giovedì 3 gennaio 2013

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Gli Allievi Nazionali: primo sguardo stagionale.

Il cammino della nostra giovanile più rappresentativa, dopo la Primavera, deve considerarsi certamente soddisfacente, anche se a ben guardare qualche piccola incertezza, come è naturale, c'è stata.

La classifica è eloquente.

I nerazzurri, con 35 punti in 13 partite, comandano la graduatoria, davanti al Chievo (33 punti) e al Milan (33 punti e una partita in più).
Segue l'Atalanta, a 28 ma con una partita in meno rispetto a noi, quindi potenzialmente a 31.

Tra queste quattro squadre i giochi per la qualificazione sono aperti e veramente fondamentale sarà il recupero col Chievo.

Vincendolo, lasceremmo Chievo e Milan a cinque punti e l'Atalanta a sette.

In caso contrario, verremmo scavalcati dai clivensi e pressati da Milan e Atalanta.

Il dato più significativo sta nel fatto che nel girone d'andata non abbiamo perso nessuna partita e abbiamo sconfitto le tre rivali: 0-3 a Chievo; 0-1 a Bergamo; 1-0 col Milan.

Importante anche notare questo fatto: nelle tre partite con le più forti non abbiamo preso gol. Nelle altre 10 gare, invece, abbiamo subito otto reti.

Troppe, per una squadra allenata dal grande “Cerro”

Non considerando i confronti diretti, L'Atalanta ne ha subiti solo 4, il Milan solo sei.

I rossoneri hanno perso i tre big match ma vinto tutte le altre, spesso largamente, tanto da avere nettamente il miglior attacco (+ 9 gol rispetto a noi).
L'Atalanta ha perso con noi e col Chievo e ha pareggiato col Bologna.

Il Chievo ha sempre vinto, tranne che in due partite, perse con noi e, a sorpresa, col Cittadella.

Da notare che il Chievo ha subito 12 gol, di cui ben sette in occasione delle due sconfitte.
Quindi i veronesi nelle restanti undici partite, hanno subito solo 5 gol.

Noi abbiamo avuto difficoltà nel periodo tra il 4 e il 25 novembre, quando abbiamo si battuto gli orobici, ma abbiamo stentato molto in casa col Cittadella (vittoria avventurosa per 3-2) e soprattutto in occasione dei due pareggi interni con Bologna e Padova.
Anche nella successiva casalinga con il Cesena, vinta per 2-1 abbiamo faticato molto.

Questi dati possono sembrare poco interessanti, ma credo invece impongano una riflessione, perché si deve considerare che la lotta per la qualificazione è tuttora apertissima.

Infatti solo la prima e la seconda classificata accederanno direttamente alle finali a 8. Terza, quarta e le due migliori quinte disputeranno i play off (anch'essi a otto) che qualificheranno due sole altre squadre.

E' evidente il vantaggio dell'ammissione diretta.

Dai dati sopra esposti, emergerebbe una considerazione: quando incontriamo squadre “alla pari” che se la giocano e con le quali non dobbiamo “stracciarci” in avanti, facciamo bene.

Quando invece affrontiamo in casa partite “da vincere”, contro squadre abbastanza forti ma che agiscono in contropiede (anche contropiede strutturati, eh..) ci esponiamo a maggiori rischi in fase difensiva e abbiamo difficoltà a perforarle.

In questo senso la partita col Chievo rappresenterà un test importantissimo.
I clivensi, consci dello 0-3 dell'andata, verranno a difendersi e a ripartire e sono certamente più forti dei vari Bologna, Padova, Cittadella e Cesena che tanto ci hanno fatto soffrire.

Occorrerà non sbagliare nulla e in questo senso il nostro mister dà assolute garanzie.

Il problema, potrebbe essere questo: quando l'attacco ha necessità di essere sostenuto dagli altri reparti per trovare la via del gol, la difesa resta scoperta e va in difficoltà.

Complessivamente comunque la squadra sviluppa un buon gioco ed è abbastanza attrezzata in ogni reparto.

In particolare in difesa c'è grande abbondanza di individualità rilevanti; a centrocampo non manca la qualità e la forza, anche se forse il numero di giocatori competititivi disponibili non è elevatissimo.
Davanti abbiamo tanti giocatori di qualità, ma nessuna punta centrale, per un motivo o per l'altro, al momento davvero irresistibile.

In ogni caso mi sembra di poter dire che l'Inter come squadra è più quadrata del Milan, che però ha più potenza e fantasia davanti

Proviamo comunque a valutare le prestazioni dei singoli in questa prima fase di stagione.

I portieri Costa e Feleppa si confermano su ottimi livelli, mentre non ho elementi sufficienti per valutare il “nuovo” Salvatori.

Bandini jr, a destra, si è confermato giocatore affidabile: spinge, si inserisce e contrasta.
L'alternativa è Yao, che può giocare anche da centrale. L'ex parmense dal mio punto di vista in rapporto alle aspettative elevate che si nutrivano nei suoi confronti, ha fatto abbastanza bene, anche se deve migliorare nella concentrazione assidua.
Mapelli, altro esterno destro, è risultato un po' sacrificato, pur avendo qualità non indifferenti. Forse deve crescere sul piano di una sana cattiveria agonistica.
In mezzo, oltre a Yao, ci sono Sciacca e Pinton, con Simonato e Bisceglia quali alternative.
Sciacca non ha fatto benissimo, anche perché tormentato da vari malanni, ma è una certezza assoluta. E' nazionale da sempre.
Pinton, all'esordio con i nostri colori, si è inserito senza problemi, dando un positivo apporto di fisicità e concretezza.
Simonato, ogni volta che è stato impiegato ha confermato le sue doti tecniche rilevanti. Ancora un po' in ritardo fisicamente, di rado il mister lo schiera nelle partite considerate più da battaglia.
Bisceglia, quando viene chiamato in causa garantisce un importante contributo in termini di fisicità e potenza atletica.
A sinistra Lomolino, ormai stabilmente nel giro della nazionale, ha garantito tanta spinta, corsa e qualità in fase offensiva. Può giocare esterno alto e forse quello sarà il suo ruolo finale. E' nazionale.
Manolache, la principale alternativa a Lomo, è più solido e tosto, ma ha meno piede e non sempre si è rivelato attento tatticamente.

Qualche problema numerico c'è invece a metò campo, dove operano solo 4 uomini affidabili, per tre ruoli
Palazzi sta disputando un'ottima stagione, confortando le aspettative...mie. Autentico uomo squadra, mobile e intelligente, forte nei contrasti e nella spinta, si è conquistato prima il posto da titolare (a conferma che gli allenatori non hanno “preferenze” fanno giocare chi credono lo meriti. Infatti Cerro nei giovanissimi non lo ha mai fatto giocare, oggi si), poi anche le convocazioni in nazionale
Gaiola è come “la canzone popolare” dell'omonimo motivo musicale: sta crescendo. Le doti tecniche sono fuori discussione, il fisico c'è. Deve crescere, appunto, muscolarmente e agonisticamente. Ha alternato ottime prove ad altre più incolori. Ma è un talento.
Steffé: potentissimo, gran combattente, buono anche come tecnica personale, “Deme” si è confermato elemento preziosissimo e di rendimento elevato, oltre che continuo. E' nazionale.
Russo: non una stagione delle migliori, fino ad ora, per il centrocampista vesuviano. La sua proverbiale potenza atletica (e di tiro) ora risalta meno che in passato. Tuttavia il giocatore resta affidabile e costituisce un'ottima alternativa al trio degli abituali titolari.
Levacher: “Enzino” ha intelligenza calcistica e un gran piede, ma fisicamente proprio non c'è ancora. Va aspettato. Al momento non costituisce un'alternativa credibile se non nei minuti finali o in partite agonisticamente meno combattute.
Baone: il camerunense ha una buonissima destrezza e agilità con i piedi, ma un futuro calcistico tutto da costruire. Difficilmente sceglie la giocata giusta e non sa ancora muoversi d' intesa con la squadra. Neppure il ruolo sembra definito. Una cosa è certa: per il momento proprio non vede la porta. E' però di fine dicembre '96 e per i numeri di cui dispone vale la pena insistere su di lui.

Nel tridente offensivo le varie alternative sono costituite da Lombardi e Casale a destra, da Ponti-Bonazzoli e Romney in mezzo, da Golia, Baldini e Maiorano a sinistra. Con alcuni che possono ricoprire più ruoli.

Lombardi: giocatore dai grandi mezzi atletici e anche dotato di buona tecnica, non si è affermato come ci si aspettava in questa prima fase anche per diversi piccoli fastidi che gli hanno impedito di avere continuità. Nel ritorno è chiamato a un decisivo salto di qualità
Casale: la storia di Mattia è curiosa; centravanti di indiscussa qualità ma un po' carente fisicamente nelle squadre più giovani, con lo sviluppo ha acquisito potenza ma non sembra ancora aver trovato l'equilibrio che gli consenta di esprimersi al meglio. E' partito benissimo, con 3 gol, nelle prime tre partite, poi è stato schierato a intermittenza, senza più trovare la grande affermazione. Può giocare in tutti i ruoli d'attacco e va aspettato con fiducia, a mio parere.
Ponti: in passato la squadra dipendeva da Ale, perno della manovra offensiva, elemento catalizzatore del gioco d'attacco, con la sua forza fisica e la capacità di tener palla e far salire i compagni. In categoria queste doti non bastano. Serve anche che il centrale sappia dialogare con i compagni, per entrare nelle difese strette. Ponti oggi è un uomo importante, là in mezzo e qualche volta decisivo (4 gol), ma con lui deve un po' cambiare il sistema di gioco.
Romney: il giovane francese (3 gol all'attivo) è molto migliorato rispetto allo scorso anno, quando in primavera arrivò da una squadra di dilettanti francese. Gioca di più con la squadra, fa movimenti interessanti e ha un tiro violentissimo. Tuttavia deve proseguire il lavoro di sgrezzamento.
Bonazzoli: la giovane punta bresciana (è di un anno sotto età) pur non giocando con continuità ha fatto benissimo, con 4 gol all'attivo e prestazioni sempre positive, qualche volta entusiasmanti. Sta crescendo molto bene e facendo esperienza in un campionato durissimo. Mi aspetto che continui a progredire e il prossimo anno sia il vero trascinatore della squadra. Ma già ora è nazionale nella categoria superiore.
Golia: il forte attaccante calabrese può giocare da esterno o da trequartista. Possiede straodinarie doti di velocità, controlla la palla alla perfezione anche in corsa, vede il gioco e sa scambiare con i compagni. Buone sono anche le sue doti balistiche.
In più ha la tenacia e la determinazione dei calabresi doc.
Gli manca qualche centimetro d'altezza, forse, ma Simone è in assoluto tra i nostri giovani più interessanti e forse fino ad ora il più redditizio, non solo perché capocannoniere, con sette gol.
Maiorano: grandi doti di tecnica e fantasia, che ancora non si traducono in qualità complessive indispensabili per il contesto squadra.
Nonostante un buon sviluppo atletico negli ultimi mesi è ancora un po' fragile in fase di recupero e davanti gli manca quel quid di potenza in più per risultare vincente. Secondo me però il suo problema è soprattutto di convinzione. Soffre il ruolo non di primissimo piano nel contesto dell'organico complessivo. Credo che vada sostenuto e incoraggiato e ha bisogno di giocare.
Baldini: ha un po' le caratteristiche di Maiorano, con più velocità mobilità e personalità. Ha dribbling e fantasia, ma non sempre queste qualità sono sufficienti. Può giocare anche a centrocampo, ma in questo caso dovrebbe abituarsi a dar via la palla velocemente.

Ribadisco che le mie sono impressioni da dilettante, quindi fallibilissime, tanto che non sempre sono condivise neppure dagli amici con cui vediamo partite e allenamenti.

Su una cosa però mi sento di garantire: nel gruppo comunque vada a finire l'avventura campionato, ci sono almeno 4-5 elementi davvero di grandissimo interesse, attuale e di prospettiva.


Luciano

Nella foto (Inter.it) Salvatore Cerrone, autentico "maestro" di calcio.

10 commenti:

Giuseppe ha detto...

In più ha la tenacia e la determinazione dei calabresi doc.
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eheeheh...modestamente! :)

luciano ha detto...

Peccato solo che tu sia tenace nell'attacare l'inter. Scherzo eh....Un po'.

Giuseppe ha detto...

L'importante è che lo faccio con. ..amore, e non malafede. Quella, mai.

luciano ha detto...

al link WWW.FUORIAREA.IT è possibile vedere le azioni salienti delle partite dello Ielasi.

Gladiatore ha detto...

Ciao Luciano, pensavo che la formula per arrivare alle finali ad otto per lo scudetto fosse rimasta come lo scorso anno cioe' le prime due dei tre gironi piu' le due migliori terze, in questo modo ci sono delle possibilita' maggiori per qualificarsi!

Gladiatore ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Gladiatore ha detto...

Complimenti per l'analisi della squadra bellissimo post!

Matteo ha detto...

Ottimo ed interessante post Luciano,secondo te in questa sessione di mercato invernale possono arrivare qualche altro rinforzo per la primavera e la Beretti a parte Knudsen?

ZiemeluBarri ha detto...

"Sicuramente non andrà all'Inter che aveva mostrato interesse in passato". Per Ante Roguljić si parla di Red Bull Salisburgo e Ajax.

http://www.vecernji.hr/sport/vijesti/predrag-mijatovic-je-antu-roguljica-odveo-ajax-clanak-476233


Sempre Forza Inter
Edoardo.

Everybody Hertz ha detto...

È online un altro post di Luciano sulle giovanili. Questa volte prese in esame sono la Berretti e la Primavera.

AL82