Fantasie di mercato #3.

Mentre provavo a buttar giù due righe sugli ultimi movimenti di mercato e rimettevo a posto i pensieri ma soprattutto raccoglievo le sensazioni dei tifosi interisti, il collegamento a ''Il deserto dei tartari'', uno dei capolavori della letteratura italiana, mi è venuto tanto casuale quanto obbligato.
Protagonista del romanzo il tenente Giovanni Drogo da poco assegnato alla difesa della Fortezza Bastiani, in attesa dell’attacco nemico.
Un attacco che però arriverà solo dopo trent’anni, proprio nel momento in cui Drogo è vecchio, ammalato e costretto a dire fine alla sua vita militare.
E così alla stregua del personaggio di Dino Buzzati i tifosi interisti aspettano il colpo che invece resta in canna, da un lato, che man mano si assottiglia, affascinati dal mistero, dal fantomatico mister X, dall’altro, sempre più forte, delusi e con la bocca impastata di rancore, di finissime strategie e di elogi per gli altri operatori di mercato.
E siamo solo alla prima settimana di giugno, che poi è la prima ufficiale della campagna acquisti, quando non ancora si sono risolte le comproprietà, snodo fondamentale in una serie A sempre più povera, tecnicamente (solo negli ultimi 5 anni hanno lasciato il nostro paese Kakà, Eto’o, Pastore, Sanchez e con ogni probabilità Lavezzi) ed economicamente.
Eppure i nomi che girano sono innumerevoli ma guarda caso tutti sembrano subire il destino che spetta ad un elastico in tensione una volta mollato: sfugge via miseramente.
Isla è uno di questi.
Un centrocampista giovane e dinamico che, non è un mistero, piaceva tanto a Branca (e a me).
Andrà a Torino con il compagno di reparto e di squadra Asamoah per una cifra che, nonostante la bravura dei due classe ’88 e la formula favorevoli agli zebrati, onestamente non possiamo sostenere.
Non per quel tipo di calciatori, non per una squadra che non deve perfezionarsi ma gettare le fondamenta e non buttare quello che di buono che ancora ha.
Certo passare da Lavezzi al Papu Gomez è una botta tremenda per tutti i sognatori, così come vendere gli ultimi eroi del Triplete per autofinanziarsi.
Ma siamo a giugno e contratti veri se ne sono depositati pochi.
Proviamo ad essere fiduciosi anche se dietro il sole tanto desiderato iniziano a celarsi brutti presagi e nuvoloni (il cielo nero è dovuto ad una juve decisa a ritornare agli antichi ‘’fasti’’).
Ecco come si è delineata la sensazione negli ultimi dieci giorni.

Portieri

La permanenza di Julio Cesar è stata messa in dubbio.
Questione d’età e di ingaggio, non certo di qualità perché in quel settore JC ha ancora pochi rivali.
Eppure bisogna iniziare a pensare al futuro e al momento la meglio gioventù non è ancora pronta (Bardi verrà senz’altro riscattato) o non lo sarà mai.
Resta Viviano che vorrebbe giocare e che probabilmente non offre garanzie assolute, anche fisicamente parlando, o Handanovic, maturato sotto la gestione Guidolin ma di proprietà Udinese, e i Pozzo, si sa, sono innamorati solo del bianconero e del bianco degli assegni e del nero della penna per scriverci sopra.
L’infortunio di Di Gennaro riapre anche la questione terzo portiere.
Chi ne prenderà il posto?
Belec potrebbe essere uno degli indiziati.

Difensori

Sfumato Isla, che a parer mio non è un terzino ma un ottimo stantuffo di fascia e interno di centrocampo, e con Maicon in versione globetrotter, si riapre il capitolo terzino.
Se il Colosso dovesse lasciarci sicuramente l’alternativa, da subito, sarebbe inferiore, che sia interna (Zanetti, Faraoni o Nagatomo, qualora facessimo un acquisto a sinistra) o meno.
Questo perché anche a mezzo servizio il brasiliano resta il top nel ruolo.
L’ultimo nome è quello di Mathieu Debuchy (’85) del Lilla.
Il francese, complice anche il forfait di Sagna, si è guadagnato il posto da titolare in nazionale per il prossimo europeo dopo aver mostrato le sue qualità nella Ligue 1.
Fisicamente è una via di mezzo fra Maicon e Jonathan ma dei brasiliani ha la stessa propensione ad attaccare.
Piede niente male (si dice che sia nato regista basso) è sicuramente un difensore solido, così come abbiamo potuto constatare nella recente doppia sfida di CL contro l’Inter di Ranieri.
Il punto interrogativo, da esterno, potrebbe essere la fase difensiva ma i forum francesi, per quanto non rappresentino una fonte attendibilissima, ne sottolineano i miglioramenti costanti, definendolo uno dei giocatori più sottovalutati in patria e non solo.
Fa sorridere ma è significativa una dichiarazione dell’allenatore Rudi Garcia -: lui mette la testa dove certi giocatori non userebbe nemmeno i piedi.
Per Schelotto vale quanto detto per Isla. Dietro è un adattato. E’ uno che dà l’anima ma non mi sembra eccelli in qualcosa di particolare. Utile potrebbe esserlo, indispensabile non credo proprio.
A sinistra oltre il solito Kolarov non si registrano novità.
Per il ruolo di centrale gli ultimi nomi sono quelli di Rolin (uruguayano classe '88 dal gran fisico, destro ma che gioca sul centro-sinistra o da terzino mancino), Silvestre (da tanti anni in Italia e di sicuro affidamento) e Andreolli (che a molti non piace ma a Verona ha fatto 2-3 stagioni degne di nota e come riserva, conoscendo già l'ambiente, andrebbe anche bene).
Alla fine molto dipenderà dal budget destinato al reparto arretrato, alle occasioni che si ripresenteranno, al tipo di calciatore che si vuole aggiungere alla rosa e soprattutto a come si concluderanno le vicende di Lucio e Chivu.
Dovesse restare uno dei due è probabile che ci si limiti al solo Andreolli e Juan Jesus vada a giocare altrove.
Ancora da chiarire la posizione di Caldirola che però non dovrebbe restare.

Centrocampisti

Riscattati Guarin e Poli è partita la caccia al  rinforzo clou del mercato interista: il centrale basso del trio stramaccioniano.
Regista classico o uomo di sostanza?
Colpo all-in, mister X o acquisto saggio ma dal costo ragionevole?
Giocatore di prospettiva o già esperto?
Rispondendo a queste domande dovrebbe uscire il nostro nuovo centrocampista.
E con nuovo escluderei, salvo ripensamenti, il ritorno di Mariga o l’approdo in nerazzurro di Kucka.
La mia impressione è che si tratterà di un Guarin 2, nel senso di un centrocampista capace di abbinare corsa, struttura fisica importante e tecnica, e non di un T. Motta bis.
L’unico che potrebbe eludere questo pensiero precostituito è Verratti ma gli ultimi tentativi non sono andati a buon fine, probabilmente per il poco denaro messo sul piatto, segno che il talentuoso play del Pescara interessi tanto ma che non sia una priorità al momento.
Sarebbe un colpo in prospettiva niente male, però.
Ci sarebbe M’Vila ma qui la concorrenza è forte,  il prezzo lievita e noi difficilmente ci inseriremo in qualche asta.

Restando al presente gli acquisti potrebbero essere due:

• Titolare già formato (nelle ultime ore si è parlato di Gago ma qualcosa mi dice che assomiglierà più ad un De Jong, un Tiotè o un Capoue).
• Una riserva (che può essere un’occasione di mercato, vedi Mudingayi, un ripiego, e qui rientrano in gioco Mariga e Kucka, o un acquisto in prospettiva, anche se le quotazione di Duncan sono in crescita).

Attaccanti / Trequartisti / Giocatori Offensivi

Qui c’è già una certezza: Rodrigo Palacio.
Tutto il resto è un rincorrersi di nomi (Lucas, Martens, Giovinco, Ramirez, Gaitan, Jovetic, Gomez, Bojan, Muller) e rimpianti (Lavezzi ha già un piede all'ammollo nella Senna, Destro è uno difficile da riportare a casa, ancor più con Lo Monaco a muovere il giocattolo di Preziosi).
Insomma sono quasi tutti sono nomi intriganti. Chi per un motivo, chi per l’altro.
Certo fra Muller e Bojan ci sono tre categorie di differenza ma l’impressione è che in questa zona del campo Branca voglia fare il colpo della campagna acquisti.
O almeno me lo auguro.
Avere un attacco capace di fare un bel bottino di gol è sempre un punto a proprio favore.
Bisogna, purtroppo, esser cauti.
Pandev avrà pure riabbracciato Mazzari ma Pazzini e Forlan sono ancora da piazzare/valutare.
Il solo Castaignos (prestito in Olanda?) e Longo (si sta guadagnando da solo la riconferma) sembrano esser certi del loro destino.
Personalmente, come Luciano, mi piacerebbe una punta prolifica, pur ritenendo l’acquisto di un calciatore rapido e adattabile anche in fascia sia comunque importante.
Il dubbio è: Milito potrà ripetere la sua ultima stagione e, cosa fondamentale, conservare una integrità fisica? Perché non vorrei che si finisse a giocare un bel numero di partite con Gomez e Pazzini, che sono giocatori validi, ma non possiamo con loro puntare alla vetta.
Per questo io credo che occorrano due attaccanti per completare l’opera: uno giovane ma già decisivo o quasi (JoJo, Muller e via dicendo) e uno che possa prendere in futuro il posto di Milito (Destro sarebbe il top mentre all'estero vedo mezze figure o big dal costo e dall'ingaggio (!) alto).
Palacio va più che bene come sparring partner.
Se riescono a prendere uno fra Jovetic, Ramirez e Muller direi che potremmo anche ritenerci soddisfatti. Certo se ci fosse anche un Destro a seguirli sarebbe proprio il massimo ma siamo solo all’inizio e MM, che ha promesso un colpo, non si tirerà indietro.

In breve i profili ricercati:

• Handanovic o Viviano se parte JC.
• Un terzino destro pronto anche se non di primissima fascia, se davvero Maicon decidesse di seguire le sirene dall’estero.
• Uno-due centrali di riserva.
• Un centrocampista di sostanza più di un regista à la Sahin.
• Una seconda punta rapida e/o di fantasia.
• Un vice Milito.

Io credo che alla fine la nostra campagna acquisti, senza contare i destini di JC e del Colosso, sarà formato da un centrale affidabile che sappia sostiture durante la stagione i due titolari (Chivu per me resta), un centrocampista massiccio (potrebbe essere un nome a sorpresa e mi aspetto operazioni sensate come quella di Guarin) e una mezza punta/ala su cui punteremo il grosso del nostro bottino (Giovinco, che è ancora per metà della juve, e Gomez potrebbero rientrare in questo discorso qualora si puntasse davvero forte su Destro ma credo che proveremo a bloccarlo in qualche modo possibilmente senza perdere il controllo di Longo).

A voi sognare. O rassegnarvi.

AL82

Nella foto un venticinquenne che quest'anno ha fatto 15 goal e 10 assist, risultando il secondo attaccante della serie A per rendimento (dietro Ibrahimovic, con Palacio 5° e Lavezzi 6°) e che ovviamente all'Inter non può circolare a priori.