sabato 14 aprile 2012

56

A Udine con l'ultimo sogno della stagione.


Considerazioni generali
Personalmente non credo al terzo posto finale, se esamino la questione sul piano logico, perché troppe squadre ci stanno davanti; alcune oggettivamente più forti di noi.
Poi perché il calendario certo non ci è favorevole.
Infine per alcuni problemi di organico non risolti, amplificati dall'assenza - forse fino a fine stagione - di giocatori fondamentali come Samuel e dal fatto che i rientri di altri (Wes segnatamente) imporranno la ricerca di nuovi equilibri tattici.
Solo una grande prestazione, anche in termini di risultato, a Udine, potrebbe rovesciare questa tendenza e consentire di rendere realistici quelli che attualmente mi sembrano purtroppo solo sogni fantastici.
Ecco che quindi in un senso o nell'altro, Udine diventa una svolta.
Intendiamoci, se fossimo la juve o il Milan, non ci sarebbe problema.
Di fronte alla nostra impellente necessità di ottenere il risultato, le zebrette si posizionerebbero premurosamente a 90 gradi, come è sempre successo in passato.
Ma così non è e non sarà.

In una situazione di organico obiettivamente complicata, a Udine sarà necessario sbagliare il meno possibile, nella scelta dei giocatori e nella disposizione in campo.
E servirà anche quel po' di fortuna che troppo spesso ci è mancata, di recente.
Ma anche il realizzarsi di queste situazioni, potrebbe non essere sufficiente.
Non ci sono dubbi, invece, a mio parere, sull'intensità e la determinazione con cui ci giocheremo questa chance estrema. Chiunque scenderà in campo darà il massimo delle sue possibilità, per l'altissimo profilo professionale che caratterizza TUTTI i nostri giocatori e perché Strama saprà trovare le motivazioni più efficaci.
Bisognerà vedere se questo basterà.
Perché se è vero che i friulani non sembrano nel loro periodo più fulgido, è altrettanto certo che costituiscono un complesso di grande valore, quasi insuperabile entro le loro mura.
Tecnicamente e come organizzazione di gioco, quando tutti corrono come disperati, inferiori solo oggi in Italia, a Milan e juve.
La conferenza stampa di Stramaccioni
Be', la mia opinione sulla gestione Ranieri è nota: non gli imputo nulla di particolarmente sconveniente.
Ha gestito il gruppo con buon senso, non ha commesso errori significativi, non essendo io un esperto di preparazione atletica e soprattutto non essendo presente ad Appiano non posso dir nulla su questo aspetto del suo lavoro, concordo sostanzialmente sulle scelte degli uomini attuate partita per partita.

Il suo è stato un lavoro serio, scrupoloso, ma non ha saputo dare quel qualcosa in più quel pizzico di genialità e spregiudicatezza che distingue un grande allenatore da un onesto professionista.
E anche le conferenze stampa sono state dello stesso livello: serie, piene di buon senso, persino un pochino noiose.
Strama, non c'è dubbio, ha dato una svolta, in tutto.
Ha espresso una personalità più spiccata nei rapporti con la squadra, una sua idea di gioco precisa e per qualche aspetto innovativa, è apparso più convincente sul piano motivazionale (basti citare il recupero di Zarate).
Ed anche le sue conferenze stampa sono apparse più briose e più ricche di contenuti coinvolgenti.

Sempre considerando che nel calcio contano i risultati e queste impressioni positive conteranno fino a quando saranno accompagnate e favorite da risultati utili.
In caso contrario verrebbe subito da tutti (o quasi) accomunato nella condanna che ha già colpito i suoi predecessori.
Il punto di partenza della sua conferenza (lo sarà, espresso esplicitamente o meno, di tutte le sue conferenze) è la necessità di vincere.
Non esiste l'allenatore che non va in campo per vincere, che non schiera quella che ritiene la formazione migliore, ma imposta un undici sperimentale.
In questo caso Strama parla di un patto esplicito con Moratti.
Il presidente gli ha chiesto di vincere e sarà quello che chiederà a tutti gli allenatori del futuro (speriamo lontano).
Vincere non vuol dire vincere sempre e tutte le competizioni, ovviamente.
Significa giocare ogni partita per vincere.

Il giudizio di Strama sull'opportunità di lanciare i giovani, in questo finale di stagione, è di quelli da stampare ed esporre ogni volta che il sapientone di turno propone di pensionare i vecchi campioni e testare i giovani Primavera.
Lo riporto testualmente, perché per me è l'ABC dell'intelligenza calcistica:
''Io quando devo scegliere un giocatore non guardare proprio la carta d’identità, ma le qualità, per il bene dell’Inter e del mio lavoro devo scegliere quello che si presta al gioco che voglio fare. Poi chi se ne frega di cosa fa la media. Penso che non ci sia nessun allenatore che ha un giocatore forte, giovane e gli preferisce uno meno forte e vecchio. Poi chiaro che se si fa la media (dell'età dei titolari, ndr) un dato oggettivo è la media di età alta, ma io le scelte le faccio prima.''
Credo che una risposta migliore, più netta, ai dietrologi, agli asadisti, non ci possa essere.
Perché il tifoso dell'Inter è strano: se uno di fronte a una palese ingiustizia arbitrale, cioè a un torto subito, la denuncia, subito viene definito sprezzantemente “gomblottista”.
D'altra parte però lo stesso tifoso è pronto, masochisticamente, a denunciare inesistenti complotti di una parte del “suo” spogliatoio.
Fino ad arrivare al punto di sostenere che campioni integerrimi come Zanetti o Cambiasso ricattano gli allenatori, al solo fine di raggiungere record di presenza.


Anche direttamente sulla questione dei giovani Strama ha ribadito tesi che questo blog modestamente sostiene da sempre: ''La differenza tra primavera e squadre di serie A è geneticamente notevole (vuol dire che essere ottimi Primavera non basta per ambire subito alla prima squadra, ndr). Poi ci sono eccezioni come Balotelli che fanno il salto direttamente, ma, appunto, sono eccezioni.''
Come dire: attualmente in Primavera non ci sono giovani in grado di scalzare i titolari.
Serve sempre un tirocinio e anche al termine di quello solo alcuni arrivano a un livello da Inter.
E Strama ribadisce che l'Inter “ha un grande settore giovanile, con grandi prospetti che potranno esplodere”. Poi ricorda che “tra i migliori in campo di Inter Siena c'erano due ventenni usciti entrambi dal nostro settore: Destro e Obi”.
Anche queste affermazioni sono musica per le orecchie dei frequentatori di questo sito.
Rispondendo alle domande sulla difficoltà della partita di Udine e sul modo di affrontare la gara, Strama dice prima cose ovvie (partita difficilissima, score interno dell'Udinese allarmante) ma poi, a specifica domanda, aggiunge considerazioni davvero interessanti:
Io credo sia giusto mantenere un’Inter propositiva che prova a fare la partita, e allo stesso tempo lavorare, anche se c’è stato pochissimo tempo, per non far mettere in campo all’Udinese le sue armi: ripartenze e attaccarci sui nostri errori o nei nostri spazi. Spero di vedere un’Inter che mantenga la sua identità ma si adegui ai punti di forza dell’avversario. Certo che, nei fatti, tra quello che prepariamo e quello che succede in campo … può passarci molto …”

Il concetto, secondo me è fondamentale: avere una propria identità e nello stesso tempo riuscire a neutralizzare i punti di forza degli avversari.
Questo significa essere realisti e non integralisti (Strama stesso in un altro punto della conferenza utilizza proprio questo vocabolo).
Così era Mou.
La differenza tra Strama e Mou, enorme per ora, sta nel fatto che uno questo proposito l'ha realizzato trionfalmente, oltre ad averlo concepito. Strama non l'ha ancora realizzato, se non a livello giovanile.
Ora ha la chance per provarci.

Passando quindi alle questioni relative ai singoli giocatori, Strama ha fatto capire che alla pesante assenza di Samuel non si ovvierà (ma era logico) ricorrendo a Juan, ancora in fase di preparazione e ambientamento rispetto alle dinamiche del calcio italiano.
Su Rano, il giudizio è positivo (e anche psicologicamente non poteva essere altrimenti), ma a me è sembrato interlocutorio.

Sul Pazzo, ha ripetuto gli elogi consueti (e anche a me nei minuti giocati, ultimamente, è sembrato più vivo del solito), ma per quanto detto prima (giocano i migliori) per il momento è chiuso da un grande Milito, almeno a inizio partita.
Su Faraoni, sembra in parte aver smentito la mia personale convinzione, cioè che Fara non sia un terzino. Sembra.
Perché nei fatti dice che è un terzino o un centrocampista del centrocampo a quattro.
Sul centrocampo a quattro sono pienamente d'accordo, non può essere uno dei tre d'attacco perché basa le sue qualità sulla progressione e non sulla capacità di dribbling (un po' come Santon, con meno fisico, il che lo penalizza in difesa, ndr).
Il fatto è che Strama con il centrocampo a quattro non gioca e terzino non l'ha mai fatto giocare, neppure in assenza di Maicon.
Su Zarate dice che le sue qualità si conoscono, non poteva essere il giocatore demotivato che avevamo visto di recente. L'eventuale conferma non dipende da lui (e non poteva dire altro, se vuole uno Zarate al massimo nelle prossime partite, ma significativamente non ha speso parole per la sua conferma, ndr).
Su Forlan ha ribadito quanto qualunque persona di buon senso pensa.
Il Forlan vero non è questo, incontra difficoltà di vario tipo, non ultima quella di giocare su una fascia che lo penalizza.
Ma Forlan è un grande campione, la sua sostituzione non è stata una bocciatura ma una scelta tecnica. A Udine potrebbe anche essere riproposto.
Su Maicon e Wes conferma di aspettare con ansia il loro recupero e ribadisce che stanno lavorando intensamente per accelerarne i tempi.
Infine interessanti le considerazioni sul possibile ritorno di Leonardo (anche da Strama visto come una “risorsa” da dirigente, per le sue innegabili qualità) e la risposta alla domanda sulle possibilità di raggiungere il terzo posto: essendo dietro, i nostri eventuali risultati positivi potrebbero non bastare.
Per questo il mister preferisce gli scontri diretti: dentro o fuori, ma se vinci non fai solo tre punti, ne risucchi anche tre a chi ti sta davanti.
La possibile formazione
I 21 convocati:
Portieri: JC, Castellazzi, Orlandoni;
Difensori: Zanetti, Lucio, Ranocchia, Chivu, Faraoni, Juan Jesus, Nagatomo;
Centrocampisti: Stankovic, Guarin, Palombo, Poli, Cambiasso, Obi;
Attaccanti: Pazzini, Forlan, Milito, Zarate, Alvarez.
La solita analisi per arrivare a 18 porta ad escludere Orlandoni, Juan, poi io penso Fara.
Perché è vero che resterebbero solo 5 giocatori per quattro ruoli, ma è vero che alcuni (Chivu, Naga, Zano) sono duttili.
D'altra parte la presenza di Fara in rosa porterebbe quasi automaticamente a escludere Palombo; il che dal punto di vista delle proporzioni numeriche tra i reparti sarebbe equilibrato (5 giocatori per tre ruoli) ma io penso che in caso di necessità Palombo possa essere il sostituto di Deki, visto che anche Strama, come i suoi predecessori, preferisce Cambiasso come mediano.
A questo punto, i dubbi sarebbero tra Rano e Chivu (e di conseguenza tra Chivu e Naga). Ma io penso che stante la velocità dei contropiedisti friulani giocheranno Chivu e Naga.
A metà campo dovrebbe essere confermato il trio che ha iniziato col Siena, a meno che in allenamento Guarin non abbia convinto sul piano dei progressi di forma.
Davanti l'unico dubbio dovrebbe essere tra Alvarez e Forlan, con Alvarez preferito se si tenterà di giocare con il baricentro più alto e Forlan privilegiato se si attuerà una disposizione più attendista.
Insomma, ce la andiamo a giocare, senza illusioni ma con qualche speranza.
Sapendo che il responso di questa sera sarà davvero decisivo: o ci rilancerà in pieno nella lotta per il terzo posto, con chances reali e non solo con sogni velleitari, oppure l'obiettivo andrà ridimensionato: una buona classifica finale, che sarebbe comunque, se ottenuto con il raggiungimento di una credibile identità di gioco, una premessa importante per preparare la stagione del rilancio.
Luciano

Nella foto (inter.it), Diego Milito prova a dare le direttive per la trasferta di Udinese: coesione e sorriso.

56 commenti:

luciano ha detto...

Stefano, ti ho risposto di là

Anonimo ha detto...

Visto Luciano, grazie mille


Stefano

MarcoB ha detto...

Torno sull'ultimo argomento del post precedente: per Destro il Siena ha sì il riscatto per la compartecipazione della proprietà ma mi risulta che il giocattolaio abbia il controriscatto già fissato a un prezzo superiore e una parola spesa con l'Inter per la cessione.

La uve a gennaio ha ceduto la metà di Immobile al Genoa proprio per avere la metà di Destro ma che qualche settimana fa si sia sentita dire dal giocattolaio che, il giocatore adesso al siena, abbia già un acquirente e che quindi in cambio avrà Richmond Boakye attualmente in prestito al Sassuolo.

F.I. ha detto...

Luciano, si sa niente sulla squalifica di Pecorini? E' stata ridotta?

Concordo al 100% con il post di Luciano, e come Luciano vorrei che il discorso di Strama sui giovani inseriti in prima squadra fosse scolpito nella pietra. Soprattutto dovrebbero ricordarselo bene quelli che prima invocano i giovani e poi li massacrano al primo errore allo stadio.

Anonimo ha detto...

a fine primo tempo la primavera vince 1 a 0 a bologna, gol di longo

per chi segue la primavera, che ne pensate di insistere con forte piuttosto che far giocare terrani o garritano?
secondo me forte è più forte fisicamente ma per il resto non c'è paragone, sia ora che soprattutto in prospettiva, e visto che cmq si sta giocando contro il bologna e con gli altri 10 titolari si può far giocare tranquillamente terrani o garritano

il milan invece a fine primo tempo vince 2 a 0 contro il varese ma è in 10

Stefano

Francesco ha detto...

Buona sera a tutti.
Beh, Strama mi ha ridato quell'ansia nell'aspettare le conferenze prepartita che non avevo dai tempi di Mou (forse solo alla prima di Leonardo ho provato qualcosa di simile).

Sugli undici da schierare so che non metterei Palombo. Se Deki non ce la fa, comprensibile, e non si vuole schierare Cambiasso al suo posto, tenterei Chivu, con Cambiasso e Obi ai lati.
A quel punto lo schieramento in difesa sarebbe obbligato, ma correggibile a partita in corso.
Luciano vorrei sapere cosa ne pensi.

Su Destro mi sembra la storia che si ripete: acquistarlo sarebbe un gran colpo (anche se sottolineerebbe l'errore fatto in passato). Ma io lo farei solo a patto di non perdere nessuno dei nostri "big" della primavera, più Casta e Cou in prima squadra.
Di vedere altri nostri giocatori diventare grandi altrove sinceramente non ne ho voglia, per cui rinuncerei e punterei su qualcun altro, tipo Muriel.

MarcoB ha detto...

@ibreed
ma per una squadra "Importante" come l'Inter, soprattutto inquesto periodo storico, è veramente complicato non ipotizzare che prima di approdare in prima squadra i giovani faggiano del buon rodaggio altrove.
E l'unica maniera per vederli giocare nella squadra in cui li si manda è la comproprietà. Con l'idea di poterci guadagnare ci investiranno, con il prestito, una volta testati e magari verificato che non sono pronti verranno panchinati. A l'è inscì!

giuseppeRC ha detto...

Sono choccato. Stavo vedendo Pescara-Livorno quando ho visto quel ragazzo, Morosini, accasciarsi al suolo. Adesso è morto. Dio mio, come si fa a morire giocando a pallone?

Anonimo ha detto...

Le mie fonti affermano che molto probabilmente il posto in champions alla fine ce lo giocheremo con la Roma e che le altre pretendenti siano a serio rischio penalizzazione, se questo fosse vero sarebbe un bel colpo di scena!
Stramaccioni dice il giusto quando fa notare il divario esistente tra prima squadra e primavera, certo però che questo Duncan è veramente uno spettacolo....anche solo per curiosità mi piacerebbe vederlo esprimersi in campo con i grandi.

Daniele

Anonimo ha detto...

Purtroppo capita, qualunque controllo si faccia...certo i controlli aiutano ma non possono ELIMINARE tutte le eventualità.
Non siamo macchine, esiste l'imprevedibile.
L'uomo è imperfetto, come tutto nel mondo.
Non si gioca nessuna partita.

giuseppeRC ha detto...

Non si gioca nessuna partita.
-------------

E' giusto così, non si può far finta di nulla.

Francesco ha detto...

Scusa Marco, forse non mi sono espresso bene. Di certo mi rendo conto che qualsiasi strada che permetta di crescere ai nostri giovani va bene, per carità.
Io intendevo che ciò che ritengo importante sia non perdere mai il controllo sui giovani migliori che hai.

Ecco perchè condivido formule come la comproprietà. Basta che poi non si ceda la restante metà, come fatto con Mattia. Altrimenti è tutto inutile (certe volte persino deleterio).

Sono il primo a rendermi conto che non si tratta di questioni seeeeeeeemplici, ed è proprio per questo che me ne preoccupo tanto.

Anonimo ha detto...

Per una volta daccordo con la federazione, tutto il resto passa in secondo piano.

Daniele

Francesco ha detto...

Vengo ora a sapere della tragedia, sono senza parole...

Acrobat ha detto...

Io sto piangendo da un'ora. Non si può morire a 25 anni facendo il proprio lavoro. In questo momento purtroppo ho un caso simile che ha colpito una mia amica e quindi lo sento particolarmente. RIP MOROSINI

luisssssss ha detto...

Un silenzio rispettoso su quanto accaduto. Sospensione dei campionati minimo sindacale di una federazione pessima e non più credibile.

luciano ha detto...

Solo ora ho la possibilità di esprimere il mio cordoglio e la partecipazione più sincera al dolore della famiglia e dei compagni di Morosini.
Concordo naturalmente con la decisione di sospendere i campionati e mi unisco al rispettoso silenzio di tutto il mondo calcistico

olag ha detto...

Non può succedere una tragedia così grande, ad un ragazzo.
Anche il Padreterno sta invecchiando.

carloblacksun ha detto...

Olag hai perfettamente ragione. Per chi e' credente certe cose sono davvero inspiegabili. Personalmente questa tragedia mi ha colpito molto di piu' di quella di Marco Simoncelli, perche' se nel motociclismo, se vogliamo, l'aspetto della temerarieta' e del coraggio e' un componente determinante che serve ad un vero campione, e se vogliamo gli incidenti per quanto drammatici fanno parte di un gioco che si svolge a 330km/h, la morte di un giocatore di calcio e' ancora piu' scioccante.

Spero solo che le analisi su quanto e' accaduto a Pescara dimostrino che si e' trattato di una tragica fatalita', perche' altrimenti, se ci fosse stata dietro qualche sostanza pericolosa, bisognerebbe veramente reagire con la massima severita'.

Cisco ha detto...

A me hanno colpito tre aspetti di questa vicenda:

1)La sfortuna di questo ragazzo, che ha caratterizzato SEMPRE la sua vita. Ha perso prima la mamma (pare d'infarto), poi il papà prima dei 20 anni, aveva un fratello disabile e questo si è suicidato. Aveva una sorella disabile in un orfanotrofio, della quale prima si occupava insieme ad una zia 80enne morta anche lei.
Altro che invecchiamento del Padreterno, questo è accanimento.

2)La disorganizzazione all'italiana. L'ambulanza non è potuta entrare nè prima della partita nè al momento dell'emergenza per una macchina DEI VIGILI mollata davanti all'ingresso dei mezzi di soccorso. All'interno dello stadio non c'era un defibrillatore, che costa si e no 3000 euro. Il massaggio cardiaco non deve mai essere interrotto fino all'arrivo del defibrillatore, cosa che è stata totalmente ignorata da gente che dovrebbe fare queste cose per lavoro

3)L'aumento esponenziale di questi eventi nel mondo del calcio (più che in altri ambiti). Pare che i primi studi stiano facendo emergere la presenza di lesioni nell'atrio destro derivanti da un super-allenamento. L'aumento esponenziale va di pari passo con l'aumento degli infortuni da impatto e muscolari. Non è forse il momento di tirare un freno e ridurre i millemila impegni ai quali questi ragazzi vengono sottoposti?

carloboi ha detto...

Anche io come CarloBS (cui faccio tanti auguri per tutto) ho pensato subito al povero Marco Simoncelli. Sono un grande appassionato degli sport motoristisci , F1 e Rally soprattutto, ho vissuto la morte dei miei idoli Senna e Toivonen (rally), eventi che mi hanno sconvolto, ma che ho accettato, è sufficiente averli visti dal vivo una volta, per vedere i rischi pazzeschi di questi sport, 160 km orari su una mulattiera di asfalto sui monti della Corsica è uno spettacolo quasi surreale.
Ma adesso è diverso, la morte con il calcio non c'entra nulla, provo un sentimento di vuoto e impotenza ….mi sento proprio di merda (scusate il termine). Ho ascoltato la storia di questo povero ragazzo è rimango di sasso ancor di più, una vita scandita dalle disgrazie peggiori, e visto che ne avete parlato per me oggi Dio non esiste proprio. Adesso non so che augurarmi, se non che la sua sfortunata sorella, ormai sola, non venga abbandonata.

Mi preme sottolineare l'articolo di Franco Bomprezzi, grande uomo oltre che grande interista, nel suo blog sull'orrendo circo mediatico.

http://blog.vita.it/francamente/2012/04/14/un-defibrillatore-per-i-giornalisti-sportivi/

luciano ha detto...

Ichnusa, c'è un motivo particolare per gli auguri a Carlobs? perché in tal caso vorrei unirmi anch'io

olag ha detto...

Cisco, il mio era uno sfogo dettato dallo sconforto.
Questa vicenda mi ha toccato molto in quanto patologicamente mi riguarda,ma soprattutto perche' avendo un ragazzo che gioca a calcio, il solo pensare che possa correre simili rischi, e' devastante.
Recentemente ho letto di medici che analizzando gli ormai purtroppo frequenti incidenti di questo tipo,pare abbiano trovato delle relazioni tra eventi traumatici importanti,come rottura del crociato,tendini rotulei e simili,ed il ricorso ad antinfiammatori. Pare che l'associazione di questi farmaci possa essere una possibile concausa di questi fenomeni in individui potenzialmente sano e controllati come sono gli sportivi professionisti.
Non esiste ancora alcun riscontro medico scientifico, ma il solo sospetto basta e avanza a farmi stare in ansia,perché e' indubbio che i sempre crescenti impegni, portino ad una incidenza maggiore di infortuni.

Cisco ha detto...

Olag non volevo assolutamente polemizzare con te, ci mancherebbe, sia perchè ti stimo troppo sia perchè non mi pare il caso.
Volevo polemizzare col Padreterno, che da tempo, confesso, mi ha abbastanza stufato. Questo suo accanirsi su persone che dovrebbero avere solo il meglio, invece del peggio, mi destabilizza. Il tutto dopo 13 anni di scuole cristiane...

olag ha detto...

@ Cisco
anche da parte mia, nessun intento polemico, e la stima e' assolutamente reciproca.
Ti diro' di più: anche il mio e' un probabile retaggio da scuola cattolica, e sono d'accordo per quanto riguarda il Padreterno -;)

carloboi ha detto...

Si Luciano...paternità (penso che ci siamo) e matrimonio sorella.

CarloBs ci fa salire il sangue alla testa e lo vorresti riempire di botte 24 ore al giorno...ma ha ragione lui, sotto sotto gli vogliamo un gran bene;)))

carloblacksun ha detto...

eh, son 3 giorni ormai che aspetto con impazienza ma niente, la pupa e' in ritardo...grazie a tutti ma non e' ancora il momento... :(

comunque quello che ha detto Ichnusa e' esattamente quello che penso. Ci sono "supereroi" come Simoncelli e Ayrton Senna in cui l'aura di mito sportivo e' data anche dal rischio pazzesco dello sport che praticano, e io sulle mulattiere della Corsica mi stavo ribaltando a 35 km/h per dire... ma ad un calciatore non possono succedere queste cose e voglio davvero capire se e' stata solo una tragica fatalita' oppure se ci sono stati dei comportamenti di qualcuno che ha potuto causare questo fatto drammatico. Mi e' piaciuta in ogni caso moltissimo la reazione del mondo del calcio, tutti i giocatori anche stranieri hanno voluto dedicare un ricordo a Piermario, per esempio anche il Barcelona e' sceso in campo a Valencia con il lutto al braccio, Ronaldo, il nostro Ronaldo, ha scritto un pensiero e cosi' via. E la Lega ha fermato giustamente tutti i campionati, il che porta tutti noi a riflettere sulla sfortuna accaduta a questo ragazzo cosi' in gamba.

Sulla questione del calcio che e' diventato troppo faticoso non saprei, bisogna vedere... se gli esami sul giocatore dovessero provare che aveva una malformazione cardiaca difficile da riscontrare e' un conto, ma se al contrario il cuore ha ceduto perche' progressivamente usurato dalla fatica e dai medicinali, allora sarei d'accordo a ripensare il modo di allenarsi dei giocatori, pero io non saprei da che parte cominciare.

carlo ha detto...

Beh, in questo momento pesante la dolce attesa di carlo è una notizia stupenda.

Carlo, ti ho visto solo una volta e fatico ad immaginarti padre;)
Anche io inizio a pensarci...

luciano ha detto...

i migliori auguri da interista che posso fare a carlobs è che sua figlia diventi juventina. Almeno lascerà in pace noi e romperà le scatole a loro...
Scherzo, eh, perché in qualche modo tutto deve ricominciare, magari un pochino meglio di prima.
A proposito, Carlo, hai già deciso il nome? Io ti proporrei la scelta tra due nomi molto impegnativi: Milly o Bedy

Acrobat ha detto...

CarloBS, facci sapere quando arriva la lieta notizia!

Guido ha detto...

Auguri Carlobs!

Comunque io la penso un po' controcorrente su questa sospensione. Sacrosanto sospendere la partita dell'Udinese e fin qui tutti d'accordo.

Però il resto, comprese le giovanili, mi sa tanto di classico buonismo italiota. Posso essere d'accordo con l'intento di rispettare la tragedia attraverso il silenzio, ma così in realtà non è stato, anzi: stamattina ho acceso la tv per vedere se il Levante era riuscito a fare un favore a José, e invece purtroppo ho visto i soliti servizi, la solita retorica, le dirette dall'esterno dell'obitorio(!), le accuse indignate, i processi, per non parlare di quelli che si improvvisano migliori amici di uno che manco sapevano che faccia avesse.

Ecco, tutto questo mi disgusta e penso che con le partite e il canonico minuto di silenzio si sarebbe dato meno spazio a certi cialtroni. Anche perché, ovviamente, eventuali problemi che avessero causato il decesso, saranno di nuovo trascurati a partire da dopodomani se va bene.

NABUCCO ha detto...

@ CISCO..

L'aumento esponenziale di questi eventi nel mondo del calcio (più che in altri ambiti)....

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Cisco.. aumento esponenziale mi sembra davvero eccessivo
Certo non ci si deve stancare mai di migliorare la prevenzione ,ma
a volte questo nn basta...purtroppo.
E cmque ,con tutto il dolore possibile per la morte di un ragazzo così giovane, se volete polemizzare con il Padreterno ,passate qualche ora in alcuni Istituti ospedalieri o simili e vedrete quanto materiale avrete a disposizione....per farlo.
Scritto da un ..credente e senza polemica ,sia chiaro.
Un abbraccio a tutti...

Ps. Tanti auguri per CarloBS...

luciano ha detto...

Mamma mia, ragazzi, non avevo visto la tragedia in diretta e volutamente non ho guardato i filmati subito, perché non avrei retto. Ora purtroppo mi sono deciso a guardarli. Che strazio, davvero non ci sono parole possibili

olag ha detto...

Quoto il commento di Guido in ogni virgola.

carloblacksun ha detto...

grazie a tutti ragazzi.

Anche io la penso come Guido, giusto sospendere Udinese - Inter perche' era appena successo e soprattutto perche' i giocatori dell'Udinese erano stati compagni di Piermario per tanto tempo (immagino lo shock) pero' sospendere le giovanili non ha avuto molto senso secondo me, e mi sembra piu' una decisione dei vertici del tipo "se sospendiamo nessuno puo' dire che siamo dei senza cuore"...

La vergogna vera e propria e' quella dei giornalisti, una roba schifosa, sono dei senza dignita'.

Cisco ha detto...

Nabucco si ho un po' esagerato col termine "esponenziale", hai ragione. Comunque leggevo ieri una grafica di Telelombardia e si siamo al quinto decesso (sei contando il miracolo Muamba) a livello professionistico (in tutto il mondo) tra 2011 e 2012, mentre dal 2010 al 2005 (se non ricordo male) ce ne sono stati solo cinque. Sono, fortunatamente, ancora pochissimi i casi, rapportati ai campionati professionistici mondiali e ai professionisti che vi giocano. E magari (speriamo), da qui a tre anni non si avranno altri casi, pareggiando il conto di 5 in 5 anni.
Però temo che questi ritmi sempre più vorticosi, questo stress crescente, possano effettivamente influire sulla crescita di questi eventi. A maggior ragione considerando che 5 anni a livello medico spesso aiutano a descresere mortalità e ad accrescere la prevenzione.

Per quanto riguarda il Padreterno, so che ci sono persone che nonostante tutto la pensano in maniera opposta alla mia. Oltre a rispettarli di default, perchè il rispetto per chiunque dica la sua in maniera civile è d'obbligo, li rispetto doppiamente perchè hanno una forza che io non ho. Spero, un giorno, di averla!

giuseppeRC ha detto...

@CarloBS: anche da parte mia, tanti auguri!

Io invece sono d'accordo con la decisione di sospendere ogni campionato. Non si può far finta di niente, è stata una tragedia. "The Show must go on" cantava F. Mercury: ma per quanto mi riguarda, la decisione è stata saggia (mi unisco invece alle critiche per un certo tipo di "giornalismo").

NABUCCO ha detto...

Cisco..
concordo con te.....ecco i ritmi sempre più vorticosi .lo stress crescente..questi sono fattori che senza dubbio incidono negativamente sul fisico....
Per il resto..grazie per aver compreso nel modo giusto le mie parole..
Buona settimana..!

luisssssss ha detto...

@CarloBS
Bello, entusiasmante direi. Auguri alla piccola vita in arrivo.

AL82 ha detto...

Le avremo viste chissà quante volte quelle immagini ed inevitabilmente si saranno conficcate nella memoria, prima ancora che nella retina, in tutta la loro asprezza e crudeltà.
Sono immagini che raccontano tanto, troppo.
Morosini si gira di colpo in un gesto che all’apparenza sembra naturale, come il non abboccare alla finta di un avversario, e in un altro senso lo è.
Nel suo continuo cadere e rialzarsi sembra quasi esserci la metafora di una vita divisa fra sventura e dignità, passione e distacco, una vita da raccontare senza retorica, così com’è, prima di cadere definitivamente a terra e scrivere la parola fine in calce alla storia.
Un’accettazione del destino, pur beffardo che sia, talmente lucida da risultare disarmante, straziante.
Pochi e sufficienti istanti. Riassuntivi e preganti come il miglior aforisma di Oscar Wilde.
Perché scandagliare la sfera privata di un uomo e riproporla in loop, con tanto di musiche infarcite di accordi minori, spettacolarizzando il lutto, nella speranza ignobile di far propria una verità che invece è assoluta, non riempie il vuoto di una perdità così dolorosa ma solo quello di un trascurabile weekend senza calcio giocato.
Anzi, sarebbe stato in un certo qual modo più rispettoso non fermare il calcio giovanile.
A volte bisognerebbe lasciar parlare i silenzi piuttosto che riempire la bocca con impudenza.
Ci sono altri tempi e altri modi per riflettere ed indignarsi.
Luigi Pinto aveva venticinque anni quand’è morto, gli stessi di Morosini.
Era a Brescia, in piazza Loggia, il 28 Maggio 1974.
Sabato scorso, proprio mentre ci rifilavano collegamenti dall’obitorio e orpelli vari, è morto una seconda volta.
Senza colpevoli e senza uno straccio di filmato.


AL82

Nabucco ha detto...

AlL82


...Condivido in Totò....

Nabucco ha detto...

Scusa. In Totò

NABUCCO ha detto...

totalmente ..insomma...)

NABUCCO ha detto...

totalmente ..insomma...)

luciano ha detto...

D'accordissimo con Al, naturalmente.

Rimanendo allo sport, in ogni caso, occorre considerare che un minimo di rischio esiste sempre, anche per il cinquantenne che gioca una partita a tennis con un amico.
Lui lo sa che c'è una piccola dose di rischio in quello che fa, ma lo fa ugualmente, e senza retribuzione né assicurazione, perché nella vita, se eviti tutte le cose che comportano un rischio, puoi fare ben poco.

In fondo anche la sedentarietà è un rischio.

Comunque per parlare seriamente del problema sarebbe necessario studiare con attenzione, prima attraverso i dati statistici, poi attraverso analisi di uomini di scienza, la questione di fino a che punto è accettabile forzare per motivi di prestazione quella macchina perfetta che è il corpo umano.

Forse le morti nello sport non sono aumentate, fra gli ex sportivi sicuramente si.
E gli infortuni, di una certa gravità, sono aumentati esponenzialmente, sin dalle età giovanili.
I mal di schiena ricorrenti di ragazzini dodici e tredicenni sono forse conseguenza dell'introduzione di campi sintetici e di carichi di lavoro eccessivi. Stessa cosa per la rottura di tendini e legamenti.
Poi arrivano i lavori in palestra e gli integratori: parlo di quelli leciti per carità (per gli altri dovrebbero esserci le sanzioni penali, se il meccanismo di controllo e giuridico funzionasse).
Gli interessi economici (per le società ma anche per i singoli, sia chiaro) sono tali che è impossibile spingere a formulare un codice etico cui attenersi nello sfruttare il proprio corpo o quello dei propri atleti per rincorrere il successo.

E allora resta solo il controllo preventivo e periodico dell'integrità fisica. Su questo piano si può sempre migliorare. Ma una volta tanto, diciamocelo, in Italia c'è un comportamento virtuoso (i controlli appunto) nel quale non siamo certo tra gli ultimi.
Non è una consolazione. Deve essere un punto di partenza.

olag ha detto...

Come volevasi dimostrare, tutti coloro che ieri spargevano lacrime e contrizione,oggi si accapigliano sui recuperi.
Solita ipocrisia,e tanta tristezza.

nicola ha detto...

Distogliamoci da questa ENORME tristezza leggendo una bella intervista su quelli che l'inter al nostro belec.

luciano ha detto...

oggi ho assistito all'allenamento degli allievi e a margine ho avuto un colloquio di qualche minuto abbastanza interessante, con il grande Vincenzo Sasso
Penso di inserire le impressioni più significative all'Interno di un post sul momento dell'Inter (intesa globalmente: prima squadra e settore giovanile) e sulle prospettive, che sto per scrivendo e invierò al più presto per la pubblicazione

luciano ha detto...

Dall'allenamento ho ricavato ottime impressioni su Tassi, sulle persistenti condizioni di forma di Berto Egue e anche su Adamà e Geremy.
Mancavano diversi giocatori e per quanto riguarda il rientro di Tommy si spera per il derby.

Avvocheto ha detto...

Grazie Luciano, sempre preziose le tue impressioni/ indiscrezioni/ notizie.
Negli ultimi giorni Tuttosport parla con insistenza di Destro all'Inter, ipotizzando che nell'ambito dell'operazione Kucka venga restituito interamente al Genoa.
Su generazione di talenti, articolo abbastanza interessante su Ntcham, mente sull'edizione cartacea del Guerin Sportivo, 2 pagine sulla NGS e sul Torneo di Arco e ottimo articolo di Carlo Pizzigoni sulle sorprese dell'anno all'estero...in particolare interessanti i commenti su Belhanda, Witsel e Capouè.

giuseppeRC ha detto...

Luciano: avevi avuto notizia/indiscrezione/sentore della possibilità di nuovi capitali in società. Stasera Simone, sul suo blog, ha indirettamente confermato questa voce, citando fonti personali (che peraltro in altre circostanze si sono rivelate affidabili). E non più di 3-4 giorni fa quel giornalista vicino all'ambiente Inter aveva rivelato la stessa cosa. Insomma, forse possiamo guardare al futuro con un pizzico in più di fiducia, se le "voci" dovessero concretizzarsi.

luciano ha detto...

Speriamo, Giuseppe, anche se alle fonti giornalistiche di solito do scarso credito; alle fonti che non conosco pure; e persino alle fonti che posso valutare personalmente attribuisco un notevole tasso di dubbio.
Tuttavia in questo caso la concordanza di provenienze molto diverse, mi fa pensare che qualcosa di vero, A LIVELLO DI TRATTATIVA (perché poi la conclusione è un altro discorso) ci sia

Avvocheto: non leggo il Guerin Sportivo e spero che l'articolo del grande Pizzi venga riportato on line.
Posso immaginare il suo giudizio su Belhanda mentre per Capuoe conosco perfettamente la sua valutazione, poiché ne abbiamo parlato più volte, e coincide con la mia.
Su Destro, che dire? Io ci spero, ma come si fa a correre dietro a tutte queste voci? Oggi per esempio è uscita quella, abbastanza credibile, sulla metà parmense di Borini. Ma il Parma si mette in conflitto con la Roma?
Su Ntcham ti dico un mio parere personale, fondato su nulla di oggettivo: secondo me lui sarà uno dei rinforzi per la Primavera del prossimo anno.
Se poi non verrà, spiegherò il perché, almeno per come me lo ha raccontato una persona direttamente implicata nella trattativa.

luciano ha detto...

Guido e Al, vi ho mandato il post

luciano ha detto...

Un'altra cosa: mi sbaglierò ma secondo me Duncan e Ibrahima prima o poi giocheranno titolari nell'Inter. magari ci riusciranno anche altri, ma su di loro scommetterei un caffè

carlo ha detto...

Vado un attimo OT chiedervi un'opinione su una idea che ni frulla da tempo: secondo me , i giocatori di prima squadra, dovrebbero PER CONTRATTO svolgere attività di volontariato concreta (non solo donazioni) e continuativa.
Per esperienza conosco il potere rigenerativo, stimolante del lavorare con e per gli altri.

Gimon24 ha detto...

Ciao a tutti!

E' online un nuovo interessantissimo post di Luciano sulla situazione attuale di prima squadra e settore giovanile, in particolare la primavera, e sulle possibili prospettive future, tecniche finanziarie e societarie.
Da non perdere assolutamente!!!