lunedì 2 marzo 2015

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Inter-Fiorentina 0-1: ma non è un passo indietro.


Più che pazza l'Inter, sono i suoi tifosi ad essere umorali, facilmente indotti all'esaltazione e altrettanto rapidamente inclini allo psicodramma.

L'Inter di inizio stagione era una squadra in condizioni pietose, tanto da aver indotto il proprietario a un ingente sacrificio economico per cambiare la guida tecnica e rafforzare la rosa.

Il nuovo mister ha cominciato a lavorare e, dopo una serie di risultati alterni, ma complessivamente poco soddisfacenti, è riuscito a creare un'organizzazione accettabile che ha cominciato a dare i primi frutti: tre vittorie consecutive in campionato, inframmezzate dalla qualificazione agli ottavi di EL.

Lo stesso Mancini ha sottolineato (prima del match con la viola) che il lavoro ancora da compiere non sarebbe stato poco, che il nostro cammino sarebbe stato caratterizzato da buoni risultati e da qualche battuta d'arresto.

D'altra parte, tutti a dire che il nostro campionato è schifoso, modesto, di infimo livello e a celebrare di contro i campionati dove i risultati larghi (dunque il bel giuoco) sono all'ordine del giorno.

A me, sinceramente pare il contrario: il nostro è un campionato difficilissimo, con pochi fuoriclasse, ma con tanti ottimi giocatori e soprattutto con tante buone squadre perché benissimo organizzate.

Il campionato di Serie A è livellato verso il basso?

Non so... certo è che, il primo anno in cui anche in Italia si è cominciato a prendere sul serio l'Europa League, abbiamo 5 squadre tra le prime 16 e abbiamo eliminato avversarie di tutto rispetto.

Certo, qui non abbiamo i fuoriclasse di Real, Chelsea, Manchester, City o United, Barcellona, Bayern e PSG: ma tolti questi, siamo sicuri che le prime 10-12 squadre nostre siano inferiori alle altre, di tutti i Paesi?

Io non lo sono affatto.

Del resto, in crisi la Roma, la juve sta andando avanti in Champions League e lo stesso Napoli aveva retto alla pari affrontando avversarie molto quotate.

La quarta in classifica è in piena lotta per il secondo posto e tra lei e l'undicesima ci sono solo nove punti.

Dietro ci sono squadre che anche secondo gli esteti giocano benissimo, come Empoli e Sassuolo.

Sui social, per esempio, è tutto un fiorire di definizioni spregiative perentorie (dei nostri tifosi) nei confronti del Milan: ma il Milan è solo un punto sotto di noi...

I giocatori (nostri) un giorno sono degli dei, un giorno sono da Lega Pro.
Manca totalmente l'equilibrio, la razionalità dei giudizi.

Perché meravigliarsi se una sconfitta contro una rivale forte e in grande serie positiva, una squadra che lavora da anni con lo stesso allenatore e secondo un programma accurato di implementazione dei giocatori necessari, si perde di misura, dopo tre vittorie consecutive e un turno superato in Europa e si scatena un po' di sano disfattismo?

Chi si rapporta con me mediaticamente conosce la mia logica (giusta o sbagliata che sia): tranne che per errori arbitrali palesi, le vittorie e le sconfitte sono tutte meritate.

La sconfitta è meritata perché la Viola ha fatto un gol più di noi.
Quindi ha attaccato meglio.
Ha preso un gol meno di noi.
Quindi ha difeso meglio.

Il discorso sulle occasioni e sul gioco espresso lascia il tempo che trova.

Ma la partita è stata equilibrata e loro l'hanno vinta non per una netta superiorità, ma in virtù degli episodi sfruttati meglio, anche per un po' di bravura loro, o di incapacità nostra.

Del resto che nel nostro campionato la situazione sia complicata (o hai uno squadrone o puoi vincere e perdere sempre) lo dimostrano le cifre.

Tutti noi siamo d'accordo sul salto di qualità fatto dalla squadra col Mancio, in termini di personalità, disposizione tattica sul terreno e persino qualità degli interpreti (sono arrivati quattro voluti da lui: Santon, Brozović, Shaqiri, Podolski e sono partiti due che lui ha rifiutato, cioè Osvaldo e M'Vila).

Ebbene, dopo 14 partite la media punti del Mancio è di  poco superiore a 1.3, mentre la media punti di WM era di poco superiore a 1.4.
Non basta: sosteniamo (giustamente) che Inzaghi è tutto tranne che un allenatore e che il Milan è una squadra di m…a.
Ebbene, Inzaghi ha la stessa media punti di Mancini.

Questo non lo dico certo per supportare i detrattori del nostro mister (ce ne sono tanti), ma per segnalare la complessità delle cose, la necessità che il lavoro proceda per gradi, con metodo, senza sbalzi umorali, ma con fiducia.

Il percorso è lungo e le delusioni saranno ancora tante (magari già dalla prossima partita a Napoli... sgraaat).

Tuttavia, oggi abbiamo una squadra vera dalla quale possiamo aspettarci che vinca con le squadre medio basse e lotti alla pari con le medio alte, a prescindere dal risultato che effettivamente si otterrà.

Siamo solo all'inizio di un lavoro difficile, iniziato con qualche riscontro positivo e guidato da una società finalmente organizzata e da un tecnico esperto e di riconosciuto valore internazionale.

La Partita Con La Viola



È  stata una partita equilibrata e la sintesi delle occasioni principali avute dalle due squadre in campo, lo dimostra:

1° tempo:

Una punizione di Diamanti respinta da Handanovic e un cross di Pasqual su cui Babacar arriva in ritardo, per la Viola.
Un’azione irresistibile di Guarín respinta con affanno e un palo clamoroso dello stesso Guaro, per noi.

2° tempo:

Il gol, frutto di un errore di Handanovic (ma non solo), per loro.
Un intervento dubbio su Icardi in area, Icardi che calcia fuori da buona posizione, un gol sbagliato da Palacio con Icardi libero e non servito, un parata spettacolare di Neto su colpo di testa di Palacio.
Si deve però ricordare che il penultimo episodio è avvenuto con la Viola in dieci e l’ultimo quando loro avevano solo nove uomini.

Partita ben giocata da entrambe le squadre, dunque, che pur giocando un buon calcio (o proprio perché giocano bene) lasciano all’avversario pochissime occasioni.

E in queste situazioni sono i particolari a decidere: l’errore decisivo di un giocatore, la buona o cattiva giornata di un altro,  la completezza della rosa disponibile.
In qualche caso (più raro di quanto si creda) una variante tattica: non a caso il Mancio ha detto che conta l’atteggiamento più che  il modulo.

I nostri hanno commesso almeno due errori decisivi: la palla non trattenuta o respinta male da Handanovic che determina il gol, ma anche l’egoismo (o la… miopia) di Palacio sulla palla che Icardi avrebbe dovuto solo spingere in rete.

Loro hanno vinto giustamente, quindi, ma noi siamo complessivamente stati alla loro altezza, anche se due uomini (Kovačić e Podolski) hanno reso davvero troppo poco rispetto alle potenzialità e un altro (Campagnaro) per le sue caratteristiche, pur giocando discretamente, ha fatto mancare la spinta sulla destra.

Poi Icardi ha avuto poche palle giocabili, ma non è stato spietato come al suo solito.

D’altra parte, il Mancio che conosce le condizioni reali dei giocatori, aveva poco da scialare: Palacio, Shaqiri, Hernanes e D’Ambrosio avevano bisogno di recuperare energie e altre soluzioni alternative convincenti non ce n’erano.

Già a San Siro e poi anche oggi sui social si leggono alcune critiche: non si può rinunciare a Shaqiri, cambi troppo ritardati, D’Ambrosio per Santon quando stai perdendo è un cambio inutile.

Naturalmente il Mancio, che è tutto fuorché masochista o incompetente, ha spiegato il perché di queste situazioni: D’Ambrosio sta rientrando e ha bisogno di gradualità, Santon era in difficoltà sin dall’intervallo, sta giocando sempre ogni tre giorni dopo mesi di sosta; Palacio aveva finito stremato contro il Celtic e anche Shaqiri che riprende a giocare con continuità dopo tanto tempo, nell’ultima prestazione non era stato brillante, aveva necessità di ricaricarsi.

Piuttosto un problema reale è costituito dalle prestazioni di Kovačić e, da un altro punto di vista, di Podolski.

Se per il tedesco la questione è solo pratica, dai risvolti immediati (non possiamo disputare 13 partite di campionato e speriamo diverse altre di EL con due soli attaccanti, Icardi e Palacio), per Mateo, oltre al problema contingente, c’è una preoccupazione di lungo periodo.

Il talento di Mateo Kovačić è fuori discussione, ma le prestazioni all’altezza delle teoriche qualità sono troppo rare e noi non possiamo puntare a una crescita importante di squadra prescindendo dalla piena espressione delle sue qualità.

C’è chi sostiene che si tratti di un campionato poco adatto ad esaltarne le doti, chi ritiene che si debba attendere il necessario processo di maturazione (il Mancio non perde occasione per sottolineare che è solo un ventenne…), chi ritiene, anocra, che non renda in modo adeguato perché utilizzato in un ruolo sbagliato.

Sarà una questione di personalità, di sentirsi considerato, non so.
Ma Mateo deve rendere di più in qualunque ruolo venga schierato: mezz’ala, trequartista o persino esterno come con compiti particolari.

Noi purtroppo non siamo il Chelsea, che può permettersi di dare in prestito i Courtois, i Piazon, i Salah, i De Bruyne, per farne completare la maturazione: un giocatore che ci è costato tanto deve rendere subito.

Questo di Kovačić è forse il problema più assillante che Mancini deve risolvere in ottica futura.

Le Prestazioni Individuali

 

Handanovic: sul gol subito le responsabilità principali sono sue, anche se non le uniche, come vedremo. Per il resto una buona parata su punizione e basta, mi pare. Un portiere “da grande squadra” ha poche occasioni per esibirsi, ma quando è chiamato deve essere decisivo. 5.5

Campagnaro: non si può chiedergli di spaccare, sulla fascia di competenza: non è un suo compito, non è nelle sue corde. Al massimo può accompagnare diligentemente l’azione per offrirsi in disimpegno, ed è quello che fa.
In marcatura è abbastanza diligente e solido, ma non basta. 5.5
Vidic:  prestazione sufficiente, senza particolari acuti.
Sul gol c’è un po’ di concorso di colpa, mi pare, poiché arriva in ritardo e non può chiudere su Salah.
In un’altra occasione si salva con il mestiere, prendendosi un giallo sacrosanto per evitare un pericolo maggiore.
In area avversaria, di testa, non incide. 6-
Juan Jesus: come spesso gli accade alterna interventi efficaci, in qualche caso risolutivi, con errori banali di piazzamento o nel tentativo di far ripartire l’azione. 
Lui e Vidic certamente erano più adatti a contenere la forza atletica di Babacar che la vitalità di Salah. E infatti, al momento della sostituzione mi sono molto preoccupato… 5.5
Santon: ancora una prestazione molto buona a mio parere, perché sa farsi valere in entrambe le fasi. Alla sua ennesima presenza consecutiva, giocando ogni tre giorni, dopo mesi di non impiego, va davvero oltre le previsioni più ottimistiche ed esce dal campo stremato.  6.5

Medel: è sicuramente tra i migliori in campo. Lui, il Guaro Shaqiri e in parte Icardi sono quelli che al momento danno qualcosa in più.
Autentico guerriero della fase difensiva, cerca di essere puntuale negli appoggi e solo quando rischia il lancio lungo mostra una certa imprecisione.
La mia impressione (ma non sono riuscito a rivedere l’azione completa) è che abbia responsabilità sul gol.
Esce a fare pressing alto bene oltre la metà campo, pur essendo in ritardo; viene tagliato fuori e da lì nasce il lancio che poi provocherà il gol. Certo che le mezze ali sulla sua uscita avrebbero dovuto chiudere il buco centrale… 7

Guarín: altra prestazione davvero convincente. Lotta, non si arrende mai, cerca la via della rete ma sfortunato in occasione della traversa. Gioca un gran numero di palle, con personalità quasi da leader del centrocampo. Ne sbaglia anche parecchie, ma poi cerca sempre di rimediare e in ogni caso non si può chiedergli precisione e lucidità per ’90, con il lavoro che svolge. Al momento insostituibile. 7
Brozović: come era facilmente immaginabile, non è quello dell’esordio, dove, se le cose ti vanno bene inizialmente, trovi la carica per fare qualcosa in più. Però lavora, difende e costruisce. Quando conoscerà meglio il nostro calcio il suo rendimento dovrebbe crescere, ma già ora si attesta su un livello di piena sufficienza. 6

Kovačić: nonostante la prova poco soddisfacente, Mateo va sostenuto e aspettato. Il croato è un uomo potenzialmente fondamentale per farci realizzare il salto di qualità.
Non so se ci siano problemi di posizionamento e di autorevolezza in campo. Queste sono questioni che deve individuare e risolvere il mister.
Ma da Mateo mi aspetto più determinazione, più personalità, una capacità maggiore di stare sempre nel vivo dell’azione e di produrre colpi decisivi. 5+

Icardi: si muove molto e bene, aiuta la squadra, ma poi spreca almeno un paio di occasioni importanti.
Se questo è il prezzo, devo dire che preferivo il Maurito più statico e cinico.
Forse anche lui è un po’ stanco perché appartiene al gruppetto degli irrinunciabili e questo gli toglie un po’ di lucidità.
Ma Maurito non è un problema, sono sicuro che tornerà a colpire, sin da domenica. 5.5
Podolski: ora è un vero problema, lui si. Abbiamo perso Osvaldo e lui doveva essere un uomo chiave per questo finale di stagione.
Per le sue caratteristiche tecniche e atletiche l’ho sempre considerato inadatto al campionato italiano, ma ora sta davvero stupendo in negativo.
Almeno nell’ultima partita giocata si era fatto apprezzare per... il lavoro senza palla, ma ieri è stato proprio insufficiente.
Non credo che sia venuto a svernare, non gli servirebbe neppure, perciò mi aspetto un miglioramento che lo collochi almeno vicino alla sufficienza.  5

Shaqiri: quasi mezz’ora, la più difficile, ma riesce a mettere in difficoltà la difesa viola con la sua mobilità, la sua iniziativa, le sue invenzioni. Purtroppo ne abbiamo solo uno e, venendo tra l’altro da una lunga sosta dobbiamo dosarlo, come dimostra anche la prestazione sotto tono offerta nel ritorno di coppa, probabilmente per stanchezza e quindi minor lucidità. 7
Palacio: entra in partita nel modo giusto, crea pericoli, si batte con grinta ed efficacia. 
Purtroppo manca l’assist decisivo, scegliendo di tirare da posizione buona ma non felicissima, quando Icardi avrebbe di sicuro realizzato. 
Poi, sfiora il gol nel finale, ma Neto glielo nega. 
Sembra proprio in confortante ripresa.  6.5 di stima
D’Ambrosio: rileva Santon ed entra bene in partita, con grande determinazione e rendendosi protagonista di qualche intervento positivo. Troppo poco per una valutazione. SV

Mancini: quando si perde in casa sono scontate le critiche al mister da tifosi e persino giornalisti (un grande, simpaticissimo e… sincero campione del passato sosteneva che i giornalisti sono saccenti e lo possono essere perché tanto “capissen un c…u”). 
Naturalmente con rare eccezioni. Ma non è stato Mancini a sbagliare la presa sul loro gol e neppure lui a non passare la palla a Icardi. Invece lui ha il merito di aver portato l’Inter a giocare alla pari con una forte viola (… aiutata tra l’altro dall’ assenza forzata dei posapiano Pizzarro e Borja Valero). 
Si poteva fare qualcosa di più? 
Provare qualche cambio prima? O mettere Hernanes? 
Chissà! 
Io però mi sento più tranquillo se decide lui piuttosto che un giornalista o un tifoso. 6.5

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it): Fredy Guarín, qui in lotta con Manuel Pasqual, è risultato uno dei più positivi anche nella partita di ieri.

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Non è una novità, concordo con le tue tesi Luciano.
Secondo te riusciamo ad arrivare sesti ? Senza EL non viene meno uno degli assunti del " piano quinqennale " di Thoir ?.
Pare certo il rinnovo di Icardi, dando certo che sia lui e Kovacic sono incedibili chi sacrificare per rinforzarsi ?

Unknown ha detto...

....Handanovic......

Earl ha detto...

Voi vendereste il Guarin di questi tempi?

Lou ha detto...

6,5 a palacio e 5,5 a icardi? io invertirei le valutazioni ... anzi a palacio, per l'incredibile atto di egoismo, darei 4. Era da tempo che non mi incavolavo con un nostro giocatore come con lui, ieri sera. Inaccettabile.

luciano ha detto...

Dicevo nell'altro post che il calcio è bello perché tutte le opinioni sono lecite. Rodrigo in pochi minuti si è procurato due palle gol: in una ha tirato bene ma non ha visto il compagno meglio smarcato, nell'altra una prodezza del portiere gli ha negato la gioia del gol
maurito ha avuto due occasioni molto buone e le ha sbagliate entrambe. Da lui voglio molto di più.

Riccardo: ce la possiamo fare ma non sarà facilissimo

Io venderei handa, dal quale potremmo prendere 7-8 milioni. Portieri buoni si trovano anche relativamente a poco, come dimostra anche Neto.
Poi se ci offrono una cifra adeguata (per me sopra i 15-17 milioni, ora, venderei pure Guarin che non giocherà sempre così

Guido ha detto...

A me non pare così banale il passaggio che avrebbe dovuto fare Palacio.

Guardate l'azione nella sua dinamica, con quel difensore che recupera dalla sx di Palacio a tutta velocità; anche Palacio arriva a tutta velocità ed è messo in maniera piuttosto sfavorevole per fare un passaggio a sinistra; tenete infine conto che il passaggio deve mettere Icardi in condizione di battere a rete di prima, sennò non è tutta questa occasione sprecata: c'è spazio davanti a Icardi, ma se la palla è troppo avanti non ci arriva o ci arriva Neto.

Tirate le somme e vedete che il corridoio spazio-temporale per fare un assist decisivo non era così ampio come è invece sembrato a tutti, a pelle, me compreso.

Chris ha detto...

Palacio lo adoro, come lo adorano tutti gli interisti, ma stavolta ha proprio fatto una grande cazzata, secondo me non ci può essere giustificazione che tenga.

metto la sintesi: https://www.youtube.com/watch?v=JAS4-kiUW2k

bloccate l'immagine a 2:39. è in quel momento che Palacio ha la grande possibilità di dargliela facilmente dopo che Icardi si era smarcato. e col portiere che era già tutto sulla sinistra, Icardi l'avrebbe messa a porta vuota.


l'errore c'è, ma ovviamente Rodrigo è ampiamente perdonato.

giudik ha detto...

secondo me Handanovic non poteva bloccare quel pallone, e nemmeno i difensori hanno colpe sul gol, su Salah doveva esserci qualcuno dei centrocampisti... in generale il centrocampo dell'Inter è stato totalmente assente in tutta l'azione del loro gol

sul mancato assist di Palacio, mi sembra che nel momento in cui aveva la coordinazione per passarla ci fosse un difensore della Fiorentina sulla traiettoria, poi una volta allungatosi la palla era impossibile coordinarsi per passarla a sinistra

sfido chiunque possa avere un pallone fra i piedi a fare quel movimento rotatorio verso sinistra he avrebbe dovuto fare Palacio... già da fermo è necessaria una rotazione del piede destro come piede perno e del ginocchio sinistro, in corsa mi sembra una cosa impossibile

luciano ha detto...

Giudik: anche secondo me il primo errore, sul gol subito è di medel, che è uscito in pressing alto ben oltre la metà campo, sul settore sinistro, pur essendo chiaramente fuori tempo. Di conseguenza è stato tagliato fuori: fosse rimasto nella zona di pertinenza, non sarebbe successo nulla. Però poi hanno sbagliato altri: chi non lo ha "sostituito" (ma forse non c'era tempo) e poi Handa, che se proprio non poteva bloccare (ma io credo di si) doveva respingere lateralmente. E poi i centrali difensivi che sulla ribattuta sono in ritardo.

Unknown ha detto...

a volte però respingono come possono...
che lo sanno anche i portieri che devono farlo lateralmente...non è che lo sappiamo solo noi...
li però salah è completamente solo abbandonato prima da jj che segue ilicic rimanendo dietro tra l'altro e che ha già vidic davanti e poi da medel che nel frattempo era rientrato e si è fermato a guardare e guarin che anche lui guarda...

luciano perchè parli di 2 occasioni per icardi? quella su assist di shaqiri e tiro alto completamente libero e ok...
l'altra qual'é?

sulla partita sono in linea di massima d'accordo con luciano...

Ivan.fab ha detto...

Poi banalmente ci rifletti a mente fredda. Il nostro portiere sbaglia un'intervento, il loro gioca una partita ampiamente sopra la media e il risultato è la conseguenza.
C'è sempre un po' la sensazione che alcuni vivano la partita con una passività avvilente.

Portare a casa tre punti ti svoltava il campionato, agganciavi il treno giusto e la coppina era lì lì, a portata di mano. L'entusiasmo è scemato un bel po' adesso, quelli su cui avevi dubbi te li hanno confermati tutti, andare a Napoli contro una formazione ferita da una sconfitta deludente e inaspettata sarà molto dura.

Non possiamo accettare di giocarcela per l'ottavo posto con una squadra ridicola come il Milan di Inzaghi.

Michele ha detto...

C'era qualcuno a s.siro con me ieri sera? L'impressione dal vivo è stata un po' diversa per me e per molti dei miei vicini rispetto al commento di Luciano. Per un bel po del primo tempo si è avuta la netta impressione di essere dominati. Quando la Viola pressava l'unica soluzione era il rinvio lungo con nessuna delle nostre punte che riusciva a farsi valere. Una sola volta si è usciti in palleggio, ma poi uPodolski non è riuscito a saltare il suo uomo a sx. Se la Viola stava chiusa si temeva più che altro un contropiede tipo quello del secondo tempo. Poi Mancini ha cambiato un po, spostando brozovic e la partita si è equilibrata con guarin più arretrato ma che dava la sensazione di poter fare la differenza. Nel secondo tempo c'era Salah invasato, che nessuno dei nostri per 15 minuti è riuscito a tenere. Tant'è che uno vicino invocava JJ a uomo... Hanno segnato su un buco a centrocampo pazzesco (già nel primo tempo Gary ne aveva lasciato un paio con tackle fuori tempo e ci era andata bene, per colpa di uno spento Babacar). Di lì in poi una grinta pazzesca e potevamo girarla. La domanda è. Ma perchè tutta sta grinta solo dopo il loro gol? Sembravamo prima un po' fiacchi. Poi non più. In ogni caso, rispetto a prima, mi sembra che giochiamo di più, anche se come adesso non era di sicuro colpa dell'allenatore. Pian piano ne stiamo venendo fuori. L'impressione è questa. E con una punta in forma ieri sera non finiva di sicuro così. Sfortuna. Come spesso ci accade.

Unknown ha detto...

...d'accordo con Luciano...sul gol un pò di colpa va data certamente al mio "pupillo" Medel , che ,per troppa generosità ,
si è lanciato in un pressing forsennato ed ha lasciato un buco dietro non coperto dai compagni.....
Handanovic....confesso di non stravedere per lui......

luciano ha detto...

Non so, Pap, a me pare che un paio di altre occasioni, magari non così nitide le abbia avute, Maurito: una di testa e soprattutto una mancata deviazione facile, in colpevole ritardo, su una palla messa dal guaro. ma magari mi ha un po' ingannato la prospettiva.

Più complesso rispondere a Michele: potrei farlo con una battuta, la solita del mio Maestro Giuan Brera: nella prima guerra mondiale abbiamo sbagliato tattica e ci siamo risparmiati con un una difesa attendista invece di attaccare subito Vienna.

In realtà nel primo tempo ho visto una partita equilibrata, quasi una partita a scacchi, con le due squadre che si temevano e pur giocando ad alto ritmo non si esponevano troppo in forsennate e pericolose ondate offensive.
Sia Inter che la Viola attaccavano con giudizio, tenendo le posizioni dietro.
Di solito io non mi affido alle impressioni ma alle occasioni create e non mi sembra che la viola abbia fatto altro che una punizione di Diamanti e un'incursione in contropiede (Pasqual lanciato da un...nostro corner lanciato male) con handa che anticipa babacar abbastanza facilmente. dall'altra parte il palo di Guarin e qualche altra occasione non limpidissima. Non vedo tutto questo dominio viola, personalmente, ma posso sbagliare.
Ero certo che la partita si sarebbe decisa al primo errore importante di una delle due squadre e così è stato.
Poi personalmente non condivido (ma anche qui posso sbagliare) l'idea diffusa che se si attacca di più si sta dando di più.
E' normale che chi è in vantaggio chiuda gli spazi anzitutto e cerchi di ripartire (situazione tatticamente favorevole tanto che si dice sempre: 2 se fossimo passati in vantaggio come meritavamo, sarebbe cambiata la partita); come è normale che chi è in svantaggio cerchi di recuperare prendendo più rischi e attaccando con più uomini. In questo modo la squadra dà l'impressione di dare di più, ma è solo l'effetto combinato dei mutati atteggiamenti tattici di entrambe. Tanto più poi se una squadra resta in dieci e poi in nove. E tanto più se al posto di un inutile Poldi metti un Rodrigo caldissimo.
dal mio punto di vista il secondo tempo non fa testo, ha solo dimostrato che l'Inter aveva ancora energie da spendere. Nel primo, in cui è stata partita vera, l'inter ha dimostrato di non essere inferiore alla viola. ma è solo un'opinione mia, tanto è vero che il Mancio nel dopo partita ha parlato di un primo tempo sotto ritmo.
Come vedi, sei in ottima compagnia.

Anonimo ha detto...

Marco sono pienamente d'accordo con te: con quella scivolata nella 3/4 avversaria in effetti Medel ha "facilitato" il vantaggio viola. Un eccesso di generosità ovviamente.
Su Handanovic dico che alterna grandi partite in cui è impossibile fargli gol ad altre in cui mi dà l'impressione di poter fare di più.
Però è solo una mia opinione.

Chris ha detto...

c'è da dire che un portiere che NON fa mai micro-errori non esiste e non è mai esistito, almeno nella storia recente del calcio. neanche Neuer ora o Buffon e Julione ai tempi migliori.
tant'è che si dice che un grande portiere è quello che sbaglia di meno, non quello che non sbaglia.

Unknown ha detto...

Benitez: massimo mauro? con un tifoso juventino parlo di politica o golf ma non di calcio...

grande benny...

Wustber ha detto...

c'e' da dire che nelle vittorie fatte nell ultimo periodo
-Palermo
Dybala sbaglia a porta vuota
-Cagliari
Pinilla sbaglia a porta vuota
-Celtic
miracolo di Carrizo

la cosa buona e' che si aveva la sensazione di poter segnare da un momento all altro e penso che se avessimo fatto un gol poi avremmo vinto

Gimon24 ha detto...

"Piangere fa male, ma farlo per una cosa che ami un po' meno."
Davide Merola, oggi sulla sua pagina FB.

Parole accompagnate da una foto delle sue lacrime in campo con la maglia nerazzurra dopo la sconfitta contro il Genoa nella finale della Nike Premier Cup.

Il futuro è tuo, Davide.
Sei un talento purissimo, come un diamante.

Avvocheto ha detto...

Sulla Nike Cup potete trovare sul sito che ha seguito la manifestazione (www.calcionazionale.it) un po' di video, top 11 del torneo e analisi delle varie squadre oltre ad un video su Gnoukouri abbastanza interessante.
Dalle immagini della finale non mi pare abbiamo dominato: un paio di nostre grandi occasioni, poi il gol loro e da lí occasioni da ambo le parti. Sul finale un'occasione clamorosa per noi.
Peccato veramente ma ancora bravi ragazzi.

Su Icardi ed il suo rinnovo ennesima dimostrazione che i giornali non ne azzeccano una su di noi da quando c'è ET e che, come sempre, ogni lettura che viene data é ovviamente la più negativa e catastrofica possibile.

Sulla partita con la Fiore avete già detto tutto: alla fine comunque la sensazione è sempre quella di essere sulla strada giusta, all'interno di un percorso che vedrà alti e bassi ma che a medio termine ci riporterà in alto...passata l'incazzatura per la sconfitta rimane l'ottimismo razionale per quello che si vede o si intravvede

Michele ha detto...

Leggo solo ora Luciano. Grazie. Anche io ho sempre letto Brera poichè mio padre era un patito de il Giorno. Il concetto di apparente difesa della sconfitta tipo uruguay col brasile mi è ben noto....Come anche l'importanza fondamentale di Eupalla... Ma i primi venti minuti, ogni volta che la palla era nella nostra metà campo, sia l'avessimo noi sia la viola, tremavo. Cosa che non mi era capitata a Sassuolo. Forse per la presenza di mio figlio. Nel secondo tempo non mi riferivo all'attaccare quanto piuttosto ad una maggior grinta e decisione nei contrasti. Poi quando c'è equilibrio Eupalla è proprio decisivo. Non ho sentito Mancini. Quando si perde mi rifugio qui e leggo o vedo molto poco. Speriamo che Eupalla sisia completamente dedicato all'Europa League. E che Rodrigo sia increscita come mi è sembrato sul campo. A proposito. A s.siro è proprio sembrato che non gliel'abbia data apposta la palla. Non so perchè e non ho rivisto l'azione. E non è, questo sì, un gran bel segno se è vero. Grazie ancora e ciao.

carlo ha detto...

O.T.

Ho visto la puntata di "Piazza Pulita" in cui hanno trasmesso un servizio sul Parma.
L'ex presidente del Parma, Ghirardi, ha affermato che l'unico suo errore è aver creduto a tutte quelli eminenti personalità calcistiche che gli hanno cladamente consigliato di vendere a Taci.
si è rifiutato di fare il nome del "Consigliere", dicendo che tanto è risaputo.

Taci fa parte del mondo Milan e ricordo anche una trasmissione Sky in cuo l'ospite Massaro non ha fatto altro che tesserne le lodi.

Poi ci si chiede come Lega Calcio e Federazione non si siano accorte della situazione fallimentare del Parma...

Che schifo!

poi ho anche visto lo speciale Sky su Moratti: una boccata d'aria fresca!

Forza Internazionale.
Forza Moratti.
Forza Noi.

luciano ha detto...

Spedito il post sulle giovanili

Gimon24 ha detto...

Ciao a tutti!

Online il post di Luciano sul weekend delle giovanili.