martedì 27 novembre 2012

53

Una sconfitta inaccettabile





Ho dovuto aspettare a scrivere, per non rischiare di assomigliare a uno di quegli innumerevoli tifosi che dopo una sconfitta della loro squadra distruggerebbero tutto, licenzierebbero tutti, considerano ogni loro giocatore una chiavica immonda, il presidente un poveraccio, il direttore un parassita. L'allenatore un incapace di intendere e volere, i giocatori tutti da serie C.

Magari sono gli stessi tifosi che all'epoca della lunga serie positiva sostenevano che l'Inter, contro squadre come il Cagliari, l'Atalanta, il Parma o il Kazan doveva vincere anche con le riserve (anzi, con la Primavera), perché si tratta di squadre inqualificabilmente inferiori.

Per mia intima costituzione, ormai immodificabile, sono invece un bastian contrario.

Non nel senso che contrasto le tesi prevalenti per partito preso.

Ma nel senso che non mi piacciono le radicalizzazioni, le estremizzazioni, le forzature, le esternazioni sguaiate della propria delusione o le esaltazioni non sufficientemente motivate, che preludono inevitabilmente alle prime.
Perciò cerco sempre istintivamente di bilanciare le tesi che mi paiono eccessive, frutto di passioni incontrollate più che di ragionamenti pacati.

La mia opinione sulla squadra  non è granché variata nel tempo.

Non eravamo da scudetto prima e non siamo una chiavica ora.

Abbiamo fatto delle partite molto buone e altre negative.

Come tutti in Italia, se è vero che siamo comunque a 4 punti dalla vetta e due sole squadre hanno fatto meglio di noi, che non abbiamo certo goduto di compiacenze arbitrali.

L'organico aveva dei punti di forza (pochi) prima e li ha ancora. Aveva delle carenze e le ha ancora.

Tutti i giocatori che sono all'Inter sono validi professionisti, tutti, compresi che so Mariga, Silvestre o Jona. Compreso anche Biabiany (che dite? Biabiany non è più all'Inter, quasi cacciato a viva forza dai tifosi per le sue indegne non-qualità?).

Allo stesso tempo, all'Inter non ci sono fuoriclasse assoluti nel fiore degli anni, perché non ci sono i soldi per poterseli permettere.

Certo, se ragioniamo ancora in termini di JC, Maicon, Lucio, Samuel giovane e scattante, Chivu giovane e sano, Deki giovane e sano, Motta, Cambiasso giovane, Zanetti giovane, Wes affamato di successo, Pandev, Milito giovane, Eto'o, Balotelli, ecc, avevamo una dozzina di titolari che nel loro ruolo erano tra i primi 3-4 al mondo.
E allora potevamo permetterci anche di passare il turno a Barcellona in 10 e con Mariga in campo.

Ma quei tempi sono irrimediabilmente passati, proprio come sono passati i tempi in cui l'Italia era un Paese florido e benestante.

E i successi, nel calcio come nel Paese, sono stati costruiti nello stesso modo: indebitandosi.

Poi viene il momento in cui devi accettare il ridimensionamento. E allora sei costretto a rapportarti alla nuova  realtà in modo diverso da prima.

Errori se ne fanno sempre, perciò le critiche, anche esasperate, sono l'esercizio più facile. Possibilità di migliorare qualcosa ci sono sempre, nel calcio cento volte più che in altre realtà più “oggettive”.

Ma ogni ragionamento, ogni valutazione, va fatta all'interno degli ambiti di riferimento che ti competono, tenendo conto delle tue possibilità reali e della globalità dei fatti.

Certo si può sognare che arrivi il principe azzurro con una barcata di miliardi (di euro) e ti trasformi nella più bella del reame (cioè del mondo). I sogni sono sempre leciti. Ma più sono grandi e avventurosi, più triste è il risveglio.

A fine agosto avevo fatto una previsione: questa squadra se migliora la stagione precedente (cioè se arriva quarta o quinta) merita la sufficienza. Se arriva terza, quindi in CL, merita un otto.

Be', siamo terzi e ancora in grado di batterci per l'Europa vera.

Al momento siamo in calo (secondo me atletico, come proverò ad argomentare dopo)  e quindi le prospettive immediate non sono entusiasmanti.
Ma i cali li hanno avuti altri e si stanno sollevando, oppure li avranno.
Non ci si doveva esaltare, non ci si deve deprimere.
Giochiamocela fino alla fine, poi faremo i conti.

Stando ai numeri, siamo persino ancora in lotta per il primo posto.
Non è la classifica a negarci questa possibilità. Sono le nostre debolezze intrinseche.
Dopo molte giornate, questo significa che in relazione alle carenze che sapevamo dall'inizio, globalmente abbiamo fatto bene.

Avessimo potuto prendere Lucas e Paulinho, Dzeko e Dedè, il discorso sarebbe diverso.

Ripartiamo, lavorando per cercare di fare ancora meglio. Chi ama la sua squadra, la sostiene ancora di più quando è in difficoltà. Che non significa nascondersi i limiti.
Questa almeno è la mia logica.

La partita

La sconfitta di Kazan era accettabile, sia per la formazione schierata, sia per il modo in cui si è concretizzato il risultato, sia per la prestazione fornita.

Questa no.

Non siamo mai stati in partita, sempre alla mercé degli avversari, sempre secondi sulla palla, sempre poco reattivi, imprecisi, arruffoni.

In tutta la partita, a mente, ricordo un solo tiro in porta (si fa per dire): un colpo di testa di Cambiasso quasi all'indietro, che ha impegnato Mirante.

Siccome non credo che una squadra in lotta per il titulo (vincendo saremmo andati a un punto dalla vetta) sottovaluti una squadra come il Parma e non abbia la “voglia” di vincere, resto convinto che si stia assistendo a un momento di calo atletico.

Le giustificazioni sarebbero molte: dall'assenza prolungata di molti giocatori, che costringe gli altri a una super usura, alla lunga serie di partite infrasettimanali che limita le possibilità di allenarsi, anche per i viaggi che comportano,  all'assenza contemporanea dei principali cursori e incontristi di centrocampo (i preziosi Mudi e Gargano); al fatto che comunque la durezza del campionato italiano impone a ogni squadra “non energizzata” dei momenti di flessione.

Lo so che questa mia visione (si è trattato di non possibilità fisica di dare di più, non di un fattore psicologico), è contrastata da quasi tutti.
Già in passato ci sono state discussioni su questo.

Resto convinto che professionisti di altissimo livello, con alle spalle la carriera dei nostri, in campo danno sempre il 99% di quello che possono. Altrimenti non sarebbero mai arrivati a giocare in serie A.

Poi è vero che in qualche occasione straordinaria si riesce a dare anche il 101%. la differenza è importante, può anche essere decisiva.
Ma se il 101 è eccezionale, significa per definizione che non può essere la regola.
Una squadra è fortissima  quando batte anche il Parma o l'Atalanta o il Cagliari, pur esprimendosi al 99%. Altrimenti è una del gruppo, con un po' più di qualità.

Le prossime partite ci diranno se il discorso del calo atletico  è più o meno fondato.

C'è poi la questione tattica, secondo me altrettanto decisiva.
Ormai tutti hanno capito pregi e difetti dell'Inter.
Ineliminabili perché strettamente legati all'organico giocatori.

L'Inter non ha i mezzi per segnare su azione di sfondamento.
Ha nella tre quarti avversaria e in attacco giocatori deliziosi, se sorretti dalla condizione, che non possono andare in porta se non attraverso fraseggi, tocchi eleganti, scambi ravvicinati.

Allora basta predisporre una barriera così fitta davanti a loro, che sia umanamente impossibile perforarla. L'Inter cozzerà contro un muro e sarà inevitabile, prima o poi, che si scopra offrendo il fianco all'agevole  replica vincente.
Anche perché alla lunga chi deve cantare e portar la croce, soprattutto in mezzo,  non è più lucido e non ha più energie.
I difensori poi sono dominatori sullo stretto, ma non certo dei mostri in spazi ampi.

Qualunque allenatore da oratorio saprebbe oggi come affrontare l'Inter al meglio delle proprie, pur ridottissime,  possibilità.

 La mancanza di scatto e potenza in avanti inibisce o rende inutili i cross. Ho visto diversi giocatori del Parma, ma segnatamente Amauri, non J. Charles, andare prepotentemente in anticipo, bruciando di forza la nostra difesa a incocciare con violenza verso la nostra porta.
Questa situazione ci è inibita, per la mancanza di un ariete, di una alternativa di sfondamento rispetto al fraseggio insistito.

Dirò una bestialità. Lo stesso problema l'ha avvertito Guardiola allenando il Barça. I suoi avanti erano infinitamente più tecnici e più veloci dei nostri attuali. Eppure dopo il declino di Henry, unico uomo di peso, il Barça faticava (be' meno di noi, certo, altra qualità)  solo contro le difese fitte e schierate. Pep se ne è reso conto e ha provato con Ibra, che poteva costituire l'alternativa a un gioco troppo prevedibile e monocorde, ancorché ispirato.

C'è stata un'operazione di rigetto, il tentativo di inserimento è fallito: ma l'intuizione era giusta, come mostra il fatto che il barça ha perso titoli importanti solo contro squadre che lo hanno aspettato. Pur essendo individualmente molto superiore alle stesse.

La nostra squadra può essere competitiva con chiunque (lo dimostrano le vittorie su juve, Milan e Viola) quando tutto gira al meglio, l'avversario prova a fare la partita e i giocatori migliori sono in condizioni di freschezza e possono esprimere la loro creatività.

Va in difficoltà quando mancano elementi insostituibili, altri accusano un calo atletico, gli avversari l'aspettano e sono pronti a costringere tanti nostri giocatori a misurarsi in situazioni non congeniali: se le punte non tornano il centrocampo costretto a battersi in spazi ampi, perde compattezza e va in difficoltà
Gli stessi Samuel e JJ, dietro,  hanno doti eccezionali, ma se costretti a battersi in campo aperto contro  velocisti  imprendibili vanno in difficoltà e non per loro colpa.

Quando la squadra non è al meglio, anche il tentativo di tenerla stretta e corta in avanti non funziona, perché gli avversari vanno negli spazi alle loro spalle.

Personalmente preferisco la linea difensiva più bassa (con la mediana ravvicinata) e la ripartenza manovrata, magari con una punta centrale prepotente, non perché preferisca in assoluto o sul piano estetico questo atteggiamento.

Solo perché il pressing alto è molto dispendioso richiedendo il movimento continuo di tutti a ritmi asfissianti e, se non hai una superiorità schiacciante, è alla lunga perdente. Lo puoi far bene per una, tre, dieci partite. Poi paghi, medici permettendo. E comunque devi avere gli uomini adatti.

A maggior ragione se in squadra hai campioni dalla mobilità non fuori dal comune, come Cassano, Alvarez, Milito, Cambiasso, lo stesso Zanetti; e se dietro non hai un dominatore degli spazi ampi, ma Samuel e Juan.

Comunque, se non si fosse capito, questa non è una critica a Strama.
Anzi, è un elogio.
Ha provato ad assemblare nel modo migliore le  caratteristiche degli uomini di cui dispone.
Classifica alla mano, sino ad ora con risultati più che discreti.

E, se le parole di Branca non sono diversivi di mercato, prepariamoci a soffrire ancora parecchio, quest'anno, scordandoci per esempio i Paulinho  o comunque giocatori di vero valore.

Le pagelle

Handa:  Samir santo subito! Questa mia invocazione dice tutto. 7+

Ranocchia: nettamente il migliore tra i giocatori di movimento. Ah se fosse inserito in un reparto ben protetto...Mi sembra che si migliorando anche nella verticalizzazione. 6.5
Samuel: inutile illudersi. Il Samuel dirompente e dominatore non tornerà più. Può dare ancora moltissimo, se si tiene conto delle sue possibilità attuali. 5.5
Juan: male decisamente. Non è solo colpa sua  ma è anche vero che non può far bene solo se il suo avversario non è veloce. Non era un fuoriclasse prima, non è un brocco oggi. E' un giocatore interessante, in evoluzione, che deve essere aiutato. 5-

Zanetti: Be' alla fine il suo dovere lo fa sempre. Però se lo confronti con la partita del suo omologo, Rosi, notevolmente più scarso e più pericoloso, devi rassegnarti ad ammetterne il processo di declino. 5.5
Naga: quando non riesce a incidere davanti, la sua presenza diventa ininfluente, perché non è che si distingua  in fase di contenimento. Forse doveva essere tenuto più bloccato dietro, ad aiutare Juan. Ma si sarebbe portato addosso Rosi. 6-

Guarin: atleticamente fortissimo, tecnicamente forte, calcisticamente inadeguato. In fase difensiva è un pericolo: o non interviene (lasciando autostrade) o commette  fallo. Come costruttore di gioco manca di continuità e razionalità. Fa le cose migliori da trequartista, pur eccedendo nelle soluzioni personali.6-
Alvarez: lo aspetto sempre con simpatia e speranza, ma se devo essere sincero, non mi ha quasi mai convinto. Nel secondo tempo non mi sono accorto che fosse rimasto in campo. Nel primo ha giocato un po' di palloni né bene né male. Gli do mezzo voto in più, per evitare di far pesare un pregiudizio. 6-
Cambiasso: il Cuchu secondo me dopo Rano è stato il più positivo, per almeno un'ora. Poi si è arreso anche lui alla impotenza complessiva della squadra. Anche lui, come Samu e forse Milito, può ancora essere uno dei punti cardine di questa squadra. Dipende da chi e come gli gira intorno. 6+

Palacio: sembra quello che accusa in modo più vistoso il calo di condizione. Non vince un duello, non è mai pericoloso, spesso corre a vuoto. Come per Milito il voto è da insufficienza piena, ma per entrambi c'è un dubbio: erano nelle condizioni tattiche ed agonistiche per poter dare il massimo? 5-
Milito: stesso discorso fatto per Palacio. Due attaccanti che non fanno un tiro in porta in una partita in cui il nostro possesso palla è stato del 65% (mi pare), fanno riflettere. Diego ha anche il problema che si fa pescare troppo spesso in fuorigioco, vanificando possibili opportunità offensive. 5-

Cou: mi aspettavo qualcosa di più, ma vorrei vederlo dall'inizio, in una squadra non allo sbando. Ingiudicabile
Duncan: 5 minuti con un fallo assurdo e un intervento che ha evitato il secondo gol. Visto così sembra un energumeno capitato per caso in un campo di calcio. Ma sappiamo benissimo che non è così e conserviamo grande fiducia in Dunky. Proiettata nel tempo.

Strama: Non so che dire. Cosa poteva fare d'altro con gli uomini di cui disponeva? Mettere Pereira? Oggi lo criticheremmo per aver messo Pereira, perché non sarebbe cambiato nulla.
Passare alla difesa a 4, con Naga su Biabiany? Si, ma poi chi avrebbe preso Rosi? Alvarez? E comunque il gol lo ha fatto Sansone, dalla parte opposta, non Biabiany... Quando perdi qualcosa di meglio probabilmente avresti potuto fare, in ogni caso. Ma non gli darei grandi responsabilità. 6-


Luciano

Nella foto (Inter.it): la sconfitta di ieri è dura da assorbire, come l'urto della pallonata che qui riceve il buon Yuto Nagatomo in faccia.  

53 commenti:

Unknown ha detto...

Se giochi contro una squadra che ha 2 attaccanti puoi giocare a 3
se gli attaccanti sono 3 di cui 2 esterni si gioca a 4

lo ha detto stramaccioni... non l'ho inventato io...

atalanta, cagliari e parma ci han fatto neri usando la stessa tattica usata da noi per battere i gobbi...
3 punte, larghe, e difesa in perenne 1 contro 1...

cavolo... donadoni, che gioca a 3 da livorno, che quest'anno ha sempre giocato 3-5-1-1 ha messo giu un 4-3-3...

mi spiace luciano, ma responsabilità dei singoli a parte, la colpa primaria è sua...

olag ha detto...

@Giuseppe
il pizzico in più che ci manca, e' quello che ingiustamente ci hanno tolto, come giustamente fa notare Guido.
Mi riferivo a quello,dicendo che siamo comunque vicini alla vetta:addirittura avremmo potuto esserci, c'è qualcuno che razionalmente lo poteva prevedere?

Su Couti, io non criticavo Strama, ma dato che Iniesta e quelli che ci sono la', come dice Luciano, non li abbiamo e dubito che li avremo, e' lecito domandarsi cosa faremo di Cou.

Unknown ha detto...

D'accordissimo con Luciano ( che novità..).

A Pap , amante della tattica ( vale come un complimento ,sia chiaro...) , dico che ieri sera nn credo che c'entrino molto i numeri ,quanto un senso di "svuotamento" psico-fisico.
Un primo tempo sufficiente,condotto ai ritmi "Alvarez", ma senza essere pericolosi; nel secondo tempo ,con il senno di poi,si poteva mettere subito Cou ,ma l'impressione era che fosse partita da 0-0, salvo episodi pro o contro.
Giuste le critiche e Luciano ha riassunto bene le possibili motivazioni.
Detto questo e ribadito che ,a mio avviso ,il ns obbiettivo resta quello di un piazzamento Champions, Vi chiedo:
ma le altre squadre "fenomenali "quanti punti in più hanno in classifica ?
E mi sembra anche che nessuna di loro abbia avuto così tanti giocatori indisponibili..lo scrivo pur sapendo che in qualche caso il problema ce lo siamo cercati noi ..

Amstaf ha detto...

Sulle pagelle di Luciano concordo con almeno mezzo punto in meno ad Alvarez e Guarin, dato che non ho pregiudizi anzi...
Invece rimango convinto che il vero calo sia mentale, quello fisico è, al massimo, una conseguenza. I più spremuti, fra cui il Cuchu, giocano meglio (Rano meglio di Samuel per esempio), Milito che gioca una volta a settimana e SOLO contro la juve si è dovuto sobbarcare lavori tattici, è in calo.
Il problema, a mio parere, esiste ed è diventato una costante, non per inadeguatezza tecnica della rosa o incapacità fisica. Certo, gli infortuni, gli impegni...ma sono 2 anni e mezzo che, quando sembra di poter (tornare a) competere per qualcosa di importante ci perdiamo con squadre medio-piccole. Senza riesumare ranieri (per carità) e senza andare troppo indietro, la scorsa stagione con Strama, la possibilità di una vera rincorsa "CL" l'abbiamo buttata via con cagliari, parma (guarda un po'), la lazio all'ultima non la considero; non contro chi ci stava davanti (quel milan, l'udinese) e, dato che sono partite "alternate", il calo atletico non c'entra.
Dovrebbero essere i più "anziani" a evitare certi cali; invece sembra che sulla grande prestazione ci siano, sulla continuità meno...dispiace.
Certo siamo terzi, ma l'idea di "accontentarsi" è folle, non arrivi neanche 4° se ti accontenti di essere 3°.

luciano ha detto...

E così tanti arbitri "non ostili", nabucco, proprio come dice Olag.
Poi sulla tattica: è giusta quando vinci, sbagliata quando perdi.
Se gioco con 3 difensori contro 3 attaccanti, anche l'avversario giocherà con 3 difensori contro tre attaccanti (o due contro due, che è lo stesso. Altrimenti se gioca con un difensore in più, ha uno in meno in mezzo al campo.
Perché nel calcio la moltiplicazione dei pani e dei pesci non si dà.
Allora: in un reparto sei più forte tu, nell'altro sono più forte io.
Se poi i tuoi attaccanti tornano e i miei no, i miei centrocampisti fanno meno movimento sono lenti o agiscono individualmente, allora sei più forte tu in tutti i reparti.
Ma la colpa della tattica è relativa.
Io, per come sono fatto, preferisco avere un difensore in più e un attaccante in meno, soprattutto se ho la possibilità di considerare i miei attaccanti così bravi da prevalere qualche volta, comunque.
però pensavo di sbagliare, perché tutti mi raccontano che il calcio moderno è disinvoltura, rischio e offensivismo.

luciano ha detto...

Eh, lo so, Amstaf. E' una vecchia querelle tra noi che data ancora dai tempi di Qci.
So di essere minoranza in questo, ma non posso farci nulla. Non crederò mai che a parma abbiamo perso perché non ci abbiamo messo abbastanza impegno. neppure se me lo confessassero i protagonisti.
Poi sai, i discorsi sulla stanchezza sono sempre soggettivi. Io posso sentirmi stanco dopo una passeggiata, l'altro neppure dopo la Maratona. Dipende da come reagisce il tuo fisico, da come stai in quel momento, da troppe cose.
e comunque io non penso che ci si debba accontentare del terzo posto. Penso che la nostra sia una squadra, sulla carta da quarto quinto posto, ma che deve giocare ogni partita per vincerla (cioè coprendosi bene. Gli altri sperano solo che per non fare i provinciali ci scopriamo dissennatamente).
Poi alla fine facciamo i conti

Unknown ha detto...

NABUCCO

che si sia stanchi è un dato di fatto e pure comprensibile...
l'allenatore però deve metterli in condizione di mascherare il più possibile la stanchezza...

se si da atto a stramaccioni di aver azzeccato tutto contro viola, catania e juve, credo si debba dare atto a colantuono, pulga e donadoni di aver azzeccato tutto contro di noi...
l'aggravante è nel fatto che è strama che gli ha spiegato come si deve fare, e non ha trovato contromosse...

ha detto: non ho giocato a 4 perchè non c'era un centrocampista...

zanetti? l'ha fatto una vita e gli risparmi magari la fascia su e giu per una volta
pereira? l'hai messo interno una volta ...

meglio uno più o meno fuori ruolo o la difesa in balia delle onde?

luciano
cavoli... la tattica è sempre stata quella cosa che ha sempre dato un di più agli allenatori italiani...

disconoscerla per non dire che strama è stato passivo e negativo e si merita un bel 5 mi pare eccessivo...

come lo si osanna per la juev, così, secondo me, lo si deve bacchettare per il parma (e le 2 precedenti)...
è anche lui come jj... giovane e inesperto...

luciano ha detto...

No, pap, secondo me lui è giovane e preparato.
nessuno nega che gli avversari abbiano schierato le loro squadre al meglio tatticamente. Come le avevano schierate bene quelli del Siena o delle altre partite che abbiamo perso.
Tutti sanno, e hanno capito, che questa squadra va aspettata e aggredita sulle ripartenze in velocità, tenendo larghe le punte. Perché gli attaccanti non sono in grado di "sfondare", né di recuperare; perché i centrocampisti o hanno qualità e non molta corsa o hanno solo corsa; perché i difensori non sanno difendere negli spazi ampi.
Quindi, se l'attacchi, perdi (Torino, Chievo, ecc) e tante altre trasferte. Se l'aspetti, ma non statica, bensì pronta a ripartire, puoi vincere.

luciano ha detto...

da fc inter newsi: Gianfelice Facchetti: "C'è un calo fisico evidente"
Be' mi consolo, vuol dire che non sono l'unico ad aver attribuito alla condizione atletica in calo il peggioramento delle ultime giornate.

Giocare con la difesa a tre contro tre attaccanti è orrendo. Soprattutto se uno avversario parte dalla sua metà campo e va in porta senza incontrare un solo interista sul suo cammino

luciano ha detto...

D'accordo. Strama ha sbagliato per inesperienza.
Però mi chiedo: perché allora l'Inter non gli affianca un tifoso a caso, di quelli che invece di esperienza ne hanno da vendere, per consigliarlo? Se offrono a me questa opportunità mi presto gratis eh..

Amstaf ha detto...

Luciano
non sono scemo. Non è che non avessero voglia, magari ne avevano fin troppa e non hanno saputo canalizzarla, magari sentivano di avere da perdere...
La condizione fisica: la scorsa stagione, via ranieri (squadra ormai morta) dentro Strama e si corre, torna la condizione fisica o cambia "la testa"? Pareggi a trieste, vinci a udine, perdi a parma, vinci il derby, che c'entra la condizione fisica?
E sulla rosa: se i parametri economici servono per capire la campagna acquisti e le sue difficoltà, non siamo il PSG per esempio, servono ANCHE per valutare il valore, di mercato, della rosa. Ed il monte ingaggi pagato dall'Inter non è da 4°/5° posto. E senza gli ingaggi vecchi, se guardiamo ad atalanta-cagliari-parma quanti prendono ingaggi come guarin palacio silvestre? Certo in campo non vanno i soldi, ma se PAGHI quel tipo di ingaggi ritieni la qualità di quei giocatori migliore dei pisano, manfredini, sansone, diversamente la società Inter lavora male, prendendo pippe e pagando ingaggi alti; io non credo sia così, credo che in termini astratti la nostra rosa sia complessivamente inferiore solo alla juve, parzialmente al napoli (in difesa siamo meglio, idem in porta).
Che poi qualcuno ancora non renda come pereira, qualcun'altro, col senno di poi, sia stato, ad oggi, un errore (jonhatan, chivu), ma anche rendimenti alti (palacio, cassano, guarin a tratti, JJ) e cessioni risultate ottime (da Julio a lucio). Quindi nessuna accusa di incapacità, proprio per questo il valore della ns. rosa non può, non deve essere da 4°/5° posto.
Si può anche arrivare 7° ma sarebbe una stagione non adeguata (eufemismo) al valore della squadra.

Giuseppe ha detto...

Stramaccioni secondo me deve lavorare tanto su un aspetto (non dico che non lo stia già facendo eh...): migliorare la qualità del possesso palla nel momento in cui gli avversari giocano raccolti in 40m di campo. Non abbiamo né un Ibra devastante né un giocatore in grado di muovere palla con rapidità a centrocampo: due lacune non da poco, però Andrea deve inventarsi una soluzione, altrimenti andremo incontro ad altre prestazioni sottotono. E la società deve dargli una mano: a gennaio urge un intervento sul mercato, specialmente se - come spero - Sneijder dovesse andarsene. Che non ci dicano che non ci sono soldi perché per i panchinari Silvestre, Pereira, Jonathan e Alvarez le risorse sono state trovate. E comunque si può tentare di fare qualcosa anche con poco (es. Galliani prese a 0 V. Bommel, giocatore che odio ma che si rivelò essenziale per la vittoria del loro scudetto).

@Olag: no, razionalmente era difficile aspettarsi di trovarci terzi a questo punto del campionato. In realtà, però, se confronti i giocatori della nostra rosa con quelli di Napoli, Lazio, Fiorentina, non mi pare di essere così inferiori. Probabilmente a noi mancano un paio di uomini per fare il definitivo salto di qualità, però....

Unknown ha detto...

dai luciano...
il 10 però non si può leggere eh...

si sta solo civilmente parlottando...
che strama sia inesperto è una verità incontestabile , il che non vuol dire che non sia preparato, vuol dire che magari a volte reagisce lentamente o sbaglia...sbaglia mou... sbaglia anche lui...

ripeto, per me è come jj... grandissime potenzialità ma deve rimanere sempre estremamente concentrato e lucido... come jj, potrebbe essere che essendo sulla corda da luglio, patisca un minimo mentalmente il tutto...

Unknown ha detto...

Pap ,io penso più ad un calo di concentrazione ,di voglia più che ad un fattore fisico vero e proprio.

Per quanto riguarda Juan ieri sera è stato insufficiente,ma ricordiamo che è forse quello che ha giocato di più ,considerando le Olimpiadi ed il fatto che è in pratica un esordiente ..sappiamo che in Brasile i difensori hanno una impostazione diversa...
Se la squadra avesse giocato ai suoi livelli e lui pure ,nn lo vedo inadatto alla marcatura di Biabany,anzi...

luciano ha detto...

Amstaf: sai quanto ti stimi e questa annosa questione non la risolveremo mai.
Ci sono un'infinità di fattori che determinano un risultato.
Io preferisco attenermi a quelli oggettivi, misurabili. E spiegare quello che vedo in base a questi fattori.
Chi ha più campioni in campo, chi è messo meglio tatticamente, chi corre più forte, chi ha più resistenza, ecc.
Non so se Juan aveva sottovalutato inconsciamente l'Impegno: so che Biabiany correva più di lui.
Non so se Milito a Torino era più concentrato di ieri. So che ieri non è mai arrivato primo su una palla.
Io e qualche altro da alcune domeniche abbiamo visto la squadra in calo di condizione: poi magari batte Palermo e Napoli (magari) e allora, che significa? per me che ha ritrovato brillantezza, se l'avrà ritorvata e che comunque le condizioni del match hanno permesso di capitalizzare certi valori.
Altrimenti dobbiamo dire che ogni volta che si perde è perché non si è interpretata la partita con la giusta testa. E questo vale per tutti, anche per l'Atalanta che ci ha battuto e poi ha preso 4 pere.
Io non nego che per qualcosa anche avendo a che fare con professionisti di lungo corso, in lotta per un grande obiettivo, la testa possa contare.
Ma io preferisco attenermi ai dati verificabili empiricamente.
Anche se so, (non è certo il tuo caso) che per un tifoso è molto gratificante consolarsi prendendosela con i suoi eroi, che non hanno avuto testa sufficiente

luciano ha detto...

bergomi (anche lui non è il vangelo, ma qualcosa più di me penso capisca), da fc inter news: ""L'Inter arrivava spesso seconda e in ritardo sui palloni, l'ho vista in difficoltà fisicamente. Questo è il punto che porta al calo evidente della squadra".

luciano ha detto...

Amstaf: dai la questione ingaggi valore non è una cosa aritmetica. per esempio, se un giocatore è richiesto dalla Lucchese chiede un ingaggio, se lo richiede l'inter ne chiede subito un altro.
ho estremizzato, ma il concetto spero sia chiaro. E poi ci sono tanti altri elementi, come il rapporto costo del cartellino-ingaggio, età ingaggio, prospettive -ingaggio, ecc.

Unknown ha detto...

Ciao Luciano, ho letto il tuo commento al mio post di ieri sera e i tuoi successivi interventi.
Il senso del mio discorso credo, parzialmente travisato, e' essenzialmente questo: il calo non è fisico, o meglio, lo è solo parzialmente, ma mentale.
Non puoi vincere a Torino come abbiamo vinto e poi inanellare tre partite inqualificabili.
Non voglio essere catalogato, come dice Luciano, nella schiera di quei pseudo tifosi che nel bel mezzo di un periodo nero butterebbero a mare tutto.
Mi sforzo di dare un contributo alla discussione sostenendo questa tesi, condivisibile o meno.
Per me il calo e' mentale: facciamo l' impresa con i gobbi e ci rilassiamo, siamo torteggiati a Bergamo ( in parte ) e con il Cagliari ( in modo evidente ) la società protesta e non si accorge che non siamo in grado di reggere la pressione del soli contro tutti, semplicemente perché in panca abbiamo un allenatore bravissimo ma ancora inesperto che non può trasmettere messaggi all'interno e all'esterno nello stile del vate portoghese.
Dopo l'abbuffata triplete ( la girandola allenatori non ci ha quasi toccato talmente inebriati ed anestetizzati dai successi ) ora, ci ritroviamo nuovamente in una fase storica, dove non reggiamo più il colpo dal punto di vista mediatico e psicologico.
il senso del mio discorso lo avrete, credo a questo punto capito: la responsabilità maggiore e' attribuibile alla società che in questi 20 giorni ha dato messaggi sbagliati alla squadra.
Abbiamo mancato per ben due volte l'aggancio alla vetta e questo vuol dire solo una cosa, non ci siamo con la testa.
Ciliegina sulla torta l' improvvida uscita sulla situazione contrattuale di Wes ( solo perché si parla di Milan? )
Credo si possa verificare che avevo previsto entrambe le sconfitte in coppa e a Parma e che ho sempre detto che il terzo posto e' l ' unico obiettivo raggiungibile quest'anno.
Diciamo la verità: non siamo ancora in grado di reggere il confronto perché siamo solo all' inizio del progetto e la Juve al momento e' in una posizione di forza tale che non è insidiabile.

luciano ha detto...

Ciao, Fulvio: le tue tesi sono civilissime, logiche e probabilmente più vicino al vero delle mie. solo che io resto di altra opinione, ma non ho mai pensato di accomunarti ai masochintersisti.
Io penso che abbiamo perso punti prima di tutto perché la rosa non è adeguata a garantire le sostituzioni che un torneo duro come il nostro (+ El, dai primi di agosto) comporta. Quando hai tanti infortuni nello stesso reparto, non puoi fare t.o. e anche quelli che giocano (sempre ogni tre giorni, dai primi di ottobre) perdono intensità e brillantezza. per esempio la squalifica di Gargano dopo l'infortunio di Mudi e di obi per non parlare di quello di Deki (con tanto di ricaduta), a Parma ha pesato.
Con Gargano forse avremmo giocato a quattro dietro, chissà... (non son neppure se sarebbe stato meglio, eh...). Pi, non tu, ma tanti altri, prima dicono che Zano in mediana non lo vogliono mai più vedere, poi dicono che si poteva mettere in mediana Zano.
l'altro elemento, secondo me è tattico, (non per il 337 o per il 459, perché come dice sempre Strama il problema è l'equilibrio, che si può raggiungere in molti modi ), ma nel senso che con i giocatori che abbiamo facciamo meglio se attacchiamo in spazi larghi e difendiamo in spazi stretti. Le 10 vittorie consecutive in trasferta, quando in casa faticavamo, per me sono un segno chiarissimo.
E poi il calo atletico, che nell'arco di un campionato hanno tutti.
magari se hai una buona rosa e un sistema collaudato, ne limiti gli effetti dirompenti, questo si.
Quello che dice la società secondo me conta davvero poco o nulla.
Ma probabilmente sbaglio, io non ho problema a confrontarmi serenamente con persone della tua civiltà (come quella di Amstaf o di pap, per dire di due che ultimamente avevano qualche posizione divergente).
Diverso è se uo crede che l'Inter debba sempre far bene per forza e appena inizia un fase negativa, parte con gli insulti a tutti

Amstaf ha detto...

Luciano
cerchiamo di chiarire: l'aspetto "mentale" non è lòa scarsa volontà o la deconcentrazione; è quella forza interiore che, talvolta un accadimento, talvolta una persona, fanno scattare; e che ti fa ri-trovare energia, determinazione, convinzione.
Faccio un esempio banale che tutti abbiamo visto o, addiritura, provato. In una partita una squadra domina nettamente, va in vantaggio di 2 gol, corre più ne meglio, mentre l'altra è imballata...poi arriva un gol, magari casuale, si va sul 2-1 e tutto cambia, quelli che sembravano "morti" corrono come ossessi, dominano, mentre i precedenti dominatori balbettano impauriti, si chiudono e, accade, finiscono per perdere. Si dice che sia "girata l'inerzia", di certo non cambia la "condizione fisica".
La componente mentale, quella che abbiamo avuto con Mou, in parte con leo, e che, io credo, ha dato e darà Strama. C'è stato un passaggio a vuoto. A bergamo, dopo il pareggio, credevo, non solo da tifoso, avremmo vinto. Abbiamo perso, anche per episodi ma lottando. Col cagliari si è messa bene ed abbiamo sbagliato, ma dopo il 2-2 c'è stata la forza di provare (e siamo a 2 finali di partita iun cui andiamo MEGLIO degli avversari). A parma eravamo spenti? Io ho visto anche timore, i risultati precedenti forse pesavano sulla testa (quindi sulle gambe) e, errori o meno, la sensazione era di non cercare COMUNQUE la vittoria. Il confine tra testa e gambe è sottile, ma è la testa che comanda. Altrimenti, specie negli sport individuali, i "motivatori" a che servirebbero? E chi può "insegnare" a Federer a giocare a tennis? Eppure il suo allenatore lo aiuta a migliorarsi, specie convincendolo che si può.
Non siamo macchine, per fortuna.
Dunque nessuna "consolazione" da tifoso, anzi. E' uina carenza, a cui si può ovviare se hai grandi uomini prima che grandi giocatori dal punto di vista tecnico, e se hai un allenatore che, per amore o per rispetto, sappia trascinare la squadra.

Avvocheto ha detto...

Comprensibili la rabbia e lo sconforto dopo la partita di ieri, ma bisogna mantenere la calma...ricordiamoci quali sono gli obiettivi di questa stagione e che siamo ancora lí.
Solo una piccola considerazione: sbaglio o anche la Primavera dell'anno scorso non falliva mai i grandi match mentre a volte perdeva punti con le piccole? Puó essere che Strama (che sapete quanto stimi e che mi tengo ben stretto) possa migliorare nella gestione delle competizioni lunghe?
Su Cou: a me pare che prima dall'infortunio non abbia sbagliato nessuna partita tutte le volte che é stato chiamato in causa, ad eccezione del primo tempo del derby....sinceramente continuo a ritenerlo un punto fermo per il nostro futuro e non mi pare che Strama non si fidi di lui...vero che ieri l'avrei fatto giocare, ma é anche appena rientrato dall'infortunio...portiamo pazienza...

Avvocheto ha detto...

Un piccolo ot.
Tempo fa si parlava con Luciano della sentenza Telecom/Vieri...ho trovato le motivazioni, ecco il link:


http://ipad.mail.tiscali.it/ipad/commands/Download.jsp?i=1&uid=11781&fp=Inbox&isHtmlBody=false

Ve la riassumo brevemente

il fatto doloso è riscontrato nell'illecita attività di controllo del traffico telefonico: come già detto a suo tempo, ivestigazioni, pedinamenti ecc... sono leciti, mentre questo tipo di controlli sulle utenze telefoniche non è possibile.
Tanto questa circostanza, quanto la nostra responsabilità, vengono sostanzialmente accertate in forza delle testimonianze assunte in corso di causa.
Dove la sentenza non mi convince (sempre con tutte le cautele ed i distinguo del caso) è sulla parte relativa al danno.
Premetto che spetta all'attore provare l'esistenza del danno asseritamente patito ed il nesso eziologico tra il fatto illecito ed il danno medesimo: qualora non venga soddisfatto tale onus probandi (e spesso lì si infrangono le varie azioni di risarcimento danni, non essendo per nulla semplice provare quanto sopra), l'azione non può essere accolta.
Orbene:
- il GI stabilisce che non c'è stato alcun danno patrimoniale (da quello che si desume dalla sentenza, richieste veramente ridicole...);
- sul danno non patrimoniale, viene espletata una CTU ed i due Consulenti d'Ufficio redigono due relazioni separate, non trovando un punto d'accordo (circostanza curiosa...sia che vengano nominati due CTU sia che gli stessi non riescano a fromulare un'unica perizia..soprattutto dopo aver invece condiviso la bozza iniziale). Il GI, comunque, accoglie la tesi più a nostro favore, ossia quella che ritiene che non sia insorta alcuna malattia e che non possa essere riconosciuto alcun danno biologico.
- non viene riconosciuto il danno d'immagine.
Sin qua tutto bene, salvo in ultimo riconoscere un danno non patrimonale per lesione della privacy (facendo dei generici riferimenti alla CTU, a norme di buon senso ed alle testimonianze assunte in corso di causa...mi immagino che attendibilità possano avere le testimonianze di parenti ed ex starlette varie...) e quantificarlo, in maniera del tutto arbitraria ed abnorme, in via equitativa in € 1.000.000,00.
Penso che su questo punto verterà principalmente il nostro appello.
In ultimo, una piccola curiosità, l'avvocato dell'uomo vero ha chiesto la liquidazione delle spese di lite a proprio favore in quanto antistatario..il che vuol dire che il più uomo di tutti non ha né pagato il proprio legale né ha anticipato le spese vive che sono state, quindi, sostenute dall'avv. medesimo...mah...

Ecco, prendetela cosí come sono, ossia considerazioni tra amici davanti ad una birra...ho solo letto velocemente la sentenza e non ho letto, ovviamente, né gli atti né i documenti di causa.


luciano ha detto...

Boh, Amstaf, avrai ragione. io però continuo a pensare che sul due anno, per restare al tuo esempio, una squadra si chiude per tutelare il risultato; l'altra si butta avanti per cercare di pareggiare, rischiando si di prendere il terzo (il che non cambierebbe nulla) ma anche di pareggiare. Quindi anche in quel caso la motivazione della svolta è principalmente di tipo tattico, convenienza tattica

Hai ragione Avvocheto: ricordo di aver sottolineato sin da questa estate il fatto che l'incognita di Strama era proprio la sua difficoltà, manifestata già in Primavera, di vincere le partite con le squadre più "deboli".
ma la mia spiegazione prevalente è ancora una volta di tipo tattico: lui sa organizzare splendidamente il gioco di rimessa, meno bene l'attacco in massa mantenendo l'equilibrio difensivo.
Oltre che tattico, il motivo mi sembra di organico : se disponesse di un similIbra e di un'ala di scatto come Lucas, per esempio, potrebbe sfondare senza scoprirsi troppo

luciano ha detto...

D'accordo, Avvocheto, ma io resto allibito: pedinare uno è lecito, intercettarlo no.
Non mi intendo proprio di diritto, ma ritengo che essere pedinato mi danneggi quanto essere intercettato.

luciano ha detto...

Ah, dimenticavo: mi pare che fosse Giuseppe a chiedere che ne pensassimo di Kuzmanovic.
bene lo prenderei subito. Anche pagando qualcosina

Avvocheto ha detto...

Metto un altro link che forse quello di prima non andava bene..

http://www.lider-lab.sssup.it/lider/it/home/documenti/doc_download/621-tribunale-milano-sentenza-n-9749-2012-vieri-telecom-inter.html

A proposito di Kuz...qualcuno l'ha visto negli ultimi anni? Ha subito un'involuzione? Sarebbe compatibile con Guarin ed una decente alternativa low cost a Paulinho?

Giuseppe ha detto...

@Luciano 25: ne sento parlare e ci spero proprio. Il profilo è perfetto: giovane, centrocampista tuttofare, esperto, passaporto comunitario, costo del cartellino a 0 o (se preso a gennaio) comunque bassissimo, ingaggio che non dovrebbe essere insopportabile. Una società che ha pochi soldi deve sfruttare simili occasioni, secondo me.
E lo stesso dicasi per Huntelaar.

Giuseppe ha detto...

Io penso che l'aspetto mentale sia stato uno dei fattori di forza dell'Inter manciniana e (sopratutto) mourinhiana. Aspetto mentale inteso come capacità di spendere risorse psicologiche per perseguire un obiettivo vincente. Una volta quando l'Inter aveva una possibilità d'oro di recuperare punti sulle avversarie non si faceva sfuggire l'occasione, ma non tanto o non solo perché più forte di oggi, ma perché psicologicamente riusciva a reggere la pressione del dover vincere sempre. Ecco, secondo me non è un caso che il calo sia coinciso con la vittoria coi gobbi: da allora siamo diventati non più l'outsider ma i principali antagonisti dei ladroni. E probabilmente, secondo me, non siamo ancora pronti a reggere simili pressioni. Questo ovviamente è uno degli aspetti, in mezzo ad altri (motivi tecnici/tattici), ma non l'unico a provocare la situazione di difficoltà.

Giuseppe ha detto...

A proposito di Kuz...qualcuno l'ha visto negli ultimi anni? Ha subito un'involuzione? Sarebbe compatibile con Guarin ed una decente alternativa low cost a Paulinho?
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Io l'ho visto non più di un paio di volte, ad inizio anno, a Stoccarda. Gioca esattamente come me lo ricordavo a Firenze: non eccelle in nulla, ma è affidabile, ha piedi più che discreti e sa fare un po' tutto. Rispetto a Paulinho ha minore capacità di inserimento, ma secondo me sarebbe un'eccellente mezzala da 30-35 partite l'anno...eccellente ovviamente in considerazione del costo.

Gimon24 ha detto...

Un saluto a tutti e un mio commento notturno sulla sconfitta di Parma.
I ducali allenati da Donadoni, quando giocano in casa non sono una formazione facile per nessuno. Per l'Inter, storicamente, non lo sono mai stati.
Hanno messo in campo un 4-3-3 molto corto e aggressivo, anche se di occasioni non ne hanno avute parecchie. D'altra parte, hanno rischiato pochissimo, grazie a una fase difensiva molto ben eseguita a livello di squadra.
Partita bruttina, da 0-0 insomma, decisa da un episodio, ossia un gol davvero "indecente" da subire a questi livelli.
Lascio a voi decidere chi abbia avuto più responsabilità nell'occasione, ma personalmente trovo che Samuel e Guarin abbiano commesso gli errori più gravi. Poi anche altri hanno compartecipato, indubbiamente, a questo gol "simbolico" (Strama dixit), ma terribilmente reale.
Squadra nerazzurra lenta, ma che ha retto decentemente nel primo tempo, anche se è stata raramente incisiva in avanti.
Nella ripresa invece c'è stato il calo netto sia di Cambiasso che di Guarin, oltre che quello inevitabile di Álvarez, al rientro da titolare dopo tanto tempo. E senza centrocampo non si va da nessuna parte, mai.
Io non scaglio certo nessuna croce su Ricky, però a mio giudizio continua a pensare un gioco orizzontale che peraltro attua con estrema lentezza. Questo a prescindere dal ruolo ricoperto a Parma. In una sola occasione ha velocizzato pensiero ed esecuzione, nel primo tempo, con una splendida palla in verticale per Nagatomo che ha poi servito Palacio, mi pare, fermato in extremis dalla difesa parmense. Troppo poco. Peccato perché il piede, Álvarez c'è l'ha, eccome. Temo manchino altre cose e ormai il tempo stringe.
A differenza dei centrocampisti, Palacio e Milito non sono calati affatto nella ripresa... e sarebbe stato difficile visto il poco che già avevano combinato in precedenza.
Juan Jesus è sempre più appannato e ha sofferto parecchio Biabiany che atleticamente era in forma smagliante. E quando Biabiany corre così, è dura per tanti contenerlo. Resta il fatto che JJ appare stanco e i suoi errori tattici, abituali e fisiologici, essendo molto giovane, stanno aumentando. Se poi, come a Parma, non tiene nemmeno atleticamente, si fa grigia.
Zanetti è stato molto opaco e questo non è mai un buon segno per l'esito delle nostre partite.
Nagatomo ha sofferto, certo, ma mi è sembrato uno dei più propositivi in avanti. Poca roba, in ogni caso.
Handa e Rano hanno retto la baracca, finché hanno potuto.
Tardivo, a mio opinabilissimo giudizio, l'inserimento di Coutinho, ma anche di Duncan.
Infatti, Dunky avrebbe certo abbattuto Sansone (e tutti i filistei...) nell'azione che ha deciso la gara. Inoltre, nei pochi minuti in campo, fallaccio a parte, ha salvato l'Inter dal gol del raddoppio e ha eseguito un paio di lanci interessanti con il suo mancino che è assai più educato di quanto molti pensino. Questo sempre a mio giudizio, eh!
Strama dovrà lavorare parecchio e si sapeva.
La squadra è in via di formazione e paga inevitabili dazi in questo suo percorso. Che rimane un percorso di crescita, visto che siamo comunque terzi, sia pure alla pari con la Fiorentina, e a quattro punti dalla testa della classifica. Non che la cosa ci riguardi, ma era solo per sottolineare che il bilancio attuale è positivo.
Se si evitasse di prendere gol simili sarebbe molto positivo, addirittura!
Se poi gli arbitri ci avessero dato quello che ci era dovuto e avessero annullato qualche gol irregolare, sarebbe entusiasmante.
Io continuo assolutamente ad avere la massima fiducia in Stramaccioni. Sta facendo bene e sempre meglio farà.
Forse sbagliando a volte, ma pazienza. La perfezione non è di questo mondo. Tifosi interisti a parte, s'intende.

Narya ha detto...

"Se poi gli arbitri ci avessero dato quello che ci era dovuto e avessero annullato qualche gol irregolare, sarebbe entusiasmante.
Io continuo assolutamente ad avere la massima fiducia in Stramaccioni. Sta facendo bene e sempre meglio farà.
Forse sbagliando a volte, ma pazienza. La perfezione non è di questo mondo. Tifosi interisti a parte, s'intende."

Scrisse Gimon e io scrivo "Absolutamente perfetto". Comprendo l'amarezza financo la rabbia per come sono arrivati questi risultati ma per i crucifige direi che c'è ancora tempo.
O forse ricordo solo io le aspettative tra buona parte della comunità che ha i colori del cielo e della notte ad inizio stagione?
Prestazioni opache errori etc tutto vero.Ma bastava comportamenti corretti a bergamo e contro il Cagliari e si parlava d'altro.

Tra l'altro nel periodo più complicato 2 trasferte su campi tradizionalmente complicati con ben altre Inter.

Sursum corda Interisti :)

Un saluto carissimo agli amici.

Narya ha detto...

Uh mi rendo conto che ho scritto in ita(g)liano.

Vogliate perdonarmi.

Buona giornata.

luciano ha detto...

Grande Gimon! Condivido in toto

Per quanto riguarda invece l'aspetto psicologico (o mentale), siccome sono quasi l'unico a pensarla così, è probabile che sbagli io.
ma resto della mia idea. Un affermato professionista va in campo e da sempre, se non il 99, almeno il '95% delle sue possibilità, in termini di impegno e concentrazione.
In alcune situazioni particolari (che non possono essere la norma) arriva al 100 o al...101%.
la differenza a volte può bastare per farti vincere o perdere. ma di norma è decisivo laltro 95% (condizione fisica, stato di forma, disposizione tattica, qualità dell'avversario e delle sue contromosse tattiche, equilibrio di squadra, esecuzione di compiti che sono congeniali:(se chiedo a Samuel di impostare l'azione difensiva, per esempio, può essere mentalmente al 1001% ma farà disastri, ecc.
Cioè secondo me i risultati per la quasi totalità sono determinati da altri fattori (perché stiamo parlando di grandissimi professionisti, abituati a lottare con continuità ad alti livelli.
Sicuramente mi sbaglio, ma se Mou avesse affrontato le partite decisive con un centrocampo fatto da Cambiasso più vecchio e stanco, Alvarez inconsistente, Guarin anarchico e mai al punto giusto o a fare la cosa giusta; e davanti due punte immobili, sono convinto che non sarebbe riuscito a trasmetter loro...la mentalità vincente.

luciano ha detto...

In mattinata dovrei mandare il resoconto del colloquio con Mel

Giuseppe ha detto...

http://www.calciomercato.com/prima-pagina/esclusiva-cm-inter-campus-all-onu-parla-l-ambasciatore-d-italia--270087

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Un grande motivo di orgoglio.

Amstaf ha detto...

Caro Luciano, premesso che non voglio "convertire" nessuno, io credo che si debba dare il significato esatto alle parole. La condizione fisica può essere ottima, o magari buona (a torino la nostra lo era? Sembrerebbe si), questo NON impedisce che si sia "stanchi". Se vinci la maratona alle olimpiadi sei, verosimilmente, in una condizione fisica ottima, ma, finita la gara (anche durante, per la verità), il giorno dopo ed anche 15 giorni dopo sei STANCO, fisicamente e (quasi sempre) mentalmente. Infatti dopo uno sforzo fisico importante si fa il "recupero"; sbagliare il recupero, o, per esempio, gestire MALE l'euforia di una vittoria (per l'adrenalina non dormo 2 notti, il mio recupero non sarà ottimale), non rovina, nel breve, la "condizione fisica" ma non elimina la "stanchezza". Lasciando perdere l'Inter, la juve contro il chelsea era al massimo (con elogi degli opinionisti, sono al massimo quando conta), 4 giorni dopo contro il milan non più. E' ragionevole pensare che dipenda dalla condizione fisica generale, ossia da preparazione, stato di salute, tono muscolare?
In quanto alle motivazioni razionalmente sono SEMPRE al 100% o quasi. Inconsciamente no, ed è un BENE, che il 100% SEMPRE, non lo reggi. Forse, oggi, noi con l'80% non riusciamo a vincere, arbitri a parte.
Senza contro prove, e immaginando che non sarai d'accordo, faccio una provocazione: nel 2010 abbiamo fatto triplete ANCHE grazie all'ordine cronologico dei trofei, CI-scudo-CL, un ordine inverso ci avrebbe potuto creare difficoltà; perché la fatica MENTALE ed il conseguente appagamento-stanchezza della CL sarebbero stati negativi se non per lo scudo per la CI (vedasi, con vittorie minori, la juve la scorsa stagione). Eppure fisicamente sarebbero state lo stesso numero di partite...
Poi magari, sulle ali dell'entusiasmo vincevi ancora pèiù nettamente...(io ne dubito, ma sempre di MENTE si tratterebbe).

Amstaf ha detto...

Un'ultima annotazione: per vincere nello sport ci vuole cuore (Josè Mourinho). Dopo una sconfitta del Madrid, che ha i fuoriclasse, una buona condizione fisica, il miglior allenatore, tutto. E grandi professionisti.
Eppure ci vuole CUORE, e non credo parlasse dell'aspetto cardiologico.

luciano ha detto...

Va be' avrai ragione tu e quasi tutti gli altri che condividono valutazioni di questo tipo. Non voglio più annoiare gli amici con le mie fobie personali. ma resto della mia idea.
E se fossi un giocatore di Mou, gli chiederei spiegazioni: sostieni che io non ci ho messo cuore? Sappi che io ci metto sempre cuore

Unknown ha detto...

Gimon...
su Alvarez a centrocampo...
era la seconda volta che ci giocava...
la prima a pechino con gasperini dove tra l'altro fece anche bene...
inserito in una squadra che, sia mentale, motivazionale e o fisico, risulta essere per tutti in vistoso calo...
non c'era uno che facesse un movimento... per forza gioca in orizzontale o tiene palla...
la volta che il movimento c'è stato, come giustamente ricordi, l'ha messa sul piede da 40 metri oltre la linea di difesa... ed è proprio questo lancio che a me fa dire che alvarez come interno di regia possa far bene...
ha, come sneijder, come pirlo, come montolivo, come qualunque regista, bisogno che qualcuno si muova intorno a lui...
nel primo tempo con cambiasso che recuperava palla e poi la dava a lui per la gestione, non siamo andati male... non abbiamo creato vero, ma non abbiamo neanche mai rischiato fatti salvi i problemi sugli esterni...
abbiamo sempre la pretesa che un giocatore alla prima mezza occasione spacchi il sedere ai passeri... se non lo fa in quell'occasione è scarso... e poi saltano fuori i pirlo per noi e i vieira del milan... mentre invece dando fiducia, provando e riprovando, saltano fuori i pirlo per il milan, i vieira per l'arsenal e... pure i ranocchia per noi.

P.S. secondo me Amstaf ha ragione...e mou ne è la prova...
le squadre di mou durano 2 anni... al terzo mollano... li stramotiva, li stracarica, li spreme come limoni per 2 anni... non di fisico... di testa... vedasi chelsea, inter e adesso real... che regge in CL ancora... ma ha mollato in campionato pur avendo rosa forte e giovane

luciano ha detto...

Intanto la Primavera, con una formazione rimaneggiatissima, starebbe vincendo a Modena 1 a 0 (e avrebbe preso un palo con colombi)

luciano ha detto...

Su Alvarez condivido le perplessità di Gimon.
Perplessità non vuol dire che per me è come Cagani o Pacco'o

Giuseppe ha detto...

@Luciano: la Primavera si può vedere su SportItalia.

MarcoB ha detto...

Fine primo tempo: Modena 0 Inter 1 (2' Pedrabissi).
Campo infame, 4 gol sbagliati da Colombi. Uno lanciato verso il portiere con Pedra in fianco fa pallonetto e colpisce il palo, 3 su cross da palla inattiva di testa sbaglia clamorosamente a pochi metri dalla porta.

Unknown ha detto...

@ Amstaf

... La condizione fisica può essere ottima, o magari buona (a torino la nostra lo era? Sembrerebbe si), questo NON impedisce che si sia.. "stanchi".
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d'accordo con te Amstaf e ,come ho scritto,è una delle cause principali alla base di questo periodo-no

Seu Jorge ha detto...

Perfetta l'analisi di Gimon.
Sulla diatriba fra il ghibellino Luciano e il guelfo Amstaf io semplicemente do ragione ad entrambi.
Antepongo sicuramente l'aspetto atletico, date le troppe assenze a centrocampo e non solo, ma l'aspetto mentale/psicologico l'ho sempre ritenuto importante, nella vita come anche nel gioco del calcio, e sottolineo gioco.

Su Alvarez, invece la vedo diversamente da Pap: non rieco a vederlo come regista basso, lo vedo benino come centrocampista incursore, lo vedrei molto meglio a ridosso delle punte, centralmente ancor più che laterale. Per me, l'argentino ex Velez vede bene gli inserimenti, ha un buono spunto in allungo e nel breve, vede la porta e crea superiorità, ha un ottimo piede. Concordo che necessiterebbe di alcune chance consecutive per poter essere giudicato, ma Gimon ha ragione a dire che il tempo stringe, e l'interesse collettivo, della squadra, viene prima di quello individuale, percui non so quante altre possibilità avrà..

Per ovviare invece ai problemi attuali, io rischierei uno fra Duncan e Benassi, abbasserei Cambiasso a volante basso, tornerei alla difesa a 4, panchinerei infine il capitano e giocherei con nagatomo-alvarez. Pour parler, ovviamente...

Unknown ha detto...

Seu
come regista basso non ce lo vedo nemmeno io... perlomeno non subito...
come interno di regia, per capirsi il ruolo attuale di montolivo, invece si...

sempre pour parler, per passare la nottata, io tornerei a 4 dietro, rombo classico con cambiasso volante e guarin e gargano ai lati e uno tra cou e alvarez dietro a 2 punte...
è vero che in europa il rombo non può circolare ormai (cit.) ma in italia si...e anche alla grande...

Amstaf ha detto...

pap
scambiamo sneij con pastore e lo mettiamo davanti alla difesa, appena si abitua torniamo a 4 con un centrocampo vigoroso.
(Pastore ci gioca davanti alla difesa, senza fare storie).
Ovviamente si fa per amor di discussione.

luciano ha detto...

Scusate, ma Pastore ha fatto malino nel campionato francese, non è un po' sopravvalutato? Io preferisco giocatori di sostanza. Come Paulinho. Oppure un play basso vero (ma chi?) + magari Kuzmanovic.
Intanto la primavera, rimaneggiatissima, ha vinto a Modena.
Non vedo Sportitalia e non so come sia andata. ma pare che si sia sperimentato anche lì il modulo a tre con i due esterni larghi, tre centrocampisti e due punte. Due dei tre centrocampisti, di qualità.
Certo, si deve aspettare una verifica più attendibile...

Amstaf ha detto...

Luciano
l'ipotesi Pastore, che sia chiaro per ora è solo fantasia, nasce dalla situazione difficile con Sneij all'Inter e sua al PSG.
Per paulinho dovresti monetizzare Sneij, col flaco sarebbe scambio ( di problemi). Kuzmanovic credo vada a scadenza. Comunque, come ho detto, si fa per amor di discussione, non perché probabile.

Unknown ha detto...

Luciano, Pastore l'anno scorso ha fatto 16 gol e 7 assist. Delusione mi pare eccessivo, è la quotazione che è esagerata.

luciano ha detto...

Ma allora, perché se ne vogliono disfare?

Gimon24 ha detto...

Online una nuova intervista del nostro grande Luciano.
Questa volta tocca a Mel Taufer raccontarsi e farsi conoscere meglio da tutti noi.
Giovanissimo talento dalla maturità davvero notevole, complimenti Mel!

Grazie come sempre a Luciano da parte mia e di tutti gli amici e appassionati di calcio giovanile del blog!

Lou ha detto...

@papone pap : i tuoi interventi sono interessanti, non c'è dubbio, ma sulle questioni tattiche la semplifichi un po'troppo..... se l'hai capito tu, pensa se non l'ha capito stramaccioni : il vero problema è stata la sua passività, ma credo sia stata detrminata dalla mancanza di credibilità (ai suoi occhi) delle alternative.... detto questo, il parma ha approffittato del momento di assestamento causato dal cambio alvarez/coutinho... invece, gli ultimi due cambi, insensatiper la tempistica, lasciamoli fare agli allenatori di seconda categoria