Inter-Fiorentina 2-0: un brodino o un energico ricostituente?

La vittoria meritatamente ottenuta contro la Viola, come era prevedibile da un lato scatena in una parte del tifo che vive alla giornata entusiasmi un po' eccessivi. Dall'altra non placa la furia destruens dei più intransigenti.

Naturalmente mi colloco per inclinazione personale in una via di mezzo: contento per la vittoria, importantissima, contento per alcuni segni positivi di progresso che ho creduto di vedere; cauto nel trarre da questi segnali previsioni trionfalistiche e avventate (quando sento dire: ora dobbiamo fare 9 punti nelle prossime tre partite “facili”, le mie reazioni sono da censura assoluta).

Prima di accennare a una disamina del match, vorrei fare un plauso (a metà) al pubblico di San Siro.

Splendido nel sostenere la squadra e senza una sola espressione di accusa alla società (il tifoso vero sta con la squadra e capisce che le difficoltà ci possono essere per tutti, non a caso milan e juve sono persino riuscite ad andare in B), il pubblico mi ha deluso per il comportamento verso Muntari.

Il ghanese ha giocato un buon pezzo di partita, rispondendo pienamente ai compiti affidatigli da Ranieri (coprire la fascia sinistra) e facendo di più: ha fornito un assist spettacoloso per il possibile terzo gol e si è trovato nella condizione di segnarlo lui, ma ha sbagliato la deviazione al volo. Per dire, il gol sbagliato poco dopo dal Pazzo – che tra l'altro per mestiere e contratto è deputato a segnare – con palla a terra e controllo facile, grida ben più vendetta.

Ecco, quando avrà perso l'abitudine di prendere di mira un suo giocatore in modo preventivo, ma sosterrà allo stesso modo tutti quelli che in campo lavorano per far vincere la squadra, il pubblico sarà davvero perfetto.

Anche se io ho il sospetto che in alcuni tifosi, più o meno latente, alberghi qualche elemento di razzismo.

Ma veniamo alla partita. Ora si legge di tutto. Si legge di Viola “più immobile dell'Inter” e altre amenità del genere. Quando vinciamo non è mai per la nostra forza, ma sempre per demeriti avversari. Nel caso gli stessi avversari che avevano appena bastonato la Roma del progetto fantastico, quella che non naviga a vista come noi...

Si dirà che mancavano Montolivo e Jovetic: ma a parte che Montolivo se venisse all'Inter sarebbe un brocco,  anche a noi forse mancava qualcuno. Che so: Jovetic non ha ancora vinto un decimo di quello che ha vinto Wes. E non solo perché è più giovane (comunque Jovetic lo vorrei, eh...).

Dunque la mia impressione è stata questa: partita abbastanza equilibrata. Noi con maggior tecnica individuale, emersa in alcuni fraseggi di qualità, loro un pochettino più solidi atleticamente.

Schieramento logico, quello deciso da Ranieri. Anche tenere Couti esterno, con possibilità di tagli, anziché trequartista, è nelle cose. Tutti a criticare, ma se ben 4 allenatori quando hanno schierato Couti l'hanno schierato esterno, significa che un motivo c'è, per il momento. Basta volerlo vedere. Chiunque abbia giocato a calcio avrebbe schierato più centrale Wes, che sa contrastare (ma sempre con l'obbligo di tornare a coprire la fascia sinistra) e più esterno Couti. Anche se il suo futuro sarà in mezzo.

Infatti, si sono visti i pregi immensi (soprattutto in prospettiva) di Couti, ma anche i suoi limiti attuali. Secondo me nel Barça Couti potrebbe giocare già  titolare e non solo per motivi... chimici: perché la squadra è corta in avanti, gli spazi ridotti e tutti si muovono freneticamente. Così i suoi limiti di “peso” sarebbero meno influenti.

Nell'Inter, che ha altri uomini e gioco diverso, serve che dietro qualcuno si sacrifichi per lui. E oggi lo ha fatto soprattutto un Naga che ha davvero corso e lottato per due.

Ben protetta da un saggio centrocampo la difesa ha concesso poco e nulla a una viola che non ha la fulmineità delle ripartenze dell'Udinese, ma che ha giocato con ordine e potenza fisica.

Maicon ha spinto poco (su ordine di Ranieri) ed è stato ben supportato da Fara. Di là Naga, come detto, lottando per uno e mezzo ha compensato i limiti organici di Couti.

La difesa è stata quasi impeccabile, aiutata peraltro da un Motta veramente di grandissimo livello e da un Cambiasso che avrà evidenti  limiti dinamici (altrimenti sarebbè il Pelé dei centrocampisti), ma si è confermato “magister vitae...calcisticae”. Be', devo dire che se non altro quello che ho visto io è un bel “presepe”.

Certo che se hai due professori di limitato dinamismo, ma di sapienza infinita devi metter loro attorno altri che corrano. Questo è evidente anche ai bambini. Come è evidente che contro squadre che hanno grande qualità e grande corsa insieme, questo non basterà. Ma adesso, appena qualche volonteroso ci darà i soldi, compreremo anche noi centrocampisti di corsa e qualità eccelse. Intanto, cerchiamo di raggiungere la mezza classifica così. E poi, se succederà,  ringrazieremo.

Davanti, le punte si sono sbattute: hanno sbagliato qualcosa anche di importante in zona gol, ma sono i loro limiti attuali. In particolare noi non possiamo segnare su una giocata di un attaccante. Al massimo l'attaccante può non sciupare una grande giocata del centrocampo. Comunque con questi limiti gli attaccanti mi hanno abbastanza soddisfatto.

Per quanto riguarda i cambi, positiva, a mio parere si è rivelata la sostituzione di Couti con Muntari, per dare maggior copertura alla fascia sinistra sul risultato di 2-0, meno felice quella di Milito con Zarate, troppo inconsistente e mai in grado di scegliere la giocata giusta. Però non è che ci fosse molto da scialare, essendo il Principe stanco e infortunato e non avendo noi in panca un C. Ronaldo.

Nel complesso la squadra sembra aver raggiunto un equlibrio che potrà rafforzarsi con qualche rientro. Un assetto che non sarà sufficiente per riproporci ai vertici, ma ci potrà consentire un prosieguo di campionato più tranquillo, con maggiori opportunità di valutare alcune situazioni di giovani.

Almeno lo spero.

I singoli, io li ho visti così.

JC:  la prima parata al 30' del s.t. Circa. Dà comunque sicurezza.

Maicon: non è al meglio e si vede. Spinge poco, giudiziosamente, ma copre bene la sua fascia bassa.

Lucio: spettacoloso. Un recupero incredibile su Gila, ormai solo, salva il risultato (si era sull'uno a uno). Ma sì, vendiamolo e prendiamo qualche giovane promessa...

Samuel: un po' sotto tono rispetto alle ultime prestazione. Forse incide la stanchezza. Si salva sempre con il mestiere e il temperamento.

Nagatomo: non sarà da Inter, ma certo che quando gioca così è come se giocassimo in dodici.

Faraoni: prestazione di grande sostanza e qualità. Perché non ha giocato prima? Perché non era il momento, per infortuni e necessità di crescita col gruppo.

Cambiasso: è la forza e il limite di questa squadra. Sapienza inimitabile e anche lentezza che condiziona tutto il settore. Per il momento me lo tengo caro (e non solo io, visto che gioca sempre con tutti gli allenatori.. ah già è perché li ricatta, il bell'imbusto)

Motta: prestazione a mio avviso di grande valore. Non perde palloni importanti, costruisce con qualità e saggezza e si propone pericolosamente al tiro

Coutinho: grandissime intuizioni. Nel primo tempo, tre occasioni per noi: l'assist iniziale che smarca il Pazzo davanti al portiere, un'azione personale conclusa con un gran tiro, l'assist del gol. Poi soffre in fase difensiva. E' il suo limite attuale (rimediabile?).

Milito: ho detto prima, ha lottato si è battuto, è bravo nella distribuzione del pallone, ma nonha più lo spunto vincente.

Pazzini: in ripresa, anche se davanti alla porta sbaglia ancora troppo. Deve tornare un bomber implacabile nei 16 metri.

Muntari: prestazione di ottima sostanza: copre bene la fascia (nessun pericolo da quel lato; si fa trovare pronto al tiro (che sbaglia abbastanza clamorosamente) e serve un assist incredibile. Non male per un emarginato.

Zarate: sembra un corpo estraneo. Coraggio Maurito, credo che tu possa fare ben di meglio.

Luciano

Nella foto (inter.it), Yuto Nagatomo esulta dopo il gol del 2-0. Prova da ritrovato samurai la sua, avanti così Yuto-san...