Probabilmente
in questo post non dirò nulla di nuovo, ma ribadirò alcuni concetti più volte
espressi, per spazzare il campo da polemiche inutili e fuorvianti.
Il
primo punto è questo: nessuno può
accusare il blog Interista Sempre di ostilità verso il nuovo e in particolare
di disistima verso il nuovo che viene da un Paese lontano.
Lo spirito dei veri
interisti è e sarà sempre quello che ha ispirato i fondatori della società.
Stiamo
parlando del 1908, di un’epoca in cui i nazionalismi più sfrenati e
intransigenti trionfano e stanno portando il mondo a due catastrofi belliche
devastanti.
“Si chiamerà Internazionale
- scrivono i soci fondatori - perché noi siamo fratelli del mondo”.
Scriverà
qualche anno dopo il poeta Montale: “Non si cede voce, leggenda o destino”.
E
l’Inter non li avrebbe ceduti, resistendo anche alle imposizioni del
nazionalismo fascista, riemergendo più forte e più ...internazionalista che mai
dalle tenebre della dittatura.
Negli
anni ‘50 abbiamo vinto con tanti bravi giocatori lombardi, toscani, veneti, ma
anche con il contributo determinante dei Wilkes, dei Nyers, degli Skoglund.
Abbiamo
fatto grandi battaglie con la FIGC juventina per tesserare i Massei e i Vonlanthen.
Con
Moratti padre abbiamo avuto finalmente i mezzi finanziari per aprire sul mondo
il nostro campo d'azione, che è per definizione la nostra mission.
Ma
il segno fondamentale di un'alterità connaturata alla nostra indole sta in
un'operazione non andata in porto: Angelo Moratti aveva acquistato per l'Inter
il primo giocatore di colore, niente meno che Pelè, la perla nera.
L'operazione
saltò per l'opposizione interessata dei vertici federali e degli altri
presidenti (c’è sempre un Agnelli di mezzo, nelle porcate, stranamente…), che
hanno imposto un patto non scritto di rinuncia a questo tipo di interventi.
Ci
sono poi stati anni di autarchia, in parte imposti dalla Federazione (il no
agli stranieri), in parte dovuti alle nostre disponibilità finanziarie
limitate.
Con
Pellegrini presidente, l'apertura sul mondo è stata ribadita prepotentemente:
sono arrivati, tra gli altri, i grandi tedeschi e i primi giocatori di colore, sono arrivati
trofei europei.
Ma
è stato con l'avvento di Massimo Moratti che la matrice internazionale della
squadra è divampata in modo incoercibile.
Non
dimentichiamo che erano gli anni in cui la cosiddetta Padania, cioè la nostra
area d'origine, come nei primi anni del secolo, come ai tempi del fascismo, era sconvolta da una
cultura localistica, xenofoba, immiserente e avvilente.
MM
ha sfidato questa tendenza culturale (mitico in proposito un battibecco
televisivo con un giornalista subalterno al pensiero unico e regressivo).
In
questi anni all'Inter sono arrivati giocatori e tecnici europei, sudamericani,
africani, asiatici in gran numero.
E,
una volta distrutto almeno parzialmente il muro di illegalità che soffocava il
nostro calcio, l'Inter è tornata a vincere. In Italia e nel mondo.
Ma
una cosa che solo con il dna interista
si poteva immaginare e realizzare ha dato ancora di più il segno della nostra
identità universalistica: l'istituzione della rete di Inter Campus.
Personalmente
da sempre e con il blog da quando esiste, abbiamo accompagnato con fierezza
questo percorso di sprovincializzazione, di apertura sul mondo, di
interpretazione del calcio come strumento che rompe le frontiere, che può
aiutare l'estensione della solidarietà e dello spirito di fratellanza.
Se
dovessi scegliere un simbolo visibile della nostra anima di Interisti, opterei
per un'immagine in cui si vedono bambini poveri, palestinesi e israeliani, di
un Inter Campus contendersi in modo finalmente spensierato un pallone
nerazzurro.
Tutta
questa premessa per ribadire che l'apertura
sul mondo è un carattere costituente e irrinunciabile della nostra identità.
Uno
dei due.
L'altro
è il modo etico di vivere la competizione sportiva.
In
tutto questo periodo le altre grandi squadre italiane sono state in B, a volte
per... meriti sportivi, più spesso per illegalità così evidenti da dover essere
sanzionate persino dagli organismi che loro stesse avevano insediato.
Tornando
al discorso contingente, è ovvio che insieme al dispiacere per l'abbandono (non
definitivo, ne sono convinto) del Presidente Massimo Moratti che ha
interpretato al meglio questo spirito, c'è l'ottimismo, la fiducia, l'apertura
di credito totale nei confronti della nuova proprietà che viene da un mondo
lontano, in grande espansione finanziaria, ma esterno ai circuiti del calcio di
vertice, così come a quelli spesso distorti del calcio italiano.
Nessuno
può equivocare su questo: è chiaro che sul piano finanziario un grande magnate
russo, americano o arabo potrebbe dare in teoria maggiori garanzie di
disponibilità.
Ed
è chiaro che le disponibilità
finanziarie sono oggi indispensabili per competere al vertice del calcio
internazionale.
Ma
noi a un proprietario-presidente chiediamo molto altro, molto di più.
Chiediamo anche di unire
passione e capacità di governo, competenza e onestà, trasparenza e solidarietà.
Vogliamo
che prosegua e venga estesa l'esperienza di Inter Campus perché desideriamo che
il nostro calcio sia insieme competizione e aiuto per riscattare la sofferenza.
Vogliamo tornare a vincere,
ma senza cedere nessuno dei nostri caratteri identitari.
IL NUOVO PRESIDENTE: ERICK THOHIR.
La prima impressione destata da Thohir è
molto positiva, in questo senso.
L'uomo
è apparso sobrio, misurato, rispettoso di un ambiente per lui nuovo, in cui
entra senza produrre arroganti devastazioni.
Non
solo le parole pronunciate dimostrano questo, ma anche le prime scelte sono state fatte, in accordo con il
proprietario uscente, all'insegna del buon senso e dell'equilibrio tra
continuità e innovazione.
Thohir
non è calato in elicottero su Appiano Gentile, non ha annunciato acquisti
clamorosi, non ha portato con sé un seguito fastoso di nani buffoni e
ballerine.
Il
modo di presentarsi naturalmente costituisce un ottimo presupposto, ma il
difficile arriverà adesso, quando le parole e gli atteggiamenti saranno solo
una delle componenti di un giudizio che dovrà vertere soprattutto sulle scelte
operative concrete.
Tenendo
conto naturalmente che errori nella prima fase sono quasi inevitabili.
Thohir ha ripetutamente
affermato di voler coniugare gestione imprenditoriale e passione.
L'esempio
delle società sportive americane è illuminante in relazione al primo punto,
anche se non è detto che quel modello possa applicarsi senza correttivi da noi.
La scommessa comunque è
intrigante e da seguire con fiducia e apertura di credito: se riuscirà, compirà
davvero un capolavoro.
Perché
io non conosco squadre nella condizione dell’Inter che, gestite con oculatezza
(cioè senza debiti o grandi investimenti privati più o meno trasparenti), emergano
stabilmente a livello mondiale.
Forse
il Bayern Monaco, ma la situazione è completamente diversa: squadra unica e
grande orgoglio della regione più ricca d’Europa, in un Paese che non considera
il calcio un pollo da spennare; in cui le politiche di accoglienza portano alla
concessione di cittadinanza ai talenti stranieri giovani, in cui le leggi dello
Stato e la loro applicazione non consentono il proliferare di un mercato dei
gadget parallelo e illegale.
Le
altre grandi squadre europee spendono cifre impressionati per la gestione,
grazie ai “donativi” presidenziali o a interventi accortamente camuffati in
bilancio.
Lo
stesso Milan era costantemente ai vertici quando Berlusconi poteva spendere a
piacimento.
Allora
Galliani e Braida erano fenomeni.
Ora
che il suo patron può o vuole spendere meno, Galliani e Braida sono diventati
incapaci da cacciare.
E
il Milan non naviga in buone acque.
Lo
stesso direttore della juve, ora che ha i soldi per comperare… Raiola e la sua
mercanzia, è diventato bravissimo.
Quando era in squadre squattrinate faceva
un po’ meno bene.
E
parliamo di persone e squadre che hanno comunque il potere schierato
rigorosamente e direi militarmente dalla loro parte.
Questo
per dire che Thohir sta scommettendo su
un’idea affascinante ma pericolosa.
Thohir
insiste in modo particolare sull’incremento delle entrate, indispensabile per
stare ai vertici senza svenarsi.
Personalmente,
da profano in materia, sono convinto che ci siano grandi margini di incremento
delle entrate, con le opportune politiche di sostegno. Negli altri continenti e
anche da noi forse.
Solo
che l’ampiezza di questa espansione è legata secondo me in modo imprescindibile
ai risultati sportivi o almeno all’arrivo di campioni capaci di suscitare
entusiasmo nel mondo (non è la stessa cosa: l’Inter di Ronaldo ha vinto poco,
ma era conosciuta e seguita in tutto il mondo).
E
a loro volta i grandi risultati e i grandi campioni sono possibili solo con
grandi finanziamenti.
Quindi
è un processo che rischia di avvitarsi.
Anche
la logica dei giovani rischia di essere difficile da attuarsi.
I
giovani bravi costano e quando si affermano pretendono ingaggi da top.
Altrimenti vanno altrove.
E
comunque provocano un innalzamento generale degli ingaggi
Non dico che non si possa
fare: sostengo che sia difficilissimo riuscirci in Italia, questa Italia, che
mi restano dubbi e perplessità, ma che seguirò questo tentativo con tutto il
mio entusiasmo.
Questo
mi sembra il punto cruciale di ciò che si può comprendere del suo programma.
Poi,
le altre dichiarazioni di Erick ci presentano un uomo che sembra sgomberare il
campo da ogni timore che l’innesto
non riesca, da ogni dubbio di alterità rispetto alle nostre caratteristiche
costitutive.
Alcune
sono dichiarazioni d’obbligo: col cuore si vince, lo faccio con passione, l’importanza del vivaio, Mazzarri sta
lavorando bene, continuità con Moratti,
ecc.
Valutazioni che sente, probabilmente, ma
che non poteva non formulare.
Ancora poco tempo e le linee d'intervento della nuova proprietà cominceranno a dispiegare i loro effetti, a
rendersi concrete e visibili.
Ci sono elementi per vivere questa attesa
con la massima fiducia.
Forza
Presidente Thohir, dunque. Gli interisti sono tutti pronti a sostenere il tuo
impegno.
Luciano Da Vite
Nella foto, Erick Thohir, nuovo proprietario e
Presidente di FC Internazionale, insieme a Massimo Moratti, il suo predecessore
e attuale Presidente onorario.
Non c'è solo un Presidente, c'è solo l'Inter.
Con tutto ciò che ne consegue.
Massimo Moratti, così come suo padre Angelo, ha saputo
interpretare al meglio questo assunto.
Eticamente e sportivamente.
Sempre, pure nelle sconfitte e nelle delusioni che non
sono certo mancate in tutti questi anni accanto a trionfi sportivi leggendari.
Perché lo sport, quindi in teoria anche il calcio, è
fatto anche di questo: sconfitte e delusioni, sbagli e incertezze, fatalità e
altro ancora. Non solo di vittorie e trionfi, di certezze puntuali e
inossidabili.
Per l'Inter, per l'Inter di Moratti ad esempio, il
calcio è anche Inter Campus.
E' anche dare qualcosa, ogni tanto nella vita, senza
ricevere nulla in cambio. Nessun trofeo da mettere in bacheca, solo impegno e
coscienza civile e umanitaria.
Benvenuto Mr. Thohir, che l'Inter e l'anima del popolo
nerazzurro, bellissima e complicata, sia con te e ti illumini la strada.
Portaci lontano, dove già siamo stati varie volte, ma fallo con lo stesso
spirito di chi ti ha preceduto. "Vincere è l'unica cosa che conta"
non è e non sarà MAI il nostro motto e non sarà mai impresso sulla nostra pelle
calcistica. Noi vinciamo da Inter, con difficoltà spesso, ma con onore, sempre.
E nessuna tifoseria al mondo canterà mai negli stadi, di fronte a un furto
arbitrale: "Voi siete come l'Inter...".
Guido Montana
81 commenti:
Applausi a Luciano. Sottoscrivo tutto e dico tutto quello che ha scritto. BRAVO!
Bravissimo Luciano....!
Felice anche per l'annunciata tua presenza a "Mondo Inter" : ecco sarebbe bello se tu segnalassi in quella sede come tra tutte le domande fatte a Thohir in questi giorni , non ve ne fosse una che riguardasse il futuro di "Inter Campus".
E poi condivido con Guido la sottolineatura che "Vincere è l'unica cosa che conta " non fa parte dei ns. ideali sportivi.
Marco Sibe ( alias Nabucco )
Non abbiamo “celebrato” con un report, su questo blog, la bella vittoria dei nostri allievi sul Milan, anche a causa della mia assenza: come è noto per una serie di motivi, anche scaramantici, avevo deciso di vedere la partita dei 2001.
Oggi però ho potuto godermi il match, grazie a un dvd e forse è il caso di sviluppare qualche considerazione, estendendola magari al momento di tutto il settore.
I '97 hanno confermato la bontà del lavoro svolto dai nostri scout, dai responsabili organizzativi e da allenatori e preparatori.
Quando i risultati sono così incoraggianti significa infatti che è tutto il lavoro di squadra che funziona
I '97 sembrano oggi la punta di diamante del movimento: dieci partite e dieci vittorie; primato dei gol fatti e dei gol subiti, 3-0 nella stracittadina.
La prestazione e tutto il percorso svolto sino ad oggi in effetti sono eccezionali, soprattutto perché si sta lavorando non solo in funzione dei risultati – importantissimi, contro ogni ipocrisia - ma anche sulla crescita dei talenti.
Il match ha mostrato, ad esempio, che disponiamo di almeno 6-7 giocatori di grande prospettiva.
Probabilmente tre gol di scarto sono eccessivi, perché il Milan pressoché al completo si è dimostrato una squadra competitiva, con elementi di valore. Ma questo accresce ancor piùil valore della nostra prestazione.
Mentre vedevo una partita dei '97, un addetto ai lavori accanto a me commentava “niente da dire, questi sanno fare le squadre”
Ed è vero. Ci sono ragazzi interessanti in tutte le categorie e quando conta la classifica (Primavera, allievi A e B giovanissimi nazionali, le nostre squadre sono competitive.
Per continuità di risultati e numero di giocatori sfornati negli ultimi anni il nostro settore è indubbiamente ai vertici.
Dove c'è qualche lacuna, nelle categorie intermedie, si lavora in prospettiva. In Primavera sono arrivati I Puscas, i Capello, i Ventre: tutti futuribili
Negli allievi AeB sono arrivati Piacentini Pova Senna e due talenti da sgrezzare come De La Fuente e Gomez. Oggi restano in panca o vengono turnati giocatori che ovunque sarebbero titolari fissi.
Il discorso si può estendere ai '99 con i vari Brugnoni Pinamonti, Maranzino, Celeghin, ecc.
E soprattutto c'è la capacità di scegliere allenatori aidonei ad ottenre il meglio in termini di formazione e risultati dai giovani della categoria loro affidata
Insomma, le prospettive che si offrono al nuovo presidente sono ottime e se davvero lui vorrà e potrà ulteriormente potenziare il settore soddisfazioni come quelle di domenica (o della domenica precedente, con 4 nostri canterani giovanissimi in campo a San Siro nel livorno) saranno sempre più frequenti.
Ah, ah Marco Sibe: non avevo capito che fossi Nabucco
ripubblico qui un precedente intervento:
oggi a Interello ho Conosciuto Thohir.
L'impressione è davvero straordinaria: si tratta di una persona disponibilissima.
Gli ho chiesto di fare una foto insieme, ha acconsentito subito e mi ha messo un braccio attorno alla vita come posa amichevole.
Mi spiace solo che la macchina non era mia: c'erano 6-7 persone in quel momento, che non conosco, e non so a chi chiedere la foto
Bellissimo il post di Luciano dal punto di vista sportivo, etico e morale : l'INTER e' diversa e ci tiene ad esserlo, gli Inter Campus sono un fiore all'occhiello e poi " la vita e' fatta non solo di vittorie, ma anche di sconfitte, di momenti difficili e crolli dopo aver magari toccato le stelle, ma sempre con grande dignita' ... "
Questi sono i tratti caratteristici e Luciano li ha spiegati benissimo, noi di nani, ballerini, adulatori e adiuvatori (!?) ne vogliamo fare a meno : non abbiamo la sfera di cristallo ma crediamo che Erick Thohir terra' fede ai principi enunciati. Aspettiamoci solo, per esser pronti, offensive mediatiche e nefandezze degne di un paese di serie B contro magari i primi errori.
Noi siamo forti e vaccinati, ma a volte noi stessi ( tifosi non tifosi ... ) ci facciamo del male, guardiamoci dagli amici, dai nemici siamo sempre in guardia..
Intanto continuiamo a seguire il percorso di WM nelle prossime gare e rimandiamo ai mittenti imbecilli le proposte di cedere ad esempio Ranocchia per Cannavaro e soldi...
VOGLIAMO LA FOTO DI LUCIANO CON THOHIR
IL PRESIDENTE A INTERELLO:
FOTO:
http://www.inter.it/it/news/64130
Grazie Luciano per quello che hai scritto !
Esco un attimo dal tema principale....temo che su Icardi nn ci sia molto da fare affidamento..è giovane ok ,ma nn penso che resterà molto con noi...felice di sbagliarmi...
perché dici così, Marco sibe?
Non seguo il gossip Luciano, ma spero che il ragazzo riesca a maturare bene...lo spero..
Giocano i 2000. L'ora penso sia attorno alle 15.30. Contro chi non lo so.
Su icardi: nessuno vuole bruciarlo, è già un giocatore importante e potrà diventare un grande.
su Icardi, direi che è assolutamente impossibile giudicare questi fatti privati. e cmq, preferisco che quando si parli di cose extra calcio, si parli di storie d'amore e robe del genere, e non di discoteche, birra, droga e certe cose che sentiamo per altri giocatori di altre squadre.
su Pirlo, avete già detto tutto voi nell'altro post, inutile aggiungere altro.
detto questo, nessuno mette in dubbio le qualità di Pirlo, sia chiaro. ma si parla di pallone d'oro, quindi del giocatore in teoria più forte al mondo, o quanto meno il più forte dell'anno, e questa è decisamente un'altra storia.
nuovo stadio
VI PIACE?
http://calciospot24.it/?p=26051
@Tinho, evita cenni ai ladri ti prego, facile fare cerchio attorno a Pogba se hai media di tua proprietà che ti lasciano tranquillo...... Per favore dai!
Bello il post di Luciano ed anche la chiosa di Gimon...sono d'accordo su molte delle cose da voi dette: l'impatto con Thohir é stato ottimo, sia per quanto detto sia per una questione proprio di impressione a pelle. Ecco, una cosa non mi garba molto : spero proprio che non si pensi ad un rinnovo per WM,fermo restando che il suo lavoro ad oggi é stato al di sopra di ogni aspettativa.
Rassicurante anche l'attenzione posta con le parole e con gli atteggiamenti sul settore giovanile, cosí come trovo interessante la possibilità di fare entrare nel percorso formativo di alcuni ragazzi un'esperienza all'estero.
Tra nuova proprietà, legge imminente ed Expo penso che ci siano tutte le congiunture per poter partire con lo stadio nuovo, spero proprio non ci si lasci sfuggire un'occasione simile!
Che bell'articolo Luciano, davvero complimenti!
Un pallone f. oro dovrebbe essere eccezionale e completo, e non mi pare sia il caso di pirlo.
Certo lohanno vinto anche belanov, papin cannavaro, kaka (per cinque partite), quindi anche poterlo potrebbe rientrare..;)
A quanto pare il milan è interessato alla zona rho per lo stadio: sui conferma la regola che tutto ciò che fa" inter attrae magneticamente quelli là.
Dai, spero almeno che da questa supposta competizione ne esca un maggior beneficio per là cittadinanza (mica siamo a torino con gli agnelli).
Tinho: quello che dice Daniele è indiscutibile, altro che prosciutto sugli occhi.
Avere la copertura dei media è importante: ti spingono quando è il caso, coprono le tue negatività (di rendimento o comportamentali) quando c'è bisogno.
La juve e i suoi giocatori hanno indiscutibilmente questa protezione: se non altro per la massiccia presenza del gruppo nella proprietà dei mezzi di informazione).
Ammettere ciò non è criticare, è solo constatare.
Dopo di che, Pogba è un grande giocatore avviato a diventare un top, Pirlo è stato un grande campione ed è ancora un ottimo giocatore.
Pallone d'oro per quanto ha fatto nell'anno, è cosa ridicola. Diverso il discorso se fosse un pallone d'oro alla carriera.
In ogni caso, per il modo in cui si compila la classifica, a me del pallone d'oro importa veramente poco.
Mi sono rivisto il DVD di Inter Milan, anche in vista della trasmissione di questa sera, in cui presumo si accennerà alla gara.
Vorrei fare alcune considerazioni aggiuntive, partendo dal Milan.
Nel primo tempo i rossoneri hanno giocato quasi alla pari e hanno avuto un paio di occasioni importanti (una è il rigore) per indirizzare diversamente la partita. C'è da dire che anche noi abbiamo avuto altre occasioni, forse più numerose.
Nel secondo tempo, loro non hanno fatto un tiro in porta.
Secondo me una delle cause è stata, oltre alla superiorità complessiva del nostro impianto, la quasi scomparsa di Mastour, che nel primo tempo mi era piaciuto parecchio ed era stato fondamentale nelle loro occasioni da rete.
Calcolando che ha un anno in meno non condivido il giudizio di chi ne ha stroncato la prestazione.
molto negativa invece mi è parsa la prova di Luca Vido, giocatore che ho sempre apprezzato. Praticamente non si è mai liberato, anche in occasione della palla gol che ha sprecato, si è trovato il pallone casualmente.
A oggi, non credo di essere di parte, tra Bona e Vido c'è una classe di differenza. E Vido è molto forte, ripeto.
Vido ha probabilmente pagato anche la straordinaria prestazione dei nostri centrali e in particolare, senza nulla togliere a Piace, di Della Giovanna, confermatosi di gran lunga il più forte difensore della categoria e forse non solo.
ma vorrei colgiere l'occasione per parlare di altri, che non siano i "soliti noti": Di Gregorio, Della Giovanna, Di Marco, De Micheli (quelli che iniziano con la D all'Inter fanno benissimo...), Appiah e Bonazzoli.
Spettacolosa a mio parere è stat la partita di Colo e di Brambilla. Due giocatori le cui qualità tecniche sono stranote a chi segue l'Inter, ma sui quali poteva esserci qualche dubbio in funzione della componente atletica. oggi entrambi hanno dimostrato di poter essere protagonisti anche in una partita tesa, combattuta, di grande pressione agonistica.
Loris Zonta ha dimostrato quello che io vado sostenendo da tempo. Può ripetere, al suo livello, il percorso di Bagni: da ala offensiva a centrocampista di sostanza. Con il vantaggio che il ruolo di origine gli consente incursioni in fascia interessanti.
Infine due parole sui nuovi iberici: Paolino ha confermato le doti tecniche che gli si conoscevano e ha dimostrato di avere grande carattere. ha imparato a giocare con e per la squadra, sacrificandosi anche nei rientri. Continuando così sentiremo parlare a lungo di Lui. Delgado ha giocato poco, ma le sue prospettive non sono da meno di quelle dello spagnolo: ha grandissima tecnica e forse è più forte nella progressione. Al contrario di Paolino, però non si è ancora inserito, mentalmente, nel nostro sistema calcio. Per i numeri che possiede è una grande promessa, ma per ora, a livello pratico, non ha fatto vedere nulla. Aspettiamo con fiducia la sua crescita mentale tattica e agonistica. poi ne riparleremo
Tinho, ti prego, evita di offendere i tifosi interisti che frequentano questo blog.
Nessuno può dire a un altro che ha il prosciutto sugli occhi, perché qui nessuno pensa di avere la verità.
Ci sono altri modi, più moderati, di esprimere dissenso che comunque deve essere nei confronti di un'idea e non di una persona.
luciano ma quelle voci su seid e merola novità?
Sembra che un gruppo cinse possa entrare nella Roma. Staremo a vedere.
Comunque è un momento delicato: l'eventuale arrivo di investitori esteri potrebbe portare a mutamenti importanti nella geografia del potere calcistico italiano.
Per esempio Roma e Napoli come bacino di utenza teorico nel mondo possono essere competitive e di conseguenza attrarre investitori amanti del rischio.
In fondo è già successo in Inghilterra, dove Chelsea e City, grazie ai nuovi investitori hanno scalato le posizioni di potere che prima avevano indiscutibilmente Liverpool e Manchester U.
O in Francia, dove il PSG è emerso dall'anonimato
si avvicina lo ielasi per i 2001 ma nessuna novità? ragazzi in prestito o provini?
@Luciano:
In bocca al lupo per stasera. Peccato che non possa vederti se non in forma ridottissima su youtube (l'anno scorso le puntate di Inter_net erano postate integralmente ma capisco la scelta di Inter Channel).
Un abbraccio
AL82
Tinho: non è questione di offesa a un utente: a me piace che qui si sia tutti amici, che è diverso. Se tu dici a me in una discussione che ho le fette di prosciutto sugli occhi, ci può stare,: ci conosciamo, c'è stima reciproca, so che è solo un modo di dire un po' spiccio.
ma se uno che non conosco mi dice che ho le fette sugli occhi, io interpreto un po' più alla lettera la sua espressione e non ne ricavo piacere di sicuro.
Non voglio fare il professorino; ma dire: "tu guardi le cose da un punto di vista un po' particolare", è già diverso, non ti pare?
Surf: per lo Ielasi le novità dovrebbero esserci: intanto i 2002 che ancora non possono giocare in campionato perché non hanno compiuto gli anni dovrebbero esserci. E sono forti. Poi potrebbero esserci due giocatori già presi: l'attaccante napoletano e il centrale della Pro Patria. I provini continuano e so che altri sono stati bloccati in Italia e potrebbero anche giocare come prestiti.
Ma resta fondamentale la crescita della squadra, del gruppo, e mi sembra che questa sia in atto.
certo non domineremo come spesso abbiamo fatto in passato, ma potremo essere abbastanza competitivi. Comunque sarà un'occasione di crescita.
Scusate ma quando si dovrebbe svolgere lo Ielasi?
Di solito, se non sbaglio, è ai primi di gennaio
un ottimo thohir in questi giorni...
i 7 giorni dati a tutti per dimostrare di aver capito la filosofia della nuova proprietà sono perfetti...
la prima parte dell'intervista alla gazza con le indicazioni e l'autaut per mazzarri perfetta...
questo , in perfetto stile orientale, sorride sempre ma affonda il kriss/katana ...
ottima impressione
Luciano a proposito di Della Giovanna volevo chiederti un parere visto che probabilmente conosci bene i migliori '97 italiani: sia i giornali di parte ladrona che giornalisti free parlano del ladrone Filippo Romagna ('97 che gioca in primavera) come il più forte centrale difensivo non solo fra i 97 ma anche fra i 96. E' solo un'altra apologia del potere su se stessa o questa voce ha qualche fondo di verità?
Ohhh finalmente un Pap.... ottimista...;)
Non vorrei sbagliare ma lo Ielasi è x i 2000 e non x i 2001.
Romagna è sicuramente forte. io non lo cambierei mai con Della Giovanna. poi magari mi sbaglio.
Il problema di della è che è spesso infortunato: se riesce a dare continuità alle sue prestazioni, per me non ha rivali
mi sa che hai ragione, 2001
Quest'anno, credo per la prima volta, parteciperà anche il Milan allo "Ielasi"...pare che ci sarà anche un aggregato della mia zona, un certo Visin o Vison non ricordo...
Des: va a quel Paese. Detto in totale amicizia eh....
Be', se rompete le palle anche su Visin meritate di scomparire dal calcio... basta, fatevi una vita e smettetela di rovinare grandi talenti individuati dall'Inter!
Ciao a tutti
sono nuovo del blog e vi faccio i complimenti a tutti
per le informazioni.
Per quanto riguarda il torneo Ileasi mi sa che lo fanno i 2000 mentre i 2001 dovrebbero fare il Costa Gaia ad Alcamo
Benvenuto ....
Luciano subito ha capito che era una burla :p...la prima parte però è vera, sarà un bel torneo considerato che ci sarà anche il Barcellona e le altre migliori italiane...
http://www.gsdnuovatortreteste.it/news/?page_id=1903
A e B gironi difficili. Il C facilissimo
Des ti diffido amichevolmente dal fare certi scherzi. Il livello di acidità del mio stomaco ne risente in maniera eccessiva!
http://www.youtube.com/watch?v=sE29lruZdmU
Buonasera a tutti,
c'è da aggiungere altro a questo video?io non ho parole...se fosse rimasto da noi Mastour non avrebbe mai fatto queste porcherie...
Beh,devono rientrare velocemente nei costi.
Penso che sia veramente deleterio per la crescita,e non lo dico per dar fastidio ai milanisti peraltro molto educati che scrivono qui,creare questo circolo mediatico su un ragazzino;tra l'altro noto che appena possibile viene pubblicizzato ogni campo del settore giovanile milanista.
Non sono d'accordo con questa strategia mediatica se l'obbiettivo è far crescere un ragazzo per farlo entrare nel professionismo,ma se l'obbiettivo è la de filippi allora è un'altra cosa.
Rimango dell'idea che è più importante la testa dei piedi per giocare a pallone.
Bonazzoli ritorna con l'U17, insieme a lui Di Gregorio, Della Giovanna, Dimarco, Piacentini, Brambilla e De Micheli.
Un video clip su dell' Agnello
https://www.youtube.com/watch?v=gi_uW1Bn3XM
Parole sagge quelle di Matteo. L'Inter e non lo dico per piaggeria, ha un atteggiamento direi opposto nei confronti del settore giovanile. Forse anche eccessivamente protettivo, può sembrare a volte un po' chiuso.
All'Inter si preferisce volare bassi, non si cerca una facile pubblicità.
Ci sono giocatori nostri che hanno una media di due gol per partita: al Milan sarebbero su tutti i media; da noi non se ne parla.
Per quanto riguarda i singoli sono d'accordo, rispetto alle squadre penso che non sarebbe male incentivare l'interesse del pubblico verso i giovani, anche semplicemente con un'informazione (non un'esaltazione) più ampia, precisa, puntuale.
Più filmati di partite, più resoconti, qualche altra notizia. E poi si potrebbe facilitare l'accesso del pubblico a partite e allenamenti. Il tifoso o il genitore non devono essere considerati degli intrusi, ma dei punti di forza, dei sostegni. A parer mio
Nazionale Under 17: convocati 22 Azzurrini
21/11/2013
in
Nazionali e Rappresentative
Stage a Coverciano in vista dell’amichevole in programma il 18 dicembre con Malta
In vista dell’amichevole in programma il 18 dicembre con Malta, ventiquattro Azzurrini sono stati convocati dal tecnico federale Daniele Zoratto per lo stage di preparazione che la Nazionale Under 17 svolgerà a Coverciano da domenica 24 a mercoledì 27 novembre. Proprio mercoledì, a conclusione del raduno, l’Under 17 sarà impegnata in una amichevole contro la squadra Allievi Nazionali dell’Empoli (ore 14.30).
Questo l’elenco dei convocati:
Portieri: Di Gregorio (Inter), Meret (Udinese), Perisan (Udinese);
Difensori: Caronte (Torino), Coppolaro (Reggina), Della Giovanna (Inter), Dimarco (Inter), Giuliano (Palermo), Mora (Atalanta), Piacentini (Inter), Vitturini (Pescara);
Centrocampisti: Brambilla (Inter), Calò (Sampdoria), Cassata (Empoli), D’Orazio (Torino), De Micheli (Inter), Locatelli (Milan), Minelli (Fiorentina), Vitale (Juventus), Zappa (Albinoleffe);
Attaccanti: Bonazzoli (Inter), Clemenza (Juventus), Dalmonte (Cesena), Panico (Genoa).
Sto seguendo Mondo Inter complimenti a Luciano per la sua grande e riconosciuta competenza.
Confermo che lo Ielasi 2014 lo giocheranno i 2000, l'anno scorso l'anno giocato i 99: la stessa fascia d'età gioca a settembre il Nardoni e poi a gennaio lo Ielasi.
I 2001 oltre al Costa Gaia dovrebbero fare anche il bel torneo di Abano in primavera
E' possibile avere un link dell'intervista a Luciano, o anche solo un estratto?
Francesco, non si è trattato di una intervista, ma di una trasmissione con più ospiti e con vari momenti di intrattenimento, al suo interno.
Ciao
Complimenti grande Luciano
Parole sante ...
Ieri sera ho visto un pezzetto di Mondo Inter proprio mentre partivano le immagini del derby degli Allievi e Luciano in sottofondo commentava. Frequentando questo blog i nomi che citavi dei ragazzi partiti dai Pulcini non mi erano ovviamente nuovi, mi ha invece sorpreso che segui i ragazzi dell'Inter dai tempi di Riccardo Ferri.
Potresti scrivere un post sulla storia dei giovani dell'Inter, da quelli che ti hanno sorpreso con la loro carriera a quelli che ti hanno deluso rispetto alle aspettative.
luciano secondo me potrebbe scrivere un libro e sarebbe molto interessante sui ragazzi che hanno frequentato interello e raccontare episodi sfaccettature e aneddoti che solo chi frequenta assiduamente tutti i giorni puo' sapere, il libro potrebbe essere intitolato: luciano e le giovani promesse di interello,cosa ne pensate?
Eh, grazie Michi, di episodi e aneddoti ce ne sarebbero davvero molti: purtroppo la mia memoria non è così vivace.
Massimo, non seguo i ragazzi dall'età di riccardo ferri: come ho scritto più volte le prime partite delle giovanili erano quelle degli allievi in cui militava un certo Sandro Mazzola.
Giocava mezz'ala in coppia con un certo manini: tutti dicevano che Sandro era un raccomandato e manini la vera stella....per dire come è il calcio...
Approfitto della presenza di michi per dare qualche notizia su Lele Cossa, amico del nostro blog e giocatore interessante delle nostre giovanili.
L'esperienza di lele a Verano , da settembre, non è stata delle più felici. la squadra naviga in fondo classifica e lui non ha più giocato, perché non ha voluto firmare un contratto che lo avrebbe vincolato per molti anni. In pratica ha rescisso e da qualche tempo si allena con il renate, dove sono soddisfatti di lui e a gennaio si accaserà ...sempre in nerazzurro.
In bocca al Lupo, Lele e tieni duro.
due parole sulla trasmissione di ieri. Sono state due ore divertenti, passate in compagnia di interisti (posso usare in questo caso l'espressione "veri" visto che non esclude nessuno'). Anche Cecere si è rivelato un interista "vero". A volte forse la necessità di seguire una linea editoriale condiziona un po'...
Piacevolissimo l'incontro con i ragazzi e dirigenti dell'Accademia Como, un nostro centro di formazione molto prolifico perché da lì vengono molti giocatori importanti e persino allenatori, come GM Corti.
L'ultimo è stato il '99 Capone, ma il Presidente mi ha annunciato qualche altro prossimo...rinforzo.
Rispetto a Inter net è tutta un'altra cosa. Trasmissione strutturata sullo spettacolo e dunque sull'audience, più che sull'informazione: Almeno due ospiti di fama, più uno diciamo di base, un inter club (Castellanza ieri, fortissimi) e una scuola calcio.
Poi filmati, collegamenti esterni, e persino giochini.
Tutto molto professionale, compreso il contorno diciamo "tecnico".
Una bella esperienza. certo si trattano molti argomenti e non c'è il tempo e il modo di approfondirne nessuno: ma questo è il ritmo delle trasmissioni moderne. Siamo nell'epoca degli sms e di altre modalità di comunicazione da puntata e fuga.
La gente chiede questo, soprattutto i giovani ed è giusto essere in sintonia con le richieste del pubblico.
Io sono di una generazione formatasi sui libri, non sui mezzi ultra moderni e sono portato all'analisi più che alla sintesi (analisi magari sbagliatissme, non sto auto celebrandomi ma cercando di far capire) e pur essendomi trovato assolutamente a mio agio ho avuto il senso come di un qualcosa di incompiuto.
Faccio un esempio che forse risulterà più chiaro: è come scrivere una serie di twitt (140 lettere in tutto), anziché scrivere un post.
Nel post puoi sviscerare l'argomento che ti sta a cuore in tutti i suoi aspetti: in twitter puoi mandare dei segnali.
Naturalmente una trasmissione monotematica avrebbe pochissimi spettatori, non farebbe spettacolo e l'informazione approfondita interessa a pochi.
La soluzione escogitata da Scarpini e da Monzani rivela la professionalità dei conduttori-ideatori e la loro capacità di leggere le richieste del pubblico.
Bene così, perché Inter Channel è destinata a un grande rilancio e a divenire uno strumento di diffusione planetaria del "mondo inter"
Bellissima intervista di leonardo che si conferma grande uomo (sul grande operatore calcistico io non ho mai avuto dubbi).
La prima dimostrazione della sua grandezza umana è nella rottura con Berlusconi.
In Italia, per opportunismo, tutti se lo tengono buono e subiscono di tutto,da lui, a cominciare dai suoi più stretti collaboratori.
Poi il giudizio di Platini, smascherato finalmente da un addetto ai lavori come maneggione politico, interessato al proprio ego e spietato contro chi gli può creare intralci.
Infine il paragone tra Guardiola e Mou, risolto naturalmente, come ogni persona di buon senso e libera da condizionamenti dovrebbe fare, a favore del portoghese.
luciano l'ultima cosa mi "perplime"...
perchè naturalmente mou piuttosto che pep?
Lo chiedo non per polemica eh...
sono 2 allenatori diversi che hanno avuto 2 percorsi di carriera differenti, che vivono il lavoro in maniera diversa e che cercano di arrivare al risultato in modi diversi... ma mi pare indiscutibile che siano il top assoluto (insieme al un po' poco considerato jupp)con mou però un po' in calo al momento attuale secondo me
@luciano, io invece non riesco a capire o interpretare quale sia il vero Leonardo, la sua vera natura.....se quello dell'intervista (uomo di spessore), o quello della spallata all'arbitro o della gomitata scandalo ad USA 94.
Comunque forse andrò controcorrente ma tra lui è Branca (sempre a parità di ruolo ricoperto) mi tengo il primo.....che vorrei ricordare ha un curriculum di successo certificato!
Va be' Daniele, Branca è fuori concorso, come lui per me non c'è nessuno. Però è anche normale che un nuovo presidente nei ruoli importanti voglia mettere persone di sua fiducia
@ x tutti
ecco il nostro LUCIANO
video:
http://www.youtube.com/watch?v=A2HRZ8ureKc#t=44
Si, è un sunto di 6 minuti su 2 ore di trasmissione, poco significativo, ma meglio di nulla.
Grazie Tinho!
Riposto il link;
Mondo Inter 21 Novembre 2013
Primavera: Brescia-Milan 3-2
22/11/2013
anticipo.
bella notizia. grandi rondinelle. Per caso sai se ha segnato Ntow?
@luciano
nel mio gruppo c'è tutto.....
gruppo face: https://www.facebook.com/groups/giovanitalentitinho/
comunque:
Splendida vittoria dei ragazzi di Javorcic che nell’anticipo della 9^ giornata si impongono per 3 a 2 contro il Milan di Inzaghi.
Marcatori: 2’ p.t. Di Molfetta (M), 3’ p.t. Morosini (B), 4’ p.t. Valotti (B), 18’ s.t. rig. Di Molfetta (M), 35’ s.t. Comotti (B).
BRESCIA (4 2 3 1): Gori; Rizzola, Paderni, Ragnoli (Cap.), Sanni, Bruno, Ntow, Gargiulo, Seck (3’ s.t. Gullotta), Morosini (16’ s.t. Comotti), Valotti (27’ s.t. Venturi).
Allenatore: Javorcic
Non utilizzati: Tognazzi; Bertoli, Boggian, Di Cecco, Mozzanica, Rocchi, Statella, Zeutsa.
MILAN (4 3 3): Andrenacci; Simic, Tamas, Pacifico (Cap.) (1’ s.t. Rondanini), Piccinocchi, Iotti (38’ s.t. Cernigoi), Pedone (32’ s.t. Fabbro), Mastalli, Barisic, Di Molfetta, Vido.
Allenatore: Inzaghi
Non utilizzati: Ferrari; De Santis, Modic, Saporetti, Bende, Aniekan, Maldini, Compaore, Benedicic.
Arbitro: Sig. Rapuano della Sezione A.I.A. di Rimini
Assistenti: Sig. Margini di Reggio Emilia e Sig. Defina di Cesena
Ammoniti: 4’ p.t. Pacifico (M), 33’ p.t. Bruno (B), 5’ s.t. Piccinocchi (M), 11’ s.t. Rizzola (B),
Espulsi: 21’ s.t. Gargiulo (B)
Infine il paragone tra Guardiola e Mou, risolto naturalmente, come ogni persona di buon senso e libera da condizionamenti dovrebbe fare, a favore del portoghese.
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E perchè?
perché l'evidenza conta ancora qualcosa, tra le persone libere
Come dicevo a Mondo Inter, è fondamentale quando riesci a costruire una buona squadra fin dai pulcini. Si crea il gruppo, il senso di appartenenza e anche le integrazioni dei nuovi arrivati negli anni successivi vengono facilitate.
I '97 costituiscono un esempio significativo: su sette convocati per l'U17 (Di Gregorio, Della Giovanna Piacentini Di marco, Brambilla, De Micheli Bonazzoli) ben sei sono in pratica con noi dai pulcini (De Micheli è venuto nei giovanissimi ma si allenava e giocava tornei con noi da prima).
Quando sbagli una squadra inizialmente, poi è difficle ricostruire tutto.
ieri buba ha compiuto gli anni: in questo w.e giocherà ancora con i 2002 ma finalmente potrà poi giocare in campionato anche con i 2001: a quel punto un tridente d'attacco Tes Opoku Buba creerà qualche problemino agli avversari...
E non dimentichiamo Sorrentino e il futuro nuovo arrivo napoletano....
Online nuovo post.
AL82
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