Udinese-Inter 1-3: Adelante! Adelante! (Il destino è distante, alla fine dell'avventura...)

Eh, si, oggi il destino è distante. Si deve ancora correre. Speriamo per quattro partite (quattro finali, direbbe il Capitano).

Più lontano è il suo compiersi, più facile che abbia un segno positivo.

Per me, sarei felice che si compisse anche in luglio, dopo una sentenza di qualche magistrato sportivo.

Ma oggi abbiamo ancora la possibilità di esserne artefici noi. O quasi.

Solo il Napoli può impedirci questa possibilità teorica. Se anche le vincessimo tutte, infatti,  loro potrebbero comunque finirci davanti.

Ma oggi basterebbe fare quattro punti più della lazio (o tre se vincessimo lo scontro diretto), tre punti più del Napoli, gli stessi punti dell'Udinese e della Roma.

Cosa è cambiato, rispetto a 5 giornate fa? Be', che allora avevamo 10 punti di distacco dalla Lazio; 7 da Napoli e Udinese; 3 dalla Roma e persino 1 dal Catania.

E allora faccio ammenda, ma mi aspetto che altri facciano la stessa cosa per quanto compete loro.

Io non credevo nella possibilità che la squadra tornasse in corsa e quindi non avrei voluto la promozione di Strama, di cui temevo una possibile bruciatura con  un probabile fine stagione piuttosto anonimo.

Invece, lui e la squadra, a rientrare ci sono riusciti; a cogliere l'obiettivo probabilmente non ce la faranno. Ma  (e qui chiedo il… vestra culpa di altri) ci hanno comunque regalato emozioni inimmaginabili.

Altro che andare a correre sulla spiaggia.

Come ho sofferto oggi, dal momento del nostro vantaggio in poi, era... dal derby giovanissimi che non mi succedeva.

Altro che schierare i giovani perché così avremmo perseguito il “progetto”.

Altro che criticare Strama, come pure è stato fatto abbondantemente: andate a rileggervi tanti commenti sulla delusione per Strama che insisteva  a schierare i senatori o sulla squadra che a Firenze non correva... peccato che a calcio si giochi in due e tutto sia  relativo: i Viola nelle ultime 4 partite hanno tolto lo scudo al Milan, a casa sua, e vinto a Roma. Hanno ottenuto esattamente 8 punti. Mi sembra che non abbiano messo in difficoltà solo noi.

E comunque Strama non è che sia un mago, eh! I problemi strutturali che c'erano ci sono ancora tutti. Per fare solo un esempio, anche l'Udinese ha corso più di noi, non solo la viola. Ma oggi noi abbiamo saputo valorizzare le nostre armi, che sono in parte diverse, ma hanno una loro efficacia.

Abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna che è però una componente intrinseca  a ogni  partita. Infatti,  abbiamo raggiunto subito il pari grazie a un tiro non irresistibile e lì (non c'è controprova, per fortuna) potrebbe essere cambiato il match.

Ma la squadra era messa bene e qualche giocatore sembra in chiaro progresso di forma. Deki, per esempio, ha retto a un ritmo incredibile per tutta la partita; Rano è apparso molto più vivo e aggressivo; Maicon e Wes hanno finalmente dato un contributo importante e adeguato alle loro qualità. Anche Guarin è sicuramente molto migliorato rispetto alla sua ultima uscita

Ma la vittoria, importantissima,  ha ancora più valore perché è stata ottenuta senza che il mister rinunciasse alla sua visione del calcio e a quel filo logico che intende continuare a sviluppare: almeno tre giocatori di qualità davanti. I giocatori sono quelli: Wes, Alvarez, Zarate, Forlan, Milito.

Tre di questi devono giocare. La scelta è frutto del lavoro settimanale, delle caratteristiche degli avversari di turno.

Dopo avergli concesso giustamente più di una chance, si può ritenere che Forlan, il quale purtroppo ha fallito, sia escluso.

Recuperato Wes e deciso di affidargli le chiavi del gioco offensivo in questo finale di stagione, e considerato che contro il folto e velocissimo centrocampo friulano non si potevano schierare 4 uomini solo offensivi, la scelta era ristretta a due giocatori: Alvarez o Zarate.

Credo che Strama consideri Zarate più seconda punta (precisamente punta esterna, che secondo la sua visione deve tagliare al centro). Per questo ha scelto Alvarez. L'argentino ama partire da destra e rientra certamente più di Zarate. In questo modo la fase difensiva diventava una sorta di 4-4-1-1, mentre la fase offensiva era costruita con un 4-3-2-1 abbastanza anomalo per il mister (e questo dimostra la sua duttilità). Anche se poi gli inserimenti di Cambiasso tornavano a farlo assomigliare aun più tradizionale 4-2-3-1.

Poi ha avuto anche la fortuna (si fa per dire) che Alvarez, magistralmente lanciato dal solito incredibile Deki (in realtà da Fredy Guarin, nde), abbia saputo piazzare il contropiede vincente.

Tuttavia l'elemento su cui vorrei riflettere un attimo è costituito, oltre che da questo gol, dal secondo.

L'azione è stata di un livello tecnico ineguagliabile e ha coinvolto, nella fase finale, Milito, Cambiasso e Wes. Se al posto di uno di questi tre (ma anche di Deki e Alvarez nel terzo gol) ci fosse stato un giocatore più tosto, che corre di più, ma meno tecnico, questi gol non sarebbero mai venuti.

L'Udinese ha liberato al tiro i suoi attaccanti più volte dei nostri, grazie al loro sprint, alla loro brillantezza.  L'Inter ha liberato i suoi solo 3-4 volte, ma ha segnato 3 gol.

In altre occasioni non è andata così.

Io non sostengo che la nostra situazione sia ideale, anzi. Ma oggi queste sono le nostre attitudini e a queste ci dobbiamo attenere.

Forse ora qualcuno capirà perché TUTTI gli allenatori, se li avevano disponibili, facevano giocare i Maicon, i Cambiasso, i Deki, gli Zanetti, i Lucio, (i Milito e i Wes , ovviamente). Anche i Chivu.

Perché non c'è nessuno degli altri che può fare meglio di loro. Gli Obi, i Poli, i Naga, sono ottime alternative. Alternative, appunto.

Un discorso un po' diverso si può fare solo su Rano e su Guarin: questi, se stanno bene e giocano ai loro livelli, sono competitivi.

Per il prossimo anno speriamo di riuscire ad acquistare due-tre giocatori che facciano della rapidità e della potenza, unite alla tecnica, la loro dote fondamentale. Allora potremo fare un salto di qualità.

Ma oggi le scelte sono queste e il mister più bravo è quello che riesce a porre gli uomini fondamentali nella condizione di poter rendere al meglio, sviluppando contemporaneamente un'idea di gioco riconoscibile, che unisca coraggio e realismo.

Qualche volta sarà sufficiente. Qualche volta no, perché non siamo e non possiamo essere una “macchina da guerra”.

Nonostante il calendario ostile, nonostante la squalifica di Deki e il possibile nuovo infortunio di Milito (sgraaat), nonostante  l'handicap nei confronti di Lazio e Napoli (soprattutto), io qualche speranza che l'utopia possa una volta tanto avverarsi continuo a viverla.

Con i piedi per terra, perché non voglio espormi agli effetti dolorosi di una nuova disillusione.

I singoli, li ho visti così

JC:  decisivo nella  parata su Floro Flores. Sempre attento e sicuro. Voto: 7

Maicon: in netta ripresa. Puntualissimo nella fase difensiva, ha ripreso pure a spingere, anche se con pochi risultati concreti. Voto: 6.5

Lucio: battuto una volta in velocità da Floro Flores, è stato stoico soprattutto nel finale e comunque ha arginato bene avversari pericolosissimi. 6.5

Ranocchia: mi è sembrato in netta ripresa. Temevo questa partita, proprio per la velocità delle punte avversarie. Invece non mi hai mai dato sensazioni di insicurezza. Voto: 7 (con mezzo punto di incoraggiamento)

Nagatomo: spinge in maniera incredibile e entusiasmante. Ma è un terzino e troppe volte si fa sorprendere in posizione avanzata dal contropiede avversario. Voto: 6+

Guarin: sbaglia qualche passaggio di troppo, ma dimostra di possedere potenza, grinta, capacità di contrasto e, conoscendolo, penso che possa imporsi anche sul piano della qualità. Voto: 7

Stankovic: mostruoso, immenso. Onnipresente e ispirato. Peccato per la squalifica, ma forse lo ritroveremo al meglio subito dopo. Voto: 7.5

Cambiasso: ormai lo si sa, io stravedo per lui. Certo, preferirei avere uno con la sua intelligenza, la sua tecnica, la sua inventiva e anche tanta tanta corsa. Me lo tengo così, come TUTTI gli allenatori dell'Inter. Voto: 6.5

Alvarez: se non ne parlo benissimo, smentisco la mia visione pragmatica del calcio (l'attaccante più bravo è quello che la mette dentro). E lui l'ha messa. Anche in modo entusiasmante. Però io lo vorrei vedere più calato nella parte di calciatore “europeo”, cioè più dinamico, più continuo Qualche contrasto lo vince, eh. In copertura è meglio di Forlan e Zarate, per esempio. Ma mi aspetto di più. Magari il prossimo anno. Voto: 6+

Sneijder: se è in buona condizione, gli affidi le redini dell'attacco e gli metti vicino qualcuno che parli la sua lingua calcistica, non ti delude. Non so, si parla di Iniesta e Xavi che fanno comunque la differenza, ma con l'attuale Forlan e Zarate come partner, sicuri che farebbero comunque la differenza?

Io non so se è un fuoriclasse assoluto. So che nelle condizioni giuste non conosco un trequartista del suo livello. Voto: 8

Milito: il nuovo schema non lo aiuta. Non è un caso che dopo aver fatto 20 gol in una ventina di partite, sia rimasto a secco. Unica punta, là davanti, deve svolgere il lavoro sporco, più che segnare. Ma lo fa benissimo, nobilitandolo. L'azione del secondo gol è da cineteca. Speriamo che non si sia un po' rotto per l'eccessiva fatica, perché ci è indispensabile. Voto: 7+

Obi: sempre più affidabile. Quando entra fa il suo, con forza, corsa e piede non disprezzabile. Voto: 6+

Poli e Zarate: senza voto.

Stramaccioni: meglio di così non poteva fare. Dimostra anche la sua personalità e la sua determinazione nel post partita, togliendosi sassolini importanti. Altro che un mister “innervosito”: un mister combattivo. Come lo vogliamo. Voto: 7

Luciano

Nella foto, il bellissimo abbraccio tra Andrea Stramaccioni e Wesley Sneijder dopo il secondo gol dell’Inter, con Guidolin a testa bassa e impotente di fronte alle mirabilie del nostro fuoriclasse olandese, finalmente tornato a esprimersi ai suoi livelli.