mercoledì 10 ottobre 2012

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Bizona 5-5-5: Milan-Inter.

Nell'anno zero della Milano calcistica il primo derby si infila nel cavo ascellare del campionato come un termometro atto a misurare le variazioni di temperatura dopo le fiammate delle due capoliste.
Per questo, sotto il cielo di S.Siro, l'Inter e il Milan si presentano senza scollature evidenti ma anche senza coprirsi troppo.
I nerazzurri indossano ancora l'abito migliore fra quelli presenti adesso nell'armadio della società di Moratti, ovvero quello ritagliato da un pezzo grezzo di stoffa e cucito con abilità da sarto da Stramaccioni.
La squadra di Allegri, che ha ancora il moccio al naso nonostante abbia attraversato indenne il freddo di San Pietroburgo, preferisce invece coprirsi il collo per evitare il fastidioso dolore alla spalla destra che l'aveva tormentata negli ultimissimi scontri della Madunina.
In parole povere, da un lato 3-5-2 con Coutinho a ridosso delle punte (figura 1) e dall'altro Bonera preferito ad Abate nel ruolo di terzino destro nel 4-2-3-1 leggero visto in Europa League (figura 2).
Viste le condizioni climatiche della serie A, la serata è da brividi.

(3-5-2 dell'Inter con Coutinho che fa da raccordo fra i reparti avanzati e Zanetti e Nagatomo che per l'occasione si scambiano la fascia di competenza)

(4-2-3-1 del Milan con gli esterni che spingono e Boateng che insieme a Bojan provano a togliere i punti di riferimento ai difensori nerazzurri)

Al gelido entusiasmo per i rispettivi presenti, l'Inter risponde meglio del Milan, tuffandosi a sfavore di vento nella metà campo rossonera fin dal fischio iniziale, con un pressing alto ed aggressivo, atto a rompere le linee di passaggio dei difensori di Allegri, soprattutto quelle indirizzate verso il destro di Montolivo.
Zanetti e Cambiasso soprassedono e portano a buon termine questo compito insieme ai tre elementi offensivi scelti da Stramaccioni, come evidenzia la punizione che porta al gol partita di Samuel e l'erroraccio di Milito nei primi minuti di partita.
Proprio quest'ultimo raffredda i bollori iniziali e permette al Milan di tastare il polso della ritrovata solidità interista.
In fase di costruzione bassa si nota talvolta il movimento di Bonera verso Mexes, quasi a formare idealmente uno schema speculare a quello dell'avversario (De Sciglio e Emanuelson spingono ad oltranza, Il Faraone fa la spola fra fascia e centro del campo), movimento invertito, invece, in fase di non possesso, lì dove è il francese ad aiutare l'ex-Brescia nei raddoppi su Cassano.

Nella parte centrale del primo tempo si palesano pregi e difetti della recente modifica tattica apportata da Stramaccioni, in relazione ai rischi che un derby presenta di natura.
Sulle fasce la situazione è di stallo.
Pochi sbocchi, nessuno prevale sull'avversario né in velocità (abile il tecnico romano a piazzare Yuto su El Shaarawy, la cui pericolosità sarà alla fine nulla), né con i dai e vai in zona centrale, dove la generosità di Zanetti e Gargano tappa le possibili falle.
In questo contesto di grande equilibrio l'Inter manca nell'appoggio ai tre tenori, fra l'altro colti da una serata di inaspettata afonia.
Coutinho, in verità, prova con insistenza a dare una mano nella circolazione della palla, offrendo una sponda al compagno per poi riproporsi a ridotto dell'area (figura 3a-b) ma la risalita della squadra sarà lenta e le chiusura di Montolivo e De Jong, di contro, repentine.

(Cambiasso è sorvegliato da Boateng e quindi è Coutinho ad abbassarsi per dettare il passaggio e/o liberare dalla marcatura un compagno)
(Milito attacca lo spazio alle spalle di Bonera, Coutinho è pronto ad offrire una seconda possibilità a Zanetti mentre Cassano probabilmente è troppo lontano e fermo)

In fase di possesso palla anche il Milan non gode di freschezza di pensiero, pur avendo degli avanti sicuramente più adatti al gioco in verticale, anche se è vero che l'Inter, per stessa ammissione di Stramaccioni, resta a ridosso della propria area.
Il refrain del primo tempo è praticamente questo: copertura degli spazi e rari errori di posizionamento, con i due inneschi prescelti, Boateng e Coutinho, stritolati dalle dighe di corsa e muscoli piazzate davanti alle rispettive difese.

Quattro esempi di lettura delle situazioni di gioco col 3-5-2 (figura 4-7), nei primi 45' di gioco.
(JJ si stacca dalla linea dei tre per impedire a Boateng di girarsi con facilità e servire in profondità Bojan. Non inquadrato Zanetti è scalato in posizione di terzino sinistro)
(JJ esce su Emanuelson, il quale è costretto ad affidarsi ad un innocuo passaggio in orizzontale. Zanetti, Cambiasso, Ranocchia e Nagatomo stanno attenti che nessun milanista abbia la possibilità di guardare Handanovic negli occhi)
(JJ si fa attrarre dal movimento in uscita di Bojan, liberando lo spazio per l'inserimento di Bonera. L'azione si concluderà con un tiro a fil di palo di Boateng)
(Ranocchia e Cambiasso permettono a Bojan di giocare con libertà la palla potendo guardare l'area. JJ è leggermente più avanti e non nota l'inserimento di Emanuelson che si troverà a tu per tu con Handanovic nell'azione che verrà ricordata dai più come ''quella del gol annullato a Montolivo'')

Per la serie ''che te lo dico a fare'', Valeri chiude il primo tempo in perfetto orario e non, come sosteneva Allegri, 12 secondi prima, come si può cogliere da un cronometraggio diverso da quello Mediaset/Sky (figura 8).



Per ovviare ai problemi di innesco delle punte, Stramaccioni lascia negli spogliatoi Coutinho ed inserisce Guarin, provando una via di mezzo fra l'idea di partenza possibile, qualora Alvarez fosse stato della partita, a quella obbligata e coraggiosa con tre uomini offensivi ''leggeri''.
Una mossa che non vedrà mai i suoi frutti perché la doppia ammonizione rimediata da Nagatomo cambierà inevitabilmente l'inerzia della partita (minuto 2 della ripresa).
Per forza di cosa l'Inter ridisegna il suo schieramento, passando al 4-4-1 con Pereira per Cassano e il solo Milito in avanti, e chiarendo che l'elasticità degli schemi non può esistere senza un'adeguata solidità di squadra.
Solidità che i dieci rimanenti mettono in mostra in maniera vistosa, concedendo alla squadra dell'amore solo il beneficio del dubbio (del rigore).
Le due linee di quattro, infatti, limitano il fraseggio al limite d'area dei rossoneri che non riescono ad aprire la difesa dell'Inter, guidata saggiamente dai ritrovati Samuel e Ranocchia, nemmeno lavorando ai fianchi (i cross dal fondo saranno stati sì e no due, fra l'altro innocui), con due terzini tornanti, il subentato Robinho e Boateng larghi e Pazzini in mezzo.
Anche qui l'unica maniera per cercare il pareggio è sperare nella capacità balistica di Montolivo.
Troppo poco per non lasciare che il mercurio scenda verso i -12 e dichiari l'ipodermia acuta del diavolo, caduto nelle acque gelide della zona retrocessionecon gli zebrati e gli azzuri di Napoli lontani un miglio. Non è che noi, al di là delle quattro tacche di differenza in classifica, siamo fuori dal rischio ricaduta eppure la cura Stramaccioni qualche miglioramento ce l'ha dato.
Se pensiamo a come eravamo ridotti un mese fa quasi quasi scoppiamo di salute.

AL82

Nella foto (Inter.it) Zanetti si presta al ruolo di simbolo del buono stato di salute dell'Inter.

31 commenti:

luciano ha detto...

Bellissimo commento, Al, al solito.
Tra l'altro le immagini da te scelte mi fanno rivalutare la prestazione di Zanetti,che fa sempre i movimenti necessari, a differenza, per esempio, del mio amato Cambiasso, che nella penultima immagine di gioco da te mostrata, quando Jesus sbaglia l'uscita su Bojan che arretra, sembra non seguire il suo avversario Bonera, proiettatosi nello spazio lasciato libero dal brasiliano.
L'errore lì sembra essere di JJ, ma uno come il Cuchu avrebbe forse potuto addossarsi il compito di rimediare con un rapido interscambio. Considerato anche che Zano era impegnato sull'esterno a marcare Emanuelson, molto largo.
Questione di sincronismi: tu esci, io ti copro, mentre il nostro compagno sta largo a chiudere l'avanzata di un esterno

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano 1:
Avrei voluto vivisezionare meglio il secondo tempo ma da un lato l'espulsione di Naga ha falsato un po' l'andamento della partita e dall'altro il tempo e lo spazio che ho a disposizione è quello che è.

La mano di Stramaccioni si vede e il passaggio senza traumi dalla difesa a 3 ad una a 4 (con una piccola variante a 5 nei momenti di necessità quando Juan seguiva Boateng e Pereira scalava di qualche metro) ma interessante, anche se è stata una soluzione di necessità il modo in cui Gargano e Guarin si muovevano a fisarmonica dal centro verso il lato il primo, in appoggio alla punta il secondo.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano 1:

Nell'immagine a cui ti riferisci secondo me la colpa non è di Cambiasso. Come lo stesso Strama ha detto la squadra dove stare più basso rispetto alla Fiorentina per evitare che gli attacchi rossoneri avessero troppo spazio per attaccarci in velocità ed uscire sul portatore di palla per non dargli modo di fraseggiare e servire il compagno sul taglio. Cambiasso e Gargano dovevano, se non capito male, muoversi in orizzontale per dare una mano sui lati. Nel caso specifico Bonera parte dalla propria area e si fa 3/4 di campo in solitaria (nessuno dei 3 davanti stringe). Bojan viene incontro e JJ fa 5 passi in avanti prima di fermarsi a metà strada, capendo che lo spagnolo non riceverà palla. Lo stesso Zanetti guarda Bojan, cosa che lo trae in inganno e si blocca in una posizione ibrida, troppo lontano da Emanuelson e dal prendere lo spazio liberato da JJ. Cambiasso accompagna l'azione e forse temporeggia troppo, lasciandosi sfilare davanti Bonera. L'errore è collettivo, imho, ma è l'unico che ha permesso di lasciare più di 16 metri agli attaccanti del Milan.
Come direbbe Strama, bisogna lavorare ma siamo sulla buona strada.

AL82

luciano ha detto...

OK, non volevo certo colpevolizzare nessuno, tanto meno dopo una prestazione collettiva così straordinaria.
nella prima azione in effetti una piccola responsabilità l'hanno in diversi: l'attaccante nostro di sinistra (non so se in quel momento era Cassano o Cou), che non ha seguito Bonera (in quel caso JJ non sarebbe "uscito"), lo stesso Jj che non doveva uscire e Cambiasso che comunque doveva andare nello spazio a prendere Bonera. Zano invece fronteggia Ema e fa il suo.
Anche nella seconda azione JJ commette un piccolo errore, come tu stesso rilevi.
Ne conseguono due considerazioni che su questo blog , per altro facciamo da tempo: 1. il campionato italiano è difficilissimo e molto tattico. A volte basta un piccolo errore di posizionamento per perdere una partita. per questo l'esperienza, soprattutto fra i difensori è fondamentale e a volte un difensore dalle grandi potenzialità è meno affidabile, nell'immediato, di uno più esperto. Tutte questioni che solo un allenatore può decidere.
2. JJ è già una realtà e ha un grandissimo futuro davanti a sé. deve però imparare a essere meno distratto, meno istintivo e più riflessivo, cioè deve badare di più a fare reparto con i compagni.
Naturalmente resto convinto che se ci fossimo scambiati i difensori, contro il Milan, il risultato sarebbe stato opposto, quindi lunga vita ai nostri

luciano ha detto...

La questione Rano impone a tutti noi, credo, di prendere posizione in modo chiaro.
premesso che resta indecente il modo in cui i media e la giustizia sportiva coprono gli juventini pesantemente coinvolti, a cominciare dall'allenatore, resta il fatto che io ho piena fiducia nella giustizia ordinaria. In quella sportiva neppure un po'..
SE (e sottolineo se, perché non mi fido minimamente di quello che scrive la stampa) I GIUDICI ORDINARI CONSIDERASSERO PROVATO CHE RANO ERA AL CORRENTE DELLA COMBINE, pur AVENDO RIFIUTATO DI PARTECIPARE AL COMPENSO IN DENARO, penso che il nostro giocatore andrebbe punito per omessa denuncia.
In un primo momento avevo ritenuto che si dovesse tener conto delle attenuanti: era il giocatore più giovane, non voleva mettersi contro il resto della squadra, volva sentirsi uno del gruppo, pur evitando i comportamenti più negativi.


Poi però ho pensato a tutti i giovani che vanno a giocare in prestito in ambienti un po' loschi dove giocatori anziani dominanti vogliono realizzare gli ultimi guadagni, anche in modi non leciti e i più giovani rischiano di venir coinvolti in queste pratiche, senza sentenze esemplari.
naturalmente non dico che Rano (sempre SE...) debba pagare per tutti, ma un intervento fermo è necessario per la sopravvivenza del calcio, a partire da chi non ha nessun alibi (anzi, aveva un ruolo di responsabilità) ma sta in squadre protette.
Il discorso è incompleto, ma ora devo uscire, lo riprenderò in serata. Dopo aver letto il parere degli amici che vorranno intervenire.

Unknown ha detto...

non sono mica tanto d'accordo con nessuno dei 2 :-D

l'errore per me è tutto di jj...

l'azione vista in movimento è tutta un'altra cosa rispetto ad una slide...

bojan sale e jj segue e si fa tirar fuori...
emanuelsson sta fermo con zanetti che controlla...

nel momento del triangolo, quando bonera parte... bojan è alto...jj si è fermato ed è basso... emanuelson sempre fermo...

ergo:
zanetti è al suo posto...
cambiasso che è più alto di jj prende bojan...
bonera lo deve prendere jj quando lo vede partire e gli sfila davanti...
nel prosieguo dell'azione tra l'altro c'è un errorino di ranocchia...
samuel esce parzialmente a prendere bonera ...
ranocchia si fa prendere il tempo da boateng... non era cmq facile... ci sono anche gli altri e boateng parte bene e a tempo e bonera da una bella palla...

Unknown ha detto...

per ranocchia le attenuanti DEVONO valere...
il peso di un allenatore mi pare decisamente diverso da quello di un 21enne agli albori di carriera...
per conte venne proposto un patteggiamento da 4 mesi... mi aspetto 1 mese massimo 2 per ranocchia...

da verificare cmq la posizione di andrea masiello... giudicato inattendibile dalla disciplinare per udinese-bari... cosa che salvò bonucci e pepe...

Amstaf ha detto...

La mia posizione su Ranocchia è semplicissima, se venisse ritenuto colpevole di omessa denuncia sconterà la sua squalifica; la quale dovrebbe essere commisurata al metro della giustizia sportiva visto in questi giorni; personalmente ritengo che il medesimo "reato" dovrebbe essere giudicato ANCHE in relazione a chi lo ha commesso...francamente non equiparerei Ranocchia a Conte, ma neanche Bonucci a Conte (a parità di reato).
Quello che non accetto è che il fatto di giocare nell'Inter si trasformi, in primis in alcuni tifosi, in un'aggravante, anche se temo possa succedere nella giustizia sportiva.
Il mio personalissimo parere è che, oggi, le pene sportive siano state, almeno nei casi più "noti", piuttosto lassiste; però non è che vale solo per Ranocchia.

Everybody Hertz ha detto...

pap onepap 6:
logicamente visto a velocità normale è tutta un'altra cosa e anche secondo me l'errore è di JJ (Cou, Cassano in prima battuta su Bonera e Ranocchia in seconda su Boa sono leggermente in ritardo). Bojan si alza con tale flemma che è chiaro che non sia lui il prescelto per il passaggio. Io mi riferivo a quanto detto da Stramaccioni sul movimento che l'esterno deve fare quando un centrale segue la punta, citando l'errore sul gol di Romulo e distinguendo fra difesa più alta contro attaccanti se solitamente escono dall'area come quelli della Viola, e difesa più bassa per non dare metri di campo alla velocità di El Shaarawy e compagnia bella. In tutta la partita che ho rivisto 3 volte per scrivere il post, il Milan ha provato in rari casi l'uno-due con l'esterno (nel caso specifico Emanuelson), preferendo in via centrale Boateng e Bojan, i quali si sono liberati con la porta di fronte solo in occasione del fallo su Handanovic, il presunto rigore e un'occasione in cui il tacco di Ranocchia per puro caso ci ha evitato guai peggiori.

AL82

Carlo Pizzigoni ha detto...

Visto Luciano la distinta dell'amichevole sul sito del Novara, grazie! (ho capito anche chi era l'africano).

Ho notato poco fa, vedendo qualcosa di ucraino, che ci sono stati i primi minuti in campionato del suo Metalurh per Monachello, testa completamente rasata Gaetano! In bocca al lupo

Avvocheto ha detto...

Ho visto qualche breve immagine del l'amichevole col Novara il nuovo Appiah mi é sembrato un centrocampista centrale mancino dal buon fisico. Se qualcuno di voi che ha visto la partita vuole descriverlo meglio o avesse maggiori informazioni ( etá...)...

Dalle foto dell'allenamento di oggi, mi pare di aver intravisto nel gruppo Ibra...qualcuno di voi ha notizie maggiori sul suo recupero ( a questo punto penso abbia avuto uno stiramento, dati i tempi...).

olag ha detto...

Carlopizzi, si, per la precisione Mona e' entrato all'81 e ha anche trovato il tempo di scheggiare una traversa. Tra l'altro in questi giorni era a Milano.
Intanto Ibra e' pronto a tornare al Milan.
Potenza dell'aliquota francese di tassazione sui redditi milionari?

Lou ha detto...

"Intanto Ibra e' pronto a tornare al Milan.
Potenza dell'aliquota francese di tassazione sui redditi milionari?"
@Olag : potenza della pausa dei campionati per le nazionali e necessità di riempire vuoti su "incartacozze" e sitiweb .. :)

Avvocheto ha detto...

Oggi la selezione U. 20 di Lega Pro ha battuto l'U. 20 croata...nella Croazia titolare Livaja ed il terzino dx che si dice ci interessi...nell'Italia titolare e capitano Degeri, che ha anche segnato un gol.

L'U. 20 ha perso con la Germania...nel primo tempo ha giocato Crisetig, nel secondo Pecorini

luciano ha detto...

Sulla questione Rano, il mio pensiero è molto articolato e, penso, chiaro ad un tempo.

Non esiste una condanna a vita per omessa denuncia.

Chi eventualmente avesse commesso il fatto, deve pagare quanto previsto dalle leggi e una volta "espiato" torna una persona in possesso di tutti suoi diritti.

Questo dovrebbe valere per tutti.

Purtroppo non è così, la giustizia sportiva è del tutto inaffidabile e da questo nascono i dubbi legittimi e le furbate all'italiana.

Moggi (e la juve) non sono colpevoli di quelle bazzeccole (rispetto ai fatti commessi) sanzionate ridicolmente da una giustizia sportiva farsa. Moggi e la juve sono colpevoli per aver alterato completamente diversi campionati, come ha sancito la giustizia ordinaria.

Se la giustizia ordinaria proverà che Rano ha omesso la denuncia di un reato sportivo di cui era al corrente, cosa per altro di ben diverso spessore, in quanto penalmente irrilevante, Rano dovrà pagare e sarà equo (non giusto) pretendere per lui lo stesso metro utilizzato per proteggere gli juventini.

Scontata la pena, tutto sarà finito.

Questo principio è sempre stato seguito dall'Inter in relazione a fatti ben più gravi e lo sarà ancora.
Tagnin, vinse con Angelo Moratti una Coppa dei Campioni e un mondiale, dopo aver scontato una lunga squalifica per corruzione (guarda caso, ma è davvero un caso, quando era a Bari).

Oriali e Recoba, subirono la loro squalifica, pagarono e ripresero a lavorare per l'Inter.

Kallon dopo la squalifica per doping non giocò più nell'Inter perché era un brocco clamoroso, soprattutto senza aiuti farmaceutici.

La diversità etica dell'Inter (che esiste) non sta nel sovvertire il principio giuridico per cui la pena estingue il reato e riqualifica il colpevole.
Questo non sarebbe un principio etico.

La diversità dell'Inter sta nel fatto che l'Inter accetta i verdetti anche quando sono pronunciati da un giudice (sportivo) palesemente in malafede.

Il caso Palazzi Facchetti è esemplare. Palazzi ha violato consapevolmente le consegne di cui era mandatario. Doveva dire che non c'era luogo a procedere perché l'indiziato era defunto. Non era nei suoi poteri pronunciare verdetti diffamatori.

L'Inter naturalmente ha fatto presente questa evidente anomalia, ma non ha mobilitato tutti i poteri, leciti e illeciti, non ha ricattato nessuno, non ha chiesto danni ingenti a lui o alla Federazione che l'aveva messo lì.

L'inter ha rivendicato la correttezza di Facchetti. L'ovino ha rivendicato la legittimità delle pratiche più aberranti che si siano viste in un campionato di calcio.

La differenza sta tutta lì. Ed è una differenza di sostanza.

luciano ha detto...

Lorenzo Degeri (fine '92) sembra in un ottimo periodo. Ha segnato domenica in campionato un gol decisivo, ha segnato di nuovo tre giorni dopo con la rappresentativa.
Forse non in chiave Inter, ma penso che sentiremo ancora parlare di lui.
Tra l'altro, domenica ha segnato pure il grande Tremolada (novembre '91), un ragazzo che per le sue doti tecniche straordinarie, ma anche per quelle umane, resterà sempre nel mio cuore.
Alle altre domande poste da Avvocheto non sono in grado di rispondere. Il Pizzi ha visto l'amichevole col Novara e mi ha parlato benissimo di questo Appiah. Vedremo se riterrà di darci qualche informazione più esaustiva.

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano 16:
E' vero che Degeri domenica ha segnato ma in campionato si è visto davvero poco, credo per meno di novanta minuti di gioco complessivi in 6 partite.
Invece Tremolada sta facendo davvero bene, in una delle squadre più giovani di tutta la Lega Pro.
Nelle ultime tre partite un gol e mezzo (tiro deviato nettamente da un avversario ed assist).
Un altro che sta facendo bene è Thiam.
Parlando di giovani nerazzurri, Faraoni si è infortunato in allenamento ad una mano ed è stato già operato e messo a nuovo per ricominciare gli allenamenti.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

Ah, dimenticavo...Khrin ha giocato in Primavera quindi l'infortunio è quasi alle spalle e Pecorini ha scontato l'ingiusta squalifica.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

Senza dimenticare l'esordio in coppa Lega Pro di Galimberti, al cui padre rivolgo i migliori auguri per questa nuova avventura di Jacopo.

AL82

luciano ha detto...

Comunque in tutta questa situazione c'è un vero colpevole, indiscutibile e responsabile di un reato gravissimo: aver distrutto il calcio.

Questo colpevole si chiama Federazione.

In B e in C che due squadre si accordassero sul risultato era cosa risaputa, frequentissima. Quasi erano più le le partite combinate di quelle regolarmente disputate.
In A accadeva soprattutto nel finale di stagione e qualche volta nell'arco della stessa tra le squadre medio basse..
Quelle grandi, almeno le due che avevano una gestione mooolto disinvolta eticamente, non combinavano le partite, ma direttamente i campionati.
Erano alleate, nel tagliar fuori gli altri, e poi disputavano un campionato tra loro, in cui vinceva chi aveva instaurato il sistema più corrotto.

La Federazione di tutto questo non si è mai accorta.
Del resto i responsabili erano ovviamente nominati tra quelli disponibili ad assecondare i pre-potenti.

Anche nel caso Moggiopoli (e Meanopoli) i vertici calcistici non si erano accorti di nulla.
Purtroppo hanno ricevuto gli atti da quegli scocciatori della magistratura ordinaria.

Allora il compito dei suddetti vertici ha potuto esplicarsi solo nello sminuire, occultare, deviare.

Se si fosse voluto fare davvero giustizia e preservare il calcio, la juve sarebbe stata radiata e il Milan come minimo retrocesso.

Anche adesso, sui casi minori i vertici calcistici non si erano accorti di nulla.
Ancora è stata la giustizia ordinaria a sollevare il problema.
I vertici calcistici si sono limitati a condannare (blandamente) i pesci piccoli e a salvare di fatto i potenti finiti casualmente nella rete.

L'Ufficio Indagini della FIGC (ma indagini de che? forse hanno il compito di indagare su quale magistrato ordinario stia scoprendo qualcosa) non ha mai avuto nessun sospetto.

Anni fa in serie A ci fu un episodio clamoroso, in un Venezia Bari. La partita doveva finire in pareggio e invece un brasiliano del Venezia,in cerca di gloria personale, entrato a pochissimo dalla fine, segnò il gol della vittoria per i lagunari. Ne conseguì una rissa clamorosa.
Ma tutto passò in cavalleria. Il protagonista di quell'episodio, un mio ex studente, venne a trovarmi qualche tempo dopo. Gli chiesi di quella vicenda. Premetto che si trattava di un ragazzo esemplare, onestissimo e molto molto per bene.
Rideva felice, quasi vantandosi di aver combinato lui il pareggio e aggiunse che al momento dell'ingresso in campo del brasiliano andò verso la panca gridando all'allenatore: ma che fai, non metterlo, quello è un testa di c..., capace che rovina tutto.
Era un bravissimo ragazzo e non aveva neppure la percezione di aver commesso, con i compagni, gli avversari e i mister una cosa gravissima, verso il calcio e verso milioni di tifosi.
Perché? perché era una pratica diffusa, ormai ritenuta "normale" per la coscienza dei più. del resto due feriti sono meglio di un morto, no? (e non importa se in questo modo ci sono 2 feriti OLTRE al morto, cioè la squadra che subisce l'accordo delle altre due)

E perché la federazione non è mai intervenuta su queste cose che erano evidenti per tutti?
Semplice, proprio per la dimensione che si era lasciata assumere al fenomeno.
Un repulisti secondo normativa, avrebbe decimato i campionati.
Così come l'applicazione della normativa a Moggiopoli avrebbe fatto perdere al calcio squadre seguitissime che portavano denaro.
Ma quando si fanno delle norme e si consente che le stesse siano violate per tutelare interessi particolari, per quanto importanti o estesi, si legittimano indirettamente tali comportamenti.
oggi, di fronte a una partita con tanti gol o a un pari preannunciato, chi si sentirebbe di...scommettere ?(sulla regolarità, dico)

olag ha detto...

Al: grazie di cuore, e crepi il lupo.

Luciano: quoto ogni virgola di questo intervento, tranne il fatto che in federazione non si siano accorti di nulla.Infatti, tu stesso affermi che si preoccupavano di nominare ai vertici chi,questo potere lo assecondava.
Del resto, e' lo specchio dell'Italia: forse che i vertici non sapevano cosa combinava Er Batman? o Lusi?
Ci vorrebbe un virus, che attaccasse e proliferasse in tutti coloro,che si sono seduti in parlamento negli ultimi dieci anni.Non appena si avvicinassero ad un qualsiasi incarico pubblico, dovrebbero diventare verdi, così da riconoscerli, perché rossi ,di vergogna, dovrebbero già esserlo.

carloboi ha detto...

Quanto hai ragione Luciano, tieni conto che calciopoli è uscita fuori proprio perché la procura di Napoli stava indagando sul filone delle scommesse che vedeva implicata la camorra.
Sulla Federazione è meglio stendere un velo pietoso, la gestione dei rubentini a questo giro è l'ultimo episodio della disonestà e corruzione di questi burocrati.

In ogni caso esiste un malcostume nel calcio che veramente fa perdere le speranze di vedere uno spettacolo quasi sportivo, e parlo di tutti i livelli.

Ad esempio parlando con un allenatore di serie minori, promozione 1 categ....ecc, mi diceva che per molti è usuale chiamare in squadra giocatori in cambio di una parte del loro ingaggio. Costruiscono le squadre, non in base ad un progetto tecnico assecondando le aspettative di una piccola comunità che spesso contribuisce con dei soldi, ma solamente chiamando calciatori che pur di giocare (lavorare) sono disposti a rinunciare a una parte del misero ingaggio da dare all'allenatore. Parliamo di cifre ridicole e scenari da paese. Immagina pero un ragazzo come viene stroncato nella sua passione a vantaggio dei soliti noti marpioni che giocano sino a quarantacinque anni.
Sembrano fesserie, ma non lo sono, da queste realtà qui da noi sono usciti i Zola, Virdis, Matteoli...ecc adesso è una tristezza.

Faccio i complimenti per i post tattici post derby, AL e Luciano sempre eccezionali. Inoltre volevo dire a Pap che sono d'accordo totalmente su ciò che ha scritto su FI recentemente.

luciano ha detto...

Olag: anch'io quoto le tue osservazioni ma faccio un'aggiunta: il virus dovrebbe colpire quasi tutta la classe dirigente di questo paese, non solo i parlamentari. L'ovino non è un parlamentare, Moggi e Galliani neppure. I politici corrompono o sono corrotti da quelli che costituiscono il ceto dirigente a livello imprenditoriale. Sono corrotti tantissimi dirigenti pubblici e privati, funzionari sindacali, amministratori locali.
E temo che moltissimi tra i non corrotti lo siano solo perché non sono nelle condizioni di corrompere o farsi corrompere.
Questo non significa nel modo più assoluto che siccome "così fan tutti" siano tutti da giustificare.
credo che serva rigore nel perseguire giuridicamente questi comportamenti e, in contemporanea, un processo di ricostruzione dei valori che anni di arrivismo sfrenato e senza limiti morali hanno distrutto.
Se l'unico valore è l'arricchimento, chi è onesto è un cretino, chi si arricchisce un furbo straordinario.

Ma temo che questa palingenesi almeno la mia generazione non la vedrà mai

carloboi ha detto...

http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=94737

...cosi per dire.

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano 20:
Quoto anch'io e nonostante fossi un giovanotto ricordo benissimo quel Venezia-Bari con il brasiliano Tuta incredulo e quasi linciato nel tunnel degli spogliatoi.
Purtroppo è un malcostume diffusissimo dalla serie D in giù.

AL82

luciano ha detto...

Naturalmente mi unisco agli auguri per Jacopo. Non conosco le vicende della sua società, ma ribadisco il mio pensiero (da lontano) : giocare con i professionisti è un'altra cosa rispetto alla Primavera. Per me la società crede in Jacopo, sta lavorandoci su, per inserirlo gradualmente e poi , nel girone di ritorno, affidargli un posto da titolare, stabile. Staremo a vedere se mi sbaglio o meno

luciano ha detto...

intanto sto abbozzando una modesta e "impressionistica" analisi del momento attuale in cui si trova l'Inter dopo due-tre mesi di lavoro, partendo dalla prima squadra ed allargandomi, per quanto possibile, alle giovanili..
Tra poco invierò a Cassano e Cambiasso (devo ancora trovare una definizione per Guido, anche se mi piace Bessa, per il suo talento giovanile), la prima parte che riguarda la prima squadra

luciano ha detto...

Ho spedito la prima parte del post

luciano ha detto...

Ho spedito la prima parte del post

olag ha detto...

Luciano: un grazie anche a te, soprattutto per l'ottimismo.....

Everybody Hertz ha detto...

Se Zanetti chiama, Cambiasso risponde...ovvero la prima parte del post di Luciano è online.

AL82