dipende solo da loro.

A centrocampo ci sono dei problemi e lo sappiamo non da oggi.

I tre centrocampisti schierati con il Siena forse non saranno tutti titolari, dopo il recupero degli infortunati, ma hanno garantito un discreto lavoro di copertura, mentre sono stati meno positivi nella spinta, anche per la cattiva giornata di Guaro.

Cambiasso, piaccia o non piaccia, difficilmente sarà sostituibile per quest'anno (altra cosa è entrare in un giro di rotazioni).

Per gli altri posti c'è da considerare il ritorno di Mudi, di Obi e anche l'eventuale utilizzo di Pereira. E, io spero, anche di Duncan, cosa comunque tutta da verificare.

Per il futuro c'è anche la questione Chivu che, se schierato centrale in una difesa a tre, comporterebbe la scelta di due esterni bassi d'attacco e di due mediani di movimento (e possibilmente abilità manovriera). In questo caso ci troveremmo di fronte a uno schieramento del tipo 343 (o se si preferisce anche 3223, o 32212), visto che, per sua stessa ammissione, Strama non è disposto a rinunciare all'idea di schierare tre attaccanti.

L'esperimento di Chivu avrebbe lo scopo di provare a risolvere il problema di far ripartire l'azione con maggior rapidità, mancando un vero regista.

In ogni caso non c'è dubbio che nella zona centrale del campo ci siano dei problemi di qualità e di corsa rispetto alle squadre più ambiziose.

Come lo assembli, il reparto dei 7 “non attaccanti” mostra complessivamente dei limiti, ma, se adeguatamente sostenuto, riesce a dare un certo equilibrio.

Ripeto la mia opinione: per oltre un'ora (sino quasi al momento del loro gol) dietro e in mezzo eravamo stati ordinati, equilibrati appunto, senza rischiare mai su azione.

E nello stesso tempo avevamo sostenuto, almeno quantitativamente, la manovra offensiva.

Il problema a mio parere sta nel fatto che in quell'ora abbondante non siamo riusciti a segnare e a quel punto, per i loro limiti dinamici, i rientri di Wes e Cassano si sono fatti più sporadici e meno tempestivi.

Sulla sinistra, prima del gol si erano già visti un paio di segnali poco positivi.

Questi problemi sono stati accentuati dalla sostituzione di Guaro con Alvarez, sostituzione che credo sia da condividere nella sostanza, perché immetteva forze fresche in attacco, aggiungeva teoricamente qualità alla manovra offensiva aprendone il fronte, pur con la consapevolezza di correre rischi enormi, perché a sinistra Wes non tornava e in mezzo al campo erano rimasti due soli giocatori: l'ormai esausto Cambiasso e Gargano, che anche per struttura fisica non può certo coprire vaste zone di campo.

Con gli amici commentavamo la mossa dicendoci consapevoli dei rischi che avremmo corso, alterando un equilibrio che bene o male aveva funzionato, almeno sino ai limiti dell'area, ma che stava già sfaldandosi per la condizione di due tre giocatori chiave.

Però, trattandosi di rischiare un punto per provare a farne tre, valeva la pena di correre il rischio.

Il problema fondamentale però mi sembra un altro: se per più di un'ora avevamo tenuto il campo bene e ordinatamente; avevamo tenuto il pallino del gioco, realizzato una netta supremazia territoriale, perché non avevamo sfruttato questa supremazia cogliendo il frutto in termini di almeno un gol (che avrebbe cambiato tutta la parte successiva del match e ci indurrebbe ad esprimere commenti del tutto diversi)?

Secondo me il problema era evidente: con tre attaccanti, di cui uno stava larghissimo (Cassano) e uno partiva da dietro, Wes, la nostra manovra offensiva era velleitaria.

Agli avversari bastava annullare Milito (neppure un tiro in porta in '90, se non sbaglio) e infittire il centro area per impedire l'ingresso con scambi stretti dei nostri due attaccanti più tecnici, ed il gioco era fatto.

Milito terminale unico non ha la potenza necessaria per farsi largo in un'area affollata: non è Ibra, né Cavani; d'altra parte gli esterni, anche quelli bassi, quando arrivavano sul fondo, era inutile che crossassero.

Per chi, una volta soffocato Milito?

Per Wes, per Cassano? Dovevano giocare palla all'indietro e si tornava a sperare di entrare con lo scambio stretto, in un'area affollata.

In sostanza, aldilà di errori che ci stanno in una partita (come il tiro mancato da Wes, che solo davanti al portiere, ha cercato un assist improponibile) e delle condizioni di forma non ottimali, come nel caso di Guarin, secondo me abbiamo scontato un problema di incompletezza di organico, facilmente prevedibile fin dall'estate: ci mancano un esterno che tagli con prepotenza devastante verso il centro area e un centravanti capace di inventare il gol con uno spunto personale dirompente, magari da utilizzare come alternativa al Principe.

Non a caso avevamo cercato per il ruolo di esterno prima Lavezzi, poi Lucas. Non a caso nelle ultime fasi di mercato abbiamo cercato una prima punta di qualità, ma soprattutto di peso.

Purtroppo, se un mediano discreto lo trovi a 10-12 milioni, attaccanti con quelle caratteristiche li paghi carissimi.

Ripeto, se penso che c'era chi poteva permettersi, oggi, di lasciare in panca contemporaneamente Tevez, Aguero e Balotelli, la differenza con un attacco composto da una punta raffinata ma poco devastante e da tante mezze punte che preferiscono giocare fuori dall'area di rigore è persino drammatica.

Credo che per otto undicesimi dell'organico non siamo inferiori al Napoli, per esempio. Ma poi loro hanno chi risolve la partita. Solo la juve ci è superiore complessivamente perché rulla talmente tanto gli avversari che può portare al gol un attaccante anche mediocre. Bisognerebbe capire perché. Senza provare a imitarla, eh....

Gli altri, sino ad ora, ci hanno battuto in casa, quando noi gli abbiamo concesso il contropiede in spazi ampi, e hanno perso fuori, quando si sono dovuti scoprire e noi abbiamo mandato in gol i nostri attaccanti superiori tecnicamente ai loro difensori, se costretti in spazi ampi.

La partita di oggi è stata la controprova. Abbiamo trovato un equilibrio ottimale, per non farci infilare, ma non sufficiente per offendere con successo.

Quando abbiamo cercato di andare a vincere con maggior determinazione, abbiamo rischiato di più e perso di nuovo.

A questo punto, in attesa di un improbabile rimedio a gennaio, diventa fondamentale recuperare una seconda punta vera, capace di entrare in area, come Palacio.

Penso senza voler asserire verità assolute, che Milito e Palacio debbano giocare insieme, ma questo significa rinunciare a uno tra Wes e Cassano. E purtroppo, almeno nella formazione iniziale, anche a Cou (e Alvarez).

Non sarà una soluzione capace di farci diventare una grande squadra, perché salvo eccezioni misteriose non esistono grandi squadre che non abbiano due attaccanti top, ma forse potrà crearci un assetto solido e sufficientemente competitivo, almeno nella maggior parte delle occasioni.

Anche tenendo conto che dietro e in mezzo per qualcosa si potrà ancora progredire, con il recupero di qualche giocatore, della condizione di altri, con qualche nuovo accorgimento tattico e/o con la continuità di applicazione di determinati meccanismi.

Certo, se l'idea è che siccome siamo l'Inter, se non si è competitivi è comunque un fallimento, anche per quest'anno possiamo cominciare a scatenarci con insulti, espressioni di disgusto e pena, flagellazioni.

Se invece ci accontentiamo (malvolentieri, certo) di passi avanti anche modesti ma concreti, la stagione ci può ancora dire molto.

A me, per esempio, so di andare contro corrente, la prima ora di partita non è affatto dispiaciuta. E la considero un passo avanti rispetto al passato recente. Una prima acquisizione da cui ripartire.

Le prestazioni individuali

Handa: per me, non ha colpe sui gol (tra l'altro il secondo non conta, perché tutto era saltato). Io con lui mi sono sentito sicuro. 6.5

Naga: uno dei più positivi, per continuità di spinta e per non aver concesso granché, su quella fascia. 6+

Rano: il migliore dei nostri, forse, davvero trasformato. Speriamo solo che continui a progredire. 7

Juan: prova interessante, ancora una volta, nonostante la corresponsabilità sul gol, per altro in una situazione di oggettiva difficoltà. Deve però confermarsi contro avversari più forti. 6.5

Pereira. Finché qualcuno lo raddoppiava, sulla sua fascia ha concesso davvero poco. Nella spinta è stato continuo, ma mai determinante, mai capace di vincere un dribbling o di uno spunto vincente. Speriamo che cresca. 6-

Guarin: l'ombra del giocatore che conosciamo, passaggi sbagliati, azioni confuse, persino nei recuperi difensivi è stato meno brillante del solito. 5.

Gargano: da lui non si può pretendere qualità, inventiva. Quello che può dare l'ha dato con abnegazione, grinta e capacità di sacrificio. 6-

Cambiasso: per oltre un'ora, nettamente il migliore dei centrocampisti. Quando comincia ad andare in affanno gli tolgono un compagno di linea (nel finale addirittura deve reggere il centrocampo con l'appoggio del solo Alvarez). Chiaro che a quel punto si fa buio. Per lui e per l'Inter. 6.5

Cassano: nel primo tempo crea qualcosa di positivo, anche se l'entrare in area di prepotenza non è nelle sue corde. Poi cala, ma viene tenuto in campo perché si spera sempre in una sua invenzione, a quel punto ormai improbabile. Lui è questo, eh, non ne ha colpa... 6-

Wes: anche lui inizia bene, con volontà e dinamismo. Sbaglia molto in fase conclusiva (tiri e ultimi passaggi) ma resta quello che ci prova di più. Ah se avesse oltre a Milito, un Eto'o o un Ibra, da servire...6

Milito: il principe si sbatte ma con scarso costrutto. Nessun tiro in porta nell'arco dei '90 in una partita in casa la dice lunga sulla sua condizione, anche se la manovra d'attacco velleitaria non lo agevola. 5

Alvarez: discreto da ala destra, inguardabile come centrocampista

Cou: troppo poco tempo: suo il tiro più pericoloso nel finale.

Livaja: ingiudicabile.

Strama: secondo me riesce finalmente a trovare un equilibrio di squadra, da cui ripartire per il futuro. La sua colpa più grave è non avere l'uomo che possa risolvergli la partita nei match interni, quando l'area avversaria è affollatissima.

Poi rischia il tutto per tutto e gli va male. Per conto mio, fiducia inalterata. 6.5

Luciano

Nella foto (Inter.it): Strama scruta l'orizzonte e riflette sulla rotta da imprimere all'Inter.