giovedì 18 ottobre 2012

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A proposito di Mastour: l'opinione di Luciano.




Il sostegno mediatico che il Milan dà sempre alle vicende societarie che possano avere anche un piccolo segno positivo, soprattutto quando c'è da coprire un'andamento complessivo molto carente, ha portato all'attenzione di tutti, anche di quelli che abitualmente sdegnano il calcio giovanile, il nome di un calciatore in erba, una grande speranza, che se giocasse, che so, nell'Inter, sarebbe ancora confuso nell'anonimato.

Hachim Mastour ha segnato due bei gol e fornito una bella prestazione contro i giovanissimi dell'Albinoleffe.

Justice Opoku, per fare un solo nome, è da anni che segna almeno due gol per partita nelle nostre giovanili, e dimostra di saper fare ciò che vuole con un pallone tra i piedi, ma non ha, per sua fortuna, la stessa visibilità.

Lo spregiudicato utilizzo mediatico del giovane Hachim non può sorprendere in un gruppo aziendale che ha fatto dell'immagine, persino quando si oppone alla sostanza e alla realtà, la sua ragione di esistere.

Proverò a spiegare perché dal mio punto di vista, l'operazione compiuta dal Milan su Hachim è moralmente riprovevole, ancorché non illegale. Almeno per quanto è dato sapere.

Tuttavia, devo in parte almeno dissentire da tutta una serie di commenti che ho letto, alcuni anche da parte di miei autentici “idoli giornalistici” come la mia amata Sabine Bertagna, che tendono a svalutare la portata tecnica dell'operazione.

Dal mio punto di vista, l'Inter ha sbagliato a farsi soffiare il giocatore e il Milan ha fatto un grande colpo.

Non sono tra quelli che, per esempio, siccome il Faraone gioca nel Milan, allora El Shaarawi è un pischello.

No, il Faraone è vicinissimo ad essere un grande campione e Hachim Mastour è avviato sulla stessa strada, anche se deve compiere un percorso maggiore.

Entrambi io li avrei voluti all'Inter (anche il Faraone, infatti, è stato prossimo al passaggio in nerazzurro. Ndr) e adesso personalmente rosico nel vederli al Milan.

Noi siamo straordinari, come vivaio, nel produrre buoni e ottimi calciatori: siamo arrivati primi su Mario Balotelli, su Pandev, su Destro e tanti altri, fino a Tassi e Olsen.

Ma quando in qualche modo controlliamo uno dei rarissimi talenti autentici, non possiamo farcelo soffiare.

Non regge, mi scusino tutti coloro che hanno opinioni diverse, il discorso per cui eticamente l'Inter non può spendere 500.000 euro (che poi, tra tutto, sono un milione, credete a me...) per un ragazzino di 14 anni.

Qualche tempo fa l'Inter ne ha spesi 3.5 milioni per un ragazzino di 15 anni, tale Philippe Coutinho. E 2.5, si dice, per la metà di un altro quindicenne, Lorenzo Tassi.

Qui bisognerebbe fare una discussione filosofico-politica, per decidere se il calciomercato giovanile è etico o non è etico. Se premia il merito o viola, a volte, ogni norma di equità e di buon senso.

Non è questo il luogo.

Si deve però  aver chiaro un principio: o stiamo sul mercato o non ci stiamo.

Anche per i giovani.

Lo so anch'io che siamo straordinari a scovare i buoni giocatori, prima degli altri e a prenderli a costi accettabili.

Ma proprio per questo non puoi farti sfuggire uno che hai scovato tu con largo anticipo su tutti.
E che, anche prima di andare al Milan (dopo è troppo facile, con il loro sistema mediatico), era considerato uno dei migliori talenti degli ultimi anni.

La prima leggerezza secondo me è stata quella  di sottovalutare la spregiudicatezza operativa di Galliani & co., che era stata evidenziata da episodi a bizzeffe, da “spinga Meani, spinga” a Muntari, sino  alle “luci a Marsiglia” di sconvolgente memoria.

Non amo le facilonerie, le critiche di chi, seduto davanti a una tastiera, saprebbe benissimo come risolvere tutti i problemi dell'Inter, senza conoscere minimamente la complessità delle questioni.

Ma ritengo che potesse esserci un modo, forse, per legare più solidamente il giovane calciatore emergente.

E' un caso del tutto diverso da quello di Mastour, ma la memoria storica dovrebbe soccorrermi: l'Inter a suo tempo perse il tredicenne Cassano per non aver trovato un posto di lavoro alla mamma.

Una volta intervenuto, su preciso mandato di Galliani e Bianchessi, un procuratore opportunamento inviato per ingolosire la famiglia con offerte sontuose (tanto denaro e subito), per indurla a tradire un accordo, scritto o verbale che fosse, secondo me si doveva fare uno sforzo per annullare gli effetti di questa slealtà.

A mio modesto parere, non è la cifra che fa scandalo. Se Hachim mantiene un terzo delle promesse attuali, questa cifra, volendo, il Milan la recupera fra qualche anno moltiplicata per 20.

Se proprio fallisse, ipotesi possibile, ma molto improbabile, il milioncino lo recupererebbe sempre.

E in ogni caso teniamo presente che quando non azzecchi l'acquisto di un titolare, ci perdi altro che un milioncino. E questo accade molto spesso, a tutte le squadre.

Fa scandalo la slealtà di violare un patto non scritto per cui le grandi squadre italiane non si ingeriscono in situazioni già ben definite dal punto di vista dell'orbita in cui un giovane si trova.
E forse non è un caso che qualche dirigente milanista, magari meno spregiudicato, abbia voluto esplicitamente tenersi fuori da questa storia.

Fa scandalo l'aver insegnato a un ragazzino che per qualche "dollaro in più" (almeno nell'immediato, perché in prospettiva nessuno è munifico come MM, con i giocatori che lo entusiasmano), si può tradire una parola data, si può tenere un atteggiamento (suggerito da terzi) di rottura premeditata con chi ti aveva accolto e ti aveva portato all'ammirazione del mondo intero.

Quindi la cifra, secondo me che non devo sborsarla, certo, si poteva anche spendere con vantaggi tecnici e anche finanziari e con la soddisfazione di annullare un'operazione odiosa di un avversario

Secondo me si doveva provarci (ammesso che non sia stato fatto) e non era il caso di invocare una moderazione “finanziaria” poco convincente.

Sia chiaro, proprio perché non mi piacciono le semplificazioni, mi rendo conto dei problemi di gestione interna che un rilancio su Mastour avrebbe comportato. E capisco anche che forse non sarebbe stato possibile nel caso, per esempio, di un acconto già incassato.

Tra gli stessi '98 dell'Inter ci sono almeno due giocatori che giustamente sono ritenuti e si ritengono vicini o forse pari a Hachim, come valore e prospettiva.
Sarebbe stato difficile dare tanti soldi ad Hachim e non dare nulla  a loro.

E poi ce ne sono altri vicini a quelli che sono vicini al valore teorico di Mastour. E così via a catena.

Ma questo problema penso che l'avrà anche il Milan.
Per esempio, Luca Vido non credo che starà a vedere Mastour che ha preso, puta caso, 50 volte più di lui.

Si tratta di questioni complesse, ma una società deve essere preparata e attrezzata per risolverle.

Perché altrimenti il problema si pone anche per i giocatori forti che hai già in organico, i quali, di fronte a un'offerta straniera sontuosa, se ne possono andare (all'estero è possibile fare contratti da professionisti in età molto più precoce che da noi).

Riconoscere una possibile e teorica mancanza non significa sminuire il lavoro straordinario di un gruppo.

Abbiamo un settore giovanile che sta alla pari, come risultati e come produzione di ottimi giocatori, con le prime società al mondo, le quali però investono enormemente più di noi.

Tutto merito del lavoro dei nostri scout e dei nostri dirigenti, che hanno messo in piedi un'organizzazione senza eguali e hanno una competenza, ognuno per i compiti specifici da svolgere, assolutamente ineguagliabile.

I ragazzi che vengono all'Inter sanno che rispetto alle altre società, ricevere la formazione calcistica qui è come frequentare la Bocconi rispetto ad andare all'Università di Gorgonzola.
Sanno che formarsi qui ti dà garanzie enormi per il tuo futuro.
Sanno che magari sarà più difficile arrivere in prima squadra.
Ma se ci arrivi è perché sei giocatore e se devi fare un tirocinio via, questo è un momento fondamentale della tua crescita, sempre controllata e monitorata, con un tasso di errore nelle valutazioni, assolutamente infimo.

Ricorderò sempre quello che mi ha detto un genitore di un nostro ragazzo, milanista lui e milanista il figlio, accaniti. Alla domanda: “Perché all'Inter e non al Milan che pure vi aveva richiesto? “ 
La risposta è stata: “Milanisti si, ma pirla no, eh! Sappiamo benissimo che l'Inter è la scuola calcio migliore d'Italia”.
Certo, se poi il Milan gli avesse offerto 500.000 euro in più...

La mia opinione, modesta e da dilettante, è che lo straordinario valore di quanto si sta facendo non possa essere discusso per un caso, sebbene importante.

Ma ritengo anche che non ci si possa fermare a contemplare i propri trionfi, in un mondo in perenne movimento, senza perdere posizioni.

Oggi la realtà la detta il mercato: rispetto a un paio d'anni fa, anche solo, sono molto più numerose le società con grandi disponibilità finanziarie disposte a investire sui giovani di autentico talento.

Sono convinto che, anche a costo di tagliare qualche altro ramo secco o meno produttivo, si debba cercare di stare sul mercato, almeno su quello dei giovani non ancora affermati, individuati con anticipo grazie alla nostra bravura (nessuno può pretendere infatti che si strappi al Chelsea il quindicenne brasiliano che loro hanno pagato 12 milioni).

La mia opinione, ripeto, da semplice e forse ingenuo tifoso, è che nella programmazione futura si debba prevedere di destinare maggiori risorse finanziarie a un settore che ha dimostrato di poterci dare enormi soddisfazioni. Anche calcolando che questì trasferimenti verrebbero premiati dai meccanismi del  cosiddetto FPF.

E, magari sbaglio anche qui, approccerei con maggior prudenza  le questioni del tipo “infanzia rubata”.
I ragazzi che giocano nelle squadre professionistiche fanno sacrifici enormi, ma per altri aspetti sono dei privilegiati.

Le stesse fatiche, gli stessi sacrifici, li fanno per esempio le ginnaste e le nuotatrici, che avendo talento, si allenano presantemente davvero sin dall'infanzia.

Capisco che il discorso è un altro, quello della “pressione” ambientale che appunto ruba l'adolescenza.

Ma, su questo vorrei che mi si credesse, la pressione fondamentale è spesso quella della famiglia. Genitori che, per amore non per egoismo, sia chiaro, ti stressano in ogni modo; ti dicono cosa devi fare in campo (magari è l'opposto di quello che ti dice l'allenatore), criticano il rivale che gioca nel tuo stesso ruolo, l'allenatore che ti manda in panca, la società che commette ingiustizie, e via stressando.

Non sono molti i genitori che conosco i quali dicono al ragazzo: devi divertirti a giocare, devi fare del tuo meglio, devi seguire le disposizioni, allenarti con impegno, tenerti pronto se vai in panca. Poi, quando sarà il momento, si vedrà se potrai fare il calciatore e a quali livelli.

Lo stress provocato dal comparire troppo precocemente in prima pagina, nelle TV, ecc., è un elemento aggiuntivo, pericolosissimo per la stabilità psicologica del ragazzo, questo è vero.

Qualunque formatore ed educatore calcistico sa quanto sia importante tenere un profilo basso.

Quando persone interessate ti inducono a certe scelte, dovresti avere gli strumenti, per considerare anche questi fattori. Ma non sempre è possibile.

E in ogni caso, come sempre, penso che non ci si possa affidare alla coscienza personale per evitare  situazioni discutibili.

Perché L'UEFA, tanto preoccupata del futuro del calcio, non pensa a disposizioni comuni che riguardino le opportunità di tesseramento, i contratti, il riconoscimento del diritto di cittadinanza (almeno ai fini calcistici) dei giovani calciatori?

Il difetto sta spesso nel manico, nazionale o internazionale  che sia,  perché se si vuole premiare davvero il merito, le regole devono essere uguali per tutti quelli che partecipano e la discrezionalità dei comportamenti, a volte ai confini dell'etica, deve essere ridotta il più possibile.

Luciano

Nella foto, Hachim Mastour indossa compiaciuto qualcosa di familiare agli interisti… sembra un secolo fa, invece non è esattamente così. Oggi, com'è noto, è al Milan, domani chissà…

Qui di seguito, ecco il link all'articolo dedicato lo scorso luglio dal quotidiano online La Gazzetta di Reggio alla discussa vicenda del passaggio di Hachim Mastour al Milan, nonostante l'intesa già da tempo raggiunta dalla Reggiana, squadra in cui è cresciuto il ragazzo, con l'Inter che seguiva Mastour da tre anni e che lo aveva già più volte schierato in alcuni tornei amichevoli: Il Milan ha versato a Mastour mezzo milione.

28 commenti:

LOTHAR10 ha detto...

Ciao
che dire. Standing ovation
Sarà come dite che è proprio forte ma le incognite a 14 anni sono tante
e
i miei biretroCESSi
fanno di tutto il mondo farlo scoppiare Prima.
Almeno spero

LOTHAR10 ha detto...

Fanno di tutto x farlo scoppiare Prima

luciano ha detto...

Grande Casiraghi, questa volta non il "nostro", ma comunque uno altrettanto bravo e soprattutto "uno di noi", nel senso di un interista vero (vedi post precedente, intervento di Ale Crisafulli)

Avvocheto ha detto...

Bravo Luciano, ottimo post ( anche se posso capire la scelta della dirigenza) e concordo in pieno col tuo commento n. 3.

Vi ricordate il 91 italo-finlandese Dalla Valle ( ne abbiamo parlato non molto tempo fa), transitato da noi all'epoca dei giovanissimi, poi Liverpool e Fuhlam? In questi giorni é in prova al Vicenza.

Ho visto sul sito del Chievo che il nostro Landieri ( che sembra un bel marcantonio) é nei giovanissimi regionali, mentre l'altro nostro Pinamonti é aggregato sotto etá coi 98.

Sabato, a meno di clima avverso o di impegni dell'ultimo secondo, conto di andare a Soave a vedere la primavera contro il Verona...dato che, grazie ai geni della Lega, quest'anno i nostri non verranno a Vicenza, penso di ovviare cosí, visto che ci sono diversi ragazzi che son proprio curioso di vedere dal vivo. Nel caso vi faró sapere

stankovic ha detto...

Complimenti luciano

olag ha detto...

Eheheh Luciano, il,Community Coach, ce l'abbiamo da una vita,noi......

Guido ha detto...

Allora Avvocheto fatti riconoscere che ci sarò anch'io!

carlo ha detto...

Grazie Luciano, per essere tornato su una questione che mi ha colpito alquanto!

La cosa che mi son chiesto è stata: ma perchè mi turba in questo modo?

la prima, semplice e sincera risposta è: perchè rosico! Così come ho rosicato per Fossati e Mario.
Talenti così speravo di gustarmeli a lungo in maglia nerazzurra.

L'altra risposta è: mi ha infastidito molto l'appoggio ricevuto , dal moilan, dai media nazionali. Insomma, credo che un giornalista serio avrebbe dovuto rimandare al mittente le immagini di un quattordicenne che gioca con i pari età. questa è roba da trasmettere sul proprio canale tematico.

Poi c'è tutta una questione etico-educativa che mi intriga parecchio.
Fa bene al ragazzo essere così esposto?
Deve interessare alla società di calcio il benessere del ragazzo?
Cosa si intende con "benessere del ragazzo"?

Per me, tifoso da tastiera, pare ovvio che portare alla fama un ragazzino solo perchè fa la foca con pari età possa modificare il sistema di valori del ragazzo.
Però... è una valutazione fatta dall'esterno, da una persona che ha tanti talenti, ma non certo quello calcistico (anche se nel mio piccolo, le mie soddisfazioni me le prendo.
Quale può essere la psicologia di un ragazzino che ha un indubbio e straordinario talento? E' giusto trattarlo come un quattordicenne "normale"?
Mozart, Maradona, Ronaldo, M.Jackson, hanno avuto un'infanzia-adolescenza normale?
Evidentemente no; evidentemente hanno poi sviluppato personalità "particolari", ma quanto splendore hanno prodotto!

Certo, in questo caso la sovraesposizione sembra poco motivata, visto che si tratta di talento sciorinato in una partita dei giovanissimi (insomma, avesse fatto queste cose in Primavera, la cosa sarebbe stata diversa).
Però, comincio a pensare che un talento fuori dal comune abbia bisogno di sentirsi al cetro del mondo, coccolato, vezzeggiato.
Come diceva Simoni ai compagni di squadra di Ronaldo: "Lui è un po' più uguale degli altri".

C'è però la questione della gestione del gruppo. Qui la cosa è un po' più complicata, anche se, da esperienza, la stragrande maggioranza dei ragazzi è consapevole del maggiore talento di uno di loro. E Hachim mi pare abbia un talento nettamente superiore, al momento, di Opoku (di Taufer, considerando il ruolo diverso, non so).

Arrivo adesso al tema che veramente mi ha fatto incazzare: il metodo dello scippo.
Entrare a forza in rapporti già intrapresi, portare il ragazzo a litigare con l'ambiente (invece di una contrattazione alla luce del ole, balenare un percorso formativo che viene sistematicamente smentito (vero, Fossati?), utilizzare un ragazzino di ventidue anni come portanome...
Un metodo che troppe volte stà portando i galliani-boys a rubarci giovani talenti.

Non ho citato la cifra, perchè l'immoralità delle cifre è relativa. Vi ricordate le condanne ricevute dall'inter per i 50 miliardi per Ronaldo? I soldi meglio investiti della storia dell'Inter.

Domanda finale: come pensa di difendersi la società?
la prima risposta che sembra emergere dal comportamento della società, è che si vuole convincere le famiglie che l?inter sia il meglio per quanto riguarda formazione del giocatore.
Ottima via, anche etica (per noi fondamentale); pero' in molti casi non basta, perchè sovente le famiglie non hanno gli strumenti o la possibilità per mettere questo elemento in cima ai criteri di scelta.
Da padre, avrei rifiutato 500.000 euroni (facendolo andare al milan, non al pizzighettone)? Non so.
O meglio, io si, ma è un altro discorso.

Ecco, mi piacerebbe tanto che Fossati tornasse da noi, sia per il talento sia per il messaggio che potrebbe portare.

CHIEDO SCUSA, SONO STATO PROLISSO E POCO CHIARO, MA L'ARGOMENTO MI HA COLPITO.

Unknown ha detto...

Questa forse non l'avete ancora vista! Si sono fatti la foto insieme nella Sala dei Trofei..il procuratore e Mastour...gli hanno messo in mano un Pallone d'Oro. Sconcertante. http://twitpic.com/b5fpdt

luciano ha detto...

Bell'intervento, Carlo. Sono d'accordo su quasi tutto.
Tranne su di un fatto: prova tu ad andare a chiedere a Jus o a Mel se si ritengono inferiori a Hachim!
E poi prova a chiedere a Loris se si ritiene inferiore a Jus. E così via

luciano ha detto...

Davvero incredibile, Ale.

cambiando discorso, trovo molto interessante una dichiarazione di Galliani: "bilancio in pareggio, l'austerità è finita".
Non ho letto l'articolo, perché non mi interesso di quello che concerne i rossoneri, ma l'affermazione in sé dà da pensare, in generale, quindi anche per noi.

Secondo me non ci sono altre vie, per una società italiana: o vai sempre in passivo o costruisci una squadra buona, ma di fatto di seconde scelte.

Immaginiamo che l'Inter ceda gli ulti i giocatori con un ingaggio elevato e si porti in pareggio di bilancio.
Riuscirà a costruire uno squadrone di livello internazionale senza tornare in passivo? per conto mio no.
Una volta ceduti Wes, terminati i contratti di deki, Chivu, Zanetti e Cambiasso (dopo le cessioni di Eto'o, Motta, Lucio, Maicon, JC, ecc), l'Inter ha due strade.
O comperare giocatori da 12-13 milioni che non essendo di primissima fascia si accontenteranno di un ingaggio contenuto, oppure a fianco a questi cercherà un paio di fuoriclasse.
Che non verranno, per la legge del mercato, per meno di 6-8 milioni (cioè 12 -16). L'uno. A quel punto o vinci o non vinci. Se non vinci, quelli se ne vanno dove ci sono i soldi e si può vincere. Se vinci, credi che chi contribuisce alle vittorie solo un po' meno di loro e avrà nel frattempo acquisito maggior prestigio, non pretenderà un adeguamento, diciamo almeno sui 4-5? Insomma, visto che in Europa (e non solo ormai) c'è chi paga tantissimo la qualità ( e se ne infischia dei bilanci), non puoi vincere senza sballare finanziariamente.
Anche la politica dei giovani è un palliativo.
Cou oggi lo paghi poco. L'hai allevato in casa: ma metti che diventi uno dei 10 top player: pensi di riuscire a trattenerlo senza offrirgli gli stessi soldi della concorrenza?
Mi rendo conto che è un discorso molto semplificato, perché ci sono diverse varianti da considerare, ma secondo me la sostanza è questa.
E se il discorso è vero, anche il mercato dell'Inter deve essere valutato in un'altra prospettiva.
Il buon giocatore pagato poco deve essere considerato un affare e non una specie di tradimento dei tifosi.
Pioi sul singolo caso si può discutere: a me può piacere più Gargano e a te Valero: sono scelte societarie e dell'allenatore (a parte che con i soldi di Valero di giocatori buoni al prezzo di Gargano ne prendi 3 o 4).

PS volevo scrivere un post su Berretti e le due squadre di allievi. Mi sarebbe venuto troppo lungo e mi sono limitato agli allievi nazionali. Più avanti scriverò qualcosa su allievi regionali e sulle tre squadre di giovanissimi.

carlo ha detto...

probabilmente hai ragione, Luciano.
Pero', come se ne esce? per non poter gestire le gelosie interne, si rinuncia ad un grande, sicuro talento?
E' una scelta, pero' dura da digerire per un tifoso da tastiera come me.

Per quanto riguarda le foto in slal trofei mi è tornata in mente una inatervista di Lorenzo Jovannotti.
Disse che, quando era ragazzino in rampa di lancio, il berluska gli propose di entrare in mediaset. Per convincerlo lo invitò nella sua villa, facendogli prima fare un giro panoramico per sciorinare tutta la sua ricchezza. Jovannotti ha ammesso di essere stato colpito dal lusso, dal potere e anche dalla bellezza che gli era stata mostrata (e, sublimininalmente, prospettata).

Ecco, questo è lo stile di seduzione di quel mondo: ammaliare col lusso, farti pensare che anche tu puoi essere entrare in possesso, entrare a farne parte.
Funziona con artisti, giocatori e ragazze.

Nessuna condanna morale: è una strategia.
Solo, che a volte realmente si entra in quel mondo (se si dimostrano capacità adeguate), ma molto spesso rimane una pura illusione, un inganno.

Un adulto può avere gli strumenti per capire che si tratta di uno strumento di seduzione, non di verità.
Ma un ragazzino di 14 anni?
Una famiglia di immigrati con, forse, difficoltà economiche?...

(P.S.:ultimo giorno di malattia, Sta per concludersi il mio periodo da overdose da tastiera)

carlo ha detto...

Il mio intervento era circa i rapporti all'interno dello spogliatoio tra i giovani.

Come ci siamo detti più volte, l'unico modo per stare a galla nel calcio del fpf è investire sui migliori prospetti e rivenderli quando avranno un ingaggio spropositato (sempre che, anche le società estere non si siano adeguato al nuovo regime finanziario; in teoria un minimo di calmieramento degli ingaggi dovrebbe esserci).

Insomma, diventeremmo una sorta di Porto: insomma, i tifosi del Porto si godono da un decennio per un paio di anni alcuni dei migliori giocatori sul mercato (Deco, Hulk, Falcao, Guarin, etc.) e ogni tanto qualche campionato e coppa internazionale la portano a casa.
insomma, non sarebbe male.
Anche perchè, come ricorda sovente Luciano, nella sua storia l'Inter non è abituata a vincere ogni anno.
E fa parte del suo fascino.
Altrimento saremmo uventini, e solo scriverlo mi procura ribrezzo

rmarcanti ha detto...

Luciano, ho apprezzato molto il tuo post però alla fine è rimasto qualcosa che mi ha disturbato.

Scrivi:
Non regge, mi scusino tutti coloro che hanno opinioni diverse, il discorso per cui eticamente l'Inter non può spendere 500.000 euro (che poi, tra tutto, sono un milione, credete a me...) per un ragazzino di 14 anni.

Qualche tempo fa l'Inter ne ha spesi 3.5 milioni per un ragazzino di 15 anni, tale Philippe Coutinho. E 2.5, si dice, per la metà di un altro quindicenne, Lorenzo Tassi"

Ho imparato a conoscere e rispettare i nomi della struttura giovanile dell'Inter come Casiraghi e Samaden dai tuoi interventi, e ogni volta che rilasciano interviste le leggo con attenzione.

Quando però Samaden parla del caso Mastour dicendo che l'Inter non spende certe cifre e tu stesso, ma è una notizia ormai acquisita da tempo, fai l'esempio di Tassi e Coutinho, io mi sento preso in giro e mi chiedo perché mi vengano dette parole del genere invece delle vere ragioni che stanno alla base del mancato arrivo di Mastour.

luciano ha detto...

Eh, non so Rinaieskj. Io ho una mia teoria, non molto condivisa sul web, per la verità, secondo cui non mi sento mai "preso in giro" dalle dichiarazioni di nostri dirigenti o giocatori perché so che ci possono essere mille motivi che giustificano una dichiarazione non vera o parzialmente vera.
Un dirigente non deve dire necessariamente quello che è vero, deve dire quello che è utile.
Poi ci possono essere altre cose: non conosco la ripartizione interna dei fondi: Tassi e Cou potrebbero essere andati a incidere sul bilanciodella prima squadra. E in ogni caso anche se Mastour è stato preso quando aveva solo un anno meno di loro, ci deve pur essere un confine per definire quando l'investimento è su un giovane che è solo una speranza e quando è su una più solida certezza, ancorché giovane.
Insomma, guardo alla sostanza e la sostanza mi dice che aver perso Mastour per una cifra attorno al milione, probabilmente è stato un errore. Anche se un errore che può avere tante giustificazioni e che non non inficia il lavoro complessivo, davvero straordinario

carlo ha detto...

Caro rinjaeski (nome particolare, come mai?).
prima che Luciano ci risponda, do la mia interpretazione.
La mia differenza è che l'Inter ha versato quei soldi alle società dopo trattativa alla luce del sole.
Trattative avvenute accordandosi sia con la società che con il giocatore.
Società e giocatore che avevano in ballo anche altre opzioni (anche quelle alla luce del sole), senza necessità di mezzucci quali creare conflitti ad arte o dare soldi sottobanco alla famiglia e, soprattutto, senza proporre un percorso formativo farlocco.

Però, questa è un'opinione da esterno e da tifoso, un cicinin di parte.

carlo ha detto...

sono sempre un passo indietro a Luciano...

luciano ha detto...

No, Carlo, hai ragione, ma a essere sinceri non credo che l'Inter non abbia mai in qualche modo "aiutato" le famiglie di giovani che si trasferivano. Certo non con interventi di queste proporzioni e con questi atteggiamenti, che eufemisticamente definirei spregiudicati

carlo ha detto...

Ritengo giusto che una parte delle cifre che girano finiscano nelle tasche della famiglia.
Che questo sia il principale criterio, dipende dalle priorità della famiglia.
L'etica c'entra poco. Per questo è stato un errore non rilanciare (sempre che non sia stato fatto).

Poi, non è un reato scegliere quelli là.
Ognuno è libero di sbagliare ;).

E' il baraccone che c'è intorno che allibisce; riporta ai valori che hanno rovinato gli italiani negli utlimi venti anni.

spero tanto che anche i milanisti se ne rendano conto.

rmarcanti ha detto...

Luciano
Capisco che in genere sia più utile dire ciò che appunto è più utile rispetto alla verità ma a me non è mai riuscito molto farlo. Comunque, ripeto, ho molto rispetto per queste persone dello staff Inter. Capisco che ci possano essere varie ragioni per non prendere il ragzzo, compreso il sentirsi umanamente traditi dal suo atteggiamento e da quello della famiglia.
Però rosico, perché è veramente un fenomeno. Mio padre ha visto il filmato ed è rimasto strabiliato. Voglio dire, spesso i filmati su Youtube con le meraviglie di qualche calciatore sono un florilegio di un intero campionato, qui c'erano meraviglie su meraviglie in una sola partita. Ed è vero che si giocava con i coetanei e quindi tutto poi deve essere verificato nella maturità ma, per esempio, il primo fantastico gol, con Mastour che in una frazione di secondo e in mezzo metro di spazio prende un rimpallo, si alza il pallone quaranta centimetri sul piede e poi tira segnando, beh, sarebbe stato goal, ed un goal eccezionale , anche contro undici trentenni.


rmarcanti ha detto...

Carlo
Rinaieski è un omaggio al mio amato nonno Rino. Quando ero piccolo, con mio cugino, per qualche giorno di un'estate lo soprannominammo così. Non ricordo perché, forse un misto tra le influenze sovietiche che aleggiavano sulle nostre famiglie toscane e di sinistra e lo Stanislao Mouliski e il suo "Ebbene sì, maledetto Nick Carter, mi hai riconosciuto anche stavolta" che si vedeva nel programma Supergulp - I fumetti in TV :-)

carlo ha detto...

Altra cosa, mi chiedo adesso quali dinamiche si saranno create nell'ambiente di vita di Mastoru dopo la sovraesposizione.
Per esempio, i ragazzi utilizzano come primaria fonte di informazione-intrattenimento-espressione i video su youtube. E quello del debutto di hachim è uno dei più visti.
Come avrà cambiato i suoi rapporti con i coetanei.
Ci sarà un professore, almneo uno, che spieghi al ragazzo ed ai compagni che quel video c'e,tra poco col reale talento, ma più con la comunicazione di una società che lo usa come specchietto per le allodole?
La scuola dovrebbe aiutare aleggere la realtà, a scoperchiare gli inganni, dare strumenti, più che nozioni.
In un mondo in cui l'accesso a informazioni è semplice, la vera istruzione consiste nell'insegnare ad usarle, ad interpretarle, a distinguerle.

Guido ha detto...

Io credo che l'Inter abbia scelto di non rilanciare perché aveva già un accordo con giocatore e Reggiana da tempo, ed "esigeva" di prenderlo a quelle condizioni. Per una questione di principio insomma, non ha voluto cedere al ricatto (ammesso e non concesso che l'entourage di Hachim si sarebbe fatto convincere da un rilancio).

E per conto mio ha fatto bene. Se il prezzo di partenza fosse stato il milione, sono convinto l'avremmo pagato.

Mi rode, però preferisco sostenere i miei, in cui credo fortissimamente. E sono abbastanza convinto che Hachim o chi per lui, abbia sbagliato scelta a livello calcistico - nonché umano, ma questo va da sé.

Guido ha detto...

Per inciso, il video mi impressiona il giusto. Le qualità tecniche mi erano già note. Ho visto Mel scherzare 3-4 avversari contemporaneamente senza nemmeno affannarsi per interi match.

Ma non sono questi i test che dicono qualcosa di rilevante sul loro futuro da giocatori.

Unknown ha detto...

Due dati sul video di mastour su yuoutube fatto da paolillo: in 3 giorni vicino a 2 milioni di visualizzazioni, quasi 1.500 commenti. venghino, venghino...

carlo ha detto...

Ovviamente, in questo modo Paolillo si è manifestato alla grande nel magico mondo dei procuratori dei giovani: spregiudicato, manipolatore, che porta fama e soldi immediati ai suoi protetti.
Mi sa che ne sentiremo parlare parecchio d'ora in poi.
Il milan si è fatto in casa il nuovo Raiola. Sono un passo avanti (nel contesto amorale del calcio attuale)

Guido ha detto...

Online il post di Luciano sugli Allievi A!

Des ha detto...

Scusate se mi intrometto, ma inorridire per una foto come quella di Mastour mi sembra esagerato ("gli hanno messo in mano" "sconcertante" ma dai...)..da parte di una persona poi che si vanta di trattare male le persone, solo perchè osservatori di un'altra squadra...questo si un bel comportamento...