Sino
ad ora lo studente Inter si è ben comportato sotto il profilo disciplinare: ha
meritato, per esempio, un dieci nelle vittorie consecutive, un dieci nelle vittorie consecutive in
trasferta.
La
media non può essere che dieci.
Se
ci aggiungiamo i progressi nelle varie materie di studio (organizzazione
difensiva, presidio delle fasce, solidità del centrocampo, pericolosità
dell'attacco, disinvoltura nel possesso palla, equilibrio complessivo) la
situazione non può che essere definita incoraggiante.
Il
“ragazzo” (o meglio, la ragazza, perché l'Inter è femmina, anche se una femmina
guerriera) però deve continuare a impegnarsi, migliorare sempre più,
concentrarsi solo sull'applicazione evitando ogni tipo di distrazione e/o
superficialità.
Ogni
verifica è più impegnativa della precedente, a partire dalla prossima, quando
dovrà cercare di superare il test Atalanta.
Forse
ci sarà un po' di stanchezza, qualche “risorsa importante” mancherà, ma non
deve rischiare di cancellare quanto di buono realizzato, con una prova meno
convincente.
Il
professor Strama l'ha ammonita: bene fino ad ora, oltre le previsioni, ma
bastano un paio di... insufficienze, per abbassare drasticamente la media e ridimensionare
l'obiettivo della promozione cum laude.
Lo
studente che vuole affermarsi lo si giudica dalla costanza, dalla continuità di
risultati.
Una
partita (e un percorso nel girone) meno facile di quanto dicano le cifre
Se
si guardano i risultati, le crude cifre, la pratica qualificazione si è risolta
in una passeggiata: 10 punti in 4 partite, nove di vantaggio sulla terza, sono
dati che chiudono ogni discussione.
Se
invece si va più a fondo, il percorso non è stato così facile (a me piace
cercare elementi per sostenere e incoraggiare i miei giocatori quando le cose
vanno male; riscontri che inducano a stare con i piedi per terra, quando tutto
va bene).
Diversi
episodi hanno scandito l'imponente messe di punti raccolta in EL. Anche se è vero che quando gli episodi vanno
tutti nel modo giusto, non può essere solo fortuna.
Già
il risultato miracolosamente acciuffato all'ultimo minuto contro il Rubin è
stato un segnale importante.
Contro
il Partizan in casa abbiamo sofferto più del dovuto: se Markovic avesse
concluso in porta, come doveva, la sua azione travolgente, proprio nel finale,
probabilmente avremmo perso quel match e saremmo andati a Belgrado con una
situazione in perfetto equilibrio (Inter 4 Partizan 4). Sarebbe stata tutta
un'altra battaglia...
E
anche in Serbia alcune situazioni ci hanno detto bene prima di mettere al
sicuro il risultato: le parate straordinarie di Handa e il rimpallo da infarto
tra i nostri difensori che poteva avere conseguenze nefaste.
Noi
siamo più forti anche perché abbiamo un giocatore che fa prodezze e altri che
quando hanno la palla giusta non sbagliano, mentre se i loro attaccanti
sbagliano troppo, significa che sono inferiori.
Su
questo non ci piove, ma è giusto ricordare che a volte sono gli attimi, i
particolari, a fare la storia.
Strama
ha deciso di giocarsi la partita con una certa prudenza: un solo attaccante,
cinque centrocampisti e quattro difensori.
Poi
ha spiegato che non si trattava di timore, ma della necessità di operare un
turn over sui più provati, in una situazione in cui i ricambi scarseggiavano.
La
difesa a quattro era un'incognita, perché Silvestre fino a Belgrado non aveva
convinto, JJ per il momento gioca meglio se viene guidato da un compagno di
reparto. E Jona, incerto nella marcatura, doveva prendersi cura
dell'attaccante-incubo.
A
centro campo Zanetti più che di spingere doveva occuparsi di raddoppiare, Mudi
era l'incontrista centrale, Pereira presidiava la fascia sinistra, con Naga (in
realtà Markovic si presentava spesso in quella zona).
I
due che dovevano sostenere l'attacco, con qualche incursione, erano Cambiasso e
Guaro.
Livaja
doveva più che altro cercare di tener palla, facendo “entrare” gli incursori.
Così
disposti (nonostante il cambio precoce tra Mudi e Gargano) noi abbiamo costruito
poco, ma abbiamo imbrigliato le loro azioni, almeno quelle manovrate.
La
difesa con qualche sbandamento ha tenuto e solo su calcio piazzato abbiamo
rischiato veramente tantissimo.
Strama
ha spiegato poi che non poteva far giocare '90 agli attaccanti titolari, molto
provati, e quindi aveva deciso di contenere gli avversari per poi provare a
vincere alla distanza con qualche innesto di qualità
Il
cambio dopo l'intervallo a me è sembrato un po' rischioso, ma come al solito
Strama ha avuto ragione: fuori Naga, che era stato sicuramente tra i migliori, e
dentro Palacio. Una mossa per allungare la squadra avversaria, per provare a
vincere, puntando anche sulla superiorità tecnica.
Il
mio timore era dovuto al fatto che avevo visto male Pereira in marcatura e, se
portato terzino, con davanti un attaccante puro, avrebbe potuto soffrire
Markovic.
Però,
in mezzo, mentre Cambiasso aveva una momentanea comprensibile flessione, si
affermava alla grande Guaro, che dopo un'incursione maestosa forniva a Palacio
la palla del vantaggio: la classe al potere.
Tanto
che il termine “Guaracio” coniato da altri, mi sembra azzeccatissimo, quasi
come Zanettasso, se utilizzato, quest'ultimo,
in senso elogiativo.
Ma
la difesa a quattro traballava, protetta solo da due centrocampista centrali e
da due esterni, non eccezionali nel lavoro di tamponamento.
Come
al solito, Strama vede il problema e trova la soluzione ideale: Cambiasso
centrale nella difesa a tre, dava nello stesso tempo sicurezza a Silvestre e JJ
e ritrovava, in spazi più ristretti, lo smalto e la sapienza che gli
conosciamo.
Gli
esterni crescevano esponenzialmente, soprattutto Pereira autore di incursioni
interessanti, sentendosi le spalle meglio coperte.
Jona
non soffriva più, sino alla dimenticata chiusura finale che ha causato il gol
del 3-1, ma ormai la partita era finita.
Davanti,
sia Palacio sia soprattutto Marko si impegnavano moltissimo e si facevano
trovare pronti a sfruttare negli spazi le ripartenze, sostenuti da Guaro,
inesauribile e dalle incursioni di Pereira.
I
rilanci della difesa venivano gestiti al meglio da questi giocatori, oltre che
da Zanetti e la nostra azione aveva più sbocchi.
Il
gol del due a zero, è l'apologia del calcio: altro che i mille passaggetti
sempre sul posto! Verticalizzazione improvvisa e gol irresistibile. Tutto in
tre secondi!
Certo,
per segnare così bisogna che ...gli avversari collaborino. Ma solo le grandi
squadre, una volta acquisito il vantaggio, sanno dare il colpo di grazia con
giocate così entusiasmanti.
A
quel punto Strama dà qualche minuto a Cassano, venuto a Belgrado “a miracol
mostrare”.
Fantantonio
è più fermo di Livaja, ma... leggermente più decisivo e l'assist del 3-0 è pure
da cineteca.
Tutto
bene insomma, nonostante qualche pericolo corso, ma esistono anche gli
avversari e noi abbiamo giocato senza tre dei primi quattro difensori centrali
e tutto il primo tempo senza i tre attaccanti titolari (nonché i loro tre
sostituti).
Il
dato negativo è l'infortunio di Mudi, che si aggiunge a quelli già numerosi nel
reparto o in difesa, con conseguente arretramento di Cambiasso.
A
Bergamo, mi scuserà Giuseppe, che ha un altro metro di giudizio, sarà una
partita molto molto pericolosa.
Lo
sarebbe stata comunque, così rimaneggiati sarà ovviamente ancor peggio.
Le
prestazioni individuali
Handa: semplicemente strepitoso. 9
Jona: non fa male, ma conferma secondo me di
poter essere al momento solo una seconda linea. Riesce comunque a limitare
Markovic e si distrae solo nel finale. 6
Silvestre: inizia malino, sbaglia qualche
posizionamento, ma esce alla distanza con buona autorevolezza. Forse giocando
con continuità dimostrerà di poterci stare bene, in questa rosa. 6+
Juan Jesus: tatticamente ancora inesperto: con la
difesa a quattro non può uscire in contro al portatore di palla, senza lasciare
buchi che tra l'altro Pereira non sa coprire. Con la difesa a tre riprende
sicurezza. Si tratta di particolari, comunque, resta una prestazione di
sostanza, caratterizzata dalla solita potenza fisica e determinazione. 6.5
Naga: fortissimo, a mio parere, nei '45
giocati. Mi sembra in un periodo di splendore. Chiude sulla corsa Markovic,
costringendolo a tornare a sinistra. E' attento in ogni fase e quando può
spinge. Non avrei capito la sostituzione se non fosse, come ha spiegato lui, per
la necessità di recuperare in vista dell'Atalanta. 7
Zanetti: prestazione positiva, senza particolari
momenti esaltanti, ma caratterizzata da una giudiziosa applicazione al servizio
della squadra. Una sua prestazione normale, comunque, è pari a una molto
positiva di altri compagni. 6+
Mudi: s.v.
Gargano: boh, sarò fissato, ma a me pare un
giocatore fondamentale, irrinunciabile. Si, lo so che Xavi ha più tecnica,
Schwaini più potenza, Montolivo (hemmm…) più tiro da fuori. Ma lui corre per
tutti, contrasta per tutti e fa giocar bene gli altri. E con i piedi non è così
disperato come alcuni sostengono. 7
Cambiasso:
grande primo tempo, poi una leggera flessione (be', è umano, con tutte queste
partite, a 65 anni di età e 120 chili di peso...), poi ritorna grandissimo
quando va a dirigere la difesa. 7
Pereira:
abbastanza incolore nel
primo tempo e incerto nel secondo, da terzino, anche se forse non aveva molta
copertura, come magari, se lo decide, potrebbe mostrarci Al con la sua perizia
di tattico ricostruttore).
Si
riprende alla grande quando l'Inter passa alla difesa a tre: coperto alle
spalle, spinge con determinazione e impensierisce molto gli avversari. (6+ che
deriva dalla media di 6- e 7-)
Guaro: è tornato il tornado che conoscevamo.
Buono, anche se non sistematico, in fase difensiva.
Potendo
godere di maggior libertà, per il modulo adottato, ha espresso tutta la sua potenzialità e la
sua inventiva in attacco, risultando alla fine assolutamente determinante. 8
Livaja: poco incisivo, forse, ma non era facile
sbattersi là davanti isolato come era e con pochi palloni giocabili. Ha lottato
in copertura, aiutando molto e ha sbagliato un paio di occasioni di testa.
Comunque
una prova incoraggiante, perché non va dimenticato che giocare in EL a
Belgrado, non è come giocare in Primavera. 6
Palacio: poche storie, il suo ingresso cambia e decide la partita. Non capisco
come si faccia a spendere dieci milioni circa per un trentenne così modesto.
Pertanto chiedo le dimissioni di Branca. Ah no, Palacio l'ha preso il magazziniere,
Branca ha preso solo Kharja.
Sbaglia
l'occasione più facile, ma segna nelle situazioni determinanti. Da clonare. 8
Cassano: Fantantonio gioca un quarto d'ora e si
impegna quel tanto necessario per un assist che incrementa il suo “bonus” in vista
del premio contrattuale. Comunque in 15' non è male.
E'
inviso, come è noto, allo spogliatoio, soprattutto agli argentini. Racconto un
episodio realmente successo, ad Appiano. Si gioca in partitella e accanto a lui
c'è un giovane che si sfianca correndo per tre. Verso la fine il giovane non
scatta su una palla lunga e Fantantonio si rivolge a lui (mi spiace ma non so
il barese, così si perde tutto): “Ragazzino, devi correre”. Interviene Guaro,
grande protettore dei giovani: "Lascialo stare che questi ragazzi sono
fortissimi e vanno incoraggiati”. Finisce in una risata generale, a conferma
del clima drammatico. 7-
Strama:
Un solo consiglio. Continua così, grandissimo Strama! 8
Luciano
Nella
foto, Rodrigo Palacio esulta a Belgrado, insieme a Guarin, Pereira e Jonathan. Così, spensieratamente, sarebbe la decima vittoria consecutiva dell'Inter di Strama e la decima vittoria su dieci trasferte disputate finora in partite ufficiali, tra campionato ed Europa League. Sarebbe un record assoluto, sarebbe... spensieratamente, eh, sia chiaro...
14 commenti:
A Bergamo, mi scuserà Giuseppe, che ha un altro metro di giudizio, sarà una partita molto molto pericolosa.
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Luciano, non essere prevenuto nei miei confronti!! :)
Anche io considero Bergamo una trasferta molto difficile, forse una delle più difficili dell'intera serie A. Non dimentichiamo che l'Atalanta senza la penalizzazione avrebbe gli stessi punti della Fiorentina quarta in classifica...e ha battuto tra le mura amiche il Napoli, oltre che il Milan a domicilio. Quindi massimo rispetto per i bergamaschi. Sarà una partita intensa, che tra l'altro noi affronteremo senza almeno 3 titolari (Andrea, Samuel, Sneijder) e reduci dalle fatiche di Belgrado. Secondo voi Stramaccioni opterà ancora per il 3-4-3, o data l'assenza di due dei tre difensori titolari si affiderà ad un centrocampo più coperto levando una punta?
Posso dire una cosa, per ora? Della questione Wes twitter mi importa meno che della questione della prossima fine del mondo
Devo una risposta a Gimon, su Duncan.
Dunque, come discorso di fondo io lo terrei. Dunky è pronto per giocare in A, gli manca secondo me solo una cosa: l'intelligenza tattica. E penso che potrebbe maturare più in fretta, da questo punto di vista, lavorando con i campioni dell'Inter e con Strama.
Il discorso potrebbe cambiare se arrivasse Paulinho, Obi si rimettesse in forma definitivamente e magari recuperasse Deki.
...se la partita di ieri sera ha detto una cosa importante, è che i due difensori centrali rendono meglio se schierati in una difesa a "tre" : quindi domenica sera il Cuchu verrà schierato tra "Pino" e Gesù .... potete scommetterci! :) STRAMALA!
Il Rosenborg ha giocato anche oggi a quanto pare: 3 a 0 secco al Liverpool a Trondheim. In Rete Strand, Bronholm-Jatta e Sorloth. Il Liverpool rimane così a 0 punti, a punteggio pieno i Norvegesi con 9 punti ed 1 partita in meno, proprio come il liverpool
Purtroppo, Luciano, non ho il materiale video su cui poter fare una discreta osservazione.
Per quel che mi ricordi nel primo tempo, con la squadra che pensava più a contenere che a offendere, non aveva molto spazio per dar sfogo alla sua corsa e le poche volte che è arrivato sul fondo le opzioni di gioco erano misere.
Passato terzino in una difesa a quattro ha goduto di scarsa assistenza (Livaja partita a sinistra in fase di non possesso), soprattutto dopo che il Partizan ha rinunciato ad uno dei due mediani per inserire un'altra punta. Sono stati venti minuti in cui abbiamo concesso molto spazio alle avanzate di Smiljanic (o come si chiamava) e ai lanci i tagli centrali con lanci da dietro (cosa che quest'anno abbiamo sofferto terribilmente). Una volta ritornati a 3 con Cassano che impegnava i centrali serbi, Pereira ma mostrato le sue qualità, senza però imporle.
Poi è chiaro che la prestazione va riletta in base al lavoro di squadra (ad es. Cassano è stato poco pungente con la juve ma dal punto di vista tattico ha fatto una partita intelligente), al momento (sta giocando poco ed è facile trovare la gamba e l'intesa con i compagni, ancor più in una partita con tanti assenti) e all'avversario.
Su di lui sospenderei il giudizio. Ha tenacia, tecnica e spunto sul lungo. Deve migliorare in fase difensiva e pensare anche un po' in orizzontale (a volte mi sembra che al posto delle api sulla culla avesse la linea di fondo).
AL82
Mi preoccupa molto, invece, la trasferta di Bergamo, perché la partita con l'Atalanta (che ha solo due punti di penalizzazione e quindi 17 totali e non 21 come la Fiorentina) viene dopo un mese di ottobre intenso in cui abbiamo giocato 3 partite in più (fra cui la trasferta di Nefchti) e affrontato il derby milanese e quello d'Italia, notoriamente sfide che logorano.
Ad occhio e croce, sulla carta vedo una partita simile a quella col Torino: squadra solida (se non avessero sbracato proprio con i granata avrebbero la miglior difesa del campionato o giù di lì), poco prolifica (solo Palermo e Pescara hanno fatto peggio) ma pericolosa in velocità e con i centrocampisti. Alla preoccupazione però si aggiunge la curiosità di vedere come affronteremo tatticamente la partita. Vale zero come considerazione ma su 3 incontri contro difese a 3 i bergamaschi hanno sempre vinto (Napoli, Siena e Palermo).
AL82
Mm..infortunio pesantino per Mudi...peccato, sinora si era rivelato molto piú utile di quello che avrei immaginato. In bocca al lupo.
Per Duncan auspicherei anch'io un percorso alla Obi.
In NGS, nel giro di 10 gg, il Rosenborg giocherá anche il ritorno col Liverpool e la partita col Borussia...dopo la classifica potrá essere piú chiara, comunque resto alquanto fiducioso per la qualificazione
Articolo molto interessante di C. Pizzigoni sulla nostra partita NGS.
http://bardelleantille.blogspot.it/
Bè', il sempre grande Pizzi forse esagera un po' con le prospettive di Dalle Vedove, anche se mi auguro invece che abbia ragione.
In fondo il nostro portierone, davvero un bravissimo ragazzo, è alla prima prova completamente convincente.
Aspettiamolo dunque con fiducia e con tanta speranza.
Giuseppe: non credo di aver detto una cosa che mostra prevenzione nei tuoi confronti.
Secondo me il criterio diverso di valutazione della forza delle squadre è un dato di fatto. E non è detto che abbia torto tu e ragione io, anzi!.
Io parto forse da un principio diverso: per me ogni partita, se la differenza non è abissale, si può perdere. E se tu puoi perdere, significa che l'avversario non è poi così debole.
Proprio l'esempio di Inter Prtizan è significativo. Si può definire debole una squadra che senza un clamoroso errore del suo attaccante migliore (e una clamorosa parata del nostro portiere) avrebbe sbancato San Siro?
Secondo me no, ma ogni risposta è legittima.
Tra poco un post con gli impegni delle giovanili
Il post è stato spedito
Se le dichiarazioni riportate dai media hanno qualche fondamento , sembra di capire che Paulinho non verrà.
Vuole giocare nel nuovo stadio (che verrà inaugurato nel dicembre 2013 e soprattutto vuole disputare i mondiali. restando in Brasile sarebbe titolare fisso e avrebbe la nazionale sicura. All'Inter ci sarebbe una quota di rischio. Il suo discorso sul fatto che in certi momenti la carriera è più importante dei soldi, fa pensare...
Paulinho..sinceramente è un ipotesi che sta diventando una ..noia.
Se verrà bene ..in caso contrario troveremo qualcun altro ..
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