venerdì 27 febbraio 2015

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Inter-Celtic 1-0: il sogno europeo continua.



La prima novità della serata è lo stadio di San Siro abbastanza pieno: 40.000 persone per una partita di EL, infatti, sono una piacevole sorpresa!

Avranno contribuito la buona quotazione e la tradizione dell'avversario, l'incertezza del risultato dopo il rocambolesco 3-3 dell'andata a Glasgow, il fatto che si trattasse di un turno a eliminazione diretta.

Sicuramente però è stata determinante la ritrovata fiducia del popolo interista, dopo tre vittorie consecutive in campionato e diverse dimostrazioni di maggior efficienza.

Aggiungiamoci pure sprazzi di bel gioco, per coloro che distinguono il bel gioco dall'efficacia.

C'è in giro un entusiasmo nuovo, che non si vedeva da tempo, ed è una cosa molto positiva, che deve essere preservata e alimentata: lo potrà fare solo la squadra, se infilerà una serie importante di risultati positivi.

Personalmente preferisco, pur nella ovvia soddisfazione del momento, stare con i piedi per terra.

Il mio modo di tifare è sempre volto a smorzare quelli che considero eccessi: il “distruttivismo”, quando la squadra va male, l'ottimismo superficiale quando le cose sembrano mettersi bene.

Ad evitare equivoci sottolineo subito gli aspetti indiscutibilmente positivi, frutto del lavoro di Mancini e di qualche operazione di mercato.

Partiamo dai risultati: veniamo da tre vittorie consecutive in campionato e dall'avere superato il turno in Coppa contro un avversario ostico.

Poiché i risultati nel calcio per me sono tutto e questi ci stanno dicendo molto bene, come non accadeva da anni, e poiché una serie di risultati non viene mai per caso, è evidente il miglioramento complessivo della squadra.

Che significa uomini giusti al posto giusto, maggiore fiducia, autostima e quindi più personalità, organizzazione di gioco rispondente alle caratteristiche del gruppo, qualche inserimento importante e qualche “rivalutazione” di giocatori frettolosamente accantonati.

Grazie ET, grazie Ausilio e soprattutto grazie Mancini per il contributo fornito a quella che ormai sembra proprio una rinascita.

Nello stesso tempo però non si può ritenere che il processo di crescita, indiscutibile, abbia cancellato tutti i problemi.
E non poteva che essere così.

Anche dal punto di vista del risultato: in fondo abbiamo passato il turno battendo per 1-0 in casa un avversario discreto ma tutt’altro che irresistibile, che ha giocato in 10 uomini per quasi un'ora e siamo riusciti a segnare il gol che scacciava l'incubo di una possibile beffa finale solo allo scadere.

La partita ha detto due cose, da questo punto di vista: continuiamo ad avere difficoltà ad andare a rete contro difese schierate e forse continuiamo a rischiare quando la nostra retroguardia viene esposta a controffensive veloci.

Da questo punto di vista l'espulsione subita dai nostri avversari ha falsato il match, in senso positivo ma anche in senso negativo, per noi.

Il Celtic, dopo il pareggio interno con tre gol, non poteva venire a San Siro a difendersi.

In dieci, invece, la sua unica speranza era chiudersi dietro, quasi rinunciando alle controffensive portate con numerosi uomini, per tenere il risultato e giocarsi il tutto per tutto nel finale.

Così noi abbiamo avuto lo svantaggio di dover attaccare una squadra difensiva, ma il vantaggio di rischiare meno dietro.

Abbiamo costruito qualche palla gol, ma solo un paio limpide.

Abbiamo rischiato poco dietro, dove solo i disimpegni macchinosi hanno creato qualche suspense.

Devo dire che a mio parere i ragazzi in casa sentono l'ansietà dei tifosi quando un D'Ambrosio, un Ranocchia, un Juan Jesus, cercano di uscire con la palla per riavviare la manovra. 

La potenza, ieri sera con sufficiente controllo, di Juan Jesus.
Persino il portiere si trova in difficoltà, perché il Mancio vuole che i centrali si allarghino e gli esterni salgano, per riavviare la manovra da dietro. Ma il pubblico non condivide, si intimorisce, scarica tensione sui giocatori.

Ritornando al nostro discorso, dopo questa breve digressione, c'è da dire che a mio parere la gestione della partita è stata ottimale, considerando i nostri limiti intrinseci di sui si è detto.

L'Inter passava il turno anche con il pari e di fatto nell'ultima ora loro non hanno avuto più nessuna occasione.

Noi abbiamo attaccato con giudizio, senza rischiare, ma anche senza timori.
Addirittura nel finale il Mancio è passato a una sorta di 4-2-1-3, che diventava un 4-4-1-1 quando gli esterni (soprattutto un commovente Palacio) ripiegavano.

Il modulo era molto offensivo, ma si giustificava con la superiorità numerica, con la lucidità che il loro impeto era minore per lo sforzo di reggere a lungo con un uomo in meno, e soprattutto con il fatto che necessariamente nel finale avrebbero dovuto scoprirsi per tentare la qualificazione.

Allora diventava fondamentale avere uomini di qualità, disposti a sacrificarsi dietro, ma pronti ad approfittare degli spazi.

E così è stato: una bellissima ripartenza di Santon, con le maglie difensive avversarie allentate, trova il Guaro libero di esplodere il suo destro.

Mancavano due o tre minuti, dovevamo gestire il risultato, ma abbiamo avuto ancora una grande occasione con Puscas, che ha battuto a rete da pochi passi, sia pure da posizione un po' defilata, facendosi respingere il tiro.

A dimostrazione ancora una volta che con uomini di qualità disposti a sacrificarsi e con spazi ampi in attacco, siamo pericolosissimi.

Restano sempre a mio parere due problemi: l'attacco contro le difese schierate  e la verifica della tenuta difensiva contro squadre forti, con uomini offensivi di qualità.

Entrambe le situazioni sono da migliorare, possibilmente da subito, anche se il passo decisivo probabilmente lo si farà solo con le giuste integrazioni nel prossimo mercato, se le indovineremo.

Per il momento abbiamo messo dei tasselli importanti: con Santon e Shaqiri  facciamo più gioco sugli esterni e possiamo aprire di più le difese; stiamo ritrovando Palacio ed Hernanes, due giocatori importanti, ma anche lo stesso Campagnaro, in certe situazioni può dare più solidità.
Poi ieri ci mancava Brozovic e sappiamo quanto può essere utile.

Per contro urge riportare rapidamente ai livelli che gli competono Mateo: in questo finale di stagione il suo contributo deve essere fondamentale, non ne possiamo prescindere.

Così come dobbiamo augurarci che Podolski, oltre ad aver ritrovato... l'efficacia dei movimenti senza palla, sappia ritrovare la via del gol.
Palacio ieri è uscito stremato: un cambio di qualità per farlo respirare è indispensabile.

Ottimismo e moderazione, insieme, dunque.

C'è tanto da lavorare, come ha riconosciuto lo stesso Mancio e già da domenica incontreremo avversati tecnicamente di altro livello rispetto agli scozzesi: ma ora ci sono tanti motivi per  guardare al futuro, anche immediato con più fiducia.

Le Prestazioni Individuali

Carrizo:  una grande parata in apertura, sull’errore di D’Ambrosio che libera un avversario in area. La sua uscita tempestiva a chiudere lo spazio al tiro del giocatore del Celtic, ci evita una gara tutta in salita che avrebbe presentato difficoltà ben maggiori. Per il resto, solo ordinaria amministrazione. 7

Santon: buonissima prestazione, a mio parere, sia a destra che, nel finale, a sinistra. Suo è l’assist per il gol di Guarín, dopo una bella progressione da sinistra verso il centro. Dai lontani giorni del suo esordio sostengo che a sinistra, almeno in fase offensiva, rende di più. Infatti ha più campo per la sua progressione, mentre a destra, lungo la fascia, non dispone del dribbling necessario per saltare l’uomo. Sembra molto migliorato anche in fase di contenimento. 7
Ranocchia: in controtendenza, io considero a considerarlo un giocatore di carattere. Non è facile sentire il timore e l’ansia del pubblico “amico” a ogni tua giocata. Lui regge benissimo la tensione, sbaglia pochissimo e anche in marcatura si fa sentire. 6
Juan Jesus: chiaramente in progresso rispetto alla prova di domenica scorsa. Torna a battersi con vigore leonino costituendo un buon argine agli attacchi scozzesi e cercando anche qualche disimpegno costruttivo, con alterna fortuna. 6
D'Ambrosio: è al rientro e evidentemente non si sente sicuro. Per di più nei primi minuti un suo errore clamoroso procura l’unico autentico pericolo della serata per la nostra porta. Per un po’ l’errore lo condiziona e si prende pure un’ammonizione rischiosa. Poi si batte coraggiosamente in copertura, ma è troppo poco per meritare una sufficienza, pur con qualche attenuante che deve essergli riconosciuta. 5+

Medel: uomo chiave del match. Ho letto da qualche parte che finché gli avversari sono stati in 11, ha sofferto. Per me è vero il contrario. Strepitoso nel primo tempo, quando ha interrotto mille azioni degli avversari e si è prodotto anche in qualche appoggio degno di rilievo, è calato alla distanza, com’era inevitabile. In questo frangente non ha più rischiato nei disimpegni, logicamente, limitandosi all’appoggio sul compagno vicino o addirittura al retropassaggio. Intelligente, dinamico, tempestivo. Irrinunciabile. 7

Guarín: ancora una buonissima prestazione della nostra mezz’ala. Certo, vincere con questi giocatori… di colore è facile (ahahah!). A parte gli scherzi, il Guaro ha una caratteristica che non si può cancellare, cerca sempre la giocata, quasi mai la cosa semplice. A volte sbaglia (e spesso poi recupera lui stesso), ma quando gli va bene la nostra azione d’attacco decolla. Nel finale passa a fare il mediano, in linea con Medel e io tremo. Invece gioca con giudizio e quando ha l’occasione esplode un destro all’incrocio dei pali che il loro portiere non dimenticherà. 7.5
Hernanes: sarò fazioso nei suoi confronti, ma a me il brasiliano è piaciuto moltissimo. Non è veloce, ma con la palla nei piedi toglierla è difficile per chiunque. Supplisce con l’intelligenza alla relativa mancanza di rapidità, si rende utile nel contenimento e salta quasi sempre l’avversario in dribbling, creando superiorità numerica. Poi ha anche un grande tiro da fuori. Centrocampista di valore, recuperato a ottimi livelli (naturalmente se confermerà questa prestazione). 7

Shaqiri: non è in grande giornata, dopo qualche giocata positiva in avvio, da trequartista, si spegne progressivamente. Per modo di dire, perché il suo contributo dinamico resta eccezionale,  ma fatica a vincere i duelli con i suoi marcatori e persino in qualche controllo rivela difficoltà. Riportato in fascia destra nel finale, aiuta nei ripiegamenti ma non porta veri pericoli alla difesa avversaria. Da lui ci si aspetta di più, anche se non tutte le prestazioni possono essere di pari livello. 6

Nella foto (Inter.it), Shaqiri, autore di una prova incerta e "scivolosa".
Icardi: ancora una buona prova di Maurito, che magari non è stato determinate come in altre occasioni, ma ha lottato con la squadra, arretrando e spostandosi in fascia per iniziare il pressing e poi ripartire. In mezzo all’area c’era poco spazio e quindi il suo movimento è stato intelligente.  Nell’unica occasione in cui ha avuto un pallone interessante, ha vinto il duello di forza con l’avversario e stava andandosene in porta: così ha costretto il suo marcatore al fallo e alla conseguente espulsione. 6.5
Palacio: prestazione commovente del Trenza, che si è sacrificato in maniera incredibile, ha aiutato la squadra e sembra anche aver ritrovato lo spunto micidiale, anche se oggi con poca fortuna. Nel finale ha chiesto il cambio perché affaticato, ma il mister, confermando di considerarlo pressoché determinante, ha rimandato la sua sostituzione di parecchi minuti e anche in quel frangente, Rodrigo si è reso utilissimo e pericoloso. 7

Campagnaro: entra per D’Ambrosio a pochi minuti dalla fine, ma con la qualificazione ancora in bilico. Subito fa sentire il suo peso atletico e la sua esperienza, rendendosi utile nell’interrompere alcuni contrattacchi scozzesi che avrebbero potuto impensierirci.
Chiaro che non possono bastare i pochi minuti per una valutazione credibile, ma l’impressione è quella che sia entrato in partita nel modo giusto. SV
Kovacic: Mateo invece mi è sembrato poco ispirato e un pochino fuori dal gioco, anche se sono solo impressioni superficiali. È il nostro giocatore di maggior classe e deve riprendersi un ruolo da protagonista assoluto. Non c’è grande giocatore senza grande uomo e lui ora deve dimostrare di esserlo, ora che deve misurarsi con la concorrenza di gente del livello del Guarín attuale, di Brozovic, di un buon Hernanes e, per il ruolo di trequartista, anche di Shaqiri. Forza Mateo! SV
Puscas: 3-4 minuti di partita, ma riesce a procurarsi una palla gol, sventata molto bene dal loro portiere. Questo giocando sull’out destro, ruolo che non gli è certo congeniale. Naturalmente bisogna andare molto cauti, come con tutti i giovani, ma sicuramente ha dimostrato forza, determinazione e personalità. SV

Mancini: il mister prosegue il suo lavoro, con metodo e tenacia, sempre rispettando i suoi convincimenti tecnici più profondi. Sa e riconosce pubblicamente che la sua opera è solo agli inizi e altri miglioramenti si rendono indispensabili.
Comunque è molto meglio lavorare quando vengono i risultati e la qualificazione in EL come la rimonta in campionato costituiscono un ottimo viatico.
La squadra è migliorata e ora il problema più impellente è la gestione della rosa in un periodo in cui si gioca ogni tre giorni.
Alcuni tifosi, anche allo stadio, gli rimproverano di aver aspettato troppo con i cambi, ma sono probabilmente gli stessi che lo avrebbero rimproverato se, dopo un cambio prematuro, avessimo subito il gol.
Fiducia nel fatto che il nostro mister sappia quello che fa, no, eh…? 7

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it), la purezza e la potenza del gesto stilistico accompagnano il tiro di Fredy Guarín. Ancora una volta protagonista assoluto del match per l’Inter del Mancio, il Guaro, con un fantastico gol all’interno di una partita che ha visto qualche errore di misura da parte del colombiano, ma anche grande disciplina e una ricerca continua della giocata risolutiva.
In qualche occasione, i compagni, la sfortuna e il portiere avversario hanno vanificato le sue intuizioni geniali. Poi, Fredy si è messo in proprio… #GuaroReloaded

Guido Montana

35 commenti:

ferlibero ha detto...

Un appendice alla discussione precedente:

Se ancora dovessimo avere qualche speranza per arrivare in Champions allora tanto meglio una squadra forte adesso:

se la battiamo significa che ha senso puntare alla conquista dell'Europa League;

se verremo eliminati saremo liberi di puntare solo al campionato.

Lou ha detto...

.... ho seguito la fase finale di Inter/j**e (torneo di Galliupoli),,,, direi che la telecronaca mi è apparsa "affranta".... Complimenti ai bambini!!!

Gimon24 ha detto...

Sempre graditi, Lou! :-)
Asfaltare in questo modo la juve è un grande piacere!

ZiemeluBarri ha detto...

Sulla pagina FB di calcionazionale.it ci sono i gol dalla Nike Cup...


https://www.facebook.com/pages/Calcio-Nazionale/172899836196440?sk=videos

Gimon24 ha detto...

Su Twitter, in modo molto acuto, @AguanteFutbol ha scritto che "il Wofsburg per certi versi è la squadra che Mancini vorrebbe far diventare l'Inter".

Motivo in più per essere contenti di questa sfida, adesso... daremo uno sguardo ravvicinato a cosa potrebbe essere, tatticamente, la nostra evoluzione futura.
Mercato del prossimo anno permettendo... :-)

Certo, il budget di spesa attuale del Wolfsburg è diverso e l'arrivo per 30 milioni di Schürrle dal Chelsea a gennaio, lo dimostra ampiamente.
Ritroveremo, tra l'altro, il pupillo di Mazzarri (e non solo...), Luiz Gustavo.
E scopriremo più da vicino l'abilità tecnica di Kevin De Bruyne, altro enfant prodige scaricato da Mourinho... ma a suon di milioni di euro!

Poi, in rosa troviamo il forte croato Perisic, attualmente fuori per problemi agli adduttori, l'esterno sinistro di difesa Ricardo Rodriguez, fortissimo, Guilavogui, Vieirinha, il goleador olandese Bas Dost.
E ancora, il terzino destro Jung (a lungo seguito proprio dall'Inter), i centrali Knoche e Naldo, potenti ma non rapidissimi, il portiere svizzero Benaglio.
In panchina c'è spazio anche per Niklas Bendtner...

Gimon24 ha detto...

Ottimo Ziemelu! ;-)

Riscrivo il link, così è possibile accedere direttamente alla pagina FB di calcionazionale.it dove, scorrendo i video tra un gol della juve e l'altro, potrete trovare tutti i gol delle due partite dell'Inter.
Merola (due al Palermo e uno, decisivo, al Parma) ma non solo...

Nike Cup

Marin ha detto...

dai filmati (peraltro pessimi...) merola sembra un incrocio tra shaquiri e di natale

Avvocheto ha detto...

Avete riconosciuto chi ha segnato gli altri due gol contro il Palermo: può essere Gavioli e Amabile?
Belli i gol di Merola

In serie B espulso Bessa

Avvocheto ha detto...

Ah, sempre nel Bologna (che ha perso in casa contro il Vicenza), titolare Mbaye, credo per la prima volta da quando è arrivato

luciano ha detto...

MUPC: oggi dovremmo uscire contro l'Atalanta, secon do pronostico. Penso che il torneo lo vincerà la juve, inferiore a tante partecipanti, ma con Kean, un giocatore di colore dal passo per il momento irrefrenabile

Gimon24 ha detto...

Alla Nike Cup, Inter in vantaggio sull'Atalanta per 1-0...
Nerazzurri in gol dopo soli 15 secondi dal calcio di inizio!

Gimon24 ha detto...

Raddoppio Inter... sempre lui, Davide Merola: Inter-Atalanta 2-0 #NikeCup

Gimon24 ha detto...

Fine PT: Inter-Atalanta 2-0 (Merola 2); juventus-Parma 0-0. #NikeCup

Gimon24 ha detto...

Terzo gol dell'Inter e di Merola, Inter-Atalanta 3-0 #NikeCup

Guido ha detto...

E pareggio del Parma che era andato in svantaggio.

Everybody Hertz ha detto...

Alla Nike Cup il Parma ha eliminato la juve di Kean ai calci di rigore

AL82

Guido ha detto...

PArma supera rube ai rigori. Inter-Parma alle 12 la semifinale.

Avvocheto ha detto...

Grandi ragazzi e grandissimo Merola!
@Luciano: nei ladri dovrebbe essere bravo anche il centrale difensivo di colore ex vicenza e titolare e capitano in nazionale

Gimon24 ha detto...

Inter-Parma 1-0... Merola #NikeCup

Gimon24 ha detto...

Fine PT: Inter-Parma 1-0 (Merola). #NikeCup

surf74 ha detto...

Scusa Gimondi ma dove vedi i risultati Della nike cup?

surf74 ha detto...

Gimon24

Gimon24 ha detto...

Inter-Parma 2-0... che ve lo dico a fare, ha segnato... Davide Merola! #NikeCup

Guido ha detto...

2-0, il marcatore indovinatelo.

luciano ha detto...

Si, Bravo anche lui. Ma quanti neri ha la juve...Chissà Sacchi come è arrabbiato!

Gimon24 ha detto...

Surf, gli aggiornamenti live li trovi sulla pagina FB di calcionazionale.it

Nike Premier Cup

Guido ha detto...

Finita, siamo in finale.

Il pallottoliere di Davide dice 8 in 4 partite. E speriamo non sia finita qui.

Guido ha detto...

Ah, le partite durano 40 minuti.

luciano ha detto...

Lo dico oggi pubblicamente: se l'Inter si fa soffiare Davide, smetto di seguire le giovanili

Gimon24 ha detto...

Inter in finale con un Merola straordinario: 8 gol in 4 partite, finora. Solo oggi, 5 reti tra quarti e semifinale... serve aggiungere altro?
In finale l'Inter incontrerà la vincente di Genoa-Empoli che hanno eliminato, rispettivamente, la Roma (2-0) e il Napoli (1-0).
Al momento, il Genoa è in vantaggio 1-0.
Da notare che come l'Inter con il Parma, anche il Genoa aveva già incontrato l'Empoli nel suo girone eliminatorio, vincendo 2-0.
Genoa capolista e imbattuto nel proprio girone in campionato, tra l'altro.
Come era d'altra parte la fortissima Atalanta, prima di questo torneo...
La finale si giocherà domani alle 13. #NikeCup

Gimon24 ha detto...

D'accordo con Luciano.
Davide Merola è un talento purissimo come un diamante.

Gimon24 ha detto...

Tra poco online il post di Luciano Da Vite dedicato al trionfo dell'Inter di Stefano Vecchi alla Viareggio Cup: da non perdere assolutamente!

luciano ha detto...

Bisognerebbe essere sul posto per capire questi risultati, al MUCP.
L'Atalanta a Milano ci aveva non solo sconfitti, ma impartito una vera lezione di gioco. Se non sbaglio però Davide non giocava, squalificato nel match contro la Pro Piacenza. Ora è chiaro che con lui le cose cambiano, nessuna partita è mai persa in partenza. Però resta il fatto dell'Impressione di una supremazia di complesso evidente, da parte degli orobici (anche se è vero che lo Scirea lo avevamo vinto noi).
Tra l'altro tecnicamente anche tra Atalanta e juve a mio avviso c'è una differenza nettissima.
Il Genoa non lo conosco, ma se ha fatto così bene in campionato e nel torneo è un avversario molto molto ostico.
Vincere sarebbe importantissimo, perché le finali dove si confrontano grandi squadre di tutto il mondo, sono un'occasione di crescita straordinaria per i ragazzi

Gimon24 ha detto...

Sottoscrivo in pieno le tue parole, Luciano.
Sarebbe davvero un'opportunità di crescita incredibile per i ragazzi. Giochiamocela! Con Davide tutto è possibile...

Il Genoa, intanto, ha battuto 2-0 l'Empoli e raggiunge l'Inter in finale.
Si gioca domani alle 10.30 e non alle 13 come avevo scritto prima erroneamente.

L'Inter non arriva alla fase finale della MUPC dal 2006... in quella squadra, fortissima, c'erano Caldirola, capitano, Joel Obi, Santon (allora giocava all'ala...) e Mattia Destro.

Gimon24 ha detto...

Online il nuovo post di Luciano.