venerdì 5 ottobre 2012

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Un derby per continuare a crescere.


Un'Inter con molti giovani e diverse seconde linee (tra cui anche alcuni che i tifosi avevano definitivamente “bocciato”) passa facilmente a Baku e rafforza le speranze per  una buona stagione.

Questo è il messaggio fondamentale che arriva dall'Asia.

Un'indicazione importante da cui ripartire, senza lasciarci travolgere da uno sfrenato e immotivato entusiasmo, senza  ridurre masochisticamente la portata di quanto accaduto.

Il Neftchi non è il Real Madrid,  va doverosamente ricordato.

Ma è una squadra che, secondo quanto ho letto da qualche parte, non perdeva in casa, nelle coppe, da diversi anni; una squadra che aveva appena pareggiato a Belgrado e che si era qualificata per il gironcino di EL battendo l'Apoel,  che lo scorso anno era arrivata ai quarti in CL.

Non è stata un'impresa, questo va detto per evitare eccessi di trionfalismo, ma c'è un fatto su cui riflettere: è bastato un momentaneo e comprensibile calo di tensione, sul 3-0 per noi, perché gli avversari andassero in gol e ci creassero qualche pericolo.

Ciò significa che la differenza tecnica e tattica c'era tutta, ma che se non sei al massimo sotto ogni profilo, anche partite come queste nascondono insidie impensabili.

Perché per loro battere una squadra italiana è consegnarsi alla storia. Per i nostri sconfiggere un'azera è semplicemente un atto dovuto.

Questa verità spiega anche perché spesso le nostre squadre non hanno successo in questa competizione: la questione non ha nulla a che vedere con la reale consistenza qualitativa del nostro campionato.

Valutando la partita di ieri sera occorre quindi moderare gli entusiasmi fuori luogo, ma anche saper individuare gli aspetti positivi, anche di prospettiva, che dal match sono emersi.

Intanto direi senza dubbio la buona condizione attuale della squadra.

Nei giorni passati si erano letti dubbi, se non critiche, sulla qualità e quantità degli allenamenti. L'Inter invece è la squadra italiana che ha giocato di più, in pratica ogni tre giorni dai primi di agosto, eppure la condizione fisica è brillante e appare in crescita, anche se non arriviamo a pareggiare (per fortuna) la frenesia incontrollabile dei nostri avversari di Torino.

Questa considerazione però ne implica una seconda: il buon assortimento della rosa.
Ciò non significa che un regista di centrocampo, un esterno efficace, una punta potente non avrebbero aggiunto qualcosa al complesso.
Ogni squadra è sempre migliorabile, figuriamoci questa, che ha dovuto cedere alcuni dei più grandi fuoriclasse e avviare un processo di ricostruzione con risorse modeste, almeno se rapportate  a quelle dei club più facoltosi.

Però è innegabile che nel complesso è stato costruito un gruppo funzionale, con campioni avanti negli anni ma di sicura qualità ed esperienza; con un gruppo tra i 25 e i 30 anni che non saranno campionissimi, ma risultano affidabili; con giovani già affermati e con giovanissimi interessanti che, se utilizzati con saggezza, possono crescere e dare un contributo importante.

L'importante è che il giovanissimo non sia una scelta obbligata, disperata, dovuta alla mancanza di alternative.
E' fondamentale che giochi perché all'allenatore dà più garanzie in quel momento e in quella partita, di un atleta già esperto.

La possibilità per l'allenatore di scegliere tra più opzioni è fondamentale.

E il nostro allenatore, ecco un'indicazione aggiuntiva, è uno che sa scegliere  in funzione del match da giocare, delle condizioni di forma, delle garanzie che un giocatore gli dà.

Ci sono giocatori che alcuni tifosi hanno bocciato immediatamente, al momento stesso dell'acquisto o dopo una prestazione negativa.

Le stroncature che si sono abbattute sui vari Jona, Silvestre, Mudi, Gargano, Pereira, Naga, Obi, Cassano, Alvarez, persino su Palacio e Cou, al momento dell'acquisto o dopo una prestazione negativa, non si contano.

Di volta in volta si trattava di giocatori “non da Inter”, di giocatorini da calcio femminile o da esibizione, di fabbri medianacci (o addirittura di tutti terzini), di svogliati e demotivati spacca-spogliatoi.

Molti di loro non sono fenomeni, ma giocatori di rendimento e sostanza sì, tipologia di atleta fondamentale in qualunque gruppo. Altri hanno qualità che un bravo allenatore sta valorizzando al meglio. Altri ancora sono in crescita continua e potranno anche arrivare al top internazionale, a evoluzione completata

Quello che importa è che l'organico sia ricco di soluzioni. Poi, certo, quando si potranno di nuovo inserire un paio di gemme fulgide, potremo tornare ai recenti splendori.

Siamo tutti molto benevoli con i “proggetti” altrui, anche quando stentano molto a realizzarsi.

Con i nostri siamo implacabili.

E guardate, Dio non voglia, ma basterebbe una battuta dì arresto nel derby per rimettere tutti sulla graticola. I dirigenti per le scelte sbagliate, l'allenatore per la sua inesperienza, i preparatori per la loro mollezza, i senatori per la loro “auctoritas” prepotente; i giocatori di mezza età per la loro incapacità.

Sui giovani il discorso è diverso: si partirebbe dal negare che esistano (non ci avevano detto che si ringiovaniva? E invece...) per criticare quelli che hanno giocato e incensare gli assenti. In attesa che venga il loro turno. Di essere linciati verbalmente.

Stramaccioni è stato fatto passare per un signorsì senza personalità, da chi non lo conosce.

Invece ha avallato tutte le le scelte, realisticamente consapevole delle condizioni di mercato e di quelle finanziarie, perché anche lui avrebbe preferito T. Silva a Silvestre e Fabregas a Mudi o Gargano.

Ha detto che il gruppo lo soddisfa e si è messo al lavoro per ottenere il massimo da un organico che non è stellare, ma globalmente affidabile. Cerca di trarne il meglio, fino ad ora con buoni risultati, toccando ferro e... altro.
Magari a suo tempo chiederà qualche integrazione là dove vede una necessità. Senza pretendere la luna.

Questo gruppo, lo ha dimostrato anche a Baku, merita sostegno e fiducia, quanto meno di essere seguito con interesse e senza scomuniche preventive verso questo o verso quello.
Anche quando verrà qualche intoppo, qualche momento meno felice.

Perché la bacchetta magica non l'ha nessuno e stroncare alle prime difficoltà è il solo modo certo per ripartire sempre da capo, senza prospettiva alcuna.


La partita

Tatticamente lo schieramento scelto da Strama era il più logico: continuare con la difesa a tre, che stava dando buoni frutti e su cui è opportuno continuare a lavorare.

Anche considerando che, senza Zanetti, i nostri esterni bassi (Naga, che poi non ha giocato, Jona e Pereira) sono tutti dotati di corsa, ma non brillano in fase difensiva.

In mezzo, c'era il dubbio tra Bianchetti Cambiasso e Rano, risolto brillantemente: il turno di Bianco verrà di sicuro, quando i meccanismi di protezione e interscambio saranno sufficientemente consolidati, Rano era meglio farlo riposare, Cambiasso è indistruttibile e dunque ha rappresentato la scelta giusta.

In mezzo Mudi, con ai lati il Guaro e Obi: un trio che garantiva forza, corsa e aggressività.
Qui si vinceva la partita, a mio parere, perché i centrocampisti con l'aiuto degli esterni dovevano garantire copertura ma anche inserimenti per supportare quella che a me, in sede di previsione, sembrava l'unica possibile debolezza di formazione: un attacco troppo evanescente, perché fondato sulla classe, ma anche sulla “leggerezza” di Cou e su una sola punta, bellicosa e anche tecnica finché si vuole, ma inesperta e isolata là davanti.

Ho sbagliato la previsione, lo riconosco. Ma ritengo che Cou e Marko abbiano fatto tanto bene perché sostenuti dalle formidabili capacità di incursori come Obi e soprattutto il Guaro e dalle proiezioni continue di Jona e Pereira.

Il tutto, almeno nel primo tempo, senza mai sguarnire la difesa.

Ci sono due   cose che mi fanno guardare al futuro con una certa fiducia: il fatto che Strama sappia giudicare le capacità di un giocatore andando oltre l'apparenza immediata (l'esempio di Jona, ributtato nella mischia con fiducia dopo qualche prova non esaltante è significativo. E lo stesso avverrà probabilmente per Silvestre) e il fatto che a Baku in campo si siano visti dall'inizio non più di 4 giocatori che disputeranno il prossimo derby.

Significa che l'organico nel suo complesso soddisfa il mister.

Senza dimenticare che è cosa ben diversa se un giovane esordisce per disperazione, perché non c'è nessun altro, o se esordisce perché preferito a un possibile titolare.

Io preferisco (e credo anche il mister) una rosa di 22 giocatori “fatti” completata da 5-6 giovani che possono competere con uno dei titolari in alcune occasioni, non perché sono giovani, ma perché sono forti.

Magari mi sbaglio, ma per fare solo un esempio, con tutta la stima che Strama ha per Livaja, scommetterei che se potesse di volta in volta scegliere tra Marko e, che so, Denis, sarebbe ancora più contento...


I giudizi sui singoli

Handa: qualcuno ha visto una sua quota di responsabilità sul gol. Non sono tra questi. A me dà sempre una sensazione di sicurezza e per un nostalgico di Julio quale sono, è già tanta roba... 6

Silvestre: Tra i difensori è quello più in difficoltà e non mi riferisco alle discussioni sul gol, episodio di difficile interpretazione. Non sarà un fenomeno, ma non è nemmeno inadeguato come molti sbrigativamente giudicano. Strama ci lavorerà e lo riporterà a buoni livelli, perché le qualità, in marcatura, ci sono. 5.5
Cambiasso:  grande prestazione e non si poteva dubitarne. In fondo ha fatto il lavoro di sempre, dirigendo la squadra, solo qualche metro più indietro. Resta da vedere come se la caverà, per esempio, se puntato in velocità da un El Shaarawi. 6.5
Juan: conferma tutto quanto si sapeva di lui, da prima che arrivasse (almeno su questo blog, grazie al Pizzi e a Gimon): strapotenza fisica e atletica, tendenza a concedersi ogni tanto qualche distrazione. Anche qualche controllo di palla non mi è parso eccezionale. Comunque dà un contributo “energetico” alla squadra, che al momento è irrinunciabile. 6.5

Jona: è il nuovo bersaglio dei tifosi, colpevole di non valere Maicon. Invece spinge come un ossesso per tutta la partita. La grande prestazione di Guaro si deve anche al suo  continuo proporsi  in fascia, creando un'alternativa pericolosa. Conferma che con una difesa a tre può essere un esterno valido. 6.5
Pereira: vale un po' il discorso fatto per Jona. Difficile da arginare in fase di spinta, trova nella collocazione da esterno nella difesa a tre la possibilità di esprimersi al meglio. Mi sembra meno ordinato, ma anche più imprevedibile di Jona. Da verificare con avversari più impegnativi. 6.5

Guaro: nelle ultime partite lo avevo visto in difficoltà quando doveva inserirsi sulla fascia destra, anziché centralmente. Oggi ha fatto il contrario, perché sulla destra è risultato incontenibile. Anche per l'assistenza dei compagni di reparto, per le energie ritrovate dopo una breve sosta e forse anche per la diversa opposizione tattica incontrata. Determinante. 7.5
Mudi: continuo a leggere che è una roccia, palla o piede per lui sono lo stesso. Invece per me non è così. Forte nei contrasti, certo, è almeno discreto anche con la palla da giocare. Affidabile. 6.5
Obi: rientro alla grande del giovane prima invocato dai tifosi poi dagli stessi definito un “piede di piombo”. Invece Obi ha velocità, aggressività e anche un piede non disprezzabile. Nell'occasione del gol ha pure dimostrato grande freddezza, non tirando la bordata, ma piazzando la palla con intelligenza. E' un giocatore interessante, che può migliorare ancora. 6.5

Cou: la prima volta che l'ho visto a San Siro, tra il rumoreggiamento generale per la sua leggerezza, ho detto ai miei vicini: oggi abbiamo assistito alla nascita di una stella. Credo che per rapidità di ragionamento, destrezza nel tocco di prima e controllo di palla, anche in velocità, abbia già pochi eguali nel mondo. Ha solo 20 anni. Se mette un altro po' di muscoli, senza alterare l'equilibrio organico, sarà irraggiungibile. 7.5
Livaja: non era facile. Quasi all'esordio, col rischio di rimanere spesso isolato a combattere contro due o tre avversari e con scarsa esperienza internazionale. Ma Marko ha nella personalità spiccatissima una delle sue doti migliori. E' andato a far la guerra, sapendo di contare su una forza fisica impressionante e su doti tecniche più che buone.
E alla fine, la sua guerra l'ha vinta ampiamente. Insieme alla squadra. 7

Tra i subentrati, una menzione solo per Garritano: un '94, neppure tanto strutturato fisicamente. Ma una mentalità da futuro campione, una determinazione assoluta. E tanta, tanta qualità. Aspettiamolo con calma, ma contandoci, assolutamente. I minuti di ieri confermano questa valutazione.

Strama: le sue parole rivelano la qualità del lavoro che sta svolgendo. Quando una squadra sostituisce sette giocatori su 10 e non ne risente (anche tenendo conto dell'avversario, d'accordo) vuol dire che tutto il gruppo è coinvolto positivamente in un percorso di crescita interessante. 7

Luciano

Nella foto, Marko Livaja esulta dopo il gol del momentaneo 3-0. 
Diamo un po' di numeri: ieri sera, hanno segnato Coutinho (classe '92), Joel Obi (classe '91) e Livaja (classe '93)... era il Neftchi, era l'Europa League, tutto vero, ma qualche motivo di legittima soddisfazione per la crescita di questi ragazzi mi sembra che ci sia. Se consideriamo poi Juan Jesus, sempre più titolare, e altri giovani rampanti pronti a giocarsi le loro chance, non appena sarà il loro turno, come Ibrahima Mbaye, Duncan, Bianchetti, Benassi e Garritano (occhio a Garri, mio personalissimo pupillo, per il prossimo futuro...), qualche under 30 da seguire con interesse in questa squadra di vecchietti c'è, nonostante la politica societaria dissennata, com'è noto a tutti. Ci sarebbe anche Samuele Longo, in prestito all'Espanyol. Lo stesso Belec. E poi Bardi, Crisetig, Benedetti, Stevanovic... e altri ancora.
Non abbiamo il "giovane" Antonini, d'accordo, però non si può avere tutto dalla vita... siamo pur sempre la povera Inter di Massimo Moratti e Marco Branca.

41 commenti:

Narya ha detto...

Grande post luciano.

Felicissima che Joel abbia segnato al suo rientro.Altrettanto felice per Marko Livaja che mi sembra cresciuto tanto in questi ultimi mesi forte fisicamente e con tanto tanto carattere.

Su Cou...beh.Anzitutto su questo vorrei sottolineare il lavoro eccellente che sta facendo la società rispettando la sua crescita psico fisica.Non tutte l'avrebbero fatto.Anzi quasi nessuna ed esempi li abbiamo ben presenti credo.

Beh dopo i "pescatori croati" e i "minatori rumeni" adesso abbiamo battuto in casa loro i "tecnici delle piattaforme petrolifere".

Che dire?

Io mi accontento mi accontento perchè sto vedendo nascere qualcosa d'importante che avrà ancora alti e bassi ma è emozionante perchè addosso ha i colori sacri: quelli del cielo e della notte.

Un abbraccio agli amici del blog.

Lou ha detto...

..per me il miglior segnale positivo deriva dal fatto che la formazione scesa in campo in Azer.., pur rimaneggiata, si è dimostrata una SQUADRA. Poi vi è da rimarcare la prestazione di alcuni giocatori - GUARIN su tutti - che ultimamente erano apparsi in condizioni non buone. Bene, bene ... avanti così!

Unknown ha detto...

Credo ci sia poco da commentare dopo una partita del genere.
Di fatto con lo schema attuale abbiamo un alternativa per ogni ruolo. E qualche giocatore polivalente.
Abbiamo per i 3 in difesa da scegliere nel lotto Ranocchia, Samuel, JJ, Silvestre, Chivu + Bianchetti. Prevalenza di Mancini, a cui si aggiunge anche Cambiasso.
Sugli esterni Abbiamo Jona e Alvaro Pereira, rispettivamente a destra e sinistra, con Naga e il Capitano che potrebbero giocare sia da una che dall'altra parte.
Considerando ipoteticamente un centrocampo a 3 con Guarin, Cambiasso e Gargano, abbiamo Obi, Mudi + Duncan.
In attacco a Milito, Cassano e Coutinho aggiungiamo Wes, Palacio, Livaja e Alvarez (che potrebbe giocare forse come interno di centrocampo pure).

Secondo me il Derby lo giocheremo così: Handa, Ranocchia, Samuel, JJ, Zanetti, Guarin, Gargano, Cambiasso, Naga, Cassano e Milito.

Livaja bene tra l'altro. Ha anche impostato l'azione d'attacco

olag ha detto...

Attendiamo un test più probante, ma un Cuchu così, centrale di difesa, accresce i dubbi del rinnovo a Chivu.
Spezzerei una lancia per Garrì, che all'esordio si propone anche rischiando di sbagliare, e non si limita al compitino.
Le qualita' non sono in discussione, almeno per chi lo conosce.
E un bravo anche a Joel, dopo tante tribolazioni.

Unknown ha detto...

Ieri grandissima prova di Guarin, migliore in campo dopo Cou.
Ma sono l'unico ad averlo visto fisicamente in difficoltà? In fase difensiva i giocatori azeri non li teneva sul passo.. può essere che è in una fase fisiologica dopo un periodo dove mi era sembrato abbastanza brillante.

Una considerazione su Silvestre: sono sicuro che non è questo, perchè onestamente faccio fatica a trovare una qualsiasi qualità in questo giocatore ad oggi. Passo abbastanza lento, poca potenza, tecnicamente mediocre e insicuro, di testa spesso di fa sovrastare.
Può essere che a livello mentale ha pagato il salto in una big.. e spero si rimetta in carreggiata perchè se gioca così penso che a giugno lo rimandiamo a Palermo(se possibile).

Livaja secondo me la nota più positiva, il ragazzo ha un fisico da toro e ha piedi educati. Non è un fuoriclasse ma è un giovane che può fare il suo e anche molto bene in questa Inter.

Seu Jorge ha detto...

Perfette le considerazioni di Luciano e Narya.
Contentissimo per Cou, Obi e la continua crescita di JJesus e Livaja. E per l'esordio di Garritano, che purtroppo non ho potuto vedere (ho perso gli ultimi 20'). Come ha giocato a proposito?

Ho molti dubbi invece sulla formazione per domenica, ma una certezza che si chiama Stramaccioni.

Mi piacerebbe vedere la difesa a 4 con cambiasso vertice basso del centrocampo a protezione e un centrocampista in più nel mezzo. Non so assolutamente prevedere con chi e come giocheremo a centrocampo e dietro le punteperò. Alvarez-Coutinho si giocano probabilmente una maglia, come anche forse Guarin e Obi, da valutare fisicamente. Vedo anche Cassano e Palacio in ballottaggio sinceramente.

Amstaf ha detto...

luciano scrive, su Cou:
"se mette un altro po di muscoli, senza alterare l'equilibrio organico..."
Premesso che in 2 anni Cou è, fisicamente, migliorato tantissimo, come forza, come convinzione (se ti senti "forte" non cadi, perché usi tutto il tuo corpo muscolarmente, pensate alle arti marziali), come capacità di resistere ai contrasti (non basta essere forti, bisogna saper usare la propria forza, un po come la pubblicità di ronaldo per la pirelli, sulla potenza), deve ancora crescere proprio dal punto di vista della forza. Mentre come resistenza credo si "farà" naturalmente (la resistenza non piace al preparatore juventino, "espertissimo" di "forza"), deve acquisire quel quid muscolare che gli permetterà, dopo una serpentina o uno scatto bruciante in cui surclassa il difensore, di concludere con un secondo di anticipo e la dovuta "violenza".
lo dico subito ci vorrà pazienza; perché lavorare sulla forza, ha 20 anni, non è difficile in termini assoluti, anzi, i muscoli crescono (parlo solo di allenamenti leciti e nel rispetto della salute) velocemente, così tanto da doversi preoccupare, per esempio, di non esagerare rispetto ai tendini etc.
Ma Cou deve aumentare la forza SENZA perdere niente, velocità, brillantezza; allora bisogna andare piano, un poco alla volta, come si è fatto, fra i mugugni dei tifosi del tutto e subito, in questi 2 anni. Una crescita lenta, progressiva, definitiva ( non di quelle che, se ti fermi per un po, diventi bolso e gonfio; o che in 6 mesi sembri l'omino michelin, e la velocità te la scordi).
Tante cose nella vita e nello sport sono così, se costruite con i dovuti tempi e modi restano, stabili e durature, diversamente sono altro, un bluff per usare un eufemismo.
Allora pazienza e fiducia; ha tutti i numeri, se proseguirà col lavoro (e non ho dubbi che, all'Inter, lo guideranno al meglio), "sarà irraggiungibile".

sgrigna ha detto...

@Amstaf

praticamente vuoi dire che non bisogna sottoporre Cou al trattamento Pato?

in termini di convinzione è davvero cresciuto in modo esponenziale grazie all'esperienza in spagna e al nuovo tecnico.

Amstaf ha detto...

@sgrigna
pato, ma anche vialli o pelpiero.
Oltre le facezie, Cou non ha una struttura fisica naturale da energumeno, e questo non va visto come un problema, perché gli da altri atout.
Per renderlo più forte (espressione generica, da bar, ma ci si capisce) bisogna lavorare di cesello.
I primi mesi, in Italia, forse non lo hanno fatto, considerando le differenze metodologiche col brasile (che non significa "allenarsi di più o di meno) e Cou ha avuto diversi infortuni muscolari, alcuni leggeri uno o due (non ricordo esattamente) seri. Che però, anche a fronte di impieghi maggiori, non si sono ripetuti.
Bisogna che lui sia il primo ad essere consapevole che ci vorrà tempo e pazienza; poi a mio giudizio già così fa la differenza. Immagino (e spero) cosa potrebbe fare fra uno/due anni (quando, RICORDIAMOLO; ne avrà solo 22).
E' un discorso generale, che si potrebbe fare anche per altri giovani. io non li conosco molto, ma per esempio, mi sembra che Garri avrà bisogno di un percorso di crescita con più tempo, dal punto di vista fisico, rispetto ad un Livaja; questione di struttura fisica. Però Garritano, col tempo, potrebbe godere di una tecnica e di una rapidità migliore.
L'errore è PRETENDERE che tutto succeda in un fiat (espressione dialettale, non quella ovina).

Shahrazad ha detto...

Scusate, ma è già stato segnalato questo articolo?

http://www.gazzetta.it/Calciomercato/05-10-2012/saranno-famosi-vai-torni-spacchi-912812820429.shtml

Per me è fonte di grosse e grasse risate.

Everybody Hertz ha detto...

Ho letto l'articolo segnalato da Shahrazad e che dire...è alquanto monco. Restando ai nomi citati, Abdi è del 1986, non proprio di primo pelo e dire che Forestieri stia ingranando mi sembra esagerato, visto che ha giocato solo 4 partite da titolare su 9, mai per 90', con un gol e un espulsione all'attivo.

Invece, parlando di giovani, ieri ad Iseo ha giocato l'Under 16 azzurra e Taufer ha fatto un figurone, spadroneggiando in lungo e in largo a centrocampo.

AL82J

Everybody Hertz ha detto...

I giovanissimi Nazionali domenica giocano contro il Lumezzane a Concesio e ho una mezza idea di andarci.
Qualcuno sarà presente? Se riesco a liberarmi relazionerò ben bene.

AL82

Shahrazad ha detto...

Everybody Hertz: aggiungo anche James Troisi, classe '88, quindi non proprio di primo pelo. :)

Capisco anche l'esigenza di pompare uno come El Shaarawy, sarebbe stato comunque carino citare almeno Coutinho il cui cartellino intero è costato la metà dei 7 milioni+Merkel che rappresentano i termini di pagamento solo della compartecipazione del piccolo Faraone.

Lungi poi essere di parte, mi ha dato fastidio leggere nomi tipo Boakye o Fossati e una misera frase neanche troppo elogiativa nei confronti della società per la gestione di Longo.
Ovviamente NULLA su gente come Obi e Livaja.

Tralascio anche il solito confronto fra Perin e Bardi le cui evoluzioni tra i pali, cito, " sono quanto di meglio possano aspettarsi i cugini"; mentre il portiere del Pescara può accontentarsi di essere descritto come "compagno di El Shaarawy nella Primavera del Genoa e portiere sopraffino. Alto, reattivo, personalità forte come si addice nel ruolo, adesso è a Pescara (prestato da Preziosi al collega Sebastiani la sera del sorteggio dei calendari) e nei progetti rossoblù c'è che torni alla base per fare il titolare. Ma ci hanno messo gli occhi su sia il Manchester City che il Milan, che peraltro con il Genoa ha rapporti ottimi".

E vabbè.

Amstaf ha detto...

Quindi 4 mesi a conte; incredibile, per lo meno fuori dall'Italia.
Per assurdo sarebbe stata più coerente una assoluzione; ma se è COLPEVOLE, 4 mesi sono assurdi.

Shahrazad ha detto...

Rettifico: Obi e Livaja ci sta che non siano citati in quanto passati direttamente dalle giovanili alla prima squadra.

Coutinho invece pare sia il solito brasiliano inutile strapagato dall'Inter.

Gimon24 ha detto...

Amstaf, siamo in Italia.
Purtroppo.
Quindi, nulla è incredibile... nulla.
Tantomeno l'esito ahimé scontato di questa squallida vicenda a strisce bianconere (Siena) e diverse sfumature biancorosse (Bari), ma su cui altre strisce bianconere, quelle attuali, hanno inciso non poco.
Ma sono solo "gombloddi", inutile perdere tempo...

PS. Fammi sapere, quando vuoi, circa le cose che ti ho scritto. Grazie!

Seu Jorge ha detto...

e bonolis ora mi ruba pure le battute...annamo bene :)

Amstaf ha detto...

Gimon
va bene, se ne sarò capace...
Ci sentiamo privatamente.

ZiemeluBarri ha detto...

Sciacca, Lombardi, Palazzi, Steffè, Bonazzoli e Dimarco convocati in Under 17 per le gare di qualificazione per l'Europeo. I convocati sono 24 e diventeranno 18 domenica prossima.


Sempre Forza Inter.
Edoardo.

luciano ha detto...

'articolo di questo signor De Feo. Sembra che in Italia esistano solo juve (con la succursale di Udine), Milan (con il Genoa) e Roma.
Tutte hanno fatto bene a dare un anno in prestito i vari Faraone, Insigne, immobile, persino Boakie o come si chiama. Invece l'Inter deve vergognarsi di non aver puntato subito su Longo. E magari anche di aver portato subito in prima gli Obi, i JJ, i Cou, i Livaja, i Duncan, i Bianchetti, i Benassi, i Garri, i Mbaye.
Tutti brocchetti senza avvenire.
e quelli che abbiamo dato in prestito, da Bardi a Lorenzo, a Caldi, ecc. tutti giocatori da non nominare neppure.
faccio bene a non leggere più quel giornalaccio, se non quando lo trovo in qualche bagno pubblico poco attrezzato.

MarcoB ha detto...

Notate la contraddizione: il genoa ha fatto benissimo a dare il faraglione al padova per poi girarlo al milan dopo che l'esperienza maturata l'aveva completato.
L'Inter sbaglia a dare Longo all'Espanyol per poi riprenderselo, perchè dimostra di non crederci. Incredibili queste P.I.

luciano ha detto...

Se tutto andrà come speriamo, lunedì racconterò un piccolo episodio abbastanza curioso che riguarda Strama.

Intanto ci sono notizie sulla questione Splendly. Lui guadagnava una cifra che chiameremo x. una squadra austriaca gli ha proposto una cifra, pari a 2,5 volte quello che guadagna qui.
l'Inter avrebbe contro proposto un aumento pari a un decimo della retribuzione precedente. Dopo il rifiuto di Splendly, lui è stato mandato ad allenarsi con i berretti. Poi sono ricominciate le trattative. l'Inter si sarebbe spinta fino a un aumento 4 volte superiore a quello precedente, ma sempre molto più basso dell'offerta austriaca. Ora si dice che potrebbe esserci una transazione e Splendly potrebbe così raggiungere il suo Paese già a gennaio

Matteo ha detto...

Ciao a tutti!!so che non c'entra niente con la nostra bella vittoria "giovanile" di ieri,ma guardate che articolo ho trovato fresco dell'altro ieri: http://calcio.attualissimo.it/julio-tous-fajardo-doping-juventus/

luciano ha detto...

Eh, l'avevo letto, Matteo. Ma cosa ci vuoi fare? Chi non vuol vedere non vede.

A proposito, perché quando vieni a vedere le giovanili non ti unisci a noi? Ci farebbe piacere.

Matteo ha detto...

Luciano,il piacere sarebbe ampiamente condiviso,figurati.E' un pò la mia timidezza nel non disturbare,la prossima volta che vengo a vedere i ragazzuoli(penso presto,sperando di non beccare un'altra povera Cremonese,con tutto il rispetto eh) ci si vede certamente.Veramente mi farebbe solo piacere.

Lettore ha detto...

Parlavate di P.I.?

http://www.calciomercato.com/altre-notizie/bengtsson-shock-l-accademia-inter-era-come-una-prigione-volevo-s-977752

luciano ha detto...

bengtsson era un ragazzo fragilissimo, con dei problemi certo preesistenti rispetto alla sua breve avventura milanese.
certo, il trovarsi lontano da casa, con abitudini nuove, forse il non aver legato troppo con i compagni e soprattutto l'accorgersi di non essere quel campioncino in erba che pensava, visto che all'Inter quasi tutti i suoi compagni erano molto meglio di lui, possono averli accentuati.
non conosco l'episodio specifico, ma sono convinto che i termini della punizione collettiva siano stati enormemente esagerati, per come li ha vissuti o nel ricordo.
Decine e decine di giocatori si alternano ogni anno nel pensionato e credo proprio che nessuno si sia mai sentito come in carcere...anzi.
Bengtsson è un bravo ragazzo, solo un po' sfortunato, forse, e gli auguro davvero una vita felice

Avvocheto ha detto...

1-1 per la primavera in amichevole col Novara

http://www.novaracalcio.com/portal/IT/handle/?page=media_ufficiostampa_notizie&vn=2392

Esordio per Baone. Hanno giocato qualche decina di minuti anche Appiah ( il 97 o qualcuno in prova?) e Balde ( probabilmente il portoghese che era in prova con gli allievi)

MarcoB ha detto...

Nuova brutta prestazione della squadra berretti. Pareggia 2-2 in casa senza mai dare veramente l'impressione di poter dominare da Inter come ci si aspetterebbe.

L'Inter parte con un altro piglio rispetto alla partita col Lumezzane, ma non è assolutamente sufficiente per portare pericoli alla difesa veneta.
A differenza della squadra bresciana, l'Unione Venezia ha molta meno qualità davanti e quindi quando riparte fa molto "meno male".
I due gol del FBC U.Venezia nascono da distrazioni nerazzurre.

I due gol dell'Inter, entrambe di Pedrabissi; il primo al 15 del pt porta in vantaggio i nostri, poi il secondo su rigore, al 5 st, serve per recuperare lo svantaggio di inizio secondo tempo.

Complessivamente la squadra gioca meglio quando toglie qualche titolare a centrocampo e in attacco. Ha un diffetto nella composizione dell'undici iniziale: troppi portatori di palla, nessuno che si muove senza palla o che scambia velocemente con i compagni.
Questo atteggiamento porta spesso ad avere i due laterali di difesa Eguelfi e Longo (quest'ultimo il migliore alla fine della partita e felice completamento della rosa nel ruolo di terzino destro, ruolo in cui lo scorso anno si alternavano i centrali di difesa) i 4 attaccanti Tommasoni (mai positivo quest'oggi), Pedrabissi, Bigotto e Bertolino e Cannataro che si inserisce da centrocampo, tutti e 7 oltre la linea della palla schiacciati a ridosso dell'area, non producendo pericoli ma causando un pericoloso sbilanciamento che lascia il solo Moreo e i due centrali di difesa a fare la fase difensiva con tutti i rischi che ciò comporta.

Nel secondo tempo l'ingresso di Nchama Oyono e l'uscita di Tommasoni per Giordano permettono di trovare più equilibrio e anche di rendersi pericolosi con maggiore costanza ma, anche per un clamoroso errore di Pedrabissi che fallisce un'occasione solo davandi alla porta a tempo scaduto, il risultato resterà fermo sul 2-2.

Questa squadra non può attualmente pensare di poter giocare con due soli centrali a centrocampo soprattutto se sono Cannataro e Moreo dotati sì di buoni piedi ma non di grande dinamismo.
Tutta la squadra soffre, se poi nessuno in avanti si muove e muove velocemente la palla ci si espone con le squadre più dotate in avanti (il Lumezzane ad esempio) e si rischia di prendere un sacco di gol.

Quest'oggi pochi giocatori hanno raggiunto una prestazione sufficiente, alcuni danno l'impresione di non essersi calati nella realtà del campionato berretti. Non a caso proprio i ragazzi provenienti da squadre non professionistiche sono quelli che in campo sembrano più a loro agio con chi vuole correre e lottare prima di tutto.

Spero sia solo un periodo iniziale di adattamento anche se alcune caratteristiche negative sono proprie della rosa e dei suoi giocatori già dal campionato allievi naz.

luciano ha detto...

Ringrazio MarcoB per l'interessante report.
personalmente ripeto da almeno due anni che a mio parere questa squadra non può permettersi di giocare con due soli centrocampisti: a maggior ragione quando, come nel torneo Berretti, i due devono affrontare avversari che oltre alla superiorità numerica, hanno anche uno o due anni in più e quindi un passo diverso.
Questo non significa che la società o gli allenatori stiano sbagliando.
Se una difficoltà la vede un semplice tifoso, è impossibile che non l'abbiano vista anche più allenatori susseguitisi alla guida dei '95.
Dunque ci deve essere un motivo di ordine tecnico e progettuale se si insiste su questa ipotesi di lavoro.
Questo è il nostro modo di essere tifosi: sosteniamo SEMPRE i nostri, giocatori, allenatori o dirigenti che siano e se ci troviamo in disaccordo su qualche scelta od opzione, abbiamo l'umiltà di riconoscere che il nostro è un parere da dilettanti: i professionisti possono anche sbagliare, come tutti, ma non siamo noi tifosi deputati ad emettere giudizi di condanna, come fossero sentenze capitali.
Naturalmente questo discorso vale dieci volte di più per Sergio Zanetti, la cui caratura professionale lo mette al riparo da qualunque critica esercitata da profani.

nel merito dei pareri espressi da MarcoB, (in generale non sulla partita) sarei un pochino meno pessimista di lui.

In fondo i berretti scontano la differenza di età e qualche buco in organico accentuato dalle assenze per infortunio (Andy, lo stesso Giordano, al rientro) e dal passaggio di alcuni direttamente alla Primavera (Donkor, Tassi, a gennaio Knudsen). ma per esempio i due gol di Tommy (e persino quello fallito nel finale) dimostrano che c'è del buono, nella squadra. Da integrare, certo e comunque si tratta di un gruppo su cui il lavoro sarà tanto ma darà i suoi frutti. Sempre che imparino tutti che la prima condizione per fare risultato è essere un gruppo, sacrificarsi tutti per la squadra. che viene prima del singolo. Il singolo è grande solo quando serve la squadra.

luciano ha detto...

Avvocheto: non può essere il nostro Appiah, perché è assolutamente fermo. Balde non so chi sia. magari qualcuno che ha assistito alla partita potrebbe illuminarci

luciano ha detto...

Baldé potrebbe essere il portoghese che ha già provato per l'Inter lo scorso anno: ma in questo caso avrebbe solo 15-16 anni: un po' poco per esordire in primavera. D'altra parte un dubbio viene anche sul nostro Appiah, perché anche lui è un 15-16enne: ma a me risulta che non abbia fatto un solo allenamento.
Mi dicono che nel Novara abbia regalato impressioni molto positive Fernandes

MarcoB ha detto...

Luciano oggi nel Venezia c'erano 2 '94 (portiere e terzino destro) 4 '96 (tutto il centrocampo) e 5 '95. Eppure i nostri hanno fatto una pessima figura.
Credo che S.Zanetti saprà tirare fuori il meglio, che col passare dei mesi i singoli e la squadra nel complesso cresceranno; certo che Moreo e Cannataro sembrano attualmente inadeguati in quella squadra, in quel campionato e con quel modulo. E non sono i soli.

MarcoB ha detto...

Mi correggo, ho recuperato la distinta: i '94 erano il portiere e il terzino destro, mentre i '96 erano un centrale difensivo, due centrocampisti e l'attaccante che ha segnato il primo gol.
In panchina avevano altri 4 '96 e almeno due di questi hanno giocato, uno tutto il secondo tempo l'altro è entrato appena dopo il nostro primo gol (15' pt).

Per noi solo Boateng che, anche perchè spesso 1 vs 1, non ha complessivamente fatto una bella figura.

Questi ad un certo punto avevano in campo sei '96 e sul ritmo ci hanno messo sotto.
Sarà ancora la preparazione o un deficit "strutturale" di alcuni dei nostri?

Everybody Hertz ha detto...

@Avvocheto e Luciano:
Tidjane Baldé dovrebbe essere il '96 (nato a dicembre) nato in Guinea accostato ai nostri colori. Pare sia una punta mancina che può giocare anche ala. Questo si evince da internet, correggetemi se sabglio. L'unica immagine che sono riuscito a trovare del ragazzo è questa

AL82

Guido ha detto...

ho appena volato manchester bergamo due file dietro Mario!!! C'ho scambiato due battute, e quando gli ho detto che l'ho visto per la prima volta tirare il rigore in finale con la Samp si è illuminato e mi ha sorriso sorpreso. Lo so, mi accontento di poco, ma gran momento per me!

Everybody Hertz ha detto...

Intanto in Spagna altra buona prova di Longo.
In serie B, invece, non è stato un sabato sereno: l'unico a vincere è stato Obiorah che però non era né in campo né in panchina.

AL82

Francesco ha detto...

L'Appiah sceso in campo con la primavera non era sicuramente il "nostro", avendolo chiesto io stesso a lui. Non dovremo attendere ancora molto sul suo rientro in campo, sempre a detta sua.

luciano ha detto...

E' pronto il post di presentazione del derby

Amstaf ha detto...

Come sempre siamo maliziosi e prevenuti, la PRT (Platelet-Rich Plasma terapy) è utilizzata per la ricrescita dei capelli, ecco perché fajardo è alla juve con conte!
Attenzione, la PRT non va demonizzata di per se stessa, neanche nella traumatologia sportiva, per quanto le pratiche di centrifugazione del sangue siano border line; il problema è che la terapia può facilmente essere utilizzata "oltre" il muscolo infortunato....
Siamo sempre li, i farmaci antitumorali trovati a suo tempo, non vanno demonizzati...ma che ci facevano?

Guido ha detto...

Online il post di presentazione del derby di Luciano.