venerdì 16 settembre 2011

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Da Meda a San Siro: uno stesso problema? (Parte prima)


Inter-PSV Eindhoven 3-2
(Next Generation Series)

Prima della gara contro i primavera PSV mi ponevo alcune domande, la cui
sostanza era questa: riuscirà il mister a modificare la sua impostazione
tattica, in funzione delle qualità degli uomini disponibili e delle
caratteristiche degli avversari? Riuscirà a fare le scelte più idonee per dare
efficacia alla nuova impostazione di gioco che è necessaria? Ha gli uomini
adatti a rispondere alle aspettative ambiziose dei tifosi (e della società)?

Queste domande in fondo valevano anche per la prima squadra, perché la
situazione era abbastanza simile: entrambe le formazioni venivano da sconfitte
disastrose (rispettivamente Londra e Pechino-Palermo).

Vediamo separatamente quali risposte ha dato il campo, cominciando da Meda.

Il mister rivoluziona la squadra, sia rispetto a Cittadella, sia rispetto a
Londra. La rivoluziona negli uomini e nel modo di giocare.
Più spazio ai giocatori di esperienza e di “peso”: fuori i '94 (Bando e Gio,
che non avevano assolutamente demeritato, anzi), fuori Robertino (idem). Dentro
Longo e Lorenzo, che a Londra non c'erano, così come Alborno, il quale può
contare sull'esperienza da titolare nella Cl sudamericana. Fuori anche Splendly,
il cui esperimento da difensore è chiaramente fallito.
Stupisce la tribuna di Bando, fino ad ora tra i migliori, anche se sembra sia
attribuibile a un ritardo di 40 minuti rispetto alla convocazione, causa
traffico inaudito.

Comunque la formazione è questa:
Melgrati
Giannetti Marek Galimberti Alborno
Pecorini Lorenzo Duncan
Mella Longo Bessa

Dunque un 433 abbastanza prudente, con un centrocampo di pesi massimi, con un
Mella impiegato in uno sfiancante lavoro di recupero, con Bessa libero di
cercare l'improvvisazione, ma almeno inizialmente incaricato anche di qualche
rientro, con Longo solo davanti a battagliare contro i prestanti ma non eccelsi
difensori olandesi.

Lorenzo arretra subito (secondo gli schemi di Strama) sulla linea dei difensori
centrali, cosicché di fatto la difesa è a 5, almeno quando attaccata. Gli
esterni non salgono quasi mai e anche gli altri due centrocampisti stanno
spesso schiacciati sulla difesa.

Capita sovente di vedere la squadra spezzata in due: 8-9 a difendere (e restii
a salire una volta riconquistata palla) e 2-3 davanti a battagliare.

La scelta degli uomini e il modo di giocare non sembrano i preferiti dal
mister, che comunque dimostra di essere un pragmatico, capace di trarre gli
insegnamenti dovuti, e non un integralista. Conta poco che abbia o meno
ricevuto pressioni. La scelta alla fine è sua.

Ed è una scelta provvidenziale, perché abbiamo la fortuna che Daniel,
all'inizio, quando è ancora freschissimo, si beve in dribbling tutta la difesa
avversaria e va in porta. Dopo un po', Longo in una delle sue tante battaglie,
ruba palla ai lenti difensori avversari e sigla il raddoppio.

Tutto facile? Per niente. Gli avversari non sono granché, ma costituiscono un
complesso omogeneo, che si muove come un orologio, con giocatori macchinosi ma
potenti dietro e in mezzo, ma con punte di un certo valore.
Pur restando bloccati dietro, corriamo diversi pericoli e in almeno due
occasioni Melgrati cambia il corso del match con uscite straordinarie
sull'avversario ormai solo. Alborno in questa fase viene saltato regolarmente
dal suo uomo, come pure Giannetti (ah, Bando, dove sei?) . Per fortuna in mezzo
c'è una diga insormontabile.

Insomma, non c'è controprova, ma sono convinto che affrontando questi avversari
a viso aperto, giocandocela a tutto campo, magari con qualche giocatore meno
esperto, avremmo subito un bella lezione anche qui.

Invece gli avversari pareggiano, nel secondo tempo, grazie a un errore e mezzo
di Melgrati, più che per meriti propri. Personalmente non considero degno di
critica il secondo intervento, nonostante le apparenze. Ricki è saltato da
solo, su un pallone molle e spiovente che gli è sfuggito dalle mani rotolando
in rete. Un infortunio. Migliaia e migliaia di volte si sarà trovato in questa
situazione. Un caso davvero sfortunato che l'errore, sempre in agguato, gli sia
capitato proprio in questa occasione. Succede anche ai più grandi. Invece
sulla punizione la traiettoria era insidiosa, ma il tiro, potente, era stato
sferrato abbastanza da lontano. Forse si poteva fare di più.

Mancava poco alla fine e sembrava fatta. Invece la squadra ha reagito (da
tempo erano entrati Romanò al posto di Mella, Vojtus per Bessa e Falasca per
Giannetti). Nel recupero una bella azione di Romanò sulla fascia con tocco
all'indietro per la rasoiata di Longo, consegnava all'Inter la sospirata prima
vittoria nel torneo.

Provo anche a dare delle valutazioni individuali:

Melgrati: interventi decisivi ed errori si compensano. Ha la fiducia dei
compagni e del mister. Deve ripartire con tranquillità e sicurezza.

Giannetti: volonteroso, ma non basta. Non ha il piede del Bando per
attaccare. Se la scelta è stata perché più esperto, più solido fisicamente, più
pronto come difensore, si deve dire che a posteriori non è sembrata convincente.

Marek: sicuro, potente e concentrato. Ha reso dura la vita a un attaccante non
straordinario, ma insidioso. Si dice che abbia ancora volontà di “fuga”. Certo
sarebbe una perdita. Se parte lui deve scendere Bianchetti

Galimberti: una splendida conferma. Di Galo si conoscevano perfettamente le
grandi potenzialità, che però nell'ultimo anno non aveva avuto occasione di
esibire. Oggi appare imbattibile di testa, solido e potente nei contrasti,
buono nell'appoggio, ma soprattutto convinto e sicuro di sé. So che Olag non
condividerà, ma il momento di Galo è questo. Lo scorso anno avrebbe senza
dubbio potuto giocare di più. Ma adesso è davvero pronto.

Alborno: ecco, questo è un mistero glorioso della fede. Le sue qualità sono
fuori discussione. Gamba e sinistro ne fanno un giocatore di assoluta
eccellenza, per questi livelli. Eppure il primo tempo è stato disastroso. Anche
oltre le giustificazioni possibili per il cambio di ruolo. Veniva saltato
regolarmente e non dava contributi in appoggio. Secondo tempo trasformato, da
dominatore assoluto della sua fascia, in contenimento e nella spinta.

Pecora: tanta quantità, un lavoro oscuro ma prezioso. Comprensibile la scarsa
lucidità nelle poche occasioni in cui si è presentato in attacco. Ha dato peso
sostanza atletica e grinta alla nostra squadra, che su questo piano rischiava
di soccombere.

Lorenzo: ottima prestazione: senso di posizione, intelligenza tattica,
sicurezza di palleggio. E buona fisicità. Deve solo sveltirsi, per raggiungere
livelli di eccellenza, in particolare quando si gira per portarsi la palla sul
sinistro, unico piede utilizzabile.

Duncan: con Galimberti, Longo, Bessa nel primo tempo e Alborno nel secondo, il
migliore in campo, a mio parere. Quantità e qualità. Lotta, corre, non si dà
mai per vinto, spinge e mette pure ottimi palloni con un sinistro non
disprezzabile. Tiro terrificante. Vai Dunki, che diventi un giocatore e te lo
meriti!

Mella: mi ha sorpreso, devo riconoscerlo. Non ha avuto spunti vincenti, in
avanti (quel vizio di fare sempre il dribbling a rientrare: due-tre volte ti
riesce, poi l'avversario ti chiude...), ma ha svolto un massacrante lavoro di
rientri sulla fascia, fino al momento della sostituzione. E ci ha messo la sua
fisicità. Prova positiva.

Longo: incontenibile, vera spina nel fianco della difesa avversaria, che ha
impegnato spesso in solitudine assoluta. Grinta, tenacia, elevazione, velocità,
capacità di fare a botte (nei limiti regolamentari) tiro. Il giocatore chiave
del match e non solo per i due gol realizzati.

Falasca: ha sostituito Giannetti, con gli stessi modesti risultati.

Romanò: ha il merito immenso di aver costruito la palla della vittoria. Per me
meglio da ala che da centrocampista, perché tiene troppo la palla e contro
avversari aggressivi ciò è rischioso e a volte controproducente.

Vojtus: secondo il mister, il sostituto di Bessa ha avuto il merito di tener
alta la linea offensiva. Sarà. Ma oltre a questo si è visto poco. Ha delle
qualità, ma mi sembra ancora troppo legnoso.

Strama: bravo mister. La capacità di adattarsi alla situazione è un segno di
intelligenza (calcistica). La vittoria il giusto premio per la corretta lettura
della gara. Mi aspetto che nelle partite più facili farai crescere, magari a
turno, i miei pupilli: Bando, Benassi, Pasa, Robi, Giovanni. E magari qualche
volta, al posto di Vojtus mi piacerebbe vedere Mona.

(Seguirà un tentativo di analisi della situazione della prima squadra, con le
conclusioni che, a mio parere, in qualche modo uniscono le due situazioni.)

Luciano

Tabellino gara (fonte: inter.it):

Inter-Psv 3-2
Marcatori: 2' Bessa; 42' Longo, 56' Tanane, 93' Van Overbeek, 94' Longo.

Inter (4-3-3): 1 Melgrati; 2 Giannetti (80' Falasca 14), 5 Galimberti, 4 Kysela, 3 Alborno; 8 Pecorini, 6 Crisetig, 11 Duncan; 7 Mella (59' Romanò 16), 9 Longo, 10 Bessa (66' Vojtus 17)
A disposizione: 12 Cincilla, 13 Spendlhofer, 15 Benassi, 18 Terrani.
Allenatore: Stramaccioni.

PSV (4-2-3-1): 1 Bertrams; 2 Brenet, 3 Koch, 4 Guerain (45' Kardes 12), 5 Ozbozkurt; 6 Horsten (62' Noor 15), 8 Van Ooijen; 7 Van Overbeek, 10 Tanane, 11 A. Antonio; 9 Van De Hurk (70' Jakobsen 18).
A disposizione: 13 De Wijs, 14 Soomer,16, Verstappen, 17 Rayhi.
Allenatore: Libregts.

Arbitro: Minelli di Varese
Assistenti: Carovigno di Potenza, Sheiz di Como.
Ammoniti: 54' Bessa, 56' Duncan, 63' Giannetti.


Nella Foto (Inter.it), il tecnico della primavera nerazzurra, Andrea Stramaccioni.

14 commenti:

luciano ha detto...

Come mi è stato segnalato da qualche lettore, nel post è saltato il giudizio sulla prova di Bessa. Inutile sottolineare come le qualità straordinarie che Daniel possiede siano comunque evidenziate dal link con gli highlights. Allo stesso modo è giusto sottolineare come anche in questa prestazione il brasiliano abbia evidenziato i suoi limiti ATTUALI (nel senso che verranno sicuramente superati con il lavoro e l'esperienza). Si tratta di limiti di tenuta atletica e di discontinuità. E' comunque evidente che Daniel (il quale, ripeto, a me risulta abbia rinnovato per 4 anni) è in assoluto uno dei nostri più grandi talenti e delle speranze più fulgide del settore

Gimon24 ha detto...

Bene Luciano, il primo commento è il tuo e mi sembra sacrosanto!
Argomento benaugurante in un periodo così tristanzuolo... si parla di Daniel Bessa, una giovane speranza con tanto talento, ma ancora parecchia strada da fare prima di arrivare al calcio professionistico.
Ma ci arriverà, eccome se ci arriverà... e mercoledì scorso, anche se con diverse pause, ce ne ha dato l'ennesima dimostrazione!
Curioso che proprio lui sia sfuggito alla tua valutazione delle prove dei singoli... l'avrai voluto proteggere dalla sovraesposizione inevitabile dopo quel gol alla "Bessao Maravilhao" per citare il grande Olag!!!
Continua così Daniel, il futuro può essere (anche) tuo... speriamo sia nerazzurro, ovviamente! ;-)

Pacchetti ha detto...

Luciano, grazie di essere tornato in veste "pubblica". Complimenti per il tuo "lavoro" sulle giovanili.
E Forza Inter!

Gimon24 ha detto...

Invito tutti gli amici, se possibile, a creare un account google per i commenti.
La procedura è molto semplice e permetterà in futuro di preservare al meglio questo nostro spazio da eventuali situazioni spiacevoli.
Grazie a tutti anticipatamente!

Gimon24 ha detto...

Perfetto, grazie Pacchetti!

Gimon24 ha detto...

Volevo sottolineare, a margine dell'analisi dettagliatissima di Luciano sulla partita, la prestazione di questi due ragazzi del PSV che hanno mostrato buone qualità tecniche e caratteristiche atletiche interessanti: Elvio Van Overbeek, il numero 7, e l'altro esterno offensivo, Geraldo Alberto Antonio, il numero 11. Il primo olandese, il secondo angolano, ma entrambi classe 1994. Niente male, considerata anche l'età!

Capt.Cambiasso ha detto...

Bentornati a Luciano e Gimon.
Il sito è già nella barra dei preferiti.. :)

Gimon24 ha detto...

Grazie Capt.Cambiasso, è un piacere averti qui con noi!

Anonimo ha detto...

X Luciano
Vorrei sapere da te un parere su Cincilla visto ke dopo una partita anke se incolpevole è stato messo in disparte. Lo seguo da quando giocava in Pro Sesto visto ke anno scorso è stato x tutto il ritorno con Mister Pea e grazie a lui se siamo andati a fare le finali a Montecatini con gli Allievi Naziona Sembra ke nessuno lo conosca visto ke nn ne parlate mai ma solo dei soliti Mekgrati Bandini Terrani ecc ma ci sono anke i Monachello i Marini e tanti altri . Sarebbe + carino credo dare una mano a tutti grazie in anticipo x un tuo commento Cipo76

Anonimo ha detto...

Mi scuso nello trascrivere il mio errore volevo dire Melgrati e nn Mekgrati
Cipo76

Gimon24 ha detto...

Ciao Cipo76, intanto benvenuto sul blog!
Poi, provvederò a girare il tuo commento a Luciano, di modo che possa risponderti, visto che magari avendolo postato qui (giustamente, sei stato "on topic", eheheh...), potrebbe non averlo visto.

Io mi limito solo a dire che qui si parla di tutti i nostri giovani e giovanissimi giocatori, dai pulcini fino ai primavera.
Poi, è chiaro che magari ce ne sono alcuni di cui si parla di più per tutta una serie di ragioni.
Ad esempio, Monachello è uno dei pupilli personali di Luciano (e mio), così come Pasa e Garritano (per il quale io impazzisco come talento...), se ne parlerà spesso di loro qui.
Di loro come degli altri, tutti gli altri, abbi fede!
Ciao e grazie.

Gimon24 ha detto...

Ecco fatto, Cipo76... Luciano ti ha risposto già e troverai soddisfazione a tutte le tue curiosità nel post "Inter-Roma 0-0: un passo avanti o uno indietro?".
Il grande Luciano, poi, ha voluto "esagerare" e ha fatto una meravigliosa panoramica di tutta la rosa della squadra Berretti di Sergio Zanetti!

Anonimo ha detto...

Ringrazio tanto Luciano ke è sempre esaudiente e te Gimona24 x la tua cortesia mi sembrava giusto citare tutti a prescindere visto ke l'impegno è uguale x ogni uno di loro poi come nella vita i migliori andranno avanti ( almeno si spera )
ora vedremo mercoledì ad Ascoli

in bocca al lupo a tutta la squadra ( crepi)

Anonimo ha detto...

Mi scuso x nn aver firmato il post soprastante

Cipo76