Il
cammino della nostra giovanile più rappresentativa, dopo la
Primavera, deve considerarsi certamente soddisfacente, anche se a ben
guardare qualche piccola incertezza, come è naturale, c'è stata.
La
classifica è eloquente.
I
nerazzurri, con 35 punti in 13 partite, comandano la graduatoria,
davanti al Chievo (33 punti) e al Milan (33 punti e una partita in
più).
Segue
l'Atalanta, a 28 ma con una partita in meno rispetto a noi, quindi
potenzialmente a 31.
Tra
queste quattro squadre i giochi per la qualificazione sono aperti e
veramente fondamentale sarà il recupero col Chievo.
Vincendolo,
lasceremmo Chievo e Milan a cinque punti e l'Atalanta a sette.
In
caso contrario, verremmo scavalcati dai clivensi e pressati da Milan
e Atalanta.
Il
dato più significativo sta nel fatto che nel girone d'andata non
abbiamo perso nessuna partita e abbiamo sconfitto le tre rivali: 0-3
a Chievo; 0-1 a Bergamo; 1-0 col Milan.
Importante
anche notare questo fatto: nelle tre partite con le più forti non
abbiamo preso gol. Nelle altre 10 gare, invece, abbiamo subito otto
reti.
Troppe,
per una squadra allenata dal grande “Cerro”
Non
considerando i confronti diretti, L'Atalanta ne ha subiti solo 4, il
Milan solo sei.
I
rossoneri hanno perso i tre big match ma vinto tutte le altre, spesso
largamente, tanto da avere nettamente il miglior attacco (+ 9 gol
rispetto a noi).
L'Atalanta
ha perso con noi e col Chievo e ha pareggiato col Bologna.
Il
Chievo ha sempre vinto, tranne che in due partite, perse con noi e, a
sorpresa, col Cittadella.
Da
notare che il Chievo ha subito 12 gol, di cui ben sette in occasione
delle due sconfitte.
Quindi
i veronesi nelle restanti undici partite, hanno subito solo 5 gol.
Noi
abbiamo avuto difficoltà nel periodo tra il 4 e il 25 novembre,
quando abbiamo si battuto gli orobici, ma abbiamo stentato molto in
casa col Cittadella (vittoria avventurosa per 3-2) e soprattutto in
occasione dei due pareggi interni con Bologna e Padova.
Anche
nella successiva casalinga con il Cesena, vinta per 2-1 abbiamo
faticato molto.
Questi
dati possono sembrare poco interessanti, ma credo invece impongano
una riflessione, perché si deve considerare che la lotta per la
qualificazione è tuttora apertissima.
Infatti
solo la prima e la seconda classificata accederanno direttamente
alle finali a 8. Terza, quarta e le due migliori quinte disputeranno
i play off (anch'essi a otto) che qualificheranno due sole altre
squadre.
E'
evidente il vantaggio dell'ammissione diretta.
Dai
dati sopra esposti, emergerebbe una considerazione: quando
incontriamo squadre “alla pari” che se la giocano e con le quali
non dobbiamo “stracciarci” in avanti, facciamo bene.
Quando
invece affrontiamo in casa partite “da vincere”, contro squadre
abbastanza forti ma che agiscono in contropiede (anche contropiede
strutturati, eh..) ci esponiamo a maggiori rischi in fase difensiva e
abbiamo difficoltà a perforarle.
In
questo senso la partita col Chievo rappresenterà un test
importantissimo.
I
clivensi, consci dello 0-3 dell'andata, verranno a difendersi e a
ripartire e sono certamente più forti dei vari Bologna, Padova,
Cittadella e Cesena che tanto ci hanno fatto soffrire.
Occorrerà
non sbagliare nulla e in questo senso il nostro mister dà assolute
garanzie.
Il
problema, potrebbe essere questo: quando l'attacco ha necessità di
essere sostenuto dagli altri reparti per trovare la via del gol, la
difesa resta scoperta e va in difficoltà.
Complessivamente
comunque la squadra sviluppa un buon gioco ed è abbastanza
attrezzata in ogni reparto.
In
particolare in difesa c'è grande abbondanza di individualità
rilevanti; a centrocampo non manca la qualità e la forza, anche se
forse il numero di giocatori competititivi disponibili non è
elevatissimo.
Davanti
abbiamo tanti giocatori di qualità, ma nessuna punta centrale, per
un motivo o per l'altro, al momento davvero irresistibile.
In
ogni caso mi sembra di poter dire che l'Inter come squadra è più
quadrata del Milan, che però ha più potenza e fantasia davanti
Proviamo
comunque a valutare le prestazioni dei singoli in questa prima fase
di stagione.
I
portieri Costa
e Feleppa
si confermano su ottimi livelli, mentre non ho elementi sufficienti
per valutare il “nuovo” Salvatori.
Bandini
jr, a destra, si è
confermato giocatore affidabile: spinge, si inserisce e contrasta.
L'alternativa
è Yao,
che può giocare anche da centrale. L'ex parmense dal mio punto di
vista in rapporto alle aspettative elevate che si nutrivano nei suoi
confronti, ha fatto abbastanza bene, anche se deve migliorare nella
concentrazione assidua.
Mapelli,
altro esterno destro, è risultato un po' sacrificato, pur avendo
qualità non indifferenti. Forse deve crescere sul piano di una sana
cattiveria agonistica.
In
mezzo, oltre a Yao, ci sono Sciacca e Pinton, con Simonato e
Bisceglia quali alternative.
Sciacca
non ha fatto benissimo, anche perché tormentato da vari malanni, ma
è una certezza assoluta. E' nazionale da sempre.
Pinton,
all'esordio con i nostri colori, si è inserito senza problemi, dando
un positivo apporto di fisicità e concretezza.
Simonato,
ogni volta che è stato impiegato ha confermato le sue doti tecniche
rilevanti. Ancora un po' in ritardo fisicamente, di rado il mister lo
schiera nelle partite considerate più da battaglia.
Bisceglia,
quando
viene chiamato in causa garantisce un importante contributo in
termini di fisicità e potenza atletica.
A
sinistra Lomolino,
ormai
stabilmente nel giro della nazionale, ha garantito tanta spinta,
corsa e qualità in fase offensiva. Può giocare esterno alto e forse
quello sarà il suo ruolo finale. E' nazionale.
Manolache,
la
principale alternativa a Lomo, è più solido e tosto, ma ha meno
piede e non sempre si è rivelato attento tatticamente.
Qualche
problema numerico c'è invece a metò campo, dove operano solo 4
uomini affidabili, per tre ruoli
Palazzi
sta disputando un'ottima stagione, confortando le aspettative...mie.
Autentico uomo squadra, mobile e intelligente, forte nei contrasti e
nella spinta, si è conquistato prima il posto da titolare (a
conferma che gli allenatori non hanno “preferenze” fanno giocare
chi credono lo meriti. Infatti Cerro nei giovanissimi non lo ha mai
fatto giocare, oggi si), poi anche le convocazioni in nazionale
Gaiola
è
come “la canzone popolare” dell'omonimo motivo musicale: sta
crescendo. Le doti tecniche sono fuori discussione, il fisico c'è.
Deve crescere, appunto, muscolarmente e agonisticamente. Ha alternato
ottime prove ad altre più incolori. Ma è un talento.
Steffé:
potentissimo, gran combattente, buono anche come tecnica personale,
“Deme” si è confermato elemento preziosissimo e di rendimento
elevato, oltre che continuo. E' nazionale.
Russo:
non una stagione delle migliori, fino ad ora, per il centrocampista
vesuviano. La sua proverbiale potenza atletica (e di tiro) ora
risalta meno che in passato. Tuttavia il giocatore resta affidabile e
costituisce un'ottima alternativa al trio degli abituali titolari.
Levacher:
“Enzino”
ha intelligenza calcistica e un gran piede, ma fisicamente proprio
non c'è ancora. Va aspettato. Al momento non costituisce
un'alternativa credibile se non nei minuti finali o in partite
agonisticamente meno combattute.
Baone:
il
camerunense ha una buonissima destrezza e agilità con i piedi, ma un
futuro calcistico tutto da costruire. Difficilmente sceglie la
giocata giusta e non sa ancora muoversi d' intesa con la squadra.
Neppure il ruolo sembra definito. Una cosa è certa: per il momento
proprio non vede la porta. E' però di fine dicembre '96 e per i
numeri di cui dispone vale la pena insistere su di lui.
Nel
tridente offensivo le varie alternative sono costituite da Lombardi
e Casale a destra, da Ponti-Bonazzoli e Romney in mezzo, da Golia,
Baldini e Maiorano a sinistra. Con alcuni che possono ricoprire più
ruoli.
Lombardi:
giocatore dai grandi mezzi atletici e anche dotato di buona tecnica,
non si è affermato come ci si aspettava in questa prima fase anche
per diversi piccoli fastidi che gli hanno impedito di avere
continuità. Nel ritorno è chiamato a un decisivo salto di qualità
Casale:
la
storia di Mattia è curiosa; centravanti di indiscussa qualità ma un
po' carente fisicamente nelle squadre più giovani, con lo sviluppo
ha acquisito potenza ma non sembra ancora aver trovato l'equilibrio
che gli consenta di esprimersi al meglio. E' partito benissimo, con 3
gol, nelle prime tre partite, poi è stato schierato a intermittenza,
senza più trovare la grande affermazione. Può giocare in tutti i
ruoli d'attacco e va aspettato con fiducia, a mio parere.
Ponti:
in
passato la squadra dipendeva da Ale, perno della manovra offensiva,
elemento catalizzatore del gioco d'attacco, con la sua forza fisica e
la capacità di tener palla e far salire i compagni. In categoria
queste doti non bastano. Serve anche che il centrale sappia
dialogare con i compagni, per entrare nelle difese strette. Ponti
oggi è un uomo importante, là in mezzo e qualche volta decisivo (4
gol), ma con lui deve un po' cambiare il sistema di gioco.
Romney:
il
giovane francese (3 gol all'attivo) è molto migliorato rispetto allo
scorso anno, quando in primavera arrivò da una squadra di dilettanti
francese. Gioca di più con la squadra, fa movimenti interessanti e
ha un tiro violentissimo. Tuttavia deve proseguire il lavoro di
sgrezzamento.
Bonazzoli:
la
giovane punta bresciana (è di un anno sotto età) pur non giocando
con continuità ha fatto benissimo, con 4 gol all'attivo e
prestazioni sempre positive, qualche volta entusiasmanti. Sta
crescendo molto bene e facendo esperienza in un campionato durissimo.
Mi aspetto che continui a progredire e il prossimo anno sia il vero
trascinatore della squadra. Ma già ora è nazionale nella categoria
superiore.
Golia:
il forte attaccante
calabrese può giocare da esterno o da trequartista. Possiede
straodinarie doti di velocità, controlla la palla alla perfezione
anche in corsa, vede il gioco e sa scambiare con i compagni. Buone
sono anche le sue doti balistiche.
In più ha la tenacia e la
determinazione dei calabresi doc.
Gli manca qualche centimetro
d'altezza, forse, ma Simone è in assoluto tra i nostri giovani più
interessanti e forse fino ad ora il più redditizio, non solo perché
capocannoniere, con sette gol.
Maiorano:
grandi
doti di tecnica e fantasia, che ancora non si traducono in qualità
complessive indispensabili per il contesto squadra.
Nonostante un buon sviluppo
atletico negli ultimi mesi è ancora un po' fragile in fase di
recupero e davanti gli manca quel quid di potenza in più per
risultare vincente. Secondo me però il suo problema è soprattutto
di convinzione. Soffre il ruolo non di primissimo piano nel contesto
dell'organico complessivo. Credo che vada sostenuto e incoraggiato e
ha bisogno di giocare.
Baldini:
ha
un po' le caratteristiche di Maiorano, con più velocità mobilità e
personalità. Ha dribbling e fantasia, ma non sempre queste qualità
sono sufficienti. Può giocare anche a centrocampo, ma in questo caso
dovrebbe abituarsi a dar via la palla velocemente.
Ribadisco
che le mie sono impressioni da dilettante, quindi fallibilissime,
tanto che non sempre sono condivise neppure dagli amici con cui
vediamo partite e allenamenti.
Su
una cosa però mi sento di garantire: nel gruppo comunque vada a
finire l'avventura campionato, ci sono almeno 4-5 elementi davvero di
grandissimo interesse, attuale e di prospettiva.
Luciano
Nella foto (Inter.it) Salvatore Cerrone, autentico "maestro" di calcio.
Luciano
Nella foto (Inter.it) Salvatore Cerrone, autentico "maestro" di calcio.
10 commenti:
In più ha la tenacia e la determinazione dei calabresi doc.
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eheeheh...modestamente! :)
Peccato solo che tu sia tenace nell'attacare l'inter. Scherzo eh....Un po'.
L'importante è che lo faccio con. ..amore, e non malafede. Quella, mai.
al link WWW.FUORIAREA.IT è possibile vedere le azioni salienti delle partite dello Ielasi.
Ciao Luciano, pensavo che la formula per arrivare alle finali ad otto per lo scudetto fosse rimasta come lo scorso anno cioe' le prime due dei tre gironi piu' le due migliori terze, in questo modo ci sono delle possibilita' maggiori per qualificarsi!
Complimenti per l'analisi della squadra bellissimo post!
Ottimo ed interessante post Luciano,secondo te in questa sessione di mercato invernale possono arrivare qualche altro rinforzo per la primavera e la Beretti a parte Knudsen?
"Sicuramente non andrà all'Inter che aveva mostrato interesse in passato". Per Ante Roguljić si parla di Red Bull Salisburgo e Ajax.
http://www.vecernji.hr/sport/vijesti/predrag-mijatovic-je-antu-roguljica-odveo-ajax-clanak-476233
Sempre Forza Inter
Edoardo.
È online un altro post di Luciano sulle giovanili. Questa volte prese in esame sono la Berretti e la Primavera.
AL82
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