Discreta la seconda (parliamo di Primavera).

La nuova Inter Primavera fa il suo atteso esordio davanti ai tifosi nerazzurri. E' una bella giornata di sole, il campo perfetto e l'attesa festosa.

Giochiamo contro il Modena, cioè un pezzetto de noantri, visto che i canarini schierano Lomolino, Ponti e Palmieri.

Curiosa la storia di Lomolino e dei suoi compagni vice campioni d'Europa. Lomo gioca a Modena, Palazzi e Bona sono in America, a disputare un torneo misto '96-'97; Di Marco gioca con gli allievi e Deme va in tribuna (in una giornata in cui mancano tanti centrocampisti).

Prima del match incontro Deme e lo trovo abbacchiatissimo: lo rincuoro. Spero davvero che resti.

Di Stefano mi conferma di essere in tribuna per guai fisici in via di soluzione.

Alla mamma di Lomo rinnovo il mio apprezzamento per Matteo: è fortissimo.

Lomo, torna...sta casa aspetta te.

La signora mi ragguaglia sull'inizio di stagione del Modena.

I nostri sempre titolari e tra i migliori, anche se lo score non è dei più esaltanti: gli emiliani vengono da una sconfitta per 5-0 con l'Empoli.

Tutto sembra dunque indicare una giornata di festa calcistica per i nostri colori.

Saluto Mariolino Corso, Favini, alcuni osservatori e procuratori, diversi giocatori delle squadre più giovani che assistono al match. Tra gli altri Lui e Cagnano, ma anche Mel.

Raccolgo da varie fonti informazioni sui '98 che non ho ancora visto.

Mi dicono bene del terzino destro (l'avevo già visto all'Annovazzi) e dell'esterno sinistro proveniente dall'Enotria. C'è poi oltre al centravanti ex Sudtirol, un altro attaccante francese, di colore, e qualche provino sotto esame.

Per i '99 vengo a sapere che Valie soffre di pubalgia e probabilmente salterà le prime partite dello Scirea.

I nuovi si sono inseriti bene, hanno tutti qualità.

Anche Traorè ha qualche problemino fisico, come pure Tommy (postumi della scorsa stagione).

Ha impressionato Pinamonti, per i suoi movimenti e le sue giocate da categoria superiore.

Ma tutta la squadra sembra molto rafforzata.

Speriamo.

Arrivano le formazioni ed è subito sorpresa: giochiamo con la difesa a 4 (si fa per dire, Longo nel primo tempo fa quasi sempre l'ala e anche Para avanza moltissimo).

Comunque giocano

Maniero

Longo Donkor Yao Paramatti

Knudsen Tassi Acampora

Camara Puscas Capello.

Alcuni (fra gli altri Pinton, Mira e inizialmente Egue) sono fuori per turnover, perché sabato si giocherà ancora.

L'Inter comunque parte subito forte e diverse combinazioni sfumano per un nulla, dopo aver messo in apprensione la difesa ospite, dove Lomo spicca nettamente.

Dopo varie occasioni fallite, il gol è frutto di una manovra perfetta Acampora-Capello, con quest'ultimo che serve con il contagiri a Genni un pallone da infilare in rete.

Gol bellissimo, come alcune altre azioni tra cui le due concluse con calci di rigore.

Da segnalare che in questo primo tempo un Puscas mobilissimo e combattivo manca due volte il gol da 4 o 5 metri, quasi indisturbato.

Lorenzo calcia il rigore con forza e precisione, ma a mezza altezza, il portiere ci arriva.

Acampora invece sbaglia perché osserva lo spostamento del portiere e poi apre troppo dalla parte opposta: fuori!

In questa prima fase il Modena si affaccia solo un paio di volte, sulla destra, dove agisce Palmieri (nonostante il numero 11).

Ma dominiamo.

Senza timore di esagerare si può parlare di 5 palle gol a zero.

Da notare che i pericoli vengono quasi sempre dalle fasce (decine di incursioni di Longo-Camara e di Para-Genni). Tuttavia queste situazioni non vengono sfruttate a dovere e il gol e altre occasioni nascono da incursioni profonde e centrali.

Nel secondo tempo aspettiamo la goleada, anche se il Modena si difende con ordine e almeno dal punto di vista tattico certamente non è la stessa squadra che ha perso di netto con l'Empoli.

Invece il caldo, la stanchezza di alcuni (tra i più provati i sono sembrati Knud e Genni, non completamente rodati, ma anche Camara) fanno sì che il gioco non decolli.

Continuiamo a non correre rischi (l'unica azione loro è uno strepitoso affondo centrale di Lomo, con palla in corridoio per l'attaccante che in fuorigioco prosegue l'azione e segna un inutile gol).

Però produciamo molto meno, anche se Puscas trova il modo di sbagliare ancora un paio di facili occasioni e di farsi parare in modo strepitoso un colpo di testa ravvicinato.

Entrano Egue, con Para a destra e Longo fuori; poi, per Camara, Colo che fa coppia con Puscas e infine Valeriano, per uno sfinito Knudsen.

Il tempo di assistere a qualche spunto isolato, a una bellissima sforbiciata volante di Puscas fuori di poco e la partita si conclude.

Un dato significativo...per chi mi conosce: io mi sento tranquillo solo sul 6-0, ma oggi non ho mai avuto il minimo timore della beffa.

Dopo la partita, la discussione alla quale ho accennato in un intervento sul blog e ripeto, la mia posizione, piuttosto isolata, è che il gruppo sia molto forte, anche se servirà tanto lavoro per vederlo perfettamente funzionante.

Allontanandomi ho potuto fare la conoscenza di Pinton. Il ragazzo è di una serietà straordinaria: per me è un grande difensore e il fatto che ci sia con la testa risulterà quasi decisivo per la sua carriera.

A me che gli chiedevo  perché non fosse in azzurro, ha risposto che gli dispiaceva, ovviamente, ma che tutto il suo impegno consisteva nel fare bene all'Inter. “Il resto - ha detto – se dovesse venire (come io gli ho profetizzato) sarebbe un di più, graditissimo”.

I reparti

La difesa, come ho detto è stato il reparto che ha convinto di meno, non me, ma i miei interlocutori.

Io mi limito a considerare che gli avversari sono stati completamente annullati, ma è anche vero che dopo l'uscita di Ponti per infortunio, loro davanti erano poca cosa.

Ed è vero che a noi manca pure l'uomo guida, per sapienza tattica e bontà di piede. Ma, per fare un esempio, non credo che nella difesa della juve dei grandi ci sia un beckembauer o simili.

Quindi rimandiamo il giudizio a prove più impegnative

Il centrocampo ha sempre tenuto in mano il controllo del gioco, si è mosso bene sia in copertura che in fase di sostegno, ma è calato nel secondo tempo, quando Camara e Longo per stanchezza non  offrivano più sbocchi agevoli come prima e quando il danese e Genni hanno ridotto i ritmi.

L'attacco ha creato molto e segnato poco e questo può essere un problema: contro squadre forti non si avranno tutte quelle occasioni.

I singoli tuttavia sono apparsi molto interessanti

Valutazioni individuali

Maniero: mai impegnato seriamente, ha dato una rassicurante impressione di disinvoltura in alcune uscite alte, sui traversoni.

Longo: nel primo tempo ha spinto molto e contribuito a creare occasioni. Non ha piedi raffinatissimi, ma ha un passo che può far male. Alla distanza è un po' calato.

Egue: ha sostituito Leo, con Para spostato a destra. Ha spinto meglio dell'ex bolognese, di cui ha un piede migliore. Da vedere in fase difensiva, contro avversari forti.

Donkor: non sono queste le partite in cui valutarlo. Solito strapotere atletico, meno disattenzione del solito. Un errore grave lo commette a metà campo, perdendo palla. Ma tre metri dopo aveva recuperato lo svantaggio e sbranato l'avversario (senza commettere fallo)

Yao: anche per lui giudizio positivo. Tra l'altro è più elegante di Donkor anche se forse meno spietato in marcatura.

Para: l'esterno non è il suo ruolo, ma lui non fa mancare un contributo di corsa impegno e spinta non disprezzabile.

Knudsen: buon inizio, in cui mostra potenza, controllo di palla e senso geometrico. Si viene spegnendo, per altro, un po' troppo rapidamente.

Tassi: oggetto di discussione con il mio amico Pino. Lui lo ha visto solo sufficiente. Io, molto ma molto buono. Sul piano atletico sembra un altro. Governa il centrocampo con autorevolezza. La classe non si discute. Se gioca così anche le partite difficili....

Acampora: per me il migliore in campo. Il valore aggiunto. Quando parte in progressione, con il suo allungo, la facilità di conduzione della palla e il dribbling, appare inarrestabile.

Va a sprazzi, manca di continuità, ma se facesse 90 minuti sempre accelerando in quel modo sarebbe un giocatore...della juve o del Barça (si coglie l'ironia?)

Valeriano entra quando gli altri sono stanchi, ma sul piano della lotta e della conquista di palloni si rende utilissimo

Camara primo tempo pazzesco, imprendibile, la sua velocità ricorda quella di Martins, anche se gioca in fascia. Nel secondo tempo non si vede quasi più

Puscas: sbaglia almeno cinque gol facili facili. Ma se li costruisce. I piedi e come dire la lucidità in area non sono certo quelli di Milito. Ma la cattiveria e la forza d'urto sembrano quelle di un piccolo Vieri. Si farà, per conto mio ed è già un uomo importante.

Colo: al rientro si è mosso bene, con determinazione dando un contributo importante. Secondo me al momento è più incisivo di Puscas. Ma ha anche due anni in più. Due così comunque meglio averli noi che gli altri

Capello: all'inizio sembra giocare con un po' di sufficienza, forse non si è mentalmente inserito nella situazione, provenendo dalla prima squadra.

Però poi l'assist per il gol è suo (perfetto) come qualche altra grande giocata. Continuando a giocare può solo migliorare, ma le doti sono indiscutibili.

Luciano Da Vite

Nella foto (inter.it) la formazione che ha battuto il Modena nel primo turno eliminatorio della Coppa Italia Primavera 2013/14