domenica 22 febbraio 2015

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Il capitale umano: Inter, orgoglio italiano e settore giovanile.


Lo spunto per questa riflessione me lo ha dato un intervento sul blog di Carlo, che elenca tutta una serie di fattori negativi caratterizzanti il nostro calcio.

Non si può non concordare con lui e anzi, si deve aggiungere che in fondo ha omesso di citare tanti altri elementi che spiegano la nostra difficoltà attuale.

Personalmente vorrei concentrarmi su quello che ritengo il male peggiore in assoluto, a livello di settore giovanile e, per ovvia proiezione, del calcio maggiore.

Si tratta di un problema culturale, di un atteggiamento diffuso, determinato insieme da ignoranza e da egoismo personale, a volte sviluppato seguendo teorici propri interessi immediati, che si rivelano a un esame più approfondito fallaci.

Il punto di fondo è costituito da un atteggiamento culturale che si rifiuta di fare i conti con la realtà.

Ora, non si pretende che tutti si rendano conto del fatto che viviamo in un mondo globale,  dove la chiusura del proprio orticello appare solo patetica e fortemente regressiva.

Questo concetto è difficile da recepire, soprattutto in un Paese in cui si è ancora legati alle faide comunali: Milano contro Como, Bergamo contro Brescia e via farneticando.

Non stiamo neppure a citare altri fenomeni di protezionismo culturale localistico, come l'avversione diffusa anche in ambienti calcistici (in particolare in alcune tifoserie), per i meridionali.

Ma se rendersi conto di un fenomeno irreversibile e inevitabile come la globalizzazione per molti è quasi impossibile, dovrebbe almeno essere evidente, in quanto sotto gli occhi di tutti, una realtà: all'interno di ogni singolo Paese viviamo ormai in una società multietnica.

Oltre il 10% di coloro che vivono, lavorano, studiano, pagano le tasse, nel nostro Paese sono nati in altre nazioni. 
Parliamo naturalmente solo di immigrati regolari.
Se consideriamo poi gli immigrati di seconda generazione il numero cresce di molto.

C'è un problema più generale di cultura politica, oltre che di etica, di cui gli atteggiamenti xenofobi nel calcio sono solo una proiezione.

Rispetto agli altri Paesi, per esempio, noi siamo infinitamente più restii a concedere la cittadinanza.

Da noi siamo tutti liberali, salvo dimenticarci completamente uno dei  principi cardine del liberalismo: si è cittadini del Paese in cui si pagano le tasse.

Rispetto ai settori giovanili dei Paesi in crescita calcistica esponenziale (Germania, Svizzera, Belgio) la riluttanza nel concedere la  cittadinanza ci penalizza.

Ma non è neppure questo il problema.

Diamo pure per scontata questa miopia e grettezza culturale, che non dipende solo dal calcio.

Consideriamo invece il problema dell'identità culturale di un Paese multietnico, con una tendenza alla diversificazione sempre in crescita.
Che facciamo degli “stranieri”, li emarginiamo per difendere la nostra cultura, la nostra specificità? 

Oppure li includiamo, prendiamo i contributi migliori per  far evolvere in senso positivo e aperto la nostra mentalità, la nostra visione, partendo sempre da una solida base culturale autoctona aggregatasi nei secoli?

Gli Stati Uniti hanno forse perso la loro identità nazionale e la loro cultura, a causa del melting pot? Si devono forse vergognare di avere incluso?

Cominciamo dunque a trattare chi vive in Italia da anni, lavora qui da anni, paga le tasse da anni, manda i figli a scuola da anni, come uno di noi che  gradualmente diventa omogeneo arricchendoci  con la sua specificità.

Questo discorso sul calcio ha un impatto per estensione e un impatto diretto.

L'impatto per estensione è questo: non possiamo considerare stranieri (neppure se… neri) tutti i giovani calciatori che risiedono in Italia da anni con le loro famiglie o sono stati adottati.

Inutile fare demagogia e considerare nel numero degli stranieri tutti quelli che magari parlano l'italiano meglio di noi (ho sentito io giocatori di colore correggere gli errori di grammatica di giocatori italiani).

Chi vive qui da anni è straniero solo per il passaporto. Spesso è più italiano di molti di noi.

Se dagli elenchi del settore giovanile togliamo tutti i “falsi” stranieri, vedremo che la percentuale scende a livelli irrisori o quasi.

Tra l'altro, non è possibile far arrivare giocatori stranieri prima del compimento del 16° anno e dunque fino agli Allievi  NON CI SONO STRANIERI se non nel senso di giovani che risiedono in Italia con le loro famiglie.

Quest'anno ad esempio gli stranieri possono essere solo negli Allievi Nazionali, nei Berretti e in Primavera

Ed ecco le cifre nelle tre squadre:

Italiani o giocatori formatisi qui:

56 (19+19+18)

Stranieri (arrivati dagli allievi in su):

11 (3+2+6)  

In più ci sono Gyamfi, Gnoukouri e Camara, di cui non conosco la storia, essendo arrivati da altre società italiane e non sapendo  io quando sono venuti in Italia. 

Anche calcolando loro, saremmo a 14 su 70. Distribuiti in tre anni e in tre squadre.

Se calcoliamo 210 giocatori, fino agli esordienti, sono il 6.6% .

Tutto questo per ritornare alle cifre, non per GIUSTIFICARE qualcosa. 

La mia tesi infatti è UN'ALTRA: GLI STRANIERI, anche quelli importati direttamente dall'estero, GIOVANO A NOI E AL CALCIO ITALIANO, E SE FOSSERO DI PIÙ NE SAREI ORGOGLIOSO. 

Il mio discorso è pieno di orgoglio calcistico, ma non astrattamente nazionalistico, bensì in riferimento ad una scuola calcistica nazionale.

Tutti gli stranieri che si sono formati o affinati in Italia, per me appartengono alla nostra scuola calcistica, che difendo ben oltre la difesa di una carta di identità.

Chi potrebbe per esempio mettere in discussione che Zanetti sia calcisticamente più italiano di tutti gli italiani? Cosa mi importa se è nato in Argentina piuttosto che a Monza?

E lo stesso Ibra, ma anche Cavani e tanti altri, per arrivare sino a Van Basten, per me quando sono arrivati non erano i campioni  che sono diventati. 
Noi abbiamo l’orgoglio di aver contribuito alla loro crescita, forse in modo determinante. 
E la loro crescita ha fatto migliorare tanti altri nostri giocatori loro compagni o avversari.

Certo, conosco l’obiezione: ma tutti gli stranieri scarsi?

Chi l’avanza, non considera che il calcio da un lato non è scienza. 
Si sbaglia con gli stranieri ma anche con gli italiani. 
Volete un elenco di giocatori inguardabili ma italiani, acquistati dall’Inter? Da dove partiamo: da Macellari o risaliamo a Centofanti e Pedroni? 

Ma il secondo elemento è ancora più decisivo: nel calcio non si prende chi si vorrebbe ma la scelta è una composizione tra valore tecnico (presunto) e costo.  
Essendo il mercato italiano ristretto e i giocatori di vero valore pochi, come ci ricorda, sia pure in modo impreciso, un illustre polemista sostenendo che negli ultimi anni solo Verratti si è affermato da campione, se ne deduce che a parità di valore un italiano costa molto di più. 
Non sto a spiegare la legge della domanda e dell’offerta che determina questa situazione.

E si deve considerare un ulteriore fattore:
la ristrettezza dell’offerta consente a chi ha tanti mezzi di convincimento (finanziari e non) e forse pochi scrupoli, di egemonizzare il mercato interno.

L’apertura diventa così anche un modo per liberarsi da vincoli e protezioni sospette.

Davvero qualcuno crede che senza poter acquistare all’estero, nell’era Moggi, l’Inter avrebbe potuto fare il Triplete?

Un’ulteriore obiezione potrebbe essere questa: il mercato interno offre poco proprio perché ci sono tanti stranieri. 
Risponderemo più avanti a proposito degli stranieri delle nostre giovanili.

Il settore giovanile e il tifo

Si deve precisare che il problema di un tifo appassionato ma corretto non si pone solo a livello giovanile, anzi.

Si può però sostenere che trattandosi di ragazzi, che sostanzialmente si divertono, con qualche speranza di diventare professionisti, la correttezza del tifo è ancora più importante, per motivi formativi.
Comprensibilmente ma senza generalizzare è nell'ambiente dei genitori (oltre che in allenatori e dirigenti di certe società) che si può trovare un atteggiamento troppo spinto.
Personalmente seguo come posso ma con affetto i nostri ex ragazzi anche quando giocano in altre squadre, persino nel Milan: ho tenuto ottimi rapporti con la famiglia Fossati, e con altri nostri ex che hanno giocato nel Milan e voglio molto bene a Mattia Destro, che gioca addirittura in prima squadra del Milan.

Ho sempre avuto stima considerazione e benevolenza per gli avversari dei nostri ragazzi, tranne nei casi in cui qualcuno, magari aizzato da dirigenti, si è reso responsabile di comportamenti censurabili, spesso a sfondo razziale.
Mi ribello però quando si scambia la passione e l'affetto per i nostri giovani come qualcosa di eccessivo, in qualche modo patologico.

Così come mi ribello quando, per passare incidentalmente a un altro discorso, si pretende di mettere sullo stesso piano la moralità e la cultura di un Tavecchio o di un Lotito con quella fino ad ora mostrata dal nostro presidente.

Non so, forse Thohir ha fatto male ad accodarsi alla cordata di Tavecchio, ma cosa ha a che spartire con l'ignoranza di Tavecchio e Lotito, l'arroganza di Galliani, la sicumera di impunità di Agnelli?

Bisogna saper distinguere: sul modo di tifare per i giovani ma anche sul modo di giudicare gli adulti.

Tornando alle giovanili, trovo assolutamente legittimo che un tifoso dell'Inter non si appassioni alle vicende dei giovani, ma non posso condividere una valutazione secondo la quale l'Inter “è un insieme di valori morali e sportivi e di uomini, che comprendono la prima squadra e tutto ciò che la circonda (società e pubblico).” (Cit.)

Eh no, l'Inter è anche e in modo importante il suo settore giovanile che ne è una parte integrante e direi fondamentale.

Senza il settore giovanile non ci sarebbero stati gli scudetti dell'era Meazza; non ci sarebbero stati i tituli dell’era HH propiziati anche dai Facchetti, dai Mazzola, dai Corso, dai Bedin e poi dai Boninsegna, per citarne solo alcuni. Non ci sarebbero stati gli Oriali, i Baresi, i Bergomi, i Ferri, gli Zenga con i loro rispettivi successi. Ma dirò di più, non ci sarebbe stato neppure il Triplete, perché come ha detto recentemente Ausilio, ci si è arrivati sacrificando ragazzi del vivaio per arrivare a grandi campioni.
Dunque a me sembra davvero difficile sostenere che il settore giovanile, con i suoi valori e eventualmente le sue criticità, non faccia parte integrante della società Inter.

I compiti di un settore giovanile

Sui compiti di un settore giovanile, citati a grandi linee, credo che si ritrovino tutti.

Chi non crede che un settore giovanile sano non contribuisca alla crescita umana complessiva dei giovani che gli vengono affidati?

Chi potrebbe negare che il compito principale sia l'ottenimento di vantaggi sportivi ed economici per la società (della quale dunque sembra far parte)?

Semmai si potrebbe forse invertire l'ordine di priorità, nel senso che il primo punto è piuttosto una condizione per la realizzazione del secondo. 
Altrimenti si farebbero cose diverse, che so, un campionato oratoriale, o magari solo gli Inter Campus

Anche l'obiettivo di costruire giovani di tutti i colori (pure quelli che non piacciono a Sacchi) utilizzabili in nazionale, è un obiettivo reale, purché secondario e solo integrativo rispetto agli interessi della società che spende soldi e fa investimenti. 
E deve già tener conto nella sua programmazione delle norme esistenti, per altro restrittive, sulla circolazione di comunitari e extra comunitari.

Il problema (almeno quello di capirsi) sorge quando dalle enunciazioni astratte si scende all'articolazione delle questioni reali e dei comportamenti possibili.

La formazione umana

Sarà perché sono un tifoso cieco e col paraocchi, ma sono convinto che all'Inter la cura della formazione del giovane (in tutti i sensi, morale ma anche fisica, cioè atletica, oltre che tecnica, ovviamente) è assolutamente di primo livello.

Quando parlo con i genitori di un ragazzo, magari uno che è un po' scontento perché gioca poco, dico loro, sempre: “Considera la fortuna stessa di stare in una società che oltre a essere un po' la Bocconi dell'addestramento calcistico ha regole di comportamento rigorose e favorisce la crescita dei ragazzi in un contesto di gruppo il più possibile sereno e armonioso. 
Questa società, a differenza di tutte le altre che conosco, ostacola la formazione di un tifo organizzato e chiassoso, riprende persino i giocatori i cui genitori sono un po' esagitati sugli spalti, cerca di insegnare norme di comportamento valide anche per la vita.

Certo, poi c'è la realtà. 
Quando sentite una società dire che prima viene la scuola poi il campo e se non fanno bene a scuola non giocano, sappiate che dice una balla clamorosa. 
Una panzana stratosferica come quella dei dirigenti che sostengono che vincere a livello giovanile non è importante
Nessuno è mai stato fuori per scarso rendimento scolastico in nessuna squadra, se non forse nei piccolissimi. Per qualche comportamento particolarmente scorretto invece capita

Allo stesso modo non conosco società che se possono farlo non diano tutto per vincere. Qualcuno è persino arrivato a inventarsi una nevicata…
Anche quest'anno l'Inter ha punito un gruppo di giocatori escludendoli per alcune domeniche a seguito di comportamenti che violano le norme pattuite, a scuola o fuori.
Ma che la scuola stia a cuore alle società non è vero. 
Altrimenti non sceglierebbero, per gli studenti in pensionato una scuola privata di quelle che garantiscono il diploma ma forniscono una preparazione scolastica dubbia.

Il problema non è grave, perché si va in pensionato solo a 15 anni e dunque la formazione di base è salva. 
Poi si può sempre scegliere la scuola pubblica e qualcuno ci prova, ma salvo eccezioni desiste. 
Questa è la dimostrazione del fatto che dai 15 anni in poi la militanza in una giovanile professionistica assorbe quasi tutte le energie, è una priorità.

Poi c'è il problema che un ambiente di settore giovanile, come del resto la scuola, non è fuori dal mondo, è solo un po' più protetto. Ma è fatta da individui di caratteri e di comportamenti diversi.
Per altro è difficile capire che cosa è più utile, per esempio. C'è l'allenatore mamma, consolatore, benevolo e c'è l'allenatore sergente, che ti tiene fuori senza una parola. C'è l'allenatore che ti stimola e quello che ti riprende un po' bruscamente.

Insomma un settore giovanile anche involontariamente è una scuola di vita, perché è il mondo, in piccolo. 

Ci sono anche le preferenze, forse le ingiustizie (più che altro sotto forma di errore di valutazione, non credo tanto alle raccomandazioni: ho visto stranieri costati abbastanza non giocare neppure una partita o quasi – il caso Adama è tipico – se non si rivelano all'altezza).

Diciamo allora che l'obiettivo formativo umano è implicito nell'istituzione, poi c'è chi lo fa meglio e chi peggio. 

L'ottenimento di vantaggi sportivi ed economici per la società

Si deve sgombrare subito il campo da un pregiudizio: non è che ogni giocatore deve consentire un vantaggio dell'uno o dell'altro tipo: complessivamente, al tirar delle somme, nell'arco di una stagione o di più stagioni ci deve essere un tornaconto.

Questo è scontato ed è l'obiettivo primario, come ricordavo. 
Solo gli enti di beneficenza (in qualche raro caso) non perseguono un tornaconto “aziendale”.

Se non si tiene presente che il calcio è materia complessa e ancora di più lo è l'investire positivamente su un ragazzino, per il quale le incognite sono millanta, si parla a sproposito.

Citavo in proposito la situazione delle prime squadre: per tutte si possono compilare elenchi lunghissimi di acquisti fallimentari, italiani o stranieri che siano (almeno sul piano tecnico, perché i risultati finanziari spesso li conoscono solo i due tre operatori coinvolti).
Per questo giudicare da fuori la positività o meno combinata aspetto tecnico aspetto finanziario di un'operazione è davvero un azzardo.

Faccio un esempio. Compro uno straniero a 300mila euro. Non risponde alle mie attese ma da giocatore fatto lo vendo a 600mila. Finanziariamente ci ho guadagnato, tecnicamente bisogna vedere in un quadro più complesso. 
Magari lui non era quello che speravo, ma ha aiutato comunque la squadra a vincere, quindi a far crescere sicurezza e autostima di tutti. Con le vittorie ha contribuito a valorizzare altri giocatori che cederò. Magari in quel ruolo con un “buco” non avrei vinto o avrei dovuto comprare un altro che mi costava di più e rendeva poco comunque...

Insomma, come sempre i giudizi frutto di semplificazioni vanno bene per le chiacchiere di noi tifosi.

I bilanci complessivi, quelli composti da una miriade di casi singoli invece almeno sul piano tecnico sono trasparenti.

Non si può discutere su quanti giocatori, in un quinquennio, per esempio una società ha sfornato per il calcio professionistico; quanti per la serie B, quanti per la serie A, quanti per la prima squadra o per le operazioni di mercato della prima squadra.

Si dice che pochi giovani del vivaio hanno trovato posto stabilmente in prima squadra, da noi, ed è vero (poi bisogna vedere quanti ne hanno sempre stabilmente, la juve o il Milan, per esempio).

Però... però... Balotelli e Santon ci sono arrivati e sono dei '90 non dei matusa. Poi Krhin e Obi. 
Altri, come Mattia Bonucci Donati e qualcuno ancora sono stati sacrificati sull'altare delle ambizioni societarie non sorrette da un'adeguata disponibilità finanziaria. 
Ultimamente ci sono arrivati, in diversi, saltuariamente, ma sono tutti ventenni o giù di lì: confronta il panchinamento di un campione con l'esperienza di un Kovacic “che ha vent'anni ed è giovane” (Mancini dixit). 
Stessa cosa per Livaja e Biabyani, che hanno creato anche una grandissima plusvalenza. 
Abbiamo in circolo ventenni o poco più che sono già professionisti e che arriverranno all'Inter o assicureranno (o hanno assicurato) grandi profitti: Da Bardi a Di Gennaro, da Bandini a Biraghi, da Bianchetti a Spendlhofer, da Ibrahima a Duncan, da Crisetig a Longo, da Benassi allo stesso Bonazzoli. 
E ne dimentico molti, di sicuro.

Ci sono tanti che hanno fatto meglio? 
Non so perché, il nostro settore giovanile riceve riconoscimenti enormi in tutto il mondo, ma suscita perplessità in alcuni suoi tifosi...
O forse si vuol sostenere che tutto questo mondo non fa parte dell'Inter, della società?

I detrattori non tanto del sistema giovanile Inter, quanto della scelta di ingaggiare “troppi” stranieri fanno un elenco di nomi di stranieri che non si sono affermati.

A parte le imprecisioni, scusabili (per esempio, Knudsen è un '95 e gioca già in Lega Pro, Del Piero e Bessa sono italiani, sono stati all'Inter per molti anni: entrambi sono arrivati nei Giovanissimi, anche se Bessa ha esordito solo negli Allievi B. Poi, Bessa è un giocatore professionista e dove arriverà ancora non si può dire...), ci sono diversi discorsi da fare in proposito.
Il primo è: quanti dei giocatori citati si sono rivelati un fallimento finanziario? Se li prendi a zero o per poche lire, anche vendendoli a poco ci hai guadagnato e per alcuni è stato senza dubbio così.

D'altra parte perché non si fa la stessa considerazione per gli italiani? Quanto è costato Tassi? 
Tassi gioca nella stessa squadra di Knudsen e ha la stessa età. 
Solo che se Knudsen lo vendo a 500mila ci guadagno, probabilmente, Tassi se lo vendo a 500mila ci perdo una vagonata di soldi: Tassi è costato di più perché italiano. 
Probabilmente è costato più Tassi di Coutinho, straniero acquistato dal nostro settore giovanile a 15 anni
Vogliamo fare tanti altri esempi? Non credo sia necessario. 
Chiunque si occupi di giovani sa che per un giovane di valore in Italia ti spolpano, ma se è davvero di valore finirà nel solito giro, in virtù di una conventio ad escludendum... 
A meno che non lo blocchi piccolissimo e non sempre serve anche questo (Mastour docet, ma anche il portiere Donnarumma)
Però, tornando ai giovani stranieri che non si sarebbero affermati: siamo sicuri che non abbiano dato un vantaggio anche tecnico alla crescita complessiva del gruppo, oltre che eventualmente finanziario?
Siamo sicuri che senza Kysela, Spendlhofer, Bessa, Livaja per fare solo un esempio, saremmo andati avanti nella coppa internazionale e l’avremmo vinta? 
E non è forse vero che quelle memorabili battaglie hanno inciso sulla crescita di tutti i nostri? Perché se non è così, tanto vale giocare sempre contro volonterosi dilettanti.
E la vittoria in quella coppa non ha forse aumentato le valutazioni di tutti i componenti la squadra? Non ha forse determinato o almeno accelerato lo sviluppo di carriera di una allenatore come Strama?
Che cosa sarebbe successo se per ipotesi Strama avesse deciso che il risultato nel settore giovanile non è importante e avesse schierato sperimentalmente alcune riserve, per farle crescere?

Il discorso vale anche per i tornei dei più piccoli, i grandi tornei internazionali che aiutano a confrontarsi con realtà diverse e a crescere. Ti invitano se hai squadre vincenti, non se hai squadrette che si propongono di partecipare.
Su dai, si fa davvero fatica a seguire certe impostazioni che non a me semplice tifoso, ma agli addetti ai lavori non possono non apparire un po' demagogiche.

E ancora: perché si citano i nomi degli stranieri che sarebbero falliti e non quelli degli italiani che sono falliti (con tutto il rispetto, lo dico in relazione alle esigenze dell'Inter)? Sarebbero infinitamente più numerosi.

E ancora. Se arrivano tra i professionisti più italiani che stranieri (a parte che quasi tutti gli stranieri fanno i professionisti all’estero) non è perché gli italiani sono dieci volte più numerosi oppure perché gli stranieri si possono prendere solo a sedici anni, quando quelli buoni costano già troppo e devi puntare su delle scommesse (ma quando ne vinci una ti risarcisci abbondantemente del flop di 10 o 15 altri acquisti)?
E infine: ma c'erano in circolazione a prezzi modici e comunque inferiori, tanti italiani più forti dei vari Alibec, Olsen Jirasek, ecc? 

Certo, come ha detto Samaden alcuni deludono altri non si ambientano, ecc. ma è il dare e l'avere complessivo che conta.

Dunque il discorso su quanto sono stati utili gli acquisti italiani e quanto gli stranieri, non può essere così semplicistico come si vuol far credere.

E non è vero che gli stranieri abbiano tolto spazio ad altri italiani, questo è comprovabile senza ombra di dubbio.
Dai Pulcini alla Primavera passano per l'Inter almeno 60-70 italiani di una sola annata e in Primavera ne arrivano una quindicina.
Non ci fossero gli stranieri, dieci o dodici di quegli italiani lasciati indietro perché ritenuti inadeguati per l'Inter sarebbero arrivati in Primavera. Abbassando il tasso degli italiani che hanno avuto successo.
Altro che campioni.
Gli italiani comunque rimasti avrebbero avuto compagni più scarsi e ampliando il discorso ad altre società avrebbero disputato campionati più scarsi, meno competitivi, con grave danno, per i più bravi, anche in prospettiva di nazionale maggiore.

In generale, l'arrivo degli stranieri (alcuni bravi, alcuni meno, ma quasi tutti superiori agli italiani che avrebbero “soppiantato”) ha favorito i giocatori italiani bravi e ha favorito anche quelli meno talentuosi che hanno potuto rendersi conto precocemente della loro vera dimensione, adeguando tempestivamente le aspettative.
Arrivare a 20 anni e capire che non si può fare il calciatore è la vera tragedia.

Che io ricordi, negli ultimi anni un solo giocatore italiano lasciato indietro in età relativamente precoce (era comunque in Primavera) e che si è o si sta affermando è Monachello. 
Ma lì i discorsi erano di altro tipo.

Questo vorrà dire qualcosa? 

Perché non ci si è posta questa domanda? 
Avremmo visto quanto non dico i campioni ma i buoni giocatori sono stati danneggiati dagli stranieri….

Di contro non si può dire quanti sono stati aiutati nella crescita dall'esser estati costretti a misurarsi con stranieri abbastanza forti, per la categoria.

Le prospettive

Per migliorare i settori giovanili, non è che si navighi nel buio. 
Ci sono esperienze molto positive di altri Paesi da seguire, con le opportune variazioni.

In questo caso concordo con alcune idee che sono state avanzate, quali l'obbligo per i club di investire una quota del fatturato per le giovanili, con l'imposizione, aggiungo, almeno per le società professionistiche, di creare strutture di allenamento e di gioco pari a quelle comuni nei Paesi esteri
La possibilità di creare le cosiddette seconde squadre, con modalità da studiare
L'istituzione di corsi qualificatissimi per allenatori delle giovanili, specifici per fasce d'età, tenuti dai più stimati esperti europei (fra i quali molti dei nostri sono in prima linea) 

Agevolazioni nella concessione della cittadinanza italiana rispetto alle normative attuali (io sarei favorevole anche all'automatismo dopo 5 anni di militanza in squadre italiane, purché non si sia giocato prima in nazionale. In questo modo un ventiduenne, di scuola calcistica italiana perché formatosi da noi a partire dai sedici anni, potrebbe scegliere, se convocato, la nostra nazionale).

Più in generale sarebbe utile una omogeneizzazione della normativa che riguarda il tesseramento dei provenienti da federazione estera almeno per tutti i Paesi dell'UE, compresa l’eta dei primi contratti possibili, le condizioni di svincolo, ecc. (una normalizzazione non restrittiva, sia chiaro).

Non si può però, in conclusione, fingere di non vedere che l'ostilità di molti (che io continuo a ritenere razzista) coinvolge anche i giovani di colore che militano nelle giovanili perché vivono in Italia. 
Nessuno mi potrà far credere che Sacchi (quello che ha fatto prendere Mastour al Milan) ignori questa situazione. 
Lui non ha detto: vedere giocatori di colore che non vivono in Italia è un'offesa per il calcio italiano. 
No, ha proprio detto semplicemente “vedere tanti giocatori di colore”.

Che poi è la linea con cui tutto il Milan e i suoi media, giustificano la loro (relativa) debolezza nelle giovanili. La quale naturalmente si tramuta anche in un minor numero di giocatori lanciati nel professionismo.

E in ogni caso non vedo vergogna, ma orgoglio in un calcio che sa accogliere e plasmare tanti giocatori di ogni Paese.
Dal mio punto di vista, considerando la realtà di oggi, chi la pensa in questo modo, se non è razzista è almeno xenofobo.

L’unico discorso accettabile è quello sull’età di alcuni di questi ragazzi, che non sempre corrisponde al vero, per cui vediamo giovani “fermarsi” calcisticamente, quando gli altri raggiungono la loro maturazione fisica.

Ma volendo anche per questo problema ci sarebbero soluzioni.

Luciano Da Vite

68 commenti:

2001 ha detto...

Giovanissimi 2001: Lumezzane 0 Inter 5 marcatori Opoku, Sironi, Colombini, Sorrentino, Pici.

Michele ha detto...

Grazie. Oggi, anche se lavoro, è una bellissima giornata. Il tuo articolo e quello di simone nicoletti su Ranocchia. Lo scrivo qui. Ma grazie a tutti e due. C'è quello che è l'Inter per me. Dentro tutti e due.

Avvocheto ha detto...

Bravissimo Luciano, standing ovatiion!! Letto, confermo e sottoscrivo ogni singola riga.
Fatto bene anche ad evidenziare le incongruenze sugli esempi di "stranieri" acquistati per le giovanili...ce ne sarebbero molte altre ma lasciamo perdere...

carlo ha detto...

Che emozione, la citazione!

Chris ha detto...

Berretti: vittoria 2 a 1 ad Ancona (De La Fuente e Andriuoli). e il milan ha perso con l'Arezzo. allunghiamo ancora.

luciano ha detto...

Gli allieivi nazionali vincevano 4-1 a 10' dalla fine.

un po' per scherzo e un po' no:
ecco la formazione 20015-16
Perin
Santon Murillo Schar (o Dragovic) D'Ambrosio
Toulalan Kovacic Brozovic
Shaqiri Balotelli Palacio

Anonimo ha detto...

Dove si firma per questa formazione ? Farei una sola modifica Destro al posto di Balotelli.
Quello che è incredibile è che Santon, che sembrava venuto per sbaglio, ora è inserito in tutte le formazioni per la prossima stagione....Ranocchia capitano non giocatore ? :-)

noir ha detto...

Chapeau Luciano.

Matteo ha detto...

Ho visto la partita degli Allievi Naz. abbiamo vinto 5 a 1, doppietta di Loris, doppietta di Piscopo(bei gol, l'ultimo su filtrante di Lui) ed Opoku.

Primi 15 minuti secondo me abbastanza in sofferenza soprattutto sulle palle da fermo, dove prima Pisso fa un miracolo, poi 5 minuti dopo su calcio d'angolo mi pare vanno in vantaggio gli ospiti, successivamente ci svegliamo e cominciamo a premere, molto buono in questo momento soprattutto grazie a Carraro Justice e Piscopo. Pareggiamo con una bellissima giocata di Piscopo, largo sulla destra arriva un lancio teso da 30 metri dalla sinistra del campo, lui fa finta di allargarsi poi vedendo con la coda dell'occhio che il centrale difensivo avversario lo aveva seguito lui con due passi taglia velocemente di due metri verso il centro stoppando il pallone al volo di petto, tagliando fuori l'avversario diretto, poi si invola e segna. Poi segnano Justice con un lancio in profondità nella stessa zona del lancio di Piscopo, poi terzo gol su rigore di Vago, bello sempre di Loris il quarto gol con un tiro da fuori area, ed infine Piscopo su assist di Lui.

Mi sono piaciuti molto Carraro, sempre nel vivo dell'azione,gran controllo del gioco, ottima tecnica, ottimi contrasti, Piscopo, veloce e tecnico, tra l'altro uno che non si tira indietro quando c'è da aiutare la squadra,secondo me farà strada, Justice, come Piscopo solo che gioca più all'interno, fa della rapidità, lo scambio nello stretto e la tecnica i suoi punti di forza, inoltre non si sottrae alle legnate dei centrali avversari, Mattioli, grande dominatore della difesa.

Mi sono sembrati un po' negativi Donnarumma, forse per il ruolo di interno destro, secondo me in quel ruolo poteva andare meglio Lui o Tourè, Luciano ma Taufer si è fatto male? ed inoltre anche Zanetti, mi è sembrato poco cattivo ed un po' insicuro nei movimenti, può dare di più.

Su Bakayoko un discorso a parte, ottima velocità, e pure un buon fisico, discreta tecnica, ma come gli ha urlato Cauet "più cattivo!"

luciano ha detto...

Taufer aveva l'ìnfluenza

luciano ha detto...

Riccardo: è un'alternativa possibile, se il Milan non spende i 17 milioni necessari per riscattarlo.

Comunque la formazione non è frutto di fantasia. Diciamo che è possibile. verrebbero ceduti handa e icardi per far soli e poi forse Naga, JJ (che potrebbe entrare in uno scambio), forse uno tra kuz hernanes e Guarin (dipende dal mercato).

Poi ho altre novità (non di mercato) ma un po' alla volta.

luciano ha detto...

Di Marco doveva andare in nazionale: è stato trattenuto perché convocato per Cagliari. Grande DiMa

luciano ha detto...

da notare che nei 2000 dell'Inter ha giocato (molto bene) Emeric Guedegbe, un 2002

luciano ha detto...

mario continua a telefonare a uomini dell'Inter. Tornerebbe subito assicura di essere cambiato e dice che è pronto a fare la storia della nostra società. Ci potrebbe essere uno scambio.
Mattia è un'alternativa possibile, come detto, se il Milan non lo riscatta.
Per Perin è in corso una trattativa. Il ragazzo tra l'altro, mi hanno detto, è interista sfegatato.
Tutto questo naturalmente non è oro colato. Sono indiscrezioni che riporto per curiosità

Anonimo ha detto...

@ Luciano
in attesa delle prossime indiscrezioni come sarebbe la rosa completa della squadra da te ipotizzata, che ripeto mi piace molto.

luciano ha detto...

Eh, non so, dovrei andare per esclusione, ma sarebbero ragionamenti miei. Invece la possibilità che arrivino l giocatori che ho detto (e che partano gli altri) è una possibilità riferitami

Unknown ha detto...

schar è a zero... dragovic a un botto...
per mattìa preziosi vuole 20 testoni...
premesso che a me piace ed è pure un ragazzo simpatico... mi suonerebbe strano comprarsi la riserva di bardi in under solo perché con Francesco si è sbagliato percorso di crescita (lui e pure noi)...
palacio non può essere il titolare dell'anno prossimo... su Mario non mi pronuncio...

Amstaf ha detto...

Buon pareggio del Prato con gol di bocalon. Sempre di "nostri" giovani si tratta.

luciano ha detto...

Bardi con l'Inter ha rotto. Non ha accettato di andare a Bologna dicendo "io in B non vado".
Poi, io ho raccolto queste voci e le riporto.Ambasciator non porta pena. Palacio è un nome che ho fatto io: Perin Schar o Dragovic balotelli o destro mi sono stati fatti.
la squadra l'ho costruita di conseguenza

Marin ha detto...

articolo magistrale .

Ivan.fab ha detto...

Oggi come oggi siamo in un periodo di grandi idee... che cambiano di settimana in settimana.
Banalemnte, se Guarin fa altre 10 partite come nelle ultime due di campionato l'anno prossimo è titolare. Se invece torna il solito a fine anno verrà messo sul mercato.
Idem tanti altri elementi su cui credo ormai ci sia la ragionevole certezza che i miglioramenti auspicati non arriveranno mai. E penso proprio ai gia citati Nagatomo e JJ.

Poi c'è ancora tutta la questione dei riscatti di Alvarez, Schelotto e compagnia. Balla una cifra che indirizza il nostro mercato su due pianeti differenti.

L'idea di cedere Icardi ad X3 e prendere uno al suo posto che costa X2 e magari con la differenza migliorare la rosa è una cosa su cui è giusto fare ragionamenti, pensarci. Tipo Jovetic-Balotelli-Shaqiri meglio di avere Icardi-Shaqiri e ancora il logoro Palacio titolare?

Per Perin secondo me non è così impossibile se trovi un'offerta da 6-8 milioni per Handanovic. Io comunque non amo cambiare troppi giocatori ogni stagione.

Daniele ha detto...

Mah......io ho l'impressione che il Mancio voglia metà della rosa fuori dai piedi, a partire dai titolari di difesa.

Gio ha detto...

DOVE SONO FINITI:
Un amico mi ha riportato una comunicazione privata di Businaro, secondo la quale il giocatore si sarebbe ritirato.

Unknown ha detto...

certo luciano che son solo voci, come quelle che ogni tanto raccolgo io...
ma su schaar convergono e da tempo...
per bardi non so quale sia il problema, la mia era solo una considerazione di massima...
ripeto poi che a me mattìa è pure simpatico ... parecchie partite a calciobalilla contro lui e Stillo in coppia...
Stillo nuovamente un gran bel "numero" ha un crocefisso tatuato sulla schiena grosso come...la sua schiena :-D ...

Lou ha detto...

Perin? the new "albertosi" (solo per i capelli).... oddio!!!!!
Quindi Bardi avrebbe rotto con l'Inter perchè.... come rompiamo noi con i giocatori, nessuno...nemmeno lotito è a nostri livelli....

Everybody Hertz ha detto...

@luciano:

Non voglio fare il disfattista ma la formazione che hai prospettato per la prossima stagione mi sembra addirittura più debole di quella attuale. Vada per Perin, che si sta confermato portiere di livello, gli altri nuovi mi convincono poco o nulla. Murillo e Dragovic possono essere una coppia interessante ma credo che sia necessario affiancargli 1-2 centrali esperti, qualora ci fossero problemi di ambientamento. Toulalan è un mediano, discretamente bravo con i piedi ma il suo pregio principale è quello di essere un parametro zero. Nelle ultime stagioni ha avuto varie noie muscolare e dal punto di vista strettamente tecnico-tattico non cambierebbe molto. Non è insomma il cervello di centrocampo che cerca Mancini e da interno non credo abbia il dinamismo necessario per interpretare al meglio quel ruolo. Su Balotelli (o Destro) entro a piedi uniti: non valgono né i 15-20 mln che richiedono le loro rispettive società né Icardi, forse nemmeno fusi insieme. Ho pure dei dubbi che possano maturare la loro tipologia di gioco e trasformarsi nell'attaccante tipo richiesto dal tecnico jesino. Per me l'argentino, i due croati e Shaqiri devono essere la base fissa. Terrei pure Handa ma se il sostituto è Perin faccio uno sforzo :-D

AL82

Daniele ha detto...

@Al, AMEN!

luciano ha detto...

Be', il mondo è bello perché è vario, come i gusti e le opinioni.
Io non ho delineato una rosa, bensì una formazione teorica: indicando possibili nuovi arrivi in Perin (Murillo) Schar o Dragovic Tulalan Balotelli o Destro.
Questi nomi perché mi è stato detto, hanno possibilità concrete. Diciamo che potrebbero esserci pre trattative. Poi Toulalan magari non è fortissimo, ma se viene a sostituire Obi, non credo ci peggiori. Anche perché a centrocampo resterebbero Medel e due fra Hernanes Guarin Kuzmanovic. L'intenzione di Mancini potrebbe essere quello di schierare Kovacic da play, affiancandogli un giocatore di esperienza (appunto Toulalan o Medel). Stesso discorso per la difesa, dove se partisse JJ (lui vorrebbe restare, ma ci sono offerte da squadre importanti e potrebbe entrare in uno scambio), resterebbero comunque Ranocchia e Andreolli. Sul centravanti ognuno ha le sue idee e io le rispetto, ma vedo pochi nomi accessibili e superiori ai nostri due ex. Tra l'altro oltre che accessibili e forti dovrebbero anche essere disponibili a venire in un'Inter senza CL .
Se non si concludesse per uno di loro si fanno anche i nomi di babacar (in scadenza) e di Immobile, che io preferirei comunque a Gignac. ma questi ultimi due sono voci giornalistiche e non confidenze raccolte in seno all'Inter.
Il problema a è che handanovic ha richieste importanti da squadre di vertice europeo e da lui si potrebbe monetizzare (io dico da...barista.. un 8 milioni). Altrettanti potrebbero venire da JJ mentre Icardi anche per me deve essere un punto fermo. lo considero il giocatore più incedibile della rosa.
Purtroppo non decido io: lui vuole tanti soldi ci sono società disposte a darglieli e a darne tanti a noi che per comperare dobbiamo vendere (cit).
Diciamo che se prendessimo 35-40 milioni da Icardi una quindicina da Handa e JJ e spiccioli da Naga Obi e un centrocampista avremmo una sessantina di milioni da investire. Potrebbe arrivare un buon terzino a parametro zero o quasi e se davvero anche Palacio dovesse andarsene insieme a Poldi, dovrebbe arrivare un altro attaccante.
Insomma, ho spiegato quali sono le voci che riporto e quali i ragionamenti miei, di conseguenza. Ripeto che ambasciator non porta pena. Io sono responsabile solo di avere un'opinione positiva su Mattia e Mario.

nico_qsr ha detto...

L'idea che venga ceduto JJ mi fa...sorridere
E' vero che anche il brasiliano non è in grado di guifare un reparto, però è più giovane di ranocchia, costa (molto) meno, è "cattivo" e può fare il terzino.
Non so cosa stia succedendo con Vidic ma a questo punto spero che ci saluti a giugno
Con gli stipendi di ranocchia e vidic (o, se preferite, hernanes) paghi un tevez...

nico_qsr ha detto...

Per quanto riguarda il portiere, se la cessione di Handa (contando anche lo stipendio da top risparmiato) riuscisse a coprire le spese per l'acquisto di Perin allora potrei anche capire...
Ma su Di Gennaro, nel giro di 2/3 anni, non ci punterebbe nessuno?

luciano ha detto...

Di gennaro purtroppo anche quest'anno ha avuto degli infortuni., L'Inter non può puntare su di lui come titolare se prima non fa un paio di stagioni con continuità.
Su Jj sai, il problema è che se per esempio lo richiede il liverpool e gli dà un certo ingaggio, tu devi pareggiarlo se lo vuoi trattenere e ripeto, magari può entrare in una trattativa. Inoltre è uno su cui puoi fare cassa. Non so dirti se più o meno che con ranocchia, che comunque come alternativa, insieme ad Andreolli a Murillo e Schar non sarebbe poi così male. Comunque io ho fiducia nel Mancio, che è ambizioso e ha idee. Se lascia partire uno è perché è convinto di avere qualcuno migliore, in casa o sotto mano

Everybody Hertz ha detto...

@luciano:

Ci mancherebbe :-D
Ho capito la natura del tuo undici e rispetto le tue opinioni.
Chiunque sogna di tenere x e prendere y ma la realtà è ben diversa. Nessuno, p.i. escluse, metterebbe in dubbio il valore di Icardi, il primo nella mia lista degli incedibili. Io dico solo che Balotelli e Destro nell'ipotetico tridente con Shaqiri e Palacio, ali per modo di dire, non li vedo tanti adatti. Magari nemmeno l'argentino lo è ma proprio perché non ce ne sono di accessibili provo ad accontentare Icardi, togliendomi qualche ingaggio pesante. Poi se chiede la luna è un altro discorso. Detto questo, sappiamo entrambi che non funziona così il calciomercato. Restando in argomento da bar se vendi Handa, JJ, Icardi e scartine con sessanta milioni devi comprare 3 sostituti forti o di pari livello più quei titolari che mancano oggi (1-2 esterni bassi, 1-2 esterni alti se giochi 4-3-3 o almeno una seconda punta, 2 centrali e centrocampista con i fiocchi) per aumentare considerevolmente le possibilità di centrare le CL. Secondo me non ce la fai. Poi felice di sbagliarmi.

AL82

luciano ha detto...

http://www.fcinter1908.it/primo-piano/inter-miglior-settore-giovanile-d-italia-lo-dimostra-il-cies-sono-ben-23-i-giocatori-139499 …

Forse saranno tutti e 23 neri....ehehehe

Unknown ha detto...

Un grazie a Luciano per gli spifferi ....interessanti......quello che mi auguro meno di tutti è cmque Destro ( testa a testa con Balotelli ).
L'atteggiamento di Vidic da un pò di tempo mi sembra davvero quello di un giocatore poco motivato.....penso proprio che cambierà aria ..e non ci mancherà....


Marin ha detto...

prenderei balotelli solo a patto che:
a) costasse un piatto di lenticchie
b) accettasse spesso e volentieri la panca c) accettasse di fare anche la prima punta, quando necessario d) il suo arrivo non comportasse la partenza di icardi e) firmasse un contratto facilmente rescindibile, semre a carico suo, in caso di ricadute nel comportamento particolarmente idiota

luciano ha detto...

La partita di oggi è forse l'ultima opportunità di restare aggrappati al gruppo dopo le prime tre. Se non si vince, basta illusioni

Lou ha detto...

---- cmq gioca VIDIC.... l'importante è non perdere terreno dalle genovesi ... fiorentina e Lazio sono semifinaliste (insieme al ciuccio e ai gobbiladri) di coppa italia ... per cui, probabilmente, il sesto posto sarà sufficiente per la qualificazione ai preliminari di E.L. #nocatastrophism ... it's better

Chris ha detto...

con un altro Icardi al posto di Pdolski, sarebbe stata una partita già chiusa.

Ivan.fab ha detto...

Icardi 100.

Quando mi riprendo scriverò qualcosa.

Chris ha detto...

nella vita non si può volere tutto. per un anno e mezzo abbiamo sperato di vedere un gioco offensivo degno, non l'abbiamo mai visto. ora che finalmente l'abbiamo però dobbiamo fare i conti con una fase difensiva (di reparto e soprattutto di singoli) orribile. inaccettabili gli errori che fanno dietro. si salvano solo Santon e Carrizo (sfortunato sull'autogol).

Podolski: come movimenti bene eh, però ha sbagliato gol che non deve sbagliare. cmq paradossalmente la partita di stasera mi fa ancora avere un po' di fiducia su di lui.

Icardi: stasera partita fa fenomeno. gol (pure di sinostro, piede non suo) e non solo. da stasera la base d'asta è 40.

peccato per la traversa finale di Hernanes, sarebbe stato un gol meritato, per la serietà che ha, cosa non comune in giro per il calcio.
Ottimo ovviamente il ritorno, con gol, di Mateo.

Chris ha detto...

Longo: molto bene quando è entrato, gol a parte (che tra l'altro non è suo). da quando c'è Zola sta facendo bene. buon per noi.

Crisetig: cosi cosi, come del resto tutto il cagliari nel primo tempo.


Mancini: ma perchè continua a tardare cosi tanto i cambi? Inspiegabile. Oggi il primo cambio all'80 minuto. eppure la panchina è di quantità e di qualità.

Daniele ha detto...

Stasera contavano i tre punti.....missione compiuta, come ha scritto Luciano dobbiamo restare aggrappati al trenino per l'Europa, per quanto riguarda la fase d'attacco e quella difensiva, dopo tre vittorie consecutive si gioca più tranquilli e si fanno meno errori....sono certo che le cose miglioreranno da subito.

Avvocheto ha detto...

D'accordo con Chris (e col Mancio) su Icardi: oggi non solo gol splendido, ma grande partita proprio in quegli aspetti che spesso gli vengono rimproverati (gioco fuori dall'area e coi compagni).

Ottimo primo tempo, nel secondo blackout inspiegabile di un quarto d'ora e qualche minuto di panico anche dopo il gol di Longo...ad esempio Vidic nel primo tempo non mi era dispiaciuto per nulla ma poi abbiamo queste fasi di panico totale dove può succedere di tutto.
Comunque continua la fase di crescita della squadra, sia dal punto di vista del gioco che della personalità.

Santon mi pare non brillante fisicamente (come é normale che sia) ma anche oggi prova sicuramente positiva e di sostanza, grande maturazione rispetto al bambino che conoscevamo.

Kovacic bene ma non benissimo; male Podolski (ha un sinistro fantastico, perché non ha tirato in quell'occasione??!!); bene Guarin e anche Brozovic (anche se in calo rispetto alle ultime partite).

Nel Cagliari benissimo Longo, veramente grande impatto; anonimo Crisetig; molto molto interessante Mpoku

Matteo ha detto...

Longo sottovalutatissimo, ragazzo che da veramente tutto e che vorrei sempre in una mia squadra. Mi ricordo quando tempo fa dissi che al Cagliari faceva un grandissimo lavoro e qualcuno mi disse che non la metteva dentro, ma porca miseria almeno le guardassero le sue partite.

Unknown ha detto...

3 punti, contava quello.
Certo che soffrire cosi tanto dietro con questo Cagliari non è un gran segnale.. e oggi per assurdo più di errori singoli ho notato un errore di concetto difensivo.
Il Cagliari portava molto uomini in fase offensiva e noi rimanevamo con le due mezzali (Guarin e Brozovic) troppo alti lasciando superiorità numerica del Cagliari.

Mancini ha tardato troppo nei cambi, io avrei inserito Shaqiri per Podolski già al 60esimo per sfruttare le praterie che concedevano gli isolani dietro.
Mi piacerebbe tanto vedere una difesa D'Ambrosio-Vidic-Juan-Santon, secondo me la più affidabile dietro, dato che Campagnaro ormai non dà più sicurezza nella fase difensiva (non commento neanche la sua abominevole fase di possesso..)
Brozovic l'ho visto scarico, e conferma comunque che ha fosforo e idee ma il passo è rivedibile.

Icardi.. be, mi toglierei il cappello ne avessi uno.. A parte il gol che è un gioiello, un assist splendido per Podolski e tanto lavoro ad uscire e a fare sponde di qualità.
La strada è quella per diventare un crack assoluto, non l'avrei mai detto ma a questo punto 40 milioni sono forse pochi per una punta del '93 che segna con questa regolarità e inizia a migliorare nel gioco per la squadra.

Molto felice per Longo, forse ha sbagliato qualche scelta in carriera ma sarei molto felice se esplodesse.. ovunque vada. Magari fra qualche anno se matura a San Siro come cambio offensivo sarebbe bello vederlo..

Ivan.fab ha detto...

Abbiamo vinto con almeno 55-60 minuti di ottimo calcio.

Stasera mi tengo il sempre positivo Santon, il palleggio ragionato di Brozovic, la classe di Icardi. E il goal di Kovacic sia punto di partenza per migliorae come può e deve.

Criseitg stasera anonimo ma quando Guarin gioca bene il nostro centrocampo è di alto livello in serie A.
Bene invece Longo, giocasse sempre così... dia continuità per meritarsi di restare in questa categoria.

Anonimo ha detto...

Io penso che il vero colpo di mercato sarebbe trattenere Icardi, giocatore dai margini enormi, un vero crack negli ultimi 16 metri. Constatazione da quattro soldi: tre settimane fa il secondo posto distava 19 punti, mentre da stasera sono 13....

Gimon24 ha detto...

@Simone72

Concordo.
Icardi migliora di partita in partita, segna sempre e Mancini lo sta stimolando nel modo giusto.
Margini ancora notevoli per Maurito.
Nessun attaccante in Italia dai tempi del papero Pato, prima dell'assurda e ipertrofica cura muscolare made in Milan Lab, ha segnato quanto lui.
Almeno altre due stagioni con noi, poi se la sua crescita continuerà sarà purtroppo materiale per i club europei con disponibilità economiche maggiori delle nostre.

Lasciando perdere il terzo posto e ragionando solo in ottica qualificazione in EL, è indubbio che adesso gli scenari dopo i prossimi match contro la Fiorentina a San Siro e il Napoli al San Paolo, potrebbero clamorosamente mutare in caso di successo in entrambe le partite.
Già solo pensare a un'eventualità simile, dopo tutti i mesi difficili che la squadra ha passato, ha del prodigioso, in effetti.
Ma vincere, aiuta a vincere (cit.).

Realisticamente, tuttavia, la tenuta anche mentale della difesa e più in generale la fase difensiva della squadra, non mi sembra potere garantire una continuità di risultati tale da illudersi troppo.



Unknown ha detto...

concordo con Gimon...
sistemiamo la fase difensiva...
che in attacco stiamo andando via bene...
12 gol nelle ultime 4 ...
3 per icardi guarin e palacio 2 per shaq 1 per mateo...
solo 2 da piazzato...
alcuni decisamente belli anche come azione...
davanti il gioco c'è...
dietro... qualche palla in più sparata lontano invece che giocata forse sarebbe utile alcune volte...

Paolo Grasso ha detto...

Bel match ieri, mi è piaciuto molto vidic dietro, mentre jj non ha retto il confronto fisico con longo e mpoku, forse è in debito d'ossigeno. In generale ieri l'intera fase difensiva è stata da rivedere, con la squadra che ha deragliato pesantemente in quei soliti 15 minuti di black out che non sono ammissibili a certi livelli; sarà una mia impressione, ma coincidono esattamente con la scomparsa dal campo del guaro..

A proposito di mpoku: qualcuno di voi ne sa qualcosa? Ieri ottimo controllo di palla, dribbling e grande efficacia la davanti.

Comunque se funziona l'attacco, con gli scozzesi dovremmo farcela, ma forse sarà il caso di mettere un cc più fisico con la viola, che con babacar e salah può dar problemi

Gimon24 ha detto...

@Paolo Grasso

Nello, seguendo direttamente e con continuità il campionato belga da anni, su M'poku potrà dirti tutto.
Qui, comunque, ne ha già parlato, anche di recente.

Giocatore di passaggio a Cagliari, comunque, proprietà di un fondo qatariota che lo vuole solo mettere in vetrina in un campionato più competitivo rispetto alla Jupiler League.

Bravo, molto veloce e dotato di personalità, M'poku.
L'impatto con la Serie A non lo ha certo spaventato, finora, anzi...
Pare anche che l'Inter si sia interessata molto a lui prima che arrivasse a Cagliari.
Ma che proprio la sua particolare situazione contrattuale (oltre al rifiuto di Obi di andare a giocare in Qatar...), abbia impedito l'operazione.
I fondi d'investimento, le TPO, hanno modificato il calcio che conosciamo, snaturando il senso tecnico delle operazioni di mercato. È solo business e finanza, più o meno creativa, ormai.
E il peggio deve ancora arrivare.

Paolo ha detto...

Posto che mi interessano poco i discorsi sul valore dei giocatori, dato che è il mercato stesso a farne il prezzo e non giornalisti più o meno prezzolati, fatico a capire i 35 o 40 milioni per Icardi: se Dybala (stessa età) vale quei soldi e fa la differenza, con tutto il rispetto, nel Palermo (differente pressione e contesto) e Pogba (stessa età) ne vale 100 (o quanti? Ormai ho perso il conto della valutazione) facendo la differenza nella Juve (simile contesto e aspettative), all'interno di una squadra che, però, gira alla perfezione.
Non riesco proprio a comprendere come il capocannoniere del campionato, giocatore col record di gol segnati all'età di 22 anni nel campionato italiano non sia più vicino alle valutazioni di Pogba che non a quelle di Dybala.

carlo ha detto...

Contento per Longo e Cristec (la cui prestazione non mi sembra sia stata così mediocre: va considerato l'equilibrio di reparto; se hai giocatori che si staccano molto e cercano giocate, un centrocampista intelligente si preoccupa di puù del gioco senza palla. Ricordo che molte volte stanckovic veniva tacciato di prestazioni anonime, ma faceva prestazioni maiuscole, dal punto di vista tattico. ed era titolare la volta dopo).

Icardi e Guarin sono il fiore all'occhiello di questa prima parte della gestione Mancini.

Intanto continua a sconvolgermi la situazione del Parma.
La Lega e la Federcalcio dov'erano? invece di parlare di colore della pelle e di linee parallele, che spiaegassero queste cose.

Come sempre, il aclio è specchio della Società: una gestione finanziaria non basata su entrate e uscite REALI, ma su finanza creativa, con plusvalenze gonfiate.

Lo stesso sistema utilizzato dalle Banche e da molte multinazionali, che si inventano ricchezza costruita solo nei computer.

Non voglio fare moralismo,
ma dobbiamo, DOBBIAMO, ognuno mettere la faccia , nel suo piccolo, o insieme, per cambiare il modo di pensare politico.
Mi pare siamo tutti inseriti in una grande illusione, in cui il fine ultimo è il denaro e una crescita illimitata fittizia.

Il denaro è solo un mezzo, non un fine.
Il denaro è una convenzione, nulla di reale come le persone, la terra, il cibo.

per favore, anche partendo da qui,
impegnamoci personalmente.

Ho quarant'anni, metà della mia vita è andata,
farò di tutto perchè i miei prossimi quaranta siano votati a migliorare la vita di tutti.

Shahrazad ha detto...

Sulla tenuta difensiva: gli errori del singolo e i conseguenti accanimenti senza senso hanno mascherato fin troppo le magagne tattiche dei quattro dietro.
A onor di cronaca, l'Inter sta giocando con un panchinaro come terzino titolare (Campagnaro) sia per i problemi fisici di chi dovrebbe giocare al suo posto, sia per una questione di migliore apporto difensivo, almeno teorico.
Spero nel recupero di D'Ambrosio.

Purtroppo tutto questo mi lascia qualche preoccupazione in ottica EL, dove vorrei che puntassero tutto.

Gimon24 ha detto...

Sono d'accordo con Shahrazad, D'Ambrosio, pur non essendo un fenomeno, può dare un contributo decisamente migliore nel ruolo al posto dell'adattato (e parecchio imbolsito) Hugo Campagnaro.
Prima dell'infortunio, stava facendo molto bene.
Migliorerà non poco la squadra, secondo me.
Il rientro dovrebbe essere imminente e insieme a Santon, D'Ambrosio andrà a costituire una sorprendente coppia di esterni interisti tutta italiana e bianca, bianchissima, pronta anche per la nazionale (se gioca De Sciglio, vale tutto...), per la gioia di Arrigo Sacchi! :-D

Su Santon, comunque, devo fare ammenda e, come già fatto su Twitter, cospargermi il capo di cenere.
Ho criticato molto la scelta della società e ho sbagliato.
Almeno finora, ma spero proprio che sia così anche in futuro! :-)

Santon sta facendo bene, pur senza fare faville... gioca sempre, da quando è arrivato, e lo fa abbastanza bene, comunque dignitosamente. Soprattutto, Santon sta dimostrando di avere una buona forma fisica, cosa di cui dubitavo a causa dei suoi continui e anche recenti infortuni, e di avere messo su tanta personalità in questi anni al Newcastle.
Inoltre, fisicamente, è grosso Davide, davvero grosso... e questo in Italia, oggi, fa abbastanza la differenza.

Gimon24 ha detto...

A proposito di esterni di difesa, italiani e bianchi, all'Inter.
Segnalo che il nostro grande talento Federico Dimarco è stato inserito per la prima volta dal sito ufficiale nella lista dei giocatori della rosa della prima squadra.
Maglia #93 per Dima.

Ricordo ad Arrigo Sacchi o a chi non lo sapesse che Federico Di Marco è italiano, addirittura di Milano, è bianco, è interista ed è cresciuto nel vivaio nerazzurro fin dai Pulcini.
Soprattutto, Federico Dimarco è molto bravo e promettente. L'unica cosa che conta, davvero.
O no? :-)

Unknown ha detto...

su santon aggiungo...

cazzo! crossa pure di sx in corsa!!!

Gimon24 ha detto...

@Pap

Esatto! :-D

Tra gli scempi sotto porta di Podolski, ieri sera, dobbiamo annoverare soprattutto questo: avere sprecato da due passi, in beata solitudine, un cross perfetto (azione di Davide veramente molto bella!) con un colpo di testa che non ha nemmeno inquadrato la porta.
Se riguardate l'azione, vi renderete conto che non era facile mandarla fuori, per nulla!

Unknown ha detto...

poldo però ieri sera era dove doveva essere nel momento in cui doveva esserci... che è la prerogativa primaria per un attaccante...
il gol arriverà...

ammetto che sull'assist di icardi l'avessi avuto tra le mani lo avrei picchiato selvaggiamente... per 2 volte ha avuto palla sul sx e non ha tirato... tacci sua!!!

ma mi pare cmq in recupero evidente...

luciano ha detto...

Spedito il post sulla partita.

Ancora su sacchi: non può lamentarsi per il putiferio che le sue dichiarazioni hanno scatenato. da sempre litigo con tanti, anche su questo blog con alcuni, nel passato, sostenendo questo concetto: la forma è sostanza le parole con cui concretizziamo il nostro pensiero finiscono per definirlo, indiduarlo nei dettsgli.
Se Sacchi avesse detto: avrei preferito che ci fossero in campo più italiani, si poteva condividere o meno il suo pensiero(io non l'avrei condiviso comunque) ma si sarebbe criticata dialetticamente un'idea diversa. Invece dire troppi neri in campo e parlare di umiliazione per il calcio italiano è una cosa che rivela un pensiero, anche recondito, di ben altro tipo

Everybody Hertz ha detto...

Su Mpoku non c'è molto poco da aggiungere rispetto a quanto visto ieri e detto qui in precedenza. Il ragazzo ha fatto tutte le trafile delle nazionali giovanili belga e con l'U21, formazione di cui è stato pure capitano, ha sfidato gli azzurri nel girone di qualificazione agli europei di categoria. Se non fosse per il contorto regolamento della Jupiler Pro League avrebbe pure vinto il titolo nazionale in una formazione in cui giocava anche Ezekiel, con Lestienne il miglior giovane del campionato scorso. Ezekiel e Lestienne sono stati comprati dall'Al-Arabi, convinti dai soldi. Stesso destino per Mpoku che però è stato al centro di una piccola querelle fra Standard, squadra qatariota e procuratore del ragazzo (pare che le due società abbiano concluso l'affare in silenzio quando l'agente stava per piazzare, ad un prezzo più basso, il '92 in Germania, presumibilmente al Werder). Alla fine cambia poco: l'obiettivo era ed è metterlo in luce per poi rivenderlo. A Cagliari è finito anche perché non c'erano molte squadra disposte a prenderlo in prestito oneroso e altrettante che potessero competere con l'offerta proveniente dal Qatar. È probabile che Mpoku nell'emirato non ci metta mai piede ed in estate miri ad un campionato di primo livello, magari in Inghilterra dove ha già giocato da giovane. Per la serie ''destini incrociati'' Ezekiel è tornato allo Standard a prendere il posto di Mpoku.

AL82

Chris ha detto...

ma visto che sembra sempre più vicino, mi date qualche buon motivo per cui dovrei essere entusiasta di Toulalan e non farmi dire "allora tanto vale riprenderci Cambiasso" ?

Everybody Hertz ha detto...

Notizia che ci riguarda ancora più da vicino: l'Inter ha bloccato un giovane centrocampista. Non posso rivelare nome e squadra di provenienza ma si tratta di un acquisto, di qualità, per il settore giovanile.

AL82

Gimon24 ha detto...

@Chris

Entusiasta per Toulalan non credo possa esserlo nessuno.
È un parametro zero e ha 32 anni.
Parliamo comunque di un buon giocatore, non di uno sconosciuto. Uno che una mano al nostro centrocampo, se fisicamente a posto, potrebbe darla, come alternativa nel ruolo di Medel.
In Francia, ancora oggi sull'Equipe ad esempio, lo ritengono indispensabile per il Monaco, il "Papa del centrocampo" addirittura...
Abbiamo bisogno (anche) di qualche giocatore esperto per fare crescere e rendere al meglio i nostri due talenti croati.

Poi, i paragoni lasciano il tempo che trovano... soprattutto quelli fatti dai giornali o dai siti sportivi.
Cambiasso è di un altro pianeta rispetto a Toulalan...

luciano ha detto...

Esatto, Gimon. tra il francese e Cambiasso ballano 3 anni esatti di differenza. Chiaro che si tratta di giocatori non paragonabili, ma forse prima si è voluto cambiare, poi, quando è stato il momento di provare a ricostruire, insieme a tanti giovani, può servire un giocatore di esperienza. Diciamo che se Toulalan arriva al posto di Obi, non dovremmo perderci...

luciano ha detto...

carlo: d'accordissimo con te. l'unica differenza sta nel fatto che io, avendo molti anni in più, sono anche più pessimista

Unknown ha detto...

mancini ha sempre preso e voluto 1 o 2 uomini di notevole esperienza in squadra che magari poi hanno anche giocato poco ma intanto c'erano...
sinisa all'inter ad es. e vieira al city...
direi che toulalan potrebbe rientrare in quest'ottica...
chissà... potrebbe anche essere il dacourt dei tempi che furono...

Gimon24 ha detto...

Online il post di Luciano!