Non c'è da esaltarsi, ma da godersi questa giornata calcistica sì.
I timori e
le preoccupazioni della vigilia erano molti, inutile nascondersi.
I toscani
scendevano a San Siro sulle ali dell'entusiasmo: avevano fatto benissimo contro
la juve, stavano risalendo in classifica, disponevano di un gioco già
efficiente e collaudato; il loro allenatore veniva (giustamente) considerato un
emergente di grande spessore.
Noi avevamo
(e abbiamo) ancora diversi problemi da risolvere, diversi tasselli da sistemare
in modo definitivo, anche perché alcune assenze pesanti (Wes, Palacio, Chivu su
tutti) e la condizione non ideale di qualche altro giocatore (Guarin, Samuel)
non ci lasciavano tranquilli.
Personalmente,
la formazione annunciata da un lato mi intrigava (la classe al potere),
dall'altro aumentava la mia inquietudine: se la viola è così forte, tre
attaccanti che non tornano, mi dicevo, oltre a due centrocampisti che secondo
la vulgata più diffusa o non corrono (Cambiasso) o sono scarsi (Gargano)
rischiano di creare una frattura enorme tra la maggioranza della squadra,
impegnata a difendersi e i meschinelli isolati davanti.
Naturalmente
dubbi e speranze sono connessi alla visione che uno ha del calcio.
La mia è
molto semplice: ci si difende meglio in spazi stretti, si attacca meglio in
spazi ampi.
Così si è
costruita l'Inter vincente di HH; così, mutatis mutandis, si è costruita
l'Inter vincente di Mou.
Ciò che
distingue uno squadrone da una onesta provinciale, non è il fatto che lo
squadrone attacca in massa e la provinciale si difende in prevalenza.
No, è il
fatto che lo squadrone utilizza uomini di classe anche in fase difensiva e
soprattutto ha fuoriclasse che, magari
sacrificandosi dietro, sono letali quando vengono chiamati a far ripartire e concludere l'azione.
Contro la
Fiorentina, l'Inter si è avvicinata a questa situazione, non per tutta la
partita e mostrando ancora qualche smagliatura, ma con buona approssimazione e continuità.
Prima del
match non si poteva essere certi che per almeno '45 Cou e anche gli altri due
attaccanti avrebbero aiutato generosamente;
che
Cambiasso sarebbe stato mobile e ispirato;
che
Gargano avrebbe surclassato per
dinamismo e anche per qualità i centrocampisti avversari.
Le certezze
erano il portiere, i tre colossi della difesa, i due esterni che sul piano
della quantità almeno non tradiscono mai.
Per me, in
realtà era una certezza anche Cambiasso, ma è noto come io straveda per
l'intelligenza di questo campione e quindi non faccio testo.
Se avevo questi dubbi, comunque, non li aveva
Strama, che osserva quotidianamente in
allenamento i suoi giocatori e ne
conosce le condizioni atletiche e psicologiche, oltre alle qualità tecniche.
Strama ha
rischiato, ma è stato un rischio calcolato.
In casa con
la Viola era un'altra partita rispetto a quella di Chievo.
Là non potevamo rischiare di perdere.
Bisognava
chiudere le fasce per impedire rifornimenti aerei e non, agli uomini d'area;
intasare il centro campo e attaccare (sporadicamente) con i tagli e gli
inserimenti degli esterni, soprattutto del più offensivo Pereira (che infatti
si è presentato non casualmente all'appuntamento con il gol).
Di qui la
decisione di schierare tre mediani
autentici e sulle fasce un terzino, Naga, e un esterno offensivo che è tutto
tranne che un terzino (Pereira), dotato di
corsa e aggressività.
Mancava il
trequartista, o rifinitore, in grado di innescare le punte o di inserirsi lui
stesso.
Ma noi al
momento non abbiamo un trequartista che dia garanzie anche in fase di
contenimento e venendo da una brutta sconfitta interna col Siena, a Verona
dovevamo cautelarci.
La vittoria
con la Viola infatti è anche figlia del
successo ottenuto a Chievo: altrimenti a San Siro avremmo assistito a un'altra
partita.
A Verona si
è potuto costatare che la difesa a tre, ben protetta, teneva.
Che avevamo
giocatori sulle fasce capaci di ingaggiare duelli a tutto campo con
chiunque.
Che le
punte, ancorché fragili atleticamente, possono essere letali.
Con due
mediani di corsa e in grandi condizioni si poteva rischiare, in casa tra
l'altro, di schierare un terzo giocatore
un po' più avanti, dotato di classe e inventiva, per dare qualità alle contro
offensive.
Soprattutto
se questo giocatore provava anche a rendersi utile in copertura.
Secondo me
l'ottima prestazione degli uomini di qualità, davanti, è stata resa possibile
dalla grande prova dei mediani e degli esterni (Naga più di Zanetti).
I problemi
sono sorti nel secondo tempo, quando gli attaccanti hanno perso mobilità,
finendo per mandare in qualche difficoltà anche i mediani, che alla lunga non
potevano non risentirne.
E non il
contrario.
Proprio
questo era il rischio calcolato e lo dimostrerebbe anche la dichiarazione di
Strama secondo cui avrebbe sostituito degli attaccanti, ma non li aveva e
allora ha preferito a un certo punto sistemare il centrocampo, sostituendo Cou
con il più fresco Alvarez (che infatti rientrava maggiormente e vinceva qualche
contrasto) e facendo rifiatare Cambiasso, a '10 dal termine.
D'altra
parte a me è parso evidente che nell'ultima mezz'ora l'unico attaccante
dell'Inter che avesse la forza per tornare e anche partire in progressione era
lo straordinario Naga. Gli altri restavano talentuosi, ma piuttosto fermi.
A voler ben
guardare, e indipendentemente dalle cifre, che si possono utilizzare a piacere,
anche con la Viola abbiamo giocato aspettandoli e ripartendo.
Solo che le
ripartenze avevano maggior qualità grazie a Cou e a un Cassano ispiratissimo.
Da un punto
di vista tattico non abbiamo avuto la sostituzione di un terzino con un
trequartista, ma quella di un centrocampista incontrista (Zanetti, spostato
ieri sulla fascia, con Naga al posto di Pereira) con un trequartista.
Abbiamo
vinto là e abbiamo vinto qua.
Nel calcio
non ci sono controprove (per fortuna... in questo caso).
L'unica
verifica possibile la dà il risultato.
Che ha detto
bene alle scelte di Strama, in entrambe le situazioni.
Occorreva
prima sottoporre a verifica e consolidare l'assetto difensivo e centrale, poi, si poteva rischiare
qualcosa in più.
E' stato
fatto e ora i problemi non sono certo risolti, non è possibile illudersi,
occorre mantenere realismo e concretezza, ma certo oggi si intravedono
soluzioni più convincenti e di prospettiva, in tutti i reparti.
E quanto
meno si potrà lavorare con maggior tranquillità e partendo da acquisizioni
importanti, per provare a migliorare ancora.
E' stata una
buona domenica, che diventerà ottima solo se sapremo darle continuità.
Ma per oggi
il cielo, là dove si avvicina alla linea dell'orizzonte, appare un po' più
(nero)azzurro e un po' meno viola.
Le prestazioni individuali
Handa: sempre sicuro e positivo: sul gol non ha
colpe, perché l'avversario ha inzuccato a colpo sicuro. 6.5
Rano: qualche sbavatura leggera, quando sei sempre
sotto pressione, ci sta. Ma secondo me cresce di partita in partita per
autorevolezza (visto l'assist in occasione del gol?) e convinzione. Continua così Rano! 7
Samuel: in grande ripresa. Il discorso è sempre il
solito. Lui in buone condizioni garantisce più grinta, più potenza, più
mestiere rispetto a un Chivu, per esempio, o a un Cambiasso “basso”. Quelli
garantirebbero più qualità. L'importante è trovare il giusto mix. 6.5
Juan: cresce di partita in partita. Fortissimo
sull'uomo (sembra anche meno soggetto a “distrazioni” di quanto si dicesse),
sbaglia ancora qualche appoggio di troppo.
Ma il suo
apporto è fondamentale.
Qualcuno lo
ritiene responsabile di aver perso l'uomo sul primo gol.
Certo, la
posizione era la sua, ma rivisto lo svolgimento dell'azione, non credo di
potergli imputare nulla. 7.5
Zano: prestazione che per un altro verrebbe
giudicata buona. Per quello che ci ha abituato a fare il capitano, la valuto
come semplicemente sufficiente. 6
Naga: con tre difensori dietro e libero di
divorarsi la fascia, il giapponesino non ha rivali: corsa, quantità,
aggressività. Certo, non è Cronaldo, ma ha altre doti comunque fondamentali per
la squadra. E aveva contro un buonissimo Cuadrado. 7
Gargano: dominatore del centrocampo: ritmo,
aggressività e anche non poche buone giocate. Se si mantiene su questi
livelli si rivelerà un arrivo
importante, di grande sostanza. 7
Cambiasso: primo tempo fantastico. E' sempre dove
serve. La finta che innesca il gol di Cassano, da sola spiegherebbe perché nessun mister rinuncia
mai a lui. Non conosco un altro giocatore con la sua intelligenza calcistica.
Per un'ora ha anche buona mobilità. Forse si poteva risparmiargli un quarto
d'ora di partita, vista anche la buona condizione di Mudi. 7
Cou: è il mio pupillo in assoluto. Per un tempo
litigo con i miei vicini che lo insultano, perché non corre, perde i contrasti
e tira debolmente.
Il suo
apporto alla manovra, in fase di costruzione è semplicemente illuminante.
Nel secondo
tempo però dimostra che la classe e la fantasia al potere ci stanno bene fino a
quando sono sorrette da un'adeguata condizione fisica. 7 (mezzo voto in più di
stima)
Cassano: che lo si voglia o no, decide la partita.
Con la palla tra i piedi è imprendibile (tra l'altro la difende anche bene).
Ispirato,
determinante. Per un'ora lotta e prova anche ad aiutare. Che Dio (e Strama) ce
lo conservino in questa condizione. 8
Milito: se segna dopo il sombrero, crolla San Siro.
Invece è sfortunato. Sbaglia un paio di gol facili, ma considerate le sue
possibilità attuali e il fatto che non ha modo di riposare e prepararsi, secondo me gioca una
buona partita (per dire: si fa vedere al tiro molto più del giustamente
celebrato Jovetic). 6.5
Alvarez: mi sembra tonico e ispirato, come mostra
anche la palla gol confezionata per Milito. Se si sveltisse e imparasse a
utilizzare minimamente anche l'altro piede, che gran giocatore sarebbe. 6.5
Guaro: non è
quello che avevamo ammirato nel finale di stagione. Dobbiamo assolutamente
recuperarlo al meglio. S.V.
Mudi: pochi minuti ma un'ottima impressione:
forte, sicuro, disinvolto. Da rivedere con interesse. S.V.
Strama: non sbaglia nulla, ma io sono un suo fan e
non faccio testo. Obiettivamente mi sembra che non abbia affatto persolo
scontro di panche con il suo amico-rivale Montella. Perché è vero che sono i giocatori a
decidere, ma sono i mister ad allenarli, sceglierli e inserirli in un contesto
in cui possano esprimersi. 7.5
Luciano
Nella foto (Inter.it) il remake de ''Il buono (ma non quanto Borja Valero), il brutto (ranocchio che si trasforma in Principe) e il cattivo (acquisto)'' diretto dal regista (ma non ci mancava?) Stramaccioni.
Luciano
Nella foto (Inter.it) il remake de ''Il buono (ma non quanto Borja Valero), il brutto (ranocchio che si trasforma in Principe) e il cattivo (acquisto)'' diretto dal regista (ma non ci mancava?) Stramaccioni.
24 commenti:
Luciano: Duncan non e' in lista, quindi giovedì non potrà giocare, e credo nemmeno Alvarez.
ne duncan, ne alvarez, ne 'mbaye
le opzioni a centrocampo per fare turn over ci sono tra obi, mudi, guarin e pereira... in attacco il solo livaja per far riposare qualcuno...
in difesa silvestre ...
...quindi la viola non era così brutta come era stata dipinta!
Il primo tempo, bene, bene sino al goal viola ... responsabilità? Romulo era l'uomo di cambiasso (che ha cazzeggiato al centro) ... JJ l'ho visto andare sul 22 (Liajic), forse Naga doveva stringere, forse Samuel doveva parlare...di sicuro l'inserimento era leggibilissimo e bisogna contrastarlo meglio.
Al contrario il secondo tempo mi è parso molto rivedibile sia nella gestione tattica che nella tempistica dei cambi che, evidentemente, ha condizionato la prima….. lavori in corso, soprattutto se pensiamo agli assenti ... ma - a dispetto dei soliti noti - si può fare ....
bell'analisi...
non sono d'accordo su un paio di punti ma tutto sommato collimiamo...
che l'errore sul gol è di jj lo ha detto strama a specifica domanda di Galli su Mediaset premium...
da dire bravi cmq ai viola che avevano 2 centrocampisti in inserimento in area nelle posizioni corrette, ovvero con samuel preso in mezzo...e ranocchia fuori per forza di cose...
oltre a quadrado che teneva cmq largo e in apprensione nagatomo...
volendo JJ era dovuto uscire perchè mancava un centrocampista li davanti... questione di automatismi direi e cmq , ripeto, bravi i viola...
siamo d'accordo che cambiasso doveva uscire un 15/20 minuti prima...doveva far alzare subito mudi dalla panca quando al 55esimo preciso, è stato saltato secco da romulo, e ci sta, ma poi non è riuscito a riprenderlo...anzi...
da quel momento non ha più garantito le 2 fasi con la necessaria freschezza e velocità...e ha obbligato cou ad abbassarsi di più, e nel contempo ai centrocampisti viola di alzarsi maggiormente...
quindi la penso al contrario... è il centrocampo che non ha più sostenuto l'attacco, e non viceversa...
poi, se vogliamo giocare con le parole facciamolo, ma rispetto a verona ha tolto un difensore (mediano, terzino ha poca importanza) e ha messo un 3/4sta con compiti specifici perfettamente assolti...
bene, molto bene, la qualità paga sempre, se accompagnata con le giuste distanze e il giusto spirito di sacrificio...
manca ancora un passaggio...
uno dei 3 centrali usciva sempre dalla difesa per salire a dare una mano a centrocampo prendendo il portatore di palla avanzato e di fatto azzerando l'inferiorità di partenza in mezzo...abbiamo visto ranocchia salire a pressare sino alla 3/4 avversaria... ecco...per trasformare un difensore in centrocampista, io, preferirei trasformasse un centrocampista in difensore...
valero nel primo tempo ha giocato da cani, e pizzarro non tanto meglio, giusto grazie a cou che rompeva le balle in partenza e a tutto il centrocampo molto stretto...
nel secondo tempo invece ha giocato molto meglio grazie a spazi leggermente più larghi e all'aiuto che portava matias che partiva da molto indietro...
in ogni caso una buona inter...
bravo strama...
Gara troppo presuntuosa della fiorentina nel primo tempo. C'hanno lasciato spazi enormi e noi in quelle situazioni siamo micidiali. Con un pò di cinismo in più il primo tempo sarebbe finito in goleada. Brutto secondo tempo invece, ma onestamente non credo che avremmo potuto fare di meglio, a parte i cambi che secondo me andavano anticipati di 10/15 minuti.
Prestazione positiva contro una squadra tosta, che però paga caro il fatto di non avere una punta che riempe l'area. Adesso bisogna anche lavorare sulla manovra, perchè come dicevo prima, le squadre che ci offrono spazi le massacriamo, ma con le squadre che si chiudono nascono i problemi.
D'accordo, Lettore, però tieni presente che se hai una punta d'area, hai anche uno in meno che costruisce l'azione con i compagni. E' sempre il solito discorso della coperta corta: quello che guadagni da una parte, lo perdi dall'altra...
Poi se correvano meno i tre davatni, nel secondo tempo, oppure Cambiasso e chi sia la cuasa di che, potremmo parlarne per sei mesi. Chi è contro Cambiasso vedrà un Cambiasso immobile, che è pro Cambiasso vedrà delle punte sfinite.
Io mi accontento di quello che dice Strama: avrei cambiato gli attaccanti, ma non avevo ricambi e ho finito per sistemare il centrocampo
Sino a quando le opinioni non si sostituiranno ai fatti ritengo di poter dire, senza tema di smentite, che rispetto a Verona il mister ha:
confermato i difensori.
schierato due coppie di esterni equivalenti (naga -Pereira e Zanetti Naga)
Gli stessi due attaccanti.
Ha campiato un centrocampista di quantità con uno di qualità (Zanetti/Cou), confermando gli altri due.
Cambio più che logico, poiché si giocava in casa e naturalmente il giocoliere veniva schierato dieci metri più avanti, ma sempre con il compito di marcare un avversario, in fase di non possesso
capisco che luciano abbia dovuto litigare per difendere Cou, tanti guardano le partite ma non vedono il calcio.
Cou ieri, oltre ad alcuni spunti di qualità (vedi rigore), ad alcuni passaggi illuminanti (a parte cassano, ieri fuori concorso, ha fatto i passaggi migliori), ha eseguito un grande lavoro, pressando ma sopratutto "sporcando" tutte le linee di passaggio pizarro-valero; non è un caso che i 2 celebrati con la juve non abbiano ieri reso allo stesso modo.
Certo ha chiuso un'azione con un tiro non eccellente, ma capita: guardare lijalic dall'altra parte.
Sul resto concordo con luciano ed anche pap, stabilire quanto un cambio andasse anticipato o meno è un dettaglio nel complesso generale.
p.s.)sento polemiche dei tifosi viola: perché prendere valero a 9 se c'era gargano a 1,2. Scherzo, ma il calcio è una continua smentita alle certezze assolute....
cou non aveva il compito di marcare qualcuno, ma di infastidire qualcuno ... parole di stramaccioni... e lo ha infastidito non solo con pressing e sporcando linee, come correttamente affermato da Amstaf, ma anche con la pericolosità insita in lui, costringendo pizarro e valero a stare sempre vigili e attenti ...
con risultati per altro pessimi nel primo tempo vista la partita fatta dal bambino...
Concordo pap: e faccio ammenda: non marcare, ma infastidire...
Ciao, sono d'accordo con Luciano.
Rispetto allo scorso anno abbiamo una compattenza difensiva molto superiore. Tutto merito della difesa a 3?
Con questa difesa, siamo in grado di distruggere questo genere di partite grazie ai contrattacchi.
Temo infatti che vedremo altre poche squadre venire a Milano a giocare così.
Ieri, il telecronista merdaset dopo il primo tempo diceva che il risultato era bugiardo. Infatti, poteva finire 4-0 o 5-0. Lui invece riteneva che la fiorentina meritasse di vincere. Mah.
Volevo chiedere a Luciano: ultimamente hai parlato di Cannataro come non più dominatore del centrocampo, nei berretti. Vedi ancora del potenziale da 1° in lui?
Tankian: canna dominava regolarmente il centrocampo in virtù (oltre che della sua personalità e della buona tecnica) di un passo che quasi nessun avversario riusciva a contrastare.
ora mi sembra che sia in un periodo non di flessione, perché sarebbe ingeneroso, ma di crescita un po' rallentata, come capita spesso ai giovani che non seguono un processo di evoluzione lineare. Così diversi rivali lo raggiungono, quanto a psso, e lui non è più così devastante. questo tuttavia non significa che non possa (e anzi debba) riprendere il percorso che potrebbe protarlo ai più grandi risultati.
E comunque questo è un parere da incompetente.
Per quanto riguarda, infine il discorso sulla prima squadra, secondo me va chiarita una questione. Non c'è nessuno al mondo, tifoso o tecnico che sia, il quale preferisca un somaro a un campione.
Quindi la discussione facciamo una squadra operaia o una squadra di campioni è una falsa questione.
Il problema vero è: mettiamo tutti i campioni che siano disposti e abbiano le capacità di lottare, correre sacrificarsi, aiutare.
Perché i campioni servono se sono al servizio degli interessi generali (Eto'o terzino docet).
del resto la partita di ieri non si presta ad equivoci: non abbiamo attaccato in massa, modello barcellona. Abbiamo costruito tutte le nostre palle gol con splendidi contropiede, nobilitati dalla classe di campioni che si sono messi al servizio della squadra. Come accadeva con HH; come accadeva con Mou.
Perchè la differenza ieri, rispetto al siena, non l'hanno fatta il terzino in meno, il centrocampista in più o la punta a destra o meno a sinistra, la differenza l'ha fatta la qualità delle giocate, una maggiore percentuale di passaggi riusciti con qualità, una migliore qualità dei movimenti corali.
Puoi giocare con il migliore o il peggiore giocatore che hai in rosa, ma la differenza la fa sempre la qualità.
In quell'anno nessuno aveva due terzini sulle fasce con le qualità dei nostri. Con l'aggiunta che se non fosse stata l'Inter Eto'o e Maicon non sarebbero stati definiti terzini.
Dopo aver seguito per intero le ultime 6 conferenze stampa di Stramaccioni, degli ultimi 3 turni di campionato (prima e post partita), ho avuto la riprova che chi si aspetta un solo modulo col quale l'Inter giocherà quest'anno è un illuso.
Magari giocheranno sempre gli stessi 11 ma "come saranno in campo" lo determineranno anche gli avversari e la tattica da opporgli.
Un allenatore intelligente fa così, soprattutto se non vuole accontentare la stampa ma vuole vincere!
Sempre bella e interessante l'analisi di Luciano. Io la la condivido,però non sono d'accordo sulla valutazione della prestazione di Milito. Per me ieri è stato il migliore dei Nostri, movimenti perfetti, ha aperto spazi nell'area avversaria, si è fatto trovare sempre dai nostri tre quartisti, ha lottato come un leone finché ne ha avuto, sempre pericoloso
Anche se ha sbagliato due gol con un po di fortuna poteva realizzarne due pazzeschi, il primo dopo un clamoroso sombrero e il secondo dal fondo, servito deliziosamente da Cassano dopo un taglio bellissimo che ha fatto fuori la difesa viola,solo una grande parata di Viviano ha impedito alla palla di entrare, nei replay Sky si vedeva nettamente la palla indirizzata nell'angolo opposto dopo il tiro da posizione quasi impossibile.
Questo è ciò che ho visto, probabilmente dallo stadio si ha una visione migliore e certamente non sono obiettivo quando si parla di questo fantastico giocatore che adoro, l'intelligenza applicata al calcio d'attacco, fuoriclasse assoluto
Mi consola che anche Alberto Di Vita la pensa come me.
Mi sento di fare anche i complimenti alla Fiorentina e a Montella.
@Luciano:
So che tu sei affezionato ai nostri giovani ma, siccome mi sembra che qui non se ne sia parlato, lo sapevi che un mese fa Mella è caduto male durante un'amichevole con la sua nuova squadra, il San Marino?
Diego ha perso i sensi dopo una brutta torsione della testa e solo l'intervento del suo allenatore ha impedito il soffocamento.
Io l'ho scoperto stasera spulciando le notizie in rete alla ricerca del perchè finora non avesse giocato un solo minuti né in prima squadra né con la Berretti.
In quanto a sventure nemmeno Bocalon è da meno: frattura del perone.
AL82
Non sapevo dell'infortunio di Diego: spero che ora si sia rimesso completamente. Mella da piccolo era un talento straordinario: ricordo ancora dei derby in cui lui, Candido e Jacopo punivano ripetutamente l'altra squadra meno blasonata di Milano. Aveva tecnica, fantasia e velocità.
Crescendo, ha mantenuto solo in parte le promesse.
Ma essendo un '93 ha ancora tutto il tempo per affermarsi
Quando leggo che l'Inter seguirebbe il sedicenne Robert, che però ha una clausola di 50 milioni , mi vengono in mente due cose: la prima è che puntare sui giovani davvero di prospettiva ormai è quasi impossibile.
la seconda è che non capisco perché, invece di attuare una norma farlocca sul FPF che riguarda necessariamente solo alcuni e discrimina ancor di più le società sulla base delle risorse finanziarie, non si procede a un accordo per rendere obbligatoria la clausola di rescissione, parametrandola però all'ingaggio e all'età del giocatore.
faccio un esempio, che è puramente indicativo, i numeri si possono calibrare meglio.
La clausola deve essere pari all'ingaggio x3 x un coefficiente che potrebbe esse 3 fino a 22 anni, 2 fino a 28 e 1 fino a 30 (oppure quest'ultimo elemento anziché all'età potrebbe essere riferito agli anni di contratto rimanenti).
Facciamo l'esempio di Cou. "0 anni, 1 milioni di ingaggio.
1x3x3=9. Ti presenti con 9 milioni e se lui è d'accordo, a fine anno lo prelevi.
Tu società ritieni che 9 milioni siano pochi per il valore del giocatore?
be', se il giocatore vale, ti cauteli dandogli 2 milioni di ingaggio. In questo caso la clausola diventa di 18 milioni (2x3x3).
In questo modo ci sarebbe un rapporto realistico fra ingaggio e valore di mercato. Chi opera bene non verrebbe scippato e diventerebbe fondamentale un'oculata gestione del rapporto costi qualità
luciano
scusa ma in questa maniera saresti sotto continuo ricatto da parte dei giocatori (che qualche arma in mano mi pare l'abbiano già eh)
Si creerebbero ulteriori problemi di bilancio alle società...si scatenerebbe una corsa da parte delle società più ricche ad andare a contattare i vari giocatori proponendo ingaggi maggiori di quelli percepiti a fronte di clausole rescissorie praticamente a prezzi di mercato... e per non perdere il coutinho della situazione ecco che saresti costretto ad aumentarglil'ingaggio, magari ben oltre il valore effettivo attuale...
e sappiamo tutti che il problema principale è dato dal monte ingaggi, non tanto dalle cifre di acquisto (sicuramente importanti eh)...
la clausola rescissoria di fatto è una penale che il giocatore deve pagare per rompere un contratto...
se penale deve essere , palese che questa debba essere di molto maggiore ad una valutazione di mercato presunta, anche futuribile...
del resto, la clausola viene cmq trattata col giocatore al momento della firma... e più alta è , più alto è l'ingaggio richiesto dal giocatore...
che poi i brasiliani siano folli questo è un altro discorso... ma abbiamo anche visto che giocatori con clausole alte continuano a rimanere in brasile e cmq raramente qualcuno paga l'intera cifra della clausola...
quest'anno mi pare solo il psg con lavezzi...
C'è Mona al telefono adesso su Sky.
In Brasile stanno veramente esagerando con queste clausole che nessuno al mondo pagherebbe per portarsi a casa un talento da sgrezzare. Un conto è dare 30 milioni per Neymar oggi, un conto è darne 30 quando ha 15/16 anni. E' una follia. Poi ti capita il Ganso di turno, lo vuoi vendere a 40 milioni, poi si infortuna, fa prestazioni altalenanti per un annetto e lo svendi.
Tanti campioncini nasceranno ancora in Brasile: ma puoi sempre guardare in Argentina, Uruguay, Cile o Colombia. Recentemente è arrivato a Manchester Angelo Henriquez (cileno), uno dei talenti sudamericani più quotati: i Red Devils lo hanno pagato poco più di 4 milioni di euro già un anno e mezzo fa. Un po' la valutazione che aveva Couti quando fu acquistato dall'Inter. A parità di considerazione un brasiliano andrebbe via oggi per almeno 15/20 milioni.
E poi c'è sempre il Brasile Europeo da cui pescare...
http://sport.sky.it/sport/calcio_estero/2012/10/01/vita_da_emigrante_calciatori_italiani_estero_gaetano_monachello_metalurg_donetsk_ucraina.html
Marin
E' online il resoconto settembrino dei nostri giovani in prestito.
AL82
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