Inter-Roma 0-0: un passo avanti o un passo indietro?

Diciamo subito, a scanso di equivoci, che in assoluto si è trattato di un'altra prestazione deludente, dopo il derby di Pechino, Palermo e la partita di CL.

Tuttavia a mio parere ogni considerazione troppo drastica serve poco alla causa di un possibile rilancio. E' più utile un'analisi che sappia distinguere gli elementi positivi che eventualmente si possano  intravedere e quelli decisamente negativi, sui quali lavorare più intensamente.

Normale che noi tifosi, da dilettanti appassionati, si giochi a surrogare queste responsabilità che sono proprie dei tecnici. Il successo del calcio sta proprio in questo: nella sua apparente semplicità  consente a chiunque osservi dall'esterno di esprimere le proprie valutazioni con cognizione di causa.

Ci provo anch'io. La mia speranza è che su questo blog non ci sia mai una censura per le idee, ma che il dibattito sia appassionato, anche vivace, tra persone che sanno di non avere la verità rivelata e si scontrano eventualmente con idee che non condividono: mai con il portatore delle stesse.

Meglio l'Inter o meglio la Roma?

Premesso che noi comunque abbiamo mostrato tutti i nostri limiti del momento (e ahimè forse non solo), trovo che sull'argomento, stampa e anche  su altri blog si sia fatta  molta confusione.

Mi sono rivisto appositamente anche i filmati del match,  che hanno rafforzato la mia opinione dal campo: meglio l'Inter. Noi siamo andati, con tutti i nostri difetti, più volte vicini al gol.

L'equivoco nasce dal possesso palla e dall'atteggiamento tattico.

Tuttavia la mia opinione è che il possesso palla non è il fine del gioco del calcio. Può essere un mezzo, se ti consente di arrivare più spesso a creare pericoli. Non è nulla se produce sterilità, anche contro una squadra (la nostra) in palese difficoltà in certe zone del campo e al contrario ti espone a subire ripartenze magari imprecise ma potenzialmente rovinose.

L'altro elemento che visivamente colpisce la fantasia di chi guarda è  il pressing alto o l'attesa dell'avversario. Il pressing alto, la squadra corta in avanti è molto spettacolare. Se hai i mezzi fisici e tecnici per farlo è anche più redditizio, almeno nella singola partita (a gioco lungo per me implica un dispendio insopportabile, ma può essere che mi sbagli).

Noi tendenzialmente, tranne qualche velleitaria sortita isolata, aspettavamo gli avversari nella nostra metà campo. PER FORTUNA a mio parere. Ho ancora negli occhi Palermo o la partita con i turchi dopo la sostituzione di un centrocampista con Alvarez.

L'Inter attuale per me non ha la forza per andare a pressare alto con tanti uomini e recuperare continuamente la posizione. Rischia di farsi infilare troppe volte. Meglio una squadra bloccata dietro, che concede poco e che abbia comunque davanti la qualità necessaria per provare a far male.

Certo, se invece di Zano e Cambiasso (eroici anche quando sbagliano, per me) avessimo Schwaini e Fabregas potremmo sostenere molto di più la manovra collettiva. Quindi la mancanza di centrocampisti completi  determina il nostro gioco. In questo senso hanno ragione tutti i tifosi che rimpiangono il mancato acquisto di questo o quel centrocampista.

Pur condividendo l'opinione generale, dal punto di vista dei risultati  rimpiango  maggiormente  la cessione di Eto'o (o di Ibra). Con uno di loro, o un loro simile, giocando come abbiamo giocato, avremmo vinto con la Roma e con i turchi.

Poiché si deve ragionare su quello che è a nostra disposizione, devo dire che trovo inevitabile la disposizione in campo assennata, che Gasp ha praticato nel primo tempo con i turchi e in tutta la partita con la Roma. Affrontando gli avversari a tutto campo, secondo me, oggi perdiamo con quasi tutti

Modulo e tattica 

Passerò per un difensore a oltranza di Gasp, cosa non vera (per me le sue manchevolezze sono altre), ma sinceramente ho condiviso la scelta di tornare temporaneamente alla difesa a tre. 

Al momento, parlando di teorici titolari, disponevamo di 3 grandi difensori (sulla carta) di 3 soli esterni Jonathan Naga e Obi, volendo considerare quest'ultimo un titolare. Zanetti infatti serviva in mezzo, Maicon e Chivu sono infortunati.

Normale dunque schierare i tre difensori, due esterni a centrocampo (io avrei preferito Jonathan a Obi, ma sono dettagli) e gli unici due centrali di centrocampo disponibili, Zanetti e Cambiasso. Con questo schieramento,  Wes doveva rientrare spesso a centrocampo e una punta non poteva che essere Forlan, l'unico capace di sacrificio (doveva dare un occhio a De Rossi), davanti. Poi Pazzini o Milito era un altro dettaglio.

Devo aggiungere, sapendo che mi attirerò gli insulti di tutti, che ho anche apprezzato la scelta di sostituire Milito con Muntari: era evidente che in mezzo ballavamo, con Zanetti e Cambiasso provati e con Wes sfinito dai... 4 o 5 ruoli  svolti. Mettere un centrocampista in più e portare Wes venti metri più avanti avrebbe aumentato la nostra pericolosità. Come è stato. Nel finale infatti non abbiamo  sofferto e siamo andati vicinissimi al gol, più volte.

Anzi, ad essere sinceri, nella situazione attuale io schiererei proprio il 4-4-1-1.

Che cosa non è andato?

Non è andato anzitutto il fatto che i tre difensori, per diversi motivi non sono al top. Solo che mentre Lucio per me la sufficienza la raggiunge sempre, Samuel non ha azzeccato un appoggio che è uno. Così la ripartenza rallentava o sfumava. Ranocchia giocando terzo da sinistra, con un solo esterno (Naga) che tornava a destra sulla linea difensiva (Obi non può fare il difensore) di fatto si trovava ad agire da terzino sinistro, ruolo che per le sue lunghe leve e la conseguente scarsa agilità lo mette in difficoltà.

In mezzo i limiti dinamici attuali (o definitivi ?) di Zano e Cambiasso sono noti (ma come alternativa c'era solo Muntari, essendo infortunati Motta Deki e Poli). Meglio quindi che i due senatori restassero giudiziosamente a presidiare la zona.

Obi ha confermato di non essere ancora pronto, come titolare,  per una squadra che abbia ambizioni. E infatti Jonathan è andato meglio

Wes, poverino è stato ammirevole: quantità e grande qualità, ma con compiti di coperture dietro due attaccanti, in una squadra che non può giocare alta, risulta troppo sacrificato.

Davanti gli attaccanti, metti chi metti, non la buttano mai dentro, nonostante le numerose occasioni. Ecco perché una punta da 25 gol a campionato avrebbe “coperto” in qualche modo, molte magagne.

Zarate è più adatto al contropiede, ma non fa mai la giocata giusta, pur avendo piede. Milito si muove discretamente ma non trova più la porta, Forlan è solo un attaccante di complemento. Ci sarebbe il Pazzo, ma per lui servirebbe una squadra più corta in avanti, con un gran gioco sugli esterni, mentre esterni offensivi al momento non ce ne sono

Che cosa aspettarci?

Beh, nell'immediato di migliorare la condizione fisica generale, di recuperare alcuni giocatori importanti (senza perderne altri, magari). Con Maicon il nostro gioco d'attacco migliorerà; con Chivu ci sarà un giocatore di ruolo, con i suoi limiti,  a sinistra, sia che si giochi a tre, sia a 4. Avremo maggiore scelta per gli esterni di centrocampo, poiché Zanetti potrebbe aggiungersi  a Naga Jona e Obi, oltre a Maicon se si giocasse a tre; con Poli, Deki e Motta,  i senatori potrebbero alternarsi, restando più lucidi e meno sfiancati. Poi bisognerà decidere l'assetto base davanti.

Gli uomini sono questi, almeno sino a gennaio; la condizione può migliorare ma non trasformarsi. Occorrerà molto realismo, sia in società, sia nel tecnico (di chiunque si tratti), sia nei tifosi.

Per quest'anno non saremo il nuovo Barça, non giocheremo il calcio del 2020, non distruggeremo gli avversari aggredendoli e stordendoli con il nostro ritmo e la nostra pressione. Dovremo lottare punto su punto, anche contro squadre modeste e cercare di ottenere il possibile.

Ripeto: errori ne sono stati commessi, anche in società (per me il più oneroso si chiama Alvarez, almeno al momento). Ma non commettere errori è impossibile, soprattutto quando hai a disposizione 8 milioni per prendere tre titolari (Forlan, Poli e Zarate).

Anche il mister ha probabilmente commesso errori sia nelle scelte individuali degli uomini, in alcune occasioni; sia  nell'atteggiamento troppo astratto e che non teneva conto dei limiti attuali della squadra,almeno inizialmente.

Il problema maggiore di Gasp però non è la gestione ordinaria della squadra, che mi sembra faccia con competenza e buon senso. E' la personalità, la capacità di dare e far dare qualcosa in più. Per questo al momento l'ipotesi della sua sostituzione non mi entusiasma. Non vedo che un Delio Rossi o un Ranieri, ad esempio,  sul piano della personalità trainante facciano una grande differenza. Ma magari mi sbaglio

Le pagelle

JC: una bella parata chiudendo il proprio angolo e un'uscita tempestiva. Non ricordo molto altro. Ma finalmente ha dato un'impressione di sicurezza.

Lucio: ci mette sempre forza fisica e  genoresità. E' un trascinatore. Qualche volta sbaglia. Altrimenti non sarebbe un terrestre.

Samuel: non è al meglio: Chissà se lo ritornerà, alla sua età e dopo gli infortuni che ha avuto... Grinta e determinazione di sempre. Appoggi quasi sempre errati.

Ranocchia: costringerlo a fare l'esterno, con il suo fisico, è una punizione. Lui si batte, ma è chiaramente in difficoltà.

Naga: buono nel primo tempo e un po' in calo nel secondo. Positivo il suo contributo.

Zanetti: sbaglia più del solito e corre un pochino meno. Soprattutto non ha più la lucidità di una volta. Almeno sa stare in campo.

Cambiasso: imbarazzante quando l'avversario lo punta. Ma il Cuchu con la sua sapienza tattica al momento risulta indispensabile a questa squadra.

Obi: tanta volontà e corsa. Per me al momento è uomo da 30 minuti. Lo metti nel finale e ti può dare un buon contributo. Meglio, come dicevo, Jonathan.

Wes: grandissimo. E c'era chi ne temeva un certo disimpegno post mercato. Oggi da metà campo in su lui è l'Inter.

Forlan: quantità si e poi basta. Non ha lo...spunto della punta. Si capisce perché lo scorso anno abbia fatto pochi gol in un campionato come quello spagnolo, dove segna parecchio pure...Osvaldo.

Milito: si muove discretamente, ma non ha ritrovato i colpi vincenti di qualche anno fa. Dopo il gol fallito a porta quasi vuota con i turchi, un altro erroraccio (di testa...) con la Roma.

Zarate: Non mi sembra un possibile titolare da Inter. Molto fumo e poco arrosto. Due belle giocate iniziali, poi fa sempre la scelta sbagliata. Anche lui mi sembra un'alternativa da provare nei minuti finali.

Muntari: si sa cosa può dare. Corsa e grinta senza dubbio. Ha l'occasione di smarcare un compagno davanti al portiere, con un tocco facile di destro. Si contorce tutto per colpire di sinistro e sbaglia. Il suo ingresso ha il merito di “liberare” Wes.

Luciano

Nella foto (LaPresse), Diego Milito, Principe dalle polveri bagnate ieri sera, si mostra perplesso e deluso... come dargli torto?