lunedì 16 marzo 2015

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Inter-Cesena 1-1: una squadra senza qualità.


Un'altra prestazione negativa.

A San Siro abbiamo preso gol in sei su sette delle ultime partite.
Solo contro il Palermo ci è riuscito di non far segnare gli avversari.

È una considerazione importante, in vista dell'ultimo match a disposizione per rendere meno amara la stagione, giovedì prossimo contro  i tedeschi.

E in quell'occasione partiremo con la necessità di segnare almeno due gol più degli ospiti.

Non credo che convenga darsi battaglia, fra tifosi seguaci dell'uno o degli altri “ismi” che si possono applicare alla nostra valutazione sul momento che viviamo.

Oggi “catastrofista” è l'accezione più frequentemente utilizzata e forse anche più inspiegabile, alla luce dei risultati.

Non mi sento catastrofista, perché secondo me non siamo di fronte a una catastrofe, ma alla conferma dei limiti di questa squadra, che in molti avevamo chiaramente individuato.

Dicevo prima che era assurdo vedere in Mazzarri l'untore che non permetteva a una squadra dall'ottimo organico (?) di emergere.

Sostengo ora che non è colpa del Mancio se siamo fuori dalla Coppa Italia, persino dalla lotta per l'Europa minore, in campionato, e quasi fuori dall'Europa League.

Il Mancio ha ridato (temporaneamente?) entusiasmo alla squadra e all'ambiente. 

Di sicuro, ha risvegliato l'orgoglio dell'appartenenza a un club che storicamente fa parte dell'élite del calcio mondiale.

Non poteva risolvere tutto d'un botto problemi che hanno un'origine ormai antica e radicata.

Problemi di organico: di qualità e sostanza.

Ha aggiustato qualcosa, il nostro allenatore, ha recuperato qualche giocatore prima un po' accantonato. 
Ha messo in secondo piano qualche altro che era sembrato fondamentale, anche se i risultati non arrivavano.

Ha lavorato sulla mentalità, ha cercato un assetto più offensivo, chiedendo alla squadra di provare a “fare” la partita.

Magari ha anche perso per strada qualche punto, proprio a causa di questo atteggiamento, ma la speranza è che i frutti si colgano in futuro, se e quando arriveranno rinforzi adeguati a una squadra che abbia ambizioni di vertice.

Senza rinunciare a ottenere il massimo dal presente, dobbiamo convincerci che si sta lavorando per il futuro, per un domani che dovrà essere radicalmente diverso o ci getterà ancor più nella rassegnazione.

È stato facile addossare a Benitez, a Gasperini, a Ranieri, a Stramaccioni, a Mazzarri, tutte le colpe per i risultati negativi.

Diventerebbe più difficile (anche se in alcune frange del tifo sta già accadendo) attribuire le stesse responsabilità al Mancio.

Abbiamo, direi ormai storicamente, dei limiti evidenti di classe e di personalità, in tutti i reparti.

Per me la personalità è una conseguenza della classe, della forza.

È facile avere personalità se sei Pogba, Vidal, Pirlo, Tevez, persino gli odiati e odiosi Bonucci o Chiellini.

Più difficile se sei un Carrizo, un  D'Ambrosio, un Andreolli, un Ranocchia con tanti insuccessi sulle spalle, un Vidic in evidente calo atletico, un Juan Jesus che non ha mai imparato a posizionarsi, un Dodò, un Kuzmanovic, anche un Hernanes che in molti mesi a Milano non è riuscito a incidere, persino un Kovacic dalle grandi potenzialità ma dal rendimento concreto modesto.

Il Mancio è riuscito a individuare un undici che cosidera il meglio a disposizione :

Handa;
D'Ambrosio, Ranocchia, Juan Jesus, Santon;
Guarín, Medel, X;
Shaqiri;
Palacio, Icardi.
(dove la X, in campionato, potrebbe stare per Brozovic).

Ma è un undici in cui nessuno giocherebbe nell'Inter del Triplete e forse solo Icardi nella juve attuale.

Certo, può e deve bastare per battere il Cesena.

E probabilmente sarebbe bastato, in una partita fuori dal contesto complessivo.

Invece se giochi la quarta  partita da ultima spiaggia in dieci giorni, con la prospettiva di disputare tre giorni dopo la madre di tutte  le partite e poi la domenica successiva un'altra ancora (che diventa anch'essa determinante), le cose cambiano.

Qualche giocatore lo devi alternare, qualche altro a cui non rinunci mai diventa meno lucido, meno efficace. 
O rischia di infortunarsi
E allora il gap tecnico si assottiglia, mentre quello atletico forse non c'è mai stato.

In queste condizioni una squadra in cui abbondano i giocatori di personalità (nel senso già ricordato), attacca con ordine e con giudizio, senza rischiare nulla, con la consapevolezza del fatto che prima o poi una giocata vincente salterà fuori.

Del resto il Cesena di recente aveva pareggiato con Palermo e Juve e battuto Udinese e Lazio. 
Per dire che le vicende della stagione nel suo complesso modificano gli astratti valori tecnici.

D'altra parte, l'Inter contro i romagnoli ha giocato quindici minuti alla grande (con un gol, un palo interno, un altro gol ingiustamente annullato).
Poi tanta precipitazione, tanto slancio, tanti cross sbagliati e... un contropiede letale per loro, sventato da un grande Handanovic, nonché un possibile fallo da rigore di Ranocchia.

Nel periodo tra l'8 e il 23 febbraio, l'Inter, giocando una sola partita infrasettimanale (ma si era all'inizio di un ciclo e l'appesantimento risultava ancora relativo), ha vinto tre partite consecutive, di cui due in trasferta, segnando 9 gol e subendone 2.

Di norma, in precedenza, la squadra si esprimeva al massimo per un trentina di minuti: almeno il doppio di quanto emerso nelle ultime prestazioni.

A me sembrano dati abbastanza evidenti che dimostrano l'esistenza di due problemi oggettivi: la mancanza di giocatori di classe e personalità per gestire le partite e l'inadeguatezza qualitativa della rosa. 
Nel senso che numericamente i giocatori ci sono, ma quelli affidabili per il gioco del Mancio sono quasi esclusivamente i cosiddetti titolari.

Prendiamo alcuni dei giocatori più generosi e perciò imprescindibili.

Mancini non sostituisce mai Medel: pensiamo davvero che Medel sia l'optimum per il Mancio?

Il cileno nelle ultime partite ha rivelato una preoccupante attitudine a entrare in anticipo a centrocampo, fallendo l'intervento e favorendo il contropiede avversario in superiorità numerica.

Più in generale, Medel non è l'ideale per velocizzare e rendere efficace la transizione offensiva, tende ad appiattirsi sulla difesa, non riesce a tener alta la squadra e costringe i compagni a un giro palla improduttivo che favorisce il piazzamento degli avversari.

In questo senso la ripartenza, con Mancini, non differisce granché dallo stucchevole giro palla di WM.

Eppure, Medel è indispensabile, fondamentale per garantire gli equilibri della squadra, è l'unico centrocampista abbastanza forte in interdizione, corre per tutti.

In ogni caso, i suoi limiti (certo, in termini assoluti) sono evidenti.

Prendiamo Guarín, altro elemento insostituibile in questo contesto di squadra e di organizzazione calcistica: il centrocampista ideale, alla potenza del Guaro deve unire la razionalità, la visione di gioco, la capacità di giocare a due tocchi, la continuità dell'azione. 
Può giocare più di posizione o può essere portato all'incursione senza palla o palla al piede per saltare l'uomo e andare al al tiro centralmente.

Il Guaro non ha queste caratteristiche. 

È un istintivo, un cavallo pazzo di qualità. Ma è un giocatore vero, in mezzo al campo si sente. 
Non è l'ideale, ma oggi come oggi è più sostanzioso di ogni Hernanes, Kovacic o Kuzmanovic che si voglia considerare (credo purtroppo anche di Brozovic, che dopo la prima partita è parso in calo).

Prendiamo un altro irrinunciabile: Icardi. 
Oggi è l'uomo più forte della squadra (secondo me, insieme all'inaspettatamente ritrovato Palacio). 

Ma anche lui deve adeguarsi alla situazione del complesso.

Se giochi con due attaccanti e un trequartista offensivo (che sia Shaqiri o un altro poco importa da questo punto di vista) è necessario che la punta centrale in fase di non possesso vada a coprire l'avanzata di un esterno basso avversario, almeno alternandosi con un compagno d'attacco.

Maurito sta sacrificandosi in modo encomiabile e sta progredendo moltissimo nelle qualità richieste dal nuovo gioco: come dimostrano i numerosi assist no-look visti nelle ultime partite e anche l'assist decisivo per il gol di Palacio, ieri.

Ma in questo modo è meno presente in area, dove invece sa essere letale.

Avrebbe bisogno, per esprimersi al meglio, di un 4-3-3 con due ali vere e tre centrocampisti completi, di qualità e sostanza.

E abbiamo accennato solo ai tre uomini che sembrano i più indispensabili, insieme con il rinato Palacio e, lo si voglia o meno, con Handanovic.

Le prospettive immediate, dunque, sempre secondo me, sono tutt'altro che esaltanti.

Giovedì sera bisogna andare a San Siro credendoci tutti, squadra e pubblico, ma servirà un miracolo, una prestazione molto al di sopra delle possibilità medie attuali.

Se, facendo gli scongiuri, andasse male, salvo contraccolpi psicologici, probabilmente finiremmo la stagione in crescendo, giocando una volta a settimana e potendo schierare la formazione migliore in condizioni di usura fisica  e di forma almeno accettabili.

Le ultime partite dovranno essere utilizzate per consolidare l'assetto di gioco e dare fiducia a quei  giocatori che comunque il prossimo anno saranno la base da cui ripartire.

Non è catastrofismo, a mio parere, sostenere che senza qualche innesto di vera qualità, anche il prossimo anno andremo incontro a più di una delusione.

Non è catastrofismo ammettere che, se si esclude l'improbabile passaggio del turno in Europa League, la stagione possa ormai offrire poco in chiave di risultati immediati.


Le Prestazioni Individuali


Handanovic: un campione e un uomo vero. Ci ha salvati in mille occasioni ma è stato criticato per qualche errore. Aveva la febbre, poteva infischiarsene. Ha voluto giocare e ci ha salvati da una sconfitta dagli effetti dirompenti con una parata eccezionale su Defrel.
Non è Julio Cesar, ma verrà rimpianto, temo. 7


D'Ambrosio: secondo me, inizia molto bene. È uno dei più propositivi, spinge assiduamente e triangola bene con Guarin e con l'attaccante che si sposta a destra. 
Non è preciso nei cross e nell'ultimo passaggio, ma questo in qualche modo si sapeva. 
Cala sensibilmente alla distanza. 6+
Ranocchia: continua la sua serie di prestazioni almeno sufficienti. Sul gol la mia impressione è che nella diagonale sia Andreolli l'uomo più arretrato che si fa battere sul tempo. In ogni caso, ancora un'occasione (per gli avversari) causata da una mancata copertura centrale dopo una palla persa da Medel. Più cattivo e determinato che in passato, commette un possibile fallo da rigore, ma a mio parere dopo che l'avversario aveva lisciato clamorosamente la palla lui non può evitare l'impatto, sullo slancio. Non è fallo volontario e non è danno procurato, perché la palla era già stata mancata. Può essere considerato intervento pericoloso e punito per questo. 6+
Andreolli: non ha la potenza di JJ, ma è più attento disciplinato e ha un miglior senso della posizione. Il suo limite (conosciuto da sempre) è la scarsa reattività sul breve. In ogni caso, rende come ci si aspetta da lui, che resta una buona riserva. 6
Dodò: si impegna, corre, va in agilità, ma è sempre più fumo che arrosto, per il momento. In quella zona del campo servono giocatori di sostanza, forti e determinati nel difendere, capaci di spinta vigorosa più che elegante. 5.5
(Santon): gioca l'ultima mezz'ora e si conferma uomo di sostanza e rendimento. Poderoso, forte nella progressione, capace di spingere e, se l'avversario non ha un avvio troppo bruciante, buono anche in fase di contenimento. 6.5


Guarín: inizia bene scambiando sullla destra con D'Ambrosio e rendendosi pericoloso. Cala alla distanza e come gli succede in queste occasioni diventa confusionario e poco incisivo. Nel secondo tempo, con l'ingresso di Podolski e il passaggio al 4-2-3-1, passa a fare il mediano, ma non è la sua posizione ottimale. 6
Medel: si batte al meglio delle sue possibilità, che almeno sul piano agonistico non sono poche. Corre, tampona e cerca di cucire il gioco anche se con la lentezza di pensiero che gli si conosce. Da un suo contrasto non riuscito nasce il gol del Cesena, ma sinceramente sarebbe ingeneroso addebitargli questa responsabilità, dopo che ha infranto moltissime ripartenze avversarie. 6+
Kuzmanovic: prestazione suffiente, come spesso gli accade, senza squilli che non sono nelle sue corde, ma con buona applicazione. Per superare la barriera del Cesena serve più classe, più personalità. Arriva due volte alla conclusione: nel primo caso impatta malissimo di testa, ma non era facile. Nel secondo, è troppo lento nel controllo e il tiro gli viene murato. 6
(Podolski): mi... smentisce nel senso che la sua prova almeno inizialmente è insolitamente positiva e concreta. Schierato per la prima volta a destra, fa molto meglio del solito e ha l'opportunità di andare alla conclusione col suo mancino, veramente insidioso. 
È sfortunatissimo perché coglie il palo interno e in quella situazione 9 volte su 10 la palla entra. È uno che non molla nelle situazioni per lui negative. 7


Shaqiri: sembra in discreta giornata, si muove ed è aggressivo, ma si ferma troppo presto, confermando uno dei rischi con cui dobbiamo misurarci. Gli uomini chiave, soprattutto se la loro potenza muscolare è determinante, vengono facilmente usurati giocando sempre. SV
(Kovacic): entra al 23' e avrebbe tutto il tempo per mostrare le sue qualità e meritarsi la considerazione di uomo determinate. È giovane e non è facile avere la personalità per affermarsi in un contesto poco efficiente. 
Si discuterà a lungo se sia lui a dover dare qualcosa di più o la società (il tecnico) a doverlo valorizzare meglio. 
C'è chi vorrebbe addirittura metterlo al centro dell'organizzazione (lui e altri dieci funzionali). Ma, a mio parere, prima dovrebbe guadagnarsi questa responsabilità. 5.5


Palacio: sicuramente il migliore in campo tra i nostri e in assoluto. Generossimo e magnifico in copertura, riesce sempre a proporsi pericolosamente e segna, come ultimamente gli sta tornando a succedere spesso. Sembra proprio tornato e adesso dobbiamo solo pregare che i suoi muscoli non si usurino per l'eccessivo sfruttamento. 7+
Icardi: in costante progresso come giocatore d'attacco completo. È necessario però che questo sensibile miglioramento non si traduca in una presenza meno assidua nel vivo dell'area avversaria, dove sa essere davvero micidiale. Come dimostra il bellissimo gol, annullatogli ingiustamente. 7


Mancini: come la penso sugli allenatori dell'Inter recenti lo si sa e la mia opinione mi è valsa molte critiche, anche dagli amici del blog. Resto dell'idea che la costante negativa in qualche modo riabilità tutti i mister che abbiamo visto all'opera.
Certo degli errori li avrà commessi anche il Mancio, ma bisognerebbe avere la responsabilità di gestire quotidianamente la rosa e i suoi problemi per poter esprimere critiche definitive e fondate.
Per esempio, io penso che con un'attitudine maggiore alla copertura avremmo qualche punto in più, ma condivido in prospettiva il suo pensare in grande. 
Sulle singole scelte, a me sembra che le sue abbiano una logica, anche quando possono a posteriori rivelarsi poco efficaci. 6.5


Direzione di gara: da un po' di tempo non tocco questo tasto, perché non succedono cose eclatanti. Anche ieri ho visto qualche valutazione discutibile su falli e cartellini, ma negli episodi decisivi, checchè ne pensi Lugaresi il Cesena non può lamentarsi. Un rigore negato per parte e un errore a nostro sfavore sul gol annullato a Icardi. Può darsi che la palla fosse uscita prima, nel qual caso saremmo di fronte a due errori nella stessa azione: aver fatto proseguire il gioco e aver ravvisato in seguito un fuorigioco inesistente.

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it), Maurito Icardi. 
Uno dei pochi giocatori in rosa su cui puntare davvero per un'Inter migliore in futuro. 
Uno di quelli che probabilmente dovrà andare via, invece, non certo per motivi tecnici. 
Nel caso, speriamo almeno che dal suo "sacrificio" possano arrivare tanti soldi e buone opportunità di mercato per dare qualità e personalità a una squadra molto modesta in entrambe le caratteristiche.

Guido Montana

32 commenti:

Lou ha detto...

.... era da tempo che non ero così d'accordo con Luciano, sia sulle caratteristiche dei giocatori che sulla valutazione della prestazione di ieri sera.... solo che, per il futuro, a mio avviso, io credo che con l'innesto di tre/4 giocatori di livello, anche le prestazioni degli altri lieviterebbero ... perché quelli che sembrano ora incompleti/scarsi, non sono stati (prima di arrivare da noi) così incompleti/scarsi

Unknown ha detto...

...è chiaro che servono innesti di qualità..non è catastrofismo sostenerlo , anzi....
Però ,come scrive Lou, 2/3 giocatori "giusti" cambierebbero senz'altro le prospettive della squadra......

Everybody Hertz ha detto...

Ciò che siamo è talmente lampante che si finisce col ripetere pressappoco gli stessi concetti. Abbiamo interessanti individualità, qualche elemento affidabile e qualche altro alla ricerca della piena maturazione, motivo per il quale, visto anche la cattiva amalgama del gruppo, i risultati sono altalenanti. Qualità a parte, anche numericamente lasciamo molto a desiderare. Dalle prestazioni, dalle scelte tattiche e dalle dichiarazioni sembra che si voglia arrivare a fine stagione attraverso il compromesso fra prospettive ed effettive possibilità. Il ritorno al rombo è esemplificativo. Servono decisioni nette a partire dalla scelta degli elementi chiave. Kovacic lo è? Se la risposta è affermativa deve essere messo in grado di rendere nella posizione e nei modi che più gli aggradano, sempre limando qualche ''difetto di fabbrica''. Domande di questo tipo ce ne sarebbero altre 100. Ciò che è induscutibile è la necessità di migliorare l'uscita palla difensiva, la qualità del giro palla (lenta e con tanti tocchi o annullata da incursioni centrali palla al piede), la velocità di giocata, nonché la consistenza del centrocampo (vedere De Feudis prevalere fisicamente su Kuzmanovic non è bello, per usare un eufemismo). Il resto è disciplina, ritmo e campioni (da prendere e trattenere), in qualsiasi ordine si vogliano mettere i 3 sostantivi.

AL82

Chris ha detto...

il commento su Icardi è lo stesso che ho fatto ieri, malgrado qualcuno forse l'ha mal interpretato pensando che stessi parlando male di Maurito.

e ne approfitto per lanciare un piccolo sondaggio: se fosse costretti a cedere per fare cassa, in questo momento preferireste cedere Kovacic o Icardi? (qui parte la quinta sinfonia di Beethoven)

Marin ha detto...

il paradosso del mancio consiste nel cercare di vincerle tutte, imporre il proprio gioco, fare la partita, giocare da inter, ma solitamente senza utilizzare i nostri due centrocampisti di maggior qualità...

alla fine della fiera si è rivelato un grosso errore chiedere alla squadra di fare qualcosa di cui non è capace e che non è nelle sue corde....giustificando il tutto col pensare in grande e in prospettiva....

Marin ha detto...

quest' ossessione del ''dover fare la partita'' perche ''siamo l' inter'' ci ha fatto perdere diversi punti. ma non finisce qui. continuando in questa maniera rischiamo di prendere imbarcate e subire umiliazioni che ci faranno perdere quel poco di appeal che abbiamo conservato. un allenatore vero è pragmatico e imposta le partite da caso a caso. e schiera sempre la migliore formazione possibile in quel momento. perdere oggi per vincere forse domani non si fa e non esiste nel mondo adulto, vero?

Wustber ha detto...

io non capisco come tutte le altre squadre riescano a reggere un ritmo quasi doppio del nostro.. anche ieri come ormai nella maggior parte delle partite vediamo i nostri venire sovrastati fisicamente ma questo succede dal luglio 2010

prima c'era la scusa di essere spremuti poi degli anziani in campo ma ora??? Zanetti e (purtroppo) Cambiasso non ci sono piu ma i problemi restano come e' possibile fare come gli altri e cioe' alzare i ritmi almeno per 60 70 min...

lascio stare paragoni con la juve di conte per ovvi motivi ma tutti gli altri..

Marin ha detto...

capitolo kovacic. forse lo stiamo perdendo. da quando è arrivato all inter ha avuto tre allenatori e almeno tre ruoli diversi. regista basso con strama, mezzala con mazzarri, e non si capisce cosa col mancio (trequartista, ala falsa).... con strama, pur in un inter derelitta e allo sbando, faceva tutto sommato piu che bene, con mazzarri aveva iniziato male ma è migliorato molto col tempo.....secondo me ha tutte le qualità per fare il play basso, tra l altro la squadra ne avrebbe bisogno per migliorare l'uscita palla difensiva, alzare il baricentro, aiutare nella transizione.....certo che qualche palla la perderebbe sicuramente ma mica siamo perfetti cosi.....da regista basso si potrebbe permettere piu tocchi (nessuno fa processi a verratti, mi sembra di capire) e alcune avanzate palla al piede quando ce campo davanti....

Marin ha detto...

un altro ruolo in cui ce lo vedo benissimo è quello di ieri (secondo tempo, fatto abbastanza bene) tra le linee: in mezzo tra due nostri centrocampisti bassi e i trequartisti/.

Ivan.fab ha detto...

Lo hanno provato in tutti i ruoli, in tutti i moduli. A me pare si faccia finta di non vedere la realtà dei fatti. Con Kovacic Stramaccioni, Mazzarri e oggi Mancini fanno una fatica tremenda.

E' un lusso (perchè il talento enorme lo vediamo tutti) che non possiamo permetterci. E lui no fa nulla per meritarsi una maglia da titolare.

Ragazzi se andiamo avanti ad alibi fra sei mesi siamo ancora qui con questa gente a lottare per il settimo posto.

BASTA.

Marin ha detto...

ma guarin non è un lusso? non tiene troppo la palla e non perde tanti palloni? medel non ci tiene troppo bassi? cioe, gli altri son sicuramente meglio? chi è più capace di kovacic di avviare o far ripartire l'azione da dietro? non è questo che ci manca? ma non dovevamo ragionare in ottica futura? brozovic cosa esattamente ha fatto?

Marin ha detto...

hernanes che gravi colpe ha?

Ivan.fab ha detto...

Se per salvare Kovacic dobbiamo fare la gara a chi fa meno schifo capisci da solo che abbiamo (noi tifosi) perso in partenza.

Non mi interessa questo gioco.

Matteo ha detto...

Mi trovo d'accordo con Marin, su Kovacic nessuno cerca di giustificarlo continuamente, anzi sembra essere uno dei bersagli preferiti dei tifosi da tastiera, eppure è un giocatore che ha oggettivamente un enorme talento. Eppure viene accusato di non essere un trascinatore della squadra, ma finchè viene fatto giocare come attaccante...

Chris ha detto...

addio anche all'Europa League del prossimo anno.

luciano ha detto...

Non è così grave non andare in EL più importante continuare a crescere e alla fine avere le idee più chiare. Per esempio su Kovacic. ma non solo

Anonimo ha detto...

Una volta tanto non sono d'accordo con te Luciano. Per me è grave non fare l' EL. Infatti, aldilà del danno economico e di immagine, sono convinto che il partecipare ad una competizione europea avrebbe aiutato il processo di crescita della squadra, chiarendo anche su quali giocatori si possa rifondare una squadra di vertice. Peccato,comunque che questo sia veramente l' anno, semestre zero.

Tinho DeLù ha detto...

@Luciano scusami se ti ho rsp in ritardo.....

Ogni partita ha la sa storia.....
Comtro di noi era una inter bella e spavalda....
Quando l inter decide di giocare nn ha avversari....
Manuel cn la Lazio ha giocato 20 minuti e fatto un gol di testa qui link video: https://m.youtube.com/watch?v=xcFE7o05uM8

Contro i Danesi campo piccolo e di patate ha giocato anche gli ultimi 15 minuti sotto di due gol, che partitaccia.... Poi dicono agli italiani.... Buttavano palloni a campanile e andvno pesanti sena sconti...
Invece contro Inter ha fatto quello che ha potuto, il nostro centrocampo era sterile e quei palloni che ha toccato ha fatto il massimo, primo tempo esterno destro e andato una volta alla conclusione su un diagonale e giocate cn scambi sulla fasciadestra, nel secondo tempo ultimi 20 minuti in mezzo ha partecipato cn una bella apertura sul gol nostro della bandiera, voto 6 per un toro sterile ma privo di 4 giocatori importanti, l inter nn sopperisce le assenze perche ha 22 titolari.... Bene su tutti Il mio pupillo antonini e taufer e bakaioko anche se si mangia gol impossibili ma nl percussione in allungo nn ce ne per nessuno.....

Sicuramente se giocate sempre cosi lo scudetto enelle vostre ani, noi adesso interessa arrivare nei prmi due posti, poi dipemdera dalla preparazione atletica il nostro cammino nelle final height...... Comunque complimenti a tutti....una bella Inter e complimentia Cagnano che ho avuto il piacere di salutare come con papa Pinamonti..... Mio conoscene da quandoil figlo aveva 11 anni.......

luciano ha detto...

Non credo Riccardo, che siamo in disaccordo. Andare in EL sarebbe importante anche per me Credo che la manifestazione sia cresciuta, un paio d'anni fa stava dietro anche alla Coppa Italia, come considerazione delle società. La decisione di inserire le terze di CL ha aumentato il livello e nel contempo il fatto che in Italia la juve sia fuori concorso ha indotto le altre squadre a puntare di più sulla coppa di serie B. Anche il fatto che in CL vadano solo 2 +1 nostre squadre restringe il numero delle aspiranti e aumenta quello delle squadre medie interessate di conseguenza all'EL.
Però se non ci arriviamo dobbiamo comunque pensare positivo. L'anno in cui non è andata nelle coppe la juve ha poi vinto lo scudo. L'anno in cui non è andata nelle coppe la Lazio sta facendo ...benino. Insomma, si deve guardare il rovescio della medaglia e cogliere la possibilità di lavorare bene per il futuro.
Certo, si tratta di rassegnazione e consolazione, non è la storia della volpe e dell'uva.

Il problema però è un altro: o il presidente si decide a tirare fuori i soldi (e tanti), FPF si o no non importa, oppure anche andare in CL non solo in EL non risolverebbe un bel nulla

luciano ha detto...

Voglio dire agli amici che mi chiedono di collegarmi con loro su Linkedin che sono iscritto a quella rete, ma non la utilizzo mai, perché non so neppure come funziona.
Sono un analfabeta del web. Quindi io accetto ma poi tutto finisce lì

carlo ha detto...

Ribadisco, Kovacic andrebbe messo nelle condizioni di giocare cento palloni a partita, altrimenti si spegne. E allora, meglio non metterlo in campo.

Anonimo ha detto...

@ Luciano
l'importante, oltre ai necessari investimenti, è che resti Mancini , per me garanzia della continuità del progetto di ricostruzione.....e giovedì magari succede l'impossibile....daltronde
"L'uomo può credere all'impossibile, ma non crederà mai all'improbabile". (O. Wilde)

Unknown ha detto...

icardi: bene che svari...ma non sino a centrocampo...bene che esca dall'area... ma che ci rientri poi anche... 1 gol su rigore nelle ultime 6... vero che palacio segna...ma anche perché sta meglio lui... non dobbiamo sostituire con palacio i gol di icardi...dobbiamo aggiungerli...
kovacic: spalle alla porta ha difficoltà...sto con boban... è un interno...non farlo giocare li mi pare una forzatura di mancini (una fissa da allenatore) ...sbaglia? ok...ma se non gioca non impara... icardi ha imparato a svariare giocando ...
mancini: che la squadra abbia deficit strutturali è un fatto... che lui su alcune cose si sia fissato anche...
ho già detto ad esempio che se i difensori pressati vanno in difficoltà palla a terra è inutile rischiare o pretendere che diventino beckembauer...sparala via ogni tanto sta palla... la recuperemo dopo... ma intanto non rischiamo...

luciano ha detto...

Io non credo alle fisse degli allenatori bravi. credo che il Mancio come mezze ali preferisca, anche in considerazione del contesto, giocatori più di sostanza.
Può essere giusto o meno, le opinioni sono tutte valide. personalmente se la motivazione fosse questa la condividerei.
Poi fuori dalle coppe e dalle posizioni che contano in campionato, ci sarebbero un po' di occasioni continue per vedere se giocando cresce in quel ruolo

luciano ha detto...

spedito il post sulle giovanili

Marin ha detto...

appunto, kova se lo si vuole far giocare dev'essere nel vivo del gioco

Marin ha detto...

spero in hernanes,kovacic,medel,guarin tutti insieme dall inizio contro il wolfsburg

kova vertice basso, guarin e medel in mezzo, hernanes vertice alto...

Chris ha detto...

giovedi probabilmente si giocherà ancora col tridente largo come all'andata. Palacio da una parte, Hernanes dall'altra se fa giocare in mezzo Kuz, o più possibilmente Kovacic esterno con Hernanes in mezzo. a meno che non giochi la sorpresa Puscas titolare come a Napoli in coppa.

Marin ha detto...

potendo scegliere venderei handanovic,juanjesus e guarin....

Unknown ha detto...

io inizierei con obi esterno alto del 4-1-4-1

medel
palacio-guarin-hernanes-obi
icardi

è l'unico che non ha ancora provato li e gli altri non avevano brillato...
almeno garantisce corsa e può liberare un po' hernanes ...e partiamo più equilibrati ...che poi per schierare puscas-palacio-icardi-mateo-guaro-hernie tutti insieme c'è tempo...

Marin ha detto...

in una partita normale va benissimo...noi comunque dobbiamo cercare di rimontare due gol.....la sensazione è che la formazione proposta da te garantirebbe maggior equilibrio e piu copertura sulle fasce, ma con la paura di rimanere un po bloccati...e con palacio neutralizzato e lontano dalla porta...non lo so, ma comunque meglio di quanto visto nelle ultime esibizioni

Gimon24 ha detto...

Online il post di Luciano sul weekend delle giovanili.