lunedì 21 marzo 2016

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Roma Inter 1-1: i responsi (quasi) definitivi






La partita contro i giallorossi a mio parere ha dato dei responsi che si possono considerare pressoché definitivi, salvo eventi del tutto improbabili ma che nel calcio a volte accadono.

Alcune di queste risposte, a giudizio di moltissimi tifosi, possono essere o disconosciute o considerate deludenti.

A mio parere alcune sono solo la definitiva sanzione di situazioni che il campionato aveva già chiaramente evidenziato.

Altre sono conferme di situazioni in divenire che, dal mio punto di vista, devono considerarsi confortanti, se non per l'immediato (pure da non disprezzare), senza dubbio per le prospettive a breve termine.

La partita di Roma, insieme alle altre 29 disputate ha detto chiaramente quanto segue:

1. la rosa della Roma (come quella del Napoli e della juve) è indiscutibilmente ancora superiore  rispetto a quella nerazzurra. 
 Le distanze si sono ridotte rispetto al passato, ma restano, 
 soprattutto dopo il buon mercato romanista di gennaio

La battaglia per il terzo posto è chiusa, a meno di imprevedibili harakiri dei romanisti

L'Inter dispone di una squadra forte, con una sua identità ben salda in diversi ruoli o reparti, in grado di lottare con la “splendida” Fiorentina e con il Milan per quarto posto. Magari anche recuperando un paio di punti rispetto a chi la precede.

I nerazzurri sono in grado, nella singola partita, di reggere contro chiunque, ma nell'arco dell'intera stagione devono ancora lasciare il passo a chi li sta precedendo.

Nello stesso tempo i nostri, come qualunque squadra eccetto forse la juve, in un campionato complesso come quello italiano possono perdere con chiunque, se solo si trovano all'80% della condizione atletica e psicologica.

Il futuro si prospetta in modo positivo, anche a breve, sempre che la società sappia conservare i giocatori cardine o sostituirli solo in meglio e sappia o possa effettuare quegli interventi mirati (relativamente pochi) in grado di completarla

A mio parere la partita di Roma dovrebbe aver aperto gli occhi anche ai più ottimisti che ancora oggi sono convinti della nostra competitività ai massimi livelli (se non avessimo perso punti facili... già, ma li abbiamo persi, come hanno fatto gli altri del resto. Qualcuno in più perché abbiamo meno continuità che significa avere la forza di fare risultato anche quando non ti gira bene.

La Roma rispetto a noi ha un po' più di qualità in mezzo e davanti, ma soprattutto è una squadra completa, con giocatori forti e specialisti del ruolo in ogni reparto e dispone di “riserve” altrettanto forti e assortite in modo da poter garantire alla squadra duttilità e cambio di modulo.

Noi avevamo degli assenti, è vero. Ma assente Icardi abbiamo dovuto far giocare punta centrale uno che non ne ha le caratteristiche e quando abbiamo voluto rafforzare il reparto abbiamo dovuto inserire Manaj.

Loro avevano due esterni insidiosissimi, noi un solo esterno (Perisic) mentre l'altro, molto generoso, si è visto solo in fase difensiva ed è chiaramente di livello diverso rispetto a Salah.

A centrocampo noi avevamo fuori Kondo, ma loro avevano in panca Strootman e De Rossi.

I nostri terzini sono stati ammirevoli per intensità e abnegazione, contro avversari fortissimi: ma proiettando la prospettiva su 38 partite, in molte delle quali si dovrebbe attaccare e aprire spazi, quante volte riuscirebbero a confermarsi su questi livelli (o se preferite, quante volte sono riusciti a farlo nell'intero campionato)?

Abbiamo giocato un grande match, potevamo anche vincerlo, ma secondo me è apparso evidente che abbiamo dato il massimo della nostra potenzialità mentre la Roma non si è espressa al meglio. In parte anche per merito nostro, certo.

Eppure ha avuto parecchie occasioni in più. 
Basta rileggere la cronaca, anche solo quella di Inter.it che non credo sia faziosamente anti interista.

Anche le statistiche fornite dalla Lega sono interessanti in proposito. 
Addirittura per molti parametri noi avevamo fatto meglio a Torino in campionato contro la juve: possesso palla, parate, tiri in porta, tiri totali, occasioni da gol, corner, palle perse sono stati a loro netto favore. 
Noi abbiamo fatto meglio nelle palle recuperate e... nei lanci lunghi

Insomma se si vuole sostenere che l'Inter ha ormai colmato il gap con le prime, che è inferiore solo alla juve e che poteva con più...attenzione arrivare seconda, facciamolo, per carità.

Spero tuttavia, per il bene dell'Inter, che questa non sia l'opinione del proprietario, dei dirigenti, del settore tecnico. 

Per me la Roma sia pure con distanze ridotte (merito del lavoro del Mancio e di Ausilio) ci è ancora superiore nel settore offensivo, nel centro campo e nei ricambi.
E da questo si deve ripartire, in estate.

Per il momento ci sono ancora 8 partite nelle quali i due terzini dovranno dimostrare di poter giocare con continuità su questi livelli, anche contro avversari diversi; 
Brozovic e Kondo dovranno dimostrare di essere affidabili almeno al 90% in tutte le partite; 
Ljajic dovrà chiarire se merita i soldi del riscatto e Eder se, giocando da seconda punta, può dare un contributo importante non solo in termini di generosità.


La battaglia per il terzo posto è (quasi) chiusa

Si deve considerare che la Roma sembra in un buon momento, viene da otto vittorie consecutive e un pareggio (26 punti su 28).
Noi siamo pure in un buon momento: vero che nelle ultime otto la Roma ci ha rosicchiato 12 punti, ma se ci riferiamo alle ultime 5 abbiamo ottenuto tre vittorie, un pareggio a Roma e una sconfitta solo con la juve. 
Oltre alla bellissima prestazione in Coppa Italia

Partendo da queste considerazioni proviamo a vedere il calendario delle due squadre

Inter:  Torino   Frosinone    Napoli      Genoa    Udinese    Lazio      Empoli    Sassuolo
Roma:  Lazio      Bologna       Atalanta    Torino     Napoli       Genoa     Chievo    Milan

(sottolineate le partite in trasferta)

Sulla carta, per quel che conta nel calcio, le occasioni in cui la Roma potrebbe perdere punti ci sono ancora (il derby e la partita col Napoli; le trasferte a Bergamo, col Genoa e col Milan).

Più difficile (direi molto più difficile) che noi si faccia l'en plein.

Però vale la pena di provarci: un evento imprevisto (per esempio la loro sconfitta nel derby e in contemporanea la nostra vittoria sul Toro) cambierebbero completamente le prospettive delle ultime sette gare.

Ma qui, più che ragionando sto sognando...anche se a volte i sogni si avverano

Tuttavia qualche altra considerazione sul nostro percorso (e quindi su quanto resta da compiere, ma anche sulla nostra consistenza) si può fare.

Contrariamente a quanto si crede, se la nostra posizione non soddisfa, la “colpa” non è delle partite con le piccole.

Infatti se consideriamo le sette squadre di testa (ovviamente con noi arriviamo a otto) la situazione è la seguente:

partite giocate 11, punti fatti 7, media punti 0,6

Anche la Roma ha giocato contro le prime sette in classifica 11 partite, come noi, ma i punti conquistati sono 19 e la media punti è  1,7, quasi il triplo dei nostri.

Sono convinto che la vera differenza stia qui e che rimandi alla qualità media dei giocatori in organico, e alla completezza della rosa, dati che vanno misurate su tutto il campionato e situazioni che emergono soprattutto in occasione degli scontri diretti.

Da questo punto di vista noi abbiamo ancora tre scontri “diretti” da disputare, proprio come loro.

Questo dato conforta anche la mia opinione per cui solo alcuni reparti hanno trovato un rendimento se non da primo posto, da zone alte della classifica: infatti la nostra difesa è stata all'altezza (anzi leggermente meglio) di quella romanista con 28 gol subiti contro 31 presi da loro.

Ma la differenza la fa la capacità di offendere (senza diminuire troppo la protezione) di centrocampo e attacco. Infatti la Roma ha segnato un terzo in più rispetto ai nostri gol, ma noi abbiamo realizzato meno anche della juve, del Napoli e della Viola, mentre col Milan, che non a caso è dietro, siamo pari.

Mi piacerebbe sbagliarmi, ma credo che dopo 30 partite siano dati che dipingono abbastanza stabilmente la graduatoria dei valori.

Nello stesso tempo, anche ripetendomi, ribadisco che con questo organico per me era difficile fare di più di quanto ottenuto sino ad ora.

La situazione sarebbe davvero negativa solo se perdessimo, oltre al quarto, anche il quinto posto, con una caduta rovinosa e con la qualificazione all' EL da giocare in estate.

Ma sono certo che finiremo bene, lottando con la Fiorentina e magari mangiando qualche punto alla Roma.

A questo punto però vorrei esprimere una considerazione personalissima (veramente ne ho parlato con un paio di allenatori che la condividevano pienamente) che potrebbe non essere condivisa dai più.

Abbiamo detto più volte che cosa ci manca: almeno un terzino forte e affidabile per 30-35 partite, almeno un elemento di grande classe a centrocampo, capace di far girare la squadra ma anche di inserirsi e segnare (oltre al continuo progredire di Brozo e Kondo). 
Poi, continuando ad aver fiducia in Eder, se considerato seconda punta, un'ala destra più forte di Biabiany.

Ma secondo me ci manca anche un'altra cosa, fondamentale nel campionato italiano.

Parlo di un centravanti che parta anche come riserva, ma abbia le caratteristiche fisiche e tecniche di uno Dzeko, di un Toni, di un Pavoletti.
Da buttar dentro nell'ultima mezz'ora quando sei in svantaggio o non hai saputo sbloccare, gli avversari si chiudono e serve una torre potente che svetti e apra spazi a sportellate. 
Meglio se qualche volta... conclude.

L'andamento della partita

L'Inter sceglie, per convinzione o per costrizione, il modulo 4231, speculare a quello della Roma (almeno secondo gli esperti di moduli).

I giallorossi iniziano forte, con Perotti e i centrocampisti che verticalizzano subito sulle punte insidiosissime e capaci di tagli letali.
Secondo me però la mossa vincente del Mancio è spostare Ljajic quasi in marcatura sulla fonte del loro gioco, Keità, che infatti viene quasi annullato.

Purtroppo i nostri teorici 4 uomini offensivi si riducono subito di numero, con Adem che si sacrifica, Biabiany che deve badare più a contenere la spinta romanista sulla sua fascia e Eder che fa un grande lavoro, ma chiaramente non può essere la punta di riferimento capace di far salire la squadra.

Dunque la nostra capacità di offendere è affidata solo a Perisic e a tratti alle incursioni di Brozo.

Dopo i primi minuti di assestamento, l'operazione riesce per quasi un'ora, fino a quando cioè le energie e la lucidità di Medel Biabiany Brozovic Ljajic (oltre naturalmente a Perisic) consentono alla squadra di stare alta senza rischiare ripartenze letali o comunque di effettuare sganciamenti a turno per sostenere l'attacco.

In questa fase (dal 15' circa al momento del nostro gol) rischiamo poco e forse oltre alla rete realizzata, abbiamo più occasioni di loro.

Tutto cambia quando le energie calano e soprattutto quando loro tolgono Keità per inserire Dzeko, passando così a un 433 (io con modestia sto alle versioni ufficiali, a me in realtà è sembrato che inizialmente la Roma avesse 3 centrocampisti (Nainggo, Keità Pianic) e 3 punte, tra le quali il finto nueve Perotti. 
Semmai con l'ingresso di Dezo i centrocampisti diventano 2 con Dzeko prima punta e Perotti che dal centro scambiava spesso posizione con Salah e col Faraone, di volta in volta.

Fatto sta che è Dzeko, pur essendo in giornata pessima, che decide la partita, col suo peso, la sua potenza travolgente al centro della nostra difesa. 
Lui sbaglia tutto, ma è quasi sempre al centro dei pericoli creati. 
Ora per la nostra difesa non ci sono più da neutralizzare due esterni per quanto insidiossimi.

E la cronaca parla chiaro: tiro sull'esterno della rete di El Shaarawi, sinistro di Salah respinto di piede da Handanovic, pericolo sventato sulla linea da Nagatomo e poi il gol.
E un tiro respinto da... Dzeko
Poi ancora una palla buona sprecata da Nainggo, ma sarebbe stato davvero troppo.

In tutto questo ho sentito tante critiche al Mancio: la squadra dopo il vantaggio si è schiacciata troppo all'indietro (come se fosse stato lui a imporre ai suoi di non avere la forza di giocare alti o almeno di uscire) 

E naturalmente la critica opposta: spesso nel finale è passato a tre per difendere il risultato, perché non ha messo JJ anche a Roma?

Peccato naturalmente che le due critiche si elidano.

Piuttosto ho un'idea, che potrebbe forse venir convalidata dalle cifre se, per i miei gusti, in questo post non avessi già fatto troppe ricerche su cifre e statistiche.

Penso che, a parte le prime partite in cui giocavamo male (cioè con una prudente efficacia) e vincevamo, da quando ci siamo messi a giocar bene, se sprechiamo molte energie senza riuscire a chiudere le partite, ci facciamo sempre schiacciare o sorprendere sbilanciati per mancanza di lucidità e/o energie nel finale, con situazioni che ci hanno fatto perdere molti punti.

Mi pare sia successo con la Lazio, col Sassuolo, col Carpi, e con la Fiorentina. 
Ma anche con la juve nell'andata di Coppa Italia abbiamo buttato la qualificazione, subendo troppo nel finale. 
E pure nel ritorno, dopo il nostro 3-0 abbiamo avuto nel finale un'occasione con Perisic, ma loro sono stati molto più pericolosi che in precedenza. E comunque negli ultimi minuti ci hanno fatto soffrire più che nel resto del match.

Può darsi che si tratti di situazioni specifiche, come può essere che ci manchi un po' di qualità in mezzo al campo quando si tratta di gestire la palla, in una situazione di stanchezza collettiva.

Escluderei che la tendenza a schiacciarci dietro sia un riflesso quasi involontario, ma anche in quel caso testimonierebbe di una carenza di leader con personalità.
E del resto, in alcune occasioni il gol lo abbiamo preso quando eravamo squilibrati in avanti. 
Anche in questo caso però manca chi ragioni e abbia la personalità per mantenere equilibri ed equidistanze in campo.

Speriamo basti Banega (se arriva) sempre con l'auspicabile crescita di Brozo e Kondo che però per un paio d'anni non potranno essere i leader necessari

Le pagelle

Handanovic: un paio di interventi importanti e per il resto molta sicurezza
6.5

D'Ambrosio: davanti non si vede mai, ma deve contenere un incisivo El Shaarawi. Ci riesce abbastanza e non è poco
6

Miranda: autentico dominatore e regista della difesa. E' tornato alla forma strepitosa del girone d'andata.
Si capisce il perché delle voci secondo le quali Real, Barça e Bayern sono interessate a lui.
7.5

Murillo: ho letto giudizi di stentata sufficienza. Certo giocare vicino a questo Miranda aiuta, ma se prendi gol solo a 5' dal termine contro la Roma che viene da 8 vittorie e per una sfortunata casualità, significa che tutta la difesa ha fatto bene.
6.5

Nagatomo: conferma di essere in una forma strepitosa, nonostante debba opporsi a un avversario fortissimo. In un paio di occasioni l'ho visto domare Salah in un duello di pura velocità. Il romanista stesso sembrava stupito. Ha due problemi: quando deve affrontare un avversario alto e potente e il rendimento modesto nelle partite in cui non riesce a tenere la concentrazione al massimo.
A Roma però davvero bene.
7

Medel: il più sottovalutato dei giocatori interisti, rispetto al rendimento effettivo e concreto. Merito anche suo se il centrocampo della Roma non prevale, salvo nel disperato assalto finale.
6.5

Brozovic: anche sulla sua prova ho letto giudizi discordanti. Per me è stato straordinario, in copertura, nel dettare i tempi alla squadra e persino negli inserimenti. Una perla l'assist per il gol di Perisic
7

Biabiany: in pratica davanti non si è visto mai. Però si sacrifica moltissimo (lo ricordo centravanti leggero e velleitario nelle nostre giovanili: quanta strada ha fatto! Chi vuole i giovani subito e a tutti i costi, dovrebbe confrontare il Biabiany a 20 anni e il Biabiany di oggi, a 28).
C'è di meglio, in giro, ma la Roma sulla fascia sinistra non sfonda e mi dicono che anche Digne recentemente abbia fatto molto bene.
6

Ljajic: si sacrifica moltissimo per tamponare le ripartenze dei centrocampisti romanisti e nello stesso tempo riesce a farsi vedere per gestire (con mediocre successo) gli scarichi dei compagni di difesa. Chiaro che in quel ruolo serve qualcosa in più, ma sul piano dell'impegno una prova apprezzabile.
6--

Perisic: sicuramente con Miranda il migliore dei nostri. Fa ammattire Florenzi e lo costringe a restare guardingo, mentre la fase migliore del romanista è quella offensiva. Grande aiuto ai compagni e capacità di proporsi davanti.
Un tassello messo al posto giusto.
7.5

Eder: di sicuro è stato un punto debole della formazione vista in campo, ma per le mansioni richiestegli, lo si sapeva e lui è stato corretto ad accettare un ruolo ingrato e a interpretarlo sacrificandosi al massimo. Da seconda punta, in questo finale di stagione, potrebbe darci quel qualcosa in più.
6--

Melo e Manaj senza valutazione

Mancini: se non vinci a Roma trovi una miriade di critiche da parte di tifosi più competenti: sull'1-0 metti JJ e vinci, no? Sull'1-0 metti Melo e vinci, no? Metti Telles davanti a Naga e sposta Perisic sulla destra e vinci, no?
Purtroppo gli allenatori non sono competenti come i tifosi e non ne ascoltano i consigli.
Il Mancio però con una squadra ridotta all'osso nei reparti chiave ha presentato una squadra compatta e competitiva.

Certo che il mister sarebbe da psicanalizzare: benissimo nella prima parte del campionato. Poi improvvisamente non ci capisce più nulla, va nel pallone completamete.
Ora sembra aver ritrovato un po' di senno...
7

Luciano Da Vite

Nella foto (inter.it), Ivan Perišić esulta dopo il gol del vantaggio.

19 commenti:

Lou ha detto...

alla roma mancavano de rossi (buon viaggio in USA...) e strootman (auguri per una piena ripresa agonistica) ... a posto così.

luciano ha detto...

Non ho capito il senso del commento, ma non importa.

Riccardo Anelli ha detto...

Sembra proprio che l'avventura italiana di Balotelli termini a fine stagione.
Ed è incredibile che a 25 anni si possa già parlare di Balotelli come un ex giocatore.
Forse Lou voleva sostenere che la Roma non aveva defezioni importanti a differenza di noi.

luciano ha detto...

Ah, Strootman e De Rossi sono due scartine, certo. e in panca avevano Dzeko, non Manaj.
Comunque bastava scrivere, con gentilezza: credo che noi con Palacio Icardi e Kondo e loro con Strootman e De Rossi li avremmo comunque battuti, perché siamo più forti.
E' un'idea come un 'altra, ma spero che non sia l'idea dei nostri dirigenti che devono spendere per farci fare davvero il salto di qualità

luciano ha detto...

balotelli già a 16 anni non correva se non per qualche percussione. Non aveva ritmo, intensità. Ricordo che allora se ne discusse a lungo e io sostenevo che per me era una questione organica, di fibre muscolari o di capacità polmonare.
oggi naturalmente si sono aggiunti gli effetti di una preparazione per anni non fatta seriamente, faticando e forse degli stravizi.
provo pena per Balo come già per Adriano: ragazzi che non avevano avuto in dono dalla sorte una testa adeguata alle capacità che possedevano nei piedi

MarkEllen8 ha detto...

Io ho visto un inter molto buona - per un ora e più alla pari con la Roma.
L'unico rammarico è stato quelli di non averla chiusa perché 2/3 potenziali buone occasioni ci sono stata e probabilmente serviva un po più di cattiveria (o forse un cambio li davanti... Che non avvevamo).
Partita non paragonabile secondo me a quelle di Torino e Firenze - a Roma molto molto meglio.
Sono d'accordo con Luciano sulla necessità di un 9 con le caratteristiche di dzeko... Avere un julio Cruz in rosa... Magari

Lou ha detto...

Tutti i media avevano detto/scritto che la roma era al gran completo e all'Inter mancava qualche pedina (relativamente) importante, almeno ai fini di una gestione più efficace e razionale della gara... poi scopro che spalletti ha voluto auto-penalizzarsi tenendo accanto a sé de rossi e strootman (per non parlare del pupone) per l'intera partita.... non ho utilizzato una sola parola sconveniente, solo un po' di ironia (sintetizzata al massimo)... ma - a quanto pare - non va bene neppure quella ... #pazienza

Unknown ha detto...

Che attaccante e che giocatore meraviglioso Julio Cruz!!

luciano ha detto...

Se mi sono sbagliato e abbiamo dimostrato di essere più forti della Roma ne sono felice.
A me non è parso così, pazienza.
mark, non voglio fare polemica, perché trovo che non abbia senso fare polemica fra noi, ma se noi non abbiamo chiuso la partita con 2/3 buone occasioni, loro cosa devono dire che di occasioni ne hanno avute di più e più nette? prima e dopo il nostro gol?
Se pensi che io sia fazioso, rileggiti la cronaca di Inter.it (che tra l'altro non considera neppure il tiro diretto in porta e parato da...Dzeko).
E poi le statistiche. Sono il primo a dire che i numeri nel calcio dicono poco.
Alcuni li interpreto addirittura in modo contrario al senso comune .
Per esempio, se hai tenuto palla per 60' contro i 35' dell'avversario e hai ottenuto lo stesso risultato per me sei...un bel pirla.
Stessa cosa se hai battuto otto angoli a uno sempre senza ottenere nulla.

Però le statistiche delle occasioni da gol, delle parate, dei tiri in porta, non sono risolutive, ma qualcosa dicono.
Io posso avere fatto una parata sola, ma fenomenale, tu tre ma normali. Chiaro che sei andato più vicino al gol tu nonostante i numeri.
Ma se tutti i numeri (occasioni tiri parate) sono largamente a senso unico, diventa difficile non considerarle per nulla.
La mia impressione è stata quella che ho scritto: dieci minuti iniziali in loro balia. Poi equilibrio sino al nostro gol. Poi netto predominio di occasioni da parte loro. I numeri hanno solo confermato, a mio parere, non voglio pontificare, le impressioni che avevo avuto.
Il portiere della Roma ha fatto una parata, quello dell'Inter 5 (più una di ...Dzeko). la Roma ha tirato 12 volte, l'Inter 4
la Roma ha tirato nella luce della porta sei volte, l'Inter 2.
La Roma ha tirato in porta da dentro l'area 4 volte, l'Inter 1
La Roma ha avuto 11 occasioni da gol, l'Inter 5 D'accordo che il concetto di occasioni da gol è soggettivo, ma se si applica lo stesso concetto alle due squadre qualche indicazione la dà.
Poi, ripeto, se incompleti siamo pari o superiori alla Roma, meglio. Ci aspettano solo grandi soddisfazioni.
Che a quel punto saranno inevitabili

luciano ha detto...

Da fc inter 1908. Esposto di un avvocato napoletano

“In data odierna è stato inviato alla Procura della Repubblica di Torino un esposto denuncia contro Nicola Rizzoli e per culpa in vigilando contro la Figc affinché si accerti se sono stati violati i principi di lealtà sportiva e vi sia stata una condotta antigiuridica dell’arbitro bolognese tesa alla frode sportiva ed a danneggiare le formazioni di Torino e Napoli ed i loro tifosi”.

Unknown ha detto...

L'atteggiamento di chiellini, bonucci, marchisio e altri nei confronti degli arbitri è scandaloso. Fanno bullismo praticamente, si rivolgono in modo minaccioso.

MarkEllen8 ha detto...

Senza far polemica per l'amor dio... Ma io mi riferivo proprio al fatto che potevamo chiuderla nonostante nell'ultima mezz'ora la Roma ci ha decisamente schiacciato - ci sono stati 2/3 contropiedi che potevano essere gestiti con più cattiveria, o forse è mancata un po di lucidità.
Poi che la Roma oggi sia un po più forte di noi sono completamente d'accordo.
Sulle statistiche... Mah io dico solo che a mio parere la prestazione di Roma è stata molto diversa in senso positivo rispetto a quella di Torino e Firenze al di là dei numeri e del risultato.
Se guardiamo solo il risultato allora la partita con la Samp è stata ottima e quella con il Sassuolo pessima, ma non è così.
episodi, sfortuna, prestazioni incredibili dei portieri avversarsi od errori clamorosi nostri hanno inciso pesantemente sul risultato nonostante buone prestaZioni.

luciano ha detto...

Non sono molto d'accordo, Mark, ma non è così importante. Secondo me la partita con la Samp è stata buona e quella col sassuolo pessima. Mi conforta anche il fatto che difficilmente può essere casuale che l'una sia inserita in un ciclo negativo, l'altra avvii un ciclo di ripresa (anzi, per la verità era già stato avviato a Firenze)
Comunque nulla di male ad avere idee discordanti su questo.

Intanto oggi ho visto solo il primo tempo di Inter berretti palmeiras (2-1 il risultato, gol di Ndiayè e di Donna, entrambi molto belli) La partita è iniziata con oltre un'ora di ritardo per assenza dell'arbitro che l' AIA aveva inviato a bareggio.
Loro nulla di eccezionale, solo un paio di attaccanti bravini, noi bene.

Domani derby dei giovanissimi alla 15.00

In tarda serata invierò il post sulle giovanili, con un paio di interessanti novità

Riccardo Anelli ha detto...

A proposito di giovanili oggi alla mundialito vittoria 10 a 1 contro il CD Puertorrealeña e sconfitta 2 a 4 contro l' AF Angola.
Domani inizia il MIC 2016
Luciano cosa puoi dirci di questi tornei ?

luciano ha detto...

Nulla, Riccardo, i risultati li conoscevo ma non so altro. Anche alcuni genitori coni quali ho parlato non sanno molto di più. Credo comunque che al mundialito si passerà il turno (passano in due). Al MIC sarebbe bello se qualcuno che conosce l'elenco dei convocati ci dicesse nomi e ruoli dei provini.
Una novità invece riguarda il quasi certo arrivo nel prossimo anno del fratellino di Chiarion. Si tratta di un 2003 molto fisicato e di buona tecnica che nella sua squadra gioca davanti, ma da noi viene provato come centrale difensivo

surf74 ha detto...

Al mic dovrebbero esserci:
ADUARDO ALCINES DIAS
ALBERTO BARAZZETTA
ANDREA BERTAZZOLI
ANDREA MORETTI
ANDREA PAPETTI
ANGE JOSUE CHIBOZO
CRISTIAN DI MARCO
KOUA LOEPAUL ESSAN
LORENZO MORETTI
LORENZO PIROLA
MATTIA TORDINO
MATTIA RONALD SANGALLI
NICOLO VERREI
PILIP STANKOVIC
RICCIARDO BOSCOLO CHIO
ROSARIO CANCELLO
SEBASTIANO ESPOSITO
ZERO D'ISIDORO
VALERIO WILFRED ANANE
Secondo il mic


Avvocheto ha detto...

Cancello dovrebbe essere un centravanti della Reggiana

luciano ha detto...

Inviato il post

luciano ha detto...

Dalla gazzetta di reggio, 17 marzo


I"n queste settimane l’amministratore Guido Tamelli sta trattando con l’Inter la cessione di Rosario Cancello, nato a Napoli il 13 giugno 2002, attualmente residente a Parma, prelevato tre anni fa nel vivaio dell’Inter Club.
Cancello è il centravanti dei giovanissimi regionali, è monitorato da tempo perché l’Inter Club è una società gemellata del progetto InterCampus. Il suo arrivo alla Reggiana fu consigliato dagli stessi dirigenti nerazzurri, in particolare dal responsabile Roberto Samaden che lo vuole a Milano per la prossima stagione. Si è ai dettagli dell’operazione, anche perché la famiglia del ragazzo spinge in questa direzione, nonostante ci siano altre importanti opportunità.
«È un attaccante vero, un trascinatore di tutta la squadra – spiega Michelangelo Galasso, il suo allenatore –. Il carattere è la sua qualità più importante, segna con molta regolarità, pur non facendosi prendere dai sogni, credo abbia una gran voglia di misurarsi a più alti livelli»."