venerdì 23 marzo 2012

54

Inter-Marsiglia 2-0, NextGen Series: la dura legge del gol.


Gimon mi aveva suggerito di scrivere un post celebrativo per il grande risultato ottenuto dalla nostra Primavera con il raggiungimento della finale nella prestigiosa Next Generation Series. E mi aveva suggerito anche il titolo che però preferisco non rivelare.

Infatti, ho scelto di dare un taglio e quindi anche un titolo diverso a questo mio scritto. Anche, lo confesso, per motivi scaramantici. Prima di Inter-Bayern sapevo che potevamo vincere o perdere, ma che eravamo più forti di loro. Oggi non posso avere questa certezza... anzi, se dovessi fare un calcolo delle probabilità non considererei i nostri favoriti rispetto all'Ajax

Per questo, comunque vada a finire l'ultima partita, ho preferito fare OGGI un discorso che suoni un po' come un bilancio. Perché il segno della stagione è stato tracciato. La stagione ci ha già dato delle risposte importanti, anche se vincere o perdere non è indifferente. Ma lottare ai vertici in TUTTE le competizioni è ancora più importante.

La Primavera di Andrea Stramaccioni e di Vincenzo Sasso, alle soglie del mese di aprile, può vantare questo bilancio: è imbattuta in tutte le competizioni cui ha partecipato.
Sì, perché l'Inter:
  • è uscita  in Coppa Italia senza subire sconfitte, ma con due pareggi e dopo aver ampiamente meritato;
  • è uscita al Torneo di Viareggio dopo un pareggio che, diciamo la verità, per come si è sviluppato il match ci andava piuttosto stretto;
  • è prima in campionato nel suo girone;
  • è in finale di NGS (competizione dalla quale sono fuori, secondo la vulgata ripetuta acriticamente anche da molti nostri tifosi, squadroni europei accreditati di possedere settori giovanili ben più forti del nostro).
Vincere, anche solo una delle competizioni ancora aperte, darebbe un valore aggiunto importantissimo alla stagione. Ma non credo di sbagliare se affermo che il segno della stagione stessa (la prima di Strama, non dimentichiamolo) è stato tracciato comunque.

La professionalità di Stramaccioni e Sasso. 

Ma perché questo titolo: la dura legge del gol?

Perché secondo me la svolta alla nostra Primavera è conseguente alla nuova conduzione tecnica. Alla professionalità esasperata, dura, in qualche caso anche astrattamente e soggettivamente ingiusta, dei nuovi allenatori. 
Ma è il rovescio della medaglia: un grande allenatore deve saper essere spietato nell'interpretazione dei casi individuali, da gestire esclusivamente in funzione dell'interesse generale. Se poi la soluzione è giusta, col tempo anche chi si ritiene danneggiato si accorgerà che la decisione viene anche a suo vantaggio.

Già con Pea c'era stata un'accelerazione nel senso della professionalità, cioè della trasformazione di un gruppo di giovinetti ambiziosi ma piuttosto supponenti e caratterialmente fragilini in un complesso di uomini veri, di atleti che lottano uniti per un obiettivo grande, generale, il quale solo come conseguenza implica anche la valorizzazione degli obiettivi individuali.

Stramaccioni e Sasso in più di Pea hanno messo un grande carisma, la capacità di farsi seguire ciecamente (in questo e non solo in questo, certi atteggiamenti di Strama ricordano un po' quelli di Mou), ma anche la maggior attenzione alla costruzione del gioco, di un gioco articolato, che possa essere, ogni volta che le circostanze lo consentono, lo strumento fondante di un'affermazione.

Non è un caso che già lo scorso anno il numero di ex Primavera che hanno affrontato il calcio professionistico sia aumentato rispetto alla media del passato. E quest'anno andrà ancora meglio.
A riprova del fatto che non c'è antitesi non dico tra la vittoria (che ha sempre un quid di imponderabile), ma tra l'essere competitivi e lo sfornare ottimi giocatori.

Ripercorriamo la storia della stagione dell'Inter di Stramaccioni e Sasso.

Ovviamente compiamo questa operazione in rapida sintesi.
I nuovi tecnici (blanditi, lo ricordiamo, anche dalla nazionale di Sacchi e dalla juve) firmano il contratto solo a fine campagna trasferimenti. Non possono incidere molto sulla stessa e devono accingersi a gestire il gruppo che trovano.
Anche se questo è parzialmente vero. Perché molti giocatori già titolari l'anno precedente, erano conosciutissimi, altri Strama li aveva incontrati più volte con gli Allievi della Roma e altri ancora li aveva studiati al trofeo Dossena, in giugno. Forse non aveva ancora firmato, ma ricordo perfettamente l'assidua presenza, sua e di Sasso, alle nostre gare.
Può essere comunque che il gruppo, ai suoi occhi, presentasse qualche lacuna che non era stato possibile colmare

L'esordio, lo ricordiamo tutti, è stato disastroso. Avevamo tante attenuanti: la preparazione più affrettata, la conoscenza incompleta del gruppo, il lavoro nuovo impostato e non ancora sufficientemente assimilato, ecc.
La risposta però è stata esemplare: il mister ha promesso un immediato riscatto e ha dimostrato di non essere un millantatore e un parolaio, ma un tecnico che aveva già imparato a conoscere la potenzialità dei suoi uomini.

C'è un episodio significativo, anche se marginale: quando ho chiesto a un dirigente perché non avessimo preso noi un giocatore dei nostri avversari inglesi (Coulibaly, ex-Siena, nde), che ci aveva umiliato. Mi ha risposto: “Perché nel suo ruolo abbiamo uno più forte”. Sembrava una boutade. Era consapevolezza. Oggi noi siamo alla finale. Gli avversari di allora, si sono persi per strada.

Più o meno da settembre a gennaio, i nuovi tecnici hanno percorso la strada della sperimentazione: ricordate l'intervista di Strama in cui giustamente si vantava di avere ottenuto buoni risultati schierando mi pare 32 giocatori? In quella fase bisognava misurare le attitudini di tutti, le potenzialità e le capacità in atto. E farlo senza perdere terreno.

C'era da risolvere il problema del portiere (infortunati Di Gennaro e Sala), quello degli esterni bassi (chi scegliere, tra i vari candidati?). 
C'erano quattro centrali bassi. Però Bianchetti era sempre con la prima squadra e in questa fase Galimberti e Kysela erano i prescelti, mentre Splendly cresceva alle loro spalle.
Poi Bianco è tornato con i primavera e si è creato un primo problema. Galo, anche legittimamente dal punto di vista personale e in relazione alle assicurazioni ricevute al momento del rinnovo, male accettava il ruolo di terzo titolare, dopo un anno trascorso in panca.
A suo tempo ne ho parlato con Strama e posso garantire che aveva (ha) una grande stima per Galo. Allo stesso tempo, al momento, riteneva più pronti Bianco e Marek Kysela.

Strama mi aveva anche detto che aveva chiesto e ottenuto non dico carta bianca (dopo l'esperienza di Lippi questa espressione porta male), ma autonomia di scelte tecniche. E qui le vicende secondo me hanno confermato questa sua autorevolezza. Come aveva respinto dopo la sconfitta di Londra, qualche invito dirigenziale a realizzare una maggior copertura tattica, così voleva essere libero di scegliere gli uomini cui affidarsi, assumendosene la responsabilità.

In questo modo si spiega la presenza indiscussa di Kysela che aveva rifiutato il rinnovo. Le cose sono cambiate dai tempi di Fossati e proprio il cambiamento aveva fatto discutere. Credo che il ragionamento di Strama sia stato: se Marek va via o no è un problema che riguarda la società e l'organico del prossimo anno  (non della Primavera, comunque). Io ho l'obbligo di mettere in campo quello che a mio parere mi garantisce le prestazioni più elevate. Ora. 
E' la dura legge del gol, appunto.

Che ha provocato un addio (speriamo temporaneo) doloroso per tutti noi interisti veri, quello di Galo, il quale  ha preferito andare a giocarsi le sue chance da titolare a Parma. Il terzo centrale è diventato Splendly e le ottime prove fornite dall'austriaco forse spiegano la relativa tranquillità con cui è stato possibile gestire la questione Galo. Anche perché, non scordiamolo, in bacino di carenaggio c'era un altro che fino a quel momento era considerato un difensore centrale: Ibrahima Mbaye.

In mezzo al campo, non c'erano dubbi su due dei tre titolari: Lorenzo Crisetig e Duncan in pratica non avevano rivali. Bisognava scegliere il terzo. 
Davanti i giocatori inamovibili, almeno sulla carta erano Longo e Bessa (se avesse dimostrato di poter essere anche un combattente). C'era da scegliere il terzo e allora i candidati principali sembravano essere Vojtus e Alborno con Giovanni Terrani come alternativa principale.

Nell'arco dei mesi prenatalizi si sono provate tutte le alternative, sempre tenendo di mira i risultati e con successo. Le situazioni si sono venute chiarendo.

Ci sono state tre invenzioni dei nuovi tecnici, che vanno loro riconosciute esplicitamente: il conflitto per il ruolo di difensore esterno destro è stato risolto inventando in quel ruolo Pecorini (aveva già provato in Nazionale, per la verità, ma senza un impiego stabile nell'Inter  la cosa non avrebbe avuto futuro).
Come difensore esterno sinistro è stato inventato Ibrahima Mbaye: un altro strepitoso successo. Ricordo ancora l'esordio nel ruolo, contro la Fiorentina. Fronteggiava un attaccante di 3 anni più anziano (Acosty, nde), dotato di scatto e dribbling superiori. Ibrahima lo ha chiuso inesorabilmente e quel giorno, almeno a livello Primavera, è nata una stella. Anche quella di Splendly centrale può essere considerata un'invenzione. Nella selezione austriaca giocava da trequartista. Al Dossena, ricordo, fu provato da esterno basso, a destra. Con esiti disastrosi. Oggi è un centrale affidabilissimo. Con il recupero di Di Gennaro tra i pali, quindi, la difesa è stata sistemata.

In mezzo al campo la lotta per il posto disponibile è stata vinta da Romanò, che ha forza fisica, corsa e capacità di coprire tutta la fascia destra, alternandosi e sovrapponendosi con Pecorini e con l'attaccante esterno, trasformando in tal modo il 4-3-3 in una sorta di 4-2-3-1. Benassi è la prima alternativa, anche se il suo gioco è molto diverso da quello di Romanò; lo stesso Pasa di alcune recenti ottime prestazioni può essere preso in considerazione. Sembra diventato più marginale invece il ruolo di Candido, con grande dispiacere (mio), in considerazione delle sue eccezionali doti tecniche, ma anche in questo caso... è la dura legge del gol.

Davanti va indubbiamente ascritto a merito dei nuovi tecnici la trasformazione di Bessa da delizioso giocoliere a giocatore vero, a tutto campo, capace di lottare e di trascinare la squadra. Anche i progressi di Longo sono indiscutibili. Oggi Samu è pronto per misurarsi in un campionato professionistico.

In Inverno ho avuto occasione di chiedere a Strama se fosse in previsione qualche nuovo arrivo. Mi ha risposto: cerchiamo un attaccante esterno, ma deve essere più forte dei nostri, altrimenti non serve.  
E' arrivato Marko Livaja, un vero guerriero, dotato anche di buona tecnica, che ha scalzato la posizione di Vojtus.
Gio Terrani resta un'interessante alternativa e lo stesso Forte sembra avere rimontato qualche posizione.

In definitiva, se andiamo a vedere, quasi tutti i giocatori hanno buoni piedi (qualcuno li ha ottimi). Ma tra i sostituiti ce ne sono anche di migliori. Per dire: Bando ha piedi migliori di Pecora, Galo ha piedi migliori di Marek, Alborno ha un sinistro più raffinato di Ibrahima e forse anche di Livaja; Roberto ha piedi migliori di... tutti, eccetto (forse) Bessa. Terrani ha piede e rapidità; Garri è praticamente scomparso dalle convocazioni, ma sul piano tecnico se la gioca con tutti.

C'è un dato da considerare: a parte Duncan (che però è un mostro di potenza atletica) e Bessa, mi sa che a occhio tutti i titolari sono sopra o almeno attorno al metro e ottantacinque di statura. L'altezza non è decisiva, se non in alcuni ruoli, e proprio Duncan e Bessa lo dimostrano, ma la potenza fisica, la corsa, la resistenza e la grinta, tra giocatori che mediamente giocano bene la palla, sono invece determinanti.
E' la dura legge del gol.

Le prospettive per la prossima stagione.

Il prossimo anno i nostri tecnici avranno certamente un ruolo più decisivo nella composizione della rosa. Strama e Sasso sono spesso presenti, a studiarsi le prestazioni dei Berretti e talvolta anche quelle degli Allievi Nazionali.

I giocatori che già quest'anno sono stati aggregati alla Primavera, stabilmente o meno, dovrebbero ovviamente far parte della nuova rosa. Ma i Bandini, i Benassi, i Pasa, i Garritano, i Terrani, i Monachello, e qualche altro Berretti che aspira legittimamente a entrare nel gruppo, dovranno fare un grande salto di qualità sul piano dell'affidabilità atletica e quindi anche tattica, per meritarsi il posto di titolari. Non tutti, forse, ci riusciranno. Ma tutti devono porsi questo obiettivo, perché è un passaggio obbligato per la loro crescita. Qualcuno andrà via, in prestito, per giocare, probabilmente. 
Poi c'è il problema dei '95. Penso che non più di 3-4 avranno la chance di passaggio immediato, senza il transito nella Berretti. E ancora un volta sarà l'affidabilità atletica a decidere, perché di giocatori con numeri tecnici ce ne sono.
E qualche “invenzione” Strama e Sasso la produrranno anche il prossimo anno

L'altra faccia della medaglia: carisma e professionalità esasperata

Un grande allenatore è tale perché le sue scelte sono considerate convincenti e coinvolgenti dal gruppo. Il carisma fa la differenza e produce successi. Ma i successi sono alla base del carisma, anche se a volte lo stesso li precede, in un rapporto dialettico difficile da districare.

I nostri due mister hanno fatto quasi sempre le scelte giuste anche sul piano tattico, dimostrando di sapere studiare benissimo le situazioni e, nella continuità di un gioco mai passivo, di sapere trovare le soluzioni più adeguate alle difficoltà contingenti poste da situazioni interne o dalla natura degli avversari. La duttilità con cui si è passati ad esempio da un modulo che prevedeva l'arretramento di un mediano sulla linea difensiva e maggior possibilità di spinta sugli esterni, a un altro modulo con i difensori più bloccati e i centrocampisti più “di movimento”, ne è una prova. Ma anche, per citare un episodio più contingente, lo spostamento di Longo sulla sinistra con Livaja più centrale, in una partita in cui su quella fascia era stata individuata una certa debolezza degli avversari. E altri accorgimenti si potrebbero citare.

Ma tutti questi accorgimenti, queste soluzioni riescono se i ragazzi ci credono, se il carisma dell'allenatore li induce a una disponibilità totale (come non citare l' Eto'o terzino di Mou?). Ed è la gestione del gruppo, fatta nell'esclusivo interesse della squadra a determinare questa situazione.

Parlavo prima di “professionalità esasperata", dura, in qualche caso anche "astrattamente e soggettivamente ingiusta” come aspetto forse necessariamente correlato al concetto di professionalità vincente, in un allenatore.
Forse l'allenatore per vincere deve prendere decisioni anche poco simpatiche, in qualche caso anche ingiuste verso i singoli, ma attuate nell'esclusivo interesse della squadra (e non, per esempio, attuate per accondiscendere a qualche pressione di dirigenti).

Potrei citare almeno tre episodi in cui le decisioni dell'allenatore, almeno per come mi sono state descritte da più fonti, sono apparse, diciamo così, non del tutto eque. Ma il denominatore comune di queste situazioni è stato la costante, minuziosa, esasperata ricerca dell'interesse generale, anche qualche volta a discapito di un senso di giustizia astrattamente inteso. Forse questa è l'altra faccia, inevitabile, del professionismo assoluto.
Come lo è stato, ad esempio dal punto di vista soggettivo mio e dei 3-4 genitori presenti, la decisione del mister di spostare l'allenamento della squadra al chiuso, per evitare il disturbo della nostra presenza, nell'ultima occasione, a Interello.
Noi ultra tifosi (ripeto, 3-4 non di più, quindi non una fonte di disturbo) abbiamo vissuto la cosa come una vessazione, soggettivamente. Si pensi che io, per stare vicino alla squadra, ancora oggi ho cercato invano una soluzione per presenziare alla finalissima di domenica.
Ma probabilmente, in una situazione di professionismo estremo, anche questo piccolo accorgimento può avere giovato alla preparazione del match.
Forse anche questo fa parte della dura legge del gol.

Breve (e tardivo) giudizio sulle prestazioni individuali contro il Marsiglia... sperando che possano valere anche per la finale!

DI GENNARO: dà una grande impressione di sicurezza. Nei primi piani sembra addirittura rilassato. Non sbaglia nulla e compie una parata importante. Voto: 6.5 

PECORINI: misura assennatamente le percussioni. Chiude gli spazi in fase difensiva e sfiora un eurogol. Voto: 6.5
SPENDLHOFER: baluardo difensivo, ottima capacità di rilanciare l’azione e pericoloso in area avversaria sui calci piazzati. Voto: 6.5
KYSELA: prova di assoluta affidabilità, tra l’altro spesso contro un avversario forte come Anani, nel secondo tempo quasi scomparso. Voto: 7
IBRAHIMA MBAYE: lui può giocare in almeno cinque ruoli e sempre annulla l’avversario e spinge. Mezzo punto in più perché è un ’94.  Voto: 7

ROMANO’: corsa, sacrificio e anche qualità. Importante. Voto: 6.5
CRISETIG: regista navigato della squadra. Ha personalità, un ottimo sinistro e ora anche una maggiore partecipazione al gioco. Mezzo voto in più per il gol. Voto: 7
DUNCAN: lui come passo e potenza è pronto per campionati maggiori. Peccato che non sempre il tiro, potentissimo, sia preciso. Voto: 7

BESSA: è "Bessao Maravilhao" (copyright di Olag, nde). Quando gioca così, con questa intensità, c’è solo da inchinarsi. Voto: 7.5
LONGO: non è un giocatore, ma un mostro di volontà, corsa, aggressività e lotta. Unite a una capacità di fare male ai portieri non indifferente. Forza, Samu, ripetiti! Voto: 7.5
LIVAJA: un guerriero con buona tecnica. Apporto alla squadra fondamentale. Deve solo controllare qualche inutile intemperanza agonistica. Voto: 7

FORTE e ALBORNO: non giudicabili.

STRAMACCIONI (e SASSO): hanno portato l’Inter sin qui, conducendola con autorevolezza e competenze tecnico-tattiche eccezionali. Straordinaria la cura maniacale dei dettagli. Voto: 8 

Luciano 

Nella foto, la gioia incontenibile di Lorenzo Crisetig dopo il suo grandissimo gol su calcio piazzato che ha sbloccato già al primo minuto di gioco la semifinale contro il Marsiglia. Poi ci penseranno Bessa e Longo a chiudere il conto con i transalpini e "vendicare" la prima squadra. Domenica è finale contro l'Ajax... bello e giusto così!

54 commenti:

Giorgio ha detto...

Post fantastico, Luciano, grazie!!!
Grazie anche a tutti i ragazzi della primavera, a Stramaccioni e Sasso per averci fatto vivere tutte queste belle emozioni.
Vincere è importante, ma anche io penso che comunque un segno importante per il futuro sia stato già segnato.
Mi dispiace molto che tanti tifosi interisti non lo capiscano, ma questo è un loro problema...
La "vulgata" come hai scritto tu, Luciano, infatti crede che gli altri giochino con dei bambini, mentre l'Inter schiera degli orchi, grandi e grossi, brutti e cattivi... di tre-quattro anni più grandi, tutte le volte!!!
Pazienza, non sanno nemmeno di che parlano, ma pazienza.
Io voglio chiudere questo mio commento, ringraziando anche Gimon per l'attenzione che ha dedicato a questo evento e sottolineando le bellissime parole di Lorenzo Crisetig al termine della semifinale vinta contro il Marsiglia: "Io amo e onoro questa maglia, sempre. E da questo trovo la forza per migliorare ogni giorno".
Grandissimo!!!

Matteo ha detto...

Che gran bel post Luciano,c'è da dire che Strama è riuscito a fare questa rivoluzione grazie anche al valore complessivo elevato dei nostri giocatori(dentro questa rosa,secondo le parole del Casi in un'intervista di ieri ad Interchannel,ci sono molti elementi da considerarsi "top",anche più dell'Ajax)

Anonimo ha detto...

Grande post Luciano!!!
Adesso la finale e sarà un'emozione tutta da vivere contro una squadra molto forte come l'Ajax.
Sconcertante però leggere altrove di quanto alcuni tifosi interisti (mah???) siano ignoranti, prima ancora che stupidi, quando scrivono certe idiozie.
Quindi, per costoro la NGS sarebbe la "coppa dell'amicizia giovanile", i giocatori della primavera tutti delle pippe, ecc., perché le vere squadre forti i giovani li hanno tutti in prima squadra, altro che NGS.
Ma si rendono conto di quello che scrivono??? Conoscono il regolamento della manifestazione? Sanno che si possono schierare solo due giocatori del '92?
Conoscono l'età reale dei giocatori di cui vaneggiano e straparlano?
Ne dubito molto o almeno lo spero... che tristezza in ogni caso!!!

Duccio

Anonimo ha detto...

Duccio,
mai letto in giro quello che affermi tu. E ti posso assicurare che mi faccio sempre il giro tra i vari blog interisti.
Perchè vuoi buttare benzina sul fuoco?
Claudio

nabucco ha detto...

Ottimo Luciano..sempre grande e sempre...grazie per il tuo lavoro..!

Anonimo ha detto...

Benzina sul fuoco???
Ahahahahah!!!
A me non frega nulla, lo trovo triste, solo questo.
Comunque Claudio, fatti un giro in fabbrica e leggiti i commenti di certi utenti sulla primavera e sulla NGS e troverai ciò di cui ho parlato prima.

Duccio

Cisco ha detto...

Ripubblico anche qui il mio articoletto sul calcio giovanile che essendo nel post vecchio probabilmente han letto solo pochi di voi:

Quando rivelo la mia passione per il calcio giovanile, il più delle volte percepisco lo stesso sguardo interrogativo col quale si guarda un curler, seguìto dalla domanda: “Perché hai questa mania?”, formulata col tono di chi vorrebbe chiederti quale trauma ha causato questa tua disfunzione.
Ma mentre le perplessità sul curling (e le sue rocce di granito) sono condivisibili, non ho invece mai compreso il perché del disinteresse generale nei confronti del calcio giovanile.

Sarà banale dirlo, ma sempre di calcio stiamo parlando: di conseguenza dovrebbe facilmente appassionare un popolo di allenatori (nella maggioranza dei casi da esonero nel precampionato) come il nostro.
Ci si lamenta del costo crescente della vita, del rincaro dei biglietti: le partite delle giovanili sono quasi sempre gratis.
C’è chi considera immorale il business del calcio professionistico: i ragazzi dei vivai giocano ancora per pura passione e questo si percepisce costantemente nel corso di ogni loro match.
Da tifosi, abbiamo costantemente fame di volti nuovi, di acquisti, della speranza di trovare un giocatore che potrebbe farci vincere qualcosa o anche solo migliorare la nostra squadra: in ogni settore giovanile c’è sempre almeno un talento che fa sognare chi lo vede, spesso vanamente, ma sono sogni a costo (quasi) zero, a differenza di tanti bidoni delle prime squadre.
Per le società, i giovani sono una risorsa, sportiva ed economica. Sportiva, perché il creare in casa uno o più talenti, con esborsi relativamente contenuti (scouting, acquisto, indennizzi, costi di gestione, costi dello staff), permette di rinforzarsi senza ricorrere al mercato e perché un ragazzo cresciuto nel vivaio svilupperà un maggiore rispetto della squadra, della sua storia e dei suoi valori e sarà più facilmente portato a dare sempre il massimo per la squadra che lo ha formato: guardiamo, in tempi recenti, Abate e Antonini. Economica, perché oltre al già citato risparmio derivante dalla minor necessità di ricorrere al mercato, un giovane può essere utilizzato quale pedina di scambio per arrivare a giocatori di maggior potenziale/più pronti o, dalla sua vendita, può derivare una plusvalenza. (continua)

Cisco ha detto...

Evidentemente, però, tutte queste caratteristiche positive non sono sufficienti a far appassionare i tifosi e accrescere la centralità dei vivai nei progetti delle società.
Altrimenti, durante le partite di calcio giovanile gli spalti (quando ci sono) e i bordo campo non sarebbero il più delle volte vuoti, eccezion fatta per parenti ed amici dei ragazzi in campo e per i derby del campionato Primavera.
Altrimenti, i molti che invocano il “progetto giovani” e la rottamazione degli over 30, si sforzerebbero di conoscere più di tre nomi di ragazzi della Primavera e, al primo loro appoggio sbagliato in un’amichevole estiva, non sarebbero tutti pronti coi loro: “chel lì l’è minga bun” (quello lì è una pippa).
Altrimenti, le società investirebbero di più nei vivai e meno nel carneade di turno, pronto a finire nel sacco dell’umido dopo mezza stagione.

La mentalità, in Italia, deve cambiare. Ma questo cambiamento deve partire in primis dalle società: sarà la loro spinta a favorire l’avvicinamento dei tifosi al calcio giovanile.

[pezzo tagliato]

In un mercato in cui spagnole, sceicchi, russi etc. rendono pressoché impossibile il portare in Italia un campione, provare a crearselo in casa diventerà sempre più necessario. Qualche passo è stato fatto, ma non è ancora abbastanza.

Matteo ha detto...

Beh per esempio Nicoletti è uno di quelli che dice quello che afferma Duccio,se volete riporto anche il passaggio,la sua è un'opinione come tutte però la trovo molto ma mooolto limitata.Nessuna benzina sul fuoco, molti non sanno nemmeno di cosa siano le giovanili.E' un dato di fatto.

Anonimo ha detto...

Duccio,
la fabbrica la leggo e non trovo tutto questo accanimento verso la primavera.
Poi di persone "poco intelligenti" ne puoi trovare tantissime in ogni posto della rete e che trattano i più svariati argomenti.
Importante, secondo me, non dargli troppo peso.
Claudio

Anonimo ha detto...

Claudio, io ho parlato di certi utenti della fabbrica e NON della fabbrica in quanto tale o di chi la gestisce e scrive i post. Fa la sua differenza, credo.
Riguardo al peso da dare a certi commenti, io li considero come "aria fritta", quindi...
Mi fa tristezza, però, questo sì.
Argomento chiuso, comunque.

Duccio

carloblacksun ha detto...

Una domanda per Luciano che conosce molti osservatori: vi risulta che il figlio di Filucchi sia stato assunto nell'organigramma dell'Inter con la qualifica di osservatore?

Se fosse vero sarebbe un indizio in piu' del fatto che il nepotismo, non il merito, sia il criterio con il quale vengono scelti ALCUNI dirigenti della nostra squadra.

Poi magari mi sbaglio e il figlio di Filucchi conosce piu' giocatori di Carlo Pizzigoni, di Seu Jorge, di GrindPaolino93, di Dino Mulacic e di Gimon...

Sulla Nextgen Series penso che la vittoria col Marsiglia sia stato un eccellente risultato, ma per me le grandi vittorie del settore giovanile dell'Inter di quest'anno, piu' ancora della Nextgen, si chiamano Faraoni, Bardi, Stefanovic e cosi' via...giocatori del nostro vivaio che si stanno imponendo in prima squadra in serie A o B.

luciano ha detto...

carlobs sposa la linea ostile alle giovanili dell'Inter, ma non sa neppure di cosa parla.
Ecco una semplice dichiarazione di Ausilio: "TUTTA LA B VUOLE I NOSTRI PRIMAVERA. E LO SPORTING NE VUOLE TRE!". Ma non perché abbiamo fatto bene nella NGS, mettendo in evidenza dei talenti eh, per carità.
Tranne due, oltre a tutto, sono giocatori nel 18° anno di età.
La pseudo argomentazione secondo cui il barça avrebbe cento giocatori di quell'età e manderebbe solo i più scarsi alla competizione, purtroppo l'ho letta anch'io ed esprime solo tutto il livore anti interista (non anti societario, perché i risultati sono della squadra). E naturalmente, esprime anche l'ignoranza della realtà di cui si parla.

carloblacksun ha detto...

carlobs sposa la linea ostile alle giovanili dell'Inter, ma non sa neppure di cosa parla.
-------------------------------
ma de che?

Anonimo ha detto...

Penso che l'accusa a carlobs si essere ostile alle giovanili dell'Inter sia una battuta mal riuscita ....
Claudio

luciano ha detto...

Claudio, scusami, ma perché non vai a scrivere su altri blog? A noi qui piace scambiarci indisturbati quel po' di piacere che le squadre dell'inter ci riescono a dare anche in un'annata sfortunata, complessivamente.
Vai sui siti dove chi sta con l'Inter viene definito servo. lo dico per te, ci troverai più soddisfazione, credimi

Anonimo ha detto...

Luciano

ciao, scusa il disturbo, volevo farti una domanda che mi assilla da tempo :)

Una tua valutazione riguardo l'operato del settore giovanile negli ultimi anni. Provo a spiegarmi. Assodato che è stato fatto un grandissimo lavoro, la domanda è, cosa ti fa pensare che Bessa, piuttosto che Lorenzo e Samu o altri, abbiano piu possibilità di entrare nel grande calcio piuttosto che i Rullo, i Biava o i Rebecchi che erano considerati forti, che comunque vincevano campionati, ma che poi non hanno avuto il futuro che gli si prospettava? Lasciamo perdere i singoli casi come Biava infortunato piu volte, ma con Verdelli c'erano diversi giocatori, che per due anni hanno dominato il campionato primavera (perdendo e vincendo una finale a testa con il lecce), in un campionato a detta di alcuni superiore a quello attuale.
Ecco, volevo capire quindi se le aspettative riguardo ai nostri attuali campioncini erano le stesse di dieci anni fa oppure no. Che differenza c'è tra l'inter primavera campione d'italia 2001/2002 e l'inter attuale?
Non so se mi sono spiegato, di certo non vuole essere una cosa polemica :)

Un saluto a tutti.

I-Love-Inter

luciano ha detto...

ILI: provo a risponderti nel modo più semplice, dopo aver premesso che si tratta sempre di una semplice opinione personale.
I Rullo, i Biava e i Rebecchi (per quest'ultimo stravedevo, come stravedo per Candido oggi) se fossero in questa rosa sarebbero... stati ceduti a gennaio senza neppure vedere una sola volta il campo.
ma la risposta te la dai da solo, perché questi giocatori in piena maturità giocano nelle serie minori, mentre tutti i nostri giocatori hanno richieste (a 18 anni) da società almeno di serie B o addirittura da società prestigiose come lo sporting lisbona.
per altro, nella squadra che tu citi, c'erano anche Pasquale, Potenza, e soprattutto Pandev e Martins. tutta gente che qualcosina valeva e ha fruttato. A riprova del fatto che se vinci devi avere dei valori. io per esempio, firmerei sunito per ttirar fuori dalla Primavera ogni anno un pandev e un Martins.
Poi devi considerare che allora una competizione straordinaria come la NGS non c'era. E nella NGS, checché ne dicano gli anti interisti, non ci sono giocatori del lecce o del Cesena, ma i migliori prodotti dell'Ajaax, del barça, dello Sporting, delle migliori inglesi e via elencando

Avvocheto ha detto...

A me piaceva tantissimo Beati...che sfortuna quel ragazzo!
Ah, già che sono in vena Amarcord, ne approfitto per chiedere a Luciano un commento su due giocatori che parevano interessanti ma che poi sono rimasti poco da noi e non mi pare abbiano fatto carriera, ossia Alberoni ( centrocampista brasiliano del 84) e Valmy ( difensore francese del 87): te li ricordi? Hai qualche aneddoto sul loro periodo nerazzurro?
Intanto a Pasqua i nostri meravigliosi 98 andranno a giocare in Spagna il MIC, torneo di cui parlava nell'intervista Di Marco

Anonimo ha detto...

Avvocheto: Beati (un '83, come Rebecchi e Martins, era un predestinato. Studiava da grandissimo centrocampista. purtoppo il destino non ha voluto che completasse i suoi studi.
Valmy e Alberoni li ricordo benissimo, ma sono stati semplici meteore nel nostro universo giovanile e non credo che abbiano fatto strada neppure altrove. Di Alberoni ricordo che aveva buona tecnica e tirava bene le punizioni.

Anonimo ha detto...

Luciano,
ma di che stai parlando?
Dalla tua risposta capisco che vuoi discorrere amabilmente con chi ti da sempre ragione e che non hai intenzione di confrontarti con chi dissente.
Perfetto.
Grazie e arrivederci.
Claudio

luciano ha detto...

Esatto, Claudio. Ciao e buon divertimento altrove.

questo non è un luogo democratico, aperto a tutti. e' un luogo per persone che amano sostenere l'Inter

carloblacksun ha detto...

Luciano se vuoi me ne vado anche io, prima pero' saresti cosi' gentile da confermarmi, tu che sai sempre di cosa parli a differenza mia, se il figlio di Filucchi e' stato assunto effettivamente come osservatore nell'Inter e, in caso affermativo, in base a quale cursus honorum ha ottenuto questo incarico prestigioso?

SG87 ha detto...

Non capisco la polemica con Carlo, probabilmente Luciano ha "quotato" il post sbagliato ;)

giuseppeRC ha detto...

Luciano, ti faccio una domanda per...metterti in difficoltà. Se ti dicessero: "Per acquistare Lucas dobbiamo fare cassa con 2-3 dei giovani più promettenti della Primavera" che faresti? Accetteresti seppur a malincuore o ti opporresti?

Altra domanda: si mormora di un' Udinese interessata a Castaignos quale parziale contropartita per Isla. Secondo me cedere il giovane olandese, unico attaccante di prospettiva attualmente in rosa, sarebbe un delitto oltre che un ridimensionamento del progetto di puntare sui giovani di talento, quindi direi assolutamente no. Voi invece, accettereste?

carloblacksun ha detto...

Coutinho e Castaignos non li venderei mai.

carloblacksun ha detto...

@ freestyleshop

Io ho detto che la Nextgen e' una grande cosa, ma che la vittoria piu' importante del settore giovanile sono i giovani che giocano in prima squadra, all'Inter o altrove.

E mi sono preso un insulto gratuito.

Fa niente, si vede che piu' la dirigenza fa danni, piu' bisogna ergersi a difensori dell'Inter contro questi "Interisti deviati" o "criptogobbi" tipo me...si vede che qualcuno si diverte cosi'.

pero' le domande serie vengono sviate con abilita', molto meglio dire che i nostri dirigenti sono i migliori del mondo a prescindere e che non sbagliano mai, e che se un giovane fa male nell'Inter non e' perche' e' stato gestito male (allenamenti o tatticamente), ma e' per colpa dei tifosi beceri, non si sa perche'.

luciano ha detto...

"Sulla Nextgen Series penso che la vittoria col Marsiglia sia stato un eccellente risultato, ma per me le grandi vittorie del settore giovanile dell'Inter di quest'anno, piu' ancora della Nextgen, si chiamano Faraoni, Bardi, Stefanovic e cosi' via...giocatori del nostro vivaio che si stanno imponendo in prima squadra in serie A o B."

Qui non ci sono bambini che non capiscono le cose complicate. prima si ridicolizza e demonizza il vivaio dicendo che i vivai seri producono grandi giocatori. Poi quando la squadra che è al culmine del vivaio compie una grande impresa, impossibile senza giocatori di grande prospettiva di minimizza dicendo: "ma si, cosa vuoi che sia, molto meglio l'aver lanciato Faraoni (e persino...Stevanovic. SIC!).
Queste prestazioni permetteranno di avere tra due anni 10 Stevanovic.
Ma l'importante è sminuire, criticare, togliere il gusto di tifare inter e turbare ogni legittima manifestazione di di soddisfazione.
eppure la questione è semplice: questo è il club degli amici della caccia, che si ritrovano per scambiarsi opinioni sul piacere di cacciare. Considerare la caccia un crimine, è opinione legittima. meglio se viene espressa nel club Cacciatori tutti criminali.

Sulla questione del figlio di Filucchi, per la sua volgarità non volevo neppure rispondere, ma visto che si insiste...

Non so assolutamente se il figlio di Filucchi sia tra gli osservatori. negli incarichi ufficiali non l'ho visto. Ma soprattutto non può fottermene di meno.
Chi mette i soldi in un'azienda ha il diritto dovere di scegliere persone di sua fiducia, che ritiene all'altezza di portare vantaggio all'azienda stessa, con il suo operato. Tanto, se sbaglia ci perde i soldi lui. Poi a volte capita che chi viene criticato sia una persona che ha ottenuto successi imprenditoriali di rilevanza mondiale e che critica non sappia neppure gestire un modesto bilancio familiare.

luciano ha detto...

Più interessante la questione posta da Giuseppe. La risposta è: intanto dipende da chi sono i giovani . Poi in linea di massima, ne cederei anche di più, ma solo in comproprietà. per dire: ho bisogno di 8 milioni? Cedo la comproprietà di tizio caio e sempronio sino al raggiungimento di quel valore.
Così facendo non perdo il controllo sul giocatore (sempre che io creda in lui....)gli consento di valorizzarsi, acquisto il giocatore che mi serve subito; un domani potrò riacquistare il primo, perdendoci finanziariamente (o anche no: per esempio ho riacquistato la comproprietà di Obi dando la comproprietà di Lorenzo. Domani potrò riacquistare la comproprietà di Lorenzo dando quella di Cannataro, e coì' via...).
Su Isla, posto che lo ritengo un buon giocatore, non un fenomeno, sacrificherei senza indugio la metà di Casta per acquistarlo

luciano ha detto...

Bisognerà fare insieme una riflessione sulle finalità del blog e sull'utilità o meno della sua stessa esistenza. Mi pare che le precisazioni iniziali non siano più sufficienti. O forse davvero un blog in cui ci si limiti a fare il tifo per l'inter, in tutte le sue espressioni è inutile. Intanto però la polemica ha un po' messo in ombra il contributo di Cisco, sul quale per gli appassionati di calci c'è molto da discutere, in positivo). Mi propongo di rilanciare la discussione sulla sua analisi, appena avrò tempo.
Intanto però vorrei chiarire solo una cosa.
Il post sarà anche tutto sbagliato, ma il suo intento non è quello di celebrare una vittoria (che può anche essere di pirro). Forse non sono stato chiaro, ma l'intento è quello di celebrare un'annata di lavoro che ha trasformato dei giovinetti in giocatori veri appetititi e appetibili da tante grandi squadre, italiane e non.
Come si era già cominciato a fare, con i vari Santon, Destro, Bardi, Caldi, ecc (tutti '91 o '92, non vecchietti) e come ora si è prepotentemente accelerato.
nel giorno della gioia di tutti i tifosi veri per l'acquisita consapevolezza di un lavoro davvero ai vertici europei in questa direzione, i sottili distinguo, il sostenere che in fondo è poca cosa, anzi è più importante...Stevanovic rispetto a una stagione di straordinaria costruzione, è obiettivqmente un'operazione di disturbo. Tanto più se viene da chi non ha mai dato un minimo riconoscimento al lavoro svolto in società.
Almeno io "sento" e la penso così. Se poi sbaglio, non c'è problema. Tengo per me il mio modo di tifare e lascio agli altri il loro. Ci mancherebbe

Anonimo ha detto...

Un blog imbarazzante



Amantedelbelgiuoco

_nero ha detto...

Come mi sono ripromesso non entro nel merito delle polemiche perché questo luogo mi interessa solo per leggere e scrivere di giovani.
Mi permetto solo di suggerirti luciano che se i commenti ti mandano ai matti e non li trovi adeguati al luogo, puoi pensare una forma diversa da quella del blog per parlare di giovani senza avere la rottura di scatole dei commenti.
Potrebbe essere una soluzione, boh, lo dico così, perché secondo me se dovessi decidere di chiudere il blog perché i commenti non ti soddisfano sarebbe una perdita per chi ama seguire le giovanili. Tutto qui.

Anonimo ha detto...

Come _Nero mi permetto di dare un consiglio, però non a Luciano, a Gimon e ad Al che stanno facendo un lavoro egregio, ma a chi commenta.

Chi legge il blog dovrebbe aver capito che lo scopo principale è quello di discutere e sostenere l'Inter a tutti i livelli, dai pulcini alla prima squadra, parlando di CALCIO.
Discutere se il figlio di Filucchi è raccomandato o altre amenità varie non interessa. Ciò nonostante si continua a fracassare i maroni con l'intento di far cambiare idea o farsi dare ragione da Luciano, cosa che peraltro non avverrà mai ma sembra che qualcuno non ci arrivi.
Ora, ognuno ha il proprio modo di tifare, giusto o sbagliato che sia, e quello di Luciano e della maggior parte di coloro che scrivono assiduamente sul blog si conosce e si deve accettare e rispettare. Visto che la linea del blog è questa chi scrive farebbe bene a uniformarsi evitando di creare polemiche inutili. Oppure può semplicemente attingere alla miriade di informazioni che questo blog offre in silenzio.

Fai bene Luciano a mettere alla porta quelli che vengono con il preciso intento di far polemica, perchè lo spazio è vostro ed hai il sacrosanto diritto di fare in modo che le discussioni avvengano entro certi termini, anche se le cosa può non sembrare esattamente "democratica".

Mi auguro che non si arrivi alla chiusura anche di questo spazio, e spero che gli utenti facciano il possibile perchè ciò non avvenga.

Buon proseguimento.

luciano ha detto...

Amantedelbelgiuoco: sono d'accordo. Un blog imbarazzante, resta da chiarire per chi

LOU ha detto...

... in effetti, per chi intende fare le PULCI alla SOCIETA' (manco fosse un ENTE PUBBLICO) sempre e comunque ci sono blog nerazzurri più consoni... a richiesta potrei anche indicarli.

Anonimo ha detto...

sinceramente non capisco questo continuo tentativo di creare discordia di alcuni utenti, questa è 'casa' di Gimon Luciano e di Al che, come è giusto che sia, hanno dato delle regole da rispettare per poter riuscire a convivere serenamente.

vogliono parlare di calcio giocato senza continuare a fare illazioni su chi ha avuto un lavoro perchè amico di tizio o chi è stato cacciato perchè stava sul culo a sempronio e via dicendo
se uno vuole parlare di queste cose semplicemente va a scrivere su uno dei 5 milioni di blog interisti che parlano di questo, semplice!

qui si riesce benissimo a parlare con milanisti tipo Cisco, che ha capito senza fatica che può parlare di calcio giovanile senza problemi insieme a Gimon e Luciano
probabilmente l'inter gli fa schifo, come ad ogni milanista che si rispetti :D, ma semplicemente non ne parla qui, se deve farlo va su qualche altro blog
cosa che potrebbero fare anche gli altri utenti interisti quando devono fare commenti che sanno che non sono in linea con il regole date dai proprietari del blog...

detto questo ritorno a lurkare ringraziando Gimon, Luciano, Al e tutti quelli che contribuiscono nell'informarci delle nostre fantastiche giovanili, spero continuerete a farlo perchè per chi come me non si può permettere di andare a vedere le partite allenamenti ecc siete una fonte preziosa e unica di informazioni e notizie!

Narya ha detto...

Quello che ha scritto l'anonimo è "absolutamente perfetto" nel suo buon senso e nella sua semplicità.

Mi chiedo come "altri" facciano tanta fatica a comprenderlo.

In realtà il gioco è ben chiaro da chi evidentemente finge di non comprendere lo "spirito" di questo spazio.

D'altronde dov'è il problema?Il web è pieno di altri siti ove veramente chi scrive certe amenità riceve l'applauso virtuale della sua comunità.Qui si ama parlare in altro modo.In altro stile.E con altro modo di tifare.

Un abbraccione luciano e questo post è SPLENDIDO.

luciano ha detto...

Io ci provo ancora. provo ancora a parlare di calcio. A parlare dei nostri giovani che sono parte integrante e fondamentale della famiglia nerazzurra.
Provo a rispettare proprietà e dirigenza.
provo a non dire voglio tizio e voglio caio, sempronio è una m...a; ma a dire a me piacerebbe tizio o caio, se fosse possibile. Sempronio invece non mi convince in pieno, ma se arriva lo sosterrò con grande affetto e trasporto.
proverò a non rispondere a chi, all'indomani di un'evento che ci riempie di gioia e di orgoglio perché dimostra il grande lavoro di tutto il settore giovanile, prova a minimizzare, contrapponendo altre situazioni che qui celebravamo da tempo (ma non ci scordiamo gli insulti che le stesse squadre che hanno prodotto i giocatori che oggi si incensano - giustamente - hanno subito quando questi erano giovani come gli attuali Primavera).
Del resto i paragoni sono ingannevoli e non mi piacciono, ma non li ho fatti io. oggi si legge sulla gazza di Bessa nuovo Wes; e poi di Bianchetti paragonato a Samuel, di Dunky a Ince, di Longo a Vieri, di Lorenzo a Motta. Esagerazioni che possono solo nuocere. Ma perché queste cose non si dicono di giocatori di altre squadre?
Forse qualcosa di buono è stato fatto. Anche se riconoscerlo, e partecipare alla gioia, per tanti interisti, è dolorosissimo.
Io ci provo ancora, per rispetto ai tanti (o pochi, non importa) che condividono questo approccio.
Se fallisse anche questo ultimo tentativo, o la cosa non interessasse più ne trarrei le conseguenze dovute.
In fondo non il blog di uno sconosciuto, ma lo spazio riservato ai tifosi dall'inter stessa ha dovuto chiudere per le intemperanze e la rancorosa furia iconoclasta di tanti tifosi.

MarcoB ha detto...

@Luciano mi permetto un consiglio anch'io: considerato che i Fenomeni oltre alle giornaliere facezie ci propinano anche la richiesta di essere martirizzati comunicandogli di non frequentare più questo "lido", invece che proporre l'eventualità di chiudere questo splendido spazio interista (comunico all'interessato che chi sostiene che sia invece imbarazzante è un imbecille, è la mia personalissima opinione, ma sempre imbecille resta) perché non si da soddisfazione ai disfattisti invitandoli ad andare liberamente altrove a proporre le loro idee ma di non presentarsi più qui?
Se serve un buttafuori, un vaccagare ce l'ho sempre pronto.
Con immutata stima e amicizia.

MarcoB ha detto...

eppoi con questioni ben più interessanti:

chi ha avuto il piacere di seguire la primavera quest'anno fin dall'inizio della stagione, ha potuto assistere all'evoluzione di un progetto costruito in agosto (anche con la pesante sconfitta di Londra), rafforzato con le partite contro Fiorentina, Basilea, Tottenham e la vittoria del derby d'andata e che si compie in questo finale di stagione.

Le scelte iniziali di testare molti ragazzi (ti ricordi Luciano quando sostenevo che quell'atteggiamento di Stramaccioni era in contraddizione rispetto ai suoi costumi romani dove sceglieva 11 giocatori sui quali puntare e poi faceva cambi solo in caso di necessità?) si sono trasformate, dopo qualche mese e passando anche da scelte dolorose e magari contradditorie gestioni del gruppo, in 12-13 buone prospettive individuali.
Questi giocatori sono attualmente il progetto non più della primavera ma della prima squadra futura.
E una grande squadra progetta, programma, costruisce il proprio futuro sulla capacità di singoli, che diventano un gruppo, nel raggiungere obiettivi.
In barba ai disfattisti, gli inetti e in chi vede progettettualità solo a Bilbao o a Roma.

Per inciso, è utile che si domani si vinca, non tanto per il palmares ma perché la nostra storia recente insegna che vincendo si impara a vincere, ma anche se quella vittoria non dovesse arrivare, rimarrebbe il risultato di aver aumentato il patrimonio sportivo e finanziario della società proprio quando si abbassano i "costi" della prima squadra e si vendono alcuni giocatori che hanno portato successi.
Se questi non sono risultati che definiscono una buona gestione societaria...

luciano ha detto...

tanto per non stare tranquilli, vorrei informare gli amici sulla situazione di Monachello, così come l'ho appurata attraverso un lungo colloquio con il papà, Biagio, che tra l'altro è molto competente di calcio e di questioni affini.
Dunque, gaetano al momento è in questa situazione: non ha contratto, ha un vincolo che scade alla fine del prossimo anno, riceve un rimborso spese molto contenuto dal Parma. A Parma si trova molto bene, anche se ovviamente la squadra non è del livello della primavera nerazzura, nel complesso.
L'Inter non gli ha fatto il contratto, sostenendo che l'avrebbe fatto solo ai '94 aggregati stabilmente alla primavera. Trattandosi di un giocatore che ha sempre fatto una valanga di gol e dunque molto appetito anche da grandi squadra, secondo me è stato fatto un errore (vedete che qualche volta, con le dovute maniere critico anch'io, singole decisioni).
D'altra parte il rifiuto assoluto assoluto e perentorio dell'Inter a parlare anche semplicemente con i crociati di una cessione della comproprietà dimostra che la società ci tiene e molto. Tra l'altro Giavardi e altri osservatori sono regolarmente alle partite del Parma, per seguire Mona e Galo ( e a me risulta che le valutazioni siano entusiastiche).
Però resta il fatto che il contratto tarda ad arrivare. probabilmente il ragazzo e il procuratore verranno convocati attorno a maggio giugno. Ma a quel punto chiaramente Mona si tutelerà: il suo procuratore ha in mano offerte di grandi società, ma conteranno non tanto i soldi quanto la certezza di essere al centro di un progetto. E bisognerà capire come mai a uno che ritieni fondamentale hai consentito di arrivare di fatto alla scadenza del contratto.
Insomma, io ho fiducia che l?inter non si farà scappare il bomber più interessante della generazione '94 (e forse non solo di quella...) e anche nel fatto che Gaetano, se le condizioni saranno sufficientemente rassicuranti, sceglierà comunque l'Inter (anche per la NGS: incontrare il barça o l'Ajax, con tutto il rispetto è più stimolante e più formativo che incontrare il Cesena). Resta il fatto che proabilmente sarebbe stato meglio prevenire questa situazione di incertezza

Anonimo ha detto...

sono l'anomino 36
posso farti una domanda Luciano?
hai detto che Mona non ha un contratto ma solo un 'vincolo', questo perchè fino ad una certa età non possono avere contratti o per scelta societaria? da che anno i ragazzi possono essere messi sotto contratto e essere retribuiti?

la NGS, oltre ad essere un'ottima esperienza e vetrina internazionale per i nostri ragazzi, magari potrà essere un incentivo in più per i giovani a venire da noi.
a proposito, si sa se l'anno prossimo ci saranno altre italiane nella NGS?
grazie
Ancy

luciano ha detto...

Sempre per parlare di calcio, vorrei citare alcuni brani dell'articolo di oggi firmato da Sconcerti sul Corriere della Sera. Sapete che Sconcerti non mi piace e non sto a ripeterne i motivi. Ma probabilmente in certe sue frasi, qualcuno scorgerà tesi già espresse qui da tempo. Alcune parti di raccordo sono state da me riassunte.
titolo e sottotitolo sono già significativi:
"largo ai giovani, ma senza farsi troppe illusioni. Attenzione agli equivoci, solo chi ha i campioni vince".

e poi "sta prendendo piede in Italia una deriva populista a proposito dei giovani.... prima lanciare i giovani era un progetto per chi non poteva avere grandi ambizioni....nulla di male... il progetto è una cosa san. Ma raramente ha permesso di vincere qualcosa."
" una squadra vincente non ha la gioventù o la maturità fra i suoi ingredienti fondamentali...deve solo essere piena di ottimi giocatori. tenendo presente che quasi sempre a 20 22 anni si ha un rendimento inferiore rispetto ai 28-30. ....Del Piero giovane segnò 22 reti in tre campionati; nello stesso periodo a 30 anni ne segnò 38. per Totti si è passati dai 32 ai 55 gol; Ibra a 20 anni non vedeva la porta. Toni a 23 giocava e non giocava tra b e C Perfino ...Messi sta crescendo con l'età....."
Perchè allora si parla di squadre giovani, di progetti, anche a alto livello? ... è perchè non si possono più dare soluzioni di sostanza. Puntare sui giovani per una grande squadra significa ridimensionare il presente... I giovani bravi vanno bene nelle immediate vicinanze dei grandi giocatori, pronti a scalzarli quando lo meritano, ma non a sostituirli come "progetto"...
" nel calcio CONTA SEMPRE IL PRESENTE. Il futuro dipende troppo poco da noi. Cresci un giovane e te lo portano via. Sei pronto per vincere e si è affermato o è arrivato nel frattempo un altro avversario più forte di te. C'è un brutto infortunio...Ci sono giovani che hanno un valore assoluto già a 16 anni, ma sono rari e costano come un campione affermato. Quando vuoi vincere devi pensare agli Ibra e ai Vieria, non ci sono alternative... intanto un cambiamento nei vivai si è verificato: fino a pochi anni fa erano le squadre di provincia che producevano ragazzi pet tutte. L'Atalanta, il Chievo, il Lecce, le squadre venete in generale (aggiungerei l'Empoli). oggi i campionati giovanili sono dominati dalle grandi che poi danno alle squadre di provincia i loro migliori giovani... in sostanza oggi il vivaio non è più una scuola, è già una simulazione di prima squadra.

Inutile dire che su tante cose sono perfettamente d'accordo. Conta il presente e devono giocare i migliori. I progetti vanno bene per le squadrette. I giovani devono giocare in prima squadra quando sono giocatori veri e se un campione arriva al massimo attorno ai 28-30 anni, avere pretese (dare giudizi liquidatori) su un giovane di nemmeno 20 è assurdo, a meno che tu l'abbia pagato come Maradona. Implicito è il fatto che il fuoriclasse se ti capita è un colpo di fortuna, ma la produzione di ottimi giocatori un businness e anche un modo per completare nel tempo una squadra senza spendere troppo per giocatori che non siano i fuoriclasse che ti fanno diventare grande. Insomma, per me c'è molto buon senso. Sentiamo un po' cosa ne pensano gli amici.

luciano ha detto...

Ancy, non sono molto esperto in materia, magari inseguito qualcuno correggerà o integrerà. Alla fine del 14° anno i ragazzi firmano un vincolo (l'anno in cui si dovrebbero disputare gli allievi regionali è infatti il più pericoloso per le fughe all'estero, in considerazioni delle differenti normative, soprattutto nei Paesi anglosassoni). Il vincolo dura 4 anni. In questo periodo, credo a partite dal compimento del 15 anno tu puoi contrattualizzarli, ma è una cosa che così precocemente si fa per i giocatori acquistati o per qualche eccezione, altrimenti gli oneri diventerebbero eccessivi. poi ogni squadra fissa i criteri per la contrattualizzazione. Molte squadre non fanno i contratti neppure ai Primavera. Lo scorso anno a Varese non aveva il contratto De Luca, che ha giocato anche in B e segnato gol decisivi.
Spesso poi ci sono i contratti, ma i soldi arrivano con grande fatica (nelle piccole, ovvio). All'Inter mi pare di capire che hanno il contratto tutti gli aggregati alla Primavera oltre a qualche allievo e Berretti sulla base di variabili non ben definite (in qualche caso per chi è convocato nelle nazionali, in qualche altro per chi, sulla base della relazione dei tecnici è considerato "futuribile"). per questo stride un po' che non sia stato fatto il contratto a Mona.

luciano ha detto...

Intanto ringrazio tutti quelli che hanno mostrato di condividere, o almeno di accettare la logica di questo blog.
L'approvazione di Narya poi è sempre il più grande stimolo per la mia mente e il mio cuore di interista.

In serata al mio rientro, conto di aggiornarvi sulla prova dei due nostri grandi interisti in esilio momentaneo a Parma

Anonimo ha detto...

Faccio sempre piu' fatica a comprendere le convocazioni nelle nazionali giovanili.

L'Under 17 (giocatori nati nel 95-96) di quest'anno e' quella messa peggio sul piano dei risultati. 5 pere dalla Germania e 5 dalla Spagna, solo un gol fatto.

Dei nostri c'e' solo Lombardi.

Capisco che Tassi forse lo si considera ancora non fisicamente al meglio, lo stesso potrebbe valere anche per Pedrabissi (acciaccato dal Torneo di Arco), Mira e' gravemente infortunato. Ma gli altri? Cannataro, Paramatti, Mainini, Businaro, Moreo, Steffe', Sciacca??

Marin

Avvocheto ha detto...

Solo una cosa, non ho voglia di far polemica nè di discutere: questo blog è un'oasi meravigliosa nel web, e nell'ambito dei media in generale, dove si può trovare competenza, passione ed amore per il calcio giovanile. Se non si è interessati al calcio dei ragazzi, perchè venire qua a creare controversie?

Vabbè, lasciamo perdere...

Brevemente, concordo con Marin sull'incomprensibilità di certe convocazioni in nazionale....unico aspetto positivo di questa u.17? Coppia d'attacco Cerri- Lombardi..antipasto per il prossimo anno in nerazzurro? .vediamo come se la cavano.

Anonimo ha detto...

Intanto il Liverpool ha battuto il Marsiglia 2-0. FORZA INTER

Anonimo ha detto...

Grazie per la risposta luciano.
Quindi possiamo anche affermare, contrariamente a quanto si dice, che il livello del campionato primavera attuale è aumentato rispetto a dieci anni fa che pure vincevamo i campionati.

ps. poi un consiglio anche se non c'è ne bisogno. da questo blog non si può non imparare, perlomeno non si può non imparare il rispetto. io luciano è da anni che lo seguo quotidianamente ma credo di non aver interagito con lui per piu di dieci volte. non per chissà quale motivo, ma perchè ritengo che sia molto formativo leggere e imparare anziche sparare ogni cagata in maniera ripetuta e non in linea con i parametri del blog. a buon intenditor..

I-Love-Inter

Avvocheto ha detto...

Intanto vittoria del Parma con gol ( dicono bellissimo) di Monachello...non facciamo scherzi, eh!
Ho letto su Intefans qualche commento sulle prestazioni dei nostri ragazzi con la nazionale u.15:
Della Giovanna capitano e sempre ottime prestazioni, tali da sprecare paragoni importanti
BOnazzoli sempre titolare, un paio di gol e sempre tra i migliori in campo...due partite da centravanti e una da esterno destro nei 3 dietro la prima punta.
Di Marco sempre titolare...qualche sbavatura ma molto bene.
De Micheli ha giocato meno dei suoi compagni, ma non ha sfigurato a centrocampo

Francesco ha detto...

Scusate qualcuno sa se domani la daranno anche sul sito ufficiale la partita? O chi non ha InterChannel si dovrà arrangiare con uno streaming?

Luciano ai consensi che già hai ottenuto per la politica che stai adottando aggiungi anche il mio. Per preservare un' oasi del genere ne vale la pena.

AL82 ha detto...

@ibreed 50:
a quanto pare la partita verrà trasmessa da Sportitalia a partire dalle 14.30. In caso contrario c'è lo streaming dal canale youtube ufficiale http://www.youtube.com/user/INTER (spero di vederne almeno la replica vista la mia impossibilità nel collegarmi in qualche modo alla rete e nell'avere una televisione a portata di mano, ahimè), oltre ovviamente alla diretta su Inter Channel canale 232 di Sky.

AL82

luciano ha detto...

Marin: le convocazioni in nazionale sono assurde e si sa .
Tassi non è effettivamente ancora al top agonistico. Pedra è infortunato e temo che ci vorranno almeno due settimane prima che riprenda: ad Arco non avrebbe dovuto giocare: ma come si fa? poi lui è un generoso...Anche para se non ricordo male ha qualche problemino e Canna è stato rimandato a casa per una piccola contrattura. Infine non sono sicuro che neppure Giacomo stia bene, perché l'ho visto recentemente a Interello in borghese.
Purtroppo, anche se Lazzerini è forte, Maino sembra non essere nei favori dei selezionatori. Moreo è stato provato più volte, si vede che non ha convinto. A me spiace la mancata convocazione di gaiola (per altro pure infortunato): ammetto che al momento Cristante, Grassi e l'altro centrocampista di cui mi sfugge il nome in qs momento sono più pronti. Ma Ricky avrebbe potuto fare esperienza preziosa.
Avvocheto: certo che sarebbe una bella coppia d'attacco, senza far torto a Ponti, nel quale credo molto.. Pensa se poi arrivasse il centrocampista del Le havre che secondo chi l'ha visto sembra davvero forte, oltre allo stopper del Parma.
A proposito, avresti dovuto vedere, venerdì, che spettacolo hanno dato Russo e D'Auria in allenamento, con i tiri da fuori. Davvero una cosa incredibile.

infine non ricordo se ho scritto che i due mila hanno già nelle loro file un fortissimo attaccante di parma (che arriverà nei giovanissimi nazionali, per motivi di extra regione) e un difensore centrale. Questi due disputano già regolarmente i tornei con noi .
ILI: il fatto che oggi i campionati primavera siano più competitivi che in passato è una mia opinione. Però è certo che le grandi squadre rastrellano i giovani migliori e le piccole puntano di più sugli stranieri. questo determina una concentrazione di giocatori forti e quindi una serie, almeno, di partite più difficili.

Francesco ha detto...

Grazie Al, gentilissimo.