lunedì 11 febbraio 2013

30

Inter-Chievo 3-1: c'è speranza se questo accade a Milano...


Non c'è dubbio sul fatto che la partita di ieri contro il Chievo abbia rappresentato un ottimo viatico per la squadra, alquanto provata dalle ultime prestazioni negative.

Oggi il futuro appare a tutti meno cupo di quanto si potesse pensare 48 ore fa e soprattutto noi tifosi nella nostra emotività possiamo passare dalla delusione più feroce alla speranza più viva.

E' già successo con il mercato di gennaio, quando dopo il de profundis conseguente alla cessione di Cou e Wes si è passati rapidamente all'esaltazione per qualche nuovo arrivo importante.

In realtà, cercando di mantenersi razionali, per quanto è possibile se si parla di calcio, la situazione è decisamente migliorata in termini di classifica (ora stando ai numeri  siamo pienamente  in lizza per l'agognato  terzo posto); è migliorata comunque, ma non in modo decisivo, per quanto riguarda prestazione e prospettive.

Solo se passeremo il turno con i rumeni e saremo perfettamente in gara dopo il derby, potremo dire di aver superato la fase più critica.

Per il momento ci godiamo l'indubbio miglioramento, cercando di capire quali ne siano state le cause, quali le possibilità di ulteriore crescita, quali gli ostacoli ancora da rimuovere.

Partiamo dalla formazione.

Niente di rivoluzionario sotto il sole.
Strama ha sempre detto che i numeri li lascia ai giornalisti.
La sua idea di gioco si basa sulla ricerca dell'equilibrio, che si può ottenere in vario modo, e comunque sulla presenza di 3-4 giocatori con caratteristiche e /o compiti offensivi.

Questo atteggiamento è stato mantenuto anche contro il Chievo.

Rispetto agli schieramenti precedenti, le novità sono state originate dalla disponibilità di giocatori diversi.
Strama non è mai stato soddisfatto completamente né dalla difesa a tre né da quella a quattro e lo ha detto: se non sono convinto del tutto, provo qualcosa di nuovo.

Anche l'attacco col tridente ha sempre presentato dei pro e dei contro, in considerazione delle caratteristiche dei giocatori disponibili.

Si è vinto e si è perso con la difesa a tre e con quella a quattro; con l'attacco a tre o con l'1-2.

L'equilibrio ideale non si è mai raggiunto, neppure contro il Chievo, perché per un tempo abbiamo sofferto come in altre partite.
Le loro ripartenze, dopo il nostro vantaggio, assomigliavano molto a quelle del Toro in condizioni analoghe.

Diverso è stato il risultato, perché loro hanno sbagliato qualche palla importante e Rano ha sfruttato un calcio piazzato.

Dopo un altro quarto d'ora tutto è andato per il meglio, nel secondo tempo.

Ma ricordo che già in altre partite recenti il nostro rendimento nel secondo tempo è migliorato e qui avevamo anche l'agevolazione di sfruttare il vantaggio.

Dunque, nel preparare la sfida, immagino che Strama avrà tenuto presente diversi elementi:  le cattive prove fornite dal modulo 3412 nelle ultime partite, cioè da quando Samuel non è stato disponibile; Chivu, per altro squalificato, che  ha deluso; Milito che prima si è mostrato in calo di condizione poi è stato infortunato;  lo stesso Cassano è stato assente e quando ha ripreso non è sembrato brillante;  le numerosissime assenze a centrocampo hanno impedito di avere il giusto assortimento tra qualità e quantità, con effetti anche sul lavoro degli esterni;  l'indispensabile eccessivo  ricorso a elementi fondamentali ma da preservare come Zanetti e Cambiasso; le difficoltà di Palacio nello  svolgere i compiti di prima punta; la necessità di curare l'inserimento di alcuni nuovi, comprendendone e assecondandone al meglio le caratteristiche; l'assenza, dopo la partenza di Wes e Cou, di un trequartista puro, anche per i risultati alterni di Guarin, ottimo nelle percussioni individuali, non altrettanto nell'organizzare e ispirare il gioco degli attaccanti.

E forse anche altri elementi che al momento mi sfuggono.

Era giusto provare un ordine diverso, finalizzato sempre a mantenere equilibrio e potenziale offensivo, ma che tenesse conto dell'assenza di Samuel Chivu e Guarin; della presenza di Kuz e Milito; della crescita di condizione di Cassano, della necessità di riportare Palacio a compiti più congeniali.

Di qui la scelta della difesa a quattro; con due esterni di ruolo e due centrali di ruolo.
Scelta che presentava un quoziente di rischio (la scarsa fisicità, intesa come statura, dei due esterni; la relativa lentezza di Rano; la necessità dello straripante Juan di essere diretto da un centrale “saggio” e il rischio di posizionamenti non corretti, in assenza).

Tuttavia questa scelta appariva la migliore, anche se implicava l'individuazione, a sua volta, di un centrale di peso davanti alla difesa (che finalmente era disponibile,  nelle persona di Kuzmanovic – forte fisicamente, buon incontrista, non particolarmente rapido ma con discreta visione organizzativa -)

A fianco di Kuz dovevano esserci due mediani (o mezze ali) uno più cursore, l'altro più incursore. Ma perchè il filo logico del gioco si svolgesse con scioltezza era necessario che i due si esprimessero assolutamente al meglio (come è avvenuto).

Anche perché dei tre davanti sappiamo che solo Palacio è in possesso di una mobilità che possa essere d'aiuto alla squadra, anche a discapito delle sue inclinazioni personali al gol.

Dunque non contro il Barcellona, ma contro il Chievo, questo sistema poteva funzionare solo se
-       tutta la squadra avesse dimostrato una tendenziale crescita atletica ( o psicofisica, per chi preferisce questa formulazione)
-       Gargano, Nagatomo Zanetti e Palacio corressero come dei pazzi, anche con buon profitto in termini di lucidità per compensare i limiti di corsa dei giocatori chiave (Cambiasso, Cassano, Milito)
-       la difesa, portiere compreso, non avesse troppe amnesie (hem)
-       Cambiasso avesse sufficienti energie per essere contemporaneamente un mediano e il quarto attaccante a sostegno.

In teoria sarebbe stato preferibile accorciare il campo in avanti, per patire meno la mancanza di mobilità dei tre dioscuri e per sfruttare le doti di velocità in recupero di Zano, Juan e Naga (tre difensori su 4) oltre alla posizione di Kuz e alla disponibilità al rientro di Gargano.

In pratica, invece, l'Inter è andata meglio nel secondo tempo, quando ha chiuso bene dietro ed è ripartita con contropiede manovrati insidiosi

Il terzo gol è stato un capolavoro degli esecrati senatori: percussione di Zanetti assist decisivo di Cambiasso, splendida esecuzione di Milito.
Un déja vu: qualcosa di simile era accaduto per il gol del pareggio contro il Toro, anche se lì il Principe non c'era (che caso, eh...).
Ma già lo stesso Cambiasso aveva visto respingere  di piede fortunosamente dal portiere, un tiro a colpo sicuro dopo un contropiede fulminante.

Con il che si  dovrebbe dedurre che  “giocare da Inter” o “fare la partita” non significa buttarsi “coraggiosamente” all'attacco, ma tenere gli equilibri giusti e utilizzare  i giocatori al meglio, anche in considerazione della loro condizione psicofisica. 
Difesa a tre o a quattro sono soluzioni che contano, ma non così fondamentali: la tre può essere più difensiva o anche più offensiva della quattro. Dipende dagli uomini e dai movimenti.

C'è anche l'equivoco Milito, giocatore che agevolerebbe lo spostamento del baricentro in avanti.
A me, sinceramente, sembra il contrario.
Milito sa giocare spalle alla porta, far salire i compagni, creare spazi per gli inserimenti da dietro con i suoi movimenti in diagonale, concludere con la sua freddeza in area le verticalizzazioni dei compagni.
Sempre secondo me, modestamente, con Milito si attacca meglio, non necessariamente “di più”.


Detto ciò non è che i problemi siano risolti definitivamente, anche se è meglio affrontarli con un buon morale (e va bene, conta un pochino anche questo) e con una posizione di classifica più soddisfacente.

I prossimi avversari, Fiorentina in trasferta e Milan, saranno test ben più impegnativi di un Chievo afflosciatosi in pratica dopo 50 minuti, cioè dopo il terzo gol, non prima però di averci messo in qualche difficoltà, soprattutto per quanto concerne gli inserimenti centrali.

In un calcio teso come il nostro, contano anche gli episodi. 
Se sull'1-1 avesse segnato di testa, in seguito a calcio piazzato, Rano, contro il Toro anziché contro il Chievo, forse – non ci sono controprove – le cose potevano andare diversamente.
In entrambe le partite.

Ma siccome la storia non si fa con i se, portiamoci a casa gli elementi nuovi di sicuro positivi:
la grande condizione di Gargano, Naga e io ci metto Zanetti.
la netta ripresa di Cassano
la presenza di Milito, comunque fondamentale per questa squadra, anche quando non è al meglio
la buona prova di Kuz, che in teoria dovrebbe poter solo migliorare
la capacità di un Cambiasso utilizzato con intelligenza di essere sempre determinante.
E mettiamoci anche il ritorno a un modulo forse più confacente al nostro organico attuale.


I dubbi riguardano la tenuta dei giocatori di movimento (per Palacio l'alternativa è Alvarez, per Naga è Pereira, per Zanetti sono Jona o Schelotto; per Gargano, non so...)

Più difficili le alternative per utilizzare con giudizio gli uomini chiave: per i due attaccanti c'è solo Rocchi, ahimé, o  ancora Alvarez; per Cambiasso c'è Kovacic; per Rano e Juan al momento nessuno di affidabile.

Poi c'è il problema, piacevole, di ritagliare un ruolo per il Guaro, senza modificare gli equilibri.
Guaro può giocare al posto di Gargano o a quello di Cambiasso, ma temo che gli equilibri cambierebbero, nel bene e nel male.

Al momento comunque le speranze superano i timori.
Dopo parecchio tempo.
E' già tanto e non tutti lo credevamo possibile.


Le pagelle

Handa: sul gol non mi convince del tutto, non sembra più nella condizione brillantissima di qualche tempo fa. 5.5

Zanetti: non so, forse sono io che stravedo: l'ho visto correre per '90, tamponare, spingere, sempre imprendibile in accelerazione. Quasi sempre anche lucido. Non so cosa si possa pretendere di più. 7
Rano: Non soffre molto e tiene bene la posizione, senza strafare. Prova sufficiente, arricchita dal gol, straordinario. 6.5
Juan: qualche amnesia che nella difesa con due soli centrali rischia di diventare più decisiva. Però anche recuperi altrettanto importanti, di potenza. E progressione. 6
Naga: c'è chi l'ha visto poco lucido e confusionario, almeno nel primo tempo. A me è sembrato incredibile per vitalità e sostanza atletica ma anche tecnica. 7.5

Gargano: nettamente il migliore in campo, se si guarda alla sostanza: per essere un clamoroso errore di mercato, un giocatore che neppure in B potrebbe giocare, non c'è male. 8
Kuz: onesto lavoratore del centrocampo, senza acuti ma senza grosse pecche, ha comunque il pregio di aver dato ordine ed equilibrio alla squadra. 6.5
Cambiasso: ieri ho detto tutto quello che penso; come piedi e testa è da pallone d'oro.
Se penso che c'è chi lo considera la causa di tutti i mali, mi rendo conto della soggettività del calcio. 7+

Palacio: grande lavoro oscuro, necessario per garantire equilibrio tattico.
Un esterno offensivo di ruolo capace di partire da lontano svolgerebbe meglio il suo compito, ma non c'è. 
Lui si rende in questo modo  molto utile, ma perde poi lucidità in area. 6
Milito: grande gol e movimenti fondamentali, trasforma la squadra anche quado non è al massimo. Che  si vuole di più? 7
Cassano: più vivo che nelle ultime apparizioni, lotta, si arrabbia, non corre ma è una presenza che atterrisce gli avversari e che inventa giocate geniali. Impone equilibri forzati alla squadra, ma quando “gira” ne vale la pena. 7

Alvarez: tante buone intenzioni, anche geniali. Mai una che vada a buon fine. Fa un numero incredibile che meriterebbe miglior sorte. 6-
Deki: 5 di stima e di speranza
Schelo: sv

Strama: azzecca formazione e schieramento e vince una partita vitale per il prosieguo della stagione.
Adesso deve dimostrare che le soluzioni escogitate sono valide anche nelle sfide tecnicamente pù complicate.  Magari con i necessari piccoli correttivi. 7


Luciano Da Vite

Nella foto (©Repubblica.it) il Principe Milito rimette la scarpetta alla sua Cenerentola.

30 commenti:

Everybody Hertz ha detto...

Durante la telecronaca di Inter-Chievo ho notato lo stupore dei commentatori dopo la punizione di Gargano.
Magari se avessero badato più al sodo che alla forma (cosa che succede praticamente sempre) si sarebbero ricordati che El Mota era uno dei primi, se non il primo, battitore del Napoli sia sotto la gestione Reja che sotto quella di Donadoni e Mazzarri.
Non credo fosse un caso, al di là della poca efficacia dell'uruguagio in termini di marcature.
Ma forse è più facile criticare e avere idee preconcette come molti interisti avevano fatto e avuto dopo la punizione ininfluente che Gargano avrebbe soffiato a Kovacic.

AL82

Everybody Hertz ha detto...

Per rispondere alla domanda di Ibreed postata nei commenti all'altro articolo:
secondo me l'Inter ha bisogno di una punta capace di saltare l'uomo e di un finalizzatore, che sia d'area o più alla Milito.
Nel primo caso un profilo tipo Sanchez e Suarez, nel secondo per restare ai tuoi nomi direi più Icardi anche se il modo di muoversi di Muriel mi fa riporta alla mente Ronaldo e un po' si stringe il cuore (purtroppo la testa del colombiano sembra essere ovunque fuorché sulle spalle). Con l'acquisto di Kovacic secondo me sono ridotte al lumicino le speranze di vedere con i nostri colori Bellomo e Quintero (che ha letteralmente deliziato al Sudamericano Sub20), a meno che non si voglia provare uno di questi come regista, cosa che non vedo di facile realizzazione.

AL82

Giuseppe ha detto...

A proposito di punta, nei giornali di domani sia la gazzetta che tuttosporc danno quasi per fatto Icardi all'Inter. Generalmente non credo a queste indiscrezioni a 3 mesi dall'inizio del mercato, ma se due giornali lo stesso giorno riportano con enfasi la stessa notizia....

luciano ha detto...

Con Icardi il futuro a medio potrebbe anche tornare a sorriderci. ICARDI, LONGO LIVAJA: in prospettiva davanti non saremmo messi... malissimo.
E dietro Benassi Duncan Kovacic.
Bisognerebbe però avere pazienza.

Intanto grande soddisfazione per la presenza di Palazzi al Viareggio: l'ho visto in allenamento ad Appiano, con la prima squadra e sembrava uno di loro, tanto si muoveva con autorevolezza.

Soddisfazione anche per le prove di Mbaye (un altro che potrebbe arrivare) e Gabbia, un mio "pallino". gabbia stenta a imporsi fisicamente, ma quando ha la possibilità di giocare si fa sempre sentire.

delusione invece per i 2000. Siamo ancora più forti della juve e il campo l'ha dimostrato. noi sempre in attacco, a costruire almeno 4-5 occasioni da gol. Loro ci puniscono in contropiede a poco dal termine, nell'unica azione seria, per altro condotta da un solo uomo.

Eppure c'è ancora chi non si rende conto che queste situazioni non sono casuali: rispondono a una elementare norma del calcio.
Se sei più forte e vuoi vincere, è chiaro che devi rischiare con la trazione anteriore. ma il vantaggio che concedi agli avversari è tanto...

Infine una integrazione sulla prima squadra: è appena iniziata la convalescenza, non siamo guariti.
E non perché abbiamo battuto "solo" il Chievo.
Contro i veronesi può perdere chiunque, non è questo il punto.

In realtà i problemi strutturali esistono ancora: due attaccanti su tre sono talentuosissimi ma poco inclini ai rientri. Avere tanta qualità costringe gli avversari a non avventurarsi in ripartenze di massa, che ci travolgevano. Ma sulle loro ripartenze rischiamo comunque di essere in inferiorità. Il terzo attaccante si adatta con generosità a un compito che non gli è congeniale.
A centrocampo per pressare più ali dovremmo schierare tutti corridori, a discapito della qualità e delle capacità organizzative e di equilibrio.
Con al difesa a tre ci bucavano più spesso sulle fasce. Con quella a quattro dobbiamo temere gli inserimenti centrali.

C'è ancora tanto da lavorare, da rifinire, per Strama, ma ho abbastanza fiducia. Ritengo fondamentale l'idea -speranza la condizione (a questo punto fisica o psicologica poco importa) sia in crescendo.

Con una buona condizione e con diverse alternative di valore disponibili un contenuto ottimismo è lecito

luciano ha detto...

Interessante questa dichiarazione di un ex giocatore scozzese, riportata su yahoo sport:

"Correva l'annata 1981-82, e Juventus e Celtic si incontravano in Coppa Campioni: nella squadra scozzese militava un certo Davie Provan, oggi editorialista senza troppi peli sulla lingua per il "Sun", come testimonia anche il suo racconto-ricordo di quella doppia sfida contro la formazione bianconera, non propriamente accomodante.
"La Juventus era uno squadrone, molto più forte di noi - scrive Provan -, con cinque giocatori che sarebbero diventati campioni del mondo l'anno successivo. I bookmaker li davano per favoriti, ma anche allora, un club che è stato punito con la cancellazione di due scudetti per aver truccato delle partite, era esperto in scorrettezze".
"Charlie Nicholas (l'attaccante del Celtic di allora, ndr) fu preso a calci dall'inizio alla fine della partita, Cabrini cercò di mettermi della crema irritante negli occhi e il gigantesco difensore Sergio Brio disse a George McCluskey (il centravanti della squadra scozzese, ndr) che a Torino gli avrebbe tagliato la gola".
"E queste assurdità continuarono anche nella partita di ritorno. Quando arrivammo in campo al Comunale, non si vedeva nulla per il fumo. I tifosi ci lanciavano fumogeni e mortaretti, e i Carabinieri, anziché fare qualcosa, stavano lì, ammaliati da quello spettacolo. Poco prima, negli spogliatoi, Tardelli aveva fatto in modo che tutti noi vedessimo che stava limando i suoi tacchetti...".

naturalmente gli juventini ribattono che non è vero nulla....

giudik ha detto...

eh lo stile juve... inimitabile

Tornando a noi, sara interessante come Strama intenderà gestire i rientri di Kovacic e Guarin... io non penso che schiererà il tridente pesante con loro 2 a centrocampo, l'altro ieri è stato troppo importante il lavoro di ripiegamento sugli esterni svolto dal Cuchu e da Gargano, un lavoro che credo ne Kovacic ne Guarin possono garantire con tale continuità... a questo punto mi aspetto o un cambio di modulo (tipo un rombo) o un 4-3-3 con sulla destra un finto attaccante tipo Schelotto, che garantirebbe rientri continui sulla destra in modo da lasciare al Guaro meno compiti difensivi e più libertà di attaccare

Unknown ha detto...

Un gran colpo quello di Icardi. Un gran colpo davvero. Sulla stampa sono partiti i paragoni ma sono tutti sbagliati. Mauro, a differenza dei crestati della parte malata di Milano, è un centravanti vero. Se nell'anno che giocherà col principe imparerà l'arte di giocare con la squadra (Arte in cui il mio Diego è stato l'esponente più brillante, fatemelo dire, degli ultimi venti anni) con el sue capacità realizzative e la sua struttura fisica riuscirà ad essere decisivo in una squadra come l'inter. Pagato più o meno (a seconda dei giornali) la stessa cifra di Destro e, parliamoci chiaro, qui stiamo parlando di un giocatore superiore. Sono molto contento

carlo ha detto...

@Luciano: stavolta fatico anche io a credere alla ricostruzione del gionalista-giocatore del Sun: mammia, sembrano i cattivoni Django Unchained.
A proposito di Django, nero vendicatore, al derby non insulterei mai Mario, ma esporrei uno striscione del genere:
MARIO, RIBELLATI A CHI TI CHIAMA MELA MARCIA E NEGRETTO DI FAMIGLIA.

quelli sì che sono insulti mirati e razzisti, e non li hanno fatti dei beceri ultras.

luciano ha detto...

Carlo: d'accordo su Mario: bellissima la tua idea. Speriamo che qualcuno la realizzi
Sulla juve, anch'io non ci credo: è troppo tenera verso i bianconeri e i loro metodi, la ricostruzione...

Su icardi: attenzione agli entusiasmi creati ad arte per poi dare ai tifosi un senso di delusione. Non dico che non ci sia del vero, ma di giocatori che erano già dell'Inter a febbraio, per i media, e poi non si sono mai visti a San Siro ce ne sono parecchi.

Se venisse mauro, sarei contentissimo, come per ogni giovane di valore. Ma attenzione, è un giocatore molto interessante (come kovacic del resto) non è già un fuoriclasse. Io tremo al pensiero che alla prima palla che sbaglia diventi subito un altro brocco preso da quell'incompetente di Branca

MarcoB ha detto...

Purtroppo il timore mio è che le critiche al primo errore raggiungano chiunque arrivi per qualsiasi ruolo e qualsiasi età abbia il giocatore. E lì la differenza nella risposta la fa il carattere e non l'età o il ruolo.

A febbraio 2010 i soliti soloni fischiavano Eto'o.
Milito e Thiago Motta erano solo vecchi e lenti giocatori del genoa.
Come non dimenticarsi lo striscione "Con burdisso e Cambiasso una squadra del casso"?
Furono gli stessi tifosi illuminati del secondo verde che domenica reclamavano "rispetto" a produrlo.

Nessun acquisto è al riparo da critiche pretestuose.

Giuseppe ha detto...

Prima prendiamolo, poi poniamoci il problema se fischiarlo o meno (cosa che io allo stadio non faccio mai) :)
GdS, CdS e TS dicono tutti la stessa cosa: evidentemente ieri è successo qualcosa tra Inter e Samp, oppure tutti e tre ieri hanno avuto la stessa soffiata. Qualcosa di vero non può non esserci, il che ovviamente è cosa diversa dal dire "è stato preso". Però...mai come stavolta sono fiducioso. Icardi sarebbe un acquisto intelligente che si sposerebbe col progetto di una squadra futuribile, con "fame" di successi e molto talentuosa.

MarcoB ha detto...

La differenza ieri tra Inter e juventus l'ha fatta un ragazzo che fisicamente sembra del 97 e non del 2000 (non voglio fare nessuna illazione è solo la costatazione di una strapotenxza fisica). Ha fatto 40 metri palla al piede, dopo un rinvio a casaccio della loro difesa, seminando sulla corsa due difensori e avendo fortuna, con un rimpallo favorevole, sull'uscita del portiere.
A noi, a differenza degli ultimi 2 anni, mancava proprio un elemento nettamente più "fisicato" della media.
Tanto gioco, moltissima pressione (soprattutto nel secondo tempo si è giocato nell'area binaconera), poche occasioni.
E' mancato un finalizzatore.
Anche col PSV c'era stato lo stesso sviluppo di partita e senza il rigore e l'infortunio del loro unico portiere in distinta, si sarebbe fatta molta fatica a segnare; e fino a 10 minuti dalla fine si era sullo 0-1 e si era eliminati.

Seu Jorge ha detto...

Oppure tutti hanno letto i post di Cristiano in Fabbrica in cui diceva che un suo amico d'infanzia, uno dei procuratori di Icardi, gli ha confermato personalmente che la chiusura è molto molto probabile :)

Qualora fosse vero, ne sarei contentissimo. Ho visto poche volte Icardi, ma mi sembra un giovane centravanti solido e con spalle larghe, in termini di personalità e sul campo.
Sulle caratteristiche tecniche, parliamone. Mi sembra sia un attaccante completo, tosto, che sa giocare sia da solo, sia per la squadra, forse leggermente più contropiedista che di fino e a tutto campo come il nostro grande Diego Milito. Ma sono impressioni di chi l'ha visto meno di dieci partite (ora farò il pieno, compatibilmente) e molto del suo gioco dipende anche dal gioco della Sampdoria stessa.

Certo che l'accoppiata Icardi, Obiang, con gli innesti ormai certi di Andreolli e Campagnaro, fanno presagire molto molto bene.
Mancherebbe solo un esterno alto alla Markovic e un terzino destro futuribile. Ma sarebbe già tanta roba..

Per Olag: Hai novità su Natalino per caso? Tuo figlio sta continuando a giocare con maggiore regolarità?

Giuseppe ha detto...

@Seu: sono d'accordo...preso l'attaccante, la priorità diventerebbe anche secondo me un forte esterno offensivo (non a caso si fa il nome di Weiss, che tuttavia non mi piace per niente...tanto fumo, poca sostanza) e un altro giovane centrocampista, Obiang il nome perfetto.
Ottima l'ulteriore conferma su Icardi.

luciano ha detto...

D'accordo con MarcoB: noi nettamente superiori come squadra e loro hanno solo quel giocatore, che è scarso, ma in spazi ampi può fare la differenza.
Dove non sono d'accordo è sulla nostra mancanza di punte. A parte Merola, che è il capocannoniere del torneo e in campionato, Gouem non credo valga meno del lungo juventino e pi abbiamo deigli esterni (patacchini, gemmi bravissimi anche in fase realizzativa, ma ancora piccoli. Per non parlare poi dei centrocampisti: mastro, pelle, mendoza, tutti abili a concludere.

Ma differenza l'ha fatta proprio il sistema di gioco.
ma nessuno sembra rendersi conto che se attacchi in massa concedi troppo vantaggio agli avversari.
naturalmente se sei superiore e vuoi vincere, mentre loro stanno dietro, sei obbligato a farlo. ma il numero elevato di "inconvenienti" dovrebbe far pensare che non si tratta di "casi" (non nel senso del nostro grande scout, eh)

giudik ha detto...

su Icardi andiamoci piano con le aspettative... ammesso che arrivi, si tratterebbe di un ragazzo di 20 anni, con ancora molto da imparare. Io vedo i più forti centravanti del momento, Cavani, Falcao, Lewandowski, che sono esplosi tutti nella stagione in cui avevano 23 anni compiuti, evidentemente prima per ragioni fisichi, di esperienza, etc, non erano al top... se Icardi diventerà un grande centravanti bravo quanto loro dovremo aspettarci una sua consacrazione attorno alla stagione 2016-2017.

Seu Jorge ha detto...

Ragazzi, per chi conosce bene Icardi, che si faccia avanti...

Leggendo Luciano, pensavo che l'unico ora che rimane senza sostituti rimane Gargano, che paga anche la sua presenza ed eccessiva spremitura con partite sottotono.
Forse è stato un azzardo far partire Duncan, proprio ora che si è capito che a centrocampo a sinistra serve uno che faccia legna e copra il gioco offensivo di Cassano-Nagatomo. Certo, per Duncan l'esperienza a Livorno si sta rivelando azzeccatissima, non so per noi però..visto l'infortunio di Obi (l'ennesimo) e quello brutto occorso a Mudi. Che ne pensate?

olag ha detto...

@Seu
nessuna particolare novità, riguardo a Nata, ma se ne avessi ,comunque non ne parlerei.
La famiglia ha chiesto che si rispetti il giusto riserbo sulla questione, e io non posso che essere d'accordo: un immenso in bocca al lupo a Felice, riuscirà a fermare anche questo avversario, come tante volte ha fatto in campo.
Riguardo a Jacopo, si ,sta giocando con continuità da 5/6 partite, complice anche il verificarsi di infortuni e squalifiche, come avevo già scritto, anche se, quando e' stato chiamato in causa ha fatto bene, riscuotendo consensi .Vedremo nel prosieguo, se avrà altre occasioni.

luciano ha detto...

D'accordo con Giudik.
A Olag ricordo che in tempi meno felici gli avevo ....promesso la titolarità da gennaio
Su Duncan, si poteva anche farci comodo, Ma nella gerarchia veniva prima Benassi e in ogni caso abbiamo una riserva in meno, ma forse avremo un quasi titolare in più il prossimo anno....

Unknown ha detto...

Che bello se la sera del Derby ( e nn solo....quella sera...) i ns. tifosi riuscissero a fregarsene di lui.nella totale indifferenza...

Per quanto riguarda il mercato futuribile , se le indiscrezioni su Icardi fossero confermate, beh sarebbe un bel segnale per il futuro della Beneamata e ,nel caso, sarebbe bello se almeno qualcuno tra i" tifosi superesperti" facesse ammenda sulle noiose battute dedicate a Branca & C.
Per come si sta delineando ( perlomeno stando alle voci più credibili..) il mercato di giugno semvbra davvero essere improntato bene:
Campagnaro,Andreolli,Icardi sembrano già fatti.
In questo modo avremmo già la base della rosa ben delineata e potremmo cercare di completarla al meglio con un altro paio di inserimenti...il primo che mi viene alla mente è Markovic...;)
Cmque fiducia ragazzi...!

Unknown ha detto...


l'oggetto della ns. auspicata indifferenza è Balotelli...mi è saltata una riga del commento..sorry

Unknown ha detto...

I giudizi su Duncan mi fanno felice. Crisetig anche è titolare innamovibile. Sicuri che si prenderà Obiang (o che si farà il tentativo)?

Seu Jorge ha detto...

Hai perfettamente ragione Olag, perdona la mancanza di tatto.

E complimenti e in bocca al lupo per Jacopo!

Sono curioso di vedere se Bessa riuscirà ad avere spazio a Vicenza..

Daniele ha detto...

Ho visto le ultime due partite del Livorno, certamente in entrambe Duncan migliore in campo, quei pochi spezzoni che dall'inizio stagione ha giocato con noi è sembrato palesemente non pronto per la categoria......questo per dire che secondo me anche tra serie A e serie B c'è un divario in termini di tattica, tecnica e atletismo non indifferente.

olag ha detto...

Seu,grazie e crepi il lupo.
Nessuna mancanza di tatto, figurati,chiedere informazioni sui ragazzi , nel modo in cui ti sei posto, e' più che lecito.

Luciano: lo so, non l'ho ricordato per scaramanzia, e lo dico io,che non mi ritengo superstizioso ....-;)

Karlito ha detto...

Ho la sensazione che in società stia leggermente girando il vento, l'austerity sembra volgere al termine. Ciò non vuol dire che si possano prendere giocatori a 30 M, ma se non altro si può smettere di vendere solo per colmare il buco di bilancio. Già così si comincia a respirare un'altra aria.

Questi nuovi movimenti di mercato, anche nelle giovanili, danno entusiasmo e coraggio alla squadra e ai tifosi che cominciano a scrutare l'orizzonte scorgendo quelli che paiono i profili di un obiettivo tecnico e non più puramente conomico.

Siamo in un momento in cui noi tifosi, come novelli Colombo, non vediamo l'ora di gridare "TERRA!".

Dal pessimismo più nero all'ottimismo esagerato: sono un tifoso. E mi piace esserlo!

Transfermarkt.it ha detto...

Intanto il nostro Michele Rocca (1996) in prestito al Novara ha esordito in Primavera!

Seu Jorge ha detto...

Ah, sttoscrivo il commento di Nabucco su Mario, al 100% d'accordo

luciano ha detto...

Io invece su mario vorrei un bello striscione, con la scritta che proponeva prima non ricordo chi.
per il resto, silenzio, d'accordo.

Everybody Hertz ha detto...

Online un altro post sul Chievo.

AL82