venerdì 1 gennaio 2016

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Il punto sul settore giovanile (I)

Premessa


C'è chi sostiene che l'Inter sia in sostanza solo la prima squadra e il settore giovanile costituisca quasi un'appendice di scarso interesse e valore.

Un giudizio che, purtroppo viene espresso talvolta, anche in buona fede, da distratti supporters dei nostri colori.

Invece le “PI senza I” e in particolare gli ambienti vicini al Milan e gli operatori mediatici prezzolati, ogni volta che i rossoneri perdono alla grande un derby importante, non lesinano critiche pretestuose alle metodologie di lavoro attuate nel nostro settore giovanile,

 Sui “tituli” conseguiti, infatti, c'è poco da discutere (basti ricordare che sono ben 10 i “tituli” stessi conquistati, negli ultimi 4 anni, tra competizioni nazionali ed europee, un record che nessuno è in grado di avvicinare).

Allora si cerca di indirizzare gli strali su aspetti quali la mancanza di…bel giuoco,
l’assenza di un approccio formativo tecnico tattico trasversale alle diverse squadre,
la presenza di troppi stranieri, soprattutto se…neri
il presunto gap fra successi delle giovanili e atleti lanciati nel professionismo.

E qualche volta anche i nostri tifosi si prestano a tali polemiche.

Alcuni ad esempio, in buona fede, magari perché vicini a giovani atleti che non riescono a trovare lo spazio  desiderato, parlano di politiche che rimandano eccessivamente l'esordio dei ragazzi nel professionismo, ritardando a cascata  anche la maturazione dei più giovani.

Personalmente da un lato sono convinto che si possa sempre migliorare e che alcune critiche (parlo di quelle “interne”, non certo di quelle delle PI) si possano anche prestare a riflessione e approfondimento; dall'altro ribadisco il mio convincimento: vincere e lottare per vincere favorisce anche la crescita individuale.

Insomma, a mio parere SE VINCI SIGNIFICA CHE HAI LAVORATO BENE.
ANCHE CON I GIOVANI. SE VINCI VUOL DIRE CHE HAI ANCHE INDIVIDUALITA’ FORTI.

Proverò per esempio ad esaminare il cammino dei ragazzi che hanno completato il percorso formativo nelle nostre giovanili nello scorso anno (2014-15), confrontandolo con  i percorsi individuali di una annata (’95) che ha avuto risultati sportivi meno soddisfacenti;

Proverò poi a realizzare una breve ricognizione sulle prospettive aperte da questa stagione delle giovanili, sia in ordine  ai risultati ottenuti e perseguibili, sia alle situazioni di crescita individuale e anche a quelle di qualche ristagno, almeno apparente, non sempre riconducibile a “responsabilità” esclusive dei giocatori.

Tutto questo con  la consapevolezza  dell'esprimere non “giudizi di Dio”, ma semplici pareri di dilettante, che vorrebbe poter elogiare tutti i nostri giovani allo stesso modo e non ha prevenzioni, semmai... postvenzioni.
Anche fallaci, è possibilissimo.

A) I percorsi individuali dei giovani usciti in estate dalla Primavera e il confronto con i giovani della leva '95 (che pure hanno alle spalle mediamente due stagioni di calcio vero in più).

Ricordo che i '97 hanno vinto sempre molto (in Primavera con il contributo di qualche '96) mentre i '95 hanno vinto solo qualche torneo (e hanno pure loro beneficiato, in Primavera, del contributo di qualche '94)

La Primavera dello scorso anno aveva in teoria 34 giocatori in rosa.

In realtà c'erano almeno 5 giocatori formalmente in rosa, ma che hanno militato quasi esclusivamente in Berretti

Comunque di questi 34 giocatori, 18 sono stati ceduti.

Gli altri, tutti '97 tranne  tre '96 fuori quota, sono rimasti a completare la rosa di questa stagione, con l'apporto di 6 arrivi da fuori, di quattro '98 e un '99  promossi precocemente e di alcuni Berretti passati in primavera per scivolamento “fisiologico”.

Bene, vediamo i 18 che non fanno più parte della rosa dove sono finiti:

1 (Gnoukouri) è passato direttamente in prima squadra
1 (Dabo) in serie A turca (Giresunsport)
3 In serie A (Rocca e Bonazzoli alla Samp, Italo Santos al Bologna, anche se quest'ultimo verosimilmente giocherà in Primavera)
5 in serie B (Puscas, Camara, Donkor al Bari; Yao al Crotone; Palazzi al Livorno)

7 in Lega Pro: Sciacca al Renate, Pinton Lomolino, Steffè, Romney al Savona; Ventre al Cosenza, Costa alla Virtus Bassano

1 solo nei dilettanti: Crosato al Cisano

Vediamo il percorso dei '95 che, come detto, avevano vinto poco e che tra l’altro hanno avuto più tempo per farsi largo nel calcio vero.

I giovani del '95 che hanno completato il loro percorso formativo fino alla nostra  Primavera sono:

Ivusic
Dalla Riva, Di Stefano, Donkor, Eguelfi Longo Paramatti
Knudsen Mira Tassi
Bigotto Capello

Dopo la Berretti sono stati ceduti alcuni giocatori storici del gruppo come.
Mainini Businaro, Cannataro, Bertolino Moreo Igunseye Pedrabissi

A distanza di due anni (3 per quelli ceduti dopo la Berretti) che devono considerarsi importanti formativamente, nessuno di questi giocatori milita in serie A

Credo anche che solo Donkor militi in B (è rimasto all'Inter un anno in più, come fuori quota. A Bari ha 5 presenze per un totale di circa 350 minuti, anche a causa di un infortunio)

Vediamo ora le situazioni, almeno per quelli di cui posso seguire il percorso

Ivusic: risulta essere il quarto portiere del NK Istra, con un valore, secondo transfermarkt, di 50 mila euro
Mainini: Arconatese (eccellenza)
Businaro: secondo Transfermarkt sembrerebbe essersi ritirato
Dalla Riva: Castelfidardo (serie D)
Cossa: lo scorso anno era al Seregno (serie D)
Di Stefano: Fenegrò (eccellenza)
Paramatti: Robur Siena (Lega Pro)
Longo Leo: Mantova (Lega Pro)
Eguelfi: Cremona (lega Pro)
Donkor: Bari (serie B)
Bertolino: Sporting Bellinzago (serie D)
Cannataro: U21 del Bournemouth
Moreo: Caratese (serie D)
Mira: Piacenza (serie D)
Knudsen: Prato (LP)
Tassi: Savona (LP)
Bigotto: Mapello Bonate (serieD)
Capello: Prato (LP)
Ogunseye: Prato (LP)
Pedrabissi: AC Taverne (serie B svizzera)

Da questo semplice confronto sembra proprio di capire che esiste una relazione piuttosto... stretta tra avere squadre forti e vincenti e piazzare giovani nel calcio professionistico.

Tanto più se si considera che alcuni '97 plurivittoriosi che giocano ancora in Primavera, già a gennaio hanno richieste per accasarsi in squadre di serie B (e forse qualcuno anche in A).

Prospettive stagionali delle giovanili a livello di squadra e di singoli


La Primavera


Dopo un inizio incerto la squadra si è ripresa, almeno a livello di risultati, tanto che oggi è seconda in classifica a un punto dalla prima, in un campionato però non esaltante e nel quale tutto è aperto, in riferimento almeno a 4 squadre.
Chiaro che l'obiettivo minimo è arrivare nelle otto finaliste e fare bene a Viareggio.
Si dovrà tener conto dei movimenti (per lo più in uscita, temo) di gennaio quando diversi giocatori dei più pronti potrebbero lasciare il gruppo (si parla di Radu, Di Marco, Correia e anche Baldini. Inoltre potrebbero partire anche Gnoukouri e Manaj che non hanno mai giocato in primavera, ma che sono in età e all'occorrenza darebbero una grossa mano).
Tranne i fuori quota consentiti la squadra è composta da '97 e, tra quelli che effettivamente giocano, da 2 giocatori del '98 (Pissardo e Gravillon) inoltre dovrebbe essere promosso stabilmente Pinamonti.
Per gli altri (Mattioli Antonini Bollini) ci dovrebbero essere impieghi abbastanza marginali.
La chiave del progetto (che può piacere o meno, ma sembra dare risultati) sta a mio parere nella scelta di un mister che non viene dal settore giovanile, ma dal professionismo e vuole squadre con mentalità e forza da professionista.

Giocatori tecnici ma leggerini non sono troppo “visti” dall'allenatore che ha provato invano Mattioli Bollini Reno (a quest'ultimo, che a me piace moltissimo in mezzo al campo, secondo quanto mi dicono sarebbe stato preferito Antonini perché Reno deve ancora imparare a difendere, anche se per completarsi avrebbe proprio necessità di fare esperienza nel ruolo).

Avevo previsto una buona stagione di Colombini, giocatore dalla tecnica notevole e dai tempi di inserimento perfetti, ma non avevo fatto i conti con le esigenze di solidità del mister, che ha bloccato in quel ruolo il fuori quota Gyamfi e, in caso di necessità ha preferito schierare come terzino Gravillon.

Normale che a questo punto il Colo (un '97 ricordo) vada a cercare fortuna altrove, con il rimpianto di tutti, credo.

Attualmente i difensori sono 11 e se il Colo se ne andrà, Lombardoni resterà definitivamente con i Berretti e magari partirà Di Marco, rimarranno gli otto canonici.

Qualche problema potrebbe esserci a centrocampo, soprattutto nelle partite in cui il mister volesse giocare a 3, perché abbiamo solo cinque giocatori, compreso Antonini da inserire e Tchaoulè che non sembra fino ad ora aver riscosso molto consenso da Vecchi.
Non c'è molta possibilità di alternare i giocatori e alla lunga i titolari potrebbero risentirne.
Oltre ai suoi meriti indiscussi, la recente (temporanea?) promozione del '99 Emmers potrebbe rispondere anche a questa esigenza.
Comunque in Berretti, oltre a Reno, ci sono Carraro Mel e Donnarumma.

Il problema maggiore però, soprattutto se dovessero partire Correia  Manaj e Baldini, è davanti, dove di punte vere e affidabili resterebbero solo Pinamonti Baka e Appiah (quest'ultimo però utilizzato col contagocce dal mister, come del resto Sanchez).
Personalmente mi farebbe piacere vedere qualche volta provato in questa squadra,, magari in occasioni di amichevoli, anche Jus, che credo possa già dare un buon contributo, anche se nel gruppo sono già numerosi i trequartisti.


Secondo me il dato significativo delle difficoltà che potremmo incontrare per puntare al massimo risultato sta nei movimenti di mercato estivi: sono stati acquistati 6 giocatori, di cui uno è andato subito in Prima (Manaj) 4 giocano pochissimo o sono retrocessi in Berretti (Bollini Equizi Lombardoni Sanchez), uno sembra esser stato accantonato (Mitta).

In questa stagione insomma non si è ripetuto per la Primavera lo sforzo di potenziamento che aveva caratterizzato il 2014-15.

Personalmente sono convinto che alla squadra, che pure conta su singoli di qualità, manchino almeno due giocatori guida nei ruoli chiave (in mezzo e davanti) per aspirare al massimo obiettivo.

La stagione dei singoli


Radu: ha iniziato benissimo, prima di venir fermato da un infortunio. Molto reattivo tra i pali, è forte anche con i piedi. A mio parere potrebbe già giocare in B o in LP e credo che questa sia anche la sua intenzione. Giocatore da tenere comunque vincolato strettamente, perché potrebbe rappresentare il nostro futuro, in prospettiva prima squadra.

Pissardo: l’infortunio di Radu gli ha consentito di giocare molte partite da titolare e sinceramente è andato oltre le mie aspettative. Lo scorso anno negli allievi soffriva la concorrenza di  Rizzotto e ha giocato diverse partite  in Berretti. In questa stagione per conto mio si  distinto per l’affidabilità e la continuità di rendimento. Essendo un ’98, ha la possibilità di completare per un’altra stagione il suo processo di crescita.

Di Gregorio: era un giocatore sul quale puntavo, ma un lunghissimo infortunio lo ha tolto di mezzo. Ora è tornato ad allenarsi a pieno ritmo e se davvero Radu dovesse andare in prestito a gennaio, potrebbe avere l’opportunità di rientrare e mostrare di non aver perso l’esplosività che lo contraddistingueva

Gyamfi: la scelta societaria di tenerlo per occupare uno dei posti da fuoriquota mi aveva lasciato perplesso. Per questa situazione, preferisco di norma giocatori che si esprimono sull’asse centrale del campo, più decisiva.
Il giocatore aveva mostrato il suo talento già nella scorsa stagione, tanto da ricevere in estate parecchie richieste, qualcuna addirittura da club di serie A.
Però a mio parere dal punto di vista individuale un’altra stagione in Primavera gli sta giovando perché gli ha permesso di completare l’inserimento nel calcio italiano, non semplice, e lo metterà nelle condizioni di provare al meglio l’avventura da professionista (penso che potrebbe fare già il titolare in B).
Intanto si allena e gioca qualche amichevole con la Prima squadra. A me pare che sia più forte nella spinta che nel contenimento, ma sta migliorando anche in questo compito

Popa: il giovane rumeno già aveva assaggiato la Primavera nella scorsa stagione, alternando qualche presenza alle prestazioni in Berretti.
Quest’anno è titolare fisso e sta contribuendo in modo significativo al buon campionato del gruppo. Adocchiato dal Mancio, che lo porta spesso con la Prima, ha potenza fisica, elevazione, capacità di contrasto e piede non disprezzabile (in Romania gioca a volte davanti alla difesa).
La stagione è positiva e al termine dovrebbe sicuramente fare il professionista. A quale livello è ancora da vedere. In Lega Pro credo che sarebbe titolare fisso, in B starebbe in rosa a giocarsela.

Della Giovanna: anche lui aveva già qualche presenza importante nella scorsa stagione, ma quest’anno si ritagliato un ruolo da titolare insostituibile.
È forte di testa e soprattutto ha un piede sinistro davvero ottimo per un ottimo per un difensore. Con Mattioli è sicuramente il più tecnico dei nostri centrali.
L’impressione è che il Mancio ritenga al momento più pronto Popa, chiamato più spesso in prima squadra, forse perché più compatto, più “arrivato” fisicamente.
“Della” deve forse irrobustirsi un po’ di tronco, per reggere da vincente i contrasti più duri, ma il giocatore c’è e di sicuro farà anche lui il professionista

Di Marco: arrivato in prima squadra già nella scorsa stagione, il giovane terzino milanese quest’anno si sdoppia allenandosi spesso con i titolari e venendo a volte pure convocato. Situazione che non è facilissima, perché allenatori diversi chiedono cose diverse e soprattutto quando scendi di categoria rischi di non avere le motivazioni estreme.
Questo rischio però DiMa non lo corre, per il suo temperamento battagliero. Grazie al suo sinistro preciso e tagliente, alla sua compattezza fisica e alla buona velocità, il giocatore sembra già pronto per misurarsi con il calcio vero e infatti il Mancio ha già detto che a gennaio potrebbe partire. Per uno che ha già affrontato…Robben, sia pure in amichevole, la serie B dovrebbe starci comoda (e infatti ha richiesta anche dalla A).

Gravillon: dalla cronaca di Inter PSG: “entra e dopo 30 secondi si fa ammonire”. Può sembrare una notazione negativa, ma non lo è. Stiamo parlando di un ’98 che due anni fa giocava ancora nelle giovanili dei campionati dilettanti francesi. Uno che non ha paura di nulla, che ha personalità, forza fisica e reattività eccezionali e che sta imparando rapidamente anche a interpretare le situazioni tattiche.
Deve migliorare ancora con i piedi, ma per chi lo ricorda alle prime uscite da interista, i progressi sono notevoli e lasciano bene sperare. Il Mister lo ha utilizzato come alternativa ai centrali, ma anche come difensore di fascia destra, al posto di Gyamfi. In quel ruolo è un adattato, ma può fare esperienze che gli verranno utili e garantisce copertura alla squadra. Ha ancora una stagione e mezza davanti a sé per disegnarsi il suo destino

Senna: finalmente una stagione positiva per il lungagnone belga, arrivato con grandi credenziali ma piuttosto deludente nei primi due anni, anche a causa di problemi legati alla struttura morfologica.
Quest’anno ha giocato con più continuità, fornendo buone prestazioni sia da esterno sinistro, sia da centrale. Dovesse partire DiMa concluderà verosimilmente la stagione da titolare. Questi mesi saranno dunque decisivi perché le potenzialità sono elevate, ora deve dimostrare di saperle tradurre in atto. Possiede grande progressione e facilità di calcio con il sinistro, soprattutto nei cross. Deve migliorare la fase difensiva e il gioco con i compagni sullo stretto.

Mattioli: è un ’98 e non avendo un fisico particolarmente imponente paga un pochino il doppio salto di categoria, soprattutto considerando la ...passione del mister per i giocatori “fatti” atleticamente.
Tuttavia è riuscito a ritagliarsi qualche presenza proprio in virtù della sua buona tecnica e del tempismo che gli consente di supplire a qualche carenza…energetica. E’ un giocatore interessante, da seguire nella sua evoluzione, anche perché non so se potrà giocare centrale difensivo a livelli di prima fascia, ma potrebbe trovare altre soluzioni di collocamento in campo.

Equizi: L’ho visto poco, nelle prime uscite non mi era dispiaciuto, ma forse sconta anche il fatto di essere reduce da un lunghissimo infortunio che ne ha un po’ interrotto il processo di crescita a livello agonistico. Purtroppo è un ’97 e quindi gli restano pochi mesi per completare il processo di crescita in categoria, a meno che, proprio per compensare il tempo perso, non si voglia confermarlo come fuori quota per la prossima stagione.

Colombini: il Colo è un esterno destro delizioso a vedersi: ha una tecnica di assoluto rilievo e tempi di inserimento efficacissimi, sa mettere cross interessanti o giocare palla all’indietro per compagni che si liberano, è anche migliorato molto in fase difensiva, ma sicuramente l’aspetto atletico non è il suo forte e con un mister giustamente realistico e non “poetico” questo lo ha pagato (unitamente a un infortunio che lo ha rallentato proprio in fase di allestimento e studio della rosa)
A gennaio andrà a giocare, giustamente, per trovare la sua dimensione agonistica. Si parla di rescissione, ma io spero che un qualche legame con la società possa restare, in modo da valutarne più avanti l’evoluzione calcistica.
Non deve sbagliare, come tutti, la scelta della società di approdo. Il Bando, per fare un esempio, ha disputato due stagioni da titolare in Lega Pro, poi è andato a Bassano dove si punta alla promozione, ma ha davanti un trentaduenne esperto e gioca poco.

Sobacchi: lo scorso anno, in Berretti, era nel giro dei nazionali per la sua fascia d’età.
In questa stagione è stato chiuso da Di Marco e Senna (anche se può giocare pure a destra) e ha visto poco il campo.
Credo che anche lui voglia andare a giocare, ma la possibile cessione di DiMa e di Colombini potrebbe consentirgli di avere maggiore spazio. Il giocatore a me piace. Ha fisico, velocità e le sue avanzate in progressione, almeno a livello di Berretti erano spesso vincenti. Qui naturalmente è impossibile per il momento valutarlo.

Zonta: campionato sicuramente positivo per Loris, che sta completando al meglio il suo processo di crescita ed è stato un titolare praticamente insostituibile.
Il ragazzo pur avendo caratteristiche diverse lo avvicino, come fascia di valori, a Steffè, per la forza atletica e la generosità agonistica. Deme era forse più tuttocampista, lui è più forte nel bloccare l’azione avversaria e ripartire (lo scorso anno, sempre da centrocampista, è stato il capocannoniere della Berretti). Il ragazzo completerà il suo percorso in questi mesi e poi sicuramente andrà a fare il titolare in Lega Pro.

De Micheli: Enri lo scorso anno non ha avuto una stagione felicissima: veniva dall’essere il leader degli allievi campioni d’Italia ed è stato aggregato, come ovvio, direttamente alla Primavera.  A giudizio del mister però è stato quello che ha più pagato la pesantezza della preparazione estiva e ben presto è stato mandato di nuovo tra i Berretti, con rare incursioni in categoria superiore.
Questo doveva essere quindi l’anno della verità e De Micheli non ha tradito: titolare fisso nel ruolo abbastanza insolito di perno del centrocampo, ha fornito prove di sostanza e qualità. Tra l’altro è mia impressione che sia lontano dall’aver terminato il processo di crescita atletica, per cui ci si possono aspettare ulteriori margini di miglioramento.
Giocatore calcisticamente intelligente, di prospettiva, da seguire con interesse, ma già forte attualmente.

Bonetto: due stagioni fa il ragazzo giocava già da titolare in serie D, lo scorso anno ha disputato un buon campionato in Berretti e oggi è titolare indiscusso nel centrocampo della Primavera, dove viene schierato in prevalenza a sinistra nella linea a tre.
Bonetto è un giocatore fisicamente già pronto, di grande rendimento, da vero combattente. Nello stesso tempo i piedi, senza essere raffinatissimi, non risultano per nulla disprezzabili. Il suo contributo risulta perciò determinate e senza dubbio alla fine della stagione entrerà con profitto nel grande calcio

Tchaoulè: Jimmy mi aveva letteralmente entusiasmato quando lo vidi per la prima volta al torneo Scirea per giovanissimi. Giocava sotto età nel Torino, dove era in prestito per motivi di tesseramento, e risultò un dominatore, forse il migliore del torneo. Venuto all’Inter, non ha confermato in pieno quelle promesse, forse in parte rese possibili da una superiorità atletica che poi si è attenuata. Ha comunque dato un contributo importante e negli anni è cresciuto come atteggiamento tattico e capacità di interagire con la squadra. Se dobbiamo guardare alle presenze, oggi è considerato la prima alternativa ai tre centrocampisti titolari, ma in società so che c’è chi stravede per lui. E’ un giocatore di sostanza che a volte mostra anche colpi non indifferenti, come la capacità di apertura del gioco a molti metri di distanza

Delgado: lui e Pau li ho messi in cima alla lista degli attaccanti perché per le loro caratteristiche possono giocare sia da esterni sia da trequartisti. In ogni caso si tratta di giocatori prettamente offensivi. Per Pedro questa doveva essere la stagione della definitiva consacrazione, del salto di qualità che lo avrebbe dovuto portare dall’essere una grande promessa per le virtù tecnico-atletiche a diventare una realtà importante. Questo obiettivo è stato conseguito solo parzialmente e i dubbi, almeno i miei, sulla riuscita di questo progetto di campione permangono. E’ migliorato un po’ nella intensità e nel sacrificarsi per la squadra, ma questo gli ha fatto perdere lucidità in avanti dove è risultato meno decisivo del previsto. Spesso la squadra ha fatto meglio quando gli è subentrato un giocatore magari con meno potenziale, ma più concreto. In questi mesi si dovrà capire la sua dimensione, soprattutto in vista del collocamento (in prestito) a fine stagione.

De la Fuente: ultimamente sta avendo una buona continuità di impiego, come titolare e in tal modo ha potuto dimostrare miglioramenti significativi rispetto alla scorsa stagione, giocata in Berretti. Tra l’altro è il secondo marcatore della squadra, dopo Correia e con Baka e Baldini.
Pau ha una tecnica, una fantasia e una grinta straordinari, è un giocatore che trasmette entusiasmo e voglia di fare. Il suo limite, al momento è ancora di natura atletica: di norma fa un buon primo tempo, poi si accende con rari sprazzi. Anche sulla corsa non è irresistibile. Forse per queste caratteristiche lo scorso anno (e inizialmente anche in questo) è stato poco considerato da Vecchi. Secondo me è un giocatore con grandi margini di progresso, perché in ritardo nello sviluppo muscolare, ma è elemento da aspettare con grande fiducia. Al momento, come esterni Baldini e Baka a mio parere garantiscono maggiore concretezza, ma questo in prospettiva di carriera vuol dire poco.

Baldini: è un ’96 che dovrebbe fare la differenza. In effetti, intendiamoci, è un titolare inamovibile e ha giocato spesso nelle amichevoli anche con la prima squadra, tra l’altro mettendosi in mostra forse più che in Primavera. Probabilmente la questione sta nel fatto che in Prima nessuno gli chiede di spaccare il match: è sufficiente che con il suo dribbling e la sua velocità arrivi a mettere in mezzo dei bei palloni.In Primavera, da fuori quota, ci si aspetta che prenda per mano la squadra, non limitandosi a belle giocate, ma risultando decisivo. Anche per lui sono gli ultimi mesi. Prima del prestito estivo inevitabile. In B gioca Belloni, che ha caratteristiche simili  (forse “Bello” ha maggior fiuto del gol, oltre che 2 anni in più, ma Baldini è più tecnico e rapido), quindi dovrebbe starci anche lui.

Correia: anche per Ze Turbo doveva essere l’anno della consacrazione, dopo i mesi di inserimento. E in effetti pur senza convincere pienamente sul piano della continuità e della partecipazione al gioco collettivo, il giocatore si sta rivelando determinate, soprattutto per la buona media realizzativa. A differenza di quanto fa pensare il soprannome, non è molto mobile, ma è rapido negli spazi brevi, potente e vede bene la porta. In giro ha molti ammiratori. Qualcuno ritiene che sia anche lui più un trequartista che una punta. La mia speranza è che vada in prestito in Italia, perché imparare a districarsi contro le nostre difese secondo me è una scuola fondamentale.

Appiah: indubbiamente sul piano della manovra il ragazzo conserva dei limiti che ha solo attenuato col tempo e con il lavoro, senza riuscire però a raggiungere livelli pienamente positivi. Tuttavia la sua capacità di progressione palla al piede o lanciato negli spazi ne farebbe, a mio avviso un elemento prezioso per questa squadra. Questa non sembra tuttavia l’impressione del mister che gli ha riservato un minutaggio abbastanza ridotto (7 presenze per soli 271 minuti, meno di 40 minuti di media nelle partite giocate. Però in 271 minuti Samu è andato in gol due volte). Ritengo che soprattutto quando si giocherà in contropiede lui possa essere una pedina preziosa per il finale di stagione. Poi anche per Samu si dovrebbero aprire le porte della Lega Pro.

Bakayoko: qualche tempo fa avevo scritto che, a parte Pinamonti, Baka era per me l’attaccante più forte e concreto di questa Primavera. Ciò dimostra quanto meno l’ottima impressione che mi ha suscitato ogni volta che l’ho visto in campo. Velocissimo, praticamente imprendibile in categoria, sa involarsi da solo verso la porta tagliando al centro, o raggiungere il fondo, con la stessa facilità, per mettere in mezzo palloni invitanti. Il difetto principale è probabile la scarsa tenuta sui 90’ e anche nei recuperi difensivi deve migliorare, come nell’u o due: certo è difficile avere sempre la stessa intensità quando si producono progressioni così stroncanti. Ha una media di 1 gol ogni 130 minuti giocati, come Appiah. Se continuerà a progredire come negli ultimi tempi, potrà ripetere la carriera di Biabiany, che come caratteristiche e percorso (entrambi arrivati negli allievi regionali dal campionato dilettanti francese) gli assomiglia molto.

Pinamonti: in Primavera ha segnato due gol in 195 minuti giocati, con una media di  1 gol ogni 98 minuti che è la migliore della squadra, anche rispetto a Correia (1 gol ogni 128’). Per essere di gran lunga il giocatore più giovane (farà 17 anni a maggio) sono cifre fuori dal comune. Ma più che le cifre contano le sue doti che esibisce in ogni competizione: negli allievi AeB come nelle rappresentative nazionali. Giocatore di straordinaria forza e maturità, dotato di ottimo piede, fiuto del gol e forte anche di testa, Andrea ama giocare con e per i compagni, è un attaccante che, come suol dirsi, “fa reparto”. Con tutti gli scongiuri del mondo è facile prevedere per lui una carriera di primissimo livello, anche perché si tratta di un ragazzo dalle grandi doti morali e saprà rimanere con i piedi per terra.

Rapajc: quest’anno in Primavera ha giocato un po’ più che in passato e nei 325 minuti disputati è andato in gol due volte. L’impressione è però quella di un giocatore elegante, con delle buone qualità, ma non ancora pronto ad affrontare a certi livelli le difese italiane.
Deve ancora crescere molto a livello fisico e agonistico per riuscire a fare a sportellate nelle zone calde, con qualche possibilità di successo.
In estate si dovrà decidere se riscattarlo: dovrebbe valerne la pena perché le caratteristiche tecniche sono importanti e i soldi spesi, nella peggiore delle ipotesi, dovrebbero rientrare…
Secondo me potrebbe anche restare come fuori quota, perché al momento non lo vedo ancora a lottare in lega Pro

Sanchez: quattro presenze (una sola dall’inizio) per 114 minuti giocati e zero gol all’attivo per il giovane di Alicante che ha mostrato qualche buona potenzialità, ma sembra pure bisognoso di lavorare molto per inserirsi con profitto in un calcio come quello italiano profondamente diverso da quello praticato in Spagna, soprattutto nelle giovanili.
Ogni valutazione pertanto deve essere rimandata ai tempi futuri.

Di Bollini, che sta giocando con la Berretti, parlerò nel trattare di quella squadra (come per Antonini e Reno), di Manaj è inutile parlare perché in Primavera non si è mai visto, mentre Mitta ha giocato poco e sembra essere stato subito accantonato.

Luciano Da Vite



Nella foto (Inter.it): la rosa Primavera di questa stagione.

22 commenti:

Daniele ha detto...

Dove siete finiti tutti? Vabbè, anche io mi unisco agli altri augurando a tutti gli interisti uno stupendo 2016, pieno di soddisfazioni calcistiche a iniziare da questo mercato di Gennaio......che il nostro Ausilio supervisionato dal Mancio e finanziato da Thohir, alla fine sia in grado di aggiungere un paio di tasselli importanti a questo progetto che inizia a prendere corpo e a darci soddisfazioni....Forza Inter!!

luciano ha detto...

Alle 15.00 esordio dei 2002 nel memorial Haider.
Nelle prime partite Roma a valanga e juve in difficoltà, come spesso capita alle sue squadre minori (1-1 contro il Margine Copertino, che è una buona scuola, ma insomma...)

noir ha detto...

Post interessantissimo. Grazie Luciano.

Botta17 ha detto...

Buon anno a tutti, con tanta salute e serenità a voi ed ai vostri cari e, speriamo, ancora soddisfazioni ed emozioni dalla Beneamata !!!
Grazie Luciano per la bella ed esaustiva disamina sui nostri primavera, sarebbe interessante se la facessi anche per le squadre più giovani.
Mi ricordo che quando la scorsa primavera andai a vedere, a Chianciano Terme, la finale giovanissimi, grazie alle tue perfette descrizioni fatte su questo blog gia conoscevo molti di loro.

luciano ha detto...

Eh, Botta, sto facendole. Ma pemso di arrivare solo ai giovanissimi regionali (che tra parentesi stanno faticando molto contro l'Empoli: 0-0 e dovrebbe essere alla fine. Vincerà L'Atalanta o la Roma)

luciano ha detto...

Se Vanzeir interessa davvero, arriverà.

surf74 ha detto...

Intanto auguri in ritardo a tutto il blog, poi volevo chiedere a luciano se ha qualche notizia per le giovanili di nuovi arrivi? Non so il portiere serbo che già si è allenato con noi ma di che anno è? o altri possibilità pendiamo dalle tua labbra

luciano ha detto...

Il portiere è un '98. Altro non so se non quello a cui avevo già accennato forse con al ripresa a pieno ritmo e le prime partite (anche amichevoli) si saprà qualcosa.
Domani influenza e maltempo permettendo conto di andare a vedere i '99 magari potrebbe esserci qualche novità

Riccardo Anelli ha detto...

Proprio non capisco l'arrivo di Lavezzi. Se consideriamo l'arrivo di Calleri e il rinnovo di Palacio il prossimo avremo un numero esagerato di attaccanti e sembra inevitabile che qualcuno debba salutarci e spero proprio non sia Icardi

luciano ha detto...

Ma chi ha detto che arriva Lavezzi?

Domattina proseguimento del post sulle giovanili

Riccardo Anelli ha detto...

Sky ha detto che l'Inter è decisa a prendere Lavezzi, mi sono spiegato male è l'idea dell'arrivo di Lavezzi che non mi piace e spero che non si avveri

luciano ha detto...

Ah, be', se l'ha detto Sky...

Riccardo Anelli ha detto...

Sulla fonte anch'io non ci metto la mano sul fuoco, volevo soltanto "aprire un dibattito" sull'utilità dell'arrivo di Lavazzi....

Chris ha detto...

Aldilà di Lavezzi, un attaccante esterno a giugno è probabile che arrivi (e fino all'esplosione di Biabia e Ljajic eravamo giustamente convinti che arrivasse già a gennaio), con la coppa europea (quale non lo so), ci vogliono almeno 6 attaccanti importanti, visto che giochiamo con 3/4 attaccanti a partita. Perisic, Ljajic, Icardi, Jovetic, Calleri e il nuovo acquisto potrebbero essere i 6. con Palacio, se rinnova, uomo in più (altro non può più fare).
Anche se, come ci insegna l'anno appena passato, occhio a dare per scontate cose che non lo sono, perchè chissà se poi effettivamente gente come Perisic o Jovetic rimarranno (ricordiamo Shaqiri?), e chissà se effettivamente Ljajic verrà riscattato. per non parlare di Maurito e possibili offerte super.
Tutto apertissimo.

Buon anno Riccardo.

Riccardo Anelli ha detto...

Grazie Chris per gli auguri.....vediamo cosa succede. Io temo il sacrificio di Icardi :(

luciano ha detto...

Più che quello di Icardi (non vedo altre prime punte in rosa), temo il sacrifico di Brozo. Poi sono d'accordo con Chris sul fatto che non vi siano certezze sulla conferma soprattutto di Jovetic ma anche di Perisic.
Invece rispetto a Chris andrei più cauto nel parlare di esplosione di Biabiany. Ljajic spero riesca a dimostrare di poter diventare un regista offensivo con i fiocchi



luciano ha detto...

AH, sono convinto che se si riesce a ...smaltire qualche eccedenza, un esterno offensivo arriverà già a gennaio: ma i nomi che si fanno sono tanti. Poi potrebbe arrivare un centrocampista

luciano ha detto...

inviata la seconda parte del chilometrico post sui giovani

luciano ha detto...

Guedegbe, Bertazzoli e Chibozo (2) consentono ai 2002 di essere in vantaggio per 4-1 sul Capua attorno al 20° del secondo tempo.
Ricordo che ieri la Lazio aveva battuto il Capua 1-0
Questa sera alle 19.30 Lazio Empoli
Si deve sperare che non vinca l'Empoli, per giocarcela domani contro la Lazio.
In ogni caso le mie favorite per la vittoria finale sono, nell'ordine Atalanta, Roma e Torino

luciano ha detto...

Gol di Mazzoni: 5-1 a dieci minuti dal termine

luciano ha detto...

Finita 6-1. Ultimo gol di Nappi

Guido ha detto...

Nel primo pomeriggio sarà online la seconda parte del post di Luciano sulle giovanili!