Bologna-Inter 1-1: aggancio al terzo posto fallito.

Premessa

Prima di entrare nel merito dell'analisi di questa partita, non ci si può sottrarre  a qualche considerazione di tipo statistico.

Sono state disputate 13 partite, cioè un terzo abbondante di campionato.

In classifica siamo quarti a 8 punti dalla vetta, ma a soli due punti dal Napoli, che era da tutti molto più accreditato di noi e siamo due punti avanti alla Fiorentina, altra nostra rivale per un piazzamento importante.

Non è un percorso fenomenale, ma di certo prima dell'inizio quasi tutti i tifosi avrebbero sottoscritto.

Tanto più se fosse stato detto loro che non avremmo mai avuto Milito, che avremmo perso per lungo tempo il suo vice, Icardi, e che Belfodil avrebbe stentato più del prevedibile.

In pratica in quasi tutte le partite abbiamo giocato con un solo attaccante vero, per altro sfruttatissimo anche nella sua  nazionale.

Se vediamo i gol, siamo quelli che ne hanno fatti di più.

Ne abbiamo subiti un po' troppi, 13.

Ma solo la Roma ha fatto nettamente meglio.

Napoli e juve ne hanno subito quasi come noi, le altre hanno risultati peggiori.

Se guardiamo la differenza reti, che dovrebbe indicare l'equilibrio trai vari reparti, la Roma ha fatto molto meglio di tutti.

Poi c'è la juve a +18 (con qualche aiut...ino/one, ma lasciamo perdere!), noi a +17, il Napoli a +12 e la grande spumeggiante virtuosa Fiorentina a +9.

Il Milan è a -2, ma è meglio non infierire.

Questi dati sarebbero importanti se fossimo a fine stagione: ora hanno un peso relativo.

Alcune squadre hanno ottenuto questi risultati dando il massimo e poi potrebbero non confermarsi, altre invece potrebbero ancora migliorare.

Il fatto è che non si sa chi si trovi nella prima situazione e chi nella seconda.

Per esempio: i nostri 26 punti in 13 partite, se confermati a fine anno sarebbero una buona media.

Difficile con 76 punti non andare in CL.

Ma la media potrebbe anche calare e la valutazione del percorso svolto cambierebbe radicalmente.

Faccio solo due esempi: il Genoa in sette partite ha fatto 14 punti. Qualcuno pensa che questo possa essere il suo ritmo e quindi terminerà oltre i 70 punti?

Caso opposto quello del Milan (anche dell'Udinese e della Lazio, probabilmente). I rossoneri con 14 punti in 13 partite, probabilmente hanno già dato. Non credo che termineranno a 40-42...

Dunque questi dati vanno presi con molta circospezione. Ma oggi di questi disponiamo, il futuro non possiamo prevederlo e dunque a questi dobbiamo attenerci.

Spostando il focus sulle nostre prestazioni, dobbiamo constatare che abbiamo affrontato 3 grandi ottenendo una vittoria (Viola), un pari (juve) e una sconfitta (Roma). Con l'aggravante che tutte le partite sono state giocate a San Siro.

Abbiamo subito una sola sconfitta, nell'unica partita in cui abbiamo sbroccato, anche se con qualche attenuante (il palo sullo 0-1, il rigore fuori area subìto...).

L'idea che se ne ricava è di una certa solidità, se non di una squadra brillante.

In casa abbiamo vinto tutte le partite con le medio-piccole.

Può sembrare una cosa ovvia, ma non è così: basti pensare ad alcune partite come Fiorentina-Cagliari e Fiorentina-Parma, Napoli-Sassuolo e Napoli-Parma, Roma-Sassuolo e Roma-Cagliari.

Attenzione al fatto che tra le squadre corsare in trasferta, ci sono anche Samp e Parma, che incontreremo nelle prossime due giornate.

In trasferta, su sette partite, tutte con medio-piccole, abbiamo conseguito 3 vittorie (molto larghe) e 4 pareggi. Alcuni dei quali in  modo davvero rocambolesco e poco fortunato

Vero che non abbiamo mai perso (a conferma del raggiunto equilibrio di cui parlavamo), ma in ogni caso forse è proprio in queste situazioni che abbiamo rivelato qualche problema.

Insomma, i numeri fino ad ora ci sorridono abbastanza e confortano il lavoro sin qui svolto, anche se diversi problemi di organico e in conseguenza di tipo tattico restano.

La speranza naturalmente è che la condizione atletica non fletta o magari migliori, almeno per qualcuno;

che i problemi di organico vengano risolti entro gennaio (possibilmente i primi di gennaio, non il 31);

che si riesca a trovare un equilibrio capace di valorizzare le caratteristiche di tutti i giocatori:  oggi è evidente che risulta un po' sacrificato Kovacic, per esempio.

Lo svolgimento del match

Mazzarri ha fatto le scelte che tutti si aspettavano, alcuni giudicandole di buon senso, altri non condividendole.

Difesa a tre confermata;

esterni confermatissimi;

centrocampo in cui a fianco di Cambiasso e Alvarez si è optato per la solidità atletica del pur inesperto Taider (quante volte abbiamo detto che i giovani sono soggetti a fluttuazioni di rendimento più nette rispetto ai giocatori di esperienza: ma c'è chi questo discorso lo rifiuta a priori).

Attacco con il solito Palacio e dietro di lui Guarin, combattente poderoso e dotato di tiro da fuori, preferito in partenza al baby talento Kovacic.

L'idea era probabilmente che il Bologna potesse scoprirsi e Guarin negli spazi, sa essere devastante.

Dopo un inizio di gara favorevole ai petroniani, scesi in campo con un approccio più aggressivo, la nostra squadra riesce a governare il gioco e a rendersi pericolosa.

Ma proprio la voglia di arraffare subito il risultato ci tradisce: subiamo un contropiede in stile Inter Roma (speravo che non sarebbe più successo) e andiamo in svantaggio.

La reazione è immediata e questa volta giudiziosa, senza che ci si esponga  a rischi eccessivi. Creiamo almeno 4 palle gol nitide: la prima subito con Palacio solo davanti a Curci, poi con lo stesso Palacio che di testa non prende la porta; quindi con l'incredibile flipper Taider Pereira Taider e infine con la traversa su punizione di Guarin.

Nel secondo tempo siamo un po' meno lucidi, ma creiamo ancora qualcosa, oltre al gol. Il finale è un vero assedio, seppure confuso, che non si concretizza anche per un pizzico di sfortuna (la traversa di Juan).

Da un punto di vista tattico, tenendo sempre presente che si tratta di opinioni da dilettante, che oltre tutto non conosce le reali condizioni fisiche, la stanchezza, la forma dei vari giocatori, la partita sembra impostata bene.

Certo, c'è chi pensa che con più attaccanti saremmo andati lì a spezzare le reni al Bologna, e magari ha pure ragione: non c'è contro prova.

A me sembra che la partita sia stata preparata e giocata in modo accorto, se si esclude lo sbandamento sul gol.

Credo anche che con le forze attuali non si potesse pensare di fare molto di più in fase offensiva: abbiamo avuto diverse chiare occasioni da gol , ma purtroppo, appannato Palacio, non abbiamo altri grandi uomini d'area a disposizione.

Dunque sono emersi i problemi di una rosa in fase di ricostruzione: con una punta forse irrecuperabile e il suo vice pure fermo, con la mancanza di un centrocampista di personalità e carattere (oltre che di buona tecnica), di almeno un attaccante esterno rapido e potente e di un'alternativa a Naga.

Nel secondo tempo il Bologna ha pagato lo sforzo del primo, ottenendo una sola occasione su prodezza individuale di Bianchi.

Qualcuno, legittimamente, può ritenere che con Kova in mediana e Alvarez più avanti avremmo avuto maggior capacità realizzativa.

Io non lo credo e penso che avremmo sofferto di più dietro.

Invece sono convinto che facendo entrare un mediocre come Rolando Bianchi, per fare un esempio,  avremmo vinto la partita, perché il peso in area non lo garantisce Alvarez e neppure Kova.

Le prestazioni individuali

Handanovic: grande parata su Bianchi e poco altro. Ma tanta sicurezza trasmessa ai compagni (e ai tifosi...). 6.5

Jonathan: un pericolo costante con le sue avanzate sulla fascia. Anche in fase difensiva non ha concesso granché. 7

Campagnaro: non era certo nella condizione di inizio stagione, ma il suo dovere lo fa comunque. 6

Rolando: si conferma  giocatore di grande affidabilità. Non sarà un campione, ma quando serve fa il suo. 6.5

Juan Jesus: qualche distrazione, as usual, ma anche grinta e potenza da vendere. Quando avanza palla al piede fa venire i brividi (a noi...) ma si riscatta con l'ottima coordinazione con cui coglie il legno. 6

Nagatomo: poco incisivo, per il tempo in cui è stato in campo. Ingiudicabile, SV

Pereira: davvero una delle sue prove più negative (e lo riconosco io che l'ho sempre difeso). Continuo a pensare che il giocatore non sia questo: anche Jona quando giocava poco e non sentiva la stima dell'ambiente era inguardabile. Naturalmente Pereira non ha i piedi di Jona, ma può fare di più. Altrove, a questo punto. 5

Taider: conferma che un giovane anche di talento, se non è un fuoriclasse che spacca, non ha la  continuità necessaria per essere titolare fisso in una squadra ambiziosa.

La prima ammonizione è esagerata e provoca il gol del Bologna, perché il fallo tattico a metà campo non poteva essere così clamoroso da fermare l'azione e il giocatore avversario gli è sfuggito.

Però i compagni, nella situazione hanno anche maggiori responsabilità.

Ecco, io penso che con una prima punta di peso avremmo vinto.

Ma anche solo con un Nainggolan o un Fernando al posto di Taider, che resta un prospetto interessante. 5.5

Cambiasso: sempre positivo, ma non straordinario come nelle ultime occasioni. Purtroppo questa squadra dà il massimo quando Cambiasso Alvarez e Palacio sono super. E non possono esserlo sempre. 6+

Alvarez: Riconosco a non so quale amico del blog che aveva ragione e io  mi sbagliavo quando non ritenevo possibile schierarlo a centro campo.

Oggi è un centrocampista vero, con capacità di inserimento.

Anche lui comunque non ha disputato una delle migliori prove. 6

Guarin: come detto, lo sviluppo tattico del match, con l'Inter che preme e il Bologna rintanato, non gli consente di avere gli spazi necessari per esplodere la sua potenza. Giocando davanti dà anche un buon contributo in interdizione, mentre dietro sarebbe più... pericoloso. Sfiora il gol con una grande punizione. 6

Palacio: è stanco, non ha i riflessi dei giorni migliori. Sbaglia due gol che di solito non fallirebbe ed è anche meno presente e/o efficace nella manovra. Lavora comunque tanto e si merita una  sufficienza piena. Poi non è colpa sua se il suo movimento non può favorire un bomber che non c'è.  6+

Kovacic: entra e dà un contributo di ordine e giro palla.

Da uno con la sua tecnica ci si aspetta di più, anche se non è facile quando si gioca poco e senza una posizione definita. 6

Mazzarri: implicitamente ho già dato la valutazione. E' concreto, realista,  dimostra di essere capace nell'avviare la ricostruzione del gruppo.  Concordo con chi ritiene che per grandi ambizioni  (eventuali, purtroppo e future) si possa trovare qualcuno in grado di dare  qualcosa in più. 6.5

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it), Guarin viene contrastato da Krhin, per metà nerazzurro e autore di una buona prova davanti al ''maestro'' Cambiasso.