Si può fare...

Cercare di anticipare non dico un giudizio tecnico (sono solo un dilettante; inoltre alcune squadre non le ho mai viste giocare) ma una semplice previsione ragionata su una fase finale come quella che i nostri giovanissimi si accingono ad affrontare è un'impresa che espone sicuramente a brutte figure.

In partite come queste, disputate a sequenza continua, a fine giugno, dopo una stagione massacrante anche per dei ragazzi pieni di vitalità, le incognite che in qualche modo sfuggono alle consuete valutazioni tecniche, tattiche e anche agonistiche sono numerosissime e spesso decisive.

Prendiamo ad esempio le finali degli allievi. Viste le partite, secondo me resta confermata la previsione iniziale.

Noi eravamo i più forti nel nostro girone, dove Roma e Lazio non apparivano eccelse e la Samp era fortissima solo in fase difensiva (pur avendo, come perno centrale, Caracciolo, un nostro ''scarto'').

Milan e Fiorentina erano i più forti nell'altro girone (non dimentichiamo che si passava in due): la Fiorentina un po' più a rischio, perché la superiorità era affidata alle giocate individuali di un paio di attaccanti, che eventualmente si possono anche imbrigliare. Il Milan era forte come complesso, disponendo però anche di individualità di rilievo.

Invece la finale è stata Samp-Empoli e persino il ''derelitto'' Catania, fino all'ultimo ha avuto la possibilità di qualificarsi per la semifinale.

Ma come si è arrivati a questi risultati?

Nel nostro girone, la Samp, ormai fuori, ha avuto la possibilità di qualificarsi all'ultimo minuto di recupero, quando la Roma ha inopinatamente e inutilmente pareggiato il gol della Lazio.

Sempre all'ultimo minuto di recupero, di là, l'Empoli ha acciuffato il Milan e si è qualificato al suo posto.

Nella semifinale, l'Empoli ci ha eliminato con un gol all'ultimo minuto di recupero, mentre nell'altra semifinale, la Samp ha eliminato la favorita Fiorentina ai rigori, dopo che nella partita ho contato 8 palle gol a 1 per i viola, che hanno sbagliato anche un rigore con Capezzi.

In finale poi, ancora decisione ai rigori e vittoria della Samp.

Ora, non c'è dubbio che i gol fatti all'ultimo minuto valgono come quelli fatti a metà partita; e che se vinci due volte all'ultimo minuto, hai dei valori, non potendosi il tutto ascrivere esclusivamente al caso.

Non c'è dubbio neppure, per altro, che un ruolo imponderabile, nell'esito complessivo del torneo, l'abbia giocato.

Ricordato questo, anche per ribadire come in simili casi tutte le previsioni siano nei fatti scritte sull'acqua, vediamo la situazione nei due gironi dei giovanissimi.

Girone B

Il girone B comprende Milan, Toro, Napoli ed Empoli. Come sempre, confrontare il percorso delle squadre nei rispettivi gironi è impresa ardua, perché le difficoltà sono troppo differenti.

Empoli e Milan, sulla carta, appaiono comunque le più forti e, curiosamente, nessuna delle due ha vinto il proprio girone.

L'Empoli sappiamo ormai che in questi tornei è sempre una squadra da battere. Ha totalizzato più punti di tutte, con una sola sconfitta, ad opera della Fiorentina, prima nel girone ed eliminata poi dalla Reggina.

L'Empoli ha realizzato più punti di tutti (79, contro i 70 del Milan, i 65 del Toro e i 63 del Napoli) e ha la differenza reti più clamorosa: + 131.

Negli ottavi ha eliminato il forte Lecce.

Il Milan è la squadra che conosciamo meglio.

In campionato è arrivato secondo, con 70 punti e una differenza reti di +102. Ha perso due sole partite, entrambe con noi.
Meglio non incontrarlo, perché per la legge dei grandi numeri non può sempre perdere.
Poi noi abbiamo un precedente di una squadra allievi rossonera, sconfitta anche 6-1 nella regular season e poi vincitrice del titulo, sia pure con qualche aiutino...

Squadra molto rafforzata proprio per questa stagione, equilibrata in tutti i reparti, ha la sua punta di diamante in Luca Vido, uno dei migliori '97 a livello nazionale.

Il Toro ha chiuso al secondo posto, a 3 punti dalla juve, con tre sconfitte (juve, pro Vercelli e Genoa) e una differenza reti di 68-13, che farebbe pensare a una difesa quasi imperforabile e a un attacco poco prolifico. Quasi come era per la Samp tra gli allievi...

Negli ottavi ha eliminato il Parma.

In teoria, ma solo in teoria, dovrebbe essere la squadra meno attrezzata.

Il Napoli, primo nel girone con uno score di 83-14 e forte del fatto di aver eliminato negli ottavi la Lazio, è, infatti, più accreditato. Nel girone i partenopei hanno perso con Juve Stabia (l’unica juve che merita di essere scritta con la maiuscola), Nocerina e un'altra squadra campana che non ricordo. Ma erano partite ininfluenti.

In teoria quindi le favorite sono Milan ed Empoli, con il Napoli possibile terzo incomodo e il Torino outsider.

Girone A

Oltre a noi, comprende juve, Roma e Reggina.

Sulla carta, con tutte le cautele del caso (anche per gli aiutini che ai ladri sicuramente non mancheranno e in ogni caso, se servirà, la presenza della Reggina è una garanzia, come abbiamo visto in passato), la Roma sembra da preferirsi alla juve.

Allo Scirea abbiamo battuto i romanisti di misura ed è sembrata una squadra forte, inferiore a noi (in quel momento) ma con equilibrio e individualità (su tutti il n°10 Di Livio, figlio d'arte).

La Roma è arrivata prima nel suo girone, con uno score di 91 a 11 e una sola sconfitta subita dall'Ascoli. Sicuramente è una pretendente al titolo.

La juve prima nel suo girone con 68 punti e uno score di 95 a 10, ha subito nella regular season solo due sconfitte, ininfluenti, con Entella e Novara ed ha poi eliminato il Brescia.

Allo Scirea l'abbiamo sconfitta in finale 3-0, ma erano tempi lontani e soprattutto noi potevamo contare su Appiah imprendibile e su uno Zonta premiato come miglior giocatore, ma poi non ripetutosi a quei livelli.

Per la prima volta una squadra juventina vista allo Scirea mi è sembrata decente, anche se non eccezionale: forte ed equilibrata fino a centrocampo, possedeva poi due avanti di colore non molto tecnici ma ottimi nella corsa e perciò pericolosi.

Quanto sia progredita in seguito, non saprei.

La Reggina è arrivata seconda, con 60 punti e uno score realizzativo di 68 a 22. Ha subito 4 sconfitte, con Lecce (2) Bari e Taranto.

Verrebbe da considerarla un’outsider, se non fosse che nel turno pre finali ha eliminato la Fiorentina, che nel suo girone aveva stupito, mettendo in fila l'Empoli.

Insomma, per fare più che un pronostico una divinazione, direi che

Nel girone B dovrebbero passare Milan (35%) ed Empoli (35%). Con Napoli a 18% e Torino a 12%

Nel girone A noi abbiamo il 40% delle possibilità; la Roma il 30%, la juve il 20% (furti compresi) e la Reggina il 10.

Poi naturalmente finirà che la finale sarà tra Toro e Reggina: è il bello del calcio...

I NOSTRI GIOVANISSIMI

I ragazzi hanno chiuso il girone al primo posto, con 73 punti su 78 e una sola sconfitta (Atalanta, all’andata, per 1-0). Hanno fatto 108 gol subendone 7.

Ai sedicesimi hanno eliminato il Bologna.

Diciamolo chiaramente: se in giornata, in Italia non possono temere nessuno, anche senza il giocatore forse più micidiale, Samu Appiah, aggregato solo per fargli vivere il clima delle finali.

Purtroppo in questi tornei brevi quasi mai il risultato rispecchia il pronostico tecnico, proprio per le variabili che abbiamo esaminato all’inizio.

La squadra possiede giocatori che le consentono di variare agevolmente il modulo di gioco, ma possiamo considerare che la scelta prevalente sia quella di un 4-3-3 molto offensivo.

Infatti, gli esterni bassi hanno libertà di offendere, mentre dei 3 centrocampisti di solito uno è di qualità e gioca più ''posissionale'', gli altri hanno pure libertà di incursione.

Nonostante questo in genere la squadra non perde coesione e resta compatta.

In porta Bourmila e Di Gregorio si alternano. Il forte marocchino ha più fisico, Di Gregorio più esplosività e ''cattiveria''.

La linea difensiva titolare è formata da Arcuri, Della Giovanna, Bernardi e Di Marco.

Speriamo che i due centrali siano al meglio della condizione perché hanno saltato alcuni degli ultimi allenamenti.

Arcuri, ex centrale spostato in fascia anche per la statura non eccelsa, è buono in marcatura e quando offende possiede un’accelerazione non indifferente. I piedi buoni per un difensore, gli consentono poi di mettere la palla in mezzo pericolosamente.

La sua riserva naturale è Gazzotti, in netto progresso negli ultimi tempi.

Della è l’oggetto di dispute infinte con il mio amico Pino (come lo era Destro, che, caso forse unico, io idolatravo quando lui ne vedeva dei limiti). Per me Della è sublime. Forse un po’ gasato e questo lo porta a commettere un errore di eccessiva sicurezza in ogni partita. Secondo me basterebbe portare in panca un…bastone e farglielo periodicamente vedere, per annullare i rischi.

Bernardi è un mancino puro, dal grande fisico, ma con il piede ancora da educare. Imbattibile di testa, è fortissimo nei contrasti e costituisce con della una copia ben assortita.

Gli altri centrali sono Bondioli, Suardelli e Sgarbi, tutti abbastanza affidabili, ma al momento un po’ meno pronti dei titolari.

Di Marco, esterno mancino, deve ancora migliorare nella fase difensiva, ma se è in giornata, può farti vincere qualsiasi partita: progressione incontenibile e sinistro con pochissimi eguali, soprattutto nel tiro da fuori.

La ''riserva'' di DiMa potrebbe essere considerato Maspero.
Difensore centrale mancino, fermo quasi tutto l’anno per problemi fisici, ma ora recuperato. Filippo è un ragazzo di straordinaria serietà e di buon piede. Non eccelle in prestanza fisica e forse la soluzione di spostarlo sull’esterno potrebbe fare la sua fortuna.

I problemi veri, per l’allenatore vengono in mezzo al campo.
Inamovibile De Micheli, uno degli uomini chiave del complesso, accanto gli possono giocare due tra Brambilla, Scienza, Taufer, Jimmy o Cotali, che può venir schierato anche sulla linea difensiva, sempre da esterno, o anche nei tre d’attacco. Cinque giocatori molto forti, per due soli ruoli, anche se oltre a Cota, anche Jimmy può trovare spazio altrove.

De Micheli, è il classico uomo squadra: ha fisico, passo, testa alta, buono nel contrasto e pure nell’avviare la manovra o nell’inserirsi. Una sicurezza. Non l’ho mai visto giocare sotto la sufficienza.

Brambi è davvero talentuoso: piede e visione di gioco sono le sue doti più di spicco. Paga un po’, dato il fisico esile, in fase di contrasto e di recupero, nella quale per altro si applica con tenacia.

Scienza predilige giocare sul centro sinistra, ha un piede eccezionale (non per nulla è figlio d’arte) è ottimo nell’uno - due e negli inserimenti.
Il punto debole al momento è costituito da una relativa lentezza, alla quale supplisce con il senso della posizione.

Jimmy è cresciuto enormemente dopo un inizio difficile. Oggi è da considerarsi un uomo ovunque, per la sua potenza sbalorditiva. Va disciplinato (anche perché, soprattutto col caldo e le partite ravvicinate, possa essere sempre al meglio) e deve riuscire a mettere la sua carica agonistica solo al servizio del gioco. Va catechizzato rispetto alle inevitabili provocazioni con cui gli avversari cercheranno di prenderlo di mira.

Taufer è… Taufer: un anno in meno, ma penso che riuscirà a ritagliarsi un ruolo fondamentale. Mel è un tuttologo del centrocampo sia perché sa fare di tutto, dalle cose più fisiche a quelle più raffinate, sia perché lo si trova ovunque. Con i ’98 forse a volte è troppo individualista. Qui probabilmente si sente meno spavaldo.

Cota ha un solo difetto: quando accelera, rischia che gli sottraggano i punti sulla patente (futura, perché non può ancora averla, sebbene scenda in campo con una moto). Giocherà molto e sarà prezioso, come sempre.

Gli attaccanti titolari, se si può usare questo termine, dovrebbero essere Zonta, Bonazzoli e Cassani. Ma gli stessi Jimmy e Cota potrebbero agire sugli esterni, come Sanogo mentre Mitta è l’alternativa per il ruolo di centrale.

Opoku poi è l’uomo che può entrare e cambiare il match, con le sue magie.

Zonta gioca di solito sulla fascia destra, ha buona tecnica e fisicità. Ma sembra che si sia un po’ imballato, dopo un periodo iniziale davvero irresistibile.

Bonazzoli è l’altro uomo decisivo della squadra. Piedi fuori dal normale, rapidità di calcio, da dentro e da fuori area, movimenti naturali da grande punta. Marcarlo è molto difficile, sebbene possa ancora migliorare sul piano della rapidità. Ma è intelligente e se si vede chiuso esce e gioca per i compagni. Per questo qualcuno lo vede, in futuro, come rifinitore.

Cassa è in gran forma: velocissimo, agile, forte nel dribbling, costituisce una spina nel fianco per qualunque difesa. Deve solo rafforzarsi fisicamente, diventare qualche volta più concreto. Ma è in fase di notevole crescita.

Sanogo è un esterno di colore dall’imponente fisicità e non privo di numeri tecnici. Il suo problema è costituito dal fatto che raramente sceglie la giocata più efficace. Per mesi non ha giocato, ora impiegato più spesso, mi sembra in buona ripresa.

Mitta ha pure avuto problemi iniziali di adattamento. E’ stato utilizzato poco, ma è il tipico ariete d’area, fortissimo di testa e fisicamente, può aprire spazi per i compagni più agili o “chiudere” sulle palle alte.

Jus è il mio beniamino e ne ho parlato anche  troppo spesso, perché deve restare con i piedi per terra. Se lo inseriscono, nell’eventuale finale (sgraaat), mi aspetto almeno che realizzi o faccia realizzare il gol della vittoria…

Cerrone è un grande mister, abbonato a queste finali. Oltre alle grandi capacità di tecnico ha dunque anche l’esperienza necessaria per regalarci di nuovo un sogno fantastico.

Luciano

Nella foto Taufer, una delle nostre punte di diamante.