domenica 9 giugno 2013

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Giovanili Inter - stagione 2012-13: la Juniores Berretti.


Con tutta la buona volontà di questo mondo, non è possibile considerare positiva la stagione appena conclusa dalla Berretti.

In campionato la squadra è arrivata a giocarsi la finale, addirittura perdendola solo nell'incontro di ritorno, in casa contro l'Atalanta.

Si deve tuttavia considerare il numero davvero esiguo di società professionistiche che hanno partecipato a questo campionato e di conseguenza il meccanismo di promozione automatica alla fase finale.

La regular season disputata dai nostri ragazzi non è stata certo entusiasmante.
Quarti a undici punti dal Carpi, a nove dall'Atalanta, a sette dall'Albinoleffe.
Con cinque sconfitte, sette pareggi e soprattutto con 33 gol subiti: la cifra più alta tra le squadre di vertice del girone.

In effetti, la mancanza di equilibrio e di solidità difensiva è apparsa subito come l'autentico tallone d’Achille di questa squadra, che non a caso ha finito proprio come aveva cominciato: quattro gol subiti in casa dall'Atalanta. contro i cinque subiti sempre in casa dal Lumezzane, in quel lontano 22 settembre 2012 che inaugurò l'annata.

C'erano sicuramente delle manchevolezze strutturali nell'organico, accresciute dalle promozioni in Primavera dei '95 più pronti, da Donkor, a Pedrabissi, da Eguelfi a Tassi, da Paramatti  a Cannataro.
Per non parlare di Knudsen,  aggregato alla Primavera sin dal suo arrivo.

Poi anche qui ci sono stati i postumi di alcuni infortuni di lungo corso (Mira, Isella) o giocatori con assenze ripetute (Adama).

Gli innesti, come si è detto in precedenza, sono stati pochi: sostanzialmente Ntchama, Palmieri e Bigotto, tutti provenienti da società non professionistiche (quindi bisognosi di tempi di adattamento alle diverse esigenze, anche se il loro inserimento è stato positivo).

Il gruppo dei '95, sostanzialmente immutato, ha fallito per la terza volta l'obiettivo stagionale, dopo essere arrivato molto vicino a raggiungerlo: nei giovanissimi con Cerrone, negli allievi con Gatti e poi Corti, nella Berretti con Zanetti.


Questa costante deve significare qualcosa e in qualche misura attenua le “responsabilità” dei vari tecnici susseguitisi ad allenarli.

Nella stagione appena conclusa, in particolare, il gruppo storico ha incontrato problemi in  alcuni suoi elementi cardine: Paramatti, Cannataro, Mira e Pedrabissi, per non citare Adama, arrivato solo, tra grandi aspettative, negli Allievi.

Il denominatore comune, iniziale, di queste problematiche è stato forse la delusione dei ragazzi citati per non essere stati associati direttamente alla Primavera.

Mira arrivava da un grave infortunio e ha stentato a trovare la condizione migliore: in un centrocampo che faticava a reggere, era difficile l’inserimento di un elemento non al top, per quanto talentuoso.
Ma d'altra parte senza giocare era difficile per Andy ritrovare la condizione ideale.

Paramatti e Cannataro hanno avuto probabilmente problemi di concentrazione, oltre a qualche fastidioso infortunio.
“Canna” era nazionale di categoria, ma spesso veniva tenuto fuori squadra in campionato, mostrando qualche problema sul piano dinamico e della tenuta.
Para e Tommy avevano problemi di desuetudine all'impiego agonistico perché spesso erano convocati in primavera, senza l'opportunità di giocare.

Adama, oltre al resto, ha spesso avuto questioni disciplinari con l'allenatore. Problematiche che ritengo legate proprio all'ambizione frustrata di un ruolo più importante.

In queste condizioni costruire il gruppo, il nucleo solido, in cui tutti accantonassero  il proprio tornaconto per sacrificarsi e aiutarsi reciprocamente, non era semplice.

Il necessario equilibrio tra qualità e sostanza atletica e tattica per un lungo periodo è stato una chimera.

Quando Zanetti, dopo un duro lavoro, è riuscito in qualche modo a compattare un gruppo base, le cose sono migliorate, come dimostrano alcuni risultati nel fine stagione: il pareggio a zero reti a Carpi, con la prima in classifica che poi avrebbe vinto il campionato per i semipro; le vittorie in trasferta con l'Albinoleffe, il Torino e poi anche con l'Atalanta.

Purtroppo nella partita decisiva sono riemerse antiche pecche e cattive abitudini, anche se forse in quella disgraziata gara hanno pesato qualche errore individuale e un po' di eccessiva sottovalutazione dell'avversario, nell'approccio tattico.

In ogni caso la stagione è andata malinconicamente in soffitta, come si suol dire.

E ora diventa fondamentale il compito dei dirigenti: aldilà dell'annata poco propizia, bisogna valutare le possibilità dei singoli di dare un contributo importante il prossimo anno, in Primavera.

Sbagliando il meno possibile, per non compromettere anche una stagione futura che per la Primavera deve essere quella del riscatto.

Per i ragazzi del gruppo storico un'occasione importante.
Dopo aver fallito tre obiettivi fondamentali che erano alla loro portata, hanno l'opportunità di dimostrare che sono in grado di affermarsi ai massimi livelli, cogliendo finalmente il successo più prestigioso, proprio con la Primavera.

La stagione dei singoli

Ivusic: personalmente considero la sua stagione positiva. So che ci sono perplessità in rapporto soprattutto al contratto sostanzioso di cui gode, ma secondo me il ragazzo ha numeri importanti, che devono essere incrementati con il lavoro. Essendo molto alto, deve migliorare sull’esplosività, sulla capacità di leggere in fretta le situazioni e anche sulla concentrazione.
Di portieri ne capisco ancora meno che sui giocatori di movimento, ma secondo me va aspettato con fiducia.
Mainini: ha caratteristiche diverse da Ivo: meno alto ma più esplosivo. In un certo senso è anche più pronto. Si è alternato tra i pali con il croato, fornendo un rendimento positivo. E un giocatore concreto, solido.
Per restare (in Primavera) avrebbe necessità di venir impiegato con continuità. Altrimenti sarebbe meglio, per lui e per l’Inter, mandarlo in prestito a fare il titolare altrove.
Ranieri: il giovane portiere (’96) è stato impiegato molto raramente. Credo di non averlo mai visto in partite ufficiali. In allenamento ha mostrato doti interessanti, ma tutte da valutare nell’ambito agonistico.

Longo: ho sostenuto più volte che, alla fine, quello che risulta fondamentale è il passo, la progressione. Longo su questo piano in categoria non ha rivali. Anche ieri, nell’ultima amichevole di stagione, contro un Albinoleffe dalla grande struttura atletica, lasciava sul posto più di un avversario nella stessa incursione. A Leo  manca un po’ di precisione quando, giunto sul fondo, deve mettere la palla in mezzo.
Da valutare meglio, in Primavera, contro avversari più forti, la sua attitudine alla fase difensiva.
Si tratta comunque di un giocatore potenzialmente importante, su cui lavorare.
Cossa: non una stagione felice, per il nostro Lele. L’allenatore non lo vedeva molto, lui avrebbe avuto bisogno di giocare, ma a gennaio l’Inter non lo ha lasciato andare. Si è un po’ intristito, senza partita, ma da ragazzo serio e determinato, si può dire non abbia saltato un allenamento. Quando è stato impiegato (in 5 partite ufficiali) ha fatto bene, dimostrando a mio parere di poterci stare, almeno come alternativa a Longo.
Ottimo nella fase propulsiva, deve crescere come forza fisica e capacità di contrasto.
Andrà verosimilmente a giocare in qualche Primavera di buon livello
Eguelfi: stagione abbastanza positiva per il biondo terzino monzese. I problemi sono sorti dall’utilizzo alternato in Berretti e in Primavera: è evidente che allenarsi e giocare sempre con gli stessi compagni  dia maggior sicurezza nei movimenti e nei meccanismi di interscambio.
Forte  in progressione, dotato di un buon sinistro, con il quale calcia bene da fuori, deve ancora migliorare parecchio nella fase difensiva e curiosamente questa caratteristica lo accomuna all’altro esterno mancino in rosa.
Dalla Riva: impressiona la sua corsa, basata sull’agilità e sulla scioltezza, come quella di Egue è basata sulla potenza.  Quando sfrutta le sue doti di inserimento, cercando il dialogo con i compagni, anziché intestardirsi nell’azione personale, può far male. La fase difensiva è ancora molto carente. Forse sarebbe più a suo agio come laterale di centrocampo in un 442 o in un 352. Stagione interlocutoria.
Paramatti: la stagione di Para è un po’ curiosa: sballottato anche lui tra Berretti e Primavera, ha fatto meglio nella categoria superiore. In Berretti l’impressione è stata quella di una concentrazione non totale: si può dire che abbia commesso un errore importante, per leggerezza, in ogni partita.  Fisicamente era già pronto per la categoria superiore: potenza atletica, stacco imperioso, corsa sono le sue caratteristiche. Può giocare in tutti i ruoli difensivi, ma forse sarebbe giunto il momento di specializzarsi.
Businaro: inizio stagione poco favorevole per il centrale padovano, che aveva problemi di crescita atletica. Sul piano tecnico era certamente tra i centrali migliori, ma un certo deficit di potenza incideva anche sulla sua personalità. Nel corso della stagione è tra quelli che sono migliorati maggiormente. Si è rafforzato muscolarmente e ha preso più sicurezza nei suoi mezzi, finendo in crescendo. Da aspettare: vedremo se nella rosa della Primavera o facendo esperienza altrove.
Di Stefano: sicuramente uno dei più scontenti per come si è sviluppata la stagione. E’ strano, perché tra i difensori centrali ha il più alto minutaggio complessivo. Però gli sono stati preferiti altri negli scontri decisivi.
Difensore centrale forte fisicamente, abile sulle palle alte, meno preciso in uscita.
Il suo rendimento sarebbe da verificare in una squadra più equilibrata,  che garantisca una maggior copertura difensiva.
Non sentendosi sufficientemente considerato vorrebbe andare a giocare altrove e ha diverse richieste, da parte del Genoa soprattutto. Ma sembra che l’Inter sia riluttante a “liberarlo”.
Boateng: difensore roccioso, potentissimo, esplosivo. E’ un ’96 ma ha giocato spesso titolare nella Berretti, squadra alla quale è stato aggregato sin dall’estate.  Molto irruente, il suo piede purtroppo non è dei più sensibili e questo lo porta spesso a commettere qualche errore di troppo, anche se a volte riesce a recuperare proprio grazie alla sua fisicità debordante. Per giocare a certi livelli nell’Inter, anche solo in primavera, dovrebbe crescere molto, tecnicamente e tatticamente. Tuttavia sta progredendo più del previsto e ha la serietà e la concentrazione necessarie.

Bertolino: in pratica è l’unico vero  centrocampista esterno di questa squadra, capace di giocare nel 442 (mai applicato, per altro) o nel 4231 e persino nel 433. Ha velocità, progressione e sa rendersi pericoloso anche in zona tiro. Non disdegna di dare una mano in fase di contenimento (in alcune occasioni è stato impiegato anche come esterno basso, ma la marcatura di un attaccante  non sembra un suo punto di forza).
E’ un giocatore importante nel gruppo, anche se non ha mai dato l’impressione di aver compiuto sino in fondo il salto di qualità , dopo che sembrava aver raggiunto il top in occasione del Torneo di Arco, lo scorso anno, vinto dagli allievi grazie anche ad alcune sue giocate decisive.
Cannataro: giocatore che ha suscitato in passato grandissime speranze, solo in parte confermate in questa stagione, nella quale si devono distinguere le prestazioni molto positive con la selezione nazionale e il rendimento altalenante in campionato.
Varie sono le cause di questa imprevista parziale battuta d’arresto.
All’origine c’è certamente la delusione per non essere stato aggregato in maniera definitiva al gruppo Primavera.
Poi qualche incomprensione con l’allenatore, determinata anche dal fatto che spesso era chiamato a svolgere la preparazione coni compagni più grandi e poi non risultava abbastanza inserito negli schemi dei Berretti.
Qualche problema fisico ha accentuato le difficoltà.
Il giocatore comunque c’è: in campo ha grande personalità, guida i compagni, vede il gioco e possiede una tecnica apprezzabile.
Rispetto al passato mi sembra che non abbia più fatto la differenza sul piano dinamico, che era invece una sua caratteristica preminente.
Moreo: centrocampista di grande qualità , ha piede e vede benissimo il gioco. Per senso della posizione  e intelligenza calcistica, ho detto più volte che mi ricorda un po’ Cambiasso.
Come il Cuchu, non eccelle nel dinamismo e nella velocità e questo costituisce un po’ il suo limite.
Inadatto, a mio parere, a un centrocampo a due, rende molto di più quando gli spazi si stringono e in prospettiva potrebbe fare il play basso, affiancato da compagni di reparto dotati di corsa e forza fisica. 
Calcia benissimo da fuori, anche a palla ferma: le sue punizioni sono una vera minaccia, per i portieri avversari.

Mira: in assoluto uno dei giocatori col maggior talento della squadra. Possiede una tecnica straordinaria, molta fantasia ed è in grado di innescare i compagni con grandi giocate, sia che si tratti di tagli ravvicinati, sia attraverso lanci precisi e facili da controllare. Deve migliorare molto sul piano del dinamismo, dell’intensità e di conseguenza nella fase di contenimento. Purtroppo un grave infortunio gli ha fatto chiudere la stagione precedente con alcuni mesi di anticipo e si è riverberato anche sulla prima parte di questa annata. Il suo ritardo a entrare in condizione ha fatto insorgere qualche malinteso con il mister, perché Andy, riteneva che solo giocando avrebbe abbreviato il suo percorso di recupero, ma Zanetti non lo vedeva pronto  e gli preferiva giocatori di quantità.
La questione si è superata quando la squadra è passata ad un centrocampo a tre, con l’inserimento fisso di Valeriano. Andy ha giocato da play, ma la sua destinazione definitiva è ancora in discussione: chi lo vede meglio nel nuovo ruolo, con la necessaria esperienza, chi ritiene che possa essere più decisivo avvicinandosi all’area avversaria. Nella fase finale, giocando da mezz’ala pura ha segnato due gol importanti.
La prossima stagione dovrà dare risposte importanti sul suo futuro.
Nchama: confesso che non avevo molta fiducia in questo acquisto, proveniente da una squadra dilettantistica. In linea di massima la Berretti è una categoria troppo avanzata perché questo tipo di innesto riesca.
Tuttavia Valeriano ha subito dimostrato una grande vitalità, moltissima corsa e forza fisica, elementi di cui il nostro centrocampo era un po’ carente.
Ha lavorato con impegno e serietà, riuscendo a progredire anche sul piano tecnico, fino a diventare imprescindibile.
Possiede una grande capacità di inserimento sulle palle alte e uno stacco prepotente. Il suo prossimo percorso di crescita è da seguire con interesse.
Palmieri: non ho avuto tante occasioni di valutare compiutamente questo centrocampista, di recente inserimento, sicuramente elegante e in possesso di un buon tocco, forse con margini di crescita sul piano dinamico e agonistico. E’ partito raramente come titolare e pertanto non mi sento di esprimere un giudizio sufficientemente ponderato, se non appunto in relazione alla sua cifra stilistica, che mi sembra interessante.
Injai: considero Frederich un mio vecchio amico, perché ho assistito da vicino a più di un anno di preparazione differenziata. Altissimo ma molto esile (i tifosi lo chiamano affettuosamente “giraffone”), Injai per quasi due anni non ha mai visto il campo, se non in qualche amichevole.
Per dire, l’ho visto  (e studiato con interesse) in una partita intera nell’ultima amichevole di stagione, persa in casa per 3-2 contro l’Albinoleffe.
Mi era stato descritto come terzino di fascia, ma in allenamento aveva giocato in mezzo al campo. Nella partita citata è stato schierato come centrale difensivo, per un tempo, e quindi è stato riportato in mezzo al campo.
Con la palla nei piedi il ragazzo ci sa fare, indubbiamente. Difficile che sbagli il passaggio, spesso propone anche ottime verticalizzazioni.
Il discorso su di lui coinvolge però il necessario potenziamento muscolare ed atletico: senza un’importante crescita agonistica, difficilmente riuscirà ad esprimere le sue doti in un calcio esasperato tatticamente, come il nostro.
Giordano: il piccolo centrocampista offensivo (può fare il trequartista o il finto esterno in un tridente offensivo, non per giostrare da ala, ma per accentrarsi e andare a rifinire o a puntare direttamente la porta) ha avuto finalmente, dopo tanti inconvenienti, una stagione senza ostacoli.
Ha così potuto mostrare i suoi numeri non indifferenti: dribbling, grande controllo di palla, buona accelerazione sul breve e anche un tiro da fuori apprezzabile.
Di statura modesta, il giocatore dovrà compensare questo limite con il potenziamento muscolare, per aspirare a una carriera di un certo rilievo, che è nelle sue potenzialità e che sinceramente tutti gli auguriamo per la sua serietà tenacia e correttezza.

Bigotto: autentica rivelazione della stagione, il nuovo acquisto Bigotto, proveniente da una squadra di dilettanti, dopo un breve periodo di rodaggio si è conquistato il posto da titolare e nella sola regular season ha realizzato 15 gol, risultando il principale cannoniere della squadra.
Nella finale contro l’Atalanta ha poi realizzato uno splendido, anche se inutile, gol in rovesciata.
Il ragazzo si muove bene, ha un buon controllo di palla e un notevole fiuto del gol.
Ha sicuramente notevoli margini di miglioramento, anche per la sua serietà. Frequenta con ottimi risultati il liceo e mi dicono che spesso in trasferta o in ritiro lo si vede con le cuffie, ma per studiare.
E’ atteso con interesse alla prossima stagione in Primavera.
Adama Guidiala: il giovane attaccante francese, dopo l’anno discutibile negli Allievi, ha disputato un’altra stagione che si può definire transitoria.
Indubbiamente si sono notati dei miglioramenti e ha ribadito di possedere doti tecniche e atletiche interessanti.
Nelle non molte partite disputate ha realizzato otto o nove gol, ma è stato escluso per punizione dalle fasi finali.
Spostato sulla fascia si è mosso indubbiamente con maggior profitto, ma pecca ancora di continuità e concretezza.
L’impressione è che aspirasse alla Primavera e non sia riuscito ad avere le giuste motivazioni, come per altro qualche compagno.
Il prossimo sarà l’ultimo anno di contratto: vedremo cosa succederà.
Isella: centravanti venuto dal Monza lo scorso anno, in pratica ha perso quasi tutta quella stagione e parte dell’ultima a causa di un grave infortunio. La ripresa è stata lenta, ma anche quando ha trovato una condizione più che accettabile non è riuscito a imporsi definitivamente, pur disputando alcune buone prove.
L’impressione è che possiede buone qualità , allo stato però espresse parzialmente.
Credo che giocherà altrove per una stagione e poi sarà valutato.
Losada: pochissime presenze e quasi mai da titolare per l’esterno destro arrivato all’Inter nei Giovanissimi e mai espressosi compiutamente.
Con la palla tra i piedi si muove benissimo, è agile nel dribbling, ma purtroppo persevera oltre misura, finendo per sprecare le occasioni di superiorità numerica che lui stesso aveva procurato.
Inoltre, sembra avere modeste attitudini per la fase di copertura.
E’ un peccato, perché il talento non gli mancherebbe.
Vedremo se il prossimo anno, probabilmente  giocando altrove con più continuità, riuscirà a attenuare alcuni difetti che lo condizionano.
Ogunseye: annata abbastanza positiva per il giovane bomber. Molto potente fisicamente, dotato di uno stacco incontrollabile, possiede qualche colpo importante anche con i piedi e sta proseguendo una crescita tecnico-agonistica che lo sta portando su buoni livelli di rendimento.
E’ poco “cattivo”, manca ancora di reattività, forse anche a causa della sua struttura davvero imponente.
Robi comunque oggi è un giocatore difficile da controllare per chiunque, in categoria.
Penso che verrà aggregato alla Primavera e il prossimo anno potrà lottare per conquistarsi un posto importante, a fianco dei vari Puskas e Pedra.
Pedrabissi: la stagione appena conclusasi non è stata delle più felici per il nostro attaccante, che resta comunque uno dei più talentuosi e promettenti giocatori del vivaio.
Velocità di esecuzione, fiuto del gol, tiro e capacità di tagli in diagonale che mettono in difficoltà le difese avversarie sono le doti migliori di Pedra.
Solo che quest’anno per una serie di problemi raramente è stato in condizione di esprimere appieno le sue potenzialità.
Chiamato quasi sempre in primavera, ha finito per giocare poco e quando il suo apporto sarebbe stato fondamentale per la Berretti, nelle fasi finali, il mister  di fronte a un’evidente carenza di ritmo e di intensità dovuta appunto alla desuetudine agonistica, ha preferito puntare dall’inizio sul più collaudato Bigotto e su Gordano.
Nei minuti che ha potuto ritagliarsi ha fatto vedere ottime cose, sfiorando spesso il gol e colpendo una serie sfortunata  di  pali.
La sua gemma stagionale resta il grandissimo gol realizzato nella NGS, quando ha bruciato l’avversario con uno spettacolare controllo a seguire e poi ha incrociato di precisione, realizzando una rete fantastica.

Sergio Zanetti: sono molto sincero. Il mister mi onora della sua amicizia e in un certo modo della sua confidenza. Ho così potuto seguire da vicino i problemi rilevanti che ha incontrato nell’arco della stagione per costruire un gruppo competitivo. 
All’inizio, i risultati non venivano perché la squadra non riusciva a trovare equilibrio e compattezza.
Troppi giocatori perseguivano l’affermazione personale piuttosto che sacrificarsi per il collettivo.
Sergio ha dovuto affrontare delle scelte personali anche dolorose, che hanno creato qualche attrito e incomprensione con singoli atleti e più ancora qualche genitore.
Gradatamente però questa situazione è stata superata e nel finale è riuscito a presentare una squadra competitiva, che purtroppo è ricaduta negli antichi errori proprio in occasione del match scudetto, rovinosamente perso in casa con l’Atalanta.
Non sempre, per quel che conta il mio parere, ho condiviso le sue scelte tattiche: secondo la mia opinione in questa squadra la difesa andava protetta con un folto centrocampo, anche a costo di rinunciare a qualche potenzialità davanti.
Sergio non ha mai rinunciato a dare un’impronta offensiva al suo gruppo e alla fine ha avuto ragione, se si eccettua lo scivolone dell’ultima partita. Tuttavia, oltre alle apprezzate  doti umane e alla capacità di far gruppo, gli si deve riconoscere a anche una notevole capacità tattica e di organizzazione di gioco.
Le più belle partite giocate nella precedente  stagione da una giovanile interista sono state quelle della sua Berretti,  a riprova del fatto che un allenatore può molto, ma il corretto assortimento del materiale umano resta determinante.
Ora aspettiamo notizie sul suo destino: ancora la Berretti? La Primavera nostra o un’altra squadra di categoria?
Quale che sia la decisione, lo seguirò sempre con interesse, stima e simpatia.

Luciano Da Vite

Nella foto (inter.it), lo splendido gol in rovesciata di Francesco Bigotto nel ritorno della disgraziata finale scudetto contro l'Atalanta di Beppe Bergomi. 
Gol bellissimo ma inutile per evitare una sconfitta inopinata e perfino sconcertante nelle proporzioni. E' andata così quest'anno per la Berretti... male, molto male.
Annata molto positiva, però, quella di Bigotto e, per certi versi, inattesa.
A questo punto, però, la curiosità per gli esiti del suo percorso di crescita in Primavera la prossima stagione, è notevole.

96 commenti:

luciano ha detto...

Questa sera alle 2.30 esordio ad Altamura dei '97 nella Coppa Scirea

luciano ha detto...

Ovviamente alle 20.30

luciano ha detto...

Si, è vero, caro amico: sostenevo : no Ibra, no party.
E' andata diversamente, per fortuna.
Ma la verità è che partito Ibra non è arrivato solo Eto'o (e dici poco...).
Sono arrivati anche Milito Motta Wes Lucio e Pandev.
facciamo così: cediamo pure il nostro miglior giocatore se in cambio viene Messi (che vale Eto'o di allora). Cavani (il Milito della situazione), Sanchez (per Wes) e magari Bale per Lucio, visto che oggi ci serve più un esterno... faccio pure lo sconto per i sostituti di Motta e Pandev.

Karlito ha detto...

Grazie dell'info Luciano, sul sito ufficiale non si fa menzione di questo torneo, ma si sa che quel sito è quel che è.

Sarebbe bello trovare degli aggiornamenti in giro, dato il totale disinteresse del sito ufficiale.

luciano ha detto...

Karlito: non credo che sia possibile avere informazioni tempestive. Comunque la partita di oggi non dovrebbe risultare troppo difficile. Il torneo sembra un po' scaduto: ci sono oltre all'Inter i ladri, il Partizan, l'Udinese, il Melbourna e poco altro

Everybody Hertz ha detto...

Per il momento allo Scirea
Inter-Bisceglie 1-0.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

Allo Scirea rete di Appiah. Partita sospesa al 38° perchè è andata via la corrente nella città di Altamura, quindi credo in maniera definitiva.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

Inter-Bisceglie 1-0

Rete: 23′ Appiah

Note: al 38′ del primo tempo la partita è stata sospesa a causa dell’interruzione dell’energia elettrica. Dopo aver atteso un tempo, come previsto dal regolamento, l’arbitro ha decretato la fine della gara con la vittoria dell’Inter.

AL82

Anonimo ha detto...


Dal sito Sassilive.it

Altamura ore 20,30 Inter-Bisceglie 1-0

Rete: 23′ Appiah

Note: al 38′ del primo tempo la partita è stata sospesa a causa dell’interruzione dell’energia elettrica. Dopo aver atteso un tempo, come previsto dal regolamento, l’arbitro ha decretato la fine della gara con la vittoria dell’Inter.

Paolo Grasso ha detto...

@luciano 68: cosi il gap non lo ridurrai mai, anche perchè non arriverai mai in champions e non avrai mai un surplus in denaro per prendere giocatori che diano la svolta.
Su diakitè e rami mi trovi d'accordo: il primo in 5 stagioni ai laziali è stato più riserva che altro (e un motivo ci sarà), su rami non mi esprimo, ma dubito che un difensore che giochi in spagna sia subito pronto per il campionato italiano.

Cmq prima di dare via i nostri due migliori, anche se difficile, cercherei di risolvere le questioni silvestre, chivu, alvarez, stankovic, schelotto; già con la rescissione di deki e chivu dovremmo risparmiare qualcosa, ed a destra con mazzarri jona è già meglio del galgo. Su alvarez spero si possa piazzare, qualche goal l'ha pur fatto, e nell'inter che ci serve, uno come lui non può giocare.

Everybody Hertz ha detto...

@Paolo Grasso 10:
Fra Diakité e Rami esiste una differenza di curriculum evidente, sottolineata anche dalla differenza del cartellino (0 contro 12) e di ingaggio (0,35 contro 2 al momento della firma col Valencia secondo un sito spagnolo).
Il primo si accontenterebbe di un ingaggio e di un ruolo di rincalzo, il secondo, visto anche i costi dell'operazione no. Strutturalmente si assomigliano (alti e fisicati) ma in una difesa a 3 penso che Diakitè possa fare solo l'interno.
Ad essere onesti non mi fa impazzire nessuno dei due ma non per questo sarei contrario ai loro acquisti. Diakitè all'esordio da professionista con la Lazio si è rotto la tibia alla prima di campionato ed è rientrato quasi un anno e mezzo dopo. Superati i problemi e potendo fare finalmente una preparazione con i compagni a 22 anni gioca 19 gare in A, l'EL da titolare e dona all'Inter del Triplete l'unico dispiacere del 2009/10 (vittoria in supercoppa e 90' in campo). Nella stagione successiva Reja gli preferisce i più esperti Dias e Biava e a destra è chiuso da Lichtsteiner. Appena inizia a ritagliarsi il suo spazio si infortuna alla spalla e non rientrerà più fino a fine stagione. L'anno scorso si è guadagnato il posto e ha concluso la stagione finendo nella top ten dei difensori in A su 2 quotidiani sportivi su 3, escludendo quelli con meno di 19 presenze. Quest'anno fra l'infortunio estivo e l'esclusione dalla rosa ha fatto solo una partita in coppa Italia.
Riassumendo, ha giocato poco per motivi fisici e nell'unico anno in cui ha trovato regolarità si è espresso su livelli più che buoni. Non è un fenomeno e va valutato globalmente. È svincolato, ha un ingaggio basso, è un '87 con esperienza in A, ha cm e reattività e verebbe pure a fare la riserva. Viste le ristrezze economiche non mi scandalizzerei. Secondo me qualche piccolo margine di miglioramento ce l'ha ancora.

AL82

luciano ha detto...

Con tutto il rispetto, leggo da più parti espressioni del tipo: invece di vendere un giocatore buono per "realizzare", sarebbe meglio rescindere con Chivu, Deki, cedere Alvarez, Schelotto, Silvestre (per molti anche Jona, Obi, Kuz) ecco il tesoretto per fare un buon acquisto. Anziché cedere Rano o Guarin.
Bè, penso che se fosse così semplice lo farebbe chiunque, persino Branca.
Intanto, come lo stesso direttore ha spiegato, è pure una questione di tempi. Se vuoi prendere uno forte, i soldi servono subito.
Cedere uno per prendere uno magari è più facile che convincere a rescindere due o tre, e cederne altri 3-4. Ci vuole, se non altro, meno tempo.

segue

luciano ha detto...


Poi si dimentica sempre che abbiamo 80 milioni di deficit di bilancio e 150 milioni di debiti con le banche (Pap dice di meno, ma con tutto il rispetto mi fido di più del giornalista del sole 24H).
Può essere che si debbano fare entrambe le operazioni: sfoltire e scambiare uno per un altro che costa meno e possa rendere di più, almeno nelle aspettative.
Se cedo Ranocchia e prendo Rami, probabile che mi riesca un guadagno di diversi milioni e può darsi che, a giudizio di Mazzarri, la retroguardia diventi più solida.
tecnicamente la valutazione può essere giusta o sbagliata, lo direbbe solo il campo.
Se invece penso che Rano possa essere sostituito senza problemi da Diakité, il risparmio è molto più consistente.
Potremmo metterla in questo modo: il mercato dei titolari deve chiudersi più o meno in equilibrio. cessioni e dismissioni del superfluo devono garantire una piccola diminuzione del deficit.
E' su questo che si può risparmiare, perché branca è bravissimo, proprio per la sua natura di aziendalista integerrimo.
Ogni anno prende due tre giocatori di discreto o anche buon valore, necessari per completare la rosa, a prezzi ridicoli: 300 mila per Rocchi, 750 mila per Mudy, 750 mila per Gargano. Poi non li riscatta mai. L'anno prima lo aveva fatto con Poli, prima ancora con Kharja. ogni tanto ne sbaglia qualcuno (Palombo, ecc.).
Se l'inter avesse dovuto prendere due giocatori del valore di Mudy e Gargano (per il loro rendimento, non per i gusti dei tifosi) avrebbe dovuto spendere almeno 20 milioni. E questo è un discreto risparmio, che magari ha reso possibile l'acquisto di Kova, oppure ha consentito l'abbassamento del deficit.
Poi, se hai l'occasione a due lire, magari Mudi lo riscatti pure.
A proposito dove sono tutti quelli che in polemica con le cifre mie (cioè ufficiali o quasi) dicevano che Gargano e Poli erano costati uno sproposito, perché avevamo l'obbligo di riscattarli?
Comunque non sono queste le questioni che mi interessano. Il fatto grave non è se prendi Diakité o Gargano.
Il fatto che deve preoccupare un tifoso, a mio parere è la sostanza del problema, non le singole ininfluenti operazioni.
La sostanza è che non hai soldi per prendere giocatori costosi. Non hai soldi per retribuire giocatori costosi (attenti, perché in queste condizioni anche Kova, quando sarà una stella e ti chiederà 8-10 milioni dovrai venderlo per risparmiare sull'ingaggio e fare plusvalenza). Devi cercare di costruire una squadra di rendimento con giocatori non eccelsi e con pochi spiccioli.
E per conto mio non vale neppure la speranza di arrivare ai mitici soldi della CL. perché i 30 milioni che puoi prendere non sono mica un guadagno netto. Se arrivi in CL significa che hai fatto bene, che i giocatori sono forti, che le loro pretese giustamente aumenteranno, insieme alle quotazioni di mercato.
Sbaglierò, di certo, perché stiamo parlando di milioni (argomento con cui ho poca dimestichezza), ma secondo me cosa volte che sia quando la juve, senza bisogno di cedere nessuno può mettere sul mercato un centinaio di milioni per Higuain o Tevez, Jovetic, Ogbonna?
Per restare solo in Italia, perché all'estero le squadre in grado di spendere cifre spaventose si stanno moltiplicando: dalla Germania alla Francia, sino alla Russia e all'Ucraina. Oltre alle solite spagnole e a società inglesi una volta quasi sconosciute.
Ma in Italia anche Roma, Fiorentina, Napoli e Milan possono spendere più di noi.
Insomma, penso che i problemi fondamentali siano altri che quelli relativi ai giocatori di contorno, che non spostano molto né tecnicamente né finanziariamente.

Giuseppe ha detto...

Non c'è modo peggiore di cominciare la settimana che leggendo le parole del Direttore che conferma l'interesse per gli straordinari Gomez e Barrientos, scarsi e argentini - ossia il profilo perfetto. Il Catania ci spennera', ma si sa che per gli scarpari non abbiamo problemi economici.

@Luciano: tu dici 'se fosse semplice lo farebbe chiunque, persino Branca'. Secondo me tagliare i giocatori scarsi o inutili non è affatto semplice ma se ti riempi la rosa di questa gente non ne esci bene, perchè è gente che costa senza rendere nulla in cambio. È certamente più facile fare cassa con Ranocchia e/o Guarin, infatti 'il bravissimo' Branca adotterà questa linea, non mi aspetto certo da lui che venda Schelotto, Silvestre e co. perchè ha dimostrato (nel corso di questi anni, quindi non è una mia invenzione) di non esserne in grado.

surf74 ha detto...

scusa luciano l'altro giorno ti chiedevo se il centrocampista campano conteso era gianluca capasso del 2000 e invece ciro palmieri sempre del 2000 grazie per la risposta

luciano ha detto...

Nessuno dei due, per quel che io sappia, Surf.

Giuseppe: non so, se è vero che Branca ha preso 38 giocatori in 3 anni (cit), poiché immagino che un venticinque li avesse anche prima, significa che, a occhio, ne avrà venduto circa altrettanti.

Federico ha detto...

Domanda: qualcuno mi può spiegare a cosa servono Gomez e Barrientos?

zuzu giulj ha detto...

@Luciano
così però non vale :). Non puoi dire che 2 giocatori del rendimento di Gargano ci sarebbe costato 20 mln, dato che il riscatto di uno era fissato a 5 quello dell' altro a 3.Dici che c' è stato un cospicuo risparmio, prendendo in prestito Gargano a 750 e comprando un Fernando o Naingollan a 15 (cifra a caso): detta cosi non c' è dubbio, soltanto che uno te lo tieni una stagione e finita questa, se non lo riscatti, sei punto capo, ne devi comprare un altro; l' altro invece te lo tieni 5 anni(o 2,3,4, ecc.), quindi il costo è ampiamente ammortato con il rendimento del giocatore (migliore di quello di Gargano); finiti questi, inoltre, possiedi ancora il cartellino del giocatore che puoi rivendere,magari con una minusvalenza di qualche milione perchè nel frattempo il giocatore è invecchiato (ma anche con una plusvalenza se il giocatore ha fatto delle stagioni fantastiche)

Paolo Grasso ha detto...

@AL82: no mi hai frainteso, non dico di non prendere diakite come riserva (magari al posto di chivu), dico che se le operazioni rano e guaro vogliono portare poi a diakite e paulinho, avrebbe senso per un fatto di guadagno, pur indebolendo la squadra. Ma se scambi rano e guaro con paulinho e rami (io non impazzire per il brasiliano), lo fai non per motivazioni economiche, perche non ci guadagni così tanto in un'eventuale risparmio di ingaggi, ma magari perche te lo chiede l'allenatore; mentre io sono convinto che mazzarri sia capace di fare crescere tatticamente i giocatori, per quello dico che secondo me rano e guaro vanno tenuti assolutamente.

@luciano: ad un certo punto parliamo di due giocatori che saranno pure bandiere ma, onestamente parlando, ti risulta che abbiano chiesto la sospensione dello stipendio durante i prolungati e ripetuti stop fisici? Mi sembra di no, e so che pochi lo farebbero.
Quindi: perché tenerli ancora in squadra se il loro apporto e minimo? Ok non ci usciranno soldi per un acquisto, ma visto che si pensa di cedere i nostri migliori (e te lo dico, dopo coutinho cedere pure rano sarebbe un durissimo colpo), cerco di eliminare tutti i rami secchi in qualsiasi modo. Ora sicuramente branca lo stara facendo, ma ad oggi non leggo di cessioni di chivu o deki o di loro rescissione, tutto qua.

giudik ha detto...

rispondere alla domanda di Federico è molto difficile, fra l'altro hanno un ruolo che difficilmente si adatta ai moduli adottati da Mazzarri in carriera

djorkaeff ha detto...

Spero che Branca ci stia prendendo per il sedere...soprattutto per quanto riguarda Barrientos

luciano ha detto...

Be' Zuzu, c'è un altro modo (non dico che sia quello giusto) di considerare le cose.
Se prendi Gargano a 750 mila euro e ripeti il giochetto, poniamo per 10 anni (esagero volutamente) hai per 10 anni un buon centrocampista spendendo 7.5 milioni divisi in 10 anni.
Se acquisti un buon centrocampista a 12 o 15, spendi quei soldi subito (e devi averli) e se per caso non fa bene lo devi svenderne e spenderne altrettanti per un altro....
Insomma, ci sono pro e contro a entrambe le soluzioni.
Ma il fondamento è che per comperare devi avere i soldi e se l'allenatore ti chiede due difensori, due centrocampisti, un esterno e una punta, non puoi pensare di prendere gente di valore con i risparmi di eventuali rescissioni.
Che poi, per rescindere bisogna che il giocatore sia d'accordo, cioè gli convenga; e se lo lasci libero devi sostituirlo: costo del cartellino + ingaggio. Può convenire lo stesso, tecnicamente, ma allora non è più un'operazione per racimolare fondi. E' un'operazione per spenderne altri..

Giuseppe ha detto...

Luciano: infatti ho parlato di "vendere" non di regalare, specialità branchiana.

luciano ha detto...

be' certo, io uno con l'età e i guai di Chivu e un contratto oneroso, lo venderei subito, per almeno 7-8 milioni a una squadra disposta a dargli i soldi del contratto (altrimenti lui non ci va, anzi, ne vuole di più, per spostarsi).
Con quei soldi poi prenderei un giovane forte.
Non capisco perché quello stupido di Branca non l'abbia ancora fatto

Unknown ha detto...

Luciano ..siamo d'accordo che un conto è giocare a FM ,altro è operare sul mercato vero.....però ritengo che con un sacrificio da entrambe le parti ,all'inizio della stagione appena conclusa una risoluzione con Deki e Chivu sarebbe stata possibile oltre che auspicabile.

Unknown ha detto...

luciano #13
pap dice meno non perchè in possesso di soffiate dal direttore di banca, ma perchè gli ultimi dati ufficiali, che son quelli che fan fede dicono quelle, e, tu mi insegni, che sui dati certi bisogna basarsi e non su ipotetiche violazioni del segreto bancario ...a margine...era la gazzetta che ha parlato di 150 milionio, non il sole, gazzetta che ha bellamente sottaciuto il debito bancario del milan che ammonta, all'ultimo bilancio conosciuto, a oltre 200 milioni.
Per essere precisi il debito bancario inter al 30/06/2102 era di :87.650.313
più : 24.929.310 con il credi sportivo

per un totale complessivo di 112.579.623
di cui, i 24.929.310 garantiti dalla sponsorizzazione pirelli 12/13 e 13/14

sul resto... devo dire che sei ammirevole nella difesa dell'operato dei dirigenti e di branca in particolare...ho il sospetto che nemmeno sua mamma lo abbia difeso e giustificato a questi livelli quando da bambino faceva una qualche marachella...

sulle operazioni di prestiti... esiste una parola, che TEORICAMENTE dovrebbe essere mantenuta, o almeno questo abbiamo sempre fatto sino a ..Poli...
visto il comportamento in lega ...io cmq NON la manterrei e quindi sono assolutamente d'accordo nel non riscattare gargano...
dire che gargano sia stato un completamento della rosa mi pare un falso storico visto il numero di partite titolare giocate...
sostenere che ci sarebbero voluti 20 milioni... oddìo... vien via a 1 + 6... valutazione napoli...
13 milioni il solo mudi mi paiono eccessivi...
sulla bontà dell'operazione poli sostituito dai 2...

poli 1 + 5 di riscatto (comprese contropartite tecniche ma non contiamole)
ingaggio 800mila netti
totale operazione acquisto + costo di un anno= 6 milioni 500mila circa (5 di riscatto+ ingaggio)

gargano = 1milione di costo + 1800 di ingaggio = 4.500 mila

differenza 2 milioni... MA...

poli sarebbe stato inserito tra i cespiti attivi con un valore di bilancio di 5 milioni e un costo di ammortamento di 1milione250mila con un attivo di bilancio di 3milioni750mila...

ovvero... dal punto di vista economico il bilancio dell'inter ne avrebbe beneficiato per 1 milione 750mila
avremmo avuto in rosa un giovane nel giro della nazionale facilmente vendibile, ovvero un capitale invece che solamente un costo...

non entro nel merito dell'operazione tecnica (sulla quale ho cmq idee ben precise), ma dal punto di vista economico l'operazione poli/gargano è stato solo che un costo passivo...

sul come fare per recuperare il gap...

o vende a chi ha soldi
o si "PROGETTA" ... cosa che so che a te (ed evidentemente alla società) fa venire l'orticaria, ma è l'unico modo...
e torniamo al famoso esempio di un paio di settimane fa...

nomi a caso tra quelli nominati per l'inter...
tra gomez e barrientos e nainggolan cedendo guarin,
tengo guarin, compro sanchez(aubemayang) e faccio giocare duncan...

invece che comprare 2 mediocri, che rimarranno mediocri anche negli anni successivi e diventeranno una zavorra, ne compro uno buono e utilizzo uno dei giovani a disposizione...
se ho un minimo di fortuna l'anno prossimo avrò 2 buoni invece che 2 mediocri e il mio gap diminuerà un pochino...

vorrei ricordare che al momento l'inter ha:
6 giocatori italiani in under21
1 giocatore in nazionale A nigeriana
1 di prossima convocazione in nazionale ghanese
1 titolare under 21 croata

forse solo il barca e l'ajax in europa hanno così "tanta roba"...

da qui si passa per ridurre il gap... se non vende...

sull'arrivare terzo e quindi aumenti di ingaggi etc...
l'essere in europa consente introiti maggiori da sponsor, stadio, merchandising...
la diminuita competitività dell'inter, ha portato di pari passo una diminuzione degli incassi dall'intero settore commerciale...
banalmente...il giocatore forte paga parte del suo ingaggio con le magliette e gli ingressi per andarlo a vedere
gargano non si paga nemmeno le magliette che usa in allenamento...

Paolo Grasso ha detto...

@luciano: nel caso di chivu e deki parlo di rescissione, non di vendita.
Visto che oramai a quanto pare siamo morti di fame, credo che risparmiare qualche milione da giocatori che non hanno nulla da dare, non sarebbe un'eresia. Ma naturalmente io non sono branca, e ci saranno delle manovre da fare per rescindere un contratto, non sò.
Non ci piove che per chivu e deki ormai ti paghino al massimo i contributi.
Il tuo discorso però resta valido per schelotto, silvestre e alvarez: li si che il direttore dovrà sfruttare tutte le sue abilità di vendita.
Però intanto un passettino in avanti con le rescissioni di chivu e deki, visto che abbiamo bisogno di soldi, non sarebbe un peccato.
Naturalmente a football manager per rescindere basta un click e la realtà è più complicata.

Unknown ha detto...

luciano...

non devi fornire certi assist però...

se al chivu anziano e che si rompe sempre il bravissimo (cit) direttore non avesse rinnovato il contratto , perchè gli è stato rinnovato, non ce l'avrebbe nelle costole senza saper come fare a cederlo...

poi son d'accordo che è inutile piangere sul latte versato... i contratti di cambiasso e milito ci sono e non gli si può sparare...
mi auguro che però a gennaio, non mi si venga a raccontare che cambiasso ha spalmato il suo contratto, che significherebbe spalmare gli ultimi 6 mesi, ovvero,di fatto rinnovare anche a lui...
su deki esiste un modo legale per rescindere e si chiama giusta causa... prevista per oltre 6 mesi di mancata possibilità a fornire le prestazioni previste...

a margine, l'inter aveva un'assicurazione che copriva le lungodegenze... immagino che ci sia ancora, anche se magari non per l'intero ingaggio...

luciano ha detto...

Tutto giusto, Pap.
Solo che Poli sarebbe costato 6 milioni (tu dici 5 ma non importa) che l'Inter non aveva. E con 1.5 ha preso due centrocampisti, uno che per rendimento era stato tra i migliori della A (Mudi), l'altro un nazionale con 70 presenze, pronto e giocatore vero, non probabile giocatore futuro.
poi magari si è sbagliato, ma le cose non sono mai così inverosimili come si presentano.
E un giocatore forte, si ripaga in parte con i proventi delle magliette. O meglio, ripaga i venditori di tarocchi.

luciano ha detto...

Chiarisco una volta per tutte, spero, la mia idea, che non riguarda Branca ma qualunque direttore di squadre di un certo livello.
Quando un direttore, chiunque sia, professionista di grande esperienza di mercato, compie un'operazione che sembra una clamorosa cazzata, la mia umiltà mi induce a pensare che un professionista non può compiere quello che persino al più ignorante dei tifosi (nel caso io) appare come una cazzata colossale. Dunque ci devono essere elementi che non conosco..
Tanto più se questa cazzata non gli viene imputata da chi lo stipendia e ci perde molti soldi per queste operazioni (che conosce nei dettagli).
Altra cosa è pensare a un errore molto più opinabile. Quello ci può stare. Rano ti sembra meglio di Bonucci, poi Bonucci fa meglio di Rano. Oppure Preferisci Paulinho a Guarin e poi magari sbagli. Una volta ti va bene una volta ti va male, ma su cose, come dire, interscambiabili, come peso.
E' chiaro adesso (non dico condiviso) il mio atteggiamento?
Se ci aggiungi poi, nel caso specifico, che Branca lavora per l'Inter e dare del cretino a uno che lavora per la mia società e viene confermato dal patron, a me sembra eccessivo...

Lou ha detto...

Paponepap, nel tentativo di far passare Branca per incapace e incompetente (può essere, eh ...) ESAGERA e lo fa passare per DEMENTE (o per delinquente) .... insomma, qua alcuni la fanno TROPPO semplice ... NON è così. Tutti quelli che hanno una certa esperienza di vita (che Pap sembra possedere) lo sanno, ma poi arrivano in un blog e si dilettano a scrivere IPERBOLI ... ah, la tastiera che illumina! che sia il caso di regalare un "portatile" a Branca?

luciano ha detto...

E dalli: ma siamo sempre allo stesso punto: cedere Chivu lo scorso anno avrebbe comportato l'acquisto di un altro difensore, sicuramente più oneroso del prolungamento. E forse, visto che non si poteva spendere molto, sulla carta meno affidabile (Silvestre docet).
hanno deciso insieme, con l'allenatore, valutando tutto. E' inutile dire che a me o alla società non piace programmare. Mazzarri ha detto chiaramente come la programmazione nel calcio non ha senso. Devi fare sempre il meglio. E se strama ha pensato che Chivu potesse dargli più garanzie per un anno, di un carneade da 6-7 milioni, più oneroso per la società, tra l'altro, hanno deciso così. E'a ndata male, ma almeno ci abbiamo perso solo lo stipendio di Chivu. Pensa se ci avessimo perso anche i soldi del cartellino di uno nuovo...
Ah già, ma si poteva portare in prima squadra Zaro, o Alborno...

Chris ha detto...

"Non c'è modo peggiore di cominciare la settimana che leggendo le parole del Direttore che conferma l'interesse per gli straordinari Gomez e Barrientos, scarsi e argentini - ossia il profilo perfetto. Il Catania ci spennera', ma si sa che per gli scarpari non abbiamo problemi economici."


vabbè Giuseppe, ma da quando le parole dei dirigenti, sul mercato, sono da prendere come il Vangelo?
un po' come l'altro giorno quando Branca diceva che Belfodil piaceva, e invece era chiaro che non sarebbe arrivato/arriverà.
cosi come è chiaro che nè Gomez nè Barrientos arriveranno.
col Catania si potrebbe aver parlato d Bergessio, o magari di Maxi Lopez come alternativa a Gilardino. (piaccia o non piaccia ovviamente)

Unknown ha detto...

ti pregherei di credermi...
l'amicizia personale tra presidenti, che è quella che ci ha permesso la ricostruzione del rapporto e di arrivare a icardi, avrebbe fatto si che i 5 venissero rateizzati (oltre che abbattuti con 1 mezzo giovane)
il tarocco è ovviamente un grosso problema, ma si vendono anche le ufficiali, e non sono poche...
il dato di fatto è incontestabile...
nagatomo paga quasi completamente il suo ingaggio con il merchandising e la commercializzazione in giappone...

P.S. pongo alla tua attenzione una cosa banale, molto banale, ma secondo me sintomatica di una pessima gestione delle risorse, cosa di cui non mi capacito perchè so per certissimo che in saras non è così...e non per merito di gianmarco (che ha perso molti più soldi di massimo negli ultimi 3 anni, tanto per sfatare alcune dicerie sul fratello buono e quello cattivo)...
io sono da qualche decennio (ahimè), titolare di PMI e come tutti sputo sangue in questo periodo per "passare la nottata", tagliando tutto il possibile sino al punto in cui il taglio non va a scapito del margine di fatturato...
nell'organigramma inter ci sono:

responsabile comunicazione istituzionale
responsabile comunicazione sportiva
responsabile rapporti con la stampa
capo ufficio stampa
ufficio stampa = 3 persone

3 dirigenti, un funzionario, 3 "operai"... nello stesso settore...

ora... ti pare che visto il numero di comunicazioni fatte dall'inter servano 3 dirigenti a 8 ore al giorno (mi auguro) + un funzionario?

parliamo cmq di un a naso 200mila euro di spesa anno minimo...
belinate in confronto ai 60 milioni di passivo... ma...

Unknown ha detto...

Lou...
io non faccio passare nessuno per demente...
io dico, dati alla mano, che sono stati fatti errori sesquipedali e l'attuale situazione di classifica ed economica, rapportata anche ad altre entità con molti ma molti meno soldi a disposizione lo dimostra...
e bada bene che da me non sentirai MAI dire che prendere jonathan a 6 milioni o alvarez a 11 è stata una cazzata...
le relazioni erano positive, sul costo cis tavi dentro, erano giovani, hai provato... ci sta...
ti va bene, ti va male, ma ci sta... ha fatto così anche il celebrato BVB che non è che le abbia azzeccate tutte...
sono altre le operazioni constestabili e da contestare...
kucka bloccato dopo 16 partite comprandone metà non giocante per 8 milioni rinunciando a quella giocante di el sharawi ceduta a 10 comprese contropartite, è un errore inconcepibile per un professionista ad es.

Karlito ha detto...

Io non capisco (e vi chiedo di spiegarmela, senza vena polemica, ma veramente perchè non lo capisco) la ragione per cui Guarin viene preferito ad Alvarez (non parlo di ruoli, ma di preferenze in sesno assoluto).

1) Palle perse: a occhio Guarin ha interrotto una quantità industriale di azioni nerazzurre, però la mia osservazione basata su impressioni personali, se qualcuno avesse delle statistiche si potrebbe ragionarci sopra.

2) Rapporto gol/minuti giocati: mi pare in vantaggio Alvarez.

3) Assist: non lo so.

A meno che Guarin serva per qualcosa che non siano gol e assist, come per esempio per contrastare (?), fare gioco (?) o non saprei che altro.

Non discuto le grandi potenzialità di questo giocatore, ma non dà assolutamente l'idea di migliorare la sua capacità di giocare con la squadra.
Magari risolvesse questo problema, ma non mi sembra abbia fatto nessun passo in avanti, nemmeno piccolo, in questo senso.

Che poi anche Alvarez non sia da Inter questo è un altro discorso.

Unknown ha detto...

cioè...
siccome so che la stimi...

http://www.fcinter1908.it/?action=read&idnotizia=83107

Unknown ha detto...

Beh..ognuno ha le proprie idee su quello che è stato..adesso però siamo alla" prova del nove ".
Dopo una stagione fallimentare come quella appena conclusa,le idee su cosa fare dovrebbero ,anzi DEVONO, essere chiare ; posso immaginare due ipotesi ( nn considerando l'entrata di nuovi soci...).:

1) siamo senza un euro...cerchiamo di realizzare vendendo uno/due big ,per poter arrivare a qualche buon giocatore per rinforzare la rosa ; penso ,ad esempio, a Basta,Nainggolan,Gilardino ..o simili . E poi inserimento di alcuni dei ns. giovani ..per dire nn penso che Donati farebbe rimpiangere Jonathan e nemmeno Longo con Rocchi.

2) abbiamo a disposizione un piccolo "tesoretto" diciamo 15 ml..
limitiamo ad uno il sacrificio dei big e possiamo alzare leggermente il tiro sugli acquisti..per dire un Paulinho....incidendo maggiormente sulla rosa.

Karlito ha detto...

@ Pap

Leggevo un paio d'anni fa da qualche parte, che la gestione societaria del Bayern di Monaco, costava più o meno la metà di quella dell'Inter. Potrei ricordare male e aver letto notizie inesatte. Tuttavia sarebbe interessante capire quali dirigenti o funzionari inutili taglierebbe un manager dotato di controattributi, tipo quelli che hanno salvato alcune assicurazioni o banche di recente di cui non ricordo i nomo.
Spesso la cattiva gestione manageriale (soprattutto quella familiare, che magari è senz'altro più etica) è la causa principe dei malanni economici di una società.
Poi è sempre il solito conflitto, meglio un Moratti col cuore da interista, o uno spietato manager dal cuore grigio? Io a questi conflitti non so rispondere, però credo che Moratti potrebbe tirar fuori qualcosa silurando qualche personaggio inutile.

Unknown ha detto...

Quello che è certo che ,ammesso che nulla cambi nella dirigenza,beh un'altra stagione senza un'impronta decisa e difesa anche nei momenti difficili ,beh nn ci sarebbero più scuse di nessun tipo !

luciano ha detto...

Letto, Pap. La differenza sta fra i nomi e la sostanza. Non lo so. cedere uno con un nome e poca sostanza per prendere 3-4 senza grande appeal (almeno presso noi tifosi) ma di grande sostanza potrebbe essere un bene. lo sapremmo solo dopo, però.

Unknown ha detto...

per quanto ci provi, di sostanza in diakitè o barrientos o simili ne trovo ben poca...

di una cosa ti pregherei...
le critiche, anche ferocissime, derivano solo dal grande amore per questi colori...
sono diventato interista guardando insieme a papà inter-liverpool...
corso-peirò-facchetti...

vedere questi colori , così in basso, fa male...
ma non perchè non si possa avere periodi grami... li hanno avuti e li hanno tutti ... ma perchè , come anche scritto da te, non si vede una via d'uscita...
è un andare a braccio che toglie anche il sognare...
per questo, nome e/o capacità del tecnico a parte, ero contrarissimo all'esonero di stramaccioni...
perchè rappresentava un'idea di futuro, cosa che mazzarri non mi da... mi pare solo uno scavallare il presente...
so che non sei d'accordo...
ma preferirei 50 punti con duncan e bardi piuttosto che 60 con cambiasso e gargano (nomi a caso)
perchè i 50 forse possono diventare 55 l'anno successivo
i 60 probabilmente diventano 55 l'anno successivo...
sempre 55 sono, ma con prospettive e "sogni" diversi.

Karlito ha detto...

La Lazio di Falasca vince lo scudetto Primavera. Sono soprattutto contento che non l'abbiano vinto nè i ladri né la nuova juventus. La mia memoria corta non mi dice molto su Falasca che secondo il giornale della nuova juve è un ex primavera Inter.

Gimon24 ha detto...

Falasca ha vinto gli ultimi tre campionati Primavera con Lazio, Inter e Roma, più un titolo Allievi, sempre con la Roma, e un titolo di NGS con l'Inter...
Magari non è sempre stato protagonista principale di tutte queste vittorie, ma come ha scritto Ale Villa su Twitter, Falasca è il giocatore delle giovanili con più titoli vinti in carriera in Italia... :-D
Detto questo, io lo ricordo come giocatore discreto nell'Inter Primavera di Strama, abbastanza in difficoltà nei primi mesi, soprattutto se impiegato sulla fascia, ma in progresso nella seconda parte di stagione, utilizzato prevalentemente a centrocampo.
Quest'anno pare abbia fatto molto bene alla Lazio, di cui è anche capitano, segnando parecchio.
Così come aveva segnato molti gol anche nell'anno dello scudetto Allievi con la Roma, giocando da mediano, tra l'altro.
A me non dispiaceva, ma in quell'Inter Primavera era obiettivamente chiuso da giocatori migliori di lui, almeno in quel momento. È un '93, vedremo che sviluppi avrà la sua carriera... certo che come vittorie si è abituato un gran bene... :-D

Paolo Grasso ha detto...

Comunque ormai mi pare evidente che chivu e deki non hanno più nulla da dare. E mi sto fissando su questi perchè dallo scorso hanno sono stati venduti tutti, e loro non hanon piu senso in questa squadra, e con questo chiudo la polemica su chivu e deki.

Poi il nono posto dello scorso anno e da imputare piu che a branca ( a cui hanno detto di fare una squadra con ciò che c'era) a Moratti, che oltre a quelli per ripianare il bilancio (che equivalgono ad una campagna acquisti annuale), soldi non può darne. Quindi stante cosi la situazione non ci resta che SPERARE nella cessione di parte della società a chiunque ci voglia investire, altrimenti i prossimi anni saranno caratterizzati da un costante decadimento.

Unknown ha detto...

Trattiamo Barrientos e Gomez e intanto per due noccioline Markovic è al Benfica. Per dire...

Chris ha detto...

trattiamo?

Everybody Hertz ha detto...

Barrientos e Gomez sono due esterni diversi. Il primo è più paragonabile al nostro Alvarez: parte da destra ma tendenzialmente preferisce convergere verso il centro dove può verticalizzare o calciare col suo mancino. Rispetto a Ricky è più minuto e rapido nei primi metri ma è meno talento puro, pur disponendo di piedi sudamericani. È un '85 e credo che abbia raggiunto o quasi il massimo del suo potenziale. Sicuramente va viaggiare la palla a giri più consoni al nostro calcio e magari Mazzarri crede che possa fargli fare un lavoro simile, fatte le dovute proporzioni, a quello di Hamsik, e meglio di Ricky che ha un altro tipo di passo. C'è da capire se l'argentino del Catania possa essere più utile del suo connazionale interista, magari riuscendo a guadagnarci economicamente e tecnicamente (non dico nel confronto diretto ma in un discorso ipotetico che porterebbe Fernando del Porto sulla sponda nerazzurro del Naviglio).
Gomez e Markovic sono più ali: strutturalmente compatto e solido sul piano tattico il primo, talentuoso e potenzialmente devastante sul piano dell'1 vs 1 il secondo. Probabilmente al serbo, e quindi extra per i parametri del calcio italiano, calza meglio il campionato portoghese e il gioco del Benfica, anche se dovendo scegliere da tifoso mi emoziona più prendere un possibile talento che un giocatore medio-buono, pur essendo consapevole che sostanza è la parola chiave dell'anno prossimo.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

Ad occhio e croce in A di esterni mascherati e non/centrocampisti che partono dall'esterno e si accentrano adattabili al gioco di Mazzarri sul metro dell'ultimo Napoli oltre a Barrientos mi vengono in mente Bonaventura e Pereyra, eccezion fatta per i nomi di grido.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

Sul sito ufficiale non c'è la formazione che è scesa in campo ieri allo Scirea (in verità non c'è nemmeno la notizia) ma forse qualcuno l'ha già letta altrove. La riporto qui, chiedendo a Luciano di correggere i possibili errori di posizione.

4-2-3-1

Di Gregorio
Gazzotti De Micheli Piacentini Sobacchi
Jimmy Scienza
Di Carlo Zebli Zonta
Appiah

In panchina:
Colombini, Cotali, Bernardi, Brambilla, Radu, Traore, Panatti, Macario, Andriuoli

AL82

Anonimo ha detto...

Sempre dal sito Sassilive.it
Toritto ore 18,30 Inter-Melbourne Phoenix
Inter: Di Gregorio, Piacentini, Tacdule, Zebli, De Michele, Appiah, Zonta, Sobacchi, Scienza, Gazzotti, Di Carlo. A disposizione: Colombini, Copali, Bernardi, Brambilla, Radu, Traore, Panatti, Macario, Andrioli. All. Corti.

Giuseppe ha detto...

@Al 48: ma che "più utile"..è semplicemente un altro mediocre e sopravvalutato argentino. Né più né meno di tanti altri che l'hanno preceduto e che ora facciamo fatica a vendere per n motivi.

@Chris: ma se è il tuo Direttore Tecnico a definire straordinari questi giocatori (con che coraggio poi) affermando che qualcosa bolle in pentola, come fai a non credergli?

Chris ha detto...

Giuseppe, proprio perchè l'ha detto è palesemente non credibile.
poi se addirittura lo dice Branca, uno che non parla mai, lo è ancor di più.

luciano ha detto...

Perfetta la prima formazione, con Enri ancora sulla linea dei difensori. La seconda mi sembra identica (a parte il refuso di Copali al posto di Cotali.

luciano ha detto...

Forse ho trovato la soluzione del problema: Chivu è Deki sono ancora all'Inter perché hanno antenati argentini

luciano ha detto...

Ora ritorna fuori la storia di kapino. Deve avere un bravo procuratore, che lo pubblicizza, anche se è davvero forte. A me risulta che l'Inter sia su un portiere del '95 che ha giocato titolare nella maggiore categoria dilettanti

Everybody Hertz ha detto...

@Giuseppe 52:
Più utile, ipotizzando il pensiero di gioco che ha in mente Mazzarri, ammesso che sia vera la voce che Branca sia interessato ai due catanesi, ammesso che arrivino, ammesso che parta qualcun altro ecc.
A me che sia argentino o meno non interessa tanto. Farei una squadra di tahitiano se li ritenessi forti abbastanza. Anche l'anno scorso dovevano venire tizio, caio e sempronio e vennero Pereira, Cassano e Kovacic che il 99,99% degli organi di stampo non aveva mai menzionato. Siamo in un periodo di pausa da calcio giocato e si commenta di tutto. Penso che Barrientos non farebbe progredire l'Inter ma potrebbe essere più funzionale di Alvarez. In quella posizione prenderei altri giocatori ed i motivi per cui non lo abbiamo fatto e forse non lo faremo nemmeno quest'anno sono tanti, in primis che io non sono un uomo mercato ma un semplice osservatore esterno.

AL82

luciano ha detto...

Dico chiaramente che vorrei qualcosa di meglio dei due catanesi, ma non so se sia possibile. In ogni modo se venissero mi augurerei che facessero bene, anche se ovviamente non saranno mai dei top.
Se poi sono manovre devianti....staremo a vedere.

Unknown ha detto...

Ma qualcuno della difesa dell'under non potrebbe tornare? Che ne so, invece di basta facciamo questa pazzia. No eh?

luciano ha detto...

Vincenzo: nell'U21 faceva bene Schelotto... per dire che lì si può far bene anche senza essere ancora pronti.non a caso nessuno dei nostri gdifensori ha giocato ancora in serie A.

Unknown ha detto...

nel frattempo diakitè va al sunderland... meno uno...
se il napoli si prende rami FORSE salviamo ranocchia...
forse... che yepes è ancora libero a zero :-D

Chris ha detto...

la notizia della serata riguarda l'interessamento per Osvaldo, riportato da Sky.

qui dentro l'avevo ampiamente anticipato il giorno dell'annuncio di Mazzarri, ma non perchè lo sapevo, ma perchè era ampiamente prevedibile. Osvaldo piaceva già da prima all'Inter e piaceva anche a Mazzarri.
ecco fatto.

ora il punto è: noi, fino ad oggi, pensavamo che l'idea dell'Inter fosse quella di mettere Icardi titolare e di prendere un attaccante espero ed economico per metterlo come suo vice. un Gilardino appunto.
ma se l'interessamento per Osvaldo fosse confermato, evidentemente la strategia sarebbe diversa, ovvero quella di prendere un attaccante importante con Icardi vice.
in questo senso, col Catania si potrebbe anche esser parlato di Bergessio.
detto questo, arrivasse Osvaldo sarei molto soddisfatto, ed inoltre potrebbe anche giocare come seconda punta insieme ad Icardi.
si potrebbe anche avere un attacco "minimo" ma importante, con Palacio, Icardi ed Osvaldo. più gli infortunati Botta e Milito. cosi si potrebbe anche cedere Cassano senza andare a prendere un'altra punta, vista la duttilità di Osvaldo.

Earl ha detto...

Preceduto dal nostro ormai ex Angeloni.

Unknown ha detto...

Pap..a me cmque Rami nn dispiacerebbe...

Luciano ,ma stiamo facendo incetta di portieri per le giovanili ?
Attaccanti ..quelli nn ci interessano ?
Anche strategicamente ...avere in mano attaccanti bravi ...significa avere dei buoni argomenti anche sul mercato..vedi juve...

luciano ha detto...

Tra Osvaldo e Gila, per conto mio non c'è partita. Poi magari mi sbaglio.
A proposito qualcuno mi chiedeva quali nefandezze avesse fatto il Gila, visto che anche Ibra veniva da una squadra ignobile. Già, proprio la stessa cosa...

Earl ha detto...

E Infatti luciano il prezzo non è proprio lo stesso ,dubito che possano prendere il Romanista.

Avvocheto ha detto...

@ Luciano: post completissimo, come al solito, complimenti...é veramente bello conoscere i nostri ragazzi attraverso i tuoi occhi anche per chi come me non riesce a vedere una grande quantitá di partite.
Se dico anno prossimo in primavera (con una certa possibilitá di giocare) Ivusic, ParMtti, CannatRo, Longo, Nchama, Bigotto, Roby, Pedra e Adama, vado molto lontano? Secondo te quale sarà il futuro di Adama? Evidentemente in questi due anni non é ancora riuscito a rendere quanto ci si aspettava da lui...la stima é ancora a livelli massimi o si insinua piú di qualche dubbio? Considerando che l'anno prossimo é in scadenza e che il procuratore é Raiola, la situazione mi pare alquanto ingarbugliata.
Intanto i 97 hanno vinto 3-0 contro gli australiani, con espulsione di Appiah.
Come mai Radu (di cui avete riportato impressioni molto interessanti) non sta giocando questi tornei di fine stagione? Non sarebbe piú logico iniziare a metterlo alla prova?

Per quanto riguarda la prima squadra, sará interessante capire chi sará il nuovo capo osservatori...al momento non ho sentito girare alcun nome...

Chris ha detto...

Luciano, paragonare Osvaldo e Gilardino non credo sia giusto. parliamo di giocatori da strategia diversa. nel senso, Osvaldo interesserebbe nel caso in cui l'Inter decidesse di prendere un titolare in attacco. Gilardino invece interesserebbe nel casio in cui l'Inter decidesse di prendere una riserva in attacco.
bisogna vedere quali sono le idee dell'Inter.

luciano ha detto...

Be' Chris, hai ragione. Io però la metterei così: dipende se l'Inter ha i mezzi per costruire una squadra con ambizioni, o se non li ha.
Sia chiaro che le ambizioni sarebbero comunque relative, perché se il Milan prende Tevez e la juve Higuain, Ogbonna e Jovetic, il divario aumenterebbe comunque

luciano ha detto...

Avvocheto: non credo che tu vada lontano dal vero. Anche se una parte di questi non sarà titolare.
Ci aggiungerei anche Mira, se resterà.
Su Adama tocchi un tasto dolente. In qualche partita ha fatto vedere le sue doti. Poi, per esempio, è stato escluso dalle finali per una sciocchezza comportamentale. Essendo a un anno dallo svincolo e avendo il procuratore che ha, i cattivi pensieri sono naturali.
Lui mi saluta sempre con grande entusiasmo perché io gli ho preconizzato un anno da titolare in primavera. Lui mi ha chiesto se era una mia valutazione o se l'avevo saputo in società. Gli ho detto che era una mia valutazione, ma è stato comunque contento.

grazie per il risultato degli allievi. Purtroppo con la squalifica di Samu la questione si fa seria. ricordiamo che mancano i due più pronti (Di marco e Bonazzoli) oltre ai due centrali difensivi titolari (entrambi nel giro delle nazionali), cioè Della Giovanna e Bernardi e ora le due punte Appiah e Cassani.

Anonimo ha detto...


Ecco il tabellino della partita Allievi:
Inter-Melbourne Phoenix 3-0 (p.t. 1-0)
Reti: pt 32′ Brambilla (I), st 15′ Zonta (I, rigore), 23′ Brambilla (I)

Everybody Hertz ha detto...

@Luciano:
Secondo me con Osvaldo le ambizioni sarebbe relative anche se Tevez, JoJo e compagnia cantante non dovessero cambiare maglia.
Non sono un suo grande estimatore: al momento sulla carta darebbe più garanzie di Icardi ma la richiesta della Roma non penso sia inferiore ai 15 mln, tanto quanto fu pagato per portarlo via dall'Espanyol, così come la sua (a Roma guadagna 2 mln).
Tu per essere ambizioso con un budget di 15-18 mln prenderesti Osvaldo o, facendo finta che sia sul mercato, Muriel? Invertendo i fattori, Mario Gomez o Belfodil?

AL82

MarcoB ha detto...

Un arrivo: Stefano Locati centrocampista/ala del 2002. Me ne hanno parlato molto bene.
E'stato sottratto dal padre interista ad un destino milanista e remunerativo.

luciano ha detto...

bella notizia, marco, soprattutto se invece che essere in arrivo fosse... arrivato.
Tra Osvaldo e Muriel prenderei Osvaldo.
tra Gomez e Belfodil a 15-18 milioni nessuno dei due.

luciano ha detto...

Saulo è in ottimo momento: convocato in nazionale e allenatosi spesso con gli allievi nazionali. oggi due gol che per un centrocampista non incursore ma tecnico non sono male.

Giuseppe ha detto...

@Al: ma Muriel a 15/18 non lo compri mai a meno di aggiungere serie contropartite. Magari fosse possibile arrivare al colombiano...

Unknown ha detto...

eh nooo ragazzi io M.Gomez a 15 lo prenderei subito..con il suo fisico quante partite ci risolverebbe...

Everybody Hertz ha detto...

@Giuseppe 76:
Parlare di cifre è sempre fuorviante. È probabile che l'Udinese valuti Muriel almeno 20 mln, sapendo di poterne ricavare molti di più cedendolo fra un anno.
Se i numeri contano Icardi, 10 reti e 4 assist in 33 presenze e due anni in meno del colombiano, vale 12-13 mln, Muriel, 18 reti e 11 assist in 51 gare, non può valerne il doppio.
Al di là delle cifre il mio discorso è un altro: fra un Osvaldo che mi alza l'asticella di 10 cm adesso e un Muriel che potenzialmente me la può fare alzare 20-30 cm in futuro, scelgo la seconda opzione, a maggior ragione dopo aver comprato Icardi.
Che poi è la differenza che passa fra un Alvarez ed un Lamela.

AL82



Everybody Hertz ha detto...

Inversamente fra Gomez e Belfodil prenderei il primo perché come profilo di giocatore mi sembra ben superiore ad Osvaldo. Fra Gomez e Muriel ci ragionerei un bel po' ma forse opterei per il colombiano.
Alla fine è un discorso di prospettiva.
Icardi-Muriel sono la combinazione migliore per caratteristiche tecniche e per potenzialità, sempre soffermandoci a quei 4 nomi.
Sul presente mi sembra chiaro che Palacio-Gomez diano più certezze.
In linea di massima preferisco prendere Gila per due anni e una seconda punta giovane, tecnica e rapida, magari al posto di Cassano e Alvarez, che prendere una prima punta affidabile per coprire le spalle di Icardi e per il resto rimanere come stiamo. Questo sempre a livello di cazzeggio da blog.

AL82

luciano ha detto...

Secondo me dobbiamo chiarirci sui concetti di fondo, poi potremmo essere tutti d'accordo.
o continuiamo a parlare di Maicon, di Brehme, di Roberto Carlos (e allora perché no di Facchetti?), oppure lasciamo stare i ricordi onirici e parliamo di calcio. Cioè di realtà.
La realtà dice che oggi con questa situazione finanziaria e questa presidenza non possiamo aspirare a grandi fuoriclasse (né sulle fasce, né in mezzo, né davanti) ma a promesse più o meno interessanti (Kovacic, Cou, Alvarez Castaignos Icardi, juan), a campioni in parziale svendita (Cassano, Guarin, Palacio) e a giocatori modesti ma funzionali.
Nemmeno io mi entusiasmo per i Basta, i Nainggolan, e giocatori simili.
Ma sono (a prescindere dai nomi) giocatori delle qualità che servono per dare un assetto credibile e di sostanza al mosaico squadra.
Una volta realizzato un complesso solido, se arriveranno i soldi, potremo sognare (e magari acquistare) quei 2-3 campioni che ci farebbero fare un salto di qualità.
Oggi aspirare a un campionato medio alto, senza squilli ma anche senza débacle clamorose, è il massimo cui possiamo aspirare, magari con un po' di dispiacere.
Se poi qualcuno dei giovani si affermasse davvero (nel tempo) allora la nostra crescita potrebbe essere favorita.
Osvaldo non è un fuoriclasse, ma è il massimo che (forse, ahimé) possiamo permetterci. Ci garantirebbe 15-18 gol, lui Icardi e Palacio potrebbero alternarsi costituendo comunque un reparto offensivo di tutto rispetto. Se sulle fasce avremo gente che corre e copre, in mezzo guerrieri del centrocampo, con l'aggiunta del talento di Kova e la difesa risulterà così adeguatamente protetta, non avremo nè l'Inter di HH, né quella del Trap, né quella di Mou. Ma avremo una squadra solida. Rispetto al recente passato un bel passo avanti. Sperabilmente un punto di partenza migliore.

Unknown ha detto...

Al..certo che Icardi-Muriel sarebbe una gran bella" coppia futuribile", ma credo che già adesso Pozzo voglia ben più dei 15 ml.....
Osvaldo è sì un buon attaccante ,ma nn spenderei mai quelle cifre per un giocatore dal carattere così instabile...
Risparmio ..mi prendo Gila e prenoto qualche giovane promessa tipo Castillo, Cordoba o simili...
Importante è però nn perdere qualcuno dei ns. giovani migliori( Longo, Duncan....) per arrivare a Gila

giudik ha detto...

vero che la Roma pagò Osvaldo 15 milioni 2 anni fa, ma potrebbe anche venderlo a 10 visti i problemi e i 2 anni in più senza fare minusvalenza... e comunque penso che l'Inter proverebbe a prenderlo in prestito o comproprietà

luciano ha detto...

Gimon, ti ho spedito il post sugli allievi

Bowie ha detto...

Non mi dispero per la dipartita di Angeloni ma la sua partenza, a meno di un anno dal suo arrivo, per andare al....Sunderland (!!!) è proprio indicativa e fa capire molte cose.

Unknown ha detto...

Bowie dai nn è che ad ogni partenza corrisponda un segnale negativo....i motivi posssono essere molteplici

sergio ha detto...

C'è un punto strano su Mazzarri da chiarire: ha detto di aver rifiutato la proposta della Roma. Se così fosse mi chiedo: perchè accettare la proposta di una squadra che non solo è in gran parte da ricostruire e non ha potere mediatico, ma non offre tra l'altro un futuro roseo in termini di competitività e investimenti per diversi anni. E' chiaro che moratti a certe condizioni non vende (siamo sicuri che sia un vantaggio? al di la dei normali errori di investimenti sono stati soprattutto quelli a restituirci la gloria di un tempo) e trovare grossi finanziatori disposti ad acquisire partecipazioni minoritarie è una chimera. Ora rispetto a questa visione Mazzarri ha rifiutato una situazione opposta alla nostra: la Roma, una squadra solo da perfezionare nella rosa, con uuna proprietà che seppure non è organizzata è solida finanziariamente e pronta a contribuire ancora. Secondo me nella posizione solida conquistata da mazzarri a napoli e negli anni precedenti l'idea e la volontà di competere per vincere doveva essere maturata necessariamente. Perchè rifiutare un'occasione per fare un'ulteriore salto di qualità? Non esiste una persona normale secondo me che arrivata a questo punto resta attratta da una programmazione incerta o perlomeno indeterminata a 360 gradi. Dunque due sono secondo me le ipotesi percorribili:
1) la vicenda dell'offera giallorossa è frutto della fantasia di mazzarri (pubblicitaria di sè ma l'unica credibile)
2) Come pensano alcuni a Napoli, lui non sopporta la pressione della alta competitività, dell'essere inadeguato a certi livelli per cui, partendo da zero e ricostruendo, è certo di poter conseguire comunque un successo
La prima ipotesi è la più credibile ma è anche quella più comoda. Di fatto un capello non ha mai perso degli stimoli se non come anticamera di un suo passaggio ad un team più competitivo. Quindi la faccenda degli stimoli così come l'ha illustrata il nuovo mister è perlomeno ambigua

Earl ha detto...

Oppure ,terza ipotesi,non aveva tanta fiducia nella proprietà americana(che tanta solida economicamente non mi pare) e soprattutto nei suoi dirigenti gli ultimi due anni del duo baldini-Sabatini non è stato molto positivo o quarta ipotesi ,come ho effettivamnte letto, L'Inter gli offriva molto di più.

sergio ha detto...

si earl, come ho detto prima la società non è ben organizzata (tra sabatini e baldini uno era di troppo...) ma l'offerta economica non era inferiore a quella dell'inter e ti dirò di piu: da fonti napoletane so che de laurentiis gli offriva di più di quanto moratti gli ha dato, quindi...
Di certo gli americani sono messi meglio di noi finanziariamente questo è certo, d'altra parte in 2 anni hanno già investito abbastanza.

Unknown ha detto...

@ Sergio

..Di certo gli americani sono messi meglio di noi finanziariamente questo è certo, d'altra parte in 2 anni hanno già investito abbastanza. ..
---
ecco io vorrei capire da dove ti viene questa sicurezza....

sergio ha detto...

nabucco basta per gli investimenti fatti basta andare a controllare gli acquisti fatti, da quando hanno potuto prendere lamela pagando il doppio del nostro alvarez, passando per pjanic (11-12 ?), lo stesso osvaldo (mi pare tra i 15 e i 18 mil etc.) inoltre hanno rifinito la difesa con i brasiliani (non ricordo il costo di marquinhos e castan) con intuizioni importanti (e annessi errori senza dubbio). Comunque anche quest'anno si muoveranno appena ci sarà l'allenatore. Il primo acquisto dovrebbe essere benatia (non male direi) poi completeranno in base al tecnico. Comunque hanno investito non poco, ed hanno comunque diversi giocatori il cui valore è notevolmente aumentato. E questo è un bene per loro, noi non possiamo affermare lo stesso.

Chris ha detto...

l'Inter è l'Inter e sarà sempre l'Inter.
la Roma è la Roma e sarà sempre la Roma.

la differenza è tutta qui.

Earl ha detto...

Sergio mi riferivo all'offerta della Roma non del napoli che anche io so che era almeno pari a quella dell'inter ,sulla Roma aggiungo che gli acquisti sono stati finanziati anche dalle cessioni e poi non dimenticherei il ruolo che ha ancora una certa banca.

sergio ha detto...

Guarda Earl, le mie erano osservazioni oggettive basate su dati alla portata di tutti, non un attacco a Branca anzi. Sono certo che con i soldi investiti dalla roma gli anni scorsi anche Branca avrebbe potuto fare molto bene

Gimon24 ha detto...

Ciao a tutti!

Online il post di Luciano sulla stagione degli Allievi Nazionali o Allievi A.

Oggi pomeriggio, comincia la Final Eight del campionato.
I ragazzi di Cerrone giocano contro il Genoa, squadra difficile, da non sottovalutare assolutamente.
Poi, nel nostro girone, affronteremo, nell'ordine, Milan e juve.
Insomma, la strada verso le semifinali è lunga e complessa, ma la squadra è forte e può giocarsela contro chiunque.
Forza Inter, sempre!

Lou ha detto...

Come pensano alcuni a Napoli, lui non sopporta la pressione della alta competitività, dell'essere inadeguato a certi livelli per cui, partendo da zero e ricostruendo, è certo di poter conseguire comunque un successo
La prima ipotesi è la più credibile ma è anche quella più comoda. Di fatto un capello non ha mai perso degli stimoli se non come anticamera di un suo passaggio ad un team più competitivo. Quindi la faccenda degli stimoli così come l'ha illustrata il nuovo mister è perlomeno ambigua
@sergio.... a NAPOLI, gli scugnizzi dovrebbero baciare la terra calpestata da mazzarri che li ha portato in Cahampions con desanctis-cannavaro-gamberini etc (tolti Cavani e Hamsik...il resto bassa manovalanza), tutta gente che l'elitaria tifoseria nerazzurra qui, degnamente rappresentata, non schiferebbe ma di più..... tanto è vero he il DeLa ancora "chiagne e fotte", in pretto stile partenopeo per i saluti di Mazzarri...

Everybody Hertz ha detto...

Nei due anni con i De Benedetto la Roma è arrivata una volta 7° e una volta 6° riducendo da 10 pt a 8 il distacco dalla CL e nel contempo rimanendo fuori anche dall'EL, con tre allenatori in sella e in attesa del quarto.

Nel 2011-12 ha speso, fra prestiti, comproprietà e acquisti a titolo definitivo, 75-80 mln e la metà l'anno successivo. Il passivo è stato di oltre 60 mln e Sabatini ha ancora contratti importanti sul groppone, ha ceduto bene solo Borini, Menez e Vucinic ma facendo plusvalenza solo con l'italiano. Lo stesso ds ha trovato buoni giocatori ma di colpacci veri in prospettiva ne ha fatti al momento veramente 2, Lamela e Marquinhos. Due operazioni che si potrebbero paragonare a quelle che hanno portato da noi Kovacic e Juan Jesus.
Per aver speso quei 25-30 mln in più ed un rosso fra entrate/uscite 50-60 volte maggiore si può dire senza paura che ad oggi hanno fallito mestamente.

AL82