Prima
di tutto, una notazione di contorno, ma non ininfluente: è la prima partita di
grande calcio internazionale che i nostri hanno giocato dall'eliminazione in Champions League
con Leonardo in panchina.
Un
po' il fatto che all'estero questa coppa, l'Europa League, conta di più, un po' il fascino che
per la sua storia l'Inter continua ad esercitare, un po' infine la suggestione
di una rivincita cinquant'anni dopo.
Fatto
sta che il clima nello stadio del Celtic era quello delle grandi occasioni.
E
il pubblico era quello che una squadra sogna, quando gioca in casa.
Come
ha affermato il Mancio nel dopo partita, questo elemento è stato determinante
per il “ritorno” degli scozzesi, li ha trascinati letteralmente a riagguantare
il risultato.
A
conferma del fatto che non esistono due modi di tifare (cioè di esprimere amore
per la propria squadra): la si sostiene e la si incoraggia, soprattutto quando
fa male, perché è allora che ha bisogno del suo pubblico.
Prendere
le distanze col sarcasmo, i fischi, il dileggio e gli insulti non è un modo di
tifare è solo un modo di esprimere le proprie frustrazioni.
Nella foto (Inter.it), spettacolo e calore nel tifo ieri sera al Celtic Park. |
Detto
questo, la partita è stata ricca di insegnamenti che, per quanto mutevole sia
il calcio, anche da una partita all'altra, potrebbero rivelarsi definitivi.
L'insegnamento
principale è che questa squadra, anche dopo le correzioni apportate col mercato
di gennaio, ha delle debolezze strutturali fortissime.
Anche
un tecnico di valore ed espertissimo come Mancini incontra enormi difficoltà a
trovare la quadratura del cerchio, a individuare le soluzioni che, in relazione
alla scelta degli uomini come del modulo, diano affidamento e certezza.
Torniamo con un risultato
teoricamente utile, ma anche con alcune conferme negative preoccupanti.
Partiamo dal modulo: il
rombo non è né meglio né peggio degli altri, ma giocato da questi atleti lascia
aperti spazi troppo invitanti per gli avversari.
In
teoria il rombo assicura una buona protezione ai centrali difensivi, perché
subito davanti a loro prevede il posizionamento di un incontrista (nel nostro
caso l'ottimo Medel).
Ma
poiché il pesce puzza dalla testa, i
problemi dietro nascono dalle prestazioni di chi gioca in avanti.
Una
punta deve essere fissa, poderosa, potente nella progressione, capace di far
alzare la squadra e nello stesso tempo di obbligare i due centrali avversari a
restare in zona.
Ma
l'altra, insieme al trequartista, deve essere in grado di svolgere per 94' un
compito gravosissimo: insidiare la
difesa avversaria e anche ripiegare TEMPESTIVAMENTE sulla propria fascia di
pertinenza, per impedire che il terzino si trovi a fronteggiare due avversari.
Non
sto parlando di generosità. Non serve inseguire generosamente: serve essere al
punto giusto nel momento giusto.
Altrimenti
si possono allargare le mezze ali: ma in quel caso la seconda punta e il
trequartista devono retrocedere centralmente, sempre in modo tempestivo, per
non lasciare un buco in mezzo.
Sono
tutte cose che si possono fare; movimenti e sincronismi che si provano e
riprovano ripetutamente in allenamento proprio per armonizzarli.
Ma
devi avere uomini velocissimi, potenti, disposti al sacrificio e in grandi
condizioni: basta un ritardo nel recupero per creare la superiorità numerica
avversaria e mandare in tilt l'intero sistema difensivo.
Se
giochi contro una squadra che fa della veemenza offensiva la sua carta vincente
paghi, paghi più di quanto accada solitamente in Italia, dove c'è maggior
calcolo, maggior saggezza tattica.
C'è
il rovescio della medaglia: il Celtic lascia autostrade invitanti per i nostri
attaccanti, che in Italia non ti lascia nessuno.
Però
in Italia nessuno attacca con quella veemenza devastante e un po' avventurista.
Questa
situazione spiega in parte un risultato così éclatante.
In
parte perché poi ci si sono messi, da una parte e dall'altra, gli errori
individuali.
Solo
che gli errori individuali diventano più probabili se alla mediocrità del
singolo, si aggiunge la precarietà determinata dalla situazione di gioco.
Giocando
in quel modo da una parte il Celtic, se avesse incontrato una squadra quadrata,
avrebbe subìto probabilmente un 4-0
definitivo, perché sul 2-0 per noi, fossimo stati capaci di restare
compatti, ci si sarebbero aperte praterie invitanti.
Dall'altra
però gli scozzesi grazie al loro modo impetuoso di interpretare la partita sono
riusciti due volte a raddrizzare il risultato e, nel computo delle occasioni,
probabilmente sono stati più pericolosi.
I nostri problemi sono
cominciati in attacco, dove Icardi si è confermato insostituibile, ma ha anche
evidenziato che non avrebbe dovuto giocare questo match, per le sue condizioni
fisiche.
In
pratica Maurito in fase offensiva è
stato inesistente e paradossalmente si è visto di più in qualche ritorno
insolito.
Con
una punta centrale nostra inoffensiva, gli scozzesi hanno potuto ovviamente
spingere ancora di più.
I problemi sono proseguiti
con Palacio, autore sì di due gol e di una prestazione generosissima, ma anche
spesso in ritardo nel pur importante sforzo di copertura.
L'avrebbero potuto aiutare
le mezze ali, spostandosi
tempestivamente sugli esterni per accorciare il percorso di rientro del Trenza.
Ma Kuzmanovic non è un
fulmine di guerra e Guarín era in giornata di scarsa vena, anche comprensibile, dopo diverse
prestazione super, ravvicinate.
Si presentavano così per
l'offensiva scozzese due varianti, entrambe invitanti: il raddoppio sulla
fascia, che metteva in
crisi il nostro terzino e creava imbarazzo di conseguenza ai difensori
centrali; oppure il lancio lungo diretto
sulle punte e a scavalcare il centro campo, effettuato tra l'altro in
condizioni di assoluta tranquillità.
In entrambi i casi i nostri
centrali andavano in crisi.
In
gran parte per i limiti loro (per esempio sui lanci lunghi e alti che cercavano
le punte) in parte perché era stato messo in crisi il sistema di organizzazione
difensiva.
Con
questo non voglio dire che un altro modulo avrebbe dato risultati diversi.
Come
sostengo da tempo, a torto o a ragione, la mia convinzione è che si possa
migliorare molto (e il Mancio lo sta facendo), ma che i problemi di fondo siano
strutturali, di organico.
Accentuati
ieri dall'impossibilità di schierare Brozovic, dalle cattive condizioni del
recuperato Icardi, dalla prestazione insolitamente negativa di Juan Jesus (che
sarà criticabilissimo, ma a volte ha giocato meglio).
Se
ci si aggiunge la lentezza di Kuz e
la mancanza di brillantezza del Guaro,
la situazione diventa chiara.
Se
il risultato non è stato negativo, lo si deve alla prestazione super di qualche
giocatore, da Carrizo a Medel, fino (soprattutto) a Shaqiri.
Nella foto (Inter.it), Gary Medel, autore di prestazione davvero gagliarda. |
Certo
se al loro posto avessimo giocatori
molto più forti, le cose sarebbero andate diversamente, ma non li abbiamo e
dobbiamo sostenere questi.
In
conclusione, per essere davvero una
squadra competitiva anche a livello internazionale, ci mancano, considerato che
Icardi è stato un problema contingente, una seconda punta con le
caratteristiche di Palacio ma più potenza, un'ala, un altro centrocampista come
sembra essere Brozovic.
E poi, ma anche
soprattutto, qualche difensore. Possibilmente forte.
Allora
potremmo giocarcela con quasi tutti e con qualunque modulo.
Un altro problema
evidenziato dalla partita è costituito dall'annosa discussione su difendere
alti o aspettare e ripartire.
Questa
secondo me è l'unica vera alternativa, perché poi i moduli vanno scomposti
nelle due situazioni di gioco, difensiva e offensiva.
E
per difendere, difendono tutti con nove uomini dietro la linea della palla (se
ci riescono, cioè se hanno giocatori veloci e di sacrificio), mentre per
l'attaccare, se si tratta di una ripartenza rapida si attacca con gli uomini
che riescono a proporsi, se si tratta di un attacco manovrato, sale tutta la
squadra e si proiettano in area 4-5 attaccanti secondo le situazioni.
Sono del parere che ci si
possa difendere in entrambi i modi, dipende anche dai giocatori di cui disponi.
La
difesa altissima, con il pressing sul portatore di palla sin quasi nell'area
avversaria è efficace ma dispendiosa, non puoi farla per più di 30-40 minuti.
La
difesa bassa, se ti fai schiacciare, se non esci mai con la palla, se rinvii a
casaccio e la prendono sempre loro, alla fine ti tradisce.
Se
invece hai difensori capaci di appoggiare con calma su centrocampisti che
costruiscono, sapendo quando verticalizzare e quando palleggiare, è la
soluzione che personalmente preferisco.
Ma
secondo me questo resta il vero dilemma calcistico oggi. Tutti gli altri sono
dettagli.
Dal punto di vista del
superamento del turno, le possibilità restano intatte.
Per quanto riguarda invece
il possibile cammino in Coppa, il test è stato deludente e solo una crescita
ulteriore e significativa potrebbe permetterci qualche altro passo in avanti.
In
ogni caso sarà fondamentale recuperare D'ambrosio e Andreolli, che non sono
certo fuoriclasse ma ci possono dare una mano, visto che anche Vidic sembra
ormai emarginato (è il terzo giocatore abbastanza importante fatto fuori, dopo
Osvaldo e M'Vila).
Andreolli
potrebbe essere l'alternativa a uno dei centrali che soffrono (soprattutto
perché nell'Inter, da qualche anno, ha sempre ragione chi non gioca).
D'Ambrosio
consentirebbe a Santon di tornare a destra, con qualche vantaggio per
l'equilibrio generale e per la manovra.
Infatti
a destra Campagnaro quando deve avanzare fa perdere la pazienza anche... a me:
non sa accelerare, è lento nel controllo e nelle decisioni, finisce per passare
indietro o per crossare sull'avversario
che ormai lo copre.
A
sinistra Santon attacca di più e meglio, ma essendo destro puro anche quando
arriva sul fondo difficilmente ne deriva un cross misurato e tempestivo.
Davide
a destra non può cercare il centro del campo, ma può raggiungere qualche volta
il fondo e D'Ambrosio può farlo a sinistra.
Come
capacità di interdizione le due coppie si equivalgono, ma con i due più giovani
in campo forse sfruttiamo meglio le fasce in fase offensiva.
Ci
aggrappiamo a due giocatori abbastanza modesti, come del resto è il caso di
Obi, che forse ieri nel finale sarebbe stato utile, ma proprio la necessità di
sperare in giocatori di questo livello indica chiaramente la natura dei nostri
problemi.
Le Prestazioni Individuali
Carrizo:
buona prestazione, non
credo abbia responsabilità su nessuno dei gol e al contrario si è esibito in
qualche uscita efficace. 6.5
Campagnaro:
in fase difensiva fa
quel che può, ma non ha più lo scatto e la veemenza di un giovinetto.
In
fase di spinta ha la stessa utilità di un infortunato spostato all'ala, può
servire per scaricare la palla quando il compagno è in difficoltà. 5.5
Ranocchia:
sarò partigiano (mi
piace difendere quelli presi di mira) ma ieri sera non l'ho visto così disastroso.
Anzi,
palla a terra mi è parso più solido del consueto, perdendo
pochi duelli.
Ne
ha persi sui palloni alti e questo è più preoccupante. In ogni caso mi è
sembrato più in palla di JJ. 6-
Juan
Jesus: lascia molto a
desiderare sui palloni alti, come posizionamento e come contributo all'uscita
dalla fase difensiva. Una delle sue prestazioni meno convincenti in assoluto.
Inspiegabile.
5+
Santon:
comincia molto bene, a
mio parere, sia per la spinta sia per la sicurezza in fase difensiva. Quando
tutta la squadra cala di ritmo e lascia spazio agli avversari, prende a soffrire. Forse il meno peggio dei quattro,
considerando anche che, da tempo senza partite, sta giocando ogni tre giorni. 6
Medel:
grande prestazione di
sostanza. Intercetta mille palloni, sbaglia pochissimo in appoggio e smentisce
gli esteti che lo criticano perché farebbe solo passaggi brevi.
Gli
scozzesi infatti aggirano o saltano la sua zona con lanci lunghi e alti.
Tiene
in piedi la baracca. 7+
Guarín:
dunque, che sappia
giocare dopo le prove precedenti nessuno può più metterlo in dubbio.
Allora
bisogna capire perché a Glasgow ha disputato una prova sostanzialmente
incolore, senza presentarsi quasi mai in avanti ma anche offrendo una copertura
molto limitata.
Forse
è stanco. In ogni caso non c'era un'alternativa da schierare. 5.5
Kuzmanovic:
inizia bene e il suo
lancio per Shaqiri è da antologia. Poi però quando gli scozzesi accelerano
viene travolto e non riesce più né a far argine né a organizzare la ripartenza.
La
lentezza sembra essere il suo limite. 5+
Shaqiri:
Indubbiamente è stato
l'uomo partita, con Medel.
Lo
svizzero è la dimostrazione che quando si va su un giocatore sicuro e si
spende, le possibilità di sbagliare sono minori (Hernanes, finora, sembra smentire
questa tesi. Ma il calcio non è una scienza esatta).
Forse
non è un caso che mentre tutti chiedono il lancio dei giovani, i due migliori
siano stati gli unici che hanno una rilevante esperienza internazionale (e che
naturalmente non sono in fase calante, come Campagnaro e Palacio).
Grande
partita, per qualità e quantità. 8
Palacio:
davvero commovente, il Trenza e i due gol (entrambi abbastanza
fortunosi a mio avviso, anche il primo suo, passato tra le gambe del portiere)
sono il giusto premio per la sua determinazione, voglia di lottare e spirito di
sacrificio.
Purtroppo
non ha più lo spunto e la potenza che servono a un grande attaccante e temo non
li riacquisterà più. 6.5
Icardi:
non doveva giocare e si
è visto, ma ha “dovuto” giocare. L'influenza intestinale gli ha fatto
perdere 3 chili in 2-3 giorni.
Fuori
Poldi, non c'è un altro capace di
fare la prima punta e tenere impegnati gli avversari.
Lo
si è visto quando è uscito: fosse rimasto in campo, forse l'assalto finale
degli scozzesi non sarebbe stato così veemente.
Non
si è mai visto vicino al gol, ma per me la prestazione considerate le
attenuanti è sufficiente.
Dodò:
pochi minuti ma
improduttivi. Buttato a caldo nella mischia non riesce mai a incidere. Col
senno di poi forse era meglio Obi, che ha più cattiveria ed è più reattivo nel
breve. SV
Kovacic:
qualche minuto in più di
Dodò ma ugualmente una presenza quasi irrilevante, Anzi ha la sfortuna di
innescare il gol del pareggio con un passaggio errato.
Ha
ragione il Mancio: non è ancora una mezzala perché in quel ruolo non si parte
palla al piede ma si gioca a due tocchi
e si deve difendere.
È
un attaccante che parte da lontano, per ora, in attesa di una evoluzione che ci
sarà, visti i mezzi tecnici.
Il
Mancio, sempre saggio, ci ricorda che ha solo 20 anni, a dispetto di quanti
vorrebbero i diciottenni in prima squadra. SV
Mancini:
sta trasmettendo alla
squadra quella che lui chiama mentalità e io chiamo abitudine a giocare più
alti e a giocare la palla anche in uscita dalla difesa.
Le
difficoltà oggettive sono molte e, dal
punto di vista di un semplice appassionato, ho cercato di spiegarle in
precedenza.
Il
Mancio dimostra anche di essere un pragmatico, altro che integralista.
Quando
vede le difficoltà non esita a ricorrere alla vituperata difesa a tre.
Prende
gol, ma ne aveva presi due anche con la difesa a quattro. 7
Luciano Da Vite
Nella
foto (Inter.it), Xherdan Shaqiri, il migliore in campo in assoluto al Celtic Park, festeggia dopo il gol iniziale che sembrava promettere una partita semplice per l'Inter.
Non è stato così, tra difficoltà oggettive come l'impeto degli avversari, scarsi quanto coraggiosi, e il grande calore del pubblico scozzese.
Le difficoltà principali, tuttavia, ce le siamo procurate da soli, evidenziando ancora una volta, accanto a inequivocabili segnali di crescita in fase di produzione offensiva, i limiti di un'organizzazione difensiva troppo fragile e precaria a causa delle caratteristiche tecniche e di personalità di troppi nostri giocatori.
"Continueremo a fare errori" ha dichiarato in TV, dopo la partita, uno sconsolato Roberto Mancini.
Segnale chiaro che dall'anno prossimo, se lui ci sarà, si cambierà qualcosa lì dietro, forse più di qualcosa.
Guido Montana
33 commenti:
Solo una precisazione all'ottimo post di Luciano.
Anche con l'Inter di Strama vivemmo in EL nel 2013 una notte europea di alto livello, a White Hart Lane e con Bale come avversario e incubo...
Finì molto male quella partita, 3-0, poi ci fu la beffa del ritorno a San Siro dove giocammo una partita incredibile per intensità, sfiorando, ma per davvero, una rimonta clamorosa.
Quel tiro di Cambiasso uscito di nulla all'ultimo secondo dei tempi regolamentari...
di gol agli ultimi 30 secondi c'è da dire che ne abbiamo presi parecchi come inter...e qualcuno costò carissimo...
e al contrario mi ricordo solo quello di kiev...
... la rivincita (parziale) col Celtic, l'Inter se l'è presa nel 1972, eliminando gli scozzesi nella semifinale di coppa dei campioni (finale poi persa contro Crujff e compari).... che non lo sappiano a sky (e mp) lo posso capire (ma non lo accetto..), ma un interista lo DEVE sapere....
Eh, Lou un'interista con una buona memoria o con una mentalità statistica...
Comunque ho scritto un post su giovanili et similia. ora lo mando a Gimon che deciderà se pubblicarlo.
Ciao a tutti, é molto tempo che non scrivo perchè mi trovo in Venezuela in felicissima compagnia, cosa che, congiunta a qualche difficoltá nell'utilizzo di internet, mi ha tenuto distante dal blog. In compenso ho potuto vedermi meglio le partite dell'Inter grazie alle dirette in chiaro di qui. Aggiungo che la mia bella compagna è una nuova interista e che sto sto facendo proselitismo predicando sopra la nobiltá della squadra nerazzurra e sulle indicibili bassezze dei ladri i cui crimini vili e mafiosi devoo essere largamente diffusi e consciuti.
Detto questo non ho voglia di commentare le cose orrende sucesse nell'ultimo mese, calcisticamente parlando, perchè mi pare che i commenti del blog siano ben esaustivi.
Su Sacchi e l'articolo di fabbrica inter, dico che non l'ho letto tutto, ma mi sono bloccato a questa affermazione di Sacchi (mi scuso per la maiuscola, è una questione grammaticale): "vedere così tanti giocatori di colore, vedere così tanti giocatori stranieri, è una offesa per il calcio italiano"
Veramente è necessario commentare questa frase? Veramente c'è qualcosa di difendibile in questo essere che io non considero nemmeno una persona? Se veramente siamo a a livello di discutere su questa frase, io non mi considero piú facente parte, nemmeno per qualche risicato gene del mio DNA di questa societá di merda che pretende affermare di essere composta da persone facenti parte del genere umano.
Non aggiungo altro perchè mi rifiuto di credere che di siano margini di discussione.
Per quanto riguarda i nostri giovani, un grandissimo forza ragazzi! E complimenti a Ausilio per la sua precisazion impeccabile.
.....Luciano .... ovviamente era un'annotazione scherzosa per te.... ma infastidita verso gli organi di disinformazione : e si che fu una partita importante, per la quale molte squadre italiane oggi pagherebbero per giocarla ...
lo so, lou, del resto non è un problema riconoscere qualche qualche defaillance
Pinamonti è riuscito a far esonerare l'allenatore della nazionale croata
http://hns-cff.hr/en/news/8531/luka-pavlovic-to-leave-croatia-u-17/
Ehehe Karlito,compagna interista,location da sogno,non poteva che scaturire un post da quotare al 100%.
Buona vita....
Grazie Luciano. Leggo finalmente un commento che non parla di numeri ma di giicatori. Per me l'unico vero errore, ma a posteriori, è stato mettere Dodo, che sembrava capitato in campo per caso. Ti volevo chiedere. Ma Berardi sarebbe proprio impossibile da prendere? La juve, che con il sopravvaluratissimo Marrone si è appropriata indebitamente di diversi giocatori, non se fa nulla se è vero che cerca all'estero. E noi magari col Sassuolo qualche interesse comune dovremmo averlo. Mi sembrerebbe il giocatore ideale per sostituire il grande Palacio.
PS. E grazie per non prendertela con il solito povero Ranocchia che a parte gli evidenti problemi fisici mi sembra non stia andando affatto male.
Michele: il sassuolo deve restare in A. Possibilmente a lungo. berardi può venire solo se la juve dà il placet
Speriamo. Io pensavo potesse mollarlo tipo gabbiadini per inseguire un sogno europeo. Sono ladri e malfattori. Ma anche molto miopi per fortuna.
Week end prossimo Nike Cup per i giovanissimi.
La replica della finale del Gallipoli dovrebbero farla vedere mercoledì mattina su Rai sport
Sfide.
Pelle d'oca....
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-079ac25a-fbfd-4d96-a6f5-c06239302728.html#p=
Ciao Luciano, domani pensavo di passare ad Interello per vedere, dopo un po' di tempo, qualche partita dei nostri ragazzi, quali partite sono in programma?scusa se te lo chiedo ma tendo a fidarmi poco del sito dell'Inter.
Nulla di cui scusarti, Matteo. Sai che per me è un piacere fornire informazioni sui nostri giovani.
Dunque alle 11.00 per i Giovanissimi nazionali Inter Giana (sul campo lombardina)
Alle 14.30, sul campo principale per gli Allieivi Nazionali Inter Cittadella.
Pioggia permettendo....
Ciao a tutti!
Notizia interessante quella della promozione di Pau De La Fuente nel gruppo della Primavera.
Giocatore da completare in diversi aspetti, ma tecnicamente molto valido!
Grande curiosità per lui!
Suerte, Pau!
Ooops... mi accorgo solo ora che è straniero, però almeno è bianco, dai... :-D
Vero Gimon, e quest'anno mi è sembrato darsi particolarmente da fare anche in fase di non possesso e di pressing sugli avversari. L'ho visto (per quel poco che l'ho visto) veramente cresciuto molto... credo che le premesse siano veramente ottime
non per creare inutili allarmismi, ma quanto dice la Wanda al minuto 20:50 (http://www.video.mediaset.it/video/grand_hotel_chiambretti/clip/mauro-icardi-e-wanda-nara_516326.html) potrebbe essere un indizio. parlando dei sacrifici (se cosi si possono chiamare) di stare con un calciatore, dice "ci vuole pazienza, fiducia, bla bla bla, dopo che magari mi dice che dobbiamo cambiare casa o cambiare paese".
discorso di carattere generale visto che era con lopez prima ...
potrebbe essere un discorso generale, certo, ma potrebbe anche non esserlo. anche perchè effettivamente da poco hanno proprio cambiato casa.
Il nostro pacchetto offensivo oggi è composto da Icardi, Shaqiri, un 33enne con dei problemi ad una caviglia e un contratto in scadenza nel 2016, un tedesco in prestito che fin qui ha inciso zero e due giovani acerbi di qui uno dal primo luglio sarà "appoggiato" ad un'altra società. Il mercato è strano, il rumore dei nemici è forte ma mi viene difficile che Icardi possa lasciare Milano fra qualche mese. Pur ipotizzandone una folle cessione quanto potrebbe valere? 30-35 mln? A questo prezzo esistono davvero sostituti all'altezza? Gignac? Non scherziamo. Piuttosto servirebbe almeno un compagno di reparto che si sposi con le sue qualità e quelle di Shaqiri.
AL82
@ Luciano da Vite
"...se lui ci sarà..." ipotesi estrema o c'è la possibilità che Mancini ci lasci ?
Negli eventuali cambiamenti difensivi oltre a Vidic e Campagnaro anche Ranocchia potrebbe salutarci ?
A cosa ti riferisci, Riccardo? nel calcio tutto può succedere, ma per il momento l'idea che il Mancio se ne vada mi sembra del tutto caampata in aria
@ Luciano
mi riferisco all'affermazione di Guido , presente come postilla al tuo ultimo post.
Anche a me sembra assurdo che Mancini ci lasci, ma la frase di Guido mi ha messo un piccolo dubbio.
Lunedì pensi che riusciremo a vincere finalmente tre partite consucutive in campionato ?
Spero. ma dubito molto
oggi ho visto 3 partite: esordienti Pulcini a e pulcini B
Tra gli esordienti ci sono almeno 4-5 giocatori che per tecnica passo e personalità potrebbero completare il percorso sino alla Primavera. Tra i pulcini A da seguire il centravanti Curatolo e l'esterno destro Bonavita
Per quale motivo ? A me sembra che, sia pure a faticae con molti errori, stiamo migliorando di partita in partita
Si, ma i problemi difensivi restano e giocano sempre gli stessi in molto ruoli. Dubito che possano avere ritmo per più di qualche decina di minuti. Potrebbero anche bastare, certo... O forse potrebbero stare fisicamente meglio di quanto io pensi
Online il nuovo post di Luciano.
@Riccardo
Non ho motivi di pensare realmente a un addio del Mancio a fine stagione.
D'altra parte, è anche vero che il calcio sa essere imprevedibile in queste cose, a volte...
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