Come scrivevamo ieri, la partita
cade in un momento delicatissimo per la nostra società, poiché sul match si
concentrano malumori diffusi tra la tifoseria, chiusura di una sessione di
mercato sino ad ora deludente, rischio che un esito negativo ci allontani
definitivamente dal principale obiettivo stagionale, accumulo di stanchezza per
i pochi titolari disponibili ed affidabili, nonché la buona forza complessiva
del Toro.
Dopo la partita contro i granata,
ci saranno la chiusura del mercato, la trasferta a Siena e la partita casalinga
con il Chievo.
Prima che inizino le grandi sfide
al vertice, in concomitanza con la ripresa dell'EL.
Solo due situazioni, se si
realizzassero in contemporanea, potrebbero rilanciare l'Inter verso i suoi
obiettivi stagionali e nello stesso tempo mitigare gli umori della parte più
impaziente del tifo: ottenere almeno sette punti nelle tre partite citate e
chiudere la campagna acquisti invernale con almeno un arrivo di assoluto valore
e magari con qualche impegno per giovani interessanti.
Per realizzare almeno sette
punti, bisogna assolutamente cominciare a vincere oggi e non sarà facile.
Il Toro è allenato da un mister
che è abbonato a...farci male: gli è riuscito spesso. Ha esperienza, buon
carisma, competenza e sa motivare al meglio i suoi.
Gli ultimi risultati del Toro
sono confortanti (per loro...) : due pari e una vittoria in trasferta,
rispettivamente col Genoa, a Catania e a Pescara; due vittorie in casa, con
Chievo e Siena..
Cinque partite senza sconfitte e
con ben 11 punti su quindici realizzati.
Il Toro è di sicuro in un buon
momento.
Sulla base delle convocazioni, a
loro mancherà il centrale Ogbonna, assenza di rilievo senza dubbio,
mentre Bianchi dovrebbe iniziare in panca.
Schiereranno un 442 (o un 424:
dipende dal possesso o meno di palla) con Gillet tra i pali, una linea
difensiva a 4 composta da D'Ambrosio Glik Rodriguez Masiello, con due
centrocampisti puri (Brighi e Gazzi), due esterni, Cerci e Santana, di cui il
primo più offensivo. Davanti Barreto e Meggiorini completeranno l'undici
iniziale.
Almeno nelle previsioni.
Vedremo più avanti come potremmo
schierarci per fronteggiarli (il condizionale è d'obbligo perché mai come in
questa vigilia non trapelano le intenzioni del nostro mister).
Mentre si giocherà questa partita
si concluderà anche l'impegno sul mercato.
Cou se ne andrà definitivamente,
rimpianto da molti (con me in prima fila, modestamente).
Se arriverà Paulinho (non ci
credo, tempi troppo ristretti, a meno che la trattativa non sia stata
“silenziosamente” quasi conclusa in precedenza) avremo un forte giocatore, di
sostanza, ma con il problema dell'ambientamento, che sostituirà i due più
talentuosi della nostra rosa (Wes e Cou).
E' anche vero che ultimamente
questo talento è stato più teorico che pratico, visto il limitato ricorso alle
prestazioni dei due fuoriclasse.
Tecnicamente la rosa si
impoverirebbe comunque, ma a livello tattico e di completezza dell'organico
potrebbe fare un passo in avanti interessante.
In mancanza di un colpo di
qualità, gli altri arrivi possibili di cui si parla costituirebbero solo un
elemento di ripiego e lascerebbero l'amaro in bocca per un mercato ancora una
volta all'insegna del ridimensionamento.
Forse obbligato, ma difficile
da accettare. Questo lo si può comprendere.
C'è poi la questione dei
giocatori giovani, qualcuno più o meno affermato, che potrebbero arrivare o
venir bloccati.
Girano dei nomi interessanti, da
Belhanda a Bellomo, da Correa a Ruben Botta, da Markovic a Castillo.
Bellomo e Markovic li conosciamo
e sono certamente giocatori di talento. Correa e Botta sarebbero realtà da
scoprire.
Su Belhanda, che non mi convince
particolarmente, c'è un'...OPA confortante del Pizzi, che invece lo ritiene
fortissimo e pronto per il nostro campionato.
Ma il vero problema è la sfiducia
nel fatto che si possa davvero arrivare a concretizzare su questi nomi, sia
pure in prospettiva estate.
Troppe volte nel recente passato
siamo stati vicinissimi a giovani interessanti e li abbiamo persi per…. qualche
dollaro in meno.
Anche nel settore giovanile vero
e proprio non sembrano esserci grandi investimenti a sostegno di ambizioni
importanti: a fronte delle partenze di Duncan, Bianchetti, Romanò, Del Piero,
forse Bessa, arriveranno solo Knudsen, già preso da tempo, e lo spagnolo Pau.
Di Pau abbiamo parlato per primi,
in occasione di un provino effettuato qualche settimana fa.
Giocatore interessante, con
numeri tecnici e di agilità non indifferenti, ma da valutare dopo il
progressivo inserimento in campionati con caratteristiche tattiche e
agonistiche diverse da quelli ai quali è abituato.
Riparleremo del mercato a
operazioni concluse: croce più che delizia dei tifosi, negli ultimi tempi,
spesso distrae i tifosi dagli impegni agonistici concreti.
La stessa cosa non può accadere,
come è ovvio, per la squadra, che Paulinho o non Paulinho, deve dare nei
prossimi match il 101%.
Ritorniamo dunque al match contro
il Toro, analizzando come al solito, la
Conferenza di Strama
Naturalmente, anche su
sollecitazione delle domande pervenute, due sono state le questioni
principali affrontate dal mister: la partita contro il Toro e la situazione del
mercato
A proposito del match con i granata ha detto testualmente:
"Incontriamo una
squadra che vive un ottimo momento di forma, il Torino ha ritrovato continuità
di risultati grazie al lavoro di Ventura. Nella prima parte della stagione
hanno avuto un pizzico di sfortuna e hanno lasciato qualche punto, ma ora
stanno dimostrando continuità, oltre ad aver ritrovato giocatori, Ogbonna a
parte. Hanno entusiasmo e gamba. Per noi quella di domani è una partita che non
possiamo, che non vogliamo sbagliare: una partita importantissima per la nostra
rincorsa alle prime posizioni".
Strama ha poi aggiunto
che dalla partita di andata l’Inter è cresciuta molto , ma che non cambierà il
modo di affrontare gli avversari.
Evidente che il mister si
riferisca al sistema di gioco e all’equilibrio necessario, non certo al modulo,
visto che a Torino propose un 4-4-2 (o 4-4-1-1) tradizionale, con Handa e poi
Jona Rano Juan Naga; con Zano Cambiasso Guarin e Pereira in mediana e con Wes
(poi Cassano) e Milito in attacco.
Oggi Milito e Wes non ci
saranno e il modulo, verosimilmente sarà il 3-4-1-2.
Strama ha poi
puntualizzato che l’obiettivo dell’Inter, a prescindere dal mercato, è lottare
fino alla fine per una posizione valida per la CL.
Lui non ha mai parlato di
scudetto, ma questa omissione deve essere intesa in senso positivo: non
si rinuncia a nulla in partenza, ma le cose vanno costruite per gradi.
Contro il Toro niente
alibi (assenze e stanchezza): bisogna dare tutto, per non cedere altro terreno
e se mai approfittare di qualche passo falso altrui.
Sul mercato, la dichiarazione
fondamentale, che riportiamo testualmente, è la seguete:
“Sarebbe meglio un
trequartista o un regista? Esiste il meglio rispetto a quello che hai e che c'è
in giro, non in astratto.
Questo è un mercato di
riparazione dove se noi possiamo e riusciamo dobbiamo migliorare l'Inter con
giocatori da Inter.
Il meglio in astratto non
esiste".
Tradotto dallo
stramaccionese, il discorso potrebbe significare: un regista di qualità sul
mercato al momento non si trova.
Speriamo di rafforzare la
squadra con un giocatore forte, mediano (Paulinho) o trequartista che sia,
tanto abbiamo elementi duttili che possono occupare più ruoli.
Interessante anche il
discorso su Livaja, nel quale Strama ribadisce la propria stima, sostenendo che
può benissimo giocare già ora in serie A.
D’altra parte non esclude
una sua partenza in prestito ma allo stesso tempo sostiene che non arriverà
un’altra punta.
Questo significa che
davvero Livaja al momento è inserito nella trattativa per un esterno,
probabilmente Schelotto o più difficilmente Joung.
Se dovesse arrivare
Schelo, i suoi più ostinati nemici farebbero bene ad accoglierlo con un minimo
di fiducia: non verrebbe per risolvere i nostri problemi, ma per completare
l’organico, sostituendovi nel ruolo di riserva, sulla fascia, l’altrettanto
aborrito Jona.
I convocati e la possibile
formazione
Portieri: Handanovic, Belec, Di
Gennaro;
Difensori: Zanetti, Silvestre, Ranocchia, Chivu, Pereira, Juan, Jonathan, Nagatomo;
Centrocampisti: Alvarez, Guarin, Mudingayi, Mariga, Cambiasso, Gargano, Benassi, Bessa;
Attaccanti: Palacio, Rocchi, Livaja, Cassano.
Dopo un tour de force come quello
delle ultime settimane, in mancanza di esternazioni specifiche dell’allenatore,
il tentativo di prevedere l’undici di partenza si scontra con la mancata
conoscenza delle condizioni di freschezza psicofisica dei giocatori.
A questo si aggiunge l’incertezza
sulla reale disponibilità di Cassano, che ha fatto due soli allenamenti con i
compagni.
Dando per scontato che si tenterà
il recupero del barese e che Strama, trattandosi per di più di un match
interno, ribadirà il suo proposito di schierare almeno tre giocatori offensivi,
si può pensare a una conferma del modulo 3-4-1-2.
In questo caso, davanti a Handa
dovrebbero giocare Rano Chivu e Juan, gli esterni potrebbero essere Zanetti e
Naga, in mezzo al campo dovremmo vedere Gargano e Cambiasso, mentre Guarin
giocherebbe dietro le punte, Cassano e Palacio.
Le prime alternative potrebbero
essere Silvestre dietro, Pereira per gli esterni, Mudi e Benassi per il
centrocampo e soprattutto Alvarez, che dopo la buona prova nella parte finale
del match di Roma, potrebbe essere chiamato a una conferma, soprattutto nel
caso in cui servisse un’ulteriore accrescimento della spinta offensiva.
Poi, dalla prossima partita,
speriamo che, oltre a Milito, ci sia un forte titolare e magari una buona alternativa
in più, regalo degli ultimi giorni di mercato.
Forza ragazzi, chi tifa Inter
oggi sarà a San Siro e sarà al vostro fianco.
Luciano
Nella foto (Inter.it) dall'assenza del vice-Milito all'assenza del vero Milito, ovvero com'è cambiata l'Inter da novembre in poi.
Luciano
Nella foto (Inter.it) dall'assenza del vice-Milito all'assenza del vero Milito, ovvero com'è cambiata l'Inter da novembre in poi.
3 commenti:
Primavera in svantaggio per 1-0 a Cesena su errore di Mbaye dopo il primo tempo.
Inter compassata e messa in difficoltà da Cicarevic e dalla velocità di Fabbri.
Melgrati ha però salvato il risultato su un tiro di Garritano dopo una bella azione corale, forse l'unica.
Al di là della classifica i cesenati sono una squadra che in casa si fa rispettare: subiscono poche reti e sono usciti sconfitti in una sola occasione, pareggiando con l'Atalanta e battendo 2-0 il Milan.
AL82
Report di Luciano sulle giovanili:
"Grandi prestazioni oggi delle tre squadre che militano nei campionati giovanili.
In mattinata i Giovanissimi nazionali hanno sconfitto in trasferta la Cremonese per 5-0. Non ho visto il match, che comunque almeno stando al risultto deve essere stato condotto dai nostri in modo netto. Ricordo che la Cremonese all'andata aveva battuto l'Stalanta in casa. Con questa virìttoria, considerando che il Milna ha vinto a Renate, le due squadre milanesi (la nostra e quella di Arcore) restano appaite in testa. L'Atalanta fermata sul pari perde altri due punti e sembra abbastanza out.
Sempre in mattinata a Magnago ho invece assistito alla vittoria dei nostri giovanissimi regionali ('99) sulla pro patria. Partita sulla carta non facile, visto che i bustocchi all'andata ci avevano imposto il pari a Interello.
Davanti a Corona, prestato nell'occasione dai '98, i nostri hanno schierato inizialmente:
Schiavone Ravasio Valietti e Rizzi
Capone Lazzarini Russo
Spaviero Traoré Eboui
Campo pesante e molto scivoloso, sul quale entrambe le squadre faticavano a reggersi. Ovviamente non era la situazione ideale per praticare un gioco scintillante, ma i nostri ragazzi hanno mostrato che il lavoro svolto in questi mesi sta pagando ed è stata tutta un'altra partita rispetto all'andata.
Ha sbloccato Traoré con una doppiettae poi Eboui ha messo al sicuro il risultato. Sono poi venuti i gol di Lazzarini, Tommy e Confalonieri (2 di cui uno in collaborazione col difensore avversario).
Da segnalare la buona prova in fase di percussione di Schiavone, autore di due discese conclusesi con assist gol. In mezzo alla difesa Valietti ha dominato la sua zona con la solita precisione e tempestività degli interventi.
In mediana da seguire il nuovo acquisto Capone, che ha fisico e fa filtro. Quando avrà migliorato gli automatismi potrà diventare importante. Molto bene anche Lazza, che ha spinto tantissimo, autentico uomo ovunque, premiato anche da una bella realizzazione. Russo sempre abilissimo, anche se il campo pesante non agevolava un portatore di palla e dribblatore come lui.
Davanti il solito ispiratissimo Tommy, con Traorè implacabile che raccoglie in termini di gol un terzo di quello che potrebbe e bene anche Eboui, più incisivo di altre volte.
Infine nel secondo tempo mi è piaciuto Confalonieri. Il ragazzo deve migliorare in rapidità e scatto, ma ha ottime intuizioni, e giocate brillanti. Mi è parso in netto progresso.
Nella Pro ottima prova del nostro ex Ghioldi: un giocatore di cui non mi sarei mai privato."
Segue
"Nel pomeriggio ho visto i giovanissimi regionali B che a Bruzzano hanno sconfitto il Lumezzane per 7 od 8 a 1 (non prendo appunti per non perdermi nulla delle gare e dopo aver visto oltre 15 gol mi capita di fare un po' confusione).
La squadra dei regionali B. come avevo già notato è sicuramente tra le nostre dei piccoli quella che gioca un calcio più piacevole. Soprattutto nel primo tempo si sono viste manovre corali entusiasmanti, con triangolazioni di prima, in velocità, orchestrate da Pelle, da Giò, da Merola (nell'insolito ruolo di rifintore), da Mastromonaco, Mendoza e persino dagli esterni bassi. Fantastico il gol che ha sbloccato il risultato, ottenuto da Pelle con una rovesciata che soi è insaccata dopo aver sbattuto sull'interno del palo. Dopo il raddoppio di Mastromonaco nel secondo tempo sono iniziati i cambi. E si sono viste altre individualità di spicco: da Harouna Gouem (autore se non sbaglio di una tripletta, al talentuoso Patacchini, anche lui a bersaglio e soprattutto uomo assist. A terzino destro, ruolo per lui insolito, ha disputato una grande prova Montecchio, giocatore dalla personalità inconsueta.
Visti anche i due nuovi acquisti, entrambi centrali difensivi, ottimamente predisposti dal punto di vista fisico e atletico, che possono dare un bel contributo a un gruppo davvero interessante, che valuteremo meglio al prossimo torneo di Gallipoli.
Infine, come OT una considerazione amara, Spiace per il declino della Primavera. Ma, purtroppo, la cosa era stata ampiamente prevista, da me."
Luciano
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